Platone Capitolo 2 Lanima e la citt LANIMA

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Capitolo 2 L’anima e la città

Capitolo 2 L’anima e la città

L’ANIMA E LA CITTÀ L’ANIMA E IL SUO DESTINO Nelle discussioni sull’anima convergono tutti

L’ANIMA E LA CITTÀ L’ANIMA E IL SUO DESTINO Nelle discussioni sull’anima convergono tutti i grandi temi della filosofia platonica. L’anima è ciò che siamo realmente ed è un principio indipendente dal corpo.

L’ANIMA E LA CITTÀ/L’ANIMA E IL SUO DESTINO Nel Fedone Socrate afferma che il

L’ANIMA E LA CITTÀ/L’ANIMA E IL SUO DESTINO Nel Fedone Socrate afferma che il vero Socrate non è il corpo che verrà sepolto, ma l’anima che ora dialoga con i suoi allievi. Nel Fedro e nelle Leggi, l’anima è il principio interno che permette ad alcuni corpi di muoversi senza l’intervento di una causa esterna.

L’ANIMA E LA CITTÀ/L’ANIMA E IL SUO DESTINO All’anima si riconducono i processi fondamentali

L’ANIMA E LA CITTÀ/L’ANIMA E IL SUO DESTINO All’anima si riconducono i processi fondamentali della nostra natura: ü la vita: l’anima rende vivo il corpo e gli sopravvive alla sua morte; ü la conoscenza: l’anima è il soggetto dell’atto del conoscere; ü la morale: l’anima è causa dei beni e dei mali nell’uomo.

L’ANIMA E LA CITTÀ/L’ANIMA E IL SUO DESTINO Per spiegare l’opposizione di anima e

L’ANIMA E LA CITTÀ/L’ANIMA E IL SUO DESTINO Per spiegare l’opposizione di anima e corpo, in Platone si usa spesso il termine dualismo, che sta ad indicare l’esistenza di due entità opposte, l’anima e il corpo. All’immortalità dell’anima è legata un’altra celebre dottrina di Platone: la reincarnazione o trasmigrazione delle anime.

L’ANIMA E LA CITTÀ/L’ANIMA E IL SUO DESTINO Dalla lettura dei dialoghi possiamo distinguere

L’ANIMA E LA CITTÀ/L’ANIMA E IL SUO DESTINO Dalla lettura dei dialoghi possiamo distinguere quattro fasi principali nella teoria della trasmigrazione delle anime: 1. la caduta dell’anima nei corpi (il mito della biga alata nel Fedro); 2. Dopo la morte del corpo, l’anima verrà giudicata nell’aldilà in base alla sua condotta di vita terrena e sconterà la sua pena;

L’ANIMA E LA CITTÀ/L’ANIMA E IL SUO DESTINO 3. l’anima sceglie la vita successiva

L’ANIMA E LA CITTÀ/L’ANIMA E IL SUO DESTINO 3. l’anima sceglie la vita successiva in base alla sua capacità di discernere i beni corrispondenti ai modelli di vita (il mito di Er della Repubblica). 4. Le anime prima di lasciare l’Ade, bevono l’acqua del fiume che vi scorre, così dimenticano quello che hanno visto nell’aldilà prima di tornare nel mondo terreno (il mito di Er della Repubblica).

L’ANIMA E LA CITTÀ L’ANIMA E LE SUE PARTI L’anima per Platone è composta

L’ANIMA E LA CITTÀ L’ANIMA E LE SUE PARTI L’anima per Platone è composta da tre parti: ü la parte razionale; ü la parte animosa che riguarda sentimenti come l’ira, l’onore e il coraggio; ü la parte concupiscibile o desiderativa che riguarda i desideri sensibili.

L’ANIMA E LA CITTÀ/L’ANIMA E LE SUE PARTI Principio indipendente dal corpo e immortale

L’ANIMA E LA CITTÀ/L’ANIMA E LE SUE PARTI Principio indipendente dal corpo e immortale Luogo della ragione e sede delle passioni Fedro, Repubblica e Timeo Tripartita in razionale, animosa e desiderativa Anima Presiede alla vita, alla conoscenza e alla morale Fedro e Leggi Principio di movimento di sé e del corpo

L’ANIMA E LA CITTÀ GIUSTIZIA E FELICITÀ Perché gli uomini si associano dando origine

L’ANIMA E LA CITTÀ GIUSTIZIA E FELICITÀ Perché gli uomini si associano dando origine alla città? ü Gli individui da soli non sono autosufficienti. ü Ciascuno deve svolgere una funzione precisa, in base alla propria natura.

L’ANIMA E LA CITTÀ L’EDUCAZIONE DEI GUARDIANI Nella città ideale, giusta e perfetta, a

L’ANIMA E LA CITTÀ L’EDUCAZIONE DEI GUARDIANI Nella città ideale, giusta e perfetta, a governare devono essere i filosofi. L’educazione dei guardiani della città è molto rigida e riguarda sia il corpo attraverso la ginnastica che l’anima attraverso la musica.

