FONTI METODOLOGIA Standard italiani per la cura del

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METODOLOGIA Standard italiani per la cura del diabete mellito 2016

METODOLOGIA Standard italiani per la cura del diabete mellito 2016

Approccio INDIVIDUALIZZATO al trattamento del diabete mellito di tipo 2, in termini di: üOBIETTIVO

Approccio INDIVIDUALIZZATO al trattamento del diabete mellito di tipo 2, in termini di: üOBIETTIVO GLICEMICO üOPZIONI TERAPEUTICHE 1) individuare il target glicemico per il singolo paziente 2) impostare la terapia NB. il target glicemico va riconsiderato nel corso del tempo anche nel singolo individuo! Algoritmo per l’approccio alla terapia del diabete mellito tipo 2 – AIFA in collaborazione con SID e AMD, 2016

QUALI OBIETTIVI GLICEMICI?

QUALI OBIETTIVI GLICEMICI?

In tutte le persone con diabete le glicemie e l’Hb. A 1 c vanno

In tutte le persone con diabete le glicemie e l’Hb. A 1 c vanno mantenute entro i livelli appropriati per la specifica condizione clinica al fine di ridurre il rischio di complicanze acute e croniche. (Livello della prova I, Forza della raccomandazione A) Il trattamento dell’iperglicemia deve essere tempestivamente aggiornato quando il controllo è perduto e l’obiettivo di Hb. A 1 c dovrebbe essere collocato sotto 53 mmol/mol (7, 0%), valori che consentono di prevenire l’incidenza e la progressione delle complicanze microvascolari. (Livello della prova I, Forza della raccomandazione B) Un obiettivo di Hb. A 1 c pari o inferiore a 53 mmol/mol (7, 0%) è generalmente consigliabile per i soggetti adulti con diabete anche per prevenire l’incidenza e la progressione delle complicanze macrovascolari. (Livello della prova III, Forza della raccomandazione B) Standard italiani per la cura del diabete mellito 2016

Obiettivi glicemici più stringenti (Hb. A 1 c ≤ 48 mmol/mol [≤ 6, 5%])

Obiettivi glicemici più stringenti (Hb. A 1 c ≤ 48 mmol/mol [≤ 6, 5%]) dovrebbero essere perseguiti in pazienti di nuova diagnosi o con diabete di durata (<10 anni), senza precedenti di malattie cardiovascolari, abitualmente in discreto compenso glicemico e senza comorbilità che li rendano particolarmente fragili. (Livello della prova III, Forza della raccomandazione C) Obiettivi di compenso glicemico meno stringenti (Hb. A 1 c ≤ 64 mmol/mol [≤ 8, 0%]) dovrebbero essere perseguiti in pazienti con diabete di lunga durata (>10 anni) soprattutto con precedenti di malattie cardiovascolari o una lunga storia di inadeguato compenso glicemico o fragili per età e/o comorbilità. Questo è particolarmente appropriato se la terapia consta di farmaci che causano ipoglicemia. (Livello della prova VI, Forza della raccomandazione B) Standard italiani per la cura del diabete mellito 2016

Inzucchi SE et al. Diabetes Care 2015; 38: 140 -9 Il rischio di ipoglicemie

Inzucchi SE et al. Diabetes Care 2015; 38: 140 -9 Il rischio di ipoglicemie deve essere considerato nella valutazione del target glicemico ottimale per il paziente. (Livello della prova III, Forza della raccomandazione B) Standard italiani per la cura del diabete mellito 2016

Standard italiani per la cura del diabete mellito 2016

Standard italiani per la cura del diabete mellito 2016

QUALE TERAPIA?

QUALE TERAPIA?

