COSA E LA COMUNICAZIONE FACILITATA Uno strumento educativo

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COSA E’ LA COMUNICAZIONE FACILITATA

COSA E’ LA COMUNICAZIONE FACILITATA

Uno strumento educativo per: • Riabilitazione cognitiva e prassica • Riabilitazione della comunicazione (alternativa

Uno strumento educativo per: • Riabilitazione cognitiva e prassica • Riabilitazione della comunicazione (alternativa per chi non possiede un linguaggio verbale, mimico o gestuale. Aumentativa per chi possiede un linguaggio verbale non attendibile o estremamente povero).

Riabilitazione cognitiva • • • Decodifica Costruzione di un codice condiviso Elaborazione Risposta Metacognizione

Riabilitazione cognitiva • • • Decodifica Costruzione di un codice condiviso Elaborazione Risposta Metacognizione

Riabilitazione prassica Avvio di un processo interrotto o mai avviato • Indicazione come prima

Riabilitazione prassica Avvio di un processo interrotto o mai avviato • Indicazione come prima esperienza di movimento finalizzato di una parte del corpo nel mondo circostante • Indicazione richiestiva • Indicazione dichiarativa

FACILITATORE E FACILITATO LAVORANO INSIEME PER STRUTTURARE UN ATTO MOTORIO VOLONTARIO CHE COINCIDA CON

FACILITATORE E FACILITATO LAVORANO INSIEME PER STRUTTURARE UN ATTO MOTORIO VOLONTARIO CHE COINCIDA CON IL PENSIERO

LAVORARE INSIEME SIGNIFICA: • Lavorare sulla rappresentazione interna del mondo esterno, sull’intenzione e la

LAVORARE INSIEME SIGNIFICA: • Lavorare sulla rappresentazione interna del mondo esterno, sull’intenzione e la programmazione dell’azione. • Lavorare sul feedback, monitoraggio dell’azione nel suo svolgimento. • Lavorare sulla verifica dell’efficacia dell’azione. • Lavorare sull’eventuale correzione del programma e sulla selezione del programma appropriato (apprendimento)

Elementi della comunicazione facilitata • Supporto fisico ed emotivo • Lavoro strutturato • Attenzione

Elementi della comunicazione facilitata • Supporto fisico ed emotivo • Lavoro strutturato • Attenzione e monitoraggio

Livello neurologico • • rallenta e stabilizza il movimento del braccio aiuta a superare

Livello neurologico • • rallenta e stabilizza il movimento del braccio aiuta a superare disfunzioni neuro-motorie Funzione di “start” Feedback propriocettivo

Disfunzioni neuro-motorie • • • Mancato isolamento del dito indice Tremori instabilità radio-ulnare basso

Disfunzioni neuro-motorie • • • Mancato isolamento del dito indice Tremori instabilità radio-ulnare basso o alto tono muscolare (alternanza) perseverazione nella stessa azione difficoltà ad iniziare un compito instabilità prossimale Difficoltà di programmazione motoria finalizzata Distorsione coscienza propriocettiva

Aspetto emotivo Ansia da prestazione • Ce la farò? • Farò bene? • Farò

Aspetto emotivo Ansia da prestazione • Ce la farò? • Farò bene? • Farò in tempo? • Riuscirò a mantenere il controllo? Ansia da esposizione • Tollererò la vicinanza altrui? • Tollererò di essere visto agire? • Tollererò i commenti altrui? • Tollererò l’idea di essere io ad agire? • Tollererò il successo? • Tollererò il fallimento?

Se non riesce a controllare l’ansia PERDITA DI CAPACITA’ INIBITORIA • • Iperattività Errori

Se non riesce a controllare l’ansia PERDITA DI CAPACITA’ INIBITORIA • • Iperattività Errori di selezione Crisi di rabbia Parole e grida incontrollate Auto ed etero aggressività Aumento di stereotipie Comportamenti di sfida ECCESSO DI INIBIZIONE • Congelamento e arresto dell’azione • Perdita di interesse • Rifiuto passivo • Allontanamento e fuga • Ricerca di stereotipie auto rassicuranti che impediscono l’azione

Strutturazione ambientale • Eliminazione di stimoli ridondanti • Individuazione di un ambiente di lavoro

Strutturazione ambientale • Eliminazione di stimoli ridondanti • Individuazione di un ambiente di lavoro strutturato • Organizzazione degli strumenti di lavoro • Strutturazione dei tempi di lavoro (agenda di lavoro, routine scolastica…)

Strutturazione del materiale • Esercizi propedeutici • Esercizi di indicazione • Scrittura con digitazione

Strutturazione del materiale • Esercizi propedeutici • Esercizi di indicazione • Scrittura con digitazione

