LA GESTIONE DELLA CRISI IN SPDC Dr Paolo

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LA GESTIONE DELLA CRISI IN SPDC Dr. Paolo Cottura Servizio Psichiatrico Diagnosi e Cura

LA GESTIONE DELLA CRISI IN SPDC Dr. Paolo Cottura Servizio Psichiatrico Diagnosi e Cura S. C. Psichiatria Nord Savigliano ASL CN 1

dolorosa rottura di un equilibrio con l’esigenza di cambiamento CRISI URGENZA situazione in cui

dolorosa rottura di un equilibrio con l’esigenza di cambiamento CRISI URGENZA situazione in cui si assiste alla rottura di un equilibrio con l’ambiente situazione acuta e grave, che richiede un intervento terapeutico immediato EMERGENZA

CLASSIFICAZIONE URGENZE MISTE URGENZE PSEUDOPSICHIATRICHE URGENZE PSEUDOSOMATICHE VERE URGENZE PSICHIATRICHE URGENZE MISTE combinazione di

CLASSIFICAZIONE URGENZE MISTE URGENZE PSEUDOPSICHIATRICHE URGENZE PSEUDOSOMATICHE VERE URGENZE PSICHIATRICHE URGENZE MISTE combinazione di disturbi somatici e psichici acuti § agitazione in malattia organica patologia somatica che si manifesta con prevalenti disturbi psichici § ansia nell’ipertiroidimo patologie psichiatriche si manifestano con sintomi somatici acuti FORME DI PERTINENZA STRETTAMENTE PSICHIATRICA Abuso di sostanze Disturbi di personalita’ URGENZE CHE RICHIEDONO RISPOSTA GIUDIZIARIA § crisi d’ansia nell’infarto § depressione nell’addisoniano § malattie psicosomatiche § disturbi conversivi § crisi d’ansia § crisi deliranti-allucinatorie § crisi depressive § crisi di agitazione

50 40 LE URGENZE IN PSICHIATRIA 30 30 (%) 21 19 20 16 8

50 40 LE URGENZE IN PSICHIATRIA 30 30 (%) 21 19 20 16 8 10 6 0 Dist. psicotico Dist. umore Abuso/dipendenza Dist. personalità Tentato suicidio Dist. d’ansia – Maggiore affluenza di disturbi d’abuso (78%) e di tentati suicidi (86, 3%) nei Servizi Ospedalieri – Il 55, 1% dei disturbi psicotici viene trattato nei Servizi Territoriali

QUESTIONI POSTE DALLA “CRISI”-EMERGENZAURGENZA? : • Si risponde alla sofferenza di una persona e

QUESTIONI POSTE DALLA “CRISI”-EMERGENZAURGENZA? : • Si risponde alla sofferenza di una persona e di un contesto, a un problema di controllo sociale? • Quanto incide oggi il concetto di pericolosità nelle risposte date all’emergenza sia sul territorio, che in ospedale? • Quanto è cambiata la visione del disturbo mentale rispetto al passato? • Quali sono oggi le linee-guida per la gestione della emergenza e per azioni di prevenzione del disturbo e della crisi?

SPDC: luogo di cura o di controllo?

SPDC: luogo di cura o di controllo?

SPDC: LA RISPOSTA ALL’URGENZA Nell’ambito dell’Ospedale Generale il SPDC: • Consulenza/intervento ai DEA e

SPDC: LA RISPOSTA ALL’URGENZA Nell’ambito dell’Ospedale Generale il SPDC: • Consulenza/intervento ai DEA e reparti • Luogo contenitivo della crisi per una prima risposta all’urgenza - valutazione clinico-diagnostica - impostazione delle terapie farmacologiche - favorire la presa in carico da parte delle strutture territoriali caratterizzando l’intervento con una PSICHIATRIA DI PRECISIONE

OSPEDALIZZAZIONE COME FATTORE DI RISCHIO • Eventi avversi • Isolamento • Vissuto punitivo con