MODIFICHE STILE DI VITA! Standard italiani per la cura del diabete mellito 2016

MODIFICHE STILE DI VITA! Standard italiani per la cura del diabete mellito 2016

Standard italiani per la cura del diabete mellito 2016

Standard italiani per la cura del diabete mellito 2016

Il farmaco di prima scelta per il trattamento dei diabetici tipo 2 è la

Il farmaco di prima scelta per il trattamento dei diabetici tipo 2 è la metformina. (Livello della prova I, Forza della raccomandazione A) In caso di marcato scompenso glicometabolico o presenza di sintomi specifici del diabete, anche nel paziente non precedentemente trattato, con farmaci si può prendere in considerazione immediatamente la terapia combinata con metformina associata a un’altra molecola (Livello della prova I, Forza della raccomandazione B) o il trattamento con insulina, associata o meno a metformina (Livello della prova II, Forza della raccomandazione B). Nel caso che sia presente chetoacidosi oppure sindrome iperosmolare non chetosica, la terapia insulinica è assolutamente necessaria (Livello della prova I, Forza della raccomandazione A). Standard italiani per la cura del diabete mellito 2016

METFORMINA NOMI COMMERCIALI Glucophage Metfonorm Metforal PREPARAZIONE Cpr da 500 -850 -1000 mg CLASSE

METFORMINA NOMI COMMERCIALI Glucophage Metfonorm Metforal PREPARAZIONE Cpr da 500 -850 -1000 mg CLASSE Biguanidi MECCANISMO D’AZIONE Riduce la produzione epatica di glucosio e aumenta la sensibilità periferica all’insulina POSOLOGIA e MODO DI SOMMINISTRAZIONE Da 500 a 3000 mg/die in 2 -3 somministrazioni al dì durante/dopo i pasti (NB. Emivita di 12 h; effetto massimo già a 2000 mg/die)

METFORMINA CONTROINDICAZIONI -IRC (e. GFR<30 ml/min; se tra 30 e 60 ridurre la dose)

METFORMINA CONTROINDICAZIONI -IRC (e. GFR<30 ml/min; se tra 30 e 60 ridurre la dose) -Epatopatia grave (cirrosi scompensata) -Ipossia cardiaca e/o polmonare -Situazioni acute di stress (IMA, shock, chirurgia…) -Gravidanza BENEFICI -Riduzione morbilità e mortalità cardiovascolare -No rischio ipoglicemia -Riduzione/stabilizzazione del peso corporeo EFFETTI COLLATERALI -Disturbi gastrointestinali -Acidosi lattica NB. Metformina a lento rilascio!

Standard italiani per la cura del diabete mellito 2016

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Standard italiani per la cura del diabete mellito 2016

Quando la monoterapia non è sufficiente per raggiungere il target glicemico e di Hb.

Quando la monoterapia non è sufficiente per raggiungere il target glicemico e di Hb. A 1 c individuale, è necessario aggiungere un secondo farmaco e, se anche una duplice terapia non è sufficiente, è indispensabile prescrivere una terapia più complessa; in entrambe le condizioni è possibile raggiungere il livello di controllo desiderabile in molti soggetti. (Livello della prova I, Forza della raccomandazione A) Numerosi trial clinici randomizzati dimostrano che, in aggiunta a metformina, sulfoniluree, repaglinide, acarbosio, pioglitazone, inibitori di DPP 4 (gliptine), agonisti del recettore del GLP 1, inibitori di SGLT 2 (gliflozine) e insulina sono capaci di ridurre significativamente l’Hb. A 1 c, con effetto tanto maggiore quanto più alto è il valore di partenza (Livello della prova I, Forza della raccomandazione A); il farmaco da aggiungere a metformina deve essere selezionato in accordo con i possibili rischi e benefici (certi e dimostrati) che lo stesso può indurre (Livello della prova IV, Forza della raccomandazione B). Standard italiani per la cura del diabete mellito 2016

ACARBOSIO NOMI COMMERCIALI Glucobay PREPARAZIONE Cpr da 50 -100 mg CLASSE Inibitori alfa-glucosidasi MECCANISMO

ACARBOSIO NOMI COMMERCIALI Glucobay PREPARAZIONE Cpr da 50 -100 mg CLASSE Inibitori alfa-glucosidasi MECCANISMO D’AZIONE Riduce l’assorbimento intestinale dei carboidrati complessi POSOLOGIA e MODO DI SOMMINISTRAZIONE Da 50 mg x 3/die fino a max 200 mg x 3/die all’inizio dei pasti (NB. Dose di mantenimento 100 mg x 3/die)