Attenzione e Monitoraggio • Mantenimento del focus attentivo durante l’azione: contatto visivo con lo

Attenzione e Monitoraggio • Mantenimento del focus attentivo durante l’azione: contatto visivo con lo strumento. • autocorrezione • Proteste • Chiarimenti • Feedback sulle lettere/sillabe/parole • Sollecitazione all’autocorrezione • Controllo della coordinazione occhio/mano • Richiesta di chiarimenti • Insegnare segnali di protesta

COSA E’ LA DISPRASSIA

COSA E’ LA DISPRASSIA

E’ la difficoltà di ordinare in serie e coordinare, SU RICHIESTA, una sequenza di

E’ la difficoltà di ordinare in serie e coordinare, SU RICHIESTA, una sequenza di azioni in vista di uno scopo.

Per eseguire una PRASSIA è necessario: • Sufficiente integrità neurologica (sistemi percettivo/motori) • Competenze

Per eseguire una PRASSIA è necessario: • Sufficiente integrità neurologica (sistemi percettivo/motori) • Competenze cognitive (comprensione della richiesta, memoria, attenzione al compito, comprensione e rappresentazione del progetto) • Competenze esecutive (selezionare, attivare, pianificare il programma motorio) • Metacognizione (autoconsapevolezza, controllo, verifica del progetto e del programma motorio) • Motivazione • Componente emotiva (controllo dell’ansia)

Indicatori dei disturbi della funzione esecutiva • • • Disturbi della comunicazione e del

Indicatori dei disturbi della funzione esecutiva • • • Disturbi della comunicazione e del linguaggio Disturbi nell’orientamento dello sguardo Bizzarrie del gesto (difficoltà nella selezione del gesto) Difficoltà o inibizione nell’avviare un’iniziativa motoria Difficoltà a fermarsi durante il compito (deficit di inibizione selettiva: perseverazione nella scelta) • Difficoltà nella pianificazione e nella sequenza di azione • Disturbi nell’imitazione • Stereotipie e attività ripetitive

CHARLES HALE uomo con autismo di 42 anni racconta in un suo libro episodi

CHARLES HALE uomo con autismo di 42 anni racconta in un suo libro episodi relativi al suo stato di persona autistica e disprassica: “…sembrerebbe che io non distingua la destra dalla sinistra, malgrado io sappia bene quale è la mia parte destra e quale la mia sinistra. …sembra che io non riesca a trovare la mia bocca su comando, ho anche difficoltà a trovare il mio naso se qualcuno me lo chiede. …sono incapace di succhiare una bevanda con la cannuccia, né riesco a soffiare su comando o a fare un respiro lungo. …ho dei problemi se mi chiedono di tirare fuori la lingua e non riesco a sputare il dentifricio quando mi lavo i denti”.

La facilitazione agisce come supporto per: • Controllo dell’ansia • Mantenimento del focus di

La facilitazione agisce come supporto per: • Controllo dell’ansia • Mantenimento del focus di attenzione selettiva • Funzioni esecutive

ASPETTI PRATICI DI UN INTERVENTO DI C. F.

ASPETTI PRATICI DI UN INTERVENTO DI C. F.

Osservazione valutativa • Competenze psicomotorie • Capacità sensoriali (difficoltà senso-percettive) • Capacità comunicative (tipo

Osservazione valutativa • Competenze psicomotorie • Capacità sensoriali (difficoltà senso-percettive) • Capacità comunicative (tipo di linguaggio, comprensione e produzione) • Modalità comportamentali • Autonomia • Dimensione emotiva

Strutturazione ambientale

Strutturazione ambientale

Creazione della relazione • Parlare al soggetto come se fosse un soggetto non disabile

Creazione della relazione • Parlare al soggetto come se fosse un soggetto non disabile della stessa età • Spiegare quel che si vuole proporre • Fiducia nelle potenzialità del soggetto • Rendere chiara la divisione del tempo (gioco/lavoro/riposo) • Non dare troppi input in una volta • Fare una sola richiesta per volta • Non dare mai giudizi di valore • Fornire sempre feedback positivi • Chiarire la divisione dei ruoli

FASI DEL TRAINING DI FACILITAZIONE

FASI DEL TRAINING DI FACILITAZIONE

MASSIMIZZARE IL SUCCESSO partendo da esercizi semplici per arrivare a prestazioni complesse

MASSIMIZZARE IL SUCCESSO partendo da esercizi semplici per arrivare a prestazioni complesse

1. Esercizi propedeutici per accrescere il controllo della motilità della mano e del braccio

1. Esercizi propedeutici per accrescere il controllo della motilità della mano e del braccio 2. Esercizi di indicazione 3. Scrittura con digitazione

