Il pane e i suoi svariati utilizzi Dal

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Il pane e i suoi svariati utilizzi Dal nord al sud dell’ Italia

Il pane e i suoi svariati utilizzi Dal nord al sud dell’ Italia

Il pane raffermo Il pane, anche solo per il suo odore squisito, fa venire

Il pane raffermo Il pane, anche solo per il suo odore squisito, fa venire fame. Fragrante e accogliente viene voglia di comprarne a chili e spesso, infatti, se ne compra troppo! Un tempo avanzare il pane era praticamente impossibile, considerato un ingrediente prezioso e versatile tanto che perfino il pane raffermo veniva riutilizzato per preparare piatti genuini per tutta la famiglia, dall’antipasto al dolce. ‘’Guai a buttare il pane raffermo!” , esclamavano mamme e nonne abituate a rimboccarsi le maniche per impastare quella miscela di acqua e farina che doveva bastare per parecchi giorni. Ora il pane si compra facilmente, basta andare dal fornaio e scegliere fra gli scaffali infarinati. Così capita di comprarne in eccesso e lasciarlo lì a seccare tristemente nel sacchetto di carta. Eppure la storia della cucina italiana affonda le sue radici proprio sulle tradizioni più semplici, come quella del pane raffermo, riutilizzato da nord a sud, lungo tutto lo stivale, in squisite ricette regionali dai passatelli agli anolini, dalla panzanella alla ribollita, dalla frisella al pancotto oppure in più moderne interpretazioni.

La pappa al pomodoro è forse uno dei piatti più tradizionali della cucina toscana.

La pappa al pomodoro è forse uno dei piatti più tradizionali della cucina toscana. L’origine è quella contadina, come possiamo intuire dai suoi ingredienti semplici. Divenuta famosa in tutta Italia grazie al libro di Vamba, Il Diario di Gian Burrasca, dove in una famosa scena il protagonista si ribella al vitto e alla vita del collegio chiedendo proprio questo piatto. La pappa al pomodoro è stata poi celebrata anche in una canzone di Rita Pavone. Oggi non è più considerata un “piatto povero” ed è anzi visto da, dietologi e medici, come un piatto sano.

La ricetta Si parte rosolando uno spicchio di aglio e una cipolla tritata in

La ricetta Si parte rosolando uno spicchio di aglio e una cipolla tritata in un bel filo di olio, poi si elimina l’aglio e si aggiungono circa 500 g di pomodori pelati e frullati, quindi si porta a bollore, si unisce un ciuffo di basilico spezzettato e si fa cuocere con calma per una decina di minuti. Si taglia il pane raffermo a pezzetti e lo si aggiunge alla salsa, mescolando. Non appena il pane sarà ben inzuppato si aggiunge circa un litro di brodo, bollente, meglio se di carne. A questo punto si regola di sale e pepe e si fa sobbollire per 15 minuti. Alla fine si spegne e si fa riposare per un’oretta mescolando spesso per amalgamare gli ingredienti. Si serve con un filo di olio buono e foglie fresche di basilico.

Gnocchi verdi di pane Gli gnocchi di pane comparvero per la prima volta nel

Gnocchi verdi di pane Gli gnocchi di pane comparvero per la prima volta nel nostro paese durante il periodo rinascimentale. Erano confezionati semplicemente con pane, latte e mandorle tritate. Successivamente la frutta secca venne sostituita con uova e farina dando origine agli gnocchi di pane come li conosciamo oggi. La preparazione in alcune zone d’Italia prende il nome di malfatti.

La ricetta Si spezzettano 200 g di pane raffermo e si ammollano in 125

La ricetta Si spezzettano 200 g di pane raffermo e si ammollano in 125 g di latte. Si lessano 250 g di coste (solo la parte verde più tenera) poi si scolano, si strizzano e si frullano con il pane, anche lui ben strizzato. Si incorpora un uovo, il sale e all’occorrenza del pangrattato (deve risultare un impasto malleabile). Si lavora la pasta su un piano infarinato, si divide in 4 pezzi, si arrotola ciascuno con le mani formando dei lunghi filoncini grossi quanto un dito e si tagliano a tocchetti di un paio di centimetri. A questo punto si lessano gli gnocchi in acqua salata per 5’ e, dopo averli scolati, si condiscono a piacere con sugo di pomodoro, pesto o burro fuso e salvia.