OSPEDALIZZAZIONE COME FATTORE DI RISCHIO • Eventi avversi • Isolamento • Vissuto punitivo con aumento vulnerabilità e aggressività • Interruzione con il servizio territoriale inviante • Difficoltà dimissione/restituzione • Cadute • Decadimento cognitivo

COSA OSSERVIAMO IN URGENZA Comportamenti / atteggiamenti / sintomi • Aggressività e comportamenti antisociali

COSA OSSERVIAMO IN URGENZA Comportamenti / atteggiamenti / sintomi • Aggressività e comportamenti antisociali • Agitazione sul piano psicomotorio • Disorientamento e confusione • Inibizione, blocco o arresto psicomotorio • Delirio, comportamento allucinatorio • Tentativi anticonservativi • Ansia intensa, panico Palma G. et al. in “Psichiatria in medicina d’urgenza”, 2003 Centro scientifico editore

AGITAZIONE – AGGRESSIVITÀ Un problema clinico rilevante • Il comportamento agitato/aggressivo deve essere considerato

AGITAZIONE – AGGRESSIVITÀ Un problema clinico rilevante • Il comportamento agitato/aggressivo deve essere considerato un rilevante problema clinico • Sono necessarie specifiche strategie di intervento clinico e organizzative • L’agitazione/aggressività interferisce con un corretto intervento diagnostico e terapeutico nella gestione in acuto • È una situazione di rischio • Concorre a una prognosi negativa

Agitazione – Aggressività DIMENSIONE TRANSNOSOGRAFICA “Agitation is a non specific constellation of relatively unrelated

Agitazione – Aggressività DIMENSIONE TRANSNOSOGRAFICA “Agitation is a non specific constellation of relatively unrelated behaviors that can be seen in a number of different clinical conditions, usually presenting a fluctuating course” (Lindenmayer, 2000) Disturbo bipolare Schizofrenia Demenza Sindromi psicorganiche Agitazione Aggressività Disturbo borderline/ antisociale di personalità Alcolismo e sostanze di abuso – – Irrequietezza motoria Iperresponsività agli stimoli Irritabilità Attività motoria e verbale inappropriata e/o non finalizzata – Riduzione del sonno – Rapida fluttuazione dei sintomi

LA CRITICITÀ: I PAZIENTI SENZA SERVIZI DI URGENZA E (SPESSO) DI RICOVERO • Pz

LA CRITICITÀ: I PAZIENTI SENZA SERVIZI DI URGENZA E (SPESSO) DI RICOVERO • Pz con problemi di abuso di sostanze • Pz anziani con problemi di demenza e con problemi comportamentali • Pz neurologici e e post traumatici con problemi comportamentali • Pz con ritardo mentale o disabilità complesse • Pz che rifiutano cure medico –chirurgiche • Pazienti adolescenti con abuso di sostanze e disturbi del comportamento ad espressione polimorfa

Fondamentale Valutazione del rischio FATTORI IMPLICATI INDIVIDUALI RELAZIONALI SITUAZIONALI E AMBIENTALI

Fondamentale Valutazione del rischio FATTORI IMPLICATI INDIVIDUALI RELAZIONALI SITUAZIONALI E AMBIENTALI

AGITAZIONE – AGGRESSIVITA’ URGENZA INTER-VENIRE

AGITAZIONE – AGGRESSIVITA’ URGENZA INTER-VENIRE

INTERVENTI IN URGENZA L’INTERVENTO-CONTENIMENTO L’APPROCCIO FARMACOLOGICO CONTENIMENTO RELAZIONALE CONTENZIONE MECCANICA

INTERVENTI IN URGENZA L’INTERVENTO-CONTENIMENTO L’APPROCCIO FARMACOLOGICO CONTENIMENTO RELAZIONALE CONTENZIONE MECCANICA

CONTENIMENTO RELAZIONALE

CONTENIMENTO RELAZIONALE

URGENZE PSICHIATRICHE: ASSESSMENT RISK ASSESSMENT Processo teso ad identificare, valutare e monitorare il rischio

