LAMMINISTRATORE DI SOSTEGNO Il rendiconto e le relative

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L’AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO Il rendiconto e le relative modalità di redazione – l’equo indennizzo

L’AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO Il rendiconto e le relative modalità di redazione – l’equo indennizzo AIAF LAZIO Viterbo, 8 maggio 2017 Avv. Rossella Baldo

IL RENDICONTO E LE RELATIVE MODALITÀ DI REDAZIONE – L’EQUO INDENNIZZO AGENDA Normativa di

IL RENDICONTO E LE RELATIVE MODALITÀ DI REDAZIONE – L’EQUO INDENNIZZO AGENDA Normativa di riferimento Contenuto del rendiconto Esempi e prassi Modalità di presentazione e sua approvazione Equo indennizzo – compenso (? )

CODICE CIVILE: ARTICOLI PRINCIPALI DI RIFERIMENTO Art. 405 c. c. (sost. L. n. 6/04

CODICE CIVILE: ARTICOLI PRINCIPALI DI RIFERIMENTO Art. 405 c. c. (sost. L. n. 6/04 art. 3) Il DECRETO di nomina deve contenere, fra gli altri: − i limiti, anche periodici, delle spese che l’A. d. S. può sostenere con utilizzo delle somme di cui il beneficiario ha o può avere la disponibilità − la periodicità con cui l’A. d. S. deve riferire al G. T. circa l’attività svolta e le condizioni di vita personale e sociale del beneficiario Art. 411 c. c. (sost. L. n. 6/04 art. 3) Ø richiama l’art. 380 c. c. in materia di tutela, che prevede l’obbligo di tenere regolare contabilità dell’amministrazione e di renderne conto ogni anno al G. T. Ø richiama l’art. 385 c. c. in materia di tutela, che prevede l’obbligo per il tutore che cessa dalle funzioni di fare subito la consegna dei beni e presentare nel termine di due mesi il conto finale dell’amministrazione al G. T. , salvo proroga

CODICE CIVILE: ARTICOLI PRINCIPALI DI RIFERIMENTO Segue Art. 411 c. c. (sost. L. n.

CODICE CIVILE: ARTICOLI PRINCIPALI DI RIFERIMENTO Segue Art. 411 c. c. (sost. L. n. 6/04 art. 3) Ø richiama l’art. 386 c. c. in materia di tutela, che prevede l’invito rivolto da parte del G. T. agli interessati ad esaminare il rendiconto finale e a presentare eventuali osservazioni Se non vi sono osservazioni e il G. T. non trova irregolarità o lacune lo approva, in caso contrario nega l’approvazione Qualora il conto non sia stato presentato o sia impugnata la decisione del G. T. , provvede l’autorità giudiziaria nel contraddittorio degli interessati ALTRE NORME DEL C. C. Art. 44 disp. att. c. c. (sost. L. 6/04 art. 12) Il G. T. può convocare in qualunque momento l’A. d. S. per informazioni, chiarimenti e notizie sulla gestione dell’amministrazione e per dare istruzioni inerenti gli interessi morali e patrimoniali del beneficiario Art. 46 disp. att. c. c. Gli atti e i provvedimenti relativi ai procedimenti in materia di A. d. S. non sono soggetti all’obbligo di registrazione e sono esenti dal contributo unificato

IL RENDICONTO: DEFINIZIONE Documento in cui si riassumono tutti i flussi di cassa che

IL RENDICONTO: DEFINIZIONE Documento in cui si riassumono tutti i flussi di cassa che sono avvenuti in un determinato periodo e che espone le fonti che hanno incrementato i fondi liquidi disponibili rispetto al periodo iniziale e gli impieghi che, al contrario, hanno comportato un decremento delle stesse liquidità Liquidità Iniziale + Fonti – Impieghi = Liquidità Finale

CONTENUTO DEL RENDICONTO Atto di natura complessa composto da: � una parte descrittiva in

CONTENUTO DEL RENDICONTO Atto di natura complessa composto da: � una parte descrittiva in cui l’A. d. S. deve riferire in ordine alle iniziative più importanti che hanno caratterizzato la vita del beneficiario, in modo da consentire la valutazione della situazione personale del beneficiario in rapporto al progetto di vita e agli interessi morali di cui in particolare all’amministrazione � una parte numerica nel caso in cui l’A. d. S. , abbia avuto l’attribuzione di funzioni che comportano anche atti di gestione economica e patrimoniale, in cui attraverso l’elencazione delle entrate e delle uscite darà conto delle variazioni patrimoniali intervenute

