Come Motivare gli atleti VICENZA 04092017 Alessandro Tettamanzi
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Come Motivare gli atleti VICENZA 04/09/2017 Alessandro Tettamanzi
LA MOTIVAZIONE PER MARTENS E’ causa che determina il comportamento L’interazione dinamica tra gli stimoli derivanti dai bisogni soggettivi e quelli derivanti dalle sollecitazioni dell’ambiente. Il concetto motivazionale coincide con il concetto di “attività”: energia che alimenta e motiva l’agire umano a tutti i livelli.
LE MOTIVAZIONI ALLO SPORT MOTIVAZIONI PRIMARIE collegate con i bisogni fisiologici MOTIVAZIONI SECONDARIE connesse con i processi di apprendimento culturale IL GIOCO L’AGONISMO PSICOBIOLOGICHE PSICOSOCIALI
La motivazione Dal punto di vista biologico le motivazioni o motivi (da motus= movimento) sono processi che si verificano nell’organismo a causa di necessità o bisogni interni che devono essere soddisfatti, Allora dobbiamo indurli? Ci sono già? Quanto sono consapevoli.
Teoria della personalità di C. Rogers “L’individuo ha in se stesso enormi risorse per capirsi, cambiare il concetto di Sé, le attitudini di base e il comportamento; queste risorse possono essere stimolate soltanto in un clima che si può definire di atteggiamenti psicologici facilitanti”
IL MONDO E LA VISIONE DEL MONDO Noi tutti abbiamo una visione del mondo che si basa su strutture interne, schemi mentali fondati sulle nostre esperienze,
Crescere? Cosa intendiamo?
Intervenire sulle strutture mentali e motivazionali del mio atleta Per farlo guardare con i miei occhi……. debbo guardare con i suoi occhi
Viviamo attraverso il nostro comportamento ci esprimiamo attraverso il rapporto con gli altri: siamo talmente in interazione che una qualsiasi modificazione di ciascuno di noi comporta una modificazione di tutti gli altri.
Uno stesso messaggio o una stessa "reazione" possono assumere significati diversi se espressi in un certo ambiente o in un altro, in un contesto socio culturale piuttosto che in un altro.
si provi a pensare come cambiano visibilmente i comportamenti "individuali" quando si è in un gruppo: Parlare al singolo /al gruppo
FEEDBACK Un altro principio importante è quello di "retroazione" come nucleo fondamentale delle relazioni La retroazione positiva tende ad accentuare il fenomeno negativa, tende ad attenuarlo.
L'immagine corporea di sè ha necessità di un doppio sguardo: quello proprio e quello altrui (significativo) IMMAGINE DI SE’ processo non solo interno ma interattivo
LAVORARE SULLE MOTIVAZIONI Potere, Autorità, Leadership 14 Potere: influenzamento unidirezionale del comportamento Autorità: potere riconosciuto di determinare il comportamento; è statica, formale e indiscussa Leadership: è la capacità di indirizzo e supervisione dei comportamenti; dipende dalla percezione dell’interazione da parte dei collaboratori
LA LEADERSHIP FLESSIBILE ZONE PSICOLGICHE DELLA MOTIVAZIONE ZONA SOCIO-AFFETTIVA ZONA GERARCHICA ZONA TECNICA
Le componenti della motivazione: BISOGNI DELL’ATLETA MOTIVAZIONE INTRINSECA ED ESTRINSECA MOTIVAZIONE DIRETTA E INDIRETTA LOCALIZZAZIONE DEL CONTROLLO
MOTIVAZIONE ESTRINSECA bisogno di riconoscimento, approvazione sociale e di acquisire ricompense sociali e materiali. avviene quando un soggetto si impegna per scopi che sono estrinseci all'attività stessa, (ricevere lodi, riconoscimenti, buoni voti o per evitare situazioni spiacevoli, quali un castigo o una brutta figura) rilevanza in termini di status L’interesse è maggiormente rivolto ai risultati delle attività svolte
MOTIVAZIONE INTRINSECA quando un soggetto si impegna in un'attività perché la trova stimolante e gratificante di per sé prova soddisfazione nel sentirsi sempre più competente. è basata sulla curiosità, che viene attivata quando un individuo incontra caratteristiche ambientali strane, sorprendenti, nuove; in tale situazione la persona sperimenta incertezza, conflitto concettuale e sente il bisogno di esplorare l'ambiente alla ricerca di nuove informazioni e soluzioni. Importante per la motivazione intrinseca è, inoltre, la padronanza, cioè il bisogno di sentirsi sempre più competenti.
