SETTORE PRIMARIO Il settore primario comprende 1 le

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SETTORE PRIMARIO • Il settore primario comprende: 1) le coltivazioni agricole 2) l’allevamento 3)

SETTORE PRIMARIO • Il settore primario comprende: 1) le coltivazioni agricole 2) l’allevamento 3) l’economia forestale 4) la pesca

AGRICOLTURA • Può sembrare anacronistico nelle discipline economiche riservare spazio all’agricoltura in quanto nelle

AGRICOLTURA • Può sembrare anacronistico nelle discipline economiche riservare spazio all’agricoltura in quanto nelle società avanzate è presente una cesura tra prodotto e produzione e assenza di legame tra prodotto, luogo di produzione e produttore • Mercato globale modificato costumi delle popolazioni: no stagionalità e identità geografica • Innovazioni tecnologiche conservazione e trasporto

AGRICOLTURA Al contempo nelle società avanzate spasmodica ricerca prodotti enogastronomici di nicchia, tipici e

AGRICOLTURA Al contempo nelle società avanzate spasmodica ricerca prodotti enogastronomici di nicchia, tipici e particolari Da una parte processi di semplificazione, omologazione e globalizzazione, dall’altra attenzione al locale come fattore caratterizzante una produzione agricola che esalta il peso della vita locale, dei processi produttivi tradizionali e dei luoghi in cui si svolgono le attività agricole

CENTRALITA’ NELLE DINAMICHE DELL’ECONOMIA MONDIALE • Per millenni sussistenza società umane: costruzione civiltà rurale

CENTRALITA’ NELLE DINAMICHE DELL’ECONOMIA MONDIALE • Per millenni sussistenza società umane: costruzione civiltà rurale su cui si fondano le civiltà- determinante per lo sviluppo di modelli economici e per l’organizzazione del territorio, degli insediamenti, del paesaggio e della strutturazione sociale delle comunità • Attività prevalente nei paesi poveri o in via di sviluppo: ad essa si dedica una grandissima parte della popolazione mondiale • Stretto rapporto tra agricoltura e ambiente • Integrazione agricoltura con altre attività (tempo libero, turismo) soprattutto nei paesi industrializzati

NUOVO RUOLO AGRICOLTURA • Rinascita interesse verso rurale: spazi rurali= ricchezza da valorizzare sia

NUOVO RUOLO AGRICOLTURA • Rinascita interesse verso rurale: spazi rurali= ricchezza da valorizzare sia in chiave economica che di qualità della vita • Stretto legame tra attività agricola e territorio: agricoltura centro di processi di sviluppo locale, originalità e valore aggiunto che altre attività non offrono • Forte senso identità mondo rurale

RUOLO AGRICOLTURA A SCALA LOCALE • Continuare vocazione produttiva attraverso percorsi di qualità per

RUOLO AGRICOLTURA A SCALA LOCALE • Continuare vocazione produttiva attraverso percorsi di qualità per rispondere alla crescente richiesta prodotti di nicchia • Offrire nuove opportunità: agriturismo, turismo rurale, educazione ambientale • Contadino punto di riferimento per il controllo ambientale del territorio (legislazione comunitaria) • Agricoltura chiamata a conciliare una dicotomia, forse inconciliabile, tra locale e globale

GEOGRAFIA AGRARIA • Nascita agricoltura 8000 -7000 a. C. tra Indo e Nilo •

GEOGRAFIA AGRARIA • Nascita agricoltura 8000 -7000 a. C. tra Indo e Nilo • V secolo civiltà potamiche: irrigazione • La percentuale di superficie coltivata varia in misura notevole nelle diverse parti del mondo in quanto l’agricoltura è fra le attività economiche quella più influenzata dai fattori naturali e soprattutto: 1) CLIMA 2) RILIEVO 3) QUALITA’ SUOLI

REGIONI AGRICOLE • I diversi tipi di suolo unitamente ai climi permettono di individuare

REGIONI AGRICOLE • I diversi tipi di suolo unitamente ai climi permettono di individuare 7 grandi aree: 1) Regioni equatoriali 2) Regioni della savana (subequatoriali) 3) Regioni desertiche calde 4) Regioni monsoniche 5) Regioni mediterranee 6) Regioni temperate 7) Regioni della tundra, della taiga e del freddo

REGIONI EQUATORIALI • Clima caldo e umido con fitta vegetazione forestale usata per la