ACARBOSIO CONTROINDICAZIONI -IRC (e. GFR<25 ml/min) -Epatopatia grave (cirrosi scompensata) -Enteropatie croniche -Gravidanza BENEFICI

ACARBOSIO CONTROINDICAZIONI -IRC (e. GFR<25 ml/min) -Epatopatia grave (cirrosi scompensata) -Enteropatie croniche -Gravidanza BENEFICI -No rischio di ipoglicemia (tranne se in associazione a sulfaniluree o insulina; NB. Va corretta con somministrazione di glucosio!) -No aumento ponderale EFFETTI COLLATERALI Disturbi gastrointestinali EFFICACIA: riduzione di Hb. A 1 c di 0. 6 -0. 7% (con metformina)

PIOGLITAZIONE NOMI COMMERCIALI Actos PREPARAZIONE Cpr da 15 -30 -45 mg CLASSE Tiazolidinedioni MECCANISMO

PIOGLITAZIONE NOMI COMMERCIALI Actos PREPARAZIONE Cpr da 15 -30 -45 mg CLASSE Tiazolidinedioni MECCANISMO D’AZIONE Aumenta la sensibilità insulinica a livello di muscolo e tessuto adiposo, agendo sui recettori PPAR-gamma (NB. Effetto complementare a metformina) POSOLOGIA e MODO DI SOMMINISTRAZIONE Da 15 mg/die (dose iniziale) fino a 45 mg/die (dose massima) una volta al giorno indipendentemente dai pasti EFFICACIA: riduzione di Hb. A 1 c di 0. 82% (con metformina) Efficacia raggiunta in un tempo più lungo rispetto ad altri farmaci (4 -6 settimane)!

PIOGLITAZIONE CONTROINDICAZIONI -Insufficienza cardiaca -Epatopatia -Carcinoma della vescica in fase attiva o ematuria macroscopia

PIOGLITAZIONE CONTROINDICAZIONI -Insufficienza cardiaca -Epatopatia -Carcinoma della vescica in fase attiva o ematuria macroscopia in fase di accertamento -Gravidanza BENEFICI -No rischio di ipoglicemia -Riduzione morbilità e mortalità cardiovascolare (NB. effetto favorevole sulla prevenzione della recidiva dell’ictus) -Utilizzabile in IRC fino a e. GFR<5 ml/min (Nb. no in dialisi) EFFETTI COLLATERALI -Aumento ponderale -Aumenta rischio scompenso cardiaco -Aumenta rischio carcinoma della vescica (? ) -Aumenta rischio di fratture ossee nelle donne -Molteplici interazioni tra farmaci per metabolismo epatico Associazione Metformina+Pioglitazione=COMPETACT 15/850 mg

SULFANILUREE MECCANISMO D’AZIONE stimolano la secrezione di insulina da parte delle cellule beta in

SULFANILUREE MECCANISMO D’AZIONE stimolano la secrezione di insulina da parte delle cellule beta in modo glucosio-indipendente (segretagoghi) Effetto maggiore su iperglicemia a digiuno CONTROINDICAZIONI -IRC (no se e. GFR<30 ml/min; ridurre la dose se <60 ml/ml) -Epatopatia grave -Cardiopatia ischemica (gliclazide più sicura) -Gravidanza BENEFICI -Buona efficacia a breve termine EFFETTI COLLATERALI -Alto rischio di ipoglicemia -Aumento ponderale -Limitata persistenza dell’efficacia -Interazione tra farmaci EFFICACIA: riduzione di Hb. A 1 c di 0. 82% (con metformina) Le sulfoniluree sono i farmaci orali che mostrano la minore persistenza di effetto sulla Hb. A 1 c (Livello della prova I, Forza della raccomandazione A) Standard italiani per la cura del diabete mellito 2016

SULFANILUREE NOMI COMMERCIALI Gliboral (glibenclamide) PREPARAZIONE Cpr da 5 mg POSOLOGIA e Da 2.

