ISTITUTO A VOLTA Pavia PROGETTO COMPITA A S

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ISTITUTO «A. VOLTA» - Pavia PROGETTO COMPITA A. S. 2015/2016

ISTITUTO «A. VOLTA» - Pavia PROGETTO COMPITA A. S. 2015/2016

INDIVIDUAZIONE DELLE CLASSI PILOTA sulla base della disponibilità dei docenti PER LA RICERCA-AZIONE A

INDIVIDUAZIONE DELLE CLASSI PILOTA sulla base della disponibilità dei docenti PER LA RICERCA-AZIONE A LIVELLO DI ISTITUTO Classi 3 DL-4 DL del Liceo Artistico Classi 3 CC casa circondariale Classe 5 EG corso CAT Classi 1 A e 2 A corso CAT

FOCUS di osservazione • applicazione del framework Compìta in classi del Liceo Artistico •

FOCUS di osservazione • applicazione del framework Compìta in classi del Liceo Artistico • applicazione del framework Compìta in classi di diversa tipologia all’interno delle stesso Istituto (CC – CAT)

Cos’e’ il debate • Il Debate è un metodo pedagogico, educativo e formativo, che

Cos’e’ il debate • Il Debate è un metodo pedagogico, educativo e formativo, che consente di sviluppare capacità di argomentazione e di strutturare competenze trasversali che formano la personalità. Il dibattito regolamentato, infatti, ha come proprio scopo quello di fornire gli strumenti per analizzare questioni complesse, per esporre le proprie ragioni e valutare le altrui. Sviluppa significative abilità analitiche, critiche, argomentative e comunicative, sia verbali sia non verbali, in un’ottica di educazione alla cittadinanza democrativa e partecipativa.

REGOLAMENTO DEL DEBATE (non vincolante ma modificabile) • Si sceglie l’argomento, si formano le

REGOLAMENTO DEL DEBATE (non vincolante ma modificabile) • Si sceglie l’argomento, si formano le squadre pro e contro, si fanno ricerche • Dibattito: squadra pro e squadra contro con 3 alunni ciascuna; un altro alunno tiene il tempo degli intervento, altri fanno la giuria (oppure giudica il docente). Il dibattito si svolge così: – Primo intervento alunno pro (2 min max) – Primo intervento alunno contro (2 min max) – Secondo intervento altro alunno pro (deve confutare quanto detto dall’alunno contro) (2 min max) – Secondo intervento altro alunno contro (deve confutare quanto detto dall’alunno pro) (2 min max) – Pausa in cui le squadre si riorganizzano – Terzo intervento riassuntivo di un terzo alunno pro (1 min max) – Terzo intervento riassuntivo di un terzo alunno contro (1 min max) • La giuria giudica la squadra vincitrice.

SCELTA DEI TEMI PER L’ AZIONERICERCA A LIVELLO DI ISTITUTO PRIMO ESPERIMENTO • TOPIC

SCELTA DEI TEMI PER L’ AZIONERICERCA A LIVELLO DI ISTITUTO PRIMO ESPERIMENTO • TOPIC L’alimentazione dei nonni FINALITA’ educazione alla cittadinanza democratica e partecipativa Prerequisito tematico: partecipazione attività promossa dal Liceo riguardante l’alimentazione Progetto expo 2015, Settimana Unesco sulla sostenibilità alimentare PROTAGONISTI CLASSE QUARTA DL n. alunni: 18 di cui 15 femmine e 3 maschi

L’ALIMENTAZIONE DEI NOSTRI NONNI ERA MIGLIORE DELLA NOSTRA” tesi a favore • • •

L’ALIMENTAZIONE DEI NOSTRI NONNI ERA MIGLIORE DELLA NOSTRA” tesi a favore • • • Il cibo in passato non veniva sprecato. I nostri nonni consumavano ciò che coltivavano, per questo non avevano un’ alimentazione varia, ma mangiavano quello che c’era. Il cibo veniva coltivato e mangiato secondo i ritmi naturali, senza bisogno di conservanti o aggiunte chimiche, lasciando che i cibi “scadessero” naturalmente. Non c’erano imballaggi di plastica per trasportare il cibo. La carne era conservata sotto sale nella carta, frutta e verdura erano trasportati con comodi cesti al posto di fragili sacchetti di plastica inquinanti. oggi le merci vengono trasportate quasi interamente su gomma e arrivano dall’estero, causando l’inquinamento atmosferico e usando conservanti. I fast food, quali Mc Donald’s e Burger King producono cibo molto calorico , fritto e in quantità maggiore al fabbisogno. Negli ultimi anni sono aumentate le malattie legate all’alimentazione legate ad una cattiva alimentazione.

