CORSO DI FISICA Prof Francesco Zampieri http digilander

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CORSO DI FISICA Prof. Francesco Zampieri http: //digilander. libero. it/fedrojp fedro@dada. it MAGNETISMO

CORSO DI FISICA Prof. Francesco Zampieri http: //digilander. libero. it/fedrojp fedro@dada. it MAGNETISMO

ELETTRICITA’ E MAGNETISMO

ELETTRICITA’ E MAGNETISMO

FENOMENI MAGNETICI NATURALI MAGNETITE (Fe. O x Fe 2 O 3) Attrae la limatura

FENOMENI MAGNETICI NATURALI MAGNETITE (Fe. O x Fe 2 O 3) Attrae la limatura di ferro, senza essere stata strofinata

Calamite magnetite lavorata “a ferro di cavallo” Si osserva che ci sono DUE POLARITA’

Calamite magnetite lavorata “a ferro di cavallo” Si osserva che ci sono DUE POLARITA’ (contrassegnate con colori diversi) Attrattiva per poli opposti F magnetica Repulsiva per poli uguali

MAGNETISMO TERRESTRE Un ago strofinato con metallo e poi sospeso, ha la proprietà di

MAGNETISMO TERRESTRE Un ago strofinato con metallo e poi sospeso, ha la proprietà di allinearsi sempre secondo la stessa direzione La Terra si comporta come una grande calamita o MAGNETE L’ago si allinea secondo la direzione NS Costruzione bussola per orientarsi

Interazione tra magneti Presenza di MAGNETICA, così come la Fel fra le cariche Fel

Interazione tra magneti Presenza di MAGNETICA, così come la Fel fra le cariche Fel –/– +/– –/+ FORZA F magn Presenza cariche segno opposto +/+ una REPULSIONE ATTRAZIONE Presenza polarità opposte N/N S/S N/S S/N REPULSIONE ATTRAZIONE

Differenza fondamentale: Non è possibile isolare dei MONOPOLI MAGNETICI Esperimento della calamita spezzata Se

Differenza fondamentale: Non è possibile isolare dei MONOPOLI MAGNETICI Esperimento della calamita spezzata Se spezzo la calamita, ogni frammento conserverà sempre una polarità N ed una polarità S NO CARICA MAGNETICA

COLLEGAMENTO TRA ELETTRICITA’ E MAGNETISMO H. C. Oersted Ago magnetico vicino a filo conduttore

COLLEGAMENTO TRA ELETTRICITA’ E MAGNETISMO H. C. Oersted Ago magnetico vicino a filo conduttore I=0 I 0 N N S S Se il filo è percorso da corrente, l’ago RUOTA e si dispone perpendicolare

Il passaggio di I fa comparire la possibilità di interagire con un magnete Una

Il passaggio di I fa comparire la possibilità di interagire con un magnete Una corrente in un conduttore provoca comparsa di un CAMPO MAGNETICO B Come definirlo? • Qualitativamente (linee di forza) • Quantitativamente: formule B=?

LINEE DI FORZA Se conduttore è filo rettilineo, le linee sono cerchi concentrici Linee

LINEE DI FORZA Se conduttore è filo rettilineo, le linee sono cerchi concentrici Linee di forza per un magnete

VETTORE B Analogia con E = F su carica di prova Mi serve una

VETTORE B Analogia con E = F su carica di prova Mi serve una carica magnetica di prova che non può esistere Ma se I influenza una calamità, potrà accadere anche il contrario! Prendo come “cavia” un FILO percorso dalla corrente I e lo pongo in una zona sede di un B (es. tra espansioni di un magnete)

Il filo sia messo trasversalmente alle linee di B I Sospendo il filo ad

Il filo sia messo trasversalmente alle linee di B I Sospendo il filo ad un DINAMOMETRO a molla Inizialmente a t = 0, I=0

Se faccio passare la corrente, osservo DEVIAZIONE PERPENDICOLARE alle linee di forza I B

Se faccio passare la corrente, osservo DEVIAZIONE PERPENDICOLARE alle linee di forza I B F La molla si tende e misuro F: è un vettore e devo cercare le componenti

F deviazione è PERPENDICOLARE al piano formato da B e da I Per il

F deviazione è PERPENDICOLARE al piano formato da B e da I Per il verso, uso la REGOLA DELLA VITE Faccio sovrapporre I a B lungo angolo minore: se rotaz oraria, F entrante, se rotaz antioraria, F uscente F I B

MODULO? Sperimentalmente si osserva che, se B è fissato Intensità I della corrente F

MODULO? Sperimentalmente si osserva che, se B è fissato Intensità I della corrente F dipende da: Lunghezza l del filo Legge di Laplace Devo prendere la componente di B a I

B F = 0!!! Se B || I I B Se B non è

B F = 0!!! Se B || I I B Se B non è parallelo a I Se B I I Prendo la componente B I F MAX!!!