Torta di pane piemontese Questo prodotto storicamente è nato per l’esigenza di non sprecare

Torta di pane piemontese Questo prodotto storicamente è nato per l’esigenza di non sprecare il pane avanzato, anche per poter preparare dolci veloci che potessero essere cotti nei forni delle stufe a legna senza che fosse necessario un’alta temperatura, come quella dei veri forni. Si narra che i pastori creassero questa torta con i pezzi di pane rimasti in casa e altri avanzi di frutta prima di lasciare gli alpeggi e scendere a valle per la stagione invernale. Un’altra tradizione originaria di Castellegno, in provincia di Biella, era quella di realizzare la torta di pane per la festa del patrono San Pietro. In questa occasione essa veniva chiamata “Castlench” e le famiglie la portavano a cuocere nei forni del paese. La provenienza effettiva di questo prodotto piemontese non è documentata in nessun libro in particolare ma si possono riscontrare molti riferimenti ad essa nella letteratura della zona che dimostrano l’origine antico di questo dolce.

La Ricetta Ingredienti 150 gr. di pane raffermo, 70 gr. di amaretti, 250 ml

La Ricetta Ingredienti 150 gr. di pane raffermo, 70 gr. di amaretti, 250 ml di latte, 2 uova, 90 gr. di burro, 50 gr. di zucchero, 30 gr. di pinoli, 30 gr. di cacao amaro, 40 gr. cioccolato fondente, 70 gr. Uvetta, una bustina di vanillina o aroma di vaniglia, una bustina di lievito per dolci, due cucchiaini di rum, la scorza grattugiata di un limone, pangrattato. Preparazione Ammollare il pane nel latte e poi strizzatelo creando una poltiglia. Aggiungere al composto gli amaretti tritati, lo zucchero, il cioccolato tagliato a pezzettini, il cacao, il burro fuso e amalgamare il tutto. Unire poi le uova una alla volta, il rum (o eventualmente un altro liquore a piacimento), l’uvetta precedentemente lasciata ammorbidire in una tazza di acqua tiepida e poi strizzata e la scorza di limone. Versare la miscela in una teglia imburrata e spolverizzata di pangrattato. Infornare a 180° C per 50 min circa. Tirata fuori dal forno lasciarla riposare. Spolverizzare con zucchero a velo o con scaglie/riccioli di cioccolato.

Mondeghili e la sua rara forma al singolare, mondeghilo, sono una delle parole che

Mondeghili e la sua rara forma al singolare, mondeghilo, sono una delle parole che centocinquant'anni di dominazione spagnola hanno lasciato nel dialetto di Milano. A questo riguardo, Francesco Cherubini nella sua opera Dizionario Milanese-Italiano (Milano 1839), scrive: "Mondeghili: specie di polpette fatte con carne frusta, pane, uovo, e simili ingredienti". Mentre in Italia il termine polpetta si riferisce ad una preparazione prevalentemente tondeggiante a base di carne trita, a Milano questo stesso tipo di preparazione viene indicata con il termine mondeghilo, o ben più spesso, mondeghili perché non è uso gustare una singola polpetta. La parola mondeghilo/i in realtà deriva dall'arabo "al-bunduc". È infatti questo popolo che insegnò a quello spagnolo l'uso di confezionare una sfera di carne trita, per poi friggerla.

La Ricetta Si inizia con l’ammollare circa 90 g di pane raffermo in 160

La Ricetta Si inizia con l’ammollare circa 90 g di pane raffermo in 160 g di latte, quindi si tagliuzza un bel pezzo di bianco costato di manzo, già lessato, e lo si trita con un etto abbondante di mortadella e un ciuffone di prezzemolo. Si amalgama il composto con 2 uova, 50 g di grana grattugiato, sale, pepe e il pane ammollato e strizzato. Si modellano una ventina di polpette leggermente schiacciate, le si passa nell’uovo sbattuto poi nel pangrattato, infine si friggono nel burro, voltandole spesso fino a doratura.

