1 ANTICO TESTAMENTO Storie di famiglia nella Sacra

  • Slides: 46
Download presentation
1 ANTICO TESTAMENTO Storie di famiglia nella Sacra Scrittura

1 ANTICO TESTAMENTO Storie di famiglia nella Sacra Scrittura

CAINO E ABELE Gen 4 v. 7: il peccato è accovacciato alla tua porta;

CAINO E ABELE Gen 4 v. 7: il peccato è accovacciato alla tua porta; verso di te è il suo istinto, ma tu dòminalo 2 Gen 4, 4 -5 Il Signore gradì Abele e la sua offerta, ma non gradì Caino e la sua offerta. Caino ne fu molto irritato e il suo volto era abbattuto v. 9: Allora il Signore disse a Caino: «Dov'è Abele, tuo fratello? » . Egli rispose: «Non lo so. Sono forse il guardiano di mio fratello? » . 1 Gv 3, 12 Non come Caino, che era dal maligno e uccise il suo fratello. E per qual motivo l'uccise? Perché le opere sue erano malvage, mentre quelle di suo fratello eran giuste.

ABRAMO E LOT 3 Gen 13 8 Abram disse a Lot: «Non vi sia

ABRAMO E LOT 3 Gen 13 8 Abram disse a Lot: «Non vi sia discordia tra me e te, tra i miei mandriani e i tuoi, perché noi siamo fratelli. 9 Non sta forse davanti a te tutto il paese? Sepàrati da me. Se tu vai a sinistra, io andrò a destra; se tu vai a destra, io andrò a sinistra» .

Gen 25, 28 Isacco prediligeva Esaù, perché la cacciagione era di suo gusto, mentre

Gen 25, 28 Isacco prediligeva Esaù, perché la cacciagione era di suo gusto, mentre Gen 25 -37 Rebecca prediligeva Giacobbe. GIACOBBE E ESAÙ Gen 25 29 Una volta Giacobbe aveva cotto una minestra di lenticchie; Esaù arrivò dalla campagna ed era sfinito. 30 Disse a Giacobbe: «Lasciami mangiare un po' di questa minestra rossa, perché io sono sfinito» . Per questo fu chiamato Edom. 31 Giacobbe disse: «Vendimi subito la tua primogenitura» . 32 Rispose Esaù: «Ecco sto morendo: a che mi serve allora la primogenitura? » . 33 Giacobbe allora disse: «Giuramelo subito» . Quegli lo giurò e vendette la primogenitura a 4 Giacobbe.

Gen 27 15 Rebecca prese i vestiti migliori del suo figlio maggiore, che erano

Gen 27 15 Rebecca prese i vestiti migliori del suo figlio maggiore, che erano in casa presso di lei, e li fece indossare al figlio minore, GIACOBBE E ESAÙ Giacobbe; 16 con le pelli dei capretti rivestì le sue braccia e la parte liscia del collo. 17 Poi mise in mano al suo figlio Giacobbe il piatto e il pane che aveva preparato. 18 Così egli venne dal padre e disse: «Padre mio» . Rispose: «Eccomi; chi sei tu, figlio mio? » . 19 Giacobbe rispose al padre: «Io sono Esaù, il tuo primogenito. Ho fatto come tu mi hai ordinato. Alzati dunque, siediti e mangia la mia selvaggina, perché tu mi benedica» . 5

Gen 29 16 Ora Làbano aveva due figlie; la maggiore si chiamava Lia e

Gen 29 16 Ora Làbano aveva due figlie; la maggiore si chiamava Lia e LIA E RACHELE la più piccola si chiamava Rachele. 17 Lia aveva gli occhi smorti, mentre Rachele era bella di forme e avvenente di aspetto, 18 perciò Giacobbe amava Rachele. Disse dunque: «Io ti servirò sette anni per Rachele, tua figlia minore» . 19 Rispose Làbano: «Preferisco darla a te piuttosto che a un estraneo. Rimani con me» . 20 Così Giacobbe servì sette anni per Rachele: gli sembrarono pochi giorni tanto era il suo amore per lei. 6

7 Gen 29 25 […]Perché mi hai ingannato? » . 26 Rispose Làbano: «Non

7 Gen 29 25 […]Perché mi hai ingannato? » . 26 Rispose Làbano: «Non si usa far così nel nostro LIA E RACHELE paese, dare, cioè, la più piccola prima della maggiore. 27 Finisci questa settimana nuziale, poi ti darò anche quest'altra per il servizio che tu presterai presso di me per altri sette anni» . 28 Giacobbe fece così: terminò la settimana nuziale e allora Làbano gli diede in moglie la figlia Rachele. 29 Làbano diede alla figlia Rachele la propria schiava Bila, come schiava. 30 Egli si unì anche a Rachele e amò Rachele più di Lia. Fu ancora al servizio di lui per altri sette anni.

