Mi racconti una storia La logica dellintervista Lezione

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‘Mi racconti una storia? ’ La logica dell’intervista Lezione 15 e 16 TMRS 14

‘Mi racconti una storia? ’ La logica dell’intervista Lezione 15 e 16 TMRS 14 e 15 maggio 2018 Valentina Cuzzocrea

‘Mi racconti una storia? ’ • Il titolo di questa lezione è ispirato ad

‘Mi racconti una storia? ’ • Il titolo di questa lezione è ispirato ad un volume sulle narrazioni che potete consultare per approfondire questa metodologia: • Barbara Poggio (2004) ‘Mi racconti una storia? Il metodo narrativo nelle scienze sociali’. Roma, Carocci • Tra i vari altri manuali di metodologia qualitativa vedi: Donatella della Porta (2010) L’intervista qualitativa. Roma, Laterza

Obiettivi • comprendere la specificità e la logica dell’intervista - progettare un’ intervista -

Obiettivi • comprendere la specificità e la logica dell’intervista - progettare un’ intervista - condurre un’intervista correttamente implica l’acquisizione delle competenze base per poter entrare ‘nel campo’ • consolidare la comprensione della differenza tra qualitativo e quantitativo.

Cos’è un’intervista? • È un metodo di raccolta dati che risulta da un’ interazione

Cos’è un’intervista? • È un metodo di raccolta dati che risulta da un’ interazione sociale. Consiste nel trasferimento di informazioni da un intervistato/a ad un intervistatore/a. • Può riguardare circostanze, attività, attitudini dell’intervistato oppure informazioni fattuali su fenomeni sociali che rientrano nella loro esperienza.

A che tipo di conoscenza mira l’intervista? • Comprensione interpretativa! • Come le persone

A che tipo di conoscenza mira l’intervista? • Comprensione interpretativa! • Come le persone che intervistiamo concepiscono e interpretano la realtà sociale intorno a loro in relazione a temi specifici. • Andiamo a fondo nella prospettiva fornita dall’intervistato • Approccio olistico: considera contestualmente i significati e le azioni. • La vita sociale è vista in termini processuali anzichè staticamente. …perciò l’intervista contiene necessariamente degli elementi di flessibilità.

Assunzioni ontologiche • qual è la natura della realtà? • la realtà esiste indipendentemente

Assunzioni ontologiche • qual è la natura della realtà? • la realtà esiste indipendentemente dalla nostra conoscenza?

Assunzioni epistemologiche: • Come possiamo conoscere i fenomeni sociali? • Qual è la relazione

Assunzioni epistemologiche: • Come possiamo conoscere i fenomeni sociali? • Qual è la relazione tra il ricercatore e colui/colei su cui il ricercatore si concentra? • Quale ruolo alle considerazioni di valore dell’intervistatore? • attenzione a come si costruiscono e si negoziano i racconti degli intervistati.

 • Attenzione: esiste scetticismo sul fatto che le interviste possano rappresentare una realtà

• Attenzione: esiste scetticismo sul fatto che le interviste possano rappresentare una realtà esterna. (Rappresenterebbero piuttosto una realtà interna, ciò che è nella testa della persone…. sarebbero quindi una rappresentazione pubblica di un fenomeno soggettivo). • Scegli l’intervista se: vuoi esaminare le percezioni, i significati, i racconti, i contesti; se hai bisogno di informazioni complementari per l’analisi di eventi e comportamenti.

Come scegliere gli intervistati? • Scelta non casuale. Selezione sulla base della capacità di

Come scegliere gli intervistati? • Scelta non casuale. Selezione sulla base della capacità di offrire informazioni salienti in relazione il nostro oggetto di ricerca; sono scelti per la loro capacità di gettare luce sul puzzle della ricerca. • Non diciamo che quello che abbiamo trovato è vero in assoluto, ma che può aiutarci a costruire una mappa di significati. Non è uno specchio, ma una prospettiva. • Gruppi piccoli perché in questi modo si facilita l’esplorazione di un dettaglio.