La panzanella Tutta a crudo e pronta in un attimo, la panzanella è nata

La panzanella Tutta a crudo e pronta in un attimo, la panzanella è nata come spuntino ristoratore dei contadini toscani, che d'estate la preparavano nei campi con ciò che avevano a disposizione: pane secco, pomodori, cipolle ed erbe aromatiche ridotti a tocchetti, conditi e mescolati in un'insalatiera. Come prevede la ricetta popolare toscana! Non a caso, il nome deriva da "pane" e "zanella" cioè la zuppiera.

La ricetta Spezzettate 400 g di pane toscano leggermente raffermo, mettetelo in una ciotola

La ricetta Spezzettate 400 g di pane toscano leggermente raffermo, mettetelo in una ciotola con acqua fredda, lasciatelo ammorbidire per 5 minuti, sgocciolatelo e strizzatelo accuratamente con le mani, per eliminare l'acqua in eccesso. 2) Sistemate il pane in una pirofila strofinata con 1 spicchio d'aglio spellato. Irrorate con qualche goccia di aceto, un pizzico di peperoncino in polvere, sale e un filo di olio extravergine di oliva (meglio toscano) e mettete in frigo a raffreddare. 3) Spellate 1 cipolla rossa, lavatela e tagliatela prima a metà, poi a dadini. Lavate le foglie di 1 mazzetto di basilico, asciugatele con carta da cucina, spezzettatele e aggiungetele al pane insieme alla cipolla. Tagliate a spicchietti 5 pomodori da insalata maturi, conditeli con 5 -6 cucchiai di olio, 2 di aceto, sale e peperoncino. Mescolate, versate il tutto sul pane, coprite con pellicola e lasciate in frigo per 5 ore. 4) Prima di portare in tavola la vostra panzanella classica alla toscana decorate il piatto con basilico e altri spicchi di pomodoro.

La panzanella invernale Bocconcini di pane ammollato insaporiti con cipolle rosse, pomodori, il tutto

La panzanella invernale Bocconcini di pane ammollato insaporiti con cipolle rosse, pomodori, il tutto condito con olio eccellente: è così che si prepara la tipica panzanella toscana, una ricetta estiva semplice e gustosa, così amata da aver ispirato altre stuzzicanti varianti come una tartare o la versione dolce. Perché non gustarla anche nella stagione più fredda? E’ così che è nata la nostra ricetta della panzanella invernale, una sfida sfiziosa alla tradizione che vede protagonisti i frutti dell’inverno più gustosi: la zucca, il cavolo rosso croccante e il finocchio con le sue note aromatiche inconfondibili. La panzanella invernale è un ghiotto mix di sapori e consistenze tutto da scoprire, perfetta da servire come antipasto lasciandosi ispirare anche da ciò che avete in dispensa, così in un attimo diventa un’idea svuotafrigo salvacena!