REGIONI EQUATORIALI • Clima caldo e umido con fitta vegetazione forestale usata per la produzione del legname (foresta equatoriale o pluviale) • In alcune regioni foresta sostituita da agricoltura commerciale e speculativa: Malaysia-Indonesia-Amazzonia (caucciù); Ghana e Zaire (cacao) • Altrove agricoltura di sussistenza

REGIONI DELLA SAVANA • Zona intertropicale a stagione secca all’interno dei continenti (clima subequatoriale)

REGIONI DELLA SAVANA • Zona intertropicale a stagione secca all’interno dei continenti (clima subequatoriale) • Temperature elevate e stagionalità precipitazioni • Paesaggio prativo con economia pastorale: Nomade (Nigeria-Zambia) Sedentario-estensiva (Australia- America Latina)

REGIONE DELLA SAVANA • Molto diffusa è la monocoltura: 1) Caffè (Brasile meridionale) 2)

REGIONE DELLA SAVANA • Molto diffusa è la monocoltura: 1) Caffè (Brasile meridionale) 2) Canna da zucchero (Indie occidentali) 3) Frutta (America centrale e Africa occidentale)

REGIONI DESERTICHE CALDE • Suoli aridi • Allevamento nomade (Sahara) • Oasi: uniche zone

REGIONI DESERTICHE CALDE • Suoli aridi • Allevamento nomade (Sahara) • Oasi: uniche zone irrigue con pratiche intensive per coltivazione mais, cotone, canna da zucchero, palma • Deserti freddi: altipiani Asia centrale = allevamento estensivo

REGIONI MONSONICHE • Temperature elevate e forti venti • Fitta vegetazione (Asia meridionale) •

REGIONI MONSONICHE • Temperature elevate e forti venti • Fitta vegetazione (Asia meridionale) • Alta densità demografica: agricoltura intensiva di sussistenza (riso) • Nelle stagioni secche: barbabietola, miglio, fagiolo, canna, caucciù, tè…leguminose e cereali poveri

REGIONI MEDITERRANEE • Estati calde, inverni miti e precipitazioni nei mesi invernali • Macchia

REGIONI MEDITERRANEE • Estati calde, inverni miti e precipitazioni nei mesi invernali • Macchia mediterranea • Europa mediterranea, coste settentrionali Africa e medio-oriente, coste Mar Nero, Mar Caspio, California, Giappone centro-meridionale • Presenti tutti i tipi di strutture agrarie • Ad eccezione del latifondo, proprietà agricole tendenzialmente piccole e coltivate intensivamente

REGIONI TEMPERATE • Principali aree agricole del pianeta perché in paesi sviluppati e con

REGIONI TEMPERATE • Principali aree agricole del pianeta perché in paesi sviluppati e con clima temperato 1) Zone oceaniche (Europa nord-occidentale e Nord -est USA): agricoltura commerciale realizzata intensivamente su appezzamenti di piccole e medie dimensioni; allevamento intensivo; ortaggi per mercati urbani, cereali nelle zone più asciutte 2) Pianure USA (Praterie), Steppe russe, Argentina: forme di agricoltura commerciale che includono pastorizia e coltivazione cerealicola estensiva

REGIONI DELLA TUNDRA • Inverni rigidi e estati brevi • Agricoltura rarefatta con tecniche

REGIONI DELLA TUNDRA • Inverni rigidi e estati brevi • Agricoltura rarefatta con tecniche di sussistenza • Sparute regioni fertili vicino alle coste hanno consentito la formazione di nuclei di popolazione agricola sedentaria ma prevale la pastorizia nomade (Lapponi, Tungusi), la caccia e la pesca

SPAZIO AGRICOLO • Storicamente le società rurali hanno intessuto con l’ambiente naturale un rapporto

SPAZIO AGRICOLO • Storicamente le società rurali hanno intessuto con l’ambiente naturale un rapporto complesso in cui hanno inciso fattori demografici, sociali ed economici • Entro ciascuna delle grandi aree climatiche si è assistito alla formazione di definiti SISTEMI COLTURALI basati sulla associazione di 2 o più varietà che pur rispettando i vincoli naturali, dipendono dalle condizioni tecnologiche e dalle scelte dei gruppi umani • L’insieme di tali fattori fa sì che lo spazio agricolo sia strutturato e abbia una organizzazione che dipende sia dalle condizioni ambientali sia da fattori di natura economico-sociale, quali i mercati di sbocco, la scelta dei sistemi colturali, i livelli produttivi, l’insieme delle infrastrutture.