LIA E RACHELE Gen 33 1 Poi Giacobbe alzò gli occhi e vide arrivare

LIA E RACHELE Gen 33 1 Poi Giacobbe alzò gli occhi e vide arrivare Esaù che aveva con sé quattrocento uomini. Allora distribuì i figli tra Lia, Rachele e le due schiave; 2 mise in testa le schiave con i loro figli, più indietro Lia con i suoi figli e più indietro Rachele e Giuseppe. 3 Egli passò davanti a loro e si prostrò sette volte fino a terra, mentre andava avvicinandosi al fratello. 4 Ma Esaù gli corse incontro, lo abbracciò, gli si gettò al collo, lo baciò e piansero. 8

GIUSEPPE VENDUTO DAI FRATELLI Gen 37 -50 LA GELOSIA Gen 37 3 Israele amava

GIUSEPPE VENDUTO DAI FRATELLI Gen 37 -50 LA GELOSIA Gen 37 3 Israele amava Giuseppe più di tutti i suoi figli, perché era il figlio avuto in vecchiaia, e gli aveva fatto una tunica dalle lunghe maniche. 4 I suoi fratelli, vedendo che il loro padre amava lui più di tutti i suoi figli, lo odiavano e non potevano parlargli amichevolmente. 9

GIUSEPPE VENDUTO DAI FRATELLI Gen 37 -50 LA PUREZZA Gen 39 7 La moglie

GIUSEPPE VENDUTO DAI FRATELLI Gen 37 -50 LA PUREZZA Gen 39 7 La moglie del padrone gettò gli occhi su Giuseppe e gli disse: «Unisciti a me!» . 8 Ma egli rifiutò e disse alla moglie del suo padrone: «Vedi, il mio signore non mi domanda conto di quanto è nella sua casa e mi ha dato in mano tutti i suoi averi. 9 Lui stesso non conta più di me in questa casa; non mi ha proibito nulla, se non te, perché sei sua moglie. E COME POTREI FARE QUESTO GRANDE MALE E PECCARE CONTRODIO? » . 10 E, benché ogni giorno essa ne parlasse a Giuseppe, egli 10 non acconsentì di unirsi, di darsi a lei.

GIUSEPPE VENDUTO DAI FRATELLI Gen 37 -50 IL PERDONO Gen 45 7 Ma ora

GIUSEPPE VENDUTO DAI FRATELLI Gen 37 -50 IL PERDONO Gen 45 7 Ma ora non vi rattristate e non vi crucciate per avermi venduto quaggiù, perché Dio mi ha mandato qui prima di voi per conservarvi in vita[…] 7 Dio mi ha mandato qui prima di voi, per assicurare a voi la sopravvivenza nel paese e per salvare in voi la vita di molta gente. 8 Dunque non siete stati voi a mandarmi qui, ma Dio ed Egli mi ha stabilito padre per il faraone, signore su tutta la sua casa e governatore di tutto il paese d'Egitto. 11

NOEMI, ORPA E RUT E BOOZ 12

NOEMI, ORPA E RUT E BOOZ 12

SANSONE Gdc 16 6 Dalila dunque disse a Sansone: «Spiegami: da dove proviene la

SANSONE Gdc 16 6 Dalila dunque disse a Sansone: «Spiegami: da dove proviene la tua forza così grande e in che modo ti si potrebbe legare per domarti? » . 7 Sansone le rispose: «Se mi si legasse con sette corde d'arco fresche, non ancora secche, io diventerei debole e sarei come un uomo qualunque» . 13

TOBIA 14 Tb 1 16 Al tempo di Salmanàssar facevo spesso l'elemosina a quelli

TOBIA 14 Tb 1 16 Al tempo di Salmanàssar facevo spesso l'elemosina a quelli della mia gente; 17 donavo il pane agli affamati, gli abiti agli ignudi e, se vedevo qualcuno dei miei connazionali morto e gettato dietro le mura di Ninive, io lo seppellivo.