MOTIVAZIONE INDIRETTA mira ad alterare la situazione o l’ambiente fisico o psicologico in modo da accrescere la motivazione. alcuni allenatori cambiano luogo dove si svolge l’allenamento variano l’ambiente psicologico aggiungendo o togliendo la presenza di alcune condizioni situazionali.
MOTIVAZIONE DIRETTA Il consenso “gli farò fare questo” L’identificazione gli farò venire la voglia di fare questo L’interiorizzazione lo renderò responsabile di fare questo
TEORIA DELL’ORIENTAMENTO MOTIVAZIONALE La motivazione alla riuscita non dipende soltanto dalla personalità del soggetto altri fattori possono influenzarla. Per un individuo il senso di riuscita può esprimersi nell’espressione ottimale delle proprie competenze sportive Per altri può derivare dall’emergere vincente dal confronto con gli altri.
TEORIA DELL’ORIENTAMENTO MOTIVAZIONALE Nicholls evidenzia due aspetti che possono condizionare i processi motivazionali: La percezione soggettiva di competenza. I criteri soggettivi utilizzati per definire cosa siano successo e fallimento.
Parametri valutativi e motivazione 1) PARAMETRO OGGETTIVO: successo / insuccesso 2) PARAMETRO INTERSOGGETTIVO Cosa pensano di me i pari e le figure significative 3) PARAMETRO SOCIALE “quanto riesco rispetto agli altri” 4) PARAMETRO IDEALE “quanto riesco in base a come dovrei riuscire IL SE’/L’ALTRO LA SITUAZIONE
ORIENTAMENTO SULL’IO Considera le abilità personali come il principale fattore di successo. La valutazione della propria prestazione è basata su standard normativi, sul confronto sociale. Si sente competente quando riesce a vincere a superare gli altri, a fare meglio oppure a fare come gli altri ma con meno sforzo.
ORIENTAMENTO SUL COMPITO Considera l’impegno e l’allenamento come il principale fattore di successo. La valutazione della prestazione è autoriferita. La percezione di competenza si fonda su criteri di miglioramento personale e di apprendimento.
Il giovane orientato al compito appare un giovane teso a mostrare competenze e padronanza: (come posso imparare nel modo migliore? ) Il giovane orientato al Sé appare impegnato a mostrare abilità in relazione agli altri. Il ruolo sociale ha grande influenza nel fare emergere un determinato tipo di orientamento.
Dimensioni per definire lo stile attributivo proposta da Heider e Weiner Aspettative ed emozioni che coinvolgono le prestazioni future sono determinate dalle attribuzioni riguardanti esperienze vissute di successo insuccesso. È molto importante capire l’attribuzione causale che un soggetto dà ad una propria prestazione, perché , a seconda della tipologia sarà inibito o stimolato in quella successiva.
FATTORI valutazione proprie competenze in quell’ambito aspettative di riuscita (in base alla difficoltà del compito) importanza che il compito ha per la propria autovalutazione /autostima
Dimensioni per definire lo stile attributivo proposta da Heider e Weiner locus esterno (dipende dagli altri / dalla situazione), locus interno ( dipende da me /se mi applico riesco…) ABILITA’ DEL SOGGETTO
STABILITA’ INSTABILITA’ Fortuna? Difficoltà? Impegno! Il senso di fortuna / sfortuna è instabile.
Cause: uso di strategie appropriate Una causa percepita incontrollabile induce un senso di rinuncia e di demotivazione una causa controllabile stimola il senso di buona riuscita.
