MOTIVARE GLI STUDENTI AD APPRENDERE SVILUPPARE LA COMPETENZA

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MOTIVARE GLI STUDENTI AD APPRENDERE, SVILUPPARE LA COMPETENZA MOTIVAZIONALE La motivazione ad apprendere è

MOTIVARE GLI STUDENTI AD APPRENDERE, SVILUPPARE LA COMPETENZA MOTIVAZIONALE La motivazione ad apprendere è lo strumento principe per lo sviluppo della persona nella sua globalità e per il suo efficace adattamento all'ambiente. Le evidenze scientifiche ed esperienziali attestano che la motivazione può essere potenziata, migliorata, resa più adattiva, con l'esercizio e, soprattutto, nella relazione educativa.

Per aiutare gli studenti nel loro percorso di crescita motivazionale, una prima cosa da

Per aiutare gli studenti nel loro percorso di crescita motivazionale, una prima cosa da fare è capire le ragioni individuali e sociali della demotivazione scolastica, perchè anche la demotivazione ha una sua base razionale, le sue ragioni, i suoi diritti di cittadinanza. La demotivazione è, infatti, quasi sempre profondamente motivata. Lo studente demotivato segue una sua logica, un suo percorso di valutazione costi-benefici: esistono ragioni individuali, familiari, socio-ambientali, storiche (la scuola si dimostra incapace di garantire un futuro lavorativo).

RAGIONI DELLA DEMOTIVAZIONE indifferenza alle regole iperattività tossicodipendenze bullismo e condotte antisociali difficoltà a

RAGIONI DELLA DEMOTIVAZIONE indifferenza alle regole iperattività tossicodipendenze bullismo e condotte antisociali difficoltà a gestire il tempo libero ridotta capacità esplorativa ed elaborativa difficoltà attentive inadeguata capacità di resilienza e fragile percezione di autoefficacia analfabetismo emotivo (Galimberti) La demotivazione scolastica ha un costo sociale enorme, perchè produce fragilità culturale e fenomeni di disagio e devianza (costo sociale dell'inadeguatezza).

Non è facile dare una definizione del concetto di motivazione perchè è un insieme

Non è facile dare una definizione del concetto di motivazione perchè è un insieme di fattori che ci consentono di individuare obiettivi e di impegnarci per raggiungerli. L'etimologia della parola riporta al termine MOTUS CHE VUOL DIRE MOVIMENTO E CI INDICA GIÀ CHE LA MOTIVAZIONE HA A CHE FARE CON IL MOVIMENTO VERSO UNA META, UN OBIETTIVO. Possiamo dire che la motivazione è un insieme di fattori psicologici, di natura sia cognitiva, sia affettivo - valoriale, che consentono ad una persona di porsi degli obiettivi e di impegnarsi per il loro raggiungimento.

I FATTORI DELLA MOTIVAZIONE: IL CONTESTO, L'INSEGNANTE, L'ALLIEVO I costrutti motivazionali sono gli ingredienti

I FATTORI DELLA MOTIVAZIONE: IL CONTESTO, L'INSEGNANTE, L'ALLIEVO I costrutti motivazionali sono gli ingredienti della motivazione. Fra questi possiamo considerare: motivazione intrinseca ed estrinseca, motivazione alla riuscita, il rinforzo, l'interesse, la curiosità epistemica, la motivazione di effectance, l'autodeterminazione

la motivazione ad apprendere può essere definita come il grado di impegno cognitivo investito

la motivazione ad apprendere può essere definita come il grado di impegno cognitivo investito per il raggiungimento di obiettivi scolastici con lo scopo di: a) padroneggiare le conoscenze e le abilità piuttosto che fare il minimo e cavarsela; b) verificare apertamente lo stato delle proprie conoscenze piuttosto che cercare di portare a termine il compito indipendentemente dall’essere sicuro di avere realmente appreso qualcosa.

LA MOTIVAZIONE ESTRINSECA La motivazione estrinseca avviene quando un alunno si impegna in un'attività

LA MOTIVAZIONE ESTRINSECA La motivazione estrinseca avviene quando un alunno si impegna in un'attività per scopi che sono estrinseci all'attività stessa, quali, ad esempio, ricevere lodi, riconoscimenti, buoni voti o per evitare situazioni spiacevoli, quali un castigo o una brutta figura. LA MOTIVAZIONE INTRINSECA La motivazione intrinseca, al contrario, avviene quando un alunno si impegna in un'attività perché la trova stimolante e gratificante di per se stessa, e prova soddisfazione nel sentirsi sempre più competente.