SULFANILUREE NOMI COMMERCIALI Gliboral (glibenclamide) PREPARAZIONE Cpr da 5 mg POSOLOGIA e Da 2. 5 mg (dose MODO DI iniziale) a 15 mg SOMMINISTRAZIONE (dose massima) una o due volte al dì prima dei pasti Associazione Metformina+Glibenclamide= GLIBOMET 400/2. 5 mg GLICONORM 500/5 mg NOMI COMMERCIALI Minidiab (glipizide) PREPARAZIONE Cpr da 5 mg POSOLOGIA e Da 2. 5 mg (dose MODO DI iniziale) a 20 mg SOMMINISTRAZIONE (dose massima) due o tre volte al dì prima dei pasti

SULFANILUREE NOMI COMMERCIALI Diamicron (gliclazide) NOMI COMMERCIALI Diamicron RM (gliclazide RM) PREPARAZIONE Cpr da

SULFANILUREE NOMI COMMERCIALI Diamicron (gliclazide) NOMI COMMERCIALI Diamicron RM (gliclazide RM) PREPARAZIONE Cpr da 80 mg PREPARAZIONE Cpr da 30 -60 mg POSOLOGIA e MODO DI SOMMINISTRAZIONE Da 40 mg (dose iniziale) a 240 mg (dose massima) due volte al dì prima dei pasti POSOLOGIA e MODO DI SOMMINISTRAZIONE Da 30 mg (dose minima) a 120 mg (dose massima) una volta al dì prima di colazione 1 cpr da 80 mg=1 cpr da 30 mg RM NOMI COMMERCIALI Amaryl/Solosa (glimepiride) PREPARAZIONE Cpr da 2 -3 -4 mg POSOLOGIA e MODO DI SOMMINISTRAZIONE Da 1 -2 mg (dose iniziale) fino a massimo 6 mg una volta al dì a colazione (NB. Effetto massimo già a 4 mg)

REPAGLINIDE NOMI COMMERCIALI Novonorm PREPARAZIONE Cpr da 0. 5 -1 -2 mg CLASSE Glinidi

REPAGLINIDE NOMI COMMERCIALI Novonorm PREPARAZIONE Cpr da 0. 5 -1 -2 mg CLASSE Glinidi MECCANISMO D’AZIONE stimolano la secrezione di insulina da parte delle cellule beta in modo glucosio-indipendente (segretagoghi) Effetto maggiore su iperglicemia post-prandiale POSOLOGIA e MODO DI SOMMINISTRAZIONE Da 0. 5 mg/die (dose iniziale) fino a 16 mg/die (dose massima) tre volte al giorno prima dei pasti

REPAGLINIDE CONTROINDICAZIONI -Insufficienza epatica grave -IRC (e. GFR<30 ml/min) -No sopra i 75 aa

REPAGLINIDE CONTROINDICAZIONI -Insufficienza epatica grave -IRC (e. GFR<30 ml/min) -No sopra i 75 aa da scheda tecnica -Gravidanza BENEFICI -Utilizzabile in IRC fino a 30 ml/min (anche se non indicato in scheda tecnica) EFFETTI COLLATERALI -Alto rischio di ipoglicemia (inferiore rispetto a sulfaniluree) -Aumento ponderale -Scompenso cardiaco? -Interazione tra farmaci EFFICACIA: riduzione di Hb. A 1 c di 0. 71% (con metformina)

…cosa fare nel paziente a rischio di gravi conseguenze per ipoglicemia? In quei pazienti