PARTE DESCRITTIVA “A CONTENUTO GENERALE” Nella PARTE DESCRITTIVA “A CONTENUTO GENERALE” solitamente vengono date

PARTE DESCRITTIVA “A CONTENUTO GENERALE” Nella PARTE DESCRITTIVA “A CONTENUTO GENERALE” solitamente vengono date le seguenti informazioni: Dati anagrafici del beneficiario Dati anagrafici, relazione di parentela/affinità e domicilio/residenza dell’A. d. S. Collocamento residenziale del beneficiario (debbono essere indicate anche le eventuali variazioni di domicilio / residenza intervenute nel corso del periodo) Condizioni di salute della persona sottoposta ad amministrazione (debbono essere indicate anche le terapie mediche somministrate ed eventuali ricoveri anche temporanei in strutture sanitarie) Indicazione dei soggetti che prestano assistenza, a qualsiasi titolo, alla persona sottoposta ad amministrazione (deve essere specificato se familiari, prestatori di lavoro dipendente o autonomo, e se conviventi o meno)

PARTE DESCRITTIVA “A CONTENUTO GENERALE” Segue … Attività svolte dal beneficiario (frequentazione di corsi

PARTE DESCRITTIVA “A CONTENUTO GENERALE” Segue … Attività svolte dal beneficiario (frequentazione di corsi di istruzione scolastica o professionale; partecipazione ad attività associative o collettive; partecipazione ad attività di tipo culturale; svolgimento di attività lavorativa saltuaria o continuativa; percorsi riabilitativi o di inserimento sociale, ecc. ) Atti di rilevanza patrimoniale compiuti dall’A. d. S. nel periodo di riferimento (compravendita immobili, stipula contratti di locazione, investimento somme, ecc. ) Ulteriori informazioni, connesse alla specificità del caso

PARTE DESCRITTIVA “A CONTENUTO PATRIMONIALE” Nella PARTE DESCRITTIVA “A CONTENUTO PATRIMONIALE” generalmente vengono indicate

PARTE DESCRITTIVA “A CONTENUTO PATRIMONIALE” Nella PARTE DESCRITTIVA “A CONTENUTO PATRIMONIALE” generalmente vengono indicate le giacenze iniziali e finali, con gli estremi identificativi, di: Conto vincolato Altri conti correnti o libretti di risparmio Valori e preziosi (descrizione sintetica: se oggetto di inventario, indicare soltanto se sono intervenute variazioni nella consistenza di tali beni; specificare sempre il luogo di custodia) Investimenti finanziari: azioni, quote societarie, obbligazioni, Titoli di Stato o del debito pubblico, Buoni Fruttiferi Postali, Polizze assicurative, quote di Fondi comuni di investimento, altri strumenti di investimento finanziario Beni aziendali

PARTE DESCRITTIVA “A CONTENUTO PATRIMONIALE” Segue … Vincoli di destinazione e Trust a favore

PARTE DESCRITTIVA “A CONTENUTO PATRIMONIALE” Segue … Vincoli di destinazione e Trust a favore della persona sottoposta ad amministrazione (descrizione dei beni ricadenti nel vincolo di destinazione) Beni immobili (per ciascun bene occorre specificare: il diritto reale di cui è titolare la persona sottoposta ad amministrazione: piena o nuda proprietà, quota comunione ordinaria od ereditaria, usufrutto o abitazione, ecc. ; la ubicazione; la modalità di sfruttamento economico del bene con indicazione del canone/provento mensile: stipula contratto locazione, cessazione contratto locazione, occupazione da parte di familiari, concessione in comodato, se trattasi di terreno se è in gestione per coltivazione o incolto, ecc. . ) Debbono essere segnalate eventuali variazioni nella titolarità dei diritti su detti beni intervenute nel corso periodo (compravendita, assegnazione in seguito a scioglimento di comunione ordinaria od ereditaria, costituzione/estinzione di diritti reali di godimento)

