IL SEICENTO 1600 CRISI E SVILUPPO NELLEUROPA DEL

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IL SEICENTO 1600 CRISI E SVILUPPO NELL’EUROPA DEL 1600 Presentazione a cura di Alessandro

IL SEICENTO 1600 CRISI E SVILUPPO NELL’EUROPA DEL 1600 Presentazione a cura di Alessandro Locurto 3° chimici

INDICE -SCHEMA RIASSUNTIVO SULLA CRISI IN ITALIA E SPAGNA - CRISI IN ITALIA -

INDICE -SCHEMA RIASSUNTIVO SULLA CRISI IN ITALIA E SPAGNA - CRISI IN ITALIA - SCHEMA RIASSUNTIVO SULLO SVILUPPO IN OLANDA - SVILUPPO IN OLANDA

CRISI DEL SEICENTO IN ITALIA E SPAGNA Calo delle importazioni di argento dalle Americhe

CRISI DEL SEICENTO IN ITALIA E SPAGNA Calo delle importazioni di argento dalle Americhe Riduzione dei margini del profitto delle imprese EPIDEMIE CARESTIE Mancanza di moneta circolante CADUTA DEI PREZZI Calo demografico Fuga dalle campagne con cessione di fondi dai piccoli ai grandi proprietari Crollo della domanda agricola Grosse differenze sociali tra ricchi e poveri AUMENTO DELLA DISOCCUPAZIONE

CRISI SPAGNOLA La crisi ebbe conseguenze particolarmente negative in Spagna. Gli spagnoli invece che

CRISI SPAGNOLA La crisi ebbe conseguenze particolarmente negative in Spagna. Gli spagnoli invece che investire i metalli preziosi importati dalle Americhe, continuarono a sperperare il denaro coniando monete, credendo che l’oro e l’argento fosse illimitato. Questo provocò una forte inflazione, che si propagò poi in tutta Europa. Il governo spagnolo si trovò indebitato, e fu costretto più volte a dichiarare bancarotta. Filippo III successore di Ferdinando D ’Aragona stroncò la politica espansionistica della Spagna provocando così, un indebolimento del prestigio spagnolo a livello nazionale. Successivamente si tentò una politica di accentramento del potere, aumentando le tasse anche per i nobili e creando un forte esercito permanente. L’insurrezione della Catalogna e il Portogallo mise in serie difficoltà la politica spagnola, tant’è che negli anni successivi la Spagna perse definitivamente il dominio sul Portogallo e sull’Europa atlantica.

CRISI IN ITALIA Gli ultimi anni del sedicesimo secolo e i primi del diciassettesimo,

CRISI IN ITALIA Gli ultimi anni del sedicesimo secolo e i primi del diciassettesimo, rappresentarono per l’Italia un periodo di relativa prosperità economica. Purtroppo però nel complesso, l’economia italiana non fu in grado di migliorare i propri sistemi di produzione, essa si mantenne al lungo in condizioni di arretratezza. L’Italia era sotto il dominio spagnolo, un governo di tipo oppressivo che sfruttava il paese attraverso una forte pressione fiscale. Infine il lusso della classe dirigente, la corruzione dell’amministrazione e l’indifferenza per la miseria delle masse esasperarono la popolazione italiana, che dette vita a numerose rivolte (1628 – 1647).

OLANDA Investe sulle attività artigianali Borghesia intraprendente Disponibilità di capitali Investimenti nel campo dell’

OLANDA Investe sulle attività artigianali Borghesia intraprendente Disponibilità di capitali Investimenti nel campo dell’ agricoltura , ca i om za n co ran e tà tolle i r pe o di s o Pr bol sim se e a p Libertà religiosa innovazioni culturali

SVILUPPO IN OLANDA Alcuni paesi seppero dominare la crisi economica investendo sulle attività artigianali

SVILUPPO IN OLANDA Alcuni paesi seppero dominare la crisi economica investendo sulle attività artigianali e mercantili: tra questi in primo luogo l’Olanda, poteva contare su una forte presenza della borghesia intraprendente e innovativa, sulla disponibilità di capitali e sulla capacità di gestire in modo oculato l’economia coloniale. Qui inoltre la crisi demografica fu arginata dall’arrivo dei calvinisti in fuga dalle Fiandre e dalla Spagna. Le Provincie Unite divennero il paese simbolo della tolleranza. -Libertà religiosa forti innovazioni culturali. - investì in bonifiche e colture specializzate per il campo agricolo, e depositò i proventi nelle banche locali.