…cosa fare nel paziente a rischio di gravi conseguenze per ipoglicemia? In quei pazienti che, per età avanzata, fragilità, comorbilità, attività lavorative particolari (es. uso di macchinari o guida protratta di veicoli), sono a rischio di subire o causare conseguenze gravi per una ipoglicemia, è mandatorio, seppure entro i limiti del possibile, non utilizzare i farmaci che provocano ipoglicemia, cioè sulfoniluree, glinidi e insulina (Livello della prova I, Forza della raccomandazione B). In caso di utilizzo di una sulfonilurea, la glibenclamide, che si associa a un rischio di ipoglicemia maggiore rispetto ad altre molecole della classe, dovrebbe essere evitata (Livello della prova I, Forza della raccomandazione A). Fra le sulfoniluree, la gliclazide appare quella con il più favorevole rapporto rischio/beneficio, anche in considerazione del più basso rischio ipoglicemico (Livello della prova II, Forza della raccomandazione B). In ogni caso, le ipoglicemie dovrebbero essere quanto più possibile evitate nelle persone con diabete in quanto associate a eventi anche fatali (Livello della prova III, Forza della raccomandazione A). Standard italiani per la cura del diabete mellito 2016

GLIPTINE MECCANISMO D’AZIONE Inibiscono l’enzima DPP IV, prolungando l’emivita del GLP-1 e GIP (con

GLIPTINE MECCANISMO D’AZIONE Inibiscono l’enzima DPP IV, prolungando l’emivita del GLP-1 e GIP (con conseguente secrezione di insulina glucosio-dipendente e inibizione della secrezione di glucagone) CONTROINDICAZIONI -Gravidanza BENEFICI -No rischio ipoglicemie (tranne in associazione con sulfaniluree o insulina) -No aumento ponderale -Utilizzabile in IRC anche grave (e. GFR<15 ml/min con adeguamento della dose; eccezioni: saxagliptin solo fino a 30 ml/min; linagliptin non richiede adeguamento della dose) -Sicurezza cardiovascolare (NB. attenzione a saxagliptin e alogliptin per scompenso cardiaco) -Anche in pazienti >75 aa (vildagliptin) EFFETTI COLLATERALI -Pancreatiti? EFFICACIA: riduzione di Hb. A 1 c di 0. 9% in monoterapia senza differenze tra le varie molecole e di 0. 69% con metformina

GLIPTINE NOMI COMMERCIALI Januvia Tesavel (sitagliptin) PREPARAZIONE Cpr da 25 -50 -100 mg POSOLOGIA

GLIPTINE NOMI COMMERCIALI Januvia Tesavel (sitagliptin) PREPARAZIONE Cpr da 25 -50 -100 mg POSOLOGIA e MODO DI SOMMINISTRAZIONE 100 mg al dì (da ridurre a 50 o 25 mg in IRC) una volta al dì indipendentemente dai pasti Associazione Vildagliptin+Metformina= EUCREAS 50/850 mg o 50/1000 mg Associazione Sitagliptin+Metformina= JANUMET 50/850 mg o 50/1000 mg NOMI COMMERCIALI Galvus (vildagliptin) PREPARAZIONE Cpr da 50 mg POSOLOGIA e MODO DI SOMMINISTRAZIONE 100 mg al dì (da ridurre a 50 mg in IRC) una volta al dì indipendentemente dai pasti

GLIPTINE NOMI COMMERCIALI Onglyza (saxagliptin) NOMI COMMERCIALI Vipidia (alogliptin) PREPARAZIONE Cpr da 5 mg

GLIPTINE NOMI COMMERCIALI Onglyza (saxagliptin) NOMI COMMERCIALI Vipidia (alogliptin) PREPARAZIONE Cpr da 5 mg POSOLOGIA e MODO DI SOMMINISTRAZIONE 100 mg al dì (da ridurre a 5 mg in IRC, sospendere se e. GFR<5 ml/min) una volta al dì indipendentemente dai pasti PREPARAZIONE Cpr da 6. 25 -12. 5 -25 mg POSOLOGIA e MODO DI SOMMINISTRAZIONE 25 mg al dì (da ridurre a 12. 5 e 6. 25 mg in IRC) una volta al dì indipendentemente dai pasti NOMI COMMERCIALI Trajenta (linagliptin) PREPARAZIONE Cpr da 5 mg POSOLOGIA e MODO DI SOMMINISTRAZIONE 5 mg al dì (senza adeguamento della dose anche in dialisi) una volta al dì indipendentemente dai pasti

