Oggi si parla di TESINA 1 COS LA

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Oggi si parla di… TESINA

Oggi si parla di… TESINA

1. COS'È LA TESINA? La tesina è l'argomento con cui inizia il colloquio dell’esame

1. COS'È LA TESINA? La tesina è l'argomento con cui inizia il colloquio dell’esame di Stato (prova orale). Non esistono regole precise per come debba essere presentata o per il tempo che debba occupare la sua esposizione, ma saranno il presidente e i commissari di ogni singola commissione ad attribuire il peso che ritengono opportuno alla fase introduttiva dell’esame. Comunque sia l’esame si apre con questa presentazione ed essa è parte della valutazione complessiva della prova.

2. LE INDICAZIONI DI LEGGE La tesina di maturità viene così definita dal decreto

2. LE INDICAZIONI DI LEGGE La tesina di maturità viene così definita dal decreto ministeriale 139/2003: Il colloquio ha inizio con un argomento o con la presentazione di esperienze di ricerca e di progetto, anche in forma multimediale, scelti dal candidato. Esso, tenendo conto di quanto previsto dal comma 8, prosegue su argomenti proposti al candidato a norma dell'art. 4, comma 5. Gli argomenti possono essere introdotti mediante la proposta di un testo, di un documento, di un progetto o di altra indicazione di cui il candidato individua le componenti culturali, discutendole. (Decreto Ministeriale 23 aprile 2003, n. 139 - Regolamento recante le modalità di svolgimento della 1ª e della 2ª prova scritta degli esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore) In base a tali disposizioni la tesina non ha un formato predefinito per legge ma ha come indicazioni: • Argomento o presentazione di esperienze di ricerca o progetto; • Introdotti mediante la proposta di un testo, di un documento, di un progetto o di altra indicazione.

Il ministero ha poi specificato che: Il colloquio è volto all'accertamento delle conoscenze e

Il ministero ha poi specificato che: Il colloquio è volto all'accertamento delle conoscenze e delle competenze acquisite nell'ultimo anno del corso di studi in relazione agli obiettivi generali e specifici propri dell'indirizzo di studio da te scelto e delle basi culturali generali, nonché delle tue capacità critiche. Il colloquio si svolge su argomenti di interesse multidisciplinare attinenti ai programmi e al lavoro didattico dell'ultimo anno di corso […] tra cui l'eventuale presentazione, da parte dei candidati, di esperienze di ricerca e di progetti in forma di tesina, preparati durante l'anno scolastico anche con l'ausilio dei docenti della classe. (CM del 17/1/2007 n. 5 Prot. 425, art. 3 - Nota Esplicativa degli aspetti connessi alla legge 11/1/2007 n. 1) In base a tali disposizioni la tesina ha come indicazioni: • Deve essere multidisciplinare • Deve avere a che fare i programmi e gli argomenti dell'ultimo anno di corso.

3. COME DEVE ESSERE LA TESINA Il candidato non è obbligato a presentare una

3. COME DEVE ESSERE LA TESINA Il candidato non è obbligato a presentare una tesina scritta, ma solo a comunicare la tipologia dei lavori prescelti per dare inizio al colloquio. La tesina non è un riassunto degli argomenti studiati o della ricerca tradizionale messa insieme grazie ad alcuni riferimenti enciclopedici, ma di un elaborato di ricerca. Quindi può essere anche un discorso orale ben strutturato sulla base di una mappa concettuale, un prodotto multimediale, un progetto, un elaborato di altro genere. Questo significa che entro il termine stabilito dalla commissione (di solito il giorno della prima, seconda o terza prova scritta) il candidato deve consegnare alla commissione l'argomento sotto forma di: • una mappa concettuale o scaletta; • un testo scritto; • un file multimediale. Tale lavoro però, indipendentemente dalla forma scelta (ne può prevedere anche più di una), viene consegnato al coordinatore di classe o ad altri docenti di riferimento prima dell'inizio delle prove di maturità per conoscerlo e verificarlo nella sua versione definitiva.