L’alimentazione dei nostri nonni era migliore della nostra tesi contro Cibi più contaminati causa

L’alimentazione dei nostri nonni era migliore della nostra tesi contro Cibi più contaminati causa radiazioni provocate dal nucleare (Nagasaki, Chernobyl) Troppi carboidrati nella dieta - malattie Meno soldi, meno ricchezze, meno cibo Stacanovismo - non si godevano i pasti, soprattutto la cena Ignoranza alimentare – meno attenzione al cibo Alcolismo legato all’economia sfavorevole Minor igiene causata da minori controlli e causa di malattie per la poca attenzione Carenza di cibo in famiglie numerose Minor varietà alimentare, alimentazione monotona – pasti sbilanciati Boom economico (fast food) SCALETTA: • Maggiori controlli sui prodotti rispetto al passato • Conoscenze sempre maggiori sull’alimentazione corretta da seguire • Attenzione sugli additivi utili a conservare il cibo

DIBATTITO CONTRO: • • • Molte cose sono cambiate dai tempi dei nostri nonni,

DIBATTITO CONTRO: • • • Molte cose sono cambiate dai tempi dei nostri nonni, a cominciare dall’alimentazione. Nonostante al giorno d’oggi ci sia il problema dell’inquinamento, i loro piatti erano contaminati dalle scorie radioattive del dopoguerra, provenienti dal Giappone e dalla centrale di Chernobyl. Le coltivazioni ne risentivano e la loro inconsapevolezza a riguardi aumentava il rischio di malattie e possibili malformazioni. La loro ignoranza alimentare si estendeva anche ad altri ambiti, ad esempio non erano consapevoli del valore calorico e nutritivo di ciò che mangiavano, a discapito della loro salute. L’abuso di carboidrati era all’ordine del giorno e ne era un chiaro esempio, in quanto causano tumori ad esofago, pancreas ed intestino. A peggiorare la situazione si aggiungerà un’igiene precaria causata anche dall’inferiorità in qualità e quantità dei controlli sugli alimenti, rispetto ai giorni nostri. Una delle differenze sostanziali dell’alimentazione odierna era la minor varietà di scelta di cibo; i prodotti erano limitati a quelli locali e i pasti subivano una certa monotonia: ciò era influenzato anche dal variare della stagionalità, che poteva essere più o meno clemente a seconda degli sbalzi di temperatura e delle precipitazioni. Lo scorrere del tempo favorì lo sviluppo del boom economico: le persone si spostarono dalla campagna alla città, i posti di lavoro aumentarono e diminuì il tempo da dedicare ai pasti. Grazie all’introduzione dei fast-food, i neolavoratori furono agevolati all’adattamento a questi nuovi tempi frenetici. Legato all’evoluzione delle nuove tecnologie e della nostra dieta, sono stati introdotti anche OGM e conservanti che ci permettono minor spreco e maggior conservazione.

I PRO e i CONTRO

I PRO e i CONTRO

Gruppo Pro

Gruppo Pro

Gruppo contro

Gruppo contro

La giuria

La giuria

Il processo a ritroso… Dopo aver fatto nostro il problema dell’alimentazione con il debate,

Il processo a ritroso… Dopo aver fatto nostro il problema dell’alimentazione con il debate, abbiamo affrontato con maggior convinzione e motivazione i documenti proposti

Dall’Esame di stato 2010 -2011 • • • Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca

Dall’Esame di stato 2010 -2011 • • • Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca 2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO ARGOMENTO: Siamo quel che mangiamo? DOCUMENTI «“Le evidenze scientifiche pubblicate nell’ultimo anno non lasciano dubbi - dice Massimo Volpe, presidente della Siprec (Società Italiana per la Prevenzione Cardiovascolare) - la vita sedentaria è un rischio per il cuore. Se a questo si aggiunge che spesso si mangia male, il quadro generale peggiora. Commettiamo troppi peccati di gola, trascuriamo la dieta mediterranea e gli alimenti cardine di una sana alimentazione. Pochissimi sanno davvero giudicare la salubrità di un alimento, molti si nutrono in modo disorganizzato”. Il 95 per cento, continua l’esperto, dichiara che il pranzo è il pasto più importante, ma poi l’ 80 per cento sceglie una pasta molto condita accompagnata dal pane. Un italiano su due mangia carne magra, ma c’è un buon 20 per cento che sceglie carni grasse più volte alla settimana; il 45 per cento consuma formaggi come minimo tre volte alla settimana. Uno su tre, poi, mangia pesce appena una volta alla settimana, mentre andrebbe consumato almeno due, tre volte. “Dobbiamo modificare le nostre abitudini - dice il cardiologo - e renderci conto che la salute del cuore si costruisce mattone dopo mattone, proprio come una casa. Sia il medico che il paziente possono imparare a fare prevenzione”. » Adele SARNO, Otto ore seduti? Il cuore rischia doppio. Arriva l’auto-test per la prevenzione, “la Repubblica” – 1 aprile 2011

documenti • • «Mercoledì 17 novembre 2010. La quinta sessione del Comitato Intergovernativo dell’UNESCO

