Kedge Imaging at Synchrotron Sources Nuovo esperimento 3

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K-edge Imaging at Synchrotron Sources Nuovo esperimento, 3 anni Cagliari, PISA*, Trieste * R.

K-edge Imaging at Synchrotron Sources Nuovo esperimento, 3 anni Cagliari, PISA*, Trieste * R. N.

K-edge subtraction (KES) imaging con sorgente di sincrotrone: obiettivi • Sviluppo della tecnica con

K-edge subtraction (KES) imaging con sorgente di sincrotrone: obiettivi • Sviluppo della tecnica con fascio policromatico e rivelatore spettrale (single shot ad alta velocità) • Sviluppo di una nuova tecnica con fasci monocromatici (rimozione totale background) • KES planare e CT con nuovi mezzi di contrasto (argento, oro, platino ecc. ) • KES con più mezzi di contrasto contemporaneamente (esempio: I+Xe)

INTRODUZIONE

INTRODUZIONE

Mezzi di contrasto Esempio: solfato di bario • Aumentare il contrasto • Imaging funzionale

Mezzi di contrasto Esempio: solfato di bario • Aumentare il contrasto • Imaging funzionale Angiografia in sottrazione Sottrazione di immagine con e senza mezzo di contrasto: background rimosso e arteria evidenziata

“Elementi” nel mezzo di contrasto Mezzo di contrasto: • Contiene elementi con alto Z

“Elementi” nel mezzo di contrasto Mezzo di contrasto: • Contiene elementi con alto Z • Alta concentrazione • Biocompatibile Iodio (33. 17 ke. V): • Angiografia Xenon (34. 56 ke. V): • Imaging polmonare Bario (37. 44 ke. V): • imaging del colon Gadolinio (50. 24 ke. V): • usato in MRI, usabile in imaging a raggi X Platino (78. 39 ke. V) Oro (80. 72 ke. V): • Mezzi di contrasto con nanoparticelle

X-ray K-edge Subtraction Imaging X-rays Muscolo Low energy: 30 ke. V osso Mezzo di

X-ray K-edge Subtraction Imaging X-rays Muscolo Low energy: 30 ke. V osso Mezzo di contrasto con I (diverse concentrazioni) High energy: 37 ke. V • Al crescere dell’energia il μ dell’osso diminuisce • Al k-edge il μ del mezzo di contrasto cresce

Normalized low 30 ke. V Normalized high 37 ke. V muscolo = KES osso

Normalized low 30 ke. V Normalized high 37 ke. V muscolo = KES osso Mezzo di contrasto con I (diverse concentrazioni)

KES CT 37 ke. V Osso KES 30 ke. V = Osso In CT

KES CT 37 ke. V Osso KES 30 ke. V = Osso In CT l'intensità è proporzionale al μ e non dipende dallo spessore. Nell’immagine KES, i dettagli con mezzo di contrasto hanno segnale superiore rispetto a tutte le altre componenti del campione.

Vantaggi del KES • Identificazione certa dei dettagli contenenti il mezzo di contrasto (è

Vantaggi del KES • Identificazione certa dei dettagli contenenti il mezzo di contrasto (è un segnale fisico, non image-processing) • In principio permette di misurare le concentrazioni (CT) • Rimozione/identificazione del background • In principio applicabile a vari esami di diagnostica (es. angiografia con iniezione in vena) • Riduzione concentrazione del mezzo di contrasto • Può essere fatta in single shot • Studi preclinici con uso di diversi mezzi di contrasto per imaging funzionale

Implementazione basata sulla sorgente • 2 immagini monocromatiche successive – Sincrotrone + cristallo monocromatore

Implementazione basata sulla sorgente • 2 immagini monocromatiche successive – Sincrotrone + cristallo monocromatore • 2 immagini monocromatiche co-registrate – Sincrotrone + cristallo curvato in trasmissione (Laue)

Implementazione basata sul rivelatore • Usando un rivelatore di tipo “single photon counter”, la

Implementazione basata sul rivelatore • Usando un rivelatore di tipo “single photon counter”, la soglia di discriminazione può essere usata per selezionare l’energia dei fotoni rivelati. • Si può realizzare il KES con fasci policromatici • Disponendo di un detector “spettrale” con almeno due soglie e due contatori per pixel, è possibile acquisire l’immagine KES in una singola esposizione (single shot KES)

F. Brun a , P. Delogu b, V. Di Trapani b, D. Dreossi c,

F. Brun a , P. Delogu b, V. Di Trapani b, D. Dreossi c, R. Longo d, L. Rigon d, a. INFN, sez. di Trieste, Italy b. Dipartimento di Scienze Fisiche, della Terra e dell’Ambiente, Università di Siena and INFN sez. di Pisa, Italy c. Elettra-Sincrotrone Trieste S. C. p. A, Basovizza, Trieste, Italy d. Dipartimento di Fisica, Università di Trieste and INFN, sez. di Trieste, Italy Stato dell’arte con detector spettrali KEST (K-EDGE SPECTRAL TOMOGRAPHY)

Iodio Bayern Ultravist® 370 0. 5 M diluted: 0. 25 M, 0. 125 M,

Iodio Bayern Ultravist® 370 0. 5 M diluted: 0. 25 M, 0. 125 M, 0. 063 M, 0. 050 M Idetail-Ibackground= 0. 02 Idetail-Ibackground= 0. 01 Monocromatico: 34 -33 ke. V • Policromatico: 43 k. V + 1 mm Al, Thlow= 26 ke. V, Thhigh=33. 2 ke. V Il segnale è ridotto di circa un fattore 2

Gadolinio Bracco Multihance® 0. 5 M diluted: 0. 5 M, 0. 25 M, 0.