TOBIA Tob 2 1 Per la nostra festa di pentecoste, cioè la festa delle

TOBIA Tob 2 1 Per la nostra festa di pentecoste, cioè la festa delle settimane, avevo fatto preparare un buon pranzo e mi posi a tavola: 2 la tavola era imbandita di molte vivande. Dissi al figlio Tobia: «Figlio mio, va', e se trovi tra i nostri fratelli deportati a Ninive qualche povero, che sia però di cuore fedele, portalo a pranzo insieme con noi. Io resto ad aspettare che tu ritorni» . 3 Tobia uscì in cerca di un povero tra i nostri fratelli. Di ritorno disse: «Padre!» . Gli risposi: «Ebbene, figlio mio» . «Padre - riprese - uno della nostra gente è stato strangolato e gettato nella piazza, dove ancora si trova» . 4 Io allora mi alzai, lasciando intatto il pranzo; tolsi l'uomo dalla piazza e lo posi in una camera in attesa del tramonto del sole, per poterlo seppellire. 15

TOBIA Quella notte, dopo aver seppellito il morto, mi lavai, entrai nel mio cortile

TOBIA Quella notte, dopo aver seppellito il morto, mi lavai, entrai nel mio cortile e mi addormentai sotto il muro del cortile. Per il caldo che c'era tenevo la faccia scoperta, 10 ignorando che sopra di me, nel muro, stavano dei passeri. Caddero sui miei occhi i loro escrementi ancora caldi, che mi produssero macchie bianche, e dovetti andare dai medici per la cura. Più essi però mi applicavano farmachi, più mi si oscuravano gli occhi per le macchie bianche, finché divenni cieco del tutto. 16 Tob 2 9

TOBIA 17 Tob 2 11 In quel tempo mia moglie Anna lavorava nelle sue

TOBIA 17 Tob 2 11 In quel tempo mia moglie Anna lavorava nelle sue stanze a pagamento, 12 tessendo la lana che rimandava poi ai padroni e ricevendone la paga. Ora nel settimo giorno del mese di Distro, quando essa tagliò il pezzo che aveva tessuto e lo mandò ai padroni, essi, oltre la mercede completa, le fecero dono di un capretto per il desinare.

TOBIA 18 Tob 2 13 Quando il capretto entrò in casa mia, si mise

TOBIA 18 Tob 2 13 Quando il capretto entrò in casa mia, si mise a belare. Chiamai allora mia moglie e le dissi: «Da dove viene questo capretto? Non sarà stato rubato? Restituiscilo ai padroni, poiché non abbiamo il diritto di mangiare cosa alcuna rubata» . 14 Ella mi disse: «Mi è stato dato in più del salario» . Ma io non le credevo e le ripetevo di restituirlo ai padroni e a causa di ciò arrossivo di lei. Allora per tutta risposta mi disse: «Dove sono le tue elemosine? Dove sono le tue buone opere? Ecco, lo si vede bene dal come sei ridotto!» .

TOBIA IL TESTAMENTO DI TOBIA 19 Tb 4 3 Chiamò il figlio e gli

TOBIA IL TESTAMENTO DI TOBIA 19 Tb 4 3 Chiamò il figlio e gli disse: «Qualora io muoia, dammi una sepoltura decorosa; onora tua madre e non abbandonarla per tutti i giorni della sua vita; fa' ciò che è di suo gradimento e non procurarle nessun motivo di tristezza. 4 Ricordati, figlio, che ha corso tanti pericoli per te, quando eri nel suo seno. Quando morirà, dalle sepoltura presso di me in una medesima tomba. 5 Ogni giorno, o figlio, ricordati del Signore; non peccare né trasgredire i suoi comandi. Compi opere buone in tutti i giorni della tua vita e non metterti per la strada dell'ingiustizia.