documenti • • «Mercoledì 17 novembre 2010. La quinta sessione del Comitato Intergovernativo dell’UNESCO [. . . ] ha iscritto la Dieta Mediterranea nella prestigiosa lista (sc. del patrimonio culturale immateriale dell’umanità). [. . . ] La Dieta Mediterranea rappresenta un insieme di competenze, conoscenze, pratiche e tradizioni che vanno dal paesaggio alla tavola, includendo le colture, la raccolta, la pesca, la conservazione, la trasformazione, la preparazione e, in particolare, il consumo di cibo. La Dieta Mediterranea è caratterizzata da un modello nutrizionale rimasto costante nel tempo e nello spazio, costituito principalmente da olio di oliva, cereali, frutta fresca o secca, e verdure, una moderata quantità di pesce, latticini e carne, e molti condimenti e spezie, il tutto accompagnato da vino o infusi, sempre in rispetto delle tradizioni di ogni comunità. Tuttavia, la Dieta Mediterranea (dal greco diaita, o stile di vita) è molto più che un semplice alimento. Essa promuove l’interazione sociale, poiché il pasto in comune è alla base dei costumi sociali e delle festività condivise da una data comunità, e ha dato luogo a un notevole corpus di conoscenze, canzoni, massime, racconti e leggende. La Dieta si fonda nel rispetto per il territorio e la biodiversità, e garantisce la conservazione e lo sviluppo delle attività tradizionali e dei mestieri collegati alla pesca e all’agricoltura nelle comunità del Mediterraneo. » CNI-UNESCO, La Dieta Mediterranea è patrimonio immateriale dell’Umanità, www. unesco. it

Documenti • • «La politica alimentare [. . . ] si deve basare sul

Documenti • • «La politica alimentare [. . . ] si deve basare sul concetto che l’energia primaria della vita è il cibo. Se il cibo è energia allora dobbiamo prendere atto che l’attuale sistema di produzione alimentare è fallimentare. […] Il vero problema è che da un lato c’è una visione centralizzata dell’agricoltura, fatta di monoculture e allevamenti intensivi altamente insostenibili, e dall’altro è stata completamente rifiutata la logica olistica, che dovrebbe essere innata in agricoltura, per sposare logiche meccaniciste e riduzioniste. Una visione meccanicista finisce con il ridurre il valore del cibo a una mera commodity, una semplice merce. È per questo che per quanto riguarda il cibo abbiamo ormai perso la percezione della differenza tra valore e prezzo: facciamo tutti molta attenzione a quanto costa, ma non più al suo profondo significato. […] Scambiare il prezzo del cibo con il suo valore ci ha distrutto l’anima. Se il cibo è una merce non importa se lo sprechiamo. In una società consumistica tutto si butta e tutto si può sostituire, anzi, si deve sostituire. Ma il cibo non funziona così. » Carlo PETRINI in Petrini-Rifkin. Il nuovo patto per la natura, “la Repubblica” - 9 giugno 2010 «Mangiare mentre si legge la posta, si gioca o si lavora al pc può avere serie conseguenze sulla nostra forma fisica. [. . . ] Secondo quanto riportato dalla rivista American Journal of Clinical Nutrition, chi mangia svolgendo altre attività, sia questa navigare in internet o sui profili degli amici su Facebook, è più propenso ad esagerare con le quantità in quanto non ha il senso delle calorie che sta realmente introducendo e inoltre ha più voglia di dolci. [. . . ] Quindi nonostante sia costume sempre più diffuso quello di mangiare rimanendo “connessi” col mondo intorno a noi, per chi ci tiene a non mettere su chili di troppo, meglio evitare le distrazioni durante i pasti e focalizzare l’attenzione su quello che si sta consumando. » Silvia MAGLIONI, Mangiare davanti al computer fa male alla linea, www. leonardo. it

SECONDO ESPERIMENTO TOPIC: L’alimentazione dei nostri nonni era migliore della nostra PROTAGONISTI Classe seconda

SECONDO ESPERIMENTO TOPIC: L’alimentazione dei nostri nonni era migliore della nostra PROTAGONISTI Classe seconda CAT Il dibattito è stato presentato all’expo e al forum scolastico del progetto «Ecoscuole in rete»

Primo intervento: pro e contro PRO 1^ intervento • Al tempo dei nonni l’economia

Primo intervento: pro e contro PRO 1^ intervento • Al tempo dei nonni l’economia era prevalentemente agricola e si consumavano i prodotti del proprio orto, della propria aia, il pane e la pasta fatti in casa. . . risparmio e vantaggi per la salute • Si acquistava al mercato rionale o in piccoli negozi sotto casa; i prodotti erano “a chilometro zero”, freschi e salutari. • I cibi “avanzati” venivano cucinati e riutilizzati, non c’erano sprechi. • i cibi non venivano imballati ma semplicemente imbustati nel passaggio dal produttore al consumatore; pochi i rifiuti da imballaggio CONTRO 1^ intervento • Oggi l’economia è prevalentemente industriale e non viene quasi più prodotto alcun cibo in casa; il tempo non c’è più per cucinare. • I supermercati hanno semplificato la spesa e ridotto i tempi: si trova tutto nello stesso posto • I cibi sono più vari, la scelta è ampia; per la globalizzazione la gente sente l’esigenza ed ha la curiosità di consumare cibi esotici. • I cibi sono più controllati; la normativa in merito ai controlli è più rigorosa di un tempo • Gli imballaggi stanno diventando sempre più ecologici, leggeri ma sicuri.