La Ricetta Ingredienti Pane di farro 200 g, Cavolo rosso 150 g, Zucca mantovana

La Ricetta Ingredienti Pane di farro 200 g, Cavolo rosso 150 g, Zucca mantovana 210 g, Finocchi 180 g, Cipolle rosse 100 g, Aceto balsamico 40 g, Acqua 40 g, Olive taggiasche 30, g Erba cipollina 4 fili, Olio extravergine d'oliva q. b. , Sale fino q. b. Pepe nero q. b. Preparazione Per realizzare la panzanella invernale per prima cosa mondate e affettate sottilmente la cipolla rossa. Tagliate a striscioline sottili anche il cavolo rosso dopo aver eliminato le foglie più esterne e il torsolo centrale procedete allo stesso modo con i finocchi. Sbucciate la zucca e riducetela a cubetti piccoli (ne dovrete ottenere circa 150 g. ) Spezzettate con le mani le fette di pane all’interno di una ciotola capiente. Inumidite con acqua e aceto balsamico. Mescolate, coprite con pellicola e lasciate insaporire. Nel frattempo procedete con la preparazione: scaldate un filo di olio in padella e aggiungete la zucca. Saltate la zucca a fiamma vivace per circa 3 minuti, deve risultare ben brunita (9). Tenete da parte la zucca e nella stessa padella scaldate ancora un filo di olio, questa volta versate il cavolo rosso e saltatelo per 5 minuti. A questo punto riprendete il pane ammollato e aggiungete tutti gli ingredienti preparati: la cipolla , i finocchi, le olive, avendo cura di denocciolarle con un coltellino, infine unite anche la zucca e il cavolo saltati in padella. Aromatizzate con gli steli di erba cipollina tagliai a pezzettini, condite con olio, sale e pepe a piacere. La vostra panzanella invernale è pronta per essere gustata! Conservazione Conservate la panzanella invernale in frigorifero e consumatela entro un paio di giorni. Sconsigliamo la congelazione. Consiglio In base alla stagionalità, utilizzate la tipologia di verdura che più preferite: zucchine grigliate a dadini, porro ripassato in padella, una grattugiata di zenzero fresco. Arricchite la vostra panzanella con speck croccante tagliato a listarelle per conferire un sapore più deciso al piatto!

Il Pancotto Possiamo riciclare il pane raffermo anche senza trattarlo e usarlo così al

Il Pancotto Possiamo riciclare il pane raffermo anche senza trattarlo e usarlo così al naturale. Ad esempio preparando il pancotto. È un piatto semplicissimo e genuino, conosciuto da nord a sud Italia con diversi modi di preparazione. Nella tradizione contadina pugliese, ad esempio, si prepara il pan cotto con le cime di rapa.

La ricetta Fate lessare in acqua bollente le patate insieme alle cimette e salate.

La ricetta Fate lessare in acqua bollente le patate insieme alle cimette e salate. Una volta scolata la verdura e le patate, versatele nel piatto e poco prima di servire immergetevi il pane raffermo. In questo modo il pane sostituirà il cucchiaio come “supporto” per mangiare la verdura e renderà il piatto ancora più nutriente.

I crostini Durante l’inverno si ha sempre più spesso voglia di mangiare piatti caldi

I crostini Durante l’inverno si ha sempre più spesso voglia di mangiare piatti caldi come zuppe di legumi e passati di verdure per riscaldarci. Accompagnare questi piatti con i crostini di pane li rende dei cibi completi e nutrienti. Possiamo ricavare i crostini anche dal pane raffermo che abbiamo già in casa.

La ricetta Tagliate il pane a cubetti e fatelo rosolare in una padella con

La ricetta Tagliate il pane a cubetti e fatelo rosolare in una padella con un po’ di olio extravergine di oliva, rosmarino, prezzemolo e sale. Oltre alla cottura in padella potete anche optare per il forno: predisponete i cubetti di pane su una teglia con carta forno e condite con olio, rosmarino, prezzemolo e sale, amalgamando bene; poi infornate a 200°. Quando arrivano a doratura, i vostri crostini per la zuppa sono pronti.

Le mozzarelle in carrozza sono un antipasto tipico della cucina napoletana. Infatti un’altra alternativa

Le mozzarelle in carrozza sono un antipasto tipico della cucina napoletana. Infatti un’altra alternativa deliziosa per riutilizzare il pane raffermo è lasciarlo sposare con la mozzarella. Un irresistibile mix di sapori semplice e veloce da preparare.

La ricetta Tagliate a fette spesse il pane raffermo, passatelo in una terrina con

La ricetta Tagliate a fette spesse il pane raffermo, passatelo in una terrina con il latte e poi nell’uovo. Fate attenzione che il passaggio dal latte all’uovo sia veloce, così che il pane non si ammorbidisca troppo. Poi posizionate sul pane una fetta di mozzarella e ricoprite con un’altra fetta di pane in modo da formare un panino. Infornate a 200° il tutto e avrete la vostra mozzarella in carrozza.