TOBIA IL TESTAMENTO DI TOBIA Tb 4 6 Se agirai con rettitudine, riusciranno le

TOBIA IL TESTAMENTO DI TOBIA Tb 4 6 Se agirai con rettitudine, riusciranno le tue azioni, come quelle di chiunque pratichi la giustizia. 7 Dei tuoi beni fa' elemosina. Non distogliere mai lo sguardo dal povero, così non si leverà da te lo sguardo di Dio. 8 La tua elemosina sia proporzionata ai beni che possiedi: se hai molto, da' molto; se poco, non esitare a dare secondo quel poco. 9 Così ti preparerai un bel tesoro per il giorno del bisogno, 10 poiché l'elemosina libera dalla morte e salva dall'andare tra le tenebre. 11 Per tutti quelli che la compiono, l'elemosina è un dono prezioso davanti all'Altissimo. 20

TOBIA IL TESTAMENTO DI TOBIA Tb 4 12 Guardati, o figlio, da ogni sorta

TOBIA IL TESTAMENTO DI TOBIA Tb 4 12 Guardati, o figlio, da ogni sorta di fornicazione; anzitutto prenditi una moglie dalla stirpe dei tuoi padri e non una donna straniera, che cioè non sia della stirpe di tuo padre, perché noi siamo figli di profeti. Ama, o figlio, i tuoi fratelli; nel tuo cuore non concepire disprezzo per i tuoi fratelli, figli e figlie del tuo popolo, e tra di loro scegliti la moglie. L'orgoglio infatti è causa di rovina e di grande inquietudine. 21

TOBIA IL TESTAMENTO DI TOBIA Tb 4 14 […] Nella pigrizia vi è povertà

TOBIA IL TESTAMENTO DI TOBIA Tb 4 14 […] Nella pigrizia vi è povertà e miseria, perché l'ignavia è madre della fame. 14 Non rimandare la paga di chi lavora per te, ma a lui consegnala subito; se così avrai servito Dio, ti sarà data la ricompensa. Poni attenzione, o figlio, in quanto fai e sii ben educato in ogni tuo comportamento. 15 Non fare a nessuno ciò che non piace a te. Non bere vino fino all'ebbrezza e non avere per compagna del tuo viaggio l'ubriachezza. 22

TOBIA IL TESTAMENTO DI TOBIA Tb 4 16 Da' il tuo pane a chi

TOBIA IL TESTAMENTO DI TOBIA Tb 4 16 Da' il tuo pane a chi ha fame e fa' parte dei tuoi vestiti agli ignudi. Da' in elemosina quanto ti sopravanza e il tuo occhio non guardi con malevolenza, quando fai l'elemosina. 17 Versa il tuo vino e deponi il tuo pane sulla tomba dei giusti, non darne invece ai peccatori. 18 Chiedi il parere ad ogni persona che sia saggia e non disprezzare nessun buon consiglio. 23

TOBIA IL TESTAMENTO DI TOBIA Tb 4 19 In ogni circostanza benedici il Signore

TOBIA IL TESTAMENTO DI TOBIA Tb 4 19 In ogni circostanza benedici il Signore e domanda che ti sia guida nelle tue vie e che i tuoi sentieri e i tuoi desideri giungano a buon fine, poiché nessun popolo possiede la saggezza, ma è il Signore che elargisce ogni bene. Il Signore esalta o umilia chi vuole fino nella regione sotterranea. Infine, o figlio, conserva nella mente questi comandamenti, non lasciare che si cancellino dal tuo cuore. 24

TOBIA LA PREGHIERA DI TOBI E SARA 25 Tb 8 «Benedetto sei tu, Dio

TOBIA LA PREGHIERA DI TOBI E SARA 25 Tb 8 «Benedetto sei tu, Dio dei nostri padri, e benedetto per tutte le generazioni è il tuo nome! Ti benedicano i cieli e tutte le creature per tutti i secoli! 6 Tu hai creato Adamo e hai creato Eva sua moglie, perché gli fosse di aiuto e di sostegno. Da loro due nacque tutto il genere umano. Tu hai detto: non è cosa buona che l'uomo resti solo; facciamogli un aiuto simile a lui. 7 ORA NON PER LUSSURIA IO PRENDO QUESTA MIA PARENTE, MA CON RETTITUDINE D'INTENZIONE. Dègnati di aver misericordia di me e di lei e di farci giungere insieme alla vecchiaia» . 8 E dissero insieme: «Amen, amen!» . 9 Poi dormirono per tutta la notte.

