IL TERZO SETTORE 8 aprile 2020 COMPOSIZIONE Settore

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IL TERZO SETTORE 8 aprile 2020

IL TERZO SETTORE 8 aprile 2020

COMPOSIZIONE Settore in espansione in tutta Europa con utilizzazione di forme organizzative molteplici: 1.

COMPOSIZIONE Settore in espansione in tutta Europa con utilizzazione di forme organizzative molteplici: 1. Mutue, 2. cooperative, 3. Associazioni e fondazioni 4. Imprese sociali 5. Misericordie (anche in Portogallo) 6. Agenzie di sviluppo e di inserimento 7. Community foundation 8. Istituzioni di pubblica assistenza e beneficienza 9. Organizzazioni di volontariato 10. Sociedades laborales 11. Associazioni di promozione sociale

SEGUE 1. 2. 3. Accanto al concetto tradizione di welfare state è introdotto quello

SEGUE 1. 2. 3. Accanto al concetto tradizione di welfare state è introdotto quello di welfare community: Canale parallelo a quello pubblico Servizi socialmente utili Collaborazione tra pubblico e privato Nel 1970 fu sottoscritto un accordo tra coop e mutue e, dal 1976 le associazioni. Nel 1977 nasce il Comité National de liaison des attivitè mutualistes, cooperatives et associatives che dette l’impulso per un incontro a livello europeo a Bruxelles Il Comitato economico e sociale della Comunità europea avviò una inchiesta sull’economia sociale che portò alla pubblicazione di un volume sulle cooperative nel 1984

SEGUE Nel 1986 ci fu una conferenza europea sulla Economia mutualistica, cooperativa ed europea

SEGUE Nel 1986 ci fu una conferenza europea sulla Economia mutualistica, cooperativa ed europea sulla questione del ruolo che l’economia sociale poteva giocare nella costruzione dell’Europa. Ancora cooperazione e no profit veniva concettualmente confuse e sovrapposte e quindi il concetto di economia sociale era di difficile definizione 2007 = Il Centro internazionale di ricerca e di informazione sull’economia sociale e cooperativa organizzò uno studio su Economia sociale nell’Unione Europea

SEGUE 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. La Conferenza europea delle cooperative elaborò

SEGUE 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. La Conferenza europea delle cooperative elaborò una Carta di principi dell’economia sociale fondata sui principi: Prevalenza dell’individuo e dell’obiettivo sociale sul capitale Adesione volontaria aperta Controllo democratico da parte dei soci Combinazione degli interessi soci/utenti con l’interesse generale Applicazione dei principi di solidarietà e responsabilità Autonomia di gestione e indipendenza dalle autorità pubbliche Destinazione della maggior parte dell’avanzo di bilancio al conseguimento di obiettivi di sviluppo sostenibile e servizi di interesse dei soci e della collettività

SEGUE: IL TRATTATO DI LISBONA Nella sua strategia si indica come obiettivo la lotta

SEGUE: IL TRATTATO DI LISBONA Nella sua strategia si indica come obiettivo la lotta alla povertà attraverso la promozione della salute, il miglioramento delle condizioni di lavoro Lotta alla esclusione sociale come fattore per realizzare uno sviluppo della competitività, la mobilità sociale Si sancisce il legame tra “vita buona” , società attiva e prosperità economica

IL VOLONTARIATO Attività disinteressata Scelta libera = si torna indietro quando si vuole Si

IL VOLONTARIATO Attività disinteressata Scelta libera = si torna indietro quando si vuole Si richiede una prestazione non professionale I bisogni crescenti e l’assetto sociale che manifesta una disequilibrata distribuzione del reddito, fenomeni globali quali le migrazioni richiedono servizi qualificati

CHE DIRE DEL TERZO SETTORE Siamo nel mezzo ad fenomeno molto sviluppato, disegnato sul

CHE DIRE DEL TERZO SETTORE Siamo nel mezzo ad fenomeno molto sviluppato, disegnato sul piano normativo, ma in continua evoluzione e dunque incompiuto anche nella regolazione per la prima volta, in Italia, il terzo settore trova un preciso e organico fondamento giuridico non a caso designato come «codice» , l’impresa sociale ha un ruolo fondamentale di cerniera tra solidarietà e mercato, consentendo lo svolgimento di attività di rilievo sociale basate su metodo economico e strutture capitalistiche e non sulla mera erogazione di risorse, pubbliche o private, organizzata secondo logiche volontaristiche

SEGUE: L’IMPRESA SOCIALE sono soggetti che hanno un ruolo diverso da quello degli altri

SEGUE: L’IMPRESA SOCIALE sono soggetti che hanno un ruolo diverso da quello degli altri enti non profit, anche imprenditoriali la riforma pone il complesso delle associazioni al centro del terzo settore, tanto da costituire lo stesso elemento utilizzato per individuarlo e delimitarlo Non è una novità = le stesse cooperative sociali disciplinate per la prima volta nel 1991 sono riconducibili al fenomeno, tanto che ora sono considerate «di diritto» imprese sociali Evidente l’esigenza di unire alla solidarietà l’efficienza manageriale e la capacità di attrarre capitali privati l’utilizzando dei (sotto) tipi societari per lo svolgimento di attività d’impresa a servizio di finalità sociali anziché lucrative

IMPRESA SOCIALE ANTE RIFORMA

IMPRESA SOCIALE ANTE RIFORMA