I costrutti o motori interni alla motivazione intrinseca sono: L'interesse che migliora l'apprendimento perché

I costrutti o motori interni alla motivazione intrinseca sono: L'interesse che migliora l'apprendimento perché q spinge ad elaborare in modo significativo (cioè, collegando il nuovo da apprendere nella mappa cognitiva preesistente) i contenuti da apprendere, favorendo la comprensione e la memorizzazione rende più piacevole il lavoro di apprendimento perchè favorisce l'attivarsi di emozioni positive a supporto.

LA MOTIVAZIONE DI EFFECTANCE Nasce dal desiderio di padronanza, di sentirsi efficaci nella gestione

LA MOTIVAZIONE DI EFFECTANCE Nasce dal desiderio di padronanza, di sentirsi efficaci nella gestione dei problemi. E' una sorta di istinto presente nell'essere umano. Collegato è il costrutto di percezione di competenza che si genera in conseguenza dell'apprendimento esperienziale e di padronanza vissuta. Simile è la percezione di controllo della situazione (Harter) e il costrutto di locus of control di Rotter.

Un altro costrutto motivazionale è quello dell'AUTODETERMINAZIONE, capacità di scelta libera, senza condizionamenti, nella

Un altro costrutto motivazionale è quello dell'AUTODETERMINAZIONE, capacità di scelta libera, senza condizionamenti, nella tutela del bisogno di autonomia, di competenza e di relazione con gli altri. Permette di attivare il motore motivazionale <<stato di flusso>> si riferisce alla condizione in cui si è talmente assorti nel proprio lavoro, catturati e trascinati, da non sentire gli stimoli esterni. Per utilizzare le autostrade motivazionali dello stato di flusso nella didattica, occorre esporre gli studenti a diverse tipologie di attività e a diverse strategie; lo stato di flusso minimizza la stanchezza e lo stress.

Come il Cooperative Learning sostiene la motivazione. Secondo Johnson e Johnson (1993), quando i

Come il Cooperative Learning sostiene la motivazione. Secondo Johnson e Johnson (1993), quando i cinque elementi che caratterizzano un’attività di cooperative learning vengono garantiti, l’esperienza sarà positiva per gli allievi. 1. INTERDIPENDENZA POSITIVA 2. INTERAZIONE PROMOZIONALE FACCIA A FACCIA 3. RESPONSABILITA’ di GRUPPO E INDIVIDUALE 4. INSEGNAMENTO DIRETTO di COMPETENZE SOCIALI 5. REVISIONE di GRUPPO.

Numerosi studenti percepiscono la scuola come una costrizione, un peso, una monotonia. Fanno fatica

Numerosi studenti percepiscono la scuola come una costrizione, un peso, una monotonia. Fanno fatica a vederla come un luogo di crescita, in cui coltivare i propri interessi, condividere i propri punti di vista, costruire con gli altri compagni “il sapere”. A questo punto, per far risorgere la motivazione ad apprendere, non è necessario che gli insegnanti cerchino di illustrare in modo piacevole la propria materia, ma basta solo che sappiano incontrare i propri studenti come persone, rispettare i loro bisogni di conoscenza, prestare attenzione al loro processo di apprendimento.

Alcune direttrici di massima per una didattica motivazionale a. dare fiducia e affidare responsabilità

Alcune direttrici di massima per una didattica motivazionale a. dare fiducia e affidare responsabilità b. esaltare la dimensione formativa della valutazione c. privilegiare la dimensione dell'educazione sull'istruzione d. puntare sulla persona, ancor prima che sullo studente e. realizzare un percorso di alfabetizzazione emozionale f. personalizzare i percorsi e rendere significativo l'apprendimento, curando il collegamento fra quanto si vuole trasmettere e quanto già conosciuto dagli studenti (riducendo il conflitto cognitivo o la dissonanza cognitiva) g. trasformare i contenuti proposti in competenze e strumenti spendibili dagli allievi anche per la vita (didattica per scoperta, didattica per competenze, per problemi reali, autentici. . ).

Nelle Indicazioni nazionali si legge nella sezione riguardante l’organizzazione del curricolo, è fortemente ribadita

Nelle Indicazioni nazionali si legge nella sezione riguardante l’organizzazione del curricolo, è fortemente ribadita la centralità di ciascun alunno e non quella dei contenuti disciplinari: Fin dalla scuola dell’infanzia, nella scuola primaria e nella scuola secondaria di primo grado l’attività didattica è orientata alla qualità dell’apprendimento di ciascun alunno e non ad una sequenza lineare, e necessariamente incompleta, di contenuti disciplinari.

