EVOLUZIONE PREISTORIA facce della stessa medaglia nomi che
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EVOLUZIONE PREISTORIA facce della stessa medaglia nomi che non devono confondere le nostre idee e la prospettiva della conoscenza
Una prima considerazione
Ciò che sovrasta il tutto è la mia e la vostra psiche …. E detta così, sembrerebbe il primato del mondo delle idee, quello statico e inamovibile di Platone, ponendo l’uomo sopra le parti.
Il cambiamento di rotta avviene col metodo sperimentale Apre a Padova l’esposizione su Galileo Galilei Il suo telescopio
Così abbiamo compreso come trovare e verificare le prove della conoscenza e fra queste quelle del nostro passato, più o meno recente, ma comunque di milioni (non di millenni!) d’anni.
Purtroppo abbiamo una memoria labile e «corta» Rimarchiamo il passato solo con le testimonianze più «forti» , emotive e spesso prive di oggettività. Quanti sono i nostri antenati da qui al XII secolo d. C a 5 generazioni a secolo? È un numero impressionante: più o meno 68. 719. 476. 736 E quanti fino all’Età romana e ancora più indietro? Che senso ha l’albero genealogico? Piuttosto è un gran cespuglio.
Ecco perché la nostra evoluzione non può essere che un cespuglio Non un albero come questo
Seconda considerazione
L’UOMO HA COSI’ ACQUISITO UNA FACOLTA’ DEL TUTTO UNICA SI INTERROGA SULLA NATURA DELLE SUE ORIGINI
La razionalizzazione discerne le correlazioni spazio/tempo e causa/effetto
Tempo e cronologia si allungano a dismisura. Non sono più il mito e il racconto dei padri i punti di riferimento. La realtà dei fatti è documentata da prove tangibili e testata sperimentalmente una infinità di volte. TEMPO GEOLOGICO, BIOLOGICO E STORICO SONO VICARIANTI E COMPLEMENTARI, E NON COMPORTANO NESSUNA ROTTURA.
Comprendiamo le leggi della natura, fenomeni che hanno dato origine al nostro pianeta e su di esso la vita. Comprendiamo la natura biologica dell’uomo e il suo ancoraggio al sistema evolutivo. Non siamo più al centro dell’Universo, ma uno dei tanti prodotti dell’evoluzione.
Tutti noi siamo qui
L’evoluzione, anche la nostra, è riproducibile? Compenetrazione tra legge e teoria
Terza considerazione
LA CURIOSITA’ E LA CREATIVITA’ CONSENTONO DI COMPRENDERE LA NATURA DELLE COSE E LE REGOLE CHE LA GOVERNANO PROPONENDO TEORIE ANCORATE ALL’ANALISI LOGICA E ALLA RIPRODUCIBILITA’ DEI FENOMENI
ne discende che CULTURA e RICERCA SONO UN BENE PRIMARIO, SOCIALE, ECONOMICO
Cultura = un prodotto dell’insieme infinito di relazioni
Quarta considerazione
Tutto questo ha portato ad una rivoluzione globale, non solo industriale Viviamo in un momento di grande cambiamento per quanto riguarda comportamento economia società
ABITUDINI e LAVORO DESIDERI e POSSIBILITA’ SENTIMENTI e MORALE IDEOLOGIE e RELIGIONI sono pervase da una tensione irrefrenabile
MANCA LA CAPACITA’ DI ANTICIPARE I TEMPI AL CONTRARIO SIAMO SEMPRE ALLA RINCORSA DI QUALCOSA
NELLA SCUOLA
NEL RAPPORTO UOMO AMBIENTE
NEI PROCESSI SOCIALI
E DEMOGRAFICI
Quinta considerazione
A che epoca risalgono i primi stravolgimenti ambientali? Già col Neolitico, in una sorta di equilibrio tra economia e natura: agricoltura, allevamento, rimboschimento, ecc. Problemi correlati all’aumento demografico e pressione sull’ambiente. Le attività metallurgiche in Italia Ultimi incendi a scopo agricolo in Germania E quelli attuali in aree a foresta tropicale
Lavorazione e produzione del ferro nell’antichità L’Etruria è ricca di minerali e questa situazione favorì la produzione di ferro e altri metalli. La vicinanza al mare permise una facile commercializzazione. Gli eventi facilitarono l’ascesa economica degli Etruschi.
Il caso di Populonia (Piombino) Le tombe e la necropoli orientalizzante ed arcaica furono sepolte dalle scorie derivanti dalla lavorazione del ferro già in epoca antica. Le scorie contenevano ancora molto minerale e per questo motivo all’inizio del secolo scorso venne rilasciata ai privati la concessione per il loro sfruttamento siderurgico. L’asportazione del materiale dal 1920 durò fino al 1959 e provocò danni ai monumenti oltre a non documentare la sequenza stratigrafica dei depositi di scorie.
