PROGETTO DI FORMAZIONE PER I DOCENTI LA DISPERSIONE

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PROGETTO DI FORMAZIONE PER I DOCENTI “LA DISPERSIONE SCOLASTICA” Le cause ed i possibili

PROGETTO DI FORMAZIONE PER I DOCENTI “LA DISPERSIONE SCOLASTICA” Le cause ed i possibili rimedi Alessandria 30 Marzo 2016 Calcagno Franco

La dispersione scolastica, con la prematura uscita degli studenti dal sistema scolastico, è un

La dispersione scolastica, con la prematura uscita degli studenti dal sistema scolastico, è un fenomeno che, se non efficacemente contrastato, potrebbe avere, nel medio-lungo periodo, conseguenze nello sviluppo del sistema Paese determinando un impoverimento del capitale umano. In ambito europeo il raggiungimento di specifici obiettivi formativi da parte dei Paesi membri va da tempo assumendo un rilievo sempre maggiore, tanto che il Consiglio europeo ha individuato come prioritari gli interventi da realizzare nel settore educativo.

Sul tema dell’abbandono scolastico, in particolare, l’indicatore utilizzato per l’analisi del fenomeno in ambito

Sul tema dell’abbandono scolastico, in particolare, l’indicatore utilizzato per l’analisi del fenomeno in ambito europeo è quello con cui si prende a riferimento la quota dei giovani dai 18 ai 24 anni d’età in possesso della sola licenza media e che sono fuori dal sistema nazionale di istruzione e da quello regionale di istruzione e formazione professionale.

Il diritto-dovere all’istruzione e le rilevazioni per il contrasto alla dispersione scolastica in Italia

Il diritto-dovere all’istruzione e le rilevazioni per il contrasto alla dispersione scolastica in Italia Il nostro Paese, proprio in seguito all’accordo di Lisbona del 2000, ha assunto le necessarie iniziative legislative per rispondere al dettato europeo; un testo decisivo è rappresentato dalla legge di delega n. 53/2003, finalizzata a creare un sistema in grado di contrastare il fenomeno della dispersione scolastica attraverso il monitoraggio della frequenza degli alunni, in entrambi i sistemi nazionale e regionale.

Scuola, abbandono precoce: in Italia scende al 15% Un’analisi comparativa europea del fenomeno in

Scuola, abbandono precoce: in Italia scende al 15% Un’analisi comparativa europea del fenomeno in una nuova pubblicazione di Eurydice Italia L’abbandono precoce dei percorsi di istruzione e di formazione è al centro ancora oggi delle politiche educative europee e nazionali. Si tratta di un aspetto cruciale, che serve a valutare lo stato di salute di un sistema educativo.

Uno dei principali parametri di riferimento che la Commissione europea utilizza per la misurazione

Uno dei principali parametri di riferimento che la Commissione europea utilizza per la misurazione dei progressi fatti dagli Stati membri del settore “Istruzione e formazione” è la percentuale di giovani tra i 18 e i 24 anni che abbandona prematuramente gli studi o la formazione, e che la Commissione ha voluto tra i traguardi principali di miglioramento nella sua strategia per il 2020: abbassare al di sotto del 10% la percentuale degli abbandoni precoci.

Lo studio è stato affrontato nella nuova pubblicazione annuale curata da Eurydice Italia, dal

Lo studio è stato affrontato nella nuova pubblicazione annuale curata da Eurydice Italia, dal titolo La lotta all’abbandono precoce dei percorsi di istruzione e formazione: Strategie, Politiche e Misure, con un aggiornamento sul tasso di abbandono nei paesi europei registrato dalla Commissione europea nel 2014.

Proprio in Italia si sono registrati significativi miglioramenti: la percentuale dei giovani che abbandona

Proprio in Italia si sono registrati significativi miglioramenti: la percentuale dei giovani che abbandona precocemente la scuola, non conseguendo diplomi di secondo grado, né attestati di formazione professionale, è scesa dal 19, 2% nel 2009 al 15% nel 2014.

Il fenomeno dell’abbandono scolastico è ancora fortemente correlato alla condizione di povertà e all’esclusione

Il fenomeno dell’abbandono scolastico è ancora fortemente correlato alla condizione di povertà e all’esclusione sociale, un dato quest’ultimo, che accomuna tutti i paesi a livello globale, anche se in lento e continuo calo.

Da evidenziare che l’abbandono precoce incide diversamente sulla popolazione studentesca a seconda del genere,

Da evidenziare che l’abbandono precoce incide diversamente sulla popolazione studentesca a seconda del genere, e soprattutto a seconda dello status di cittadino nato all’estero oppure nativo.

