Arianna Taddei Universit degli studi di Macerata PRESENTAZIONE

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Arianna Taddei– Università degli studi di Macerata PRESENTAZIONE DEL 30/10/2018 I contenuti delle slides

Arianna Taddei– Università degli studi di Macerata PRESENTAZIONE DEL 30/10/2018 I contenuti delle slides sono stati formulati a partire dal testo dell’Agire didattico.

LA DIDATTICA E’: • La scienza dell’insegnamento. • La realtà complessa impedisce molto più

LA DIDATTICA E’: • La scienza dell’insegnamento. • La realtà complessa impedisce molto più di un tempo di individuare delle tecniche danno risultati costanti in contesti diversi e per finalità diverse. • Laurillard dice che la didattica è una scienza della progettazione. 2

Il docente è colui che sa progettare i curricoli e i dispostivi didattici ovvero

Il docente è colui che sa progettare i curricoli e i dispostivi didattici ovvero sa: • Leggere i contesti; • Predisporre appositi dispositivi; • Gestire i dispostivi stessi in classe; • Valutare i processi (diverso dal valutare gli apprendimenti). Il docente è quindi Regista e attore. 3

 • Molti autori sottolineano come alla base della didattica come scienza ci sia

• Molti autori sottolineano come alla base della didattica come scienza ci sia l’azione e l'interazione tra teoria e pratica. – Il nesso da una lato di conoscenza e azione. – La ricorsività dall’altro tra immersione e distanziamento. 4

Obiettivi e competenze come principi organizzatori 5

Obiettivi e competenze come principi organizzatori 5

Obiettivo: la performance che lo studente sa eseguire alla fine del percorso ed è

Obiettivo: la performance che lo studente sa eseguire alla fine del percorso ed è caratterizzato da: - Performance - Condizione - Criterio 6

Secondo Mager un obiettivo efficace dovrebbe avere queste tre componenti: - Performance: l’obiettivo deve

Secondo Mager un obiettivo efficace dovrebbe avere queste tre componenti: - Performance: l’obiettivo deve indicare sempre ciò che l’allievo deve essere in grado di fare. La performance dovrebbe essere osservabile e misurabile. - Condizione: è l’insieme delle circostanze nelle quali la performance deve essere eseguita, come i materiali e gli strumenti utilizzabili. - Criterio: specifica con quanta abilità l’allievo dovrà eseguire la sua performance per essere considerato idoneo (ad esempio in quanto tempo deve eseguire il compito, con quanta precisione…). 7

La gerarchia degli obiettivi • Didattica per obiettivi. • Approccio lineare e non complesso.

La gerarchia degli obiettivi • Didattica per obiettivi. • Approccio lineare e non complesso. • La tassonomia degli obiettivi: Bloom (1956). 8

 • Competenza: capacità di risolvere situazioni problematiche nuove orchestrando le conoscenze e le

• Competenza: capacità di risolvere situazioni problematiche nuove orchestrando le conoscenze e le esperienze di cui si è in possesso. • Non antagonismo, ma integrazione tra obiettivi e competenze. 9

Fonte: documento INDIRE sulle competenze chiave 10

Fonte: documento INDIRE sulle competenze chiave 10

Che legame c’è tra insegnamento e apprendimento?

Che legame c’è tra insegnamento e apprendimento?

 • L’apprendimento è un’azione non delegabile dello studente. • L’insegnamento è finalizzato all’apprendimento,

• L’apprendimento è un’azione non delegabile dello studente. • L’insegnamento è finalizzato all’apprendimento, ma parte anche da alcune scelte esterne al docente (i curricoli nazionali) e interne allo stesso. 12

 • Le scelte di cosa insegnare e anche come; • Le scelte etiche;

• Le scelte di cosa insegnare e anche come; • Le scelte etiche; • Le strategie usate. Dipendono dalla formazione del docente, dal suo stile, dalla sua filosofia educativa. L’insegnamento non è determinato e valutabile solo in base ai risultati dell’apprendimento. 13

Trasposizione didattica Processo di ristrutturazione attraverso cui il sapere “sapiente” diviene sapere insegnato e

Trasposizione didattica Processo di ristrutturazione attraverso cui il sapere “sapiente” diviene sapere insegnato e poi appreso (Chevellard). 14

Trasposizione didattica interna ed esterna La trasposizione didattica esterna: è quella realizzata dalle commissioni

Trasposizione didattica interna ed esterna La trasposizione didattica esterna: è quella realizzata dalle commissioni ideatrici dei programmi ministeriali (Rossi, Pezzimenti, 2017). La trasposizione didattica interna: è quella compiuta dagli insegnanti. 15

Allineamento (Rossi, 2017, L’agire didattico, 91) 16

Allineamento (Rossi, 2017, L’agire didattico, 91) 16

Mediazione I dispositivi - ponte (Laurillard, 2015) tra le due traiettorie. (Riprendere Frauenfelder, Massa).