La gariga Si tratta di una caratteristica associazione di piante diffusa in ambito mediterraneo. Nella maggior parte dei casi è una formazione secondaria conseguente alla degradazione provocata da più fattori: aridità, natura del suolo, fenomeni di erosione, eccessivo pascolo, incendi e disboscamento.
La macchia mediterranea è una formazione vegetale derivante dalla trasformazione del paesaggio ad opera dell’uomo. Incendi (per pascolo e agricoltura) e disboscamenti per attività varie (riscaldamento, cucina, metallurgia, tronchi per costruzione, ecc. ) hanno compromesso nel corso dei secoli e dei millenni la foresta mediterranea primordiale, caratterizzata da alberi secolari, in particolare dal leccio. Una selezione particolare ha favorito il diffondersi di piante oleaginose, screrofile, con bulbo sotterraneo, ecc. E a proposito di paesaggio, basti pensare alla nostra Pianura Padana, trasformata in una prateria di origine antropica.
Sesta considerazione
LA CONOSCENZA e L’ECOMIA diventano così anche POTERE
Anche nella ricostruzione delle vicende del nostro passato I vinti e i vincitori Alcuni esempi e alcuni miti emergono dal passato: Spartaco, Boudica, Viriato, Arminio, Genserico, Orlando della retroguardia dell’esercito di Carlo Magno ucciso a Roncisvalle non dai Saraceni, ma dai Baschi
A La Turbie si trova ancora il grandioso Trofeo delle Alpi, o meglio detto Trofeo d'Augusto, monumento alla gloria di Augusto che celebra la sua vittoria sui vari popoli alpini, cimelio che conserva la più lunga iscrizione latina scolpita conosciuta nella storia antica. Il testo riporta tutti e 46 i nomi delle tribù sconfitte in ordine cronologico e geografico. Di alcuni di questi si è persa memoria.
Le storie …. vengono create nel contesto di ciò che le cornici permettono di fare. Sono queste cornici che occorre allargare e piegare. da Daniel Lord Smail, pag. 59 in Storia profonda, 2017 Bollati Boringhieri
Settima considerazione
In un mondo del tutto nuovo per riferimenti e parametri quali cronologia, tempo, evoluzione, ecc. come vanno riscritti e riconsiderati gli eventi per la ricostruzione della nostra storia?
Nel passato splendida fu la mira, ma con un sistema di puntamento inadeguato.
Cambiate la prospettiva e le modalità di osservazione, l’analisi e l’interpretazione sono totalmente differenti. In particolare la condizione umana è in sintonia col sistema di appartenenza. Tutto questo comporta una ridefinizione della dimensione e della condizione umana inimmaginabile fino a poco tempo fa. E allora quale storia, ma soprattutto quale racconto per riempire gli ampi spazi del tempo trascorso: - quello mitico? - quello dei testi sacri? - quello della tradizione orale o scritta?
Mito, ideologie e fonti scritte riempiono gli spazi recenti in una prospettiva un po’ troppo statica. La Storia si riempie in fretta di fatti, racconti, nomi, reperti. E il tempo e la successione delle cose diventa continua, famigliare, quasi a dimensione umana. Si riesce ad abbracciarla in una comunione di «cose» uniche e irripetibili, più o meno direttamente riconducibili alla nostro quotidiano. Qualche migliaio d’anni si rivela comprensibile, rientra nel nostro imprinting «culturale» . Fatichiamo invece a rapportarci a decine o a centinaia di migliaia d’anni e ancor più a milioni o miliardi d’anni. È l’angoscia di comprendere l’infinito perché il nostro riferimento è il «finito» , quello che comprendiamo nella nostra limitata dimensione temporale
I miti raccontano storie: il Minotauro Il Re di Creta Minosse aveva vinto la guerra contro Atene. Ordinò allora che ogni nove anni sette fanciulli e sette fanciulle ateniesi venissero inviati a Creta per essere divorati dal Minotauro. Quando venne il momento di effettuare la terza spedizione sacrificale, Teseo si offrì volontario per uccidere il mostro. Promise al padre Egeo che, in caso di successo, al suo ritorno avrebbe issato sulla nave delle vele bianche. Quando arrivò a Creta Arianna, la figlia di Minosse, si innamorò di lui e lo aiutò a ritrovare la via d'uscita dal labirinto dandogli una matassa di filo che, srotolata, gli avrebbe permesso di seguire a ritroso le proprie tracce e una spada avvelenata. Trovato il Minotauro, Teseo lo uccise e guidò gli altri ragazzi ateniesi fuori dal labirinto. Teseo portò Arianna via da Creta con sé, ma poi l'abbandonò sull'isola di Nasso e la ragazza, quando si accorse di ciò che era successo, lo maledisse e pianse talmente tanto che Dioniso per confortarla le donò una corona d'oro, che venne poi mutata dal dio in una costellazione splendente alla sua morte: è la moderna costellazione della Corona Boreale. Al suo ritorno Teseo e il nocchiero della nave si dimenticarono di cambiare le vele nere con quelle bianche come promesso al padre Egeo; egli allora, credendo il figlio morto, si uccise lanciandosi dal promontorio di Capo Sunio nel mare che da allora porta il suo nome. Morto il padre, Teseo viene proclamato re di Atene.