Questo a sfatare definitivamente la frase “c’è un programma da finire”, non c’è un

Questo a sfatare definitivamente la frase “c’è un programma da finire”, non c’è un programma da finire ma CI SONO TRAGUARDI DA RAGGIUNGERE. Occorre pertanto RIBALTARE L’APPROCCIO DIDATTICO, non è più un’azione didattica lineare, progressiva per contenuti che si susseguono cronologicamente o dal più semplice al più complesso, quanto piuttosto UN’AZIONE DIDATTICA CIRCOLARE MULTIDIMENSIONALE CHE AVENDO PER CENTRO NON PIÙ IL CONTENUTO MA IL RAGAZZO DA RENDERE COMPETENZE E CAPACE OLTRE CHE ACCULTURATO, AGISCE SU TRE DIMENSIONE: COGNITIVA, AFFETTIVA E RELAZIONALE.

Per evitare fraintendimenti e per evitare un’azione unicamente “gattopardiana” dove si cambia tutto ma

Per evitare fraintendimenti e per evitare un’azione unicamente “gattopardiana” dove si cambia tutto ma non si cambia nulla e ci si limita a cambiare unicamente etichette ad un agire didattico che rimane invariato, si sottolineano alcuni principi per un apprendimento significativo.

INDICAZIONI DI METODO PRINCIPIO DEL DIVERTIMENTO L’apprendimento può (e dovrebbe) essere occasione di divertimento.

INDICAZIONI DI METODO PRINCIPIO DEL DIVERTIMENTO L’apprendimento può (e dovrebbe) essere occasione di divertimento. L’apprendimento deve essere un’esperienza piacevole, coinvolgente, appassionante e divertente. PRINCIPIO DELL’ADESIONE Nessuno può insegnare nulla a qualcuno se l’altro non vuole impararlo l’apprendimento necessita di partecipazione attiva. PRINCIPIO DEL PROTAGONISMO L’apprendimento non è qualcosa che subiamo, ma qualcosa che facciamo PRINCIPIO DELLA MOTIVAZIONE Si è maggiormente disponibili all’apprendimento quando si comprendono il senso e la motivazione di ciò che si sta imparando PRINCIPIO DELLA PARTECIPAZIONE ATTIVA Non vi è partecipazione in un processo di apprendimento formale se non viene attribuita importanza a ciò che ciascuno fa e dice.

INDICAZIONI DI METODO PRINCIPIO DELL’UTILITÀ DELL’ERRORE Si impara sbagliando, confrontandosi, sbagliando di nuovo sino

INDICAZIONI DI METODO PRINCIPIO DELL’UTILITÀ DELL’ERRORE Si impara sbagliando, confrontandosi, sbagliando di nuovo sino ad arrivare a comprendere quali sono il comportamento giusto, la soluzione adeguata. Così facendo si giunge a riconoscere, in autonomia, il percorso più adeguato. PRINCIPIO DELLA VALORIZZAZIONE DELL’ESPERIENZA DEI SOGGETTI Si impara meglio e più volentieri se gli apprendimenti si collegano tra loro o prendono le mosse dalla nostra esperienza. PRINCIPIO DELLA VALORIZZAZIONE DELLE CONOSCENZE E COMPETENZE PREGRESSE Si impara e si partecipa se vengono valorizzate le conoscenze e competenze di cui si è già in possesso PRINCIPIO DELL’AUTONOMIA Si impara meglio quando si avverte un’autonomia progressiva nello svolgimento di qualcosa. PRINCIPIO DEL VALORE L’apprendimento è fondamentale per noi come persone, come lavoratori, e ha conseguenze importanti per noi come singoli soggetti e per il futuro delle società in cui viviamo PRINCIPIO DI COMPETENZA Tutti noi abbiamo un’enorme capacità di apprendere e tale capacità può essere rinforzata e potenziata.

Nelle Indicazioni nazionali il paragrafo relativo all’ambiente di apprendimento SI SOTTOLINEA LA NECESSITÀ DI

Nelle Indicazioni nazionali il paragrafo relativo all’ambiente di apprendimento SI SOTTOLINEA LA NECESSITÀ DI UN AMBIENTE IN GRADO DI PROMUOVERE APPRENDIMENTI SIGNIFICATIVI E DI «GARANTIRE IL SUCCESSO FORMATIVO PER TUTTI GLI ALUNNI» . A questo fine vengono indicati alcuni principi metodologici che si ritiene opportuno richiamare in forma sintetica e rielaborata in un quadro di facile lettura per comprendere quanto sia IMPORTANTE E DIRIMENTE STRUTTURARE UN SETTING DI APPRENDIMENTO LABORATORIALE, COOPERATIVO E COSTRUTTIVO.