4. LA PRESENTAZIONE DELLA TESINA La presentazione della tesina si svolge solitamente in un

4. LA PRESENTAZIONE DELLA TESINA La presentazione della tesina si svolge solitamente in un tempo non superiore ai 10 -15 minuti all'inizio del colloquio orale. In questo tempo il candidato deve esporre i propri argomenti e rispondere alle eventuali domande della commissione. In ogni caso, oltre alla conoscenza degli argomenti scelti, le competenze valutate nel corso della presentazione sono: • gestire il tempo a disposizione; • controllare l’emozione; • argomentare in modo chiaro, sequenziale ed efficace; • esprimersi in un linguaggio appropriato; • essere in grado di interagire.

5. GLI ARGOMENTI DELLA TESINA Non ci sono indicazioni in merito al contenuto della

5. GLI ARGOMENTI DELLA TESINA Non ci sono indicazioni in merito al contenuto della tesina o al numero o al tipo di discipline che deve riguardare. Dipende dal candidato e dai suggerimenti che sulla base delle inclinazioni e delle loro esperienze forniscono gli insegnanti dell’ultimo anno. Lo spirito dell’argomento introduttivo presuppone che questo sia un momento di sintesi del percorso scolastico in cui il candidato sorregge un’argomentazione ricorrendo a ciò che ha studiato nel corso degli anni. L'argomento è quindi: • un argomento a scelta • deve in qualche modo riguardare alcune delle discipline studiate nel corso dell'ultimo anno scolastico. Il suggerimento è di orientare la scelta verso argomenti ristretti, senza perdere di vista il contesto generale in cui l’argomento è inserito. La scelta dell’argomento e del taglio che si vuole dare alla trattazione vanno esplicitati nella parte introduttiva della ricerca. In ogni caso è preferibile evitare le forzature e collegamenti troppo numerosi per evitare di gestire in modo inadeguato il tempo a disposizione. È utile anche pensare la tesina in funzione dei propri progetti futuri e delle propri passioni. Ciò infatti può da una parte aiutare il candidato ad approfondire conoscenze in un campo che andrà ad affrontare l'anno successivo e a trovare motivazione nel lavoro che non sia solo relativa al superamento della prova.

6. LE FASI DI COMPOSIZIONE DELLA TESINA • Scelta dell'argomento • Comunicazione al coordinatore

6. LE FASI DI COMPOSIZIONE DELLA TESINA • Scelta dell'argomento • Comunicazione al coordinatore di classe e individuazione dei docenti di riferimento • Ricerca e studio delle fonti • Redazione della tesina (indipendentemente dal formato scelto) • Consegna della tesina

7. CONTENUTI DELLA TESINA La tesina come detto può essere redatta in vari formati.

7. CONTENUTI DELLA TESINA La tesina come detto può essere redatta in vari formati. In base alla scelta fatta può contenere: − MAPPA CONCETTUALE O SCALETTA DEL LAVORO

- TESTI I testi frutto della propria ricerca è utile che siano strutturati seguendo

- TESTI I testi frutto della propria ricerca è utile che siano strutturati seguendo un ordine preciso che può essere questo: • pagina di copertina con titolo, nome del candidato, classe, scuola e anno scolastico; • indice; • introduzione; • testo diviso in capitoli; • conclusione. - SLIDE che possono contenere testi, immagini, musiche e filmati

- CITAZIONI se le citazioni sono brevi (meno di tre righe di testo) possono

- CITAZIONI se le citazioni sono brevi (meno di tre righe di testo) possono essere inserite nel corpo del testo ponendole tra virgolette “…” oppure «…» . Se invece si tratta di citazioni più lunghe, queste saranno citazione infratesto, cioè andando a capo, lasciando una riga prima e dopo, scrivendo la citazione senza mettere le virgolette ma facendo rientrare il testo di 0, 5 cm a destra e sinistra e usando un corpo più piccolo di quello del testo. Eventuali tagli interni al testo citato verranno espressi attraverso tre puntini di ellissi tra parentesi tonde (. . . ). La fonte della citazione va messa in nota a piè di pagina (per i testi normali c'è un'apposita funzione in ogni software di videoscrittura) usando le seguenti modalità: • Se la citazione è tra virgolette o per esteso e in una sola pagina: BERNARDI C. (1996) Corpus hominis. Riti di violenza, teatri di pace, Euresis, Milano 1996, p. 11. • Se la citazione è tra virgolette o per esteso e in più pagine: BERNARDI C. (1996) Corpus hominis. Riti di violenza, teatri di pace, Euresis, Milano 1996, pp. 11 -14. • Se si fa riferimento a un testo ma senza citarlo letteralmente: Cfr. BERNARDI C. (1996) Corpus hominis. Riti di violenza, teatri di pace, Euresis, Milano 1996, pp. 11 -14. • Se si fa una citazione che viene dalla stessa opera della precedente ma da un'altra pagina: Idem, p. 24. • Se si fa una citazione che viene dalla stessa opera della precedente e dalla stessa pagina: Ibidem. • Per le modalità di citazione da pubblicazioni che raccolgono più saggi, riviste e siti si veda quanto detto per la bibliografia.