Quanto è importante la consapevolezza di questi processi? Un'attenta riflessione può aiutare ad avere una migliore approccio/atteggiamento migliorare i rapporti interpersonali essere efficaci nelle proprie prestazioni
Motivazione e comunicazione verbale L’allenatrice ascolta L’allenatrice parla ascolta parla
“La capacità di esprimere un’idea è importante quasi quanto l’idea in sé stessa” ( Bernard Baruch)
LA PUNTEGGIATURA Pace impossibile, lanciare missili Pace, impossibile lanciare missili
LA PUNTEGGIATURA e i significati Il mister: non giochi perché non ti alleni bene Il giocatore non mi alleno bene perché non gioco
Ogni comunicazione ha un aspetto di relazione e uno di contenuto, di modo che il secondo classifica il primo ed è quindi metacomunicazione l’allenatore deve Contenuto sapere cosa dire e Cosa dico come dire COMUNICAZIONE La comunicazione non è quello che diciamo, bensì quello che arriva agli altri. (Thorsten Havener) Relazione Come dico
La comunicazione a sfondo motivazionale un processo • Sistemico in quanto le persone coinvolte fanno parte di un sistema di influenzamento reciproco • Pragmatico in quanto ciò che conta sono gli effetti del comunicare, non le intenzioni, conta il messaggio che l’altro recepisce, la risposta che si ottiene • Strategico in quanto la persona che ha chiari obiettivi da raggiungere si dota di una strategia ben precisa.
Distorsione del messaggio
OBIETTIVI IMPORTANTI PER NOI Uno degli aspetti importanti è quello di identificare gli obiettivi generali e gli atteggiamenti fondamentali per affrontare gli impegni di una stagione sportiva. Lo scopo è quello di chiarire le priorità che proponete ad un gruppo di atlete di qualità. Guardate questa lista scegliendo due motivazioni e costruite le argomentazioni nella maniera più efficace. Uno di voi poi lo comunicherà all'altro gruppo. ● Affettività – ricevere / dare amicizia ed affetto come elemento motivante per il gruppo ● Dovere – dedicarsi a ciò che va considerato il proprio dovere verso allenatore e squadra ● Professionalità – la prospettiva di poter accedere agli alti livelli nello sport ● Indipendenza – l’importanza di pensare ed agire in maniera autonoma ● Autorevolezza – consapevolezza di influenzare gli altri sia in positivo sia in negativo ● Famiglia – essere un punto di riferimento importante per la propria famiglia ● Godimento – il divertimento nello sport, far pattinaggio per essere felici ● Potere – avere un controllo ed una responsabilità su altri ● Sicurezza – avere una posizione sicura e stabile ● Autorealizzazione – sviluppare al massimo le proprie risorse ● Servizio – contribuire alla felicità degli altri ● Benessere – guadagnare molto
Motivazione e comunicazione verbale La scelta delle parole e delle frasi deve tenere conto: del registro linguistico da adottare: familiare, informale, colloquiale, formale, ufficiale, tecnico, generico, specialistico, gergale, burocratico della funzione che si intende assolvere: informativa, emotiva, legata al ruolo
MOTIVAZIONE: CONGRUENZA Indica che il comunicatore è in grado di tradurre verbalmente il proprio punto di vista, e di esplicitarlo in maniera precisa, puntuale ed articolata
MOTIVAZIONE: L’INCONGRUENZA Indica che non esiste corrispondenza tra il pensiero e la costruzione verbale per esplicitarlo. Il significato non viene chiaramente e sufficientemente manifestato al destinatario, che non è in grado di cogliere il senso vero ed originario 43