ELKANA E ANNA 1 Sam 1 2 [Elkana] aveva due mogli, l'una chiamata Anna,

ELKANA E ANNA 1 Sam 1 2 [Elkana] aveva due mogli, l'una chiamata Anna, l'altra Peninna aveva figli mentre Anna non ne aveva. […] Anna dunque si mise a piangere e non voleva prendere cibo. 8 Elkana suo marito le disse: «Anna, perché piangi? Perché non mangi? Perché è triste il tuo cuore? Non sono forse io per te meglio di dieci figli? » . 7 26

DAVIDE E GIONATA 1 Sam 18 [1]Quando Davide ebbe finito di parlare con Saul,

DAVIDE E GIONATA 1 Sam 18 [1]Quando Davide ebbe finito di parlare con Saul, l'anima di Giònata s'era già talmente legata all'anima di Davide, che Giònata lo amò come se stesso. [2]Saul in quel giorno lo prese con sé e non lo lasciò tornare a casa di suo padre. [3]Giònata strinse con Davide un patto, perché lo amava come se stesso. [4]Giònata si tolse il mantello che indossava e lo diede a Davide e vi aggiunse i suoi abiti, la sua spada, il suo arco e la cintura. S. Gregogorio Nazianzeno Sembrava che avessimo un’unica anima in due corpi […] realmente l’uno era nell’altro e con l’altro. 27

IL PECCATO DI DAVIDE 28 2 Sam 11 1 L'anno dopo, al tempo in

IL PECCATO DI DAVIDE 28 2 Sam 11 1 L'anno dopo, al tempo in cui i re sogliono andare in guerra, Davide mandò Ioab con i suoi servitori e con tutto Israele a devastare il paese degli Ammoniti; posero l'assedio a Rabbà mentre Davide rimaneva a Gerusalemme. 2 Un tardo pomeriggio Davide, alzatosi dal letto, si mise a passeggiare sulla terrazza della reggia. Dall'alto di quella terrazza egli vide una donna che faceva il bagno: la donna era molto bella di aspetto.

IL PECCATO DI DAVIDE 2 Sam 11 3 Davide mandò a informarsi chi fosse

IL PECCATO DI DAVIDE 2 Sam 11 3 Davide mandò a informarsi chi fosse la donna. Gli fu detto: «È Betsabea figlia di Eliàm, moglie di Uria l'Hittita» . 4 Allora Davide mandò messaggeri a prenderla. Essa andò da lui ed egli giacque con lei, che si era appena purificata dalla immondezza. Poi essa tornò a casa. 29

IL PECCATO DI DAVIDE 2 Sam 11 5 La donna concepì e fece sapere

IL PECCATO DI DAVIDE 2 Sam 11 5 La donna concepì e fece sapere a Davide: «Sono incinta» . 6 Allora Davide mandò a dire a Ioab: «Mandami Uria l'Hittita» . Ioab mandò Uria da Davide. Arrivato Uria, Davide gli chiese come stessero Ioab e la truppa e come andasse la guerra. 8 Poi Davide disse a Uria: «Scendi a casa tua e làvati i piedi» . Uria uscì dalla reggia e gli fu mandata dietro una portata della tavola del re. 9 Ma Uria dormì alla porta della reggia con tutti i servi del suo signore e non scese a casa sua. 7 30

IL PECCATO DI DAVIDE 2 Sam 11 14 La mattina dopo, Davide scrisse una

IL PECCATO DI DAVIDE 2 Sam 11 14 La mattina dopo, Davide scrisse una lettera a Ioab e gliela mandò per mano di Uria. 15 Nella lettera aveva scritto così: «Ponete Uria in prima fila, dove più ferve la mischia; poi ritiratevi da lui perché resti colpito e muoia» . 16 Allora Ioab, che assediava la città, pose Uria nel luogo dove sapeva che il nemico aveva uomini valorosi. 17 Gli uomini della città fecero una sortita e attaccarono Ioab; parecchi della truppa e fra gli ufficiali di Davide caddero, e perì anche Uria l'Hittita. 31