RENDICONTO PARTE NUMERICA ENTRATE redditi da lavoro pensioni di anzianità o vecchiaia / reversibilità

RENDICONTO PARTE NUMERICA ENTRATE redditi da lavoro pensioni di anzianità o vecchiaia / reversibilità (altre forme previdenziali) pensione di invalidità / indennità di accompagnamento assegni di mantenimento erogati da terzi canoni di locazione / affitto corrispettivi ricavati dalla cessione/vendita di diritti e beni liquidità di cassa acquisita da smobilizzo di investimenti (riscatto anticipato polizze, vendita quote Fondi comuni o partecipazioni societarie, riscatto Titoli di Stato ecc. ) rendite, interessi od utili derivanti da impiego di capitali altre entrate (indennizzi, risarcimenti danni, proventi da divisione ereditarie ecc. )

RENDICONTO PARTE NUMERICA USCITE spese per esigenze abitative, con esclusivo riferimento all’immobile in cui

RENDICONTO PARTE NUMERICA USCITE spese per esigenze abitative, con esclusivo riferimento all’immobile in cui abita la persona sottoposta ad A. d. S. : canone locazione, oneri condominiali, utenze, spese varie (IMU, TARI, ecc. ), interventi di ristrutturazione e/o manutenzione ecc. spese per retta ricovero in Casa di riposo o in RSA e spese connesse (es. lavanderia, vestiario, medicinali ecc. ) spese per corrispettivi collaboratori familiari, personale badante e domestico spese mediche: medicinali, visite mediche, spese per assistenza medico-infermieristica domiciliare, per acquisto strumenti o apparecchi medicali o di assistenza e ausilio della persona spese per organizzazione vacanze estive o per temporanei ricoveri in strutture attrezzate spese personali e per la cura della persona (abbigliamento, generi alimentari, igiene personale, ecc. ) spese sostenute per l’acquisto di beni immobili (pagamento del prezzo) spese sostenute per investimenti in valori mobiliari o polizze (pagamento del prezzo dei titoli o del premio assicurativo) spese relative al pagamento di corrispettivi dovuti per prestazioni professionali ricevute (es. spese legali, commercialista, CAF per assistenza fiscale, ecc. ) ulteriori voci di spesa

ESEMPIO DI TENUTA DELLA CONTABILITÀ

ESEMPIO DI TENUTA DELLA CONTABILITÀ

ESEMPIO DI RENDICONTO

ESEMPIO DI RENDICONTO

ESEMPIO DI RELAZIONE ANNUALE

ESEMPIO DI RELAZIONE ANNUALE

ESEMPIO DI RENDICONTO PATRIMONIALE

ESEMPIO DI RENDICONTO PATRIMONIALE

DOCUMENTAZIONE La documentazione da allegare al rendiconto dipende dalla complessità della situazione patrimoniale. In

DOCUMENTAZIONE La documentazione da allegare al rendiconto dipende dalla complessità della situazione patrimoniale. In via generale vanno comunque allegati tutti i documenti giustificativi relativi sia alle spese già autorizzate nel decreto di nomina, che a quelle straordinarie autorizzate nel corso dell’espletamento dell’incarico, nonché quelli relativi all’attività svolta, quali ad esempio: estratti conto corrente bancari e/o postali spese per il vitto: scontrini supermercato spese mediche: scontrini farmacia, fatture per visite mediche ed esami ecc. scontrini acquisto abbigliamento o accessori spese per utenze: bollette luce, gas, acqua ecc. spese per manutenzione dell’immobile: fattura controllo annuale caldaia, fatture per interventi elettricista, idraulico, prospetto spese condominiali ecc. spese per imposte (F 24 per pagamento IMU, TARI, ecc. ) quietanze canone di locazione buste paga stipendio e bollettini contributi per collaboratori familiari quietanze di pagamento retta Casa di Cura fatture per spese prestazioni professionali autorizzate dal Giudice (es. fattura avvocato, commercialista ecc. ) documentazione varia (modello 730, ISEE, modello ICRIC, richieste alla p. A. , contratto di assunzione di collaboratori domestici, ecc. )