Mediazione I dispositivi - ponte (Laurillard, 2015) tra le due traiettorie. (Riprendere Frauenfelder, Massa). Meglio parlare di dispositivi e non di tecniche. Cosa è un dispositivo? • Spazi di azione. • Spazi in cui lo studente possa attivarsi. • Spazi per la costruzione della conoscenza e per l’allineamento. [Rossi e Pezzimenti, 2017, L’agire didattico, 191 -208] 17

Mediazione Secondo Damiano “l’insegnante decontestualizza l’oggetto culturale da apprendere e lo ricontestualizza nella scena

Mediazione Secondo Damiano “l’insegnante decontestualizza l’oggetto culturale da apprendere e lo ricontestualizza nella scena didattica” (Damiano, 1999: 207). 02/11/2020 Epistemologia della didattica 18

Curriculo - Distinzione tra curricolo di istituto e macroprogettazione. - Il curricolo di istituto

Curriculo - Distinzione tra curricolo di istituto e macroprogettazione. - Il curricolo di istituto come artefatto generativo. - La macroprogettazione come percorso del singolo insegnante per una determinata classe e per una determinata disciplina. 19

Micro progettazione • La lezione o la sessione di lavoro • Una successione di

Micro progettazione • La lezione o la sessione di lavoro • Una successione di attività: – Coerenza interna tra nuclei tematici, obiettivi, attività, valutazione. – Approccio ricorsivo. 20

Visible Design Rendere l’apprendimento visibile agli insegnanti. Rendere l’apprendimento anche agli studenti. Identificare gli

Visible Design Rendere l’apprendimento visibile agli insegnanti. Rendere l’apprendimento anche agli studenti. Identificare gli elementi che determinano una differenza visibile nell’apprendimento 21

Elementi fondamentali della pianificazione • Livelli di prestazione degli studenti all’inizio (rendimento pregresso) •

Elementi fondamentali della pianificazione • Livelli di prestazione degli studenti all’inizio (rendimento pregresso) • Livelli di prestazione desiderati alla fine di un ciclo di lezioni (obiettivo di apprendimento) • Ritmo di progresso dall’inizio alla fine delle lezioni (progressione) • La collaborazione tra insegnanti che sviluppano piani, decidono cosa insegnare, prendono consapevolezza delle sfide e dei progressi che si intendono raggiungere. 02/11/2020 Epistemologia della didattica 22

DESIGN FOR LEARNING. MODELLI A CONFRONTO

DESIGN FOR LEARNING. MODELLI A CONFRONTO

Principali studiosi 1 Gagnè 2 Merril 3 Wilson 4 Hattie 5 Laurillard (L’Agire didattico,

Principali studiosi 1 Gagnè 2 Merril 3 Wilson 4 Hattie 5 Laurillard (L’Agire didattico, Cap. 11) 24

Nove eventi dell’istruzione. Gagné, Briggs e Wager 1) stimolare l’attenzione; 2) informare gli studenti

Nove eventi dell’istruzione. Gagné, Briggs e Wager 1) stimolare l’attenzione; 2) informare gli studenti degli obiettivi; 3) stimolare la memoria delle conoscenze pregresse; 4) presentare i contenuti in maniera stimolante; 5) guidare l’apprendimento; 6) promuovere la pratica; 7) fornire feedback; 8) valutare le prestazioni; 9) migliorare il consolidamento dei saperi e il trasferimento sul lavoro. 25

M. D. Merrill - The First Principles of Instruction - Problem. Gli studenti apprendono

M. D. Merrill - The First Principles of Instruction - Problem. Gli studenti apprendono meglio se stimolati alla risoluzione di problemi. - Activation. L’apprendimento viene promosso quando viene richiamata un’esperienza precedente. - Demonstration. L’apprendimento risulta più facile quando si fa ricorso a delle dimostrazioni o a delle esemplificazioni, cioè quando all’allievo viene “dimostrato”, anziché semplicemente “dichiarato”. - Application. Si impara sperimentando e riflettendo, individuando i processi e correggendo gli errori, sotto la guida di un adeguato coaching che, progressivamente, scompare. - Integration. L’apprendimento diviene stabile attraverso la trasferibilità, la dimostrazione pubblica, la discussione. 26