INDICAZIONI PER IL SETTING DI APPRENDIMENTO USO FLESSIBILE DEGLI SPAZI Organizzare e sfruttare l’aula

INDICAZIONI PER IL SETTING DI APPRENDIMENTO USO FLESSIBILE DEGLI SPAZI Organizzare e sfruttare l’aula scolastica come un ambiente flessibile e modificabile, non rigido. Utilizzare il più possibile gli spazi laboratoriali, tecnici, all’aria aperta, le aule informatica, la biblioteca, eventuali spazi teatrali (o usarne altri come tali), aule musicali ecc. VALORIZZARE L’ESPERIENZA E LE CONOSCENZE DEGLI ALUNNI Valorizzare ciò che sono e ciò che sanno fare gli alunni non è soltanto una strategia “furba” per coinvolgerli e ottenere la loro adesione, è piuttosto una precondizione essenziale all’apprendimento e garantisce innovazione continua anche per l’insegnante: ciascun alunno rappresenta una risorsa. Attraverso le nuove tecnologie di informazione e comunicazione, gli alunni mettono in gioco sentimenti, emozioni, attese, informazioni, abilità, modalità di apprendimento, di cui vanno favoriti l’espressione, l’esplorazione, la problematizzazione e il recupero valorizzante.

INDICAZIONI PER IL SETTING DI APPRENDIMENTO FAVORIRE L’ESPLORAZIONE E LA SCOPERTA Favorire la passione

INDICAZIONI PER IL SETTING DI APPRENDIMENTO FAVORIRE L’ESPLORAZIONE E LA SCOPERTA Favorire la passione per l’apprendimento attraverso esperienze che consentano di sperimentare il gusto della ricerca, della scoperta, della problematizzazione. Individuare problemi, fare domande, mettere in discussione quanto già si conosce aiuta a percorrere itinerari originali, a costruire piste personali e collettive di indagine, ad appropriarsi del proprio itinerario apprenditivo INCORAGGIARE L’APPRENDIMENTO COLLABORATIVO Incoraggiare aiuto reciproco, apprendimento tra pari, apprendimento collaborativo al fine di incrementare i livelli di apprendimento e ridurre i gap. L’apprendimento non è soltanto questione individuale e la costruzione di gruppi di lavoro (interclasse, con alunni di età differenti, di composizione eterogenea) che utilizzino anche le nuove tecnologie per costruire nuove conoscenze, per fare ricerca, per stabilire contatti con coetanei di differenti paesi costituisce una vera e propria risorsa, oggi essenziale all’apprendimento.

INDICAZIONI PER IL SETTING DI APPRENDIMENTO Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere

INDICAZIONI PER IL SETTING DI APPRENDIMENTO Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere “Imparare a imparare”: è una delle competenze più importanti e, in un contesto di apprendimento, è la metacompetenza per eccellenza, regolativa di tutte le altre. La conoscenza delle proprie difficoltà, dei propri insuccessi ed errori, delle strategie utilizzate per superarli, dei propri punti di forza supporta ciascun alunno nel riconoscere la propria peculiare modalità di apprendere e lo rende capace di sviluppare una progressiva autonomia nello studio. Impegnare ogni allievo nella costruzione attiva del proprio sapere è precondizione dell’apprendimento significativo Realizzare attività didattiche in forma di laboratorio Promuovere forme laboratoriali di didattica (interne ed esterne alla scuola) che favoriscano il dialogo, la riflessione e l’operatività rispetto a quanto si va apprendendo, coinvolgano efficacemente gli alunni nel pensare, realizzare e valutare le attività vissute in modo condiviso e partecipato con gli altri

LA MOTIVAZIONE NON E' TUTTO: LA MOTIVAZIONE, DA SOLA, NON È ELEMENTO SUFFICIENTE AD

LA MOTIVAZIONE NON E' TUTTO: LA MOTIVAZIONE, DA SOLA, NON È ELEMENTO SUFFICIENTE AD ASSICURARE IL SUCCESSO FORMATIVO. ALTRO ELEMENTO IMPORTANTE È AVERE UN BUON METODO DI STUDIO.