Il Pane fritto siciliano E’ una preparazione che ormai sta scomparendo dalle tavole siciliane,

Il Pane fritto siciliano E’ una preparazione che ormai sta scomparendo dalle tavole siciliane, lasciando il posto a tartine e bruschette. Anche questa ricetta serviva a recuperare e a non buttar via il pane raffermo di 2 -3 giorni. La particolarità di questa ricetta semplicissima è che da infinito spazio alla fantasia. Infatti una volta preparato il pane fritto, lo si può condire come vuoi, puoi farne un appetizer salato o un dolce per la merenda.

La Ricetta In una teglia larga adagiare le fette di pane e bagnarle con

La Ricetta In una teglia larga adagiare le fette di pane e bagnarle con il latte e farle ammorbidire. Attenzione a non versare troppo latte perché, poi, le fette potrebbero disfarsi. Sgocciolate le fette di pane dal latte in eccesso e ponetele in una padella in cui avrete fatto scaldare l'olio d'oliva. Fatele friggere dorandole uniformemente da ogni parte; quindi mettetele su un piatto con carta assorbente da cucina per eliminare ogni eccesso d'olio. Ora non resta altro che dare sfogo alla vostra fantasia. Se volete consumarlo nella sua versione salata basta salare ogni fetta, metterci sopra una fettina di mozzarella ed una spolverata d'origano, oppure adagiarvi una piccola fetta di mortadella o salame, o una fettina di ricotta ed un tocchetto di salame, o ancora, per chi le ama, una fettina di formaggio forte ed un filetto d'acciuga. Se invece ne volete fare un dolcetto sfizioso potete solo spolverarlo di zucchero, oppure spalmare le fette con miele o marmellate varie, o preparare della ricotta dolce e con questa spalmare le fettine, magari grattugiandovi sopra del cioccolanto fondente. Fate Voi, e buon appetito.

Pane raffermo, melanzane e pomodori La ricetta del pane raffermo e melanzane con pomodorini

Pane raffermo, melanzane e pomodori La ricetta del pane raffermo e melanzane con pomodorini è tipica della tradizione culinaria calabrese. Una rivisitazione arricchita delle conosciutissime melanzane a funghetto, dove viene aggiunto del pane raffermo sbriciolato e mescolato al formaggio e pepe. Sicuramente ricetta povera ma gustosa. Un’idea per utilizzare il pane raffermo e per dare più sostanza alle semplicissime melanzane con pomodorini.

La ricetta Ingredienti: 500 g di melanzane, 300 g di pomodori maturi , qualche

La ricetta Ingredienti: 500 g di melanzane, 300 g di pomodori maturi , qualche foglia di basilico, sale, peperoncino piccante se gradito , olio evo , 1 spicchio di aglio, pane raffermo 2 fette medie, formaggio grattugiato Procedimento: Lavare accuratamente le melanzane. Tagliarle a listarelle e metterle in uno scolapasta con una manciata di sale per eliminare l’acqua di vegetazione. Sotto peso per 30 minuti circa. Strizzare le melanzane. Far scaldare l’olio in un tegame antiaderente, rosolare appena lo spicchio di aglio e aggiungere le melanzane. Far cuocere, girando spesso, per 10 minuti circa. Lavate i pomodori, tagliarli a dadini e aggiungerli alle melanzane. Regolare di sale (attenzione: le melanzane sono già salate). Allontanare l’aglio e aggiungere il peperoncino piccante a piacere. Continuare la cottura a fuoco medio per altri 10/15 minuti circa. Se necessita unire qualche cucchiaio di acqua. In una ciotola grattugiare il pane raffermo o sbriciolarlo con le mani, unire il formaggio e regolare di sale e pepe. Mescolare bene Alcuni minuti prima di spegnere il fuoco unire il pane raffermo alle melanzane e mescolare il tutto. Servire caldo con foglie di basilico.