PAESAGGI AGRARI • Il controllo dello spazio agricolo avviene attraverso l’insediamento rurale che può

PAESAGGI AGRARI • Il controllo dello spazio agricolo avviene attraverso l’insediamento rurale che può essere accentrato in villaggi o sparso nei campi • L’insediamento rappresenta uno degli elementi fondamentali del paesaggio agrario insieme con le forme di proprietà fondiaria, con le produzioni ed il regime di conduzione delle aziende, con la specializzazione o con la combinazione degli indirizzi produttive e con le tecniche colturali

FORME DI PAESAGGIO AGRARIO 1) PAESAGGI AGRARI EUROPA OCCIDENTALE E CENTRALE 2) PAESAGGI AGRARI

FORME DI PAESAGGIO AGRARIO 1) PAESAGGI AGRARI EUROPA OCCIDENTALE E CENTRALE 2) PAESAGGI AGRARI DEL MONDO MEDITERRANEO 3) PAESAGGI AGRARI AMERICA SETTENTRIONALE 4) PAESAGGI AGRARI ZONA INTERTROPICALE

PAESAGGI AGRARI EUROPA OCCIDENTALE E CENTRALE • Lo spazio agricolo europeo si estende in

PAESAGGI AGRARI EUROPA OCCIDENTALE E CENTRALE • Lo spazio agricolo europeo si estende in maniera pressoché continua avvolgendo i massicci forestali e lo spazio urbanoindustriale • Presenta due tipi prevalenti di paesaggio: 1) OPENFIELD: campi aperti privi di recinzione; diffusi in tutta Europa centro-settentrionale; dominano Francia ad est dell’Elba; derivano da pratiche medievali di rotazione collettiva delle colture; abitazioni raggruppate in villaggi; prevalenza logica collettività; oggi ostacolo al progresso = ricomposizione fondiaria; in Italia per es. Abruzzo montano calcareo 2) BOCAGE: campi chiusi contornati da muretti, staccionate, siepi…; piccoli campi di forma regolare; assenza spirito comunitario nelle pratiche agricole; stile insediativo = case isolate; assenza lavoro collettivo e impronta individualistica dell’attività; oggi tende a regredire perché frazionamento e recinzioni ostacolo a meccanizzazione e spreco di spazio; in Italia per es. Abruzzo marittimo argilloso

PAESAGGI AGRARI DEL MONDO MEDITERRANEO • Caratteristica fondamentale: discontinuità dell’occupazione del suolo e coesistenza

PAESAGGI AGRARI DEL MONDO MEDITERRANEO • Caratteristica fondamentale: discontinuità dell’occupazione del suolo e coesistenza numerose forme di paesaggio su spazi ristretti perché: § struttura morfologica fatta di montagne modeste ma scoscese che racchiudono altipiani e pianure § Forti contrasti termometrici e pluviometrici tra zone vicine § Vicende storiche complesse

PAESAGGI AGRARI DEL MONDO MEDITERRANEO • Alternanza: 1) Paesaggi esclusivamente pastorali: sia montagna che

PAESAGGI AGRARI DEL MONDO MEDITERRANEO • Alternanza: 1) Paesaggi esclusivamente pastorali: sia montagna che pianura 2) Paesaggi a campi aperti: negli antichi domini del latifondo cerealicolo (regioni interne Italia meridionale, Meseta spagnola, Tessalia e Macedonia in Grecia, Turchia) 3) Paesaggi a campi chiusi: diffusi soprattutto nelle colline (Abruzzo marittimo) 4) Paesaggi della policoltura: in terreni sia seccagni (olivo, vite, mandorlo, fico a alberi da frutta) che irrigui (pianure irrigate = huertas; pianure ai piedi di vigorose montagne calcaree con sorgenti e falde freatiche: pianure spagnole; pianure di Palermo e Campania in Italia; pianure Maghreb; pianure Asia occidentale; pianure di Sparta ecc…in Grecia)

PAESAGGI AGRARI AMERICA SETTENTRIONALE • Terre messe a coltura dopo che in Europa sviluppata

PAESAGGI AGRARI AMERICA SETTENTRIONALE • Terre messe a coltura dopo che in Europa sviluppata economia industriale • Imprese agricole con carattere preindustriale • Due tipi di paesaggio: 1) RANG (Canada francofono- Louisiana): maglia poderale fatta di grandi lotti rettangolari tutti della stessa ampiezza e perpendicolari a un fiume o a una strada; i colonizzatori iniziavano a dividere il territorio dai fiumi maggiori e poi tracciavano le strade; insediamento rurale con aspetto monotono di abitazioni che sorgono in fila (RANG) a uguale distanza 2) TOWNSHIP (area di colonizzazione anglosassone, maggior parte USA): struttura a scacchiera formata da quadrati delimitati da strade; abitazione tipica sorge lungo la strada con stalle, capannoni e sili e alberi per riparare dal vento • Il rigore della suddivisione dello spazio rurale in quadrati o rettangoli trova riscontro nella struttura delle città