Secondo intervento: PRO E CONTRO PRO • 2^ intervento • Il fattore tempo non

Secondo intervento: PRO E CONTRO PRO • 2^ intervento • Il fattore tempo non è un dato positivo; sarebbe importante ritrovare il senso della famiglia nella cucina, nel pranzo come momento di aggregazione. • La spesa ai supermercati è raramente una “spesa intelligente”: la gente compra anche il superfluo attirata dalla pubblicità e dalle “offerte” con il risultato di grandi sprechi • L’acquisto di cibi esotici o che comunque provengono da lontano è un grave danno per l’ambiente; quanta energia si consuma e quanto inquinamento con i trasporti! • Un tempo i cibi venivano consumati rispettando la stagionalità e quindi erano più saporiti e più ricchi di nutrienti • I cibi oggi saranno controllati ma spesso contengono additivi dannosi alla salute che hanno il solo scopo di rendere il cibo più saporito, più colorato e accattivante CONTRO • 2^ intervento • Essere passati al fast food, ai cibi precotti … è una conseguenza del progresso che per fortuna non può essere controvertito. • Il trasferimento dalla campagna alla città provoca spazi vitali ridotti e differenti che impediscono l’autosufficienza alimentare (difficile avere la possibilità di coltivare l’orto o allevare animali da cortile) • Non esistono quasi più le famiglie numerose, spesso i nuclei familiari sono formati da una/due persone quindi ben vengano cibi monoporzione e già lavorati • Gli additivi non sono così nocivi come si crede, altrimenti verrebbero tolti dal commercio e comunque i principali additivi utilizzati sono quelli per conservare i cibi e ciò è fondamentale

Terzo intervento: PRO E CONTRO PRO 3^ intervento • I concetti chiave del nostro

Terzo intervento: PRO E CONTRO PRO 3^ intervento • I concetti chiave del nostro intervento a favore della alimentazione dei nostri nonni sono i seguenti: • Salubrità dei cibi e rispetto della loro stagionalità • Azzeramento dello spreco • Prezzi ridotti • Minor inquinamento CONTRO 3^ intervento • I concetti chiave del nostro intervento contro la alimentazione dei nostri nonni rispetto alla nostra sono i seguenti: • L’alimentazione di oggi è adeguata al ritmo di vita, non potrebbe essere diversa • I cibi sono più vari, provengono da tutto il mondo e ci fanno conoscere le abitudini di culture diverse • I cibi sono controllati e quindi più rispettosi della nostra salute

TERZO ESPERIMENTO • Topic: la settimana corta a scuola è la miglior soluzione •

TERZO ESPERIMENTO • Topic: la settimana corta a scuola è la miglior soluzione • Classe prima A CAT • Fase preparatoria delle squadre… la tabella

SQUADRA PRO AFFERMAZIONE A FAVORE DELLA SETTIMANA CORTA RAGIONAMENTO Abbiamo più tempo nel we

SQUADRA PRO AFFERMAZIONE A FAVORE DELLA SETTIMANA CORTA RAGIONAMENTO Abbiamo più tempo nel we per studiare Maggior riposo e svago nel we La vita sociale e professionale degli adulti si articola su 5 giorni, anche quella scolastica deve adeguarsi Maggior tempo da passare in famiglia Si risparmia sui biglietti dei mezzi PERCHE’? PROVE DELL’AFFERMAZIONE Basta organizzarsi con i compiti e si ha più tempo libero Il profitto a scuola migliora Meno stress perché al sabato si dorme di più CONCLUSIONI La settimana corta è migliore su tutti i fonti

SQUADRA CONTRO AFFERMAZIONE CONTRO LA SETTIMANA CORTA RAGIONAMENTO Durante la settimana corta usciamo tardi

SQUADRA CONTRO AFFERMAZIONE CONTRO LA SETTIMANA CORTA RAGIONAMENTO Durante la settimana corta usciamo tardi da scuola e abbiamo poco tempo per studiare e fare compiti Chi abita lontano torna a casa troppo tardi Si è costretti a studiare il fine settimana Con la settimana lunga sarebbe meglio distribuito l’impegno a scuola Durante l’inverno usciamo col buoi e il freddo PERCHE’? PROVE DELL’AFFERMAZIONE Durante le ultime ore siamo troppo stanchi, non riusciamo a stare attenti Le giornate sono troppo pesanti CONCLUSIONI Per alleggerire le giornate e impegnarci di più a scuola, vogliamo la settimana lunga

QUARTO ESPERIMENTO TOPIC GLI SPRECHI ALIMENTARI ATTIVITA’ PRELIMINARE: IL QUESTIONARIO PER ALUNNI E GENITORI

QUARTO ESPERIMENTO TOPIC GLI SPRECHI ALIMENTARI ATTIVITA’ PRELIMINARE: IL QUESTIONARIO PER ALUNNI E GENITORI PREMESSA Per spreco alimentare intendiamo il cibo che viene gettato nella spazzatura perché lo lasciamo scadere o non vogliamo consumarlo o non abbiamo tempo di riutilizzarlo. Più correttamente si definisce come il prodotto alimentare scartato dalla catena agroalimentare, che ha perso valore commerciale, ma che può essere ancora destinato al consumo umano (da “Il libro nero dello spreco: il cibo” Segrè, Falasconi) Non confondiamolo con il rifiuto alimentare (es. la buccia della mela). Dal Rapporto 2013 Waste Watcher - Knowledge for Expo emerge che ogni famiglia italiana butta tra i 200 grammi e i 2 chilogrammi di alimenti ogni settimana e che ogni anno lo spreco domestico costa agli italiani 8, 7 miliardi di euro, circa 7, 06 euro settimanali a famiglia e dal rapporto del 2014 i dati sono solo lievemente inferiori. Dai dati FAO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura) del 2011 capiamo che circa un terzo della produzione mondiale di cibo destinata al consumo umano si perde o si spreca lungo la filiera alimentare ogni anno dalla raccolta dei prodotti agricoli fino al consumo dell’alimento. Il 22% è sprecato proprio da noi consumatori.