IL RENDICONTO ANNUALE � � In merito ai termini di scadenza di presentazione del

IL RENDICONTO ANNUALE � � In merito ai termini di scadenza di presentazione del RENDICONTO ANNUALE, esiste una certa eterogeneità tra le diverse sedi giudiziarie: Ø entro il 31 gennaio per la rendicontazione dell’anno precedente Ø cadenza annuale a partire dalla data di giuramento Ø periodicità più ridotta laddove ricorrano situazioni di particolare complessità sia sotto il profilo personale che della gestione patrimoniale Il conto annuale non è soggetto ad approvazione (tuttavia nella prassi spesso viene approvato con decreto non motivato). Può comunque essere sottoposto all’esame di qualche prossimo parente o affine del beneficiario (art. 380 comma 2 c. c. )

IL RENDICONTO FINALE È dovuto entro 2 mesi dalla cessazione dell’incarico (indipendentemente dalla causa

IL RENDICONTO FINALE È dovuto entro 2 mesi dalla cessazione dell’incarico (indipendentemente dalla causa di cessazione), salvo proroga (art. 385 c. c. ) È sempre sottoposto all’approvazione del G. T. , il quale può invitare qualche parente prossimo del beneficiario e/o i soggetti di cui all’art. 408 c. c. e/o gli eredi (Cass. n. 9470/2000) a esaminare il conto e a presentare osservazioni Se non vi sono osservazioni, e il G. T. non trova lacune o irregolarità, il conto viene approvato La deliberazione del G. T. di approvazione ovvero di non approvazione è assunta con decreto motivato

APPROVAZIONE O MANCATA APPROVAZIONE DEL CONTO Contro il decreto motivato di approvazione o di

APPROVAZIONE O MANCATA APPROVAZIONE DEL CONTO Contro il decreto motivato di approvazione o di non approvazione del G. T. è possibile proporre RECLAMO, ai sensi dell’art. 45 disp. att. c. c. , entro 10 giorni dalla notifica (art. 739 c. p. c. ) Competenza: Tribunale ordinario in composizione collegiale ex art. 50 bis c. p. c. (Cass. n. 110 del 7 gennaio 2014) Procedimento contenzioso nel contraddittorio degli interessati che si conclude con sentenza La sentenza è appellabile ex art. 339 c. c. , ma non ricorribile per Cassazione (Cass. n. 17956 del 1 luglio 2008). La dottrina è di diversa opinione

MANCATA PRESENTAZIONE DEL CONTO In caso di mancata/tardiva presentazione del rendiconto ovvero di irregolare

MANCATA PRESENTAZIONE DEL CONTO In caso di mancata/tardiva presentazione del rendiconto ovvero di irregolare o infedele redazione dello stesso non è prevista alcuna sanzione specifica, tuttavia, potranno derivare: La sospensione o la rimozione dall’ufficio (art. 384 c. c. ) L’avvio di un procedimento civile per il risarcimento dei danni cagionati al beneficiario (es. azione di rendiconto) o per ottenere le correzioni in caso di errori o falsità nel rendiconto (azione di rettificazione) La trasmissione degli atti al Pubblico Ministero (nell’ipotesi in cui si ritiene che possano sussistere dei reati a danno del beneficiario) Responsabilità disciplinare (Consiglio Nazionale Forense, decisione del 17. 7. 2013 n. 102)

IL COMPENSO DELL’A. D. S. FONTI NORMATIVE Art. 2 Costituzione (dovere sociale di solidarietà)

IL COMPENSO DELL’A. D. S. FONTI NORMATIVE Art. 2 Costituzione (dovere sociale di solidarietà) Art. 411 c. c. (sost. L. n. 6/04 art. 3) Ø richiama l’art. 379 c. c. in materia di tutela, che prevede la gratuità dell’ufficio tutelare Ø il Giudice Tutelare, tuttavia, considerando l'entità del patrimonio e le difficoltà dell'amministrazione, può assegnare al tutore una “equa indennità …”

QUALIFICAZIONE DELL’EQUO INDENNIZZO Sentenza Corte Costituzionale n. 1073/1988: oneri e spese non facilmente documentabili