CAMPO MAGNETICO Si può allora dire che B è quel vettore che in modulo

CAMPO MAGNETICO Si può allora dire che B è quel vettore che in modulo si trova dividendo la forza F per il prodotto di I e l T 1 T = campo magnetico che produce forza di 1 N su 1 m di conduttore percorso dalla corrente di 1 A. Per i c. m. circa terresti si usa il GAUSS = 10 -4 T

CAMPO MAGNETICO GENERATO DA CORRENTI Se un campo magnetico fa subire una forza ad

CAMPO MAGNETICO GENERATO DA CORRENTI Se un campo magnetico fa subire una forza ad un filo conduttore, si può pensare che valga il viceversa: una CORRENTE GENERA UN CAMPO MAGNETICO Un filo percorso da corrente si comporta come una calamita (e le interazioni magnetiche sono del tipo calamita-calamita) N I = S

CAMPO MAGNETICO PRODOTTO DA UN FILO INDEFINITO LEGGE DI BIOT-SAVART Per r << l

CAMPO MAGNETICO PRODOTTO DA UN FILO INDEFINITO LEGGE DI BIOT-SAVART Per r << l I r Permeabilità magnetica del vuoto B Per verso, vale regola vite dx: corrente in su, rotaz antior. , corr in giù, rotaz. oraria

CAMPO MAGNETICO PRODOTTO DA UNA SPIRA CIRCOLARE Un circuito elettrico si comporta come UN

CAMPO MAGNETICO PRODOTTO DA UNA SPIRA CIRCOLARE Un circuito elettrico si comporta come UN MAGNETE (principio di equivalenza di B Ampere) r Nel centro della spira N S S N

CAMPO MAGNETICO PRODOTTO DA UN SOLENOIDE (BOBINA) Un solenoide è un avvolgimento di N

CAMPO MAGNETICO PRODOTTO DA UN SOLENOIDE (BOBINA) Un solenoide è un avvolgimento di N spire di filo conduttore l Ciascuna spira è un circuito, quindi assimilabile ad un dipolo magnetico L’intero solenoide si può pensare come assimilabile ad una CALAMITA di lunghezza l

Il campo magnetico totale vale: con I = la corrente che attraversa la bobina

Il campo magnetico totale vale: con I = la corrente che attraversa la bobina

FORZA DI LORENTZ Come un campo magnetico B influenza il moto di una carica?

FORZA DI LORENTZ Come un campo magnetico B influenza il moto di una carica? F q v B B Una carica q con velocità v entra in una regione sede di un B perpendicolare q risente di una forza, detta F di Lorentz, di modulo F = qv·B Direz = perpendicolare al piano di v e B

Se v non è perpendicolare a B, la traiettoria è elicoidale attorno alle linee

Se v non è perpendicolare a B, la traiettoria è elicoidale attorno alle linee del campo

AURORE BOREALI = dovute all’accelerazione di cariche solari, che si “avvitano” lungo le linee

AURORE BOREALI = dovute all’accelerazione di cariche solari, che si “avvitano” lungo le linee del campo magnetico terrestre (fasce di Van Allen)

FORZA MAGNETICA TRA DUE CORRENTI PARALLELE Se ho due fili percorsi dalle correnti I

FORZA MAGNETICA TRA DUE CORRENTI PARALLELE Se ho due fili percorsi dalle correnti I 1 e I 2 parallele cosa accade? Sia I 1 che I 2 producono due campi magnetici B 1 e B 2 per la legge di Biot - Savart. I fili si comportano come calamite == Compare una forza di interazione!

Correnti parallele e concordi = FORZA ATTRATTIVA! Correnti parallele e discordi = FORZA REPULSIVA!