- BIBLIOGRAFIA & SITOGRAFIA La bibliografia è l'elenco delle fonti utilizzate nel lavoro di

- BIBLIOGRAFIA & SITOGRAFIA La bibliografia è l'elenco delle fonti utilizzate nel lavoro di ricerca. Può essere redatta seguendo questo modello. • Monografie: BERNARDI C. (1996), Corpus hominis. Riti di violenza, teatri di pace, Euresis, Milano. • Monografie tradotte di autori stranieri: ARTAUD A. (1966) Le théâtre et son double, Gallimard, Paris 1966, tr. it. Il teatro e il suo doppio, Einaudi, Torino 1968. • Saggi presenti in un volume che raccoglie più saggi di diversi autori: SISSA G. (1996), L’atto nel desiderio, in PANDOLFI M. a cura di, Perché il corpo. Utopia, sofferenza, desiderio, Roma, Meltemi. • Articolo in una rivista: SHODA Y. - Mi. ISCHEL W. - WRIGHT J. C. (1989), Intuitive Interactionism in Person Perception: Effects of Situation-Behavior Relations on Dispositional Judgements, in Journal of Personality Social Psychology, n. 56, pp. 1 -53. • Articolo di giornale: BOCCA G. (1998), Uno scatto d’orgoglio, in La Repubblica, 15 maggio, pp. 1 -3. • Sito: Spesso manca l’autore e/o la data di stesura e/o la data di pubblicazione sul web. Diventa importante specificare in nota l'indirizzo preciso della pagina e la data dell’ultima consultazione. L’elenco dei siti alla fine può essere fatto mettendo all’inizio l’indirizzo completo della pagina consultata seguito dalla data dell’ultima consultazione.

8. I TEMPI DI PREPARAZIONE DELLA TESINA L’inizio dell’ultimo anno è il tempo giusto

8. I TEMPI DI PREPARAZIONE DELLA TESINA L’inizio dell’ultimo anno è il tempo giusto per dare il via ai lavori. E' conveniente non aspettare troppo a lavorarci solo perché così di ha il tempo di leggere materiali di approfondimento e si da il tempo ai docenti di riferimento di dare suggerimenti e correggere i lavori. In caso contrario si rischia di fare un lavoro poco personale e di non dare il tempo a chi segue i lavori di dare le indicazioni utili per migliorarli ed eliminare eventuali errori. La consegna è fatta in anticipo ai membri interni ed è il coordinatore di classe a dare le scadenze per il lavoro.

9. LE FONTI PER LA TESINA Le fonti da utilizzare per la preparazione della

9. LE FONTI PER LA TESINA Le fonti da utilizzare per la preparazione della tesina sono quelle utili per ogni lavoro di ricerca: • Documenti (fonti primarie) • Saggi monografici • Manuali scolastici • Enciclopedie Tali fonti possono essere reperite sia in forma cartacea che digitale. Ovviamente una prima fase della ricerca dei materiali può essere fatta sul web attraverso motori di ricerca e siti specializzati ma è opportuno fare riferimento a testi cartacei. Il lavoro di tesina è un lavoro di ricerca e questo implica il fatto che sia vietato fare opera di copiatura o di plagio di ricerche già esistenti e fatta da altri.

10. I DOCENTI DI RIFERIMENTO Le tesine vengono seguite in generale dal docente coordinatore

10. I DOCENTI DI RIFERIMENTO Le tesine vengono seguite in generale dal docente coordinatore di classe. Questo non significa che sarà lui a suggerire la scaletta e a fare le correzioni ma solo ad informarsi sugli argomenti e a definire i tempi di consegna per i membri interni. Ogni studente in base alle discipline più vicine agli argomenti scelti chiederà poi indicazioni di contenuto ai relativi docenti che daranno loro indicazioni in base alle proprie conoscenze su materiali da usare, argomenti da trattare e correzioni da fare al lavoro.

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