 • Per lo studente: chiedi ad un familiare di collaborare con te nella

• Per lo studente: chiedi ad un familiare di collaborare con te nella compilazione del presente questionario • CHI COLLABORA NELLA COMPILAZIONE – mamma – papà – nonno – nonna – altro ………………. . • VI STUPISCE IL DATO DEL GRANDE SPRECO DI CIBO IN ITALIA? – Sì, mi aspettavo un minimo spreco – No, mi rendo conto che non si può fare a meno di scartare i prodotti alimentari che compriamo – Non mi stupisce anche se lo considero un grande problema

LO SPRECO ALIMENTARE HA ANCHE UN IMPATTO SULL’AMBIENTE? – no, non influenza l’ambiente –

LO SPRECO ALIMENTARE HA ANCHE UN IMPATTO SULL’AMBIENTE? – no, non influenza l’ambiente – sì, aumenta i rifiuti – sì, si spreca acqua per produrre quei cibi che poi scartiamo – sì, si spreca energia e si emette CO 2 per trasportare quei cibi che poi scartiamo – sì, si spreca il suolo per coltivare quei prodotti che poi scartiamo – sì, per tutti i motivi precedenti

IL MOTIVO DELL'ECCESSO DI CIBO (SCARTI, CIBO SCADUTO O MENO) CHE OGNI GIORNO RIEMPIONO

IL MOTIVO DELL'ECCESSO DI CIBO (SCARTI, CIBO SCADUTO O MENO) CHE OGNI GIORNO RIEMPIONO I NOSTRI SACCHETTI DELL'IMMONDIZIA SIA QUELLI A CASA CHE FUORI CASA E’ PRINCIPALMENTE DOVUTO: - ALLE NOSTRE ABITUDINI DI VITA, - AD ALCUNI ERRORI NELLA NOSTRA SPESA, - AI PROBLEMI NELLA PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE DEI CIBI

A PROPOSITO DELLE NOSTRE ABITUDINI DI VITA, QUALE CONSIDERATE LA CAUSA PRINCIPALE DELLO SPRECO?

A PROPOSITO DELLE NOSTRE ABITUDINI DI VITA, QUALE CONSIDERATE LA CAUSA PRINCIPALE DELLO SPRECO? Ordina le voci da 1 a 7 in base a come la vostra famiglia le considera importanti (1 la più importante e via le altre) – – – si prepara sempre meno il pranzo per tutta le famiglia ma mangiamo separatamente fuori casa siamo abituati a fare tanti spuntini in diversi orari della giornata non siamo più abituati o non abbiamo più tempo di rielaborare con nuove ricette i cibi avanzati ma li gettiamo regolarmente nella spazzatura a volte i cibi sono già decongelati e bisogna consumarli in giornata Si commettono errori nella conservazione dei cibi la “moda” dell’All you can eat (tutto ciò che riesci a mangiare) mi porta ad esagerare nella ordinazione trascurando il concetto di spreco

 A PROPOSITO DEGLI ERRORI NELLA SPESA, QUALE CONSIDERATE LA CAUSA PRINCIPALE DELLO SPRECO?

A PROPOSITO DEGLI ERRORI NELLA SPESA, QUALE CONSIDERATE LA CAUSA PRINCIPALE DELLO SPRECO? Ordinate le voci da 1 a 7 in base a come la vostra famiglia le considera importanti (1 la più importante e via le altre) – Il condizionamento della pubblicità che ci fa acquistare prodotti di cui non abbiamo la stretta necessità – scartiamo il cibo se ha piccoli difetti anche innocui, ci lasciamo condizionare da ciò che ci appare bello – non guardiamo la scadenza dei cibi e poi siamo costretti a gettarli senza averli consumati – per ragioni di tempo acquistiamo molti prodotti di “terza fascia” tipo cibi precotti, insalata già lavata. . . che comporta, oltre a costi maggiori, una scadenza molto più ravvicinata – ci lasciamo prendere la mano dalle “offerte speciali” e compriamo più prodotti di quelli che ci servono che poi non verranno utilizzati – Non conosciamo la differenza tra “da consumarsi entro. . ” e “da consumarsi preferibilmente entro …” – altro. . .

A PROPOSITO DELLA PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE DEGLI ALIMENTI, QUALE CONSIDERATE LA CAUSA PRINCIPALE DELLO

A PROPOSITO DELLA PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE DEGLI ALIMENTI, QUALE CONSIDERATE LA CAUSA PRINCIPALE DELLO SPRECO? Ordinate le voci da 1 a 8 in base a come la vostra famiglia le considera importanti (1 la più importante e via le altre) – La catena alimentare spesso segue logiche di guadagno che penalizzano e sfuggono ai consumatori – Una scarsa attenzione nella raccolta dei prodotti agricoli – un guadagno troppo scarso sui prodotti agricoli che costringe gli agricoltori a gettarli piuttosto che raccoglierli – Una trasformazione industriale poco attenta – Una poco adeguata catena di distribuzione che fa deteriorare i prodotti prima della vendita – non sempre si riesce a prevedere la richiesta e rimane cibo invenduto nei negozi – i negozianti spesso abbondano nel peso o ci vendono prodotti prossimi alla scadenza o di scarsa qualità – altro. . .