Grado di apertura di domande e risposte: definisce il tipo di intervista • •

Grado di apertura di domande e risposte: definisce il tipo di intervista • • • Interviste semi strutturate: abbiamo già deciso l’agenda delle domande (lista), la formulazione delle domande, l’ordine delle domande. Le risposte rimangono aperte. Interviste in profondità: abbiamo deciso anticipatamente l’agenda degli argomenti. Vi è maggiore flessibilità circa l’ordine delle domande e l’esatta formulazione, che restano molto flessibili. Interviste narrative: l’intervista è affidata all’intervistato, nel senso che gli/le si lascia massimo controllo nello scegliere le memorie/gli eventi che loro stessi ritengono come i più rilevanti. Storie di vita: si vuole indagare un processo di trasformazione avvenuto nel corso di molti anni. Storia orale. Tutte si registrano, con il consenso del’intervistato, e si trascrivono parola per parola.

Attenzione, le interviste non sono semplice conversazione! • Costruzione identitaria prende corpo nell’attività conversazionale.

Attenzione, le interviste non sono semplice conversazione! • Costruzione identitaria prende corpo nell’attività conversazionale. • L ’intervistatore ha una traccia e guida la conversazione; a fare le domande, anche lunghe e ripetutamente, è l’intervistatore, a rispondere è l’intervistato. Ad ascoltare con attenzione è l’intervistatore. A tenere la registrazione è sempre l’intervistatore. • ESISTE UN RAPPORTO DI POTERE SBILANCIATO A FAVORE DELL’INTERVISTATORE. È bene essere consapevoli e non abusarne, poiché è molto facile rispondere ‘per’ l’intervistato. Quindi in primo luogo si arriva all’intervista conoscendo bene il tema e il campo

L’esperienza dell’intervista • Scopo: accedere alla prospettiva delle persone che intervistiamo. Non dobbiamo ‘far

L’esperienza dell’intervista • Scopo: accedere alla prospettiva delle persone che intervistiamo. Non dobbiamo ‘far dire loro’ quello che vorremmo sentirci dire (le nostre categorie pre-definite). • ‘Se quello che le persone hanno da dire ti risulta noioso, non sarai mai un grande intervistatore. A meno che tu non sia affascinato dall’enorme variazione dell’esperienza umana, l’intervista qualitativa diventa un lavoro faticoso e noioso’. (Patton 1990) • Concetti e teorie emergono dai dati. Interesse nell’unicità di ciascun caso e, anche, nella comparazione tra casi diversi.

Requisiti del buon intervistatore: • • • curiosità pazienza compostezza abilità a ricomporsi capacità

Requisiti del buon intervistatore: • • • curiosità pazienza compostezza abilità a ricomporsi capacità di concentrazione e di ascolto • buona memoria • flessibilità e velocità di pensiero

Come prepararsi all’intervista? • Abbiamo definito lo scopo del progetto di ricerca; scelto il

Come prepararsi all’intervista? • Abbiamo definito lo scopo del progetto di ricerca; scelto il tipo di intervista; scelto gli intervistati più appropriati. • Provare le domande dell’intervista; • Iniziare con una breve ma chiara spiegazione del progetto • Chiedi alcune informazioni chiave: luogo e data di nascita, lavoro dei genitori, scuola; figli, partnership/matrimonio; • arriva con domande pre-formulate; facili da capire. • iniziare con domande che non mettano soggezione; • organizza una sequenza preferibile di domande secondo un ordine tematico, o cronologico, o altro…

 • Memorizzare bene le domande che si vogliono fare; memorizzare i punti chiave.

• Memorizzare bene le domande che si vogliono fare; memorizzare i punti chiave. • Sembrare interessati (possibilmente, esserlo); • Fare attenzione ai segnali non verbali e alla situazione complessiva. • avere una conoscenza del contesto. Altri fonti di informazione, letture di preparazione,

Come si stabilisce un contatto con il potenziale intervistatore: (fase dell’accesso al campo) •

Come si stabilisce un contatto con il potenziale intervistatore: (fase dell’accesso al campo) • Lettere/e-mail introduttive in cui si spiega brevemente l’argomento della ricerca e perché l’intervistatore dovrebbe essere interessato a offrirci il suo tempo. Citare che le interviste verranno registrate e che saranno confidenziali.