Correnti parallele e concordi = FORZA ATTRATTIVA! Correnti parallele e discordi = FORZA REPULSIVA!

FORZA MAGNETICA SU UNA SPIRA Prendiamo una spira quadrata percorsa dalla corrente I e

FORZA MAGNETICA SU UNA SPIRA Prendiamo una spira quadrata percorsa dalla corrente I e la immergiamo in una regione sede di un B B A C D Per la legge di Laplace, COMPARE una F di interazione = B· I· l I diversi lati della spira subiscono F in maniera diversa a seconda dell’angolo tra essi e B

Se il lato della spira è parallelo a B, la F di Laplace è

Se il lato della spira è parallelo a B, la F di Laplace è nulla Se il lato della spira è perpendicolare a B, la F di Laplace è massima! A FDA A D B B D C B B C Ma B || AB e B || CD , quindi F = 0 FBC

Il risultato NETTO è che sulla spira agisce una COPPIA DI FORZE CHE PROVOCA

Il risultato NETTO è che sulla spira agisce una COPPIA DI FORZE CHE PROVOCA LA ROTAZIONE attorno all’asse A B B D C

PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO DEI MOTORI ELETTRICI Un circuito alimentato da batteria viene immerso nel

PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO DEI MOTORI ELETTRICI Un circuito alimentato da batteria viene immerso nel B prodotto dalle espansioni polari di un magnete. La spira ruota ed il sistema è collegato tramite perno ad un altro dispositivo rotante (es. ruote!)

SCHEMA FUNZIONAMENTO

SCHEMA FUNZIONAMENTO

MAGNETISMO DELLA MATERIA 0 è la PERMEABILITA’ MAGNETICA DEL VUOTO Ma se sono all’interno

MAGNETISMO DELLA MATERIA 0 è la PERMEABILITA’ MAGNETICA DEL VUOTO Ma se sono all’interno di un mezzo, come si modifica la Fmagn? [cfr. la costante dielettrica] Fmagn sarà PIU’ o MENO intensa a seconda della sostanza > 1: FERROMAGNETICA ~ 1: PARAMAGNETICA < 1: DIAMAGNETICA è la permeabilità magn. DEL MEZZO

Sostanze FERROMAGNETICHE = amplificano B (ferro, cobalto, nichel, leghe metalliche) Sostanze PARAMAGNETICHE: lasciano invariato

Sostanze FERROMAGNETICHE = amplificano B (ferro, cobalto, nichel, leghe metalliche) Sostanze PARAMAGNETICHE: lasciano invariato B (alluminio , ossigeno, uranio) Sostanze DIAMAGNETICHE: smorzano B (acqua, oro, mercurio, sostanze organiche)

INTERPRETAZIONE MICROSCOPICA DEL MAGNETISMO Perché il mezzo modifica B? Perché i materiali ferromagnetici si

INTERPRETAZIONE MICROSCOPICA DEL MAGNETISMO Perché il mezzo modifica B? Perché i materiali ferromagnetici si magnetizzano in maniera permanente (es. elettrocalamite)?

A livello atomico, ogni elettrone attorno al nucleo è UN CIRCUITO = SPIRA percorsa

A livello atomico, ogni elettrone attorno al nucleo è UN CIRCUITO = SPIRA percorsa da corrente! Per il principio di Ampere, ogni spira si può considerare un DIPOLO MAGNETICO N Batomico e– S Btot, mezzo = N·Batomico

E’ ovvio che in condizioni normali, i dipoli magnetici atomici SONO ORIENTATI A CASO

E’ ovvio che in condizioni normali, i dipoli magnetici atomici SONO ORIENTATI A CASO = non c’è una magnetizzazione macroscopica (non ci sono zone dove prevale una particolare DIREZIONE dei dipoli)

Se faccio passare una corrente I nel materiale, essa produce un Hmagnetizzante che ALLINEA

Se faccio passare una corrente I nel materiale, essa produce un Hmagnetizzante che ALLINEA I DIPOLI!! H

L’allineamento DIPENDE DALLE CARATTERISTICHE DEL MATERIALE e viene mantenuto più o meno a lungo