QUALIFICAZIONE DELL’EQUO INDENNIZZO Sentenza Corte Costituzionale n. 1073/1988: oneri e spese non facilmente documentabili (con esclusione delle spese sostenute per l’assistenza e la cura del beneficiario) Sentenza Tribunale di Ancona del 14. 6. 2005: spese sostenute per la gestione del patrimonio ed equa remunerazione per l’attività di cura della persona Sentenza Tribunale di Modena del 23. 11. 2005: somma connessa in via primaria alle esigenze di cura e di tutela della persona, in via secondaria all’entità del patrimonio e alle difficoltà nell’amministrazione dello stesso, alla durata dell’incarico e ai risultati ottenuti

LIQUIDAZIONE E QUANTIFICAZIONE DELL’EQUO INDENNIZZO LIQUIDAZIONE L’equo indennizzo viene liquidato con decreto avente natura

LIQUIDAZIONE E QUANTIFICAZIONE DELL’EQUO INDENNIZZO LIQUIDAZIONE L’equo indennizzo viene liquidato con decreto avente natura decisoria che, in difetto di reclamo, acquista autorità di giudicato e può essere utilizzato come titolo esecutivo. QUANTIFICAZIONE Ogni Tribunale adotta proprie prassi Tribunale di Roma: determinato in relazione all’attività prestata e, soprattutto, al patrimonio del beneficiario. Se il patrimonio è cospicuo anche la liquidazione è consistente. Se non c’è patrimonio, non viene liquidato nulla. Tribunale di Pordenone: Linee Guida per la nomina di Avvocati all’Ufficio di Amministratore di Sostegno - modello sperimentale di liquidazione dell’indennità secondo delle tabelle Tribunale di Viterbo: non esistono, al momento, dei criteri prestabiliti o delle linee guida

EQUA INDENNITÀ: “INDENNIZZO/RISTORO” O REDDITO DA LAVORO AUTONOMO? A favore dell’esclusione dell’equiparazione dell’eventuale indennizzo

EQUA INDENNITÀ: “INDENNIZZO/RISTORO” O REDDITO DA LAVORO AUTONOMO? A favore dell’esclusione dell’equiparazione dell’eventuale indennizzo a compenso e quindi a “reddito imponibile”: Sentenza Corte Costituzionale n. 1073 /1988 Sentenza Corte di Cassazione n. 7355 / 1991 Direzione Regionale Emilia Romagna parere n. 18. 5. 2006 Direzione Regionale Lombardia su Interpello n. 17366/2008 Direzione Regionale Friuli Venezia Giulia su Interpello n. 8929/2011 Decreto Tribunale di Varese del 20. 3. 2012 Sentenza C. T. P. regionale Friuli Venezia Giulia n. 218/2016 Contraria all’esclusione dell’equiparazione dell’eventuale indennizzo a compenso: Risoluzione Agenzia delle Entrate n. 2/E del 09. 01. 2012

MOTIVAZIONI A FAVORE L’attività dell’A. d. S. è animata da spinte solidaristiche e volta

MOTIVAZIONI A FAVORE L’attività dell’A. d. S. è animata da spinte solidaristiche e volta non solo alla mera gestione del patrimonio, ma più specificatamente alla salvaguardia, tutela e valorizzazione dell’interesse del beneficiario Parametri di riferimento non sono l’impegno e l’attività svolta, ma il patrimonio e la situazione economica del beneficiario La liquidazione, infatti, non viene fatta sulla base di Tariffe Professionali, ma caso per caso in ragione dei risultati e successi raggiunti in base alle attività da porre in essere La funzione è quella di riparare gli oneri e le spese non facilmente documentabili per lo svolgimento dell’attività Spesso non si tratta nemmeno di attività previste dalla Tariffa Professionale MOTIVAZIONI CONTRO L’attività di A. S. rientra le prestazioni di gestione amministrativa in adempimento di incarichi giudiziari Non conferente il richiamo alla sentenza della C. C. 1073/1988 in quanto precedente all’introduzione della figura dell’A. d. S. L’applicazione dell’art. 379 c. c. non è automatica, ma comporta una verifica della situazione concreta

EFFETTI Equiparabilità dell’indennità a reddito di lavoro autonomo e necessità di emettere fattura Assoggettabilità

EFFETTI Equiparabilità dell’indennità a reddito di lavoro autonomo e necessità di emettere fattura Assoggettabilità a tassazione ex art. 53 del T. U. I. R Rilevanza dell’operazione ai fini IVA Ricaduta ai fini della determinazione delle somme dovute alla Cassa di Previdenza

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