Spesso gli studenti che abbandonano gli studi e la formazione, sono nati all’estero e

Spesso gli studenti che abbandonano gli studi e la formazione, sono nati all’estero e sono maschi. In Italia il 34, 4% degli studenti che non consegue diplomi di secondaria superiore o di formazione professionale, è nato all’estero, mentre tra gli studenti nativi la percentuale è del 14, 8%; dati entrambi superiori alla media europea, che è rispettivamente del 22, 7% e 11%.

Spesso gli studenti che abbandonano gli studi e la formazione, sono nati all’estero e

Spesso gli studenti che abbandonano gli studi e la formazione, sono nati all’estero e sono maschi. In Italia il 34, 4% degli studenti che non consegue diplomi di secondaria superiore o di formazione professionale, è nato all’estero, mentre tra gli studenti nativi la percentuale è del 14, 8%; dati entrambi superiori alla media europea, che è rispettivamente del 22, 7% e 11%.

Analoga considerazione per la distribuzione di genere con la percentuale italiana, che è del

Analoga considerazione per la distribuzione di genere con la percentuale italiana, che è del 20, 2% per i maschi, e 13, 7% per le femmine, che segna un dato altrettanto negativo rispetto alla media europea (13, 6% maschi, 10, 2% femmine). Accanto all’Italia, i Paesi che registrano forti disparità di genere sono: Cipro, Estonia, Spagna, Lettonia, Portogallo e Islanda. La maggiore propensione all’abbandono scolastico da parte degli alunni di sesso maschile nel nostro Paese è particolarmente evidente nelle aree più disagiate.

Per registrare gli sforzi che i singoli Stati membri stanno facendo per monitorare lo

Per registrare gli sforzi che i singoli Stati membri stanno facendo per monitorare lo stato attuale del fenomeno e le soluzioni adottate, lo studio Eurydice prende in analisi la raccolta e il monitoraggio dei dati, le strategie e le politiche contro l’abbandono precoce centrate su prevenzione, intervento e compensazione e sui gruppi ad alto rischio di abbandono, il ruolo dell’orientamento scolastico e professionale, la governance e la cooperazione intersettoriale, l’abbandono precoce dei percorsi tecnici e professionali.

In Italia, le politiche per affrontare l’abbandono precoce non sono ancora inserite in una

In Italia, le politiche per affrontare l’abbandono precoce non sono ancora inserite in una strategia globale, anche se sono stati intrapresi alcuni passi per rafforzare la cooperazione intergovernativa e per riunire tutte le misure strutturali e sistemiche già finora implementate, in collaborazione con altri soggetti interessati (famiglia, alcuni ministeri, enti locali e associazioni del terzo settore).

Importanti sono le misure sistemiche, che ruotano attorno all’obiettivo dell’inclusione, come l’innalzamento dell’obbligo di

Importanti sono le misure sistemiche, che ruotano attorno all’obiettivo dell’inclusione, come l’innalzamento dell’obbligo di istruzione e formativo, e la conseguente istituzione del sistema nazionale delle anagrafi degli studenti, il riordino del sistema di istruzione e formazione professionale, con la definizione di organici raccordi tra i percorsi degli istituti professionali e i percorsi di IFP regionali, fino alla riorganizzazione dell’istruzione degli adulti, senza tralasciare la speciale attenzione che il nostro Paese ha da sempre rivolto all’educazione e alla cura della prima infanzia.

I dati statistici sull’abbandono precoce, presenti nel volume curato da Eurydice Italia, sono prevalentemente

I dati statistici sull’abbandono precoce, presenti nel volume curato da Eurydice Italia, sono prevalentemente di fonte Eurostat e OCSE. I dati qualitativi su strategie, politiche e misure per la lotta a tale fenomeno sono di fonte Eurydice, raccolti tramite questionari compilati da esperti/rappresentanti a livello nazionale di ciascuna unità della rete. Per quanto riguarda i dati italiani, sono stati forniti e verificati dal MIUR (Direzione generale per lo Studente, l’Integrazione e la Partecipazione).

Soluzioni? Educazione INCLUSIVA

Soluzioni? Educazione INCLUSIVA

Il Prima Possibile Tutti i bimbi/studenti hanno diritto quanto prima il sostegno necessario e

Il Prima Possibile Tutti i bimbi/studenti hanno diritto quanto prima il sostegno necessario e ogni qualvolta sia necessario. Tra i servizi interessati ci deve essere coordinamento e cooperazione con una guida. Gli stakeholders devono costruire un’effettiva comunicazione fra loro per uno scambio efficace d’informazione. I genitori sono una categoria di stakeholder fondamentale

L’educazione inclusiva: un bene per tutti Obiettivo: un’istruzione di qualità per tutti. Per ottenere

L’educazione inclusiva: un bene per tutti Obiettivo: un’istruzione di qualità per tutti. Per ottenere una scuola inclusiva c’èbisogno del supporto dell’intera comunità…dai decisori alla famiglia. Tutte le parti interessate devono avere una visione dei risultati a lungo termine, ovvero il tipo di giovani che la scuola e la comunità produrranno. Necessità di terminologia, attitudini e valori modificati per riflettere il valore aggiunto della diversità e della partecipazione paritaria.