 • CHIEDI AI GENITORI O MEGLIO AI NONNI SE RITENGONO CHE QUANDO ERANO

• CHIEDI AI GENITORI O MEGLIO AI NONNI SE RITENGONO CHE QUANDO ERANO PICCOLI CI FOSSE LO STESSO SPRECO DI CIBO; SI PREGA DI MOTIVARE LA RISPOSTA • . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . • • HAI SUGGERIMENTI SULLE “BUONE ABITUDINI” CHE POSSONO RIDURRE GLI SPRECHI? • . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Esiti del questionario Abitudini di vita: le cause di spreco più gettonate 1. Non

Esiti del questionario Abitudini di vita: le cause di spreco più gettonate 1. Non siamo più abituati o non abbiamo più tempo di rielaborare con nuove ricette i cibi avanzati ma li gettiamo regolarmente nella spazzatura 2. A volte i cibi sono già decongelati e bisogna consumarli in giornata 3. Si commettono errori nella conservazione dei cibi

Errori nella spesa: le cause di spreco più gettonate 1. Non guardiamo la scadenza

Errori nella spesa: le cause di spreco più gettonate 1. Non guardiamo la scadenza dei cibi e poi siamo costretti a gettarli senza averli consumati 2. Per ragioni di tempo acquistiamo molti prodotti di “terza fascia” tipo cibi precotti, insalata già lavata. . . che comporta, oltre a costi maggiori, una scadenza molto più ravvicinata 3. Ci lasciamo prendere la mano dalle “offerte speciali” e compriamo più prodotti di quelli che ci servono che poi non verranno utilizzati

Produzione e distribuzione: le cause di spreco più gettonate 1. Un guadagno troppo scarso

Produzione e distribuzione: le cause di spreco più gettonate 1. Un guadagno troppo scarso sui prodotti agricoli che costringe gli agricoltori a gettarli piuttosto che raccoglierli 2. Non sempre si riesce a prevedere la richiesta e rimane cibo invenduto nei negozi 3. La catena alimentare spesso segue logiche di guadagno che penalizzano e sfuggono ai consumatori

Le domande del questionario CHIEDI AI GENITORI O MEGLIO AI NONNI SE RITENGONO CHE

Le domande del questionario CHIEDI AI GENITORI O MEGLIO AI NONNI SE RITENGONO CHE QUANDO ERANO PICCOLI CI FOSSE LO STESSO SPRECO DI CIBO; SI PREGA DI MOTIVARE LA RISPOSTA. Tutti hanno risposto che: • un tempo c’era minor spreco, ma anche minor varietà e quantità di cibo; • si produceva in famiglia, si comprava direttamente dal produttore o nella bottega sotto casa giornalmente. • La mamma aveva più tempo di cucinare e riutilizzare gli avanzi. Il cibo era sacro. E poi… dopo i Cristiani mangiavano i cani! Buon Dibattimento e buon divertimento!!!!!!!

Vogliamo organizzare una gara di debate sul tema: • Lo spreco alimentare dipende soprattutto

Vogliamo organizzare una gara di debate sul tema: • Lo spreco alimentare dipende soprattutto dalle nostre abitudini e solo in minima parte dalla produzione e dalla distribuzione degli alimenti • Ci divideremo in due squadre, uno PRO e l’altra CONTRO all’affermazione precedente partendo da quanto emerso dal questionario su abitudini di vita, errori nella spesa, produzione e distribuzione.

SESTO ESPERIMENTO tra classi TOPIC: La globalizzazione è il principale motivo dell’immigrazione CLASSE QUARTA

SESTO ESPERIMENTO tra classi TOPIC: La globalizzazione è il principale motivo dell’immigrazione CLASSE QUARTA DL n. alunni: 18 15 femmine e 3 maschi CLASSE 3 DL n. alunni 26 22 femm-4 maschi Prerequisiti generali: Narratologia-Poesia Prerequisito tematico: partecipazione attività promossa dall’Istituto riguardante l’immigrazione: Festival dei diritti con CSV, Giornata contro il razzismo, Progetto di poesia: Arrivando dal mare.

Il Volta e l’immigrazione

Il Volta e l’immigrazione

 Brainstorming: Pro La maggior parte delle persone si trasferiscono all’estero per ampliare le

Brainstorming: Pro La maggior parte delle persone si trasferiscono all’estero per ampliare le proprie imprese. Molti studenti decidono di intraprendere l’Erasmus. Si ha un aumento della manodopera nei settori in cui c’è carenza. Contributo di creatività e sviluppo economico in vari settori perché l’economia cresce anche trasformandosi innervata da nuove idee. Apporto positivo alla stabilità sociale derivante dallo spirito di laboriosità e sacrificio tipico degli immigrati. Arricchimento culturale; il rischio che l’incontro di culture diverse diventi scontro non deve far dimenticare l’opportunità che sia un incontro fecondo. La disponibilità all’asilo politico di un paese favorisce la sua ricchezza, ma non solo.