L’ANIMA E LA CITTÀ LA CRITICA DELLA POESIA Nel X libro della Repubblica, Platone

L’ANIMA E LA CITTÀ LA CRITICA DELLA POESIA Nel X libro della Repubblica, Platone critica la poesia e l’arte in generale perché sono imitazioni della realtà che a sua volta è una copia imperfetta del mondo delle idee. La poesia è dunque una copia della copia, lontana due volte dalla verità. Ecco perché l’educazione dei filosofi non può basarsi sulla poesia esistente.

L’ANIMA E LA CITTÀ IL MITO DELLE STIRPI E LE TRE CLASSI DELLA CITTÀ

L’ANIMA E LA CITTÀ IL MITO DELLE STIRPI E LE TRE CLASSI DELLA CITTÀ Bronzo a cui corrispondono contadini e artigiani Il dio ha plasmato gli uomini mescolando diversi metalli nella loro anima a cui corrispondono le diverse nature Argento a cui corrispondono i guerrieri Oro a cui corrispondono i governanti

L’ANIMA E LA CITTÀ/IL MITO DELLA STIRPE E LE TRE CLASSI DELLA CITTÀ Perché

L’ANIMA E LA CITTÀ/IL MITO DELLA STIRPE E LE TRE CLASSI DELLA CITTÀ Perché una città sia buona e unita, sono necessarie le virtù. La virtù per Platone è la capacità di svolgere in modo eccellente il compito a cui la nostra natura ci ha destinato. Le virtù platoniche sono quattro.

L’ANIMA E LA CITTÀ/IL MITO DELLA STIRPE E LE TRE CLASSI DELLA CITTÀ Sapienza

L’ANIMA E LA CITTÀ/IL MITO DELLA STIRPE E LE TRE CLASSI DELLA CITTÀ Sapienza Coraggio Temperanza Capacità di decidere salvaguardare in moderare i desideri ogni occasione la impedendo che essi quale sia il modo corretta opinione eccedano i limiti e migliore di sulle cose da temere mantenendo comportarsi nella l’armonia città Governanti Guerrieri Tutte e tre le classi: Governanti Guerrieri Contadini e artigiani Giustizia Capacità da parte di ciascuna parte sociale di svolgere il proprio compito Si estende a tutta la città

L’ANIMA E LA CITTÀ/IL MITO DELLA STIRPE E LE TRE CLASSI DELLA CITTÀ METALLO

L’ANIMA E LA CITTÀ/IL MITO DELLA STIRPE E LE TRE CLASSI DELLA CITTÀ METALLO NEL MITO DELLE STIRPI PARTE DELL’ANIMA CORRISPON SEDE NEL DENZA NEL CORPO MITO DEL (TIMEO) CARRO ALATO (FEDRO) Contadini e artigiani Bronzo Desiderativa o Cavallo nero concupiscibile Guerrieri Argento Animosa Guardiani Oro Razionale Cavallo bianco Auriga Ventre attorno al fegato Cuore Testa

L’ANIMA E LA CITTÀ/IL MITO DELLA STIRPE E LE TRE CLASSI DELLA CITTÀ La

L’ANIMA E LA CITTÀ/IL MITO DELLA STIRPE E LE TRE CLASSI DELLA CITTÀ La giustizia nell’anima Le sue tre parti sono in armonia, rispettano il loro ruolo garantendo unità e reciproco accordo I desideri sono sottomessi al comando della ragione che per natura è destinata a governare La giustizia nella città Le tre classi sono in armonia, rispettano il loro ruolo garantendo unità e reciproco accordo Contadini, artigiani e guerrieri sono sottomessi al comando dei guardiani della città che per natura sono destinati a governare

L’ANIMA E LA CITTÀ IDEALE La realizzazione della città giusta comporta lo sconvolgimento di

L’ANIMA E LA CITTÀ IDEALE La realizzazione della città giusta comporta lo sconvolgimento di quella ordinaria attraverso tre ondate: 1. le donne appartenenti per natura alla classe dei guardiani devono potere svolgere le stesse funzioni degli uomini; 2. i guardiani vivono in comune e senza famiglia, ciò comporta:

L’ANIMA E LA CITTÀ/LA CITTÀ IDEALE ü la loro procreazione deve essere regolata in

L’ANIMA E LA CITTÀ/LA CITTÀ IDEALE ü la loro procreazione deve essere regolata in modo da favorire la nascita dei figli migliori; ü i figli dei guardiani non conosceranno i loro genitori e saranno allevati in comune; 3. i governanti della città dovranno essere filosofi.