La ribollita toscana Quando si parla di cucina tipica toscana è spontaneo pensare alla

La ribollita toscana Quando si parla di cucina tipica toscana è spontaneo pensare alla Ribollita, la zuppa semi-solida preparata con pane raffermo, cavolo nero e fagioli, diffusa in particolare nella Piana di Pisa e nei territori di Firenze e Arezzo. Emblema e vanto di molte trattorie e ristoranti di oggi, con il termine Ribollita si fa riferimento ad un procedimento piuttosto che un insieme codificato di ingredienti: l’atto di far ri-bollire una seconda volta o più volte una zuppa preparata in anticipo. Il nome stesso del piatto lascia intuire che, per la sua preparazione, si procedeva ad una ribollitura degli avanzi dei vari pasti serviti durante la settimana che venivano “ravvivati” mediante la loro mescolatura ed ulteriore cottura. Già in età medievale, è attestato che fosse diffusa una zuppa di recupero che può essere considerata la diretta antenata dell’attuale ribollita. Una minestra di magro che massaie e contadine preparavano il venerdì, quando la religione e la povertà suggerivano di astenersi dal consumare carne, lardo, strutto e, in qualche zona, perfino i latticini e il tuorlo delle uova. Rimanevano a disposizione solo il pane, le verdure e le erbe selvatiche, i legumi, la pasta o la polenta.

La Ricetta Ingredienti Pane 250 g, toscano (non salato), Fagioli 800 g, cannellini freschi,

La Ricetta Ingredienti Pane 250 g, toscano (non salato), Fagioli 800 g, cannellini freschi, Bietola 1 cespo, Cavolo nero 1 mazzetto, Cavolo verza ½, Carote 5, medie, Patata 4, medie, Sedano 3 gambi, meglio se bianco, Pomodoro 2 + 1 cucchiaio concentrato, Timo qb, Cipolla 1 media, Aglio 2 spicchi, Olio extravergine d'oliva , Sale qb, Pepe qb Tempo di preparazione 40 m - Tempo di cottura 2 h 30 m - Porzioni 4 Preparazione Per preparare la ribollita secondo la ricetta originale toscana, iniziate tagliando le verdure a pezzi di media grandezza, lessate i fagioli cannellini e passateli al setaccio con la loro acqua di cottura, lasciatene alcuni interi, dopodichè fate soffriggere in una pentola la cipolla con l’olio. Quando la cipolla sarà imbiondita potrete aggiungere anche i pomodori rossi ed il cucchiaio di concentrato. Dopo alcuni minuti di cottura a fuoco medio aggiungete la purea di fagioli e quelli interi, mescolate ed aggiungete tutte le altre verdure a pezzetti. Salate e pepate a piacere, quindi aggiungete il timo. Lasciate cuocere per 2 ore almeno dopo avere aggiunto 6 mestoli di acqua. La zuppa va servita su un fondo di almeno 2 fette di pane precedentemente abbrustolito e strofinato con l’aglio. Una volta preparata la zuppa, con le fettine di pane come spiegato sopra, per ottenere una ribollita secondo la ricetta originale toscana è sufficiente scaldarla in forno coperta da uno strato superficiale di fettine assai sottili di cipolla, naturalmente il tegame utilizzato è il tradizionale coccio. Una volta imbiondita la cipolla si può cospargere sulla superficie della ribollita originale toscana, quindi servirla calda con olio a crudo.

Pasta con mollica ed alici La pasta con la mollica è una ricetta tipica

Pasta con mollica ed alici La pasta con la mollica è una ricetta tipica della Sicilia dove viene anche chiamata “pasta c’anciova e muddica atturrata” ovvero pasta con la mollica e le acciughe: un piatto semplice e davvero veloce che risolve pranzi e cene senza stravolgere la propria routine e che, se si utilizzano prodotti di qualità, è un vero piacere per il palato. L’accostamento dell’acciuga con la mollica di pane, infatti, riduce il sapore “importante” delle acciughe senza per questo coprirlo e si abbina perfettamente con un bianco fruttato. La pasta da scegliere sono i classici spaghetti che si sposano benissimo con il condimento e volendo si può aggiungere qualche pomodoro che, pur non essendo previsto nella ricetta originale, non è affatto male.