TU SEI QUELL’UOMO! 2 Sam 12 32

TU SEI QUELL’UOMO! 2 Sam 12 32

IL MARTIRIO DEI SETTE FRATELLI 2 Mac 7 20 La madre era soprattutto ammirevole

IL MARTIRIO DEI SETTE FRATELLI 2 Mac 7 20 La madre era soprattutto ammirevole e degna di gloriosa memoria, perché vedendo morire sette figli in un sol giorno, sopportava tutto serenamente per le speranze poste nel Signore. 21 Esortava ciascuno di essi nella lingua paterna, piena di nobili sentimenti e, sostenendo la tenerezza femminile con un coraggio virile, diceva loro: 22 «Non so come siate apparsi nel mio seno; non io vi ho dato lo spirito e la vita, né io ho dato forma alle membra di ciascuno di voi. 23 Senza dubbio il creatore del mondo, che ha plasmato alla origine l'uomo e ha provveduto alla generazione di tutti, per la sua misericordia vi restituirà di nuovo lo spirito e la vita, come voi ora per le sue leggi non vi curate di voi stessi» . 33

IL MARTIRIO DEI SETTE FRATELLI 2 Mac 7 24 Antioco, credendosi disprezzato e sospettando

IL MARTIRIO DEI SETTE FRATELLI 2 Mac 7 24 Antioco, credendosi disprezzato e sospettando che quella voce fosse di scherno, esortava il più giovane che era ancora vivo e non solo a parole, ma con giuramenti prometteva che l'avrebbe fatto ricco e molto felice se avesse abbandonato gli usi paterni, e che l'avrebbe fatto suo amico e gli avrebbe affidato cariche. 25 Ma poiché il giovinetto non badava affatto a queste parole il re, chiamata la madre, la esortava a farsi consigliera di salvezza per il ragazzo. 34

35 NUOVO TESTAMENTO Storie di famiglia nella Sacra Scrittura

35 NUOVO TESTAMENTO Storie di famiglia nella Sacra Scrittura

L’AMORE DEI FAMIGLIARI Mc 2 3 Si recarono da lui con un paralitico portato

L’AMORE DEI FAMIGLIARI Mc 2 3 Si recarono da lui con un paralitico portato da quattro persone. 4 Non potendo però portarglielo innanzi, a causa della folla, scoperchiarono il tetto nel punto dov'egli si trovava e, fatta un'apertura, calarono il lettuccio su cui giaceva il paralitico. 36

L’AMORE DEGLI AMICI 37 Mt 8 5 Entrato in Cafarnao, gli venne incontro un

L’AMORE DEGLI AMICI 37 Mt 8 5 Entrato in Cafarnao, gli venne incontro un centurione che lo scongiurava: 6 «Signore, il mio servo giace in casa paralizzato e soffre terribilmente» . 7 Gesù gli rispose: «Io verrò e lo curerò» .

LO STRAZIO DELLA MORTE DI UN FIGLIO Mc 5 41 Presa la mano della

LO STRAZIO DELLA MORTE DI UN FIGLIO Mc 5 41 Presa la mano della bambina, le disse: «Talità kum» , che significa: «Fanciulla, io ti dico, alzati!» . Lc 7 13 Vedendola, il Signore ne ebbe compassione e le disse: «Non piangere!» . 38

UNA FAMIGLIA AMICA Gv 11 3 Le sorelle mandarono dunque a dirgli: «Signore, ecco,

UNA FAMIGLIA AMICA Gv 11 3 Le sorelle mandarono dunque a dirgli: «Signore, ecco, il tuo amico è malato» . 4 All'udire questo, Gesù disse: «Questa malattia non è per la morte, ma per la gloria di Dio, perché per essa il Figlio di Dio venga glorificato» . 5 Gesù voleva molto bene a Marta, a sua sorella e a Lazzaro. 39

UNA MAMMA CHE RACCOMANDA Mt 20 20 Allora gli si avvicinò la madre dei

UNA MAMMA CHE RACCOMANDA Mt 20 20 Allora gli si avvicinò la madre dei figli di Zebedèo con i suoi figli, e si prostrò per chiedergli qualcosa. 21 Egli le disse: «Che cosa vuoi? » . Gli rispose: «Di' che questi miei figli siedano uno alla tua destra e uno alla tua sinistra nel tuo regno» . 40

UNA CASA A DISPOSIZIONE DEL MAESTRO Mt 26 17 Il primo giorno degli Azzimi,

UNA CASA A DISPOSIZIONE DEL MAESTRO Mt 26 17 Il primo giorno degli Azzimi, i discepoli si avvicinarono a Gesù e gli dissero: «Dove vuoi che ti prepariamo, per mangiare la Pasqua? » . 18 Ed egli rispose: «Andate in città, da un tale, e ditegli: Il Maestro ti manda a dire: Il mio tempo è vicino; farò la Pasqua da te con i miei discepoli» . 19 I discepoli fecero come aveva loro ordinato Gesù, e prepararono la Pasqua. 41