GLP-1 AGONISTI MECCANISMO D’AZIONE Stimolano la secrezione di insulina glucosiodipendente e l’inibizione della secrezione

GLP-1 AGONISTI MECCANISMO D’AZIONE Stimolano la secrezione di insulina glucosiodipendente e l’inibizione della secrezione di glucagone, rallentano lo svuotamento gastrico e riducono la sensazione di fame CONTROINDICAZIONI -IRC grave (no se e. GFR<30 ml/min, cautela se <50 ml/min tranne per liraglutide, no se <60 ml/min per exenatide LAR) -No se età >75 aa -Gravidanza BENEFICI -No rischio ipoglicemie (tranne in associazione con sulfaniluree o insulina) -Calo ponderale -Riduzione pressione arteriosa -Sicurezza cardiovascolare (NB. effetto favorevole della liraglutide sulla prevenzione secondaria della cardiopatia ischemica) EFFETTI COLLATERALI -Disturbi gastrointestinali -Pancreatiti? EFFICACIA: riduzione di Hb. A 1 c di -1. 02% (con metformina) Standard italiani per la cura del diabete mellito 2016

GLP-1 AGONISTI NOMI COMMERCIALI Lixumia (lixenatide) NOMI COMMERCIALI Byetta (exenatide) PREPARAZIONE Fl sc da

GLP-1 AGONISTI NOMI COMMERCIALI Lixumia (lixenatide) NOMI COMMERCIALI Byetta (exenatide) PREPARAZIONE Fl sc da 20 mcg PREPARAZIONE Fl sc da 5 -10 mg POSOLOGIA e MODO DI SOMMINISTRAZIONE 10 mcg/die per 15 giorni, poi 20 mcg/die una volta al giorno un’ora prima dei pasti POSOLOGIA e MODO DI SOMMINISTRAZIONE 5 mg due volte al dì per un mese, poi 10 mg due volte al dì un’ora prima dei pasti NOMI COMMERCIALI Victoza (liraglutide) PREPARAZIONE Fl sc da 6 mg/ml POSOLOGIA e MODO DI SOMMINISTRAZIONE 0. 6 mg/die per una settimana, poi 1. 2 mg/die (se non efficace passo a 1. 8 mg/die) una volta al giorno Gli agonisti dei recettori di GLP 1 sono in grado di ridurre l’Hb. A 1 c come e talora più dell’insulina basale quando aggiunti alla terapia orale (Livello della prova I, Forza della raccomandazione A).

GLP-1 AGONISTI NOMI COMMERCIALI Trulicity (dulaglutide) PREPARAZIONE Fl sc da 0. 75 -1. 5

GLP-1 AGONISTI NOMI COMMERCIALI Trulicity (dulaglutide) PREPARAZIONE Fl sc da 0. 75 -1. 5 mcg POSOLOGIA e MODO DI SOMMINISTRAZIONE 1 fl a settimana NOMI COMMERCIALI Bydureon (exenatide LAR) PREPARAZIONE Fl sc da 2 mg POSOLOGIA e MODO DI SOMMINISTRAZIONE 1 fl a settimana NOMI COMMERCIALI Eperzan (albiglutide) PREPARAZIONE Fl sc da 30 -50 mg POSOLOGIA e MODO DI SOMMINISTRAZIONE 1 fl a settimana

…cosa fare nel paziente obeso? Nei pazienti obesi, si devono preferire, ove possibile, i

…cosa fare nel paziente obeso? Nei pazienti obesi, si devono preferire, ove possibile, i farmaci che non determinano aumento di peso, ovvero, oltre alla metformina, agonisti del recettore di GLP 1, inibitori di DPP 4, inibitori di SGLT 2 e acarbosio (Livello della prova I, Forza della raccomandazione B). I farmaci che sono in grado di conseguire calo ponderale (agonisti del recettore di GLP 1 e inibitori di SGLT 2) sono efficaci nel ridurre la Hb. A 1 c anche nei soggetti in normopeso o sovrappeso (Livello della prova I, Forza della raccomandazione A). Standard italiani per la cura del diabete mellito 2016