 • Confidenzialità vs Anonimità

• Confidenzialità vs Anonimità

Le regole d’oro dell’intervista: • • Le domande devono sempre essere: semplici; singole; aperte

Le regole d’oro dell’intervista: • • Le domande devono sempre essere: semplici; singole; aperte (invito alla descrizione dettagliata e alla elaborazione non direttiva). • Es: ‘puoi descrivermi la tua famiglia’ anziché ‘hai fratelli e sorelle’?

 • Lascia all’intervistato il tempo di rispondere; non tagliare i silenzi, non finire

• Lascia all’intervistato il tempo di rispondere; non tagliare i silenzi, non finire le frasi dell’intervistato. • Crea dei follow up: se l’intervistato ha detto qualcosa di interessante che non era previsto dicesse, fai ulteriori domande, non perdere un punto importante solo perché non è nella traccia. • Evita di riassumere in modo intrusivo quello che dice l’intervistato. Usa frasi come: ‘Stavamo parlando di…’. • Fai attenzione al ritmo dell’intervista: tieni il controllo delle digressioni e della necessità di ritornare alla traccia. • Non fare commenti di valore su quello che è stato detto; non mostrare giudizi.

 • Incoraggia a continuare un passo, un pensiero, un concetto: • silenzio, annuisci,

• Incoraggia a continuare un passo, un pensiero, un concetto: • silenzio, annuisci, invita l’intervistato a elaborare maggiormente un punto di interesse: • ‘Puoi dirmi qualcosa di più di…. . ’; • ‘come ti sentito quando…. ? ; • ‘quale pensi sia il perché di…? ; • ‘Non sono sicuro/a di seguirti su questo punto, puoi dirmi meglio come…. . (Ritorna su punti già toccati) Possiamo tornare indietro a quando mi dicevi che…. ’ ; • (Prima) ‘Mi hai detto che…. . ’… Posso chiederti come mai…. . Cosa ne pensi….

 • Rendi esplicito il permesso di dissentire: • ‘alcuni sostengono che…. . tu

• Rendi esplicito il permesso di dissentire: • ‘alcuni sostengono che…. . tu cosa ne pensi? • Alcuni potrebbero dire che…tu cosa ne pensi? • Sostieni un intervistato reticente: • dimmi cosa ti viene in mente se rifletti su…. • Alcuni hanno detto che…. . tu cosa ne pensi?

Esistono degli stadi nel rapporto intervistatore: • superare l’apprensione, costruire un rapporto; • incoraggiare

Esistono degli stadi nel rapporto intervistatore: • superare l’apprensione, costruire un rapporto; • incoraggiare la competenza conversazionale; • mostrare comprensione: essere empatici, incoraggiare risposte aperte. • Uno dei tuoi obiettivi è ottenere descrizioni dettagliate, perciò fai le domande più difficili solo dopo che l’intervista è ben avviata • raffredda il livello emotivo

 • chiudi l’intervista lasciando nell’intervistatore una sensazione di soddisfazione. Importanza della restituzione nel

• chiudi l’intervista lasciando nell’intervistatore una sensazione di soddisfazione. Importanza della restituzione nel rapporto intervistatoreintervistato. • Prendi in considerazione di avere delle assunzioni nei confronti dell’intervistato, e che l’intervistato ne abbia nei tuoi confronti. A volte questi sono dati da una condizione di distanza o di vicinanza sociale (in termini di occupazione, età, classe, genere, status sociale).

Fai attenzione agli aspetti pratici: • durata; • registra se possibile; • prepara il

Fai attenzione agli aspetti pratici: • durata; • registra se possibile; • prepara il registratore con le batterie nuove, controlla che stia registrando; • chiedi permesso di registrare, spiegando perché. • assicurati di avere a disposizione una stanza in cui non ci siano rumori di sottofondo e in cui sarai solo/a con l’intervistato. (Assicuratene quando prendi l’appuntamento per l’intervista). Chiedi conferma dell’appuntamento con un messaggio.

Conclusione dell’intervista • ricordarsi di chiedere il consenso all’uso dei dati in forma confidenziale.

Conclusione dell’intervista • ricordarsi di chiedere il consenso all’uso dei dati in forma confidenziale. • Spegni il registratore. Chiusura di rito.