ESERCIZI PROPEDEUTICI • • Dipingere, colorare con materiali diversi Accendere interruttori Modellare la pasta

ESERCIZI PROPEDEUTICI • • Dipingere, colorare con materiali diversi Accendere interruttori Modellare la pasta Esercizi di pregrafismo Tracciare percorsi con il dito Alzare e flettere il braccio a comando Indicare oggetti o particolari di oggetti

ESERCIZI DI INDICAZIONE • • Indicazione di oggetti, forme e colori Gli stessi associati

ESERCIZI DI INDICAZIONE • • Indicazione di oggetti, forme e colori Gli stessi associati alla parola scritta Indicazione di scritta su richiesta Esercizi di indicazione di cifre e associazione quantità/numero Risposta a domande si/no Esercizi di classificazione (immagini e/o scritte) Ricostruzione di parole o frasi spezzate Risposte a scelta multipla

SCRITTURA CON DIGITAZIONE 1. Esercitarsi nella condivisione di un contenuto (conosciuto da facilitatore e

SCRITTURA CON DIGITAZIONE 1. Esercitarsi nella condivisione di un contenuto (conosciuto da facilitatore e facilitato) 2. Scelta tra una gamma di parole conosciute ma che possono essere espresse in modi diversi 3. Condivisione di un argomento, ma non della possibile risposta 4. Scelta da parte del facilitato dell’argomento (conversazione aperta)

Contenuto condiviso • • • Scrivere il proprio nome, dei propri familiari Scrivere nome

Contenuto condiviso • • • Scrivere il proprio nome, dei propri familiari Scrivere nome di oggetti o figure mostrate dal facilitatore Scrivere serie conosciute (giorni della settimana, mesi…) Aggiungere vocale, sillaba, parola mancante Rispondere a domande che presuppongono una sola risposta (qual è la capitale…? ) • Trovare la parola corrispondente alla definizione data

Scelta tra una gamma di parole • Scrivere nomi appartenenti ad una categoria (classificando

Scelta tra una gamma di parole • Scrivere nomi appartenenti ad una categoria (classificando per azione o funzione, in base agli attributi, in base alle limitazioni, alle parti e per esclusione). • Trovare le somiglianze • Spiegare il significato di una parola data • Trovare più significati per una stessa parola data • Rispondere a domande sul contenuto di un testo • Descrivere ambienti • Formare frasi partendo da parole date

Condivisione di un argomento • Commentare un brano letto • Evincere notizie da un

Condivisione di un argomento • Commentare un brano letto • Evincere notizie da un testo • Esprimere la propria opinione su fatti conosciuti anche dal facilitatore • Sviluppare un brano da una frase data

Conversazione aperta • • Rispondere a domande aperte e formularne Prevedere eventi possibili, fare

Conversazione aperta • • Rispondere a domande aperte e formularne Prevedere eventi possibili, fare supposizioni Immaginare di essere… Proiettarsi in un ruolo

SUPPORTI COMUNICATIVI Attenzione al “come” si dialoga con la persona facilitata

SUPPORTI COMUNICATIVI Attenzione al “come” si dialoga con la persona facilitata

 • Porre una domanda o fare una richiesta per volta, senza sovrapporre i

• Porre una domanda o fare una richiesta per volta, senza sovrapporre i messaggi • Non usare tante parole, ma poche e chiare • Deconsiderare i gesti e le parole della persona se non sono attinenti al compito richiesto • Riportare lo sguardo sull’obbiettivo • Feedback errori e performance • Incoraggiare e attendere l’autocorrezione • Riflettere sulle strategie da rinforzare o insegnare • Non interpretare ma chiedere chiarimenti • Non ritenere una parola completa prima che venga digitato lo spazio • Non ritenere una frase completa prima che venga digitato il punto • Il facilitatore cancella solo la sequenza di lettere impossibile per la lingua di riferimento • Imparare ad attendere la risposta • La comunicazione ha un inizio e una fine • La comunicazione porta a conseguenze pratiche e coerenti con quanto è scritto e detto

LA C. F NON E’ UNA TERAPIA. E’ UN INTERVENTO EDUCATIVO DA APPLICARE ALL’INTERNO

LA C. F NON E’ UNA TERAPIA. E’ UN INTERVENTO EDUCATIVO DA APPLICARE ALL’INTERNO DI UN PROGETTO GLOBALE COSTRUITO CON LA COLLABORAZIONE TRA FAMIGLIA SCUOLA SERVIZI SOCIO SANITARIE AGENZIE EDUCATIVE EXTRA SCOLASTICHE

I PERCORSI DI C. F. DEVONO ESSERE SOGGETTI A SUPERVISIONE COSTANTE

I PERCORSI DI C. F. DEVONO ESSERE SOGGETTI A SUPERVISIONE COSTANTE