B. G. Wilson - Situated Instructional Design - approccio (includere sia i docenti che

B. G. Wilson - Situated Instructional Design - approccio (includere sia i docenti che i discenti, per la progettazione); - necessità di aggiustamenti (soluzioni più vicine al contesto; non essere guidata da prodotti facilmente misurabili e manipolabili); - analisi degli obiettivi/delle attività (considerare molteplici livelli di competenza; dare priorità al problem solving e agli obiettivi di apprendimento che costruiscono significati; definire molteplici “strade” e differenti obiettivi); - sviluppo delle strategie did. (sostenere i discenti nel seguire i propri obiettivi); - pensare in termini di progettazione di ambienti di apprendimento piuttosto che di “selezione” di strategie didattiche); - selezione dei media (includere l’alfabetizzazione mediale); - valutazione degli studenti (partire da contesti autentici, inclusi i portfoli).

WILSON

WILSON

Hattie – I 4 elementi per l’apprendimento visibile • i livelli di prestazione degli

Hattie – I 4 elementi per l’apprendimento visibile • i livelli di prestazione degli studenti all’inizio (rendimento pregresso), • i livelli di prestazione desiderati alla fine di un ciclo di lezioni (l’obiettivo di apprendimento), • il ritmo di progresso dall’inizio alla fine delle lezioni progressione), • la collaborazione tra gli insegnanti, che insieme sviluppano i piani, definiscono “cosa vale la pena insegnare”, prendono consapevolezza di quali “sfide” e quali “progressi” vogliono affrontare e valutano l’impatto della loro pianificazione sui risultati degli studenti. 29

Design for Learning D. Laurillard • Creare ambienti e condizioni all’interno dei quali gli

Design for Learning D. Laurillard • Creare ambienti e condizioni all’interno dei quali gli studenti siano motivati e trovino situazioni favorevoli all’apprendimento. • Indagine delle idee pregresse. • La struttura del concetto. • Il ponte • Il Feedback

1) l’esplicitazione di ciascun elemento di ogni dispositivo (Teaching Learning Activity, TLA) attraverso una

1) l’esplicitazione di ciascun elemento di ogni dispositivo (Teaching Learning Activity, TLA) attraverso una serie di “domande” (cosa fanno i vari attori? come interagiscono? mediatori, obiettivi e consegne sono tra di loro coerenti? ); 2) la definizione di una sequenza di TLA all’interno di una sessione di lavoro e la descrizione della logica che connette ciascuna attività alla precedente e alla seguente; 3) la costruzione di una sequenza delle diverse sessioni di lavoro in moduli e dei moduli in curricolo. Necessità di continui e ripetuti processi ricorsivi

EAS Pier Cesare Rivoltella

EAS Pier Cesare Rivoltella

Didattica enattiva • Il docente, pur conoscendo teorie e modelli, nell’azione si trova a

Didattica enattiva • Il docente, pur conoscendo teorie e modelli, nell’azione si trova a costruire un equilibrio tra bisogni, vincoli e principi. • Se per Merril un principio dell’istruzione è una caratteristica di un prodotto o di un ambiente che permette/favorisce l’apprendimento di alcuni specifici obiettivi ovvero «un principio basilare dell’istruzione è un principio prescrittivo per il progetto su cui concordano varie teorie e modelli dell’insegnamento» (Merril, 2002, p. 40).

La complessità attuale richiede al docente di: - Conoscere una bagaglio ampio di strategie

La complessità attuale richiede al docente di: - Conoscere una bagaglio ampio di strategie e modalità operative; - essere capace di architettare un percorso connesso al contesto in cui le singole TLA sono intrecciate in modo

 • Nella progettazione ricorsiva ogni principio va letto in modo ricorsivo e non

• Nella progettazione ricorsiva ogni principio va letto in modo ricorsivo e non prescrittivo. • Se assolutizzato protrebbe produrre problemi e non garantirebbe la possibilità di un allineamento e di una corretta devoluzione del compito allo studente.

Sintesi Benché apparenti contraddizioni, molti elementi in comune: – Importanza del ruolo del docente.

Sintesi Benché apparenti contraddizioni, molti elementi in comune: – Importanza del ruolo del docente. – Importanza delle preconoscenze degli studenti. – Importanza dell’attivazione degli studenti. – Importanza della motivazione e dell’autoregolazione. – Importanza del feedback.