Gadolinio Bracco Multihance® 0. 5 M diluted: 0. 5 M, 0. 25 M, 0. 125 M, 0. 063 M, 0. 050 M Idetail-Ibackground= 0. 0034 Monocromatico: 51 -50 ke. V Idetail-Ibackground= 0. 0019 • Policromatico: 60 k. V + 1 mm Al, Thlow= 43 ke. V, Thhigh=50. 2 ke. V Il segnale è ridotto di circa un fattore 1. 8

Campioni biologici Tumore mammario impiantato in un topo e marcato con un mezzo di

Campioni biologici Tumore mammario impiantato in un topo e marcato con un mezzo di contrasto contenete bario. 38 ke. V 37 ke. V Monochromatic KES Tempo di acquisizione: ~ 3 ore High energy Low energy Polychromatic KES 50 k. V +1 mm Al, Thlow= 28 ke. V, Thhigh=37. 4 ke. V

Nuova proposta: 1 SVILUPPO DELLA TECNICA CON FASCIO POLICROMATICO E RIVELATORE SPETTRALE

Nuova proposta: 1 SVILUPPO DELLA TECNICA CON FASCIO POLICROMATICO E RIVELATORE SPETTRALE

Scopo • Sfruttare l’alta fluenza del sincrotrone per imaging veloce (dinamica del mezzo di

Scopo • Sfruttare l’alta fluenza del sincrotrone per imaging veloce (dinamica del mezzo di contrasto) • Fascio rosa che ottimizza la tecnica con detector spettrale, confronto con setup basato su tubo RX • Studio di nuovi mezzi di contrasto (Ag, Au, Pt) • Tecnica del doppio mezzo di contrasto

Fascio bianco e fascio rosa Fascio bianco + 2 mm Al Fascio bianco +

Fascio bianco e fascio rosa Fascio bianco + 2 mm Al Fascio bianco + 0. 5 mm Fe Fascio bianco + 0. 05 mm Pd + 1 mm Fe

Tecnica del doppio mezzo di contrasto high threshold scan Ba I H 2 O

Tecnica del doppio mezzo di contrasto high threshold scan Ba I H 2 O Esempio: Test di ottimizzazione delle soglie per rimuovere un mezzo di contrasto rispetto all’altro o vederli entrambi • Tubo con anodo W a 45 k. V • Filtrazione: 1 mm Al • LOW Threshold fissata a 26 ke. V • HIGH threshold scan 28 -42. 6 ke. V a passi di 0. 2 ke. V

Nuova proposta: 2 SVILUPPO DI UNA NUOVA TECNICA CON FASCI MONOCROMATICI

Nuova proposta: 2 SVILUPPO DI UNA NUOVA TECNICA CON FASCI MONOCROMATICI

Cristallo dispersore Fascio bianco divergente (Δθ) sotto k-edge Angolo θ Cristallo Bragg (o Laue)

Cristallo dispersore Fascio bianco divergente (Δθ) sotto k-edge Angolo θ Cristallo Bragg (o Laue) campione sopra k-edge detector

Esempio (ottenuto a elettra) Sopra k-edge Sezione coronale CT di pipette contenenti iodio (assiale)

Esempio (ottenuto a elettra) Sopra k-edge Sezione coronale CT di pipette contenenti iodio (assiale) KES CT Bayern Ultravist® 370 0. 5 M diluted: 0. 25 M, 0. 125 M, 0. 063 M, 0. 050 M Sotto k-edge

Cristalli curvi Idea: usare un cristallo curvo, asimmetrico, sottile • per ottenere bassa dispersione

Cristalli curvi Idea: usare un cristallo curvo, asimmetrico, sottile • per ottenere bassa dispersione • per ottenere fasci quasi paralleli Dispersione in funzione del raggio di curvatura e dell’asimmetria

Scopo • Curvando opportunamente il cristallo si possono ottenere fasci quasi paralleli e ridurre

Scopo • Curvando opportunamente il cristallo si possono ottenere fasci quasi paralleli e ridurre gli artefatti dovuti all’errore di parallasse • Sfruttare la bassa dispersione del cristallo per imaging con doppio mezzo di contrasto (I+Xe) • Sviluppo della tecnica con nuovi mezzi di contrasto (Ag, Au, Pt). Test su L-edge imaging.

