La politica di bilancio Concetti fondamentali Teoria Politiche
La politica di bilancio Concetti fondamentali Teoria Politiche
Saldi di bilancio: tipologie e definizioni SALDO COMPOSIZIONE Saldo finanziario (Indebitamento netto) Saldo (surplus) primario – Interessi sul debito (Deficit primario + Interessi sul debito) Saldo finanziario Saldo congiunturale + saldo strutturale Saldo finanziario Saldo (surplus) primario congiunturale + saldo (surplus) primario strutturale – interessi sul debito Saldo strutturale e sensibilità del saldo su PIL rispetto a variazioni dell’output gap Deficit strutturale = il deficit che si avrebbe con il PIL effettivo uguale a quello potenziale Alternativa (Romer & Romer 2010): Identificazione delle decisioni discrezionali approvate dal Parlamento
Debito B: definizioni e aritmetica Stock di debito COMPOSIZIONE e FORMAZIONE B(t) B(t-1)+Indebitamento netto (t) B(t-1)+Oneri sul debito (t-1)+ Deficit primario (t)
Il debito finanziario e i mercati Premio per il rischio e spread del Tasso di interesse Mercato primario <= aste a investitori istituzionali. Mercato secondario <= tra investitori istituzionali Agenzie di rating giudicano la solvibilità degli stati
Crisi del debito e conseguenze • Quando i mercati giudicano che un paese non è più solvibile, questo non è più in grado di collocare sul mercato obbligazioni • Tre soluzioni • Assistenza finanziaria del FMI => «troika…. » • Default o ristrutturazione del debito • Monetizzazione del debito (BC acquista i titoli del debito pubblico che i mercati non vogliono) Il dibattito sugli effetti dell’eccesso di debito nel lungo periodo Politica di bilancio discrezionale e ciclo nell’Eurozona
L’analisi keynesiana: il modello IS-LM standard • Moltiplicatore semplificato della spesa pubblica k=1/s; s=1 -c • Limiti: • • In economia aperta => k=1/(s+m) L’effetto spiazzamento: la retroazione monetaria: +Y=> +Md=> + i=> -I Prezzi non perfettamente rigidi: la curva di offerta La funzione del consumo intertemporale • L’approccio microeconomico al moltiplicatore, la neutralità della Politica fiscale: l’equivalenza ricardiana
prezzo E 1 E 2 offerta domanda produzione Effetti della politica fiscale espansiva secondo l’approccio keynesiano: E 1=>E 2
L’equivalenza ricardiana: un individuo immortale o una generazione di individui che tengono conto degli interessi dei loro discendenti Ipotesi: • aspettative razionali, • spese pubbliche improduttive G, • assenza di vincoli di credito • orizzonte infinito => Con uno stato che preleva T per finanziare G a i=0, 1, … la condizione del I ordine della massimizzazione intertemporale non cambia: il sentiero di consumo ottimale è inalterato, il fisco è neutrale Se invece lo stato si indebita per finanziare G, gli oneri saranno pagati da una lump sum T: il programma individuale rimane inalterato. La sola variabile che cambia è il risparmio (reddito disponibile meno consumo)
La critica neo-classica • Lo spiazzamento finanziario • La rigidità dell’offerta (nel breve periodo è positiva anche se nettamente <1) • Gli effetti dal lato dell’offerta (gli effetti di composizione) • Il dibattito sulle analisi empiriche: il Teorema di Haavelmo alla rovescia………. Riduzione di spese per finanziare riduzioni della pressione fiscale • Il metodo «narrativo» di Romer&Romer (2010), Alesina et al. (2014)
La sostenibilità del debito pubblico • Dalla solvibilità alla sostenibilità • Il fiscal space: space il margine di manovra per le politiche espansive senza rischiare una spirale di indebitamento insostenibile (Ghosh et al. 2011) • => l’avanzo primario, a causa della spese per interessi (con premio per il rischio e spread endogeni), varia la variare del rapporto debito/PIL, prima debolmente poi più rapidamente, divenendo via troppo contenuto • => il rapporto debito/PIL diverge
Come stabilizzare il rapporto debito/PIL Il saldo primario che stabilizza il livello del debito su PIL
Il vincolo di bilancio intertemporale DUE CONDIZIONI per la SOSTENIBILITA’
1. La condizione di trasversalità: a. r>g => è necessario e sufficiente che il rapporto debito PIL aumenti ad una velocità inferiore al tasso di sconto (r-g) b. g>r => il governo può finanziare il servizio del debito con nuovo debito rimanendo solvibile (anni ‘ 70) 2. INTERTEMPORAL BUDGET CONSTRAINT: La somma del debito iniziale e del VAN delle spese future eguaglia il VAN delle entrate
Pressione fiscale sostenibile: l’aliquota di imposta che assicura la sostenibilità del debito • La pressione fiscale sufficiente a coprire al tasso r-g il debito iniziale + il VAN dei flussi di spesa • Il gap tra τ* e il valore osservato τ: • => indice di sostenibilità • se τ*> τ => ΔT o -ΔG Aliquota di equilibrio dopo T anni
Debito pubblico e efficacia della politica fiscale: «effetto soglia» (modello Sutherland) • Una politica fiscale espansiva sviluppa i tradizionali effetti keynesiani ad un livello moderato del debito • <= I consumatori considerano che la necessaria pressione fiscale sarà sopportata dalle generazioni future • Al contrario, quando il livello del debito è molto alto, un’espansione fiscale può determinare una contrazione dell’output • <= i consumatori anticipano gli aggiustamenti che avranno luogo in futuro e si attendono un aumento della pressione fiscale nel breve periodo.
