Clestin Freinet PEDAGOGIA POPOLARE SCUOLA VIVENTE METODO NATURALE

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Célestin Freinet PEDAGOGIA POPOLARE SCUOLA VIVENTE METODO NATURALE APPRENDIMENTO COOPERATIVO DIDATTICA LABORATORIALE ……………. .

Célestin Freinet PEDAGOGIA POPOLARE SCUOLA VIVENTE METODO NATURALE APPRENDIMENTO COOPERATIVO DIDATTICA LABORATORIALE ……………. . (1896 -1966)

LA STORIA DEL CAVALLO CHE NON AVEVA SETE Il giovane cittadino voleva rendersi utile

LA STORIA DEL CAVALLO CHE NON AVEVA SETE Il giovane cittadino voleva rendersi utile nella fattoria dove alloggiava: - Prima di condurre il cavallo nei campi, si disse, andrò ad abbeverarlo. Sarà tempo guadagnato e si sarà tranquilli per tutta la giornata. Ma per bacco! E il cavallo che comanda ora? Come!Si rifiuta di andare all'abbeveratoio e non ha occhi e desiderio che per il vicino campo di erba medica!Ma da quando in qua le bestie comandano? -Tu verrai a bere; te lo dico io!. . . E il campagnolo novizio tira la briglia, poi va dietro il cavallo e lo picchia. Finalmente!La bestia avanza, é vicina all'abbeveratoio -Forse ha paura. . . Se l'accarezzasi? . . . vedi, l'acqua è chiara!Prendi!Bagnati le froge. . . come!Non bevi? . . . Prendi. . . E l'uomo spinge bruscamente le froge del cavallo nell'acqua dell'abbeveratoio. -Tu berrai ora! La bestia storce il muso e soffia ma non beve. Il contadino sopraggiunge ironico. -Oh! Credi che un cavallo si tratti così!E meno bestia di qualche uomo lo sai? Non ha sete. . . Tu potrai ucciderlo, ma lui non berrà. Potrà far finta forse, ma l'acqua che avrà inghiottito la rigetterà. . . Tempo perduto vecchio mio! -Come fare allora? -Si vede bene che tu non sei contadino!Non hai capito che il cavallo non ha sete nelle ore mattutine e ha invece bisogno di buona erba medica fresca. Lasciagli mangiare a sazietà l'erba medica. Dopo avrà sete e tu lo vedrai galoppare allora verso l'abbeveratoio. Non aspetterà che tu gli dia il permesso. Ti consiglio anche di non metterti troppo di traverso. . . E quando berrà potrai ben tirare la cavezza; continuerà a bere. Quando si pretende di cambiare l'ordine delle cose e si vuole far bere chi non ha sete si sbaglia sempre. Educatori, siete al bivio. Non ostinatevi nell'errore di una "pedagogia del cavallo che non ha sete"; orientatevi coraggiosamente e intelligentemente verso la "pedagogia del cavallo che galoppa verso l'erba medica e l'abbeveratoio.

I DETTI DI MATTEO ATTRAVERSO ANALOGIE COL MONDO DEL PASTORE, SEMPLICE, A CONTATTO CON

I DETTI DI MATTEO ATTRAVERSO ANALOGIE COL MONDO DEL PASTORE, SEMPLICE, A CONTATTO CON LA NATURA, MATTEO SMASCHERA LE CONTRADDIZIONI DI UNA SCUOLA FONDATA SU PRINCIPI INADEGUATI CHE SOPRAVVIVE SOLO GRAZIE ALLA FORZA DI INERZIA DELLA TRADIZIONE E ALLA RESISTENZA DELLE FORZE CHE SI OPPONGONO A UNA SCUOLA MODERNA, LIBERATRICE, DEMOCRATICA. Educare è vivere, legando il pensiero alla vita, la teoria all’azione, l’ideale alla ricerca del percorso che lo realizzi. Pedagogia è scienza dell’educazione e scienza della vita

PEDAGOGIA DEL BUON SENSO Le tecniche Freinet non sono un metodo: no rigidità e

PEDAGOGIA DEL BUON SENSO Le tecniche Freinet non sono un metodo: no rigidità e compiutezza aderenza alla vita e valori per orientarla no percorsi prestabiliti, forme definite di lavoro, ma strumenti soggetti a continui cambiamenti in funzione delle condizioni e del contesto

FONDAMENTA DELLE TECNICHE FREINET conoscenze, bisogni, interessi il mondo del bambino ambiente sereno affettuosa