PAESAGGI AGRARI DELA ZONA INTERTROPICALE • ¾ agricoltura intero globo • Grande varietà condizioni

PAESAGGI AGRARI DELA ZONA INTERTROPICALE • ¾ agricoltura intero globo • Grande varietà condizioni naturali, etnie, organizzazioni sociali, tecniche colturali e regimi politici che si traduce in una molteplicità di paesaggi agrari • Nell’insieme paesaggi legati ad economia di sussistenza che solo a tratti lascia il posto all’agricoltura commerciale e speculativa

PAESAGGI AGRARI DELA ZONA INTERTROPICALE 1) PAESAGGI AGRICOLTURA ITINERANTE: campi ricavati in radure bruciate

PAESAGGI AGRARI DELA ZONA INTERTROPICALE 1) PAESAGGI AGRICOLTURA ITINERANTE: campi ricavati in radure bruciate o disboscate con paesaggi agrari poco umanizzati e poco coltivati; villaggi costituiti da piccoli aggregati di capanne di legno abbandonate quando i campi si spostano 2) PAESAGGI AGRICOLTURA SEDENTARIA IN AMBIENTE SECCO: al centro villaggio e intorno corona di campi permanenti coltivati a miglio con qualche macchia di legumi e ortaggi 3) PAESAGGI DELLE OASI E DELLE BASSE PIANURE DELL’ASIA MONSONICA: coltivazioni tutto l’anno; risaie, leguminose e tuberi e paesaggi senza alberi nelle pianure monsoniche; nelle oasi deserti: giardini alberati con palme, alberi da frutta, banane, colture a cespuglio(cotone, vite), cereali e legumi 4) PAESAGGI PIANTAGIONI

FATTORI DI PRODUZIONE • Le forme di utilizzazione del suolo dipendono, oltre che dalle

FATTORI DI PRODUZIONE • Le forme di utilizzazione del suolo dipendono, oltre che dalle condizioni naturali, da come vengono combinati i FATTORI DI PRODUZIONE: 1) Terra 2) Capitale 3) Lavoro • Organizzazione imprenditoriale: combina i 3 fattori

SISTEMI AGRARI • I differenti modi di combinazione danno origine a 3 fondamentali SISTEMI

SISTEMI AGRARI • I differenti modi di combinazione danno origine a 3 fondamentali SISTEMI AGRARI: 1) Coltivazioni estensive: prevale fattore terra, scarso impiego manodopera e capitali → limitati ricavi per unità di superficie 2) Coltivazioni attive: elevato impiego lavoro umano (per es. orticoltura) 3) Coltivazioni intensive: elevato impiego capitali→ alti rendimenti per unità di superficie

PROPRIETA’ FONDIARIA • Le modalità con cui viene organizzata l’utilizzazione del suolo dipendono strettamente

PROPRIETA’ FONDIARIA • Le modalità con cui viene organizzata l’utilizzazione del suolo dipendono strettamente dal regime di proprietà fondiaria • Le forme prevalenti di proprietà fondiaria sono 4: 1) Proprietà comune: la terra appartiene al villaggio, tribù, gruppo e alle famiglie viene concesso il diritto alla coltivazione di un lotto assegnato secondo rotazione fatta in base alle usanze locali (Africa nera, arcipelaghi Oceania, India, plaghe Asia centro-orientale, popoli indigeni America Latina) 2) Proprietà privata: mondo occidentale, America, Australia, Nuova Zelanda, India, Africa Meridionale) 3) Proprietà pubblica: proprietà concessa in godimento ai privati con diverse forme contrattuali, percentuale variabile (92% Israele, 33% USA, 4% Francia) 4) Proprietà collettiva: paesi ad economia comunista, lo Stato gestisce lo sfruttamento del suolo in due modi→ grandi aziende o cooperative cittadini, oggi privatizzazioni

PROPRIETA’ PRIVATA • Dopo anni 80 e crisi mondo comunista privatizzazione • Presenta dimensioni