URGENZE PSICHIATRICHE: ASSESSMENT RISK ASSESSMENT Processo teso ad identificare, valutare e monitorare il rischio in una logica orientata alla prevenzione dell’errore Predizione a breve termine di comportamenti disturbanti/aggressivi Prevenzione degli agiti e gestione efficace degli stessi DIAGNOSI Ø Disturbo da Uso di Sostanze (intossicazione ed astinenza) Ø Patologie Psichiatriche: Schizofrenia Disturbi dell’Umore Disturbi di Personalità (specie Cluster B) Disturbi Ansia (specie Disturbo di Panico e Disturbo Post-traumatico da Stress) Ø Condizioni Mediche Generali (Delirium, Demenze, Patologie Neurologiche es. lesioni temporali, frontali o limbiche)

URGENZE PSICHIATRICHE: GESTIONE 1. SAFETY FIRST DON’T BE A HERO!!! 2. RISK PREDICTION (individuare

URGENZE PSICHIATRICHE: GESTIONE 1. SAFETY FIRST DON’T BE A HERO!!! 2. RISK PREDICTION (individuare escalation comportamento aggressivo) 3. PREVENTION (prevenire escalation tecniche di de-escalation) 4. INTERVENTI DI «TALK DOWN» per favorire relazione medico-paziente 5. RAPID TRANQUILIZATION tempestiva controllo comportamentale, sedazione non primaria (per recuperare relazione medico-paziente, ove possibile migliore compliance, miglior funzionamento psico-sociale in toto) 6. SECLUSION 7. ESAME OBIETTIVO GENERALE (appena possibile)

S-T-A-Y-C-O-O-L (resta calmo) Comportamento per gestire il paziente potenzialmente violento • S Stand: Stare

S-T-A-Y-C-O-O-L (resta calmo) Comportamento per gestire il paziente potenzialmente violento • S Stand: Stare a distanza: 1 -2 braccia di lunghezza. Posizionarsi di lato, piuttosto che faccia a faccia • T Talk: Parlare con tono di voce uniforme, coinvolto; valutare tempestività e direttive delle risposte • A Ask: Porre inizialmente domande semplici; evitare di essere provocatori; permettere al paziente di dire la sua, acconsentendo a dissentire • Y Yellow: Non temere di passare per pauroso. Se si è spaventati uscire dalla stanza, allontanarsi e chiamare aiuto. Meglio essere imbarazzati che percossi • C Concise: Non sprecare fiato con i pazienti agitati. Esprimersi in maniera semplice e ripetersi se necessario • O Observational awareness: Consapevolezza di ciò che si osserva. Vigilare sui segnali emotivi e comportamentali. Il paziente solitamente dà segni di violenza imminente come camminare su e giù, parlare da solo, essere bellicoso verso lo staff, essere offensivo e non seguire le indicazioni • O Options: Offrire alternative di trattamento e speranza per il futuro del paziente. Nell’immediatezza le opzioni possono essere limitate, ma dare un’alternativa tra farmaco IM o per os significa offrire un’opzione al paziente. Offrire del cibo, il linguaggio universale dell’accoglienza • L Look/Listen Essere rispettosi. Mantenere il contato visivo è importante, ma non fissare negli occhi un paziente potenzialmente aggressivo. Mantenere un’espressione neutrale. E’ ovvio chi controlla la situazione clinica e non è necessario contestualizzarlo con un paziente che mette alla prova ciò. Scoprire cosa vuole realmente il paziente e quindi aiutarlo a determinare se è ragionevole o, in caso contrario, cosa può essere offerto in cambio.

Comunicazione autentica Saper ascoltare

Comunicazione autentica Saper ascoltare

CONTENZIONE MECCANICA

CONTENZIONE MECCANICA

CONTENZIONE MECCANICA Comitato Nazionale di Bioetica’’. . il pz ha diritto a un trattamento

CONTENZIONE MECCANICA Comitato Nazionale di Bioetica’’. . il pz ha diritto a un trattamento privo di coercizioni e rispettoso della dignità umana con accesso alle più opportune tecniche di intervento medico, psicologico, etico e sociale. . la contenzione può essere praticata solo in casi eccezionali in mancanza di alternative e in presenza di un pericolo, grave ed attuale, che il malato compia atti autolesivi o eterolesivi, commetta un reato contro la persona nei confronti di terzi…’’ IL FINE SANITARIO È IL ‘’ PRIMUM MOVENS’’