FONDAMENTA DELLE TECNICHE FREINET conoscenze, bisogni, interessi il mondo del bambino ambiente sereno affettuosa familiarità partecipazione dell’insegnante valorizzazione di ciascuno

Élise Freinet, sua moglie, ricostruisce l’episodio restituendoci allo stesso tempo la meraviglia dei loro

Élise Freinet, sua moglie, ricostruisce l’episodio restituendoci allo stesso tempo la meraviglia dei loro attori. «– Che succede maestro? Incuriosito il maestro si avvicina. Joseph leva verso di lui gli occhi fiduciosi: – Maestro osservate questi animali! Uno spettacolo inatteso per i suoi occhi: una corsa di lumache! È il momento delle scommesse. – Io punto sulla grigia! – Io sulla marrone! – Vincerà quella grigioverde! Attesa silenziosa… e infine la vittoria arride alla grigioverde. Il maestro va subito alla lavagna. – Ebbene! Scriviamo alla lavagna la gara di lumache. Animazione generale. I bambini leggono il testo, lo ricopiano, ma tutto questo dura solo un istante: la lavagna viene cancellata, si gira la pagina del quaderno; non resterà più nessuna traccia tangibile di un avvenimento che così profondamente ha colpito i bambini» . Freinet si rende conto che bisogna trovare il modo di legare, senza soluzione di continuità, il pensiero del bambino al testo definitivo. Egli cerca, pensa, si immedesima nella vita della classe, prevede intorno a lui qualcosa di nuovo. Improvvisamente pensa alla pagina stampata. La soluzione sta nella pagina definitiva, netta, che contiene in sé eternità e decoro.

Le vie normali dell'acquisizione non sono affatto l'osservazione, la spiegazione e la dimostrazione, processi

Le vie normali dell'acquisizione non sono affatto l'osservazione, la spiegazione e la dimostrazione, processi essenziali della scuola, ma il tâtonnement sperimentale, approccio naturale ed universale. La scuola tradizionale opera esclusivamente per spiegazioni. Le esperienze, quando si fanno, intervengono solo come complemento della dimostrazione. Orbene, la spiegazione, anche aiutata dalla dimostrazione, non produce che una acquisizione superficiale e formale, che non è mai radicata nella vita dell'individuo, del suo ambiente … Appare che, per una vera cultura, è il tâtonnement sperimentale

La memoria che vanta la scuola, è valida e preziosa solo se integrata al

La memoria che vanta la scuola, è valida e preziosa solo se integrata al tâtonnement sperimentale, quando è veramente al servizio della vita. Nel caso contrario, ha sola la funzione di essere una banda magnetica che registra le parole per restituirle alla domanda, senza che ci sia il minimo processo intelligente d'integrazione alla vita mentale … Ma, contrariamente alla credenza generale degli scolastici, la memoria non si coltiva con l'esercizio … L'uso meccanico della memoria tende al contrario a stancarla ed esaurirla … Sfortunatamente, tutto l'insegnamento scolastico è fondato sulla memoria, e gli esami misurano esclusivamente le acquisizioni di memoria.

Il bambino non si stanca quando esegue un lavoro che è nella sua linea

Il bambino non si stanca quando esegue un lavoro che è nella sua linea di vita, che gli è per così dire funzionale Quello che stanca i bambini come gli adulti, è lo sforzo contro natura, che si fa perché si è costretti … quando è occupato in un lavoro vivo che risponde ai suoi bisogni, il bambino non si stanca assolutamente e può applicarsi per ore, se non intervengono i bisogni fisici naturali … La stanchezza dei bambini è il test che permette di rivelare la qualità di una pedagogia.

I voti e le classificazioni sono sempre un errore Il voto è una valutazione

I voti e le classificazioni sono sempre un errore Il voto è una valutazione da parte di un adulto del lavoro del bambino. Sarebbe valida se fosse oggettivo e giusto. Può esserlo, per lo meno parzialmente, quando si tratta di acquisizioni semplici, della tecnica delle quattro operazioni, per esempio. Ma per il lavoro più complesso … ogni misurazione sistematica è deficitaria … nei dati attuali della scuola, con dei bambini che non hanno voglia di lavorare, i voti e le classificazioni rimangono ancora il mezzo più efficace di sanzione e di emulazione. Ma questo mezzo ha una contropartita molto pericolosa: …ci si attiene in pedagogia a ciò che è misurabile. Un esercizio, un calcolo, un problema, la ripetizione di un corso , tutto ciò può effettivamente produrre un voto accettabile. Ma la comprensione, le funzioni d’intelligenza, la creazione, l’invenzione, il senso artistico, scientifico, storico non possono essere valutati. Quindi, sono ridotti al minimo a scuola, soppressi dalla competizione … diamo ai bambini il gusto e il bisogno di lavorare, creiamo una sana emulazione per la competizione cooperativa e sociale, mettiamo a fuoco un sistema di grafiche e di brevetti che sostituiranno un giorno prossimo l’uso abusivo dei voti e delle classificazioni