PROPRIETA’ PRIVATA • Dopo anni 80 e crisi mondo comunista privatizzazione • Presenta dimensioni variabili non solo da un paese all’altro ma nello stesso paese per fattori naturali, storici e sociali 1) Piccola proprietà: meno di 20 ettari 2) Media proprietà; tra 20 e 100 ettari 3) Grande proprietà: più di 100 ettari 1) e 2) prevalgono in Europa e Asia monsonica 3) Prevale in America e Australia

AZIENDA AGRARIA (AGRICOLA) • • • 1) 2) 3) 4) 5) 6) Unità produttiva

AZIENDA AGRARIA (AGRICOLA) • • • 1) 2) 3) 4) 5) 6) Unità produttiva gestita da una o più persone indipendentemente dal rapporto giuridico che le lega con la terra Non sempre coincidenza tra proprietà fondiaria e azienda agricola Esistono 6 tipi di azienda: Azienda a conduzione diretta: terra coltivata dal proprietario con aiuto dei familiari, superficie limitata Azienda a conduzione capitalistica: gestita da imprenditore che svolge funzioni direttive, fa ricorso a salariati fissi e periodicamente a braccianti; dimensioni medio-grandi; investimenti di capitali fissi e mobili; meccanizzazione operazioni Azienda a mezzadria: il proprietario affida a un colono la coltivazione con cui divide spese e guadagni (America latina, Africa sett. , Europa mediterranea e centro Italia, ma qui in estinzione perché illegale dagli anni 60) Azienda in affitto: il proprietario cede il diritto di coltivazione a un terzo dietro pagamento di un canone; nei paesi sottosviluppati l’affittuario è un contadino che produce per sfamare la famiglia; in quelli evoluti è un grosso imprenditore capitalista che fa produzioni industriali Azienda part-time: diffusa nei paesi più sviluppati (Giappone, Usa, Australia, Europa occ. ); gestione ex contadini impiegati nell’industria o in altre attività che si dedicano alla terra nei momenti di libertà e pe il resto ricorrono a braccianti o società di servizi Enfiteusi: contratto antico (mondo romano), sviluppo nel medioevo e oggi non esiste quasi più; proprietario concede in godimento perpetuo o lungo periodo all’enfiteuta che ha obbligo del canone e di miglioramenti e dopo 20 anni può diventare proprietario pagando una somma (affrancazione

LATIFONDO • Forma più patologica di proprietà a conduzione aziendale • Grandi proprietà caratterizzate

LATIFONDO • Forma più patologica di proprietà a conduzione aziendale • Grandi proprietà caratterizzate da colture estensive, soprattutto cerealicole, gestite non dal proprietario direttamente ma da un amministratore • Amministratore: subaffitta, sovraintende i lavori, recluta braccianti • Sopravvivenza struttura feudale • Sfruttamento lavoratori • Bassa produttività • America Latina, Vicino Oriente, Africa Settentrionale, alcune regioni Europa Mediterranea

AGRICOLTURA LATIFONDISTICA DEL MEZZOGIORNO • Italia settentrionale: ridimensionamento col fiorire dei Comuni e l’affermazione

AGRICOLTURA LATIFONDISTICA DEL MEZZOGIORNO • Italia settentrionale: ridimensionamento col fiorire dei Comuni e l’affermazione borghesia agraria • Italia meridionale: elemento predominante dell’assetto fondiario fino alla metà del 900 • Organizzazione economico-sociale del territorio: 1) Grosso centro abitato: insediamento accentrato, serbatoio di manodopera 2) Masseria: centro direzione e coordinamento, vasto complesso di edifici • 1951: Riforma agraria= forte riduzione ma no scomparsa; nascita piccola e media proprietà imprenditrice, contrazione popolazione agricola • Tuttavia l’insediamento rurale resta accentrato

ORDINAMENTO COLTURALE E PRODUTTIVO • Indica il tipo di colture, la porzione di superficie

ORDINAMENTO COLTURALE E PRODUTTIVO • Indica il tipo di colture, la porzione di superficie assegnata ad ognuna, l’ordine con cui una coltura si succede all’altra e i rapporti tra coltura e allevamento • Per quanto riguarda la natura si distinguono: colture erbacee e colture legnose • Per quanto riguarda l’utilizzazione della superficie aziendale: 1) Coltura specializzata (monocoltura) 2) Coltura promiscua (policoltura)

AFFRANCAMENTO DALLE CONDIZIONI NATURALI • Condizionamenti imposti dalla natura nell’attività agricola→ intensità differente in