La Ricetta Ingredienti: 200 grammi di spaghetti, 4/5 filetti di acciughe dissalate, 3 spicchi

La Ricetta Ingredienti: 200 grammi di spaghetti, 4/5 filetti di acciughe dissalate, 3 spicchi di aglio, 100 grammi di mollica di pane o pane raffermo tagliato a pezzetti, 1 cucchiaio di finocchietto fresco, 1/2 peperoncino piccante fresco (o un cucchiaino di quello secco), 100 ml di olio extravergine di oliva, sale. Preparazione - Tempo di preparazione: 15 minuti 1. Schiacciare 2 spicchi di aglio e metterli in una padella con metà olio extravergine di oliva, le acciughe sminuzzate, il peperoncino tritato (o i fiocchi secchi) e far rosolare il tutto fin quando le acciughe non sono del tutto spappolate. 2. Sbriciolare la mollica o tagliare in piccoli pezzetti il pane raffermo e rosolarlo a fuoco basso con poco olio e lo spicchio di aglio schiacciato. Una volta rosolata salare e aggiungere il finocchietto. 3. Cuocere la pasta al dente quindi condirla con il sughetto di alici e, una volta pronti, versarli nella padella con la mollica rosolata, mischiare e impiattare. Variante: qualcuno aggiunge anche pinoli e uvetta, a quanto pare è molto buona anche in questo modo. Consiglio: se avanza in teoria sarebbe da buttare ma se la riscaldate in padella aggiungendo un pochino di olio è buonissima, croccantina, saporita e scrocchiarella.

Polpette di pane ripiene di mozzarella e speck Polpette di pane ripiene con mozzarella

Polpette di pane ripiene di mozzarella e speck Polpette di pane ripiene con mozzarella e speck è una ricetta semplice, economica e ideale per riciclare il pane raffermo. Con pochi ingredienti si riesce a realizzare un secondo piatto davvero gustoso. Le polpette di pane ripiene possono essere farcite con tutto quello che troviamo in frigo: mozzarelle, formaggi vari, prosciutto, mortadella, salame e tanto altro. E’ una ricetta salva-cena e salva-avanzi

La ricetta Ingredienti: 400 g di pane raffermo, sale, pepe, 1 uovo, formaggio grattugiato

La ricetta Ingredienti: 400 g di pane raffermo, sale, pepe, 1 uovo, formaggio grattugiato q. b. , latte q. b. , aglio e prezzemolo se gradito, olio per frittura, 100 g circa di mozzarella, speck tagliato a fette q. b. Preparazione: In una ciotola capiente aggiungere il pane raffermo (io non elimino la crosta dal pane altrimenti che riciclo è? ) e ricoprirlo di acqua o latte. Dopo alcuni minuti, quando il pane sarà diventato morbido, strizzarlo per bene cercando di eliminare l’acqua o il latte in eccesso e sbriciolarlo in una ciotola capiente. Aggiungere al pane sbriciolato: l’uovo sbattuto, il formaggio, aglio e prezzemolo tritato finemente se gradito e regolare di sale e pepe. Amalgamare tutti gli ingredienti impastando con le mani. Se il composto dovesse risultare troppo morbido aggiungere altro formaggio o pan grattato. Con le mani bagnate formare le polpette di pane: prendere un po’ di composto, allargarlo e inserire pezzetti di mozzarella e speck, chiudere formando la polpetta. In un tegame portare a giusta temperatura abbondante olio e friggere le polpette. Far cuocere le polpette di pane sullo stesso lato fino a quando non avranno raggiunto la doratura e poi girarle per farle cuocere uniformemente. Per una versione un po’ più leggera: disporre le polpette su una teglia da forno foderata con carta forno, condirle con un filo di olio evo e infornarle a 180° per 15/20 di minuti finché non saranno dorate avendo cura di girarle a metà cottura. Scolarle e adagiarle di carta assorbente. Servire le polpette di pane farcite calde

Panzanella di mare Fresca, leggera e di gusto la panzanella di mare. Nelle località

Panzanella di mare Fresca, leggera e di gusto la panzanella di mare. Nelle località marine modificano questa splendida ricetta, aggiungendo dei crostacei e dei molluschi. Gli ingredienti base della panzanella sono: pane toscano, pomodori, cipolla, aromi; questo piatto tipico viene chiamato anche panmolle, pansanella o panmòllo. Un piatto unico che vi delizierà.