MOTIVAZIONE: L’APATIA Indica che il comunicatore non si sforza minimamente di comprendere il punto di vista ed il sentire altrui ma appare concentrato ed attento solamente rispetto al proprio modo di vedere e di sentire la situazione
MOTIVAZIONE: L’EMPATIA Indica la capacità di mettersi nei panni dell’interlocutore per comprenderne il punto di vista ed il modo di sentire la situazione 45
COMUNICAZIONE VERBALE CONTENUTO: DI COSA SI TRATTA RELAZIONE: COME SI DEFINISCE IL RAPPORTO CON TE, CHE COSA TI FA CAPIRE, PENSARE DI TE, COLUI CHE PARLA RIVELAZIONE DI SE’: OGNI VOLTA CHE QUALCUNO SI ESPRIME, RIVELA QUALCOSA DI SE’, CONSAPEVOLMENTE O MENO APPELLO : COME SI DEFINISCE LA DOMANDA IMPLICITA CHE VIENE FORMULATA
Modi di motivare CONDUZIONE SEMPLIFICATRICE v SEMPLIFICARE SUL PIANO EMOTIVO v DIMOSTRARSI POCO VULNERABILE AI GIUDIZI ESTERNI v DEFINIRE IN MANIERA PRECISA IL PROPRIO RUOLO E QUELLO ALTRUI (COLLABORATORI) v DISTINGUERE VALUTAZIONI TECNICO/TATTICHE DA VALUTAZIONI PSICOLOGICO/COMPORTAMENTALI v NON ACCENTUARE IL CLIMA DI INSTABILITA’ v EVITARE DI CREARE LA CONDIZIONE DI “ESAME PERMANENTE”
MODI DI MOTIVARE CONDUZIONE RESPONSABILIZZANTE DARE ADEGUATE RESPONSABILITA’ AI SINGOLI GIOCATORI DARE RESPONSABILITA’ E OBIETTIVI PROPORZIONATI ALLA SQUADRA DARE A SE STESSI OBIETTIVI CONGRUENTI NON CREARE LA MENTALITA’ DELL’ESECUTORE PASSIVO SPIEGARE FINALITA’ ED OBIETTIVI ASCOLTARE LE OPINIONI DEI GIOCATORI VALORIZZARE LE PROPOSTE UTILI VALORIZZARE COLORO CHE GIOCANO MENO VALORIZZARE ANCHE CON PARAMETRI DIVERSI DA QUELLI TECNICI
Categorie di dialogo Comunicativa(postulato della libertà espressiva) Parlare , domandare, rispondere, chiedere, annunciare, interpellare
Categorie di dialogo Constativa (postulato delle asserzioni/ verità) Esporre , esplicare, informare, narrare , descrivere riferire, spiegare , interpretare,
Categorie di dialogo Rappresentativa(postulato degli stati emozionali) Desiderare , odiare, sentire, sognare, aspirare, disprezzare, detestare
Categorie di dialogo Regolativa (postulato della definizione del rapporto) Proibire , vietare concedere, concordare promettere, assicurare, ammonire, garantire
Comunicazione para-verbale Tono Timbro Tempo Volume Chiarezza Espressioni sonore
Comunicazione paraverbale • • • Tono, intonazione, l’intenzione emozionale del dire Timbro, colore del suono Tempo, velocità dell’eloquio; pause per cercare la parola, per sottolineare un concetto Volume, intensità sonora per farsi ascoltare Chiarezza, scansione delle parole per farsi comprendere Espressioni sonore intenzionali o automatiche: sospirare, sbuffare, tossire ecc.
Motivare attraverso il “non verbale” • Orientamento e distanza (prossemica): zona intima, personale, sociale, e pubblica • Postura e movimento: • posizione eretta, tesa, protesa, • distesa, scomposta; andatura • Direzione dello sguardo, • contatto e movimenti oculari • Mimica facciale/Gesti emblematici: sostituiscono la parola descrittivi: arricchiscono di senso la parola di adattamento: consentono di adattarsi alla situazione e di gestire le emozioni di manifestazione affettiva: abbracci, carezze, ecc
IMPARO PERCHE' CI PROVO Posso accettare di fallire, chiunque fallisce in qualcosa. Ma io non posso accettare di non tentare. Michael Jordan
MOTIVARE: ANDARE OLTRE L’ERRORE Un esperto è uno che ha fatto tutti gli errori possibili nel suo campo. (Niels Bohr) Fare un errore diverso ogni giorno non è solo accettabile, è la definizione di progresso. (Robert Brault)
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