AFFRANCAMENTO DALLE CONDIZIONI NATURALI • Condizionamenti imposti dalla natura nell’attività agricola→ intensità differente in rapporto al diverso grado di sviluppo tecnologico e scientifico • Capacità controllo e trasformazione condizioni naturali • INNOVAZIONI

INNOVAZIONI LABOUR-SAVING • Risparmio manodopera • Mezzi meccanici e sistemi informatizzati • Incremento produzione

INNOVAZIONI LABOUR-SAVING • Risparmio manodopera • Mezzi meccanici e sistemi informatizzati • Incremento produzione per ora lavorata • • LAND-SAVING Risparmio di terra Sviluppo chimica (fertilizzanti, fitofarmaci) Progresso genetica Incremento produzione globale per unità di superficie

PROGRESSO TECNICO • Modifica e miglioramento composizione chimica terreni → uso fertilizzanti • Produttività

PROGRESSO TECNICO • Modifica e miglioramento composizione chimica terreni → uso fertilizzanti • Produttività regioni aride → sistemi di irrigazione • Limiti climatici →parziale superamento attraverso varietà ibride • Terreni compatti una volta incolti → uso macchinari • Clima → serre riscaldate • Zone paludose → bonifica

PROGRESSO TECNICO • L’uso di queste misure dipende dalle condizioni economiche e tecnologiche delle

PROGRESSO TECNICO • L’uso di queste misure dipende dalle condizioni economiche e tecnologiche delle diverse società umane • Produttività biologica terreno = misurale potenzialità agricole dei suoli • Raffronto fra aree maggiormente produttive e aree con maggiore produttività biologica → non necessariamente coincidenza • Discrepanza fra capacità biologica dei suoli e resa reale in termini d prodotto • Es. : alcune fra le più importanti regioni agricole ( corn belt in USA, Europa e Russia) eccedenze produttive pur con produttività biologica bassa; zone intertropicali: alta produttività biologica, bassa resa produttiva

RIVOLUZIONE VERDE • Negli ultimi 50 anni la produzione agricola è cresciuta ad un

RIVOLUZIONE VERDE • Negli ultimi 50 anni la produzione agricola è cresciuta ad un tasso di incremento superiore alla popolazione. 1) PRIMA RIVOLUZIONE VERDE (Green revolution): avviata nel 1943 dalla fondazione Rockfeller → programma di ricerca di nuove varietà di frumento, mais e leguminose a favore del 3° mondo 2) SECONDA RIVOLUZIONE VERDE (Gene revolution): sviluppo biotecnologie →trasferimento geni da una specie all’altra, creazione nuovi organismi viventi (piante transgeniche)

BIOTECNOLOGIE • Insieme delle tecnologie che manipolano microorganismi, colture cellulari o altri agenti biologici

BIOTECNOLOGIE • Insieme delle tecnologie che manipolano microorganismi, colture cellulari o altri agenti biologici tramite l’uso integrato della biochimica, della microbiologia e dell’ingegneria genetica • IBRIDAZIONE (incrocio): 1) Frutti più abbondanti e qualitativamente superiori 2) Compimento ciclo produttivo in breve periodo →estensione spazio agricolo 3) Maggiore resistenza agli agenti patogeni 4) Aumento contenuto proteico 5) Adattamento a più terreni

BIOTECNOLOGIE • Negli ultimi decenni → raddoppio o triplicazione della produzione agricola senza estendere

BIOTECNOLOGIE • Negli ultimi decenni → raddoppio o triplicazione della produzione agricola senza estendere la superficie coltivata • Tendenza settore agricolo paesi sviluppati → aumentare le rese delle terre coltivate anziché aumentare lo spazio coltivato • Vantaggi: 1) No spese nuove infrastrutture 2) No spostamento popolazione 3) Nuove produzioni vicine alle regioni di domanda • FAO e altre organizzazioni internazionale sostengono che le biot. possano ridurre povertà e fame • Principali utilizzatori colture transgeniche: USA, ma anche Cina, Brasile, Canada, Argentina • EUROPA: forti resistenze perché non naturali, riducono biodiversità, impoveriscono e rendono più fragile l’ambiente → in EU incremento agricoltura biologica

FORME DI AGRICOLTURA Dal punto di vista economico: 1) Agricoltura di sussistenza: oltre 2/3