L’ANIMA E LA CITTÀ/LA CITTÀ IDEALE “A meno che i filosofi non regnino nelle

L’ANIMA E LA CITTÀ/LA CITTÀ IDEALE “A meno che i filosofi non regnino nelle città, oppure quanti ora son detti re e potenti non si diano a filosofare con autentico impegno, e questo non giunga a riunificarsi, il potere politico cioè e la filosofia, non vi sarà sollievo ai mali delle città. ” Dalla Repubblica

L’ANIMA E LA CITTÀ L’ANALOGIA DELLA CAVERNA E L’EDUCAZIONE DEI GOVERNANTI All’interno di una

L’ANIMA E LA CITTÀ L’ANALOGIA DELLA CAVERNA E L’EDUCAZIONE DEI GOVERNANTI All’interno di una caverna buia ci sono dei prigionieri legati fin dalla nascita in modo tale da non riuscire a girare la testa. Così sono costretti a fissare sempre la stessa parete davanti a loro. All’interno della caverna c’è un fuoco e tra questo e i prigionieri c’è un muretto. Dietro il muretto alcuni uomini trasportano degli oggetti sulle spalle.

L’ANIMA E LA CITTÀ/L’ANALOGIA DELLA CAVERNA E L’EDUCAZIONE DEI GOVERNANTI I prigionieri possono solo

L’ANIMA E LA CITTÀ/L’ANALOGIA DELLA CAVERNA E L’EDUCAZIONE DEI GOVERNANTI I prigionieri possono solo osservare le ombre proiettate sulla parete dal fuoco e credono che queste siano la realtà. Uno dei prigionieri, però, riesce a liberarsi ed esce dalla caverna. Inizialmente la luce del sole lo abbaglia e riesce a guardare gli oggetti solo sulle superfici levigate e sulle acque. Ma poi guarderà il mondo reale e capirà che ciò che aveva visto fino ad allora erano solo ombre.

L’ANIMA E LA CITTÀ/L’ANALOGIA DELLA CAVERNA E L’EDUCAZIONE DEI GOVERNANTI Il prigioniero che si

L’ANIMA E LA CITTÀ/L’ANALOGIA DELLA CAVERNA E L’EDUCAZIONE DEI GOVERNANTI Il prigioniero che si è liberato dalle catene ed ha visto il mondo vero e autentico torna nella caverna per liberare gli altri prigionieri e condividere con loro la verità. Ma gli altri prigionieri abituati a vedere ombre che scambiano per realtà non gli credono e lo deridono.

L’ANIMA E LA CITTÀ/L’ANALOGIA DELLA CAVERNA E L’EDUCAZIONE DEI GOVERNANTI ANALOGIA DELLA CAVERNA SIGNIFICATO

L’ANIMA E LA CITTÀ/L’ANALOGIA DELLA CAVERNA E L’EDUCAZIONE DEI GOVERNANTI ANALOGIA DELLA CAVERNA SIGNIFICATO CORRISPONDENTE Interno della caverna Mondo sensibile prigionieri esseri umani prigioniero che si libera uomo educato alla filosofia percorso di uscita dalla caverna ascesa dell’anima verso le Idee mondo esterno alla caverna mondo delle idee Sole Idea del Bene visione del mondo esterno e del Sole contemplazione delle Idee e del Bene ritorno nella caverna per liberare i prigionieri Missione educativa del filosofo verso gli altri uomini impaccio dell’uomo ritornato nella caverna agli occhi degli altri prigionieri stranezza del filosofo agli occhi degli uomini comuni

L’ANIMA E LA CITTÀ LE ALTRE FORME DI GOVERNO ARISTOCRAZIA TIMOCRAZIA OLIGARCHIA DEMOCRAZIA TIRANNIDE

L’ANIMA E LA CITTÀ LE ALTRE FORME DI GOVERNO ARISTOCRAZIA TIMOCRAZIA OLIGARCHIA DEMOCRAZIA TIRANNIDE È la forma migliore di governo in cui a prevalere è la parte razionale dell’anima È la costituzione amante di onori in cui a governare sono le anime in cui prevale la parte animosa Queste tre forme di governo sono accomunate dal fatto che a prevalere è la parte desiderativa dell’anima. Per questo motivo le vite dell’uomo oligarchico, democratico e tirannico sono orientante al conseguimento di piaceri e ricchezze. Nella democrazia regna la massima confusione ed è il preludio alla tirannide. Il tiranno rappresenta l’antitesi del filosofo, schiavo dei suoi desideri peggiori è l’uomo più infelice perché è quello che più di tutti si allontana dalla condizione armoniosa dell’uomo giusto.

L’ANIMA E LA CITTÀ LA POLITICA E LE LEGGI Nel Politico e nelle Leggi,

L’ANIMA E LA CITTÀ LA POLITICA E LE LEGGI Nel Politico e nelle Leggi, due degli ultimi dialoghi di Platone, politica e filosofia non coincidono più. La ricerca di una scienza politica separata si associa all’interesse per le leggi della città ideale. Le leggi acquistano un’importanza decisiva per la realizzazione della virtù e del bene fra gli uomini. Ciò conduce, nelle Leggi, a un codice ideale di leggi e magistrature che devono custodirle e applicarle.