Collaborazioni – Elettra (Ralf Menk) – Chimici Università di Sassari interessati alla dinamica dei

Collaborazioni – Elettra (Ralf Menk) – Chimici Università di Sassari interessati alla dinamica dei metalli – Ricercatori del Canadian Light Source

COSE CHE GIÀ ABBIAMO

COSE CHE GIÀ ABBIAMO

Syrmep a Elettra White beam Fascio bianco a 2. 0 Ge. V Monocromatore •

Syrmep a Elettra White beam Fascio bianco a 2. 0 Ge. V Monocromatore • Double Si (111) crystal • Energy range: 8. 5 -38 ke. V (fino a 55 ke. V con terza armonica) • Risoluzione energetica: Lunghezza sala sperimentale ~5 m ∆E/E=2∙ 10 -3 Rivelatori • CCD

Detectors INFN PIXIRAD 1 - PIXIE III PIXIRAD-8 detector • • • Large area

Detectors INFN PIXIRAD 1 - PIXIE III PIXIRAD-8 detector • • • Large area (250 X 25 mm 2) • • Cd. Te sensor (650 μm thick) • • Pixel size 60 μm in exagonal arrangement • Single Photon Counting with two counters per pixel • Dead Time Free (DTF) acquisition modality • Up to 30 frames per second (fps) 1. 2. 3. Hybrid architecture Cd. Te Schottky sensor and PIXIE-III readout system Two independent acquisition thresholds and two counters per pixel Sensor: 650 μm Cd. Te crystal Pixel size: 62 μm pixel pitch Detection Area: 512× 402 elements, covering an area of 31. 7× 25. 0 mm 2 100 fps Three acquisition modes Pixel Mode (PM): each pixel counts independently from the others. Neighbor Pixel Inhibit mode (NPI): only one pixel per event is allowed to count. Neighbor Pixel Inhibit and Pixel Summing Mode (NPISUM): the signals of 4 neighbor pixels are summed together to correctly evaluate the total energy of any event involving up to 4 pixels.

COSA SERVE

COSA SERVE

Strumentazione da acquisire – Bender + cristallo (~ 15 k. Euro) – Slit +

Strumentazione da acquisire – Bender + cristallo (~ 15 k. Euro) – Slit + movimentazione (dump del fascio bianco) (~7 k. Euro) – Filtri + portafiltri motorizzato per fascio rosa (~8 k. Euro) – Sistemi di movimentazione detector (~10 k. Euro) – Sistemi di controllo e ricostruzione immagini (~ 5 k. Euro) – Materiali per campioni test (~5 k. Euro)

Persone a Pisa – U. Bottigli, P. O. Siena – P. Delogu, P. A.

Persone a Pisa – U. Bottigli, P. O. Siena – P. Delogu, P. A. Siena 0. 5 0. 7 (R. N. ) – V. Di Trapani, dottorando Siena 1

Primo anno con rivelatore spettrale: Messa a punto del formatore di fascio rosa Imaging

Primo anno con rivelatore spettrale: Messa a punto del formatore di fascio rosa Imaging planare e CT k-edge con fascio rosa con mezzi di contrasto classici (I, Ba, Gd) a elettra Studio su campioni con doppio mezzo di contrasto con cristallo dispersore: K-edge con cristallo attuale di SYRMEP: test della modalità in scansione Acquisizione e test del cristallo dispersore Per entrambe le modalità: Acquisizione o sviluppo di fantocci per test Studio delle concentrazioni dei mezzi di contrasto Contatti con biologi/medici per applicazioni In questo primo anno l'attività sperimentale sarà condotta su fantocci test usando la seguente strumentazione: Detector PIXIE III di KEST (31. 7 X 25 mm 2), 62 micron pixel size da usare come rivelatore spettrale PIXIRAD-8 da provare come rivelatore spettrale PIXIRAD-8 da usare con cristallo dispersore

Secondo anno In ogni caso: • implementazione del setup per l’acquisizione con scansione (scan

Secondo anno In ogni caso: • implementazione del setup per l’acquisizione con scansione (scan planare e CT spirale) • micro imaging planare e micro CT (con CCD) • Definizione delle applicazioni e sviluppo di fantocci ad hoc • KES su mezzi di contrasto ad alto Z (altri sincrotroni) con rivelatore spettrale: • Imaging planare con fascio rosa per mezzi di contrasto trendy (altri sincrotroni) con cristallo dispersore: • acquisizione dei cristalli • caratterizzazione dei cristalli • test dei setup definiti al primo anno su campioni test • L-edge imaging

Terzo anno Al terzo anno dovremmo avere diversi possibili setup per le varie applicazioni

Terzo anno Al terzo anno dovremmo avere diversi possibili setup per le varie applicazioni (planare e CT): • • • Implementazione e ottimizzazione del setup per il real single shot imaging con alti flussi (detector spettrale) Implementazione e ottimizzazione del setup per l’imaging con cristallo dispersore e grande FOV (PIXIRAD-8) Implementazione e ottimizzazione del setup per l’imaging con cristallo dispersore e risoluzione micrometrica. Nel terzo anno dovremmo dedicarci soprattutto ai lavori applicativi con i partner (biologi, radiologi) coinvolti nel progetto.