FORME DI AGRICOLTURA Dal punto di vista economico: 1) Agricoltura di sussistenza: oltre 2/3 per autoconsumo 2) Agricoltura di mercato: almeno 1/3 alla vendita Secondo un ventaglio di indicatori di carattere sociale, funzionale, produttivo e strutturale: 1) Agricoltura itinerante 2) Agricoltura di sussistenza estensiva 3) Agricoltura di sussistenza intensiva 4) Agricoltura commerciale 5) Agricoltura speculativa 6) Agricoltura collettiva Le prime 3 rientrano nell’agricoltura di sussistenza Le ultime 3 in quella di mercato

AGRICOLTURA ITINERANTE • Forma più primitiva: dopo sfruttamento territorio ci si sposta per coltivarne

AGRICOLTURA ITINERANTE • Forma più primitiva: dopo sfruttamento territorio ci si sposta per coltivarne un altro • Africa, fascia tropicale, zone Asia sud-orientale, zone America Latina • Gruppi etnici che vivono in villaggi abitati dalla stessa tribù • Sfruttamento collettivo suolo che appartiene al villaggio e concesso al capofamiglia • Sfruttamento eccessivo, abbandono e ritorno dopo 20 anni • Necessario molto spazio • Bassa densità

AGRICOLTURA DI SUSSISTENZA ESTENSIVA • Regioni con piogge scarse • Struttura fondiaria: coesistenza minifondo

AGRICOLTURA DI SUSSISTENZA ESTENSIVA • Regioni con piogge scarse • Struttura fondiaria: coesistenza minifondo e latifondo • Ordinamenti produttivi: prevalenza colture cerealicole alternate al maggese • Aziende divise in 2 o 3 lotti a forma rettangolare ciascuno dei quali a turno rimane incolto e dedicato al pascolo • In area mediterranea cereali integrati da alberi resistenti alla siccità (olivo, noce, mandorlo…)

AGRICOLTURA DI SUSSISTENZA INTENSIVA • Aree a forte densità di popolazione rurale • 2

AGRICOLTURA DI SUSSISTENZA INTENSIVA • Aree a forte densità di popolazione rurale • 2 tipi di ordinamento produttivo: 1) Policoltura MONDO MEDITERRANEO: triade olivo, vite, frumento OASI AFRICA SETT. e VICINO ORIENTE: ortaggi, legumi, cereali 2) Coltura specializzata: ASIA MONSONICA: riso (pesci, animali da cortile); irrigazione

AGRICOLTURA COMMERCIALE • Europa, America sett. , parte America meridionale, Australia, Nuova Zelanda, Africa

AGRICOLTURA COMMERCIALE • Europa, America sett. , parte America meridionale, Australia, Nuova Zelanda, Africa del sud • CARATTERISTICHE: 1) Forte specializzazione colturale 2) Alto grado meccanicizzazione • MONOCOLTURA • Silos e impianti di conservazione • In mancanza sovrapproduzione → caduta prezzi →instabilità economica → distruzione parte raccolto per mantenere prezzi sostenuti → sostegno Stato che paga indennizzi sul prodotto distrutto → agricoltura assistita

AGRICOLTURA CAPITALISTICA DEI GRANDI SPAZI (AGRICOLTURA COMMERCIALE) • Agricoltura specializzata altamente speculativa • Grande

AGRICOLTURA CAPITALISTICA DEI GRANDI SPAZI (AGRICOLTURA COMMERCIALE) • Agricoltura specializzata altamente speculativa • Grande distanza luoghi produzione e centri consumo • Differente da agricoltura di piantagione perché estensiva (poca manodopera e ingenti capitali) e per localizzazione (grandi pianure USA e Canada, Pampa argentina, Australia occ. , Nuova Zelanda, steppe Sudafrica) • REGIONI AGRICOLE TOTALI: grandi spazi, adeguamento offerta al variare domanda, → se domanda diminuisce riduzione superficie coltivata → ciò è possibile grazie a grande proprietà capitalistica e mancanza stretto legame tra popolazione e territorio agricolo • Rapido adattamento a nuove tecnologie

AGRICOLTURA SPECULATIVA • Forma più spinta e deteriore di agricoltura commerciale • Localizzata in

AGRICOLTURA SPECULATIVA • Forma più spinta e deteriore di agricoltura commerciale • Localizzata in zona intertropicale ma produce per paesi industrializzati • PIANTAGIONI: aziende grandi dimensioni appartenenti a società capitalistiche straniere che si dedicano a monocoltura di piante tropicali e subtropicali • Nacque dopo la scoperta dell’America; Tratta neri; colonie Africa, Asia e Oceania • Oggi colonie indipendenti ma piantagioni appartengono a società europee e statunitensi (es. Unilever) • Caucciù, caffè, tè, cacao, palma da olio, arachidi, banane… • Contro tale logica speculativa : FAO, UN, WB e forme alternative produzione → COMMERCIO EQUO E SOLIDALE