L’ordine e la disciplina sono necessari in classe Si crede troppo spesso che le

L’ordine e la disciplina sono necessari in classe Si crede troppo spesso che le tecniche Freinet si accomodano volentieri di una mancanza anarchica di organizzazione e che l’espressione libera è sinonimo di licenza. La realtà è esattamente contraria: una classe complessa, che deve praticare simultaneamente delle tecniche diverse, e dove si prova di evitare la brutale autorità, ha bisogno di molto più ordine e disciplina di una classe tradizionale … un ordine profondo inserito nel comportamento e nel lavoro degli allievi; di una vera tecnica di vita motivata, e voluta dai fruitori stessi. . . Praticate le tecniche del lavoro vivo e i bambini si disciplineranno da sé perché vogliono lavorare e progredire secondo le loro regole. Avrete allora nelle vostre classi l’ordine vero.

La vita nuova della scuola presuppone la cooperazione scolastica, cioè la gestione da parte

La vita nuova della scuola presuppone la cooperazione scolastica, cioè la gestione da parte degli utenti, educatori compresi, della vita e delle attività scolastiche … Se avete veramente spogliato il vecchio maestro, darete alla cooperazione scolastica il massimo di responsabilità nell’organizzazione della vostra classe. Ma questa responsabilità non deve essere esclusivamente economica e tecnica … È solo l’aspetto minore di una cooperazione che bisogna estendere a tutta la vita della classe, soprattutto all’aspetto sociale e morale dell’organizzazione … l’educatore non deve accontentarsi di vedere funzionare la cooperazione per indicarne dall’esterno le debolezze e gli errori. Deve integrarsi alla cooperativa di cui proverà di essere, con molta comprensione e dinamismo, l’elemento migliore.

La concezione attuale dei grandi insiemi scolastici produce l’anonimato dei maestri e degli alunni;

La concezione attuale dei grandi insiemi scolastici produce l’anonimato dei maestri e degli alunni; è, per questo, sempre un errore e un ostacolo La grande massa … quando è semplice aggregazione d’individui che non sono uniti da nessun legame … è sempre distruttrice di queste personalità … Le piccole scuole con meno di cinque o sei classi restano ancora come un villaggio simpatico, dove le persone possono conoscersi e vivere in funzione gli uni degli altri, dove i maestri possono simpatizzare, discutere tra loro e seguire tutti gli alunni. Sopra a questo numero di classi si cade nei grandi insiemi, genere caserma, dove l’anonimato è generale: i maestri non sempre si conoscono tra di loro, non vi è comunque nessun pensiero, nessuna preoccupazione comune per i bambini … La costruzione di scuole di cinque o sei classi, l’esplosione dei grandi insiemi in unità pedagogiche di 5 o 6 elementi, sembrano le misure indispensabili alla modernizzazione e al successo della scuola.

Si prepara la democrazia di domani con la democrazia a scuola. Un regime autoritario

Si prepara la democrazia di domani con la democrazia a scuola. Un regime autoritario a scuola non può essere formatore di cittadini democratici … Le abitudini autoritarie sono, purtroppo, così radicate nella vita dei genitori e dei maestri che, nella quasi totalità delle classi e delle famiglie, i bambini restano essenzialmente minori e sottomessi all’autorità incontestabile degli adulti … Tutto deve funzionare secondo la regola, nel caso contrario è il bastone … quando dei bambini sfuggono a questa autorità sono incapaci di governarsi da sé, di riflettere e di agire; sono inadatti ad organizzarsi e la loro principale preoccupazione è sfuggire all’autorità! Nel secolo della democrazia, mentre tutti i paesi, gli uni dopo gli altri, accedono all’indipendenza, la scuola del popolo non può essere che una scuola democratica preparando con l’esempio e l’azione, la vera democrazia.