Storie di grande attualità nella sua più ampia interpretazione e per il messaggio che trasmette In questo risiede il suo successo, come quello di altri: Gli argonauti e il vello d’oro Fetonte e le lacrime delle sorelle divenute ambra Prometeo e il fuoco I ciclopi e il fuoco ecc.
Ottava considerazione
Tra tutte le innovazioni culturali quella dell’evoluzione, per il grande pubblico e non solo, è la più difficile da accettare Si pone quindi la questione dell’evoluzione in un modo differente come cerca di dimostrare Georges Cuvier (17691832) con la teoria del catastrofismo. Per giustificare l'esistenza dei fossili senza rinnegare il creazionismo affermò che al momento della creazione vi fossero molte più specie poi estinte a causa di vicende naturali e geologiche quali terremoti, eruzioni, inondazioni, ecc. Questa idea venne ripresa da altri studiosi proponendo anche una alternanza tra catastrofi e nuove creazioni.
Ed anche oggi troviamo posizioni analoghe L’uovo, invece, fu una trovata incredibile!!
L’Archaeopteryx Volava perfettamente! Si vola o non si vola: non c’è una via di mezzo!!!
Homo habilis Una scimmia estinta Homo erectus Una vera razza umana!!!
Ed ancora, ma disgiunto da questa visione Pur nell’ambito della casualità degli eventi e dei fenomeni evolutivi …. Brandon Carter afferma che l'universo e le sue leggi non possono essere incompatibili con l'esistenza umana Questione scientifica che si presta ad essere ripresa anche per altri fini quali il disegno intelligente a contenuti metafisici, ma non scientifici.
A Proposito di Pierre Teilhard de Chardin che sostiene la direzionalità dell’evoluzione …… l’opera teilhardiana si inserisce a pieno titolo nelle discussioni contemporanee sul “principio antropico”. Esso fu introdotto nella cosmologia partendo dalla constatazione che, se il valore di alcune costanti fisiche fosse stato anche solo impercettibilmente diverso, la storia dell’universo avrebbe avuto un altro corso. Vita e intelligenza sorgono perché si sono verificati congiuntamente alcuni valori: senza di essi, la vita - e, di conseguenza, gli esseri umani - non sarebbero apparsi. Ovviamente i pareri circa la validità di questo principio divergono. Secondo alcuni esso introduce nella scienza il concetto di finalità’ naturale (che sarebbe metafisico e non scientifico). Ma si noti che si introduce una prospettiva metafisica anche sostenendo che il verificarsi simultaneo dei valori anzidetti è dovuto al caso. (da Michele Marsonet)
Ed oggi Per comprendere gli eventi, CI DANNO UNA MANO una visone completamente nuova, una prospettiva dinamica dapprima intuita e poi pienamente compresa. Le conoscenze di oggi sulla vita e le sue strategie di sussistenza e successo (biologia, medicina, ecc) sono il risultato di questo innovativo approccio. Tutto questo ha portato anche alla consapevolezza degli impatti umani e dei cambiamenti ambientali ed ecologici e offre indicazioni per il futuro.
Decima considerazione
Alla contrapposizione tra quello che è prima e quello che è dopo (preistoria e storia, primitivo e moderno, semplice e complesso, ecc. ) si impone un sistema continuo privo di fratture e contrapposizioni. Che differenza c’è tra una specie estinta e un monumento non più funzionale testimone di un mondo antico?
Vi è differenza tra le modalità evolutive biologica e culturale? Oggi sappiamo che la prima è il risultato del rapporto tra mutazione e selezione e rientra nello schema darviniano. Normalmente si dice invece che la cultura è ancorata ad una interpretazione lamarkiana. Ne siamo certi?
Specie differente = cultura differente?
E per concludere E come abbiamo lottato e bisognerà lottare ancora per annientare il razzismo, alla stessa maniera nel racconto della nostra storia culturale il concetto di diverso, in riferimento alle fasi antiche della nostra storia, esiste ancora e si riassume nelle parole preistoria, paleolitico, barbari, primitivi, età della pietra, uomo del Pleistocene, ecc.
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