La ricetta Ingredienti per 4 persone: • 4 fette di pane toscano (o di

La ricetta Ingredienti per 4 persone: • 4 fette di pane toscano (o di semola di grano duro integrale, di modo da rendere questa ricetta a basso indice glicemico) • 400 grammi di calamari (vanno bene anche quelli surgelati e già tagliati) • 300 grammi di vongole • 200 grammi di gamberi già puliti • due pomodori tipo Occhi di bue • un cetriolo • una cipolla di Tropea • basilico • uno spicchio di aglio • 3 cucchiai di olio extra vergine di oliva, due cucchiai di aceto di vino bianco • Sale, pepe nero macinato sul momento Procedimento: Sbucciate l’aglio e mettetelo in una padella con u cucchiaio di olio. Accendete la fiamma e unite i calamari. Fate rosolare i calamari e unite le vongole e i gamberi. Salate se necessario e fate cuocere per 5/minuti. Spegnete la fiamma e fate raffreddare o intiepidire. Togliete il fondo di cottura e tenetelo da parte. Lavate i pomodori. Pelate la cipolla ed il cetriolo. Affettate la cipolla. Affettate il cetriolo e tagliate a pezzetti i pomodori. Riunite tutto in una ciotola e condite con una presa di sale, i due cucchiai di olio, l’aceto, le foglie di basilico spezzettate e mescolate. Tostate in una padella le fette di pane. Bagnate il pane con il fondo del pesce e sbriciolatelo. Unite il pane ed il pesce alle verdure condite e mescolate delicatamente. Servite la panzanella di mare o a temperatura ambiente o lasciata raffreddare, preventivamente, in frigo per un’ora e coperta da pellicola.

Mazzamurru Una ricetta tipica sarda, il mazzamurru ( pane al sugo), pane raffermo condito

Mazzamurru Una ricetta tipica sarda, il mazzamurru ( pane al sugo), pane raffermo condito con sugo di pomodoro e pecorino grattugiato. Questo piatto è povero ma al tempo stesso gustoso, sano e genuino, fa parte della tradizione Cagliaritana. Una ricetta semplice e veloce, un’idea per riciclare il pane, e perché no… economica che non guasta mai. Questa ricetta mi è stata tramandata dalla mia mamma. Vediamo come si realizza questa ricetta dal nome cosi strano…. [ricetta di Simone]

La ricetta INGREDIENTI ( per 4 persone ) • • • 4 / 5

La ricetta INGREDIENTI ( per 4 persone ) • • • 4 / 5 panini raffermi 20 Pomodori freschi maturi oppure 450 gr di pomodori pelati 4 foglie di Basilico fresco Olio evo e sale q. b. 50 gr di Pecorino sardo stagionato grattugiato PROCEDIMENTO Per prima cosa prepariamo il sugo, tritare la cipolla alla julienne, scaldate un cucchiaio di olio evo in un tegame abbastanza capiente e far soffriggere la cipolla per bene. Nel frattempo lavate e tagliate i pomodori freschi o i pomodori pelati a concassea (dadini) e aggiungeteli al soffritto, mettete le foglia di basilico fresco e salate a piacimento. Far cuocere il sugo di pomodoro per un circa mezz’ora, mescolando ogni tanto. Dopo di che, spegnete, lasciate intiepidire per alcuni minuti e passate il tutto nel passa pomodoro. Tagliate il pane raffermo in pezzi non troppo piccoli, allungate la salsa con un po di acqua e gettateci i pezzi di pane e fate scaldare il tutto per alcuni minuti a fuoco basso, quando il pane avrà assorbito parte del sugo di pomodoro aggiungete il pecorino grattugiato e servite!

In conclusione Ci auguriamo che queste ricette vi abbiano stimolato la fantasia e l’appetito

In conclusione Ci auguriamo che queste ricette vi abbiano stimolato la fantasia e l’appetito e la voglia di sperimentarvi in nuove ricette con il pane raffermo. Fateci sapere cosa ne pensate e condividete se vi va le vostre ricette con noi inviandole a cd. lostormo@yahoo. it