ESPRESSIONE LIBERA, SPONTANEA, CREATIVA, AUTENTICA MANIFESTARSI SENZA RISERVE ALL’EDUCATORE NO TEMA A PIACERE SCRIVERE

ESPRESSIONE LIBERA, SPONTANEA, CREATIVA, AUTENTICA MANIFESTARSI SENZA RISERVE ALL’EDUCATORE NO TEMA A PIACERE SCRIVERE QUANDO SI SENTE LA NECESSITÀ SEDUTA DEL TESTO LIBERO: PRESENTAZIONE DELA CREAZIONE ALLA CLASSE CORREZIONE COLLETTIVA DEGLI ERRORI APPRENDERE LA LINGUA DALL’ESERCIZIO VIVO DELLA STESSA

TIPOGRAFIA SCOLASTICA STRUMENTO CHE SALDA ATTIVITÀ MANUALE E ATTIVITÀ INTELLETTUALE IN ANTITESI AI MANUALI

TIPOGRAFIA SCOLASTICA STRUMENTO CHE SALDA ATTIVITÀ MANUALE E ATTIVITÀ INTELLETTUALE IN ANTITESI AI MANUALI SCOLASTICI APPRENDIMENTO DELL’ORTOGRAFIA LIBRO DI VITA: IL GIORNALINO SCOLASTICO IMPEGNARSI PER GLI ALTRI (LETTORI) E CON GLI ALTRI (COMPAGNI) ARCHIVIO DELLA CLASSE LEGAME FUNZIONALE E AFFETTIVO TRA SCUOLA E TERRITORIO

CONTATTO CON L’ESTERNO, SCOPERTA DI NUOVI MONDI E NUOVI MODI DI ESSERE CONFRONTO CON

CONTATTO CON L’ESTERNO, SCOPERTA DI NUOVI MONDI E NUOVI MODI DI ESSERE CONFRONTO CON L’ALTRO E DIRITTO ALLA DIFFERENZA COMUNICAZIONE/ESPRESSIONE AFFETTIVITÀ APERTURA

DOCUMENTAZIONE MOBILE CHE RACCOGLIE E CLASSIFICA I MATERIALI UTILI ALLA RICERCA O QUELLI ELABORATI

DOCUMENTAZIONE MOBILE CHE RACCOGLIE E CLASSIFICA I MATERIALI UTILI ALLA RICERCA O QUELLI ELABORATI PONTE TRA I PROGRAMMI E IL MONDO DEI BAMBINI AUTOCORREZIONE BIBLIOTECA DI LAVORO

METODO NATURALE PER APPROPRIARSI DI STRUTTURE MATEMATICHE ANALIZZARE UNA SITUAZIONE IN MANIERA MATEMATICA T

METODO NATURALE PER APPROPRIARSI DI STRUTTURE MATEMATICHE ANALIZZARE UNA SITUAZIONE IN MANIERA MATEMATICA T TTONEMENT SPERIMENTALE PROBLEMA COME PROGETTO DI AZIONE ESERCITAZIONE INDIVIDUALIZZATA

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VALORIZZARE ESPERIENZA ESTETICA DEL BAMBINO NON A MISURA DEL MAESTRO NO “BEL DISEGNO”, MA LA CONCRETIZZAZIONE DI UN’IDEA INFANTILE CREAZIONE LIBERA PORTA A COMPRENSIONE DELLA REALTÀ, FAVORENDO IL PASSAGGIO DALLA CONOSCENZA SENSIBILE A QUELLA LOGICA

NON ESTERNI (LIBRI DI TESTO, PROGRAMMI, ORARI) PIANO SETTIMANALE PREDISPOSTO INSIEME IMPEGNO CHE L’ALUNNO

NON ESTERNI (LIBRI DI TESTO, PROGRAMMI, ORARI) PIANO SETTIMANALE PREDISPOSTO INSIEME IMPEGNO CHE L’ALUNNO COMPILA E SOTTOSCRIVE IL LUNEDÌ MATTINA CONTROLLO SETTIMANALE COME AUTOVALUTAZIONE

METODO APERTO: NO VERITÀ DA DIFFONDERE O VENDERE NESSO PROFONDO TRA TECNICHE E VALORI

METODO APERTO: NO VERITÀ DA DIFFONDERE O VENDERE NESSO PROFONDO TRA TECNICHE E VALORI PEDAGOGIA POPOLARE, PER LE PARI OPPORTUNITÀ RIMUOVERE GLI OSTACOLI CHE LIMITANO LIBERTÀ E UGUAGLIANZA NESSUNA RICETTA, MA LA RICERCA CHE PRODUCA PERCORSI A PARTIRE DAI DATI, DAL CONTESTO E DALLE PERSONE