AGRICOLTURA COLLETTIVA • Tipica di paesi ad economia comunista ove la terra appartiene allo

AGRICOLTURA COLLETTIVA • Tipica di paesi ad economia comunista ove la terra appartiene allo Stato • Nasce con la rivoluzione bolscevica nel 1917 e poi si è diffusa secondo TRE MODELLI: 1) Modello sovietico: Sovchoz (azienda gestita direttamente dallo Stato con lavoro meccanizzato svolto da salariati diretti da funzionari statali) Kolchoz (cooperative di famiglie contadine che svolgono attività in forma collettiva) 2) Modello rep. dem. europee: cooperative autogestite da famiglie contadine assegnatarie di terre collettive o da proprietari privati non espropriati 3) Modello cinese: si fondava sulle comuni popolari (produzione venduta allo Stato e ricavato diviso tra i lavoratori sotto forma di punti Dopo crollo comunismo → abolizione → privatizzazioni Fuori dagli schemi marxisti nello Stato di Israele diffusa forma di agricoltura basata su due strutture fondamentali: Kibbutz e Moshav Ovdim

FORME DI AGRICOLTURA NEL MONDO

FORME DI AGRICOLTURA NEL MONDO

AGRICOLTURA E AMBIENTE • Sempre considerata unica attività economica rispettosa dell’ambiente • In realtà

AGRICOLTURA E AMBIENTE • Sempre considerata unica attività economica rispettosa dell’ambiente • In realtà il rapporto, come quello di ogni altra attività, non può essere ecologico in quanto presuppone una dominanza dell’uomo sulla natura • Rivoluzione industriale → crescente domanda → aumento popolazione → innalzamento tenore di vita → sistemi sempre più sofisticati per elevare produttività suolo e espandere area coltivabile

FATTORI INCIDENZA SU AMBIENTE 1) Modificazione suolo → fattore erosione e dinamica geomorfologica (

FATTORI INCIDENZA SU AMBIENTE 1) Modificazione suolo → fattore erosione e dinamica geomorfologica ( rimedi: colture promiscue) 2) Disboscamento foreste tropicali, agricoltura itinerante e laterizzazione suolo (formazione crosta dura e compatta) 3) Desertificazione 4) Alterazioni ambientali laghi artificiali 5) Alterazioni ambientali prelievi idrici da fiumi e falde freatiche 6) Salinizzazione suolo → pratiche irrigue 7) Degrado dovuto a fertilizzanti, fitofarmaci e pesticidi 8) Biotecnologia e erosione genetica

SINTESI PROBLEMATICHE • PAESI INDUSTRIALIZZATI: agricoltura in crisi perché produce troppo, usa troppa tecnologia

SINTESI PROBLEMATICHE • PAESI INDUSTRIALIZZATI: agricoltura in crisi perché produce troppo, usa troppa tecnologia e costa troppo al pubblico erario • PAESI IN VIA DI SVILUPPO: agricoltura in crisi perché non produce abbastanza per i mercati interni e troppo per alcuni prodotti destinati ai mercati esteri

CONSEGUENZE PARADOSSALI • PAESI INDUSTRIALIZZATI: ricchi di terreni coltivati e travagliato dalle eccedenze per

CONSEGUENZE PARADOSSALI • PAESI INDUSTRIALIZZATI: ricchi di terreni coltivati e travagliato dalle eccedenze per produrre meno anziché ridurre l’impiego di mezzi tecnici riducono la superficie dei terreni • PAESI IN VIA DI SVILUPPO: poveri di terreni coltivati, di mezzi meccanici e di capitali e travagliati dalla fame → allargano la superficie coltivata col disboscamento e la messa a coltura di terre marginali

PROBLEMI E SOLUZION 1) FINE ESPANSIONE ALIMENTARE (spreco risorse per dieta fondata su prodotti

PROBLEMI E SOLUZION 1) FINE ESPANSIONE ALIMENTARE (spreco risorse per dieta fondata su prodotti animali in paesi ricchi → 40% cereali utilizzata per nutrire animali) 2) RIDURRE PERDITE CON TECNICHE BIOLOGICHE (rotazione colture, policoltura, insetti…) 3) RISCOPERTA AGROECOLOGIA: sistemi di coltivazione delle antiche civiltà contadine 4) COMBINAZIONE TECNICHE MODERNE CONOSCENZE TRADIZIONALI