INDIVIDUAZIONE SOGGETTI A RISCHIO • Pazienti in TSO in cui vi è necessità di

INDIVIDUAZIONE SOGGETTI A RISCHIO • Pazienti in TSO in cui vi è necessità di praticare terapia farmacologica , che si mostrano non collaborativi e che mettono in atto agiti violenti e pericolosi per la propria incolumità • Imminenti comportamenti auto-eteroaggressivi, auto eterolesionistici e/o a rischio di caduta • Presenza di marcata agitazione psicomotoria con violenza auto ed etero diretta a tutela della salute fisica e psichica del pz • Situazione di controindicazione alla somministrazione di psicofarmaci( intossicazione acuta da sostanze stupefacenti/alcoliche, demenza grave. . ) • Rischio di rimozione di devices sanitari(CVC, CV, SNG, PEG…) indispensabili allemanovre sanitarie

SCHEDA CONTENZIONE MECCANICA Foglio contenzioni rilevamento parametri

SCHEDA CONTENZIONE MECCANICA Foglio contenzioni rilevamento parametri

STRATEGIE E PRASSI IN SPDC SAVIGLIANO • Briefing mattutino medici Spdc , IP di

STRATEGIE E PRASSI IN SPDC SAVIGLIANO • Briefing mattutino medici Spdc , IP di Turno e Caposala con lettura delle consegne infermieristiche dei turni precedenti • Discussione dei casi clinici problematici dal punto di vista gestionale sulla base delle osservazioni infermieristiche e degli eventuali aggiornamenti dei colleghi nei turni notturni e/o pomeridiani • Tra i pz problematici individuati viene posta attenzione sul comportamento con gli altri degenti e con gli operatori, sulla disponibilità ad assumere la terapia e sui contatti recenti con i famigliari • Rinegoziazione condivisa in equipe delle regole comuni di reparto e personalizzazione nei confronti dei pazienti critici e/o in escalation(telefonate, uscite, sigarette. . )

Segue… • Colloqui individuali , con i medici in turno e 1 infermiere, in

Segue… • Colloqui individuali , con i medici in turno e 1 infermiere, in una stanza sufficientemente ampia in modo da evitare situazioni costrittive e avere margini di sicurezza • Gli altri infermieri si intrattengono con i pazienti o si dedicano a medicazioni e terapie La personalizzazione del colloquio ha permesso un miglior assessment dei fattori di rischio e in caso di crisi comportamentale, si individua e si circoscrive con immediatezza la situazione di pericolo senza un affaccendamento disorganizzato nel cercare di capire cosa stava succedendo e chi era coinvolto , come quando le visite venivano fatte durante il giro in corsia

Segue… • In caso di aumento dell’irrequietezza o agitazione psicomotoria il paziente viene riaccompagnato

Segue… • In caso di aumento dell’irrequietezza o agitazione psicomotoria il paziente viene riaccompagnato in camera e a seconda dei casi viene proposta terapia suplettiva, oppure rimane con un infermiere e un medico in camera per poter chiarificare meglio l’accaduto oppure si lascia semplicemente decantare la situazione rimandando i chiarimenti quando la situazione sarà rientrata e lo si verbalizza al paziente rispettando i suoi tempi… • In casi più gravi si allerta la POLIZIA MUNICIPALE, con la quale si ha una fattiva e proficua collaborazione, che interviene prontamente assistendo al colloquio o permettendo al malato di agire verbalmente e a manifestare la propria crisi ma in condizioni di sicurezza

 • Lo ‘’ spoglio’’all’ingresso e la verifica degli oggetti personali portati dai parenti

• Lo ‘’ spoglio’’all’ingresso e la verifica degli oggetti personali portati dai parenti diventa imprescindibile per poter fare azione di prevenzione sull’uso di oggetti potenzialmente auto o eterolesivi • Valorizzazione della conoscenza anamnestica del pz a 360° (risposta ai farmaci, compliance, assetto relazionale, dettagli personali che permettono un’alleanza o un contatto) condivisa con l’Equipe