L’intervista è riuscita se: • è spontanea, ricca, contiene dettagli, è attinente all’area di

L’intervista è riuscita se: • è spontanea, ricca, contiene dettagli, è attinente all’area di interesse; • le domande dell’intervistatore sono molto più brevi delle risposte dell’intervistato; • esiste un livello esaustivo di chiarificazione rispetto alle domande dell’intervistato; • l’intervista ci racconta una storia con un suo perché…e siamo in grado di dare un’interpretazione alla storia che ci viene raccontata.

Esaminare le proprie capacità di intervistatore • mentre svolgevo l’intervista, ti ricordavi cosa avevo

Esaminare le proprie capacità di intervistatore • mentre svolgevo l’intervista, ti ricordavi cosa avevo già chiesto, cosa era stato detto, la direzione? • Hai raccolto tutto i punti importanti mentre facevi l’intervista o te ne sei accorto solo ascoltando la registrazione? • Hai notato qualche dettagli che ti sembra rilevante nell’atteggiamento /linguaggio del corpo dell’intervistatore? • Se non ci sono aspetti interessanti che non sai interpretare; • Come rifarei l’intervista in modo diverso? • Mi sono reso conto di qualche momento di disagio da parte dell’intervistato? Come sembrava il tono della mia voce nella registrazione?

Differenza tra intervista e focus group • Nel focus: 5 - 10 persone •

Differenza tra intervista e focus group • Nel focus: 5 - 10 persone • Il moderatore fa domande molto ampie, e facilita la discussione mantenendo un ruolo il più marginale possibile. Si (video) registra. • È appropriato per: • cercare informazioni/posizioni circa un atteggiamento non direttamente accessibile o di difficile accesso in altri modi; • ottenere velocemente una visione d’insieme su un problema; • esplorare alcuni temi in profondità; • ottenere visioni contrastate e compararle; • testare risposte ad una informazione; • generare nuovi approcci e strategie;

Vantaggi del focus group: • offre la possibilità di esplorare informazioni complesse; • da

Vantaggi del focus group: • offre la possibilità di esplorare informazioni complesse; • da la possibilità di far rimbalzare le idee; • la discussione può stimolare l’insorgere di nuove idee tra i componenti del gruppo; • il gruppo può rendere le persone più disposte a parlare, a scambiare opinioni; • è meno costoso, in termini di tempo, delle interviste (e, laddove sia previsto un compenso, anche in termini di denaro); • è di solito un’esperienza piacevole per gli intervistati.

Svantaggi del focus group: • è difficile dare un appuntamento ad un gruppo così

Svantaggi del focus group: • è difficile dare un appuntamento ad un gruppo così ampio di persone; • il moderatore deve essere molto bravo. Deve guidare la discussione verso il tema che interessa, facendo in modo che le voci ‘discordanti’ trovino spazio; • è difficile aggregare i dati

ESEMPI 0 DI ELABORAZIONE DI INTERVISTA (1): Da Cuzzocrea, V. (2007) Per sempre giovani?

ESEMPI 0 DI ELABORAZIONE DI INTERVISTA (1): Da Cuzzocrea, V. (2007) Per sempre giovani? Considerazioni sulla natura del lavoro stabile quale soglia per l’età adulta, in Le vite dei Giovani, a cura di Rauty, R. , Marlin, Cava de Tirreni, Salerno. Pag. 206, sul ‘buon lavoro’: “……gli intervistati definiscono il buon lavoro come quello da cui possono ottenere qualcosa. L’accento viene posto sul fatto che il lavoro deve essere in grado di garantire qualcosa a chi lo compie, e perciò il legame tra il lavoratore e il lavoro stesso è per lo più unidirezionale: è la situazione lavorativa che deve avvantaggiare il lavoratore piuttosto che il lavoratore a contribuire a portare a termine il lavoro. Alessio è molto chiaro in proposito. Nella sua definizione di buon lavoro l’accento è posto su ciò che il lavoro «da» : «Buon lavoro può essere un lavoro che ti da una soddisfazione dal punto di vista personale, perché può essere un buon lavoro, che ne so, fare il notaio, perché mi da prestigio, potrebbe essere un buon lavoro un lavoro che economicamente ti da soddisfazioni, può essere il pizzaiolo che vende cinquantamila pizzette al giorno, è un buon lavoro dal punto di vista economico. Buon lavoro è un lavoro che ti da la giusta possibilità di dedicare il tuo tempo alla tua famiglia, ai tuoi hobby, ai tuoi amici. E’ un lavoro che ti da una gestione temporale delle risorse ottimale. » (Alessio, commercialista) I corsivi sono miei.