GLIFLOZINE MECCANISMO D’AZIONE Bloccano il riassorbimento di glucosio dalle urine (riduzione della glicemia insulino-indipendente)

GLIFLOZINE MECCANISMO D’AZIONE Bloccano il riassorbimento di glucosio dalle urine (riduzione della glicemia insulino-indipendente) CONTROINDICAZIONI -IRC grave (no se e. GFR<60 ml/min, mantenere a dose ridotta fino a 45 ml/min se terapia già in corso) -Insufficienza epatica grave -Importante terapia diuretica o paziente a rischio di deplezione di liquidi -età >75 aa -Gravidanza BENEFICI -No rischio ipoglicemie (tranne in associazione con sulfaniluree o insulina) -Calo ponderale -Riduzione pressione arteriosa -Riduzione morbilità e mortalità CV (NB. effetto favorevole della empaglifozin sulla prevenzione secondaria di eventi CV maggiori) EFFETTI COLLATERALI -Infezioni tratto genitale -Aumentato rischio di fratture? (canaglifozin) -Aumentato rischio di chetoacidosi? EFFICACIA: riduzione di Hb. A 1 c di 0. 79% in monoterapia e di 0. 61% in aggiunta ad altro ipoglicemizzante orale

GLIFLOZINE NOMI COMMERCIALI Forxiga (dapaglifozin) PREPARAZIONE Cpr da 5 -10 mg POSOLOGIA e MODO

GLIFLOZINE NOMI COMMERCIALI Forxiga (dapaglifozin) PREPARAZIONE Cpr da 5 -10 mg POSOLOGIA e MODO DI SOMMINISTRAZIONE 10 mg una volta al dì indipendentemente dai pasti NOMI COMMERCIALI Invokana (canaglifozin) PREPARAZIONE Cpr da 100 -300 mg POSOLOGIA e MODO DI SOMMINISTRAZIONE 100 mg una volta al dì indipendentemente dai pasti (se non efficace passo a 300 mg/die) Associazione Dapaglifozin+Metformina= XIGDUO 5/850 mg o 5/1000 mg NOMI COMMERCIALI Jardiance (empaglifozin) PREPARAZIONE Cpr da 10 -25 mg POSOLOGIA e MODO DI SOMMINISTRAZIONE 10 mg una volta al dì indipendentemente dai pasti (se non efficace passo a 25 mg/die) Associazione Empaglifozin+Metformina= SYNJARDY 5/850 mg o 5/1000 mg o 12. 5/850 mg o 12. 5/1000 mg

…cosa fare nel paziente con pregressi eventi cardiovascolari maggiori? Nei pazienti con pregressi eventi

…cosa fare nel paziente con pregressi eventi cardiovascolari maggiori? Nei pazienti con pregressi eventi cardiovascolari maggiori non sufficientemente controllati con la metformina, o con intolleranza o controindicazioni alla metformina, gli inibitori SGLT 2 dovrebbero essere considerati farmaci di prima scelta (Livello della prova II Forza della raccomandazione B). In queste condizioni dovrebbe essere preso in considerazione anche il pioglitazone (Livello della prova II, Forza della raccomandazione B), a eccezione dei casi con insufficienza cardiaca o alto rischio per tale patologia (Livello della prova I, Forza della raccomandazione A) o carcinoma della vescica in fase attiva o anamnesi positiva per carcinoma della vescica o presenza di ematuria macroscopica di natura non accertata. Nella insufficienza cardiaca, anche le sulfoniluree e le glinidi dovrebbero essere usate con molta cautela (Livello della prova III, Forza della raccomandazione B). Standard italiani per la cura del diabete mellito 2016

Standard italiani per la cura del diabete mellito 2016

Standard italiani per la cura del diabete mellito 2016

INSULINA Quando il controllo della glicemia non è soddisfacente, anche in politerapia, è necessario