UNA CASA A DISPOSIZIONE DEL MAESTRO Mt 26 17 Il primo giorno degli Azzimi,

UNA CASA A DISPOSIZIONE DEL MAESTRO Mt 26 17 Il primo giorno degli Azzimi, i discepoli si avvicinarono a Gesù e gli dissero: «Dove vuoi che ti prepariamo, per mangiare la Pasqua? » . 18 Ed egli rispose: «Andate in città, da un tale, e ditegli: Il Maestro ti manda a dire: Il mio tempo è vicino; farò la Pasqua da te con i miei discepoli» . 19 I discepoli fecero come aveva loro ordinato Gesù, e prepararono la Pasqua. 42

UNA CASA A DISPOSIZIONE DEL MAESTRO At 12 13 Appena ebbe bussato alla porta

UNA CASA A DISPOSIZIONE DEL MAESTRO At 12 13 Appena ebbe bussato alla porta esterna, una fanciulla di nome Rode si avvicinò per sentire chi era. 14 Riconosciuta la voce di Pietro, per la gioia non aprì la porta, ma corse ad annunziare chefuori c'era Pietro. 15 «Tu vaneggi!» le dissero. Ma essa insisteva che la cosa stava così. E quelli dicevano: «È l'angelo di Pietro» . 16 Questi intanto continuava a bussare e quando aprirono la porta e lo videro, rimasero stupefatti. 17 Egli allora, fatto segno con la mano di tacere, narrò come il Signore lo aveva tratto fuori del carcere 43

UNA FAMIGLIA MISSIONARIA At 18 2 Qui trovò un Giudeo chiamato Aquila, oriundo del

UNA FAMIGLIA MISSIONARIA At 18 2 Qui trovò un Giudeo chiamato Aquila, oriundo del Ponto, arrivato poco prima dall'Italia con la moglie Priscilla, in seguito all'ordine di Claudio che allontanava da Roma tutti i Giudei. Paolo si recò da loro 3 e poiché erano del medesimo mestiere, si stabilì nella loro casa e lavorava. Erano infatti di mestiere fabbricatori di tende. 44 At 18 18 Paolo si trattenne ancora parecchi giorni, poi prese congedo dai fratelli e s'imbarcò diretto in Siria, in compagnia di Priscilla e Aquila. At 18 26 Apollo intanto cominciò a parlare francamente nella sinagoga. Priscilla e Aquila lo ascoltarono, poi lo presero con sé e gli esposero con maggiore accuratezza la via di Dio. Rm 16 3 Salutate Prisca e Aquila, miei collaboratori in Cristo Gesù; per salvarmi la vita essi hanno rischiato la loro testa, 1 Cor 16 19 Le comunità dell'Asia vi salutano. Vi salutano molto nel Signore Aquila e Prisca, con la comunità che si raduna nella loro casa.

UNA PREDICA TROPPO LUNGA… At 20 7 Il primo giorno della settimana ci eravamo

UNA PREDICA TROPPO LUNGA… At 20 7 Il primo giorno della settimana ci eravamo riuniti a spezzare il pane e Paolo conversava con loro; e poiché doveva partire il giorno dopo, prolungò la conversazione fino a mezzanotte. 8 C'era un buon numero di lampade nella stanza al piano superiore, dove eravamo riuniti; 9 un ragazzo chiamato Eutico, che stava seduto sulla finestra, fu preso da un sonno profondo mentre Paolo continuava a conversare e, sopraffatto dal sonno, cadde dal terzo piano e venne raccolto morto. 45

UN RAGAZZO DI BUONA FAMIGLIA 2 Tm 1 5 Mi ricordo infatti della tua

UN RAGAZZO DI BUONA FAMIGLIA 2 Tm 1 5 Mi ricordo infatti della tua fede schietta, fede che fu prima nella tua nonna Lòide, poi in tua madre Eunìce e ora, ne sono certo, anche in te. 46 2 Tm 3 14 Tu però rimani saldo in quello che hai imparato e di cui sei convinto, sapendo da chi l'hai appreso 15 e che fin dall'infanzia conosci le sacre Scritture: queste possono istruirti per la salvezza, che si ottiene per mezzo della fede in Cristo Gesù.