Professionisti altamente qualificati Necessità di insegnanti e professionisti dell’ educazione pronti all’inclusione. Si apportino

Professionisti altamente qualificati Necessità di insegnanti e professionisti dell’ educazione pronti all’inclusione. Si apportino modifiche nelle prassi quotidiane, nei programmi, nel reclutamento, nelle risorse (finanziarie)…. Gli insegnanti saranno preparati ad essere formatori per tutti gli allievi? Dovremmo formare i docenti non solo sulle competenze ma anche su valori etici.

Sistemi di Sostegno e Finanziamento I migliori indicatori non sono nella quantità del finanziato,

Sistemi di Sostegno e Finanziamento I migliori indicatori non sono nella quantità del finanziato, ma nella misurazione dell’efficienza e di quanto conseguito. Correlazione fra sforzi e risultati, ovvero monitoraggi, misure dell’efficienza del sistema per indirizzare i finanziamenti in modo mirato alle buone pratiche. Se gli alunni sono posti in un ambiente inclusivo, controllato, mirato al recupero allora deve esserci un maggior sostegno economico.

Dati Attendibili La raccolta di dati significativi e di qualità richiede un approccio sistemico

Dati Attendibili La raccolta di dati significativi e di qualità richiede un approccio sistemico che consideri l’alunno, il collocamento, l’insegnante, le risorse. I dati relaticvi al contesto dell’alunno devono essere integrati con dati chiari sul prodotto del sistema e sui suoi effetti.

Per concludere…. quasi… La progettazione e l’implementazione dell’ educazione inclusiva è un processo che

Per concludere…. quasi… La progettazione e l’implementazione dell’ educazione inclusiva è un processo che riguarda l’intero sistema educativo e tutti gli alunni. Equità e qualità vanno di pari passo. L’educazione inclusiva è un concetto in evoluzione in cui le questioni relative alla diversità e alla democrazia assumono una rilevante importanza crescente.

Progetti Attuali L’USR Piemonte promuove due progetti importanti: Provaci ancora SAM LAPIS

Progetti Attuali L’USR Piemonte promuove due progetti importanti: Provaci ancora SAM LAPIS

Provaci ancora SAM Innovativo Percorso che anticipa ASL Didattica di gruppo supero il concetto

Provaci ancora SAM Innovativo Percorso che anticipa ASL Didattica di gruppo supero il concetto di classe Sostegno del territorio Esperienza positiva per le scuole Buona pratica esportabile Rete fra scuole e territorio come comunità educante

LAPIS LAboratori Per Il Successo. Il progetto. Laboratorio Scuola e Formazione–LAPIS (LAboratori Per Il

LAPIS LAboratori Per Il Successo. Il progetto. Laboratorio Scuola e Formazione–LAPIS (LAboratori Per Il Successo) è un progetto rivolto a studenti di età compresa tra i 14 e 16 anni ancora iscritti alla scuola secondaria di I° grado e, in alcuni casi, con più di nove anni di frequenza scolastica. E’ un progetto che vuole essere strumento attivo di recupero, rimotivazione, orientamento e ri-orientamento, di prevenzione di forme di disagio sociale. Sviluppa nel percorso attività didattico educative personalizzate, caratterizzate da una didattica attiva, centrata sul laboratorio, e che ha l’obiettivo di sostenere il conseguimento della licenza di scuola secondaria di I grado e l’eventuale maturazione e riconoscimento di crediti formativi per l’ ingresso/prosecuzione nella formazione professionale o nella scuola secondaria di II° grado.

Alcune riflessioni finali La dispersione non deve e non può essere vista come un

Alcune riflessioni finali La dispersione non deve e non può essere vista come un adempimento amministrativo La scuola come strumento di accoglienza e inclusione. Il Laboratorio-Scuola-Territorio

La legge 107 per la dispersione comma 23…… 32 APERTURA ESTIVA / POMERIDIANA DELLE

La legge 107 per la dispersione comma 23…… 32 APERTURA ESTIVA / POMERIDIANA DELLE SCUOLE INSERIMENTO DI INSEGNAMENTI OPZIONALI ORIENTAMENTO E VALORIZZAZIONE DEL MERITO ALTERNANZA SCUOLA LAVORO

Da vedere… http: //www. raiscuola. rai. it/articoli/dispersionescolastica-i-processiorientativi/14663/default. aspx

Da vedere… http: //www. raiscuola. rai. it/articoli/dispersionescolastica-i-processiorientativi/14663/default. aspx

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