 BRAINSTORMING: Contro Nei paesi del Nord Africa c’è la guerra e, molti profughi

BRAINSTORMING: Contro Nei paesi del Nord Africa c’è la guerra e, molti profughi provano a scappare dalla loro Terra, rifugiandosi ad esempio in Germania o in Francia. I profughi hanno bisogno del nostro aiuto , di una casa e di un posto dove stare e l’Italia cerca di offrire un posto a tutti. Ci sono molti rischi da affrontare quando si scappa da un Paese, ed esiste un motivo effettivo di paura e speranza nel futuro in un’altra Nazione. Sono state aperte le frontiere della Germania, e così facendo, sarà più semplice per i profughi passare il confine invece che fermarsi in Italia. Solidarietà verso un altro popolo. C’è bisogno di uguaglianza nel mondo, perché noi siamo tutti cittadini di esso e non di un singolo paese.

PRO 1^intervento Molte persone si trasferiscono all’estero per ampliare le proprie imprese. La possibilità

PRO 1^intervento Molte persone si trasferiscono all’estero per ampliare le proprie imprese. La possibilità di fare esperienze come l’Erasmus. La produzione di manodopera è in aumento nei settori in cui c’è carenza grazie alla globalizzazione CONTRO 1^ intervento Non tutti vogliono lasciare il proprio paese e trasferirsi. L’Erasmus viene svolto da persone che possono permetterselo e che sono pronti a lasciare la propria casa e famiglia. Nei paesi del Nord Africa c’è la guerra, mentre da noi no.

PRO 2^ intervento La scala è mondiale e non riguarda solo i paesi in

PRO 2^ intervento La scala è mondiale e non riguarda solo i paesi in guerra. Si riscontra un arricchimento culturale grazie a chi emigra. La disponibilità all’asilo politico di un paese favorisce la sua ricchezza e non solo. CONTRO 2^ intervento L’arricchimento culturale avviene anche spesso quando le persone dei paesi in guerra emigrano, portando cultura e usi diversi. Le frontiere della Germania (ad esempio) sono state aperte e quindi ora sarà più semplice per gli immigrati passare il confine invece che fermarsi in Italia

PRO 3^ intervento I concetti chiave del nostro intervento a favore della globalizzazione come

PRO 3^ intervento I concetti chiave del nostro intervento a favore della globalizzazione come motivo principale dell’immigrazione sono i seguenti: • Arricchimento culturale • Erasmus • La possibilità di ampliare le proprie imprese CONTRO 3^ intervento I concetti chiave del nostro intervento a favore della fuga dei paesi in guerra come motivo principale dell’immigrazione son i seguenti: • Molti paesi in guerra • Scappare da una terra che sta per essere distrutta • Andare in paesi più proficui per la propria cultura e denaro

TEMA La società di oggi è decisamente multietnica e il fenomeno dell’immigrazione extracomunitaria coinvolge

TEMA La società di oggi è decisamente multietnica e il fenomeno dell’immigrazione extracomunitaria coinvolge anche il nostro paese. A tuo parere questo fenomeno incessante di immigrazione dei paesi del Sud del mondo, ma anche dall’Oriente è da considerarsi come il segno tangibile di una società globalizzata o è il risultato della fuga dalla povertà, dall’emarginazione e da problematiche di carattere politico?

Irraggiungibile sembra la Meta, nel nostro viaggio tra Mari, monti e deserti. In questo

Irraggiungibile sembra la Meta, nel nostro viaggio tra Mari, monti e deserti. In questo mare d’imprevisti Grandi sono i Rischi. Arrivare salvi a Terra è l’unica speranza In questo viaggio, per la salvezza.

ESAME DI STATO. PRIMA PROVA: 3. AMBITO STORICO – POLITICO ARGOMENTO: Il Mediterraneo: atlante

ESAME DI STATO. PRIMA PROVA: 3. AMBITO STORICO – POLITICO ARGOMENTO: Il Mediterraneo: atlante geopolitico d’Europa e specchio di civiltà DOCUMENTI: «I suoi confini non sono definiti né nello spazio né nel tempo. Non sappiamo come fare a determinarli e in che modo: sono irriducibili alla sovranità o alla storia, non sono né statali, né nazionali: somigliano al cerchio di gesso che continua a essere descritto e cancellato, che le onde e i venti, le imprese e le ispirazioni allargano o restringono. Lungo le coste di questo mare passava la via della seta, s’incrociavano le vie del sale e delle spezie, degli olii e dei profumi, dell’ambra e degli ornamenti, degli attrezzi e delle armi, della sapienza e della conoscenza, dell’arte e della scienza. Gli empori ellenici erano a un tempo mercati e ambasciate. Lungo le strade romane si diffondevano il potere e la civiltà. Dal territorio asiatico sono giunti i profeti e le religioni. Sul Mediterraneo è stata concepita l’Europa. È difficile scoprire ciò che ci spinge a provare a ricomporre continuamente il mosaico mediterraneo, a compilare tante volte il catalogo delle sue componenti, verificare il significato di ciascuna di esse e il valore dell’una nei confronti dell’altra: l’Europa, il Maghreb e il Levante; il giudaismo, il cristianesimo e l’islam; il Talmud, la Bibbia e il Corano; Gerusalemme, Atene e Roma; Alessandria, Costantinopoli, Venezia; la dialettica greca, l’arte e la democrazia; il diritto romano, il foro e la repubblica; la scienza araba; il Rinascimento in Italia, la Spagna delle varie epoche, celebri e atroci.