La Political economy del debito (modello Tabellini) • Genitori e figli legati con preferenze altruistiche • I genitori votano a maggioranza nel periodo 1 sull’ammontare di debito • Nel periodo 2 si può essere insolventi, non rimborsando parte del debito: la decisione è presa da genitori e figli, i quali si accollano il servizio del debito residuo • Il ripudio del debito sposta la distribuzione verso i poveri. Nel periodo 2 solo i ricchi e i loro figli hanno interesse a che il debito sia rimborsato • La disuguaglianza determina gli incentivi a sostenere o meno il ripudio • Tabellini => la redistribuzione del debito tra le generazioni non è politicamente sostenibile a meno che le disuguaglianze di ricchezza non siano né troppo deboli, né troppo forti
La politica fiscale in un’economia aperta (modello Mundell-Fleming) • Efficacia nel breve periodo della PF in economia aperta (paesi piccoli) Elevata mobilità dei capitali Contenuta mobilità dei capitali Cambi flessibili Poco efficace Efficace Cambi fissi efficace Poco efficace LM LM IS IS i mondiale E La IS ritorna nella posizione inziale <= apprezzamento del cambio La LM si sposta <= + riserve non sterilizzate E’
L’interdipendenza delle economie di grandi dimensioni • La mobilità di capitali crea un’interdipendenza quale che sia il regime dei cambi • In entrambi i casi uno stimolo fiscale in un paese produce un aumento dell’attività economica nel paese estero; variano i canali di trasmissione • In regime di cambi flessibili, flessibili un’espansione fiscale si diffonde nei due paesi, attraverso l’apprezzamento (deprezzamento) del cambio nel paese che attua la manovra (che non l’attua) • In regime di cambi fissi il paese che stimola vede le sue riserve valutarie aumentare, da qui, in successione, una diminuzione del tasso di interesse, che si diffonde allo stato estero
Esternalità della politica fiscale in un’unione monetaria • A e B formano U=A+B: una politica espansiva in A ha affetti positivi anche in B i i IS E IS LM E E E’’ E’ A i IS E’’ E’ E’ Y B Y Y U
La politica di bilancio in pratica • 1. Nel breve periodo, con moderato debito ed eccesso di offerta di beni, Keynes è OK • 2. La partecipazione alla EU aumenta l’efficacia della politica fiscale per il paese che l’attua • 3. Con mercati liberalizzati, il rischio di insolvenza sovrana innalza il costo dell’indebitamento • 4. Con debito pubblico elevato le famiglie anticipano i costi futuri della tassazione e limitano i consumi • 5. Gli effetti di composizione spesa/entrata sono efficaci • 6. Nel lungo periodo la politica fiscale può innalzare il tasso di crescita potenziale (ricerca e capitale umano) • 7. Le regole di bilancio (pareggio, golden rule, ecc. ) e la qualità delle istituzioni
La Golden rule della finanza pubblica Gli investimenti pubblici sono esclusi dal vincolo del pareggio Nel vincolo totale il deficit ammesso è pari al deficit congiunturale Con la GR il vincolo è solo sul deficit di Parte corrente
La politica di bilancio nell’Eurozona • La disciplina di bilancio • Maastricht , • PSC • Six-pack, TSCG e Fiscal Compact, two-pack • Il federalismo fiscale e politica fiscale • I limiti di un bilancio federale insufficiente • Coordinamento delle politiche di bilancio ed eventuale coordinamento di questa con la politica monetaria d’insieme • TFUE e GOPE
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