INSULINA Quando il controllo della glicemia non è soddisfacente, anche in politerapia, è necessario iniziare la terapia insulinica mono- o multiniettiva. (Livello della prova I, Forza della raccomandazione A) BENEFICI -Ottima efficacia -Sicurezza CV (in assenza di effetto protettivo) EFFETTI COLLATERALI -Rischio di ipoglicemia -Aumento ponderale -Lipodistrofia

INSULINA Tipo insulina Inizio Picco Durata azione 5 -15 min 60 -90 min 4

INSULINA Tipo insulina Inizio Picco Durata azione 5 -15 min 60 -90 min 4 -5 ore 30 -60 min 2 -3 ore 5 -8 ore 60 -180 min 60 -120 min 60 -240 min 30 -90 min 6 -8 ore nessuno 6 ore nessuno 12 -20 ore 24 ore 10 -18 ore >24 ore Analoghi ad azione rapida Aspart NOVORAPID Glulisina APIDRA Lispro HUMALOG Umane ad azione rapida Actrapid Humulin-R Insuman Analoghi ad azione prolungata Detemir LEVEMIR Glargine LANTUS HUMALOG Lispro-protamina BASAL Degludec TRESIBA

INSULINA INSULINE PREMISCELATE (rapida+intermedia): -HUMALOG MIX 25 o 50 (lispro-lisproprotamina) -NOVOMIX 30 o 50

INSULINA INSULINE PREMISCELATE (rapida+intermedia): -HUMALOG MIX 25 o 50 (lispro-lisproprotamina) -NOVOMIX 30 o 50 o 70 (aspart-aspartprotamina) NB. Il primo numero è la quantità di analogo rapido! ABASAGLAR= biosimilare di Glargine (LY 2963016) Il biosimilare di glargina LY 2963016 ha pari efficacia e sicurezza della molecola originale. (Livello della prova II, forza della raccomandazione B) TOUJEO= Glargine 300 U/ml (invece di 100 U/ml)

INSULINA Standard italiani per la cura del diabete mellito 2016

INSULINA Standard italiani per la cura del diabete mellito 2016

INSULINA La maggior parte dei soggetti con diabete tipo 2 che richiedono insulina possono

INSULINA La maggior parte dei soggetti con diabete tipo 2 che richiedono insulina possono essere trattati con la sola insulina basale (10 U la sera o 0. 1 -0. 2 U/kg/die) EFFICACIA: riduzione di Hb. A 1 c di 0. 88% (con metformina) Standard italiani per la cura del diabete mellito 2016

INSULINA SCHEMA BASAL BOLUS Caratteristiche del paziente UI/kg/die Insulino sensibile: magro, malnutrito, rischio ipoglicemico

INSULINA SCHEMA BASAL BOLUS Caratteristiche del paziente UI/kg/die Insulino sensibile: magro, malnutrito, rischio ipoglicemico elevato, anziano, IRA, dialisi 0. 3 Normale sensibilità insulinica: normopeso, DM 1 0. 4 Sovrappeso 0. 5 Insulino resistente: obeso, terapia corticosteroidea 0. 6 40 -50% come basale 50 -60% come boli prandiali ai 3 pasti principali (20 -40 -40%) NB. Paziente ambulatoriale: iniziare anche con 0. 2 -0. 3 U/kg/die!

Nel diabete tipo 2 l’uso di analoghi basali glargina e detemir determina meno ipoglicemie

Nel diabete tipo 2 l’uso di analoghi basali glargina e detemir determina meno ipoglicemie che NPH. D’altro canto le insuline basali con più lunga durata d’azione come degludec e glargina U 300 si associano a un minore rischio di ipoglicemia rispetto a glargina U-100. (Livello della prova II, forza dalla raccomandazione B) I tre analoghi rapidi dell’insulina possono essere considerati molto simili tra loro in rapporto all’indicazione terapeutica principale, poichè condividono lo stesso meccanismo d’azione, la stessa efficacia clinica e lo stesso profilo di sicurezza Tenere in considerazione la possibile scarsa adesione alla terapia prescritta. (Livello della prova I, Forza della raccomandazione A) Standard italiani per la cura del diabete mellito 2016

Standard italiani per la cura del diabete mellito 2016

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