Qui popoli e razze per secoli hanno continuato a mescolarsi, fondersi e contrapporsi gli

Qui popoli e razze per secoli hanno continuato a mescolarsi, fondersi e contrapporsi gli uni agli altri, come forse in nessun’altra regione di questo pianeta. Si esagera evidenziando le loro convergenze e somiglianze, e trascurando invece i loro antagonismi e le differenze. Il Mediterraneo non è solo storia. » Predrag MATVEJEVIĆ, Breviario mediterraneo, Garzanti, Milano 1991 «Nell’immaginario comune dei nostri tempi il Mediterraneo non evoca uno spazio offerto alla libera circolazione di uomini e merci, ma prende, piuttosto, il sopravvento una certa resistenza ad aprirsi verso l’esterno. Sembrano lontani i tempi in cui il cinema d’autore riusciva a metterci in sintonia con le lotte per la decolonizzazione del mondo islamico. Le defaillances della politica e le minacce più o meno reali al fondamentalismo religioso fanno crescere la diffidenza verso la richiesta di integrazione avanzata da chi viene a lavorare dalla riva sud del Mediterraneo. Spianate dal crescente flusso di merci che le attraversano ininterrottamente, le vie del mare possono celebrare i fasti del turismo di massa, ma non riescono a rendere più agevole e diretta la comunicazione di esperienze, di culture, di idee tra noi e gli altri abitanti dello stesso mare. Il Mediterraneo dei nuovi traffici per l’Oriente presenta una sua sfuggente ambiguità: è lo stesso mare attraversato dai malmessi trabiccoli destinati ad affondare nel canale di Sicilia.

Un mare che, anziché unire, erige nuove barriere tra le nostra e le altre

Un mare che, anziché unire, erige nuove barriere tra le nostra e le altre sponde. Forse è questa l’inquietudine che percepiamo nello scrutare gli orizzonti marini dei nostri giorni. Il sospetto che la fulgida rappresentazione dell’Italia al mare, disegnata dall’ostinata determinazione delle sue élites modernizzanti, non sia riuscita a eliminare del tutto il retaggio delle separazioni e delle paure che ci avevano allontanato dalle coste del nostro paese, ma anche la difficoltà di “tenere” politicamente il largo non sia mai stata superata. » P aolo FRASCANI, Il mare, Il Mulino, Bologna 2008 «I popoli del Maghreb sono stati i protagonisti degli avvenimenti storici del 2011. Più che in qualsiasi altra regione del mondo arabo, i paesi del Maghreb hanno intrapreso un lungo processo di cambiamenti e di riforme. L’esito positivo di questi processi di democratizzazione e di modernizzazione ha un’importanza capitale per l’Unione europea. Il Maghreb è una regione con grandissime potenzialità di sviluppo. Situato tra l’Africa subsahariana e l’Unione europea, da un lato, e ai confini del Mediterraneo orientale, dall’altro, ha il vantaggio di avere accessi sia sulle coste dell’Atlantico che su quelle del Mediterraneo e la possibilità di ospitare rotte di trasporti terrestri.

Esso beneficia inoltre di notevoli risorse umane e naturali, nonché di legami culturali e

Esso beneficia inoltre di notevoli risorse umane e naturali, nonché di legami culturali e linguistici comuni. Nonostante ciò, il Maghreb rimane una delle regioni meno integrate al mondo, con la conseguenza che le sue potenzialità di sviluppo sono rimaste spesso inespresse. [. . . ] Dei vantaggi di una maggiore integrazione nel Maghreb non beneficerebbero soltanto i cittadini dei cinque paesi interessati, ma anche gli abitanti dei paesi vicini, compresi quelli dell’Unione europea. Per l’UE, lo sviluppo di una zona di stabilità e prosperità fondata sulla responsabilità democratica e lo Stato di diritto nel Maghreb è un obiettivo essenziale delle nostre relazioni bilaterali e per realizzare tale sviluppo un approccio regionale è imprescindibile. Entrambe le sponde del Mediterraneo hanno tutto da guadagnare da una situazione di maggiore stabilità, di maggiore integrazione dei mercati, di più stretti contatti interpersonali e di scambi intellettuali, economici e culturali più approfonditi. » Sostenere il rafforzamento della cooperazione e dell’integrazione regionale nel Maghreb: Algeria, Libia, Mauritania, Marocco e Tunisia. Comunicazione congiunta della Commissione Europea e dell’Alto Rappresentante dell’UE per gli affari esteri e la politica di sicurezza - 17 dicembre 2012

La luce mi acceca, Vedo la riva, Approdo con la mia anima A coste

La luce mi acceca, Vedo la riva, Approdo con la mia anima A coste sicure, . E poi cado addormentato, Perché lo sforzo più grande è passato. La fatica di vivere pesa, Ma nulla può fermare Il cuore di un bambino, Che ancora sa sognare

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I debate a cui stiamo lavorando: - La valorizzazione del patrimonio artisticomonumentale di Pavia debate interclasse 3 DL e 4 DL - La raccolta differenziata in città e nella scuola debate di classe 1 A CAT