ESEMPI 0 DI ELABORAZIONE DI INTERVISTA (2): • • • Pag. 208, sulla delusione

ESEMPI 0 DI ELABORAZIONE DI INTERVISTA (2): • • • Pag. 208, sulla delusione del lavoro: “…. . Della prevedibilità […] si ha un disperato bisogno, ci si sente persi senza. Una drammatica testimonianza a riguardo è quella di Giulia, giovane ingegnere che lavora presso un dipartimento universitario. Il suo percorso post-laurem si costruisce su varie modalità di collaborazione che la tengono a contatto con un ambiente stimolante. Tuttavia, il motivo principale per cui si era iscritta ad ingegneria è stato disatteso: «Quello che mi aspettavo…era molto sinceramente di trovare un lavoro fisso, cioè, stabile, che mi consentisse di guadagnare uno stipendio dignitoso, e una…e mi consentisse una certa tranquillità economica. È questo, non avevo grosse aspettative per il tipo di lavoro, questa era la mia esigenza, ed è quello che mi ha portato a scegliere tra le varie, tra le varie possibilità. […] Quando invece mi sono laureata. . . già avevo sentito dei colleghi che avevano difficoltà a trovare un lavoro, diciamo stabile, e si stavano organizzando, contrattini e… consulenze…queste cose qui. E quindi anche io mi sono trovata subito…in difficoltà. » (Giulia, ingegnere).

Alcune riviste che trattano in modo predominante i problemi della metodologia qualitativa: • •

Alcune riviste che trattano in modo predominante i problemi della metodologia qualitativa: • • • Etnografia e Ricerca Qualitativa; Forum: Qualitative Social Research; International Journal of Social Research Methodology Qualitative Research Qualitative Sociology Review (www. qualitativesociologyreview. org) Qualitative enquiry Journal of Social Research Methodology. Theory & Practice, Memory and Narrative; Oral History: the Journal of the Oral History Society; Oral History Review; International Yearbook of Oral History and Life Stories;

Come costruire una traccia: Una volta chiariti i concetti su cui si vuole lavorare

Come costruire una traccia: Una volta chiariti i concetti su cui si vuole lavorare e di cui verrà data traduzione empirica si formulano gli interrogativi cui la ricerca intende dare risposta. Discussione delle tracce 1, 2 e 3.

Possibili domande di ricerca • • • • Com’è cambiato il rapporto insegnante –

Possibili domande di ricerca • • • • Com’è cambiato il rapporto insegnante – studente con il diffondersi delle nuove tecnologie? Come la cura del corpo (fitness o altro) modifica la nostra quotidianità? Qual è il rapporto con lo spazio pubblico urbano degli studenti fuori sede? Come si interagisce nei gruppi connotati in termini di genere? Es: squadra di calcio… Come il lavoro precario influisce sulla transizione all’età adulta? Come si sceglie un percorso lavorativo? Come si sceglie il percorso universitario? Come ci si orienta nel mercato del lavoro da giovani? Come si riconfigura il rapporto tra genitori e figli in caso di separazione/divorzio? Come si configura la partecipazione politica tra giovani in momenti di crisi internazionale (per esempio, caso Regeni, attacchi terroristici ect)? Come l’esperienza universitaria cambia il rapporto tra pari? Come l’esperienza Erasmus cambia il rapporto con l’Università di appartenenza? Come si configura la convivenza tra gruppi eterogenei in spazi pubblici comuni? (es: viale S. Ignazio, particolari piazze di Cagliari o altre città)

 • 1. Scegli una domanda di ricerca e lavora ad una traccia •

• 1. Scegli una domanda di ricerca e lavora ad una traccia • 2. simulazione di una intervista