La citt morta Rappresentazione delle citt greche in
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La città ”morta” Rappresentazione delle città greche in Maia di Gabriele D’Annunzio Marja Härmänmaa
”Il gran Pan non è morto” G. D’Annunzio
Il fascino della Grecia § Scavi archeologici dell’Ottocento § Viaggio in Grecia nell’estate 1895 § La Città morta (1898) § Maia (1903)
Maia – Laus vitae (1903) § § § § 5 Laudi o Le Pleiadi poema della vita – molti temi società occidentale storia e arte futuro (glorioso) dell’Italia poema epico: viaggio in Grecia viaggio d’anima in Italia
Classicismo dannunziano § L’antica Grecia = stato primordiale dell’Occidente § rinascita poetica e spirituale § il 1895 svolta al classicismo: Vergini delle rocce § poeti latini sempre presenti § fine Ottocento: predominio della Grecia § modello di una concezione della vita
Viaggio ”decadentistico” § § § § Trascura visite ai monumenti Vita mondana Coltivazione del superomismo Immagine soggettiva della Grecia Nel poema: il narratore in prima persona Abbandono della descrizione oggettiva … e guide turistiche
29. 7. -16. 8. 1895 § § § Corinto, Tebe, Cadmèa, Micene, Olimpo… Rappresentazione METONIMICA Un elemento diventa simbolo Raffigurazione dell’IMPRESSIONE Astrazione della città Le Città del Silenzio in Elettra (1904)
I topoi § Monumenti storici: statue, templi, sepolcri § Elementi di natura circostante: mare, montagna, pianti, alberi
Egina, ”città dei vasi” § Egina tricoste, delizia / del golfo, pe’ tuoi freschi orciuoli / ti loderò, pe’ tuoi fichi / densi, pe’ tuoi mandorli ch’io / non vedo fiorire? o pel bronzo / che Onàta fondeva sì ricco? / o pel marmoreo sorriso / che incurva le labbra agli opliti / morenti in fronte al tuo tempio? [133 -134]
Tempio di Telesterio a Eleusi § Papaveri, sangue fulgente / qual sangue d’eroi e d’amanti / innanzi a periglio mortale, / soli ardevate con meco / nella mistica chiostra / poi che giammai riaccese / vedrà il pellegrino le faci / del Dadùco nel tempio / d’Ecàte. [139]
Fichi di Egina § Fichi / degni d’aver patria in Egina / con ombelico melato / di gomma [105]
Analogie § Sin dalle opere giovanili § Segno dell’impossibilità di descrivere la realtà con la lingua § Verso il 1890 una teoria delle analogie § Apice nel Fuoco e nel Notturno § Simbolismo: accostamento di realtà fisiche profondamente diverse
Similitudini e metafore § § § § Metafora: A = B Similitudine: A è come B Alla base la stessa concezione: due cose hanno qualcosa in comune Similitudine: figura di prosa Metafora: figura di poesia Nei romanzi prevalgono similitudini Maia: poche analogie
Veicolo § Elemento a cui si paragona qualcosa § Rivela personalità dell’autore: – cultura, interessi, ambiente… § L’ideologia dell’autore e del decadentismo § Analisi cronologica: – lo sviluppo del linguaggio e dell’ideologia dell’autore
Maia (1903) § § § § Personificazione 6 Natura 5 Musica 3 Architettura 2 (rovine) Religione 2 Gemme 2 Altri 2 Mitologia 1
Le Novelle (1882 -1886) § § § Natura 12 Personificazione 8 Architettura 5 Musica 1 Gemme 1 Marina 1
Il Piacere (1889) § § § Natura 13 Architettura 12 Personificazione 7 Guerra 4 Musica 1
Il Fuoco (1900) § § § § Personificazione 19 Natura 10 Musica 9 Architettura 5 Mitologia 3 Marina 1 Altri 8
Forse che sì forse che no (1910) § § Natura 10 / 30 Personificazione Religione 4 La Divina Commedia
Il Notturno (1921) § § § Personificazione 24 Natura 10 Morte 8 Architettura 6 Gemme 4 Guerra 3
Campi semantici centrali § § § Personificazione Natura Architettura
Architettura: ”Ecloga fluviale” (1882) § In fondo alle acque parevan una rovina di città antica, ruderi sommersi d’una pagoda di topazio, frammenti di grandi idoli barbarici su i quali da tempo scorressero gli oblii del fiume [le nuvole, 72] § E in fondo alle acque la città antica pareva in fiamme [le nuvole, 73]
Architettura: Maia (1903) § Il mare si frange in ruine / di sepolcri [Faro di Psitàlia, 146] § L’infranta strofe dell’ode / tebana, come un’altra / ruina sublime, era innanzi / alla nostra tristezza. [L’inno di Pindaro a Zeus, 151]
Due personalità di D’Annunzio § Nietzsche: superomismo § San Francesco: contemplativo § Panteismo – esaltazione della natura – antropomorfizzazione dell’ambiente e delle cose
Personificazione § O Morente [= Corinto, 126] § E quella, / anima mia, ch’è la tua sposa / diletta [= Atena, 130] § Il Fuoco : Venezia come donna
Natura come veicolo § Guardai le pietre come glebe / le colonne come covoni [tempio di Ecàte, 139 -140] § Il tuo tempio par che si sciolga / come lentissima neve / alle primavere del mare. [tempio della Paràlia, 149] § Padre di templi fulvi come il grano maturo [tempio della Paràlia, 148]
Classicismo ”decadentistico” § Scarsità delle descrizioni dei monumenti § Ribrezzo verso le rovine § Nei Taccuini: – ”strage dei marmi” [99] – ”triste cimitero di pietre morte” [54] § Laus vitae: esaltazione della vita
Esaltazione della natura § Gli impressionisti: valore paesaggistico della città – Analogie tra la città e la natura § Il naturismo (1897) § Primo Levi: ”È dalla letteratura di paese che si deve attendere il risorgimento di tutta la letteratura nazionale. ” (1882)
Amore autentico? § ”E un amore de monti / indicibile era nei nostri / petti; e riconoscerne i vólti / ignudi e chiamarli per nome / desiderammo. Ogni lume / ogni ombra ogni solco ogni asprezza / ci parve il segno d’un dio, / l’orma d’un eroe, la fatica / d’un uomo, lo sforzo d’un mostro. ” [100]
L’eterno ritorno § Taine: l’impatto della natura sulla formazione delle virtù elleniche § Concentrarsi sulle circostanze che producono il genio § Non nelle opere caduche § L’importanza di quello che è eterno § Per guardare fiduciosamente verso il futuro
§ ”O Ellade, tutto / in te vige, splende e s’eterna. / Come le barbe degli olivi / per le tue piagge e i tuoi colli, / come i filoni della pietra / ne’ tuoi monti, le geniture / dei Miti ancor tengono presa / l’antica virtù del tuo suolo. / La gente che sega le magre / tue messi, o abita le case / vili a piè delle deserte / acropoli, ti disconosce; / e t’è più strania di quella / che tolse i numi alle fronti / de’ tuoi templi in ruina / per trarli mùtili e freddi / nella sua caligine sorda. / Ma i Miti, foggiati di terra / d’aria d’acqua di fuoco / e di passione furente, / sono il tuo popolo vivo. ” [101 -102]
Grazie!
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