L’allineamento DIPENDE DALLE CARATTERISTICHE DEL MATERIALE e viene mantenuto più o meno a lungo (anche permanente!) = MAGNETIZZAZIONE MACROSCOPICA (anche al cessare del campo magnetizzante H)! Ciò è possibile solo se la sostanza è AL DI SOTTO DI UNA Tcritica detta T DI CURIE (TC) T < TC l’allineamento è più facile perché l’agitazione termica è più bassa T T > TC l’allineamento è ostacolato dall’alta agitazione termica

L ‘INDUZIONE ELETTROMAGNETICA DOMANDA BASE: se I (che è prodotta da E ovvero da

L ‘INDUZIONE ELETTROMAGNETICA DOMANDA BASE: se I (che è prodotta da E ovvero da ddp V) produce un campo magnetico B, è possibile che a loro volta i campi magnetici possano provocare I e quindi V?

Esp. 1 ESPERIMENTI DI FARADAY Anello di materiale ferromagnetico con due avvolgimenti: primario P

Esp. 1 ESPERIMENTI DI FARADAY Anello di materiale ferromagnetico con due avvolgimenti: primario P e secondario S P S Facendo circolare una corrente in P, PER UN BREVE ISTANTE CIRCOLA CORRENTE ANCHE IN S!

Esp. 2 Un magnete viene introdotto all’interno di una bobina: compare Iindotta nel circuito

Esp. 2 Un magnete viene introdotto all’interno di una bobina: compare Iindotta nel circuito fintantochè c’è moto relativo del magnete rispetto alle spire!

COME INTERPRETO I DUE FENOMENI? Sono fenomeni TRANSITORI: durano un certo t e poi

COME INTERPRETO I DUE FENOMENI? Sono fenomeni TRANSITORI: durano un certo t e poi la corrente indotta sparisce! Se c’è dipendenza dal tempo, vuol dire che è la VARIAZIONE DI UNA GRANDEZZA CHE E’ RESPONSABILE DI PRODURRE V!! Quale è questa grandezza? NON E’ necessariamente B!! I due esperimenti mostrano che B non varia… e allora?

FLUSSO DEL CAMPO MAGNETICO Si definisce FLUSSO del campo magnetico B la quantità di

FLUSSO DEL CAMPO MAGNETICO Si definisce FLUSSO del campo magnetico B la quantità di B che passa attraverso una certa superficie

B || alla normale della S B S = superficie Se B || S,

B || alla normale della S B S = superficie Se B || S, il flusso è massimo, se B S il flusso è NULLO! Perché compaia una DDP INDOTTA, ossia una corrente, è necessario che nel tempo vari proprio B !!!

Come variare il FLUSSO? MODULO, DIREZ di B AGISCO SU: SUPERFICIE S offerta a

Come variare il FLUSSO? MODULO, DIREZ di B AGISCO SU: SUPERFICIE S offerta a B

VARIAZIONE DI B A S COSTANTE Es. se avvicino un magnete ad un solenoide,

VARIAZIONE DI B A S COSTANTE Es. se avvicino un magnete ad un solenoide, nel momento del moto relativo, offro alla sezione del solenoide un numero VARIABILE di linee di campo e quindi un flusso di B variabile Poco flusso Molto flusso

VARIAZIONE DI S A B COSTANTE Se aumenta l’angolo, il flusso DIMINUISCE!!

VARIAZIONE DI S A B COSTANTE Se aumenta l’angolo, il flusso DIMINUISCE!!

LEGGE DI FARADAY-HENRY Una variazione nel tempo del flusso del B attraverso una superficie

LEGGE DI FARADAY-HENRY Una variazione nel tempo del flusso del B attraverso una superficie (es. quella che delimita un circuito), provoca ai capi una DDP Perché il “meno”?

LEGGE DI LENZ Se incremento B (a S costante), verso dove si deve muovere

LEGGE DI LENZ Se incremento B (a S costante), verso dove si deve muovere la IINDOTTA? Per la conservazione dell’energia DEVE COMPENSARE LA VARIAZIONE DI B facendo comparire un B indotto, uguale e contrario alla variazione! Verso di I Verso di B indotto!

MECCANISMI DI PRODUZIONE DELLA CORRENTE ALTERNATORE

MECCANISMI DI PRODUZIONE DELLA CORRENTE ALTERNATORE

Meccanismo di conversione di en. meccanica in en. elettrica (es. turbina idraulica)

Meccanismo di conversione di en. meccanica in en. elettrica (es. turbina idraulica)