Segue… • Se il quadro di agitazione psicomotoria /aggressività rientra ma rimangono elementi di

Segue… • Se il quadro di agitazione psicomotoria /aggressività rientra ma rimangono elementi di irrequietezza e tensione psicomotoria si rendono operativi gli accorgimenti elaborati durante il briefing(telefonata, sigaretta, alcuni generi alimentari o ridefinizione dello crisi attuale con un infermiere che viene visto come figura meno autoritaria e coercitiva del medico) • Quest’ultima possibilità appare percorribile dopo alcuni anni di formazione interna del personale infermieristico che congiuntamente con il medico gestisce la crisi • Utilizzo negli ultimi mesi di attività pomeridiane di socializzazione e che consistono in gruppi di discussione con la psicologa , giochi da tavolo con gli educatori e la ‘’ biblioteca itinerante’’ del mercoledi quando pazienti del CSM e CD portano un catalogo di libri ai pazienti consigliando loro anche delle letture e fornendo il libro stesso in giornata • Il rinforzo delle attività di condivisione in reparto al pomeriggio ha permesso , secondo delle stime precoci, oltre ad una ragionevole distrazione dal percorso di cura, che spesso appare asfittico monotono e di un tempo congelato , anche una ridefinizione del luogo di cura stesso che viene a volte percepito come un tempo occupato e proficuo

MODELLI DI RIFERIMENTO Tentativo di far incontrare la BIOLOGIA con la RELAZIONE attraverso una

MODELLI DI RIFERIMENTO Tentativo di far incontrare la BIOLOGIA con la RELAZIONE attraverso una valorizzazione, in base ai ruoli , alle conoscenze , competenze , attitudini del rapporto con il paziente

PUNTI FONDAMENTALI NELL’URGENZA • Importanza della formazione medica e infermieristica per sapere che cosa

PUNTI FONDAMENTALI NELL’URGENZA • Importanza della formazione medica e infermieristica per sapere che cosa si fa , chi lo fa e cosa ci si aspetta • Modello del cervello tripartito di Mac Lean

COME PARLARE AL CERVELLO DURANTE LA CRISI…… Dialogo, esame di realtà, riformulazione di progetti,

COME PARLARE AL CERVELLO DURANTE LA CRISI…… Dialogo, esame di realtà, riformulazione di progetti, cure, dimissioni Tuning , comprensione e allineamento con il paziente, lettura dei nostri stati emotivi e degli altri Holding, individuazione del pericolo, valutazione dell’escalation o decalation, confronto di forza e potere, rispetto della territorialità e dei confini del paziente

Sapendo che…….

Sapendo che…….

ALLORA FORSE……. . • Con il pz psicotico…rispetto dello spazio, rassicurazione generale e possibilità

ALLORA FORSE……. . • Con il pz psicotico…rispetto dello spazio, rassicurazione generale e possibilità di soddisfare istinti fondamentali con • Con il pz bipolare in fase maniacale…. permesso di esprimersi nella grandiosità ma con minime regole • Con il pz con disturbo borderline di personalità…accoglienza , sintonizzazione e decodificazione degli stati emotivi • Con il pz abusatore di sostanze…. verbalizzazione della necessità di seguire un protocollo per disintossicazione/avvelenamaneto • Con il pz con comportamento antisociale…. Forze dell’Ordine

ASPETTI CRITICI

ASPETTI CRITICI

Il Desiderata … potenziamento «filtro» Øformazione Øprotocolli operativi Øreperibilità altri servizi Ødegenza temporanea D.

Il Desiderata … potenziamento «filtro» Øformazione Øprotocolli operativi Øreperibilità altri servizi Ødegenza temporanea D. E. A.

INFORMAZIONE

INFORMAZIONE

FORMAZIONE

FORMAZIONE

GRAZIE PER L’ATTENZIONE !

GRAZIE PER L’ATTENZIONE !