Allora alcune domande CHI E IL FONDATORE Lo

Allora alcune domande: CHI E’ IL FONDATORE? Lo Spirito Santo che ha suscitato in alcune donne il desiderio della consacrazione verginale sia nelle prime comunità cristiane che nella chiesa di oggi.

COSA CAMBIA DOPO LA CONSACRAZIONE? Apparentemente niente. Niente nella forma ma tutto nella sostanza. La vergine consacrata arriva alla consacrazione dopo un percorso di discernimento e formazione di anni, per cui ha già cercato di dare forma concreta da tempo alle modalità con cui esprimere la propria consacrazione. PAPA BENEDETTO XVI al Convegno Internazionale a Roma a Maggio 2008: “Il vostro ideale, in se stesso veramente alto, non esige tuttavia alcun particolare cambiamento esteriore. Normalmente ciascuna consacrata rimane nel proprio contesto di vita”

SE, COME LE VERGINI DI UN TEMPO, AVETE SOLO IL PROPOSITO DI CASTITA’ PERFETTA, A CHI OBBEDITE? Il Papa: “È una via che sembra priva delle caratteristiche specifiche della vita religiosa, soprattutto dell'obbedienza. Ma per voi l'amore si fa sequela: il vostro carisma comporta una donazione totale a Cristo, una assimilazione allo chenon richiede implicitamente l'osservanza dei consigli La Sposo verginità è da intendere solo come atteggiamento fisico evangelici, interiore di povertà e di ma come, e soprattutto, atteggiamento peraccoglienza custodire integra la fedeltà a Lui. ” della volontà di Dio. Ne deriva l’obbedienza a Gesù come Sposo, che si esplicita nel discernimento personale e quotidiano della volontà di Dio, nel seguire le indicazioni che scaturiscono dal dialogo con il Vescovo, e con il padre spirituale e/o confessore

QUAL’ E’ IN CONCRETO IL VOSTRO RAPPORTO CON IL VESCOVO? Il Papa: “E’ compito dei vostri Vescovi riconoscere in voi il carisma della verginità, consacrarvi e possibilmente rimanervi vicino nel cammino, per insegnarvi il timore del Signore, come si impegnano a fare durante la solenne liturgia di consacrazione. ” Normalmente il Vescovo può seguire frequentemente e da vicino le consacrate e le donne in formazione. Nella Diocesi di Mantova il Vescovo nomina un delegato (per noi corrisponde al delegato diocesano della Vita Consacrata) dal quale siamo seguite nella formazione. In genere gli incontri individuali con il Vescovo sono di uno o due l’anno a seconda delle necessità. Questi momenti sono uno spazio di incontro e di confronto nel quale ciascuna viene accompagnata dal ministero del vescovo a far proprio uno stile di vita che manifesti in modo personale il dono ricevuto.

SE NON CI SONO DELLE COSTITUZIONI, SI FA QUEL CHE SI VUOLE? Con la consacrazione non si assume una regola di vita comune con le altre vergini consacrate ma, ciascuna ha una regola di vita che scrive con il proprio padre spirituale e che è discussa e approvata dal Vescovo. Nella regola oltre all’esprimere in concreto i carismi personali viene deciso un regolamento quotidiano. Tale regola è mutabile negli anni. Il Papa: ”Un'essenziale "regola di vita" definisce l'impegno che ciascuna di voi assume col consenso del Vescovo, sia a livello spirituale sia esistenziale. Si tratta di cammini personali. Tra voi ci sono stili e modalità diverse di vivere il

COSA VUOL DIRE “ESSERE A SERVIZIO DEL SIGNORE E DELLA CHIESA”? Nella nostra formazione ci hanno spiegato che la nostra deve essere Solitudine: perché è una consacrazione individuale Comunionale: perché non deve tramutarsi in “individualismo” cioè incapacità o non volontà ad aprirsi agli altri. La nostra vita deve essere feconda. Questa fecondità poi si traduce in modalità personali che esprimono la partecipazione alla missione della Chiesa nel mondo, sia essa orante che di apostolato. Per questo all’interno dell’ordo virginum si esprime una molteplicità di carismi e ministeri, segno della ricchezza e varietà dei doni con cui lo Spirito arricchisce la Chiesa. Il Papa: L'essere con Cristo esige interiorità, ma in pari tempo apre a comunicare con i fratelli: qui si innesta la vostra

Se l’Ordo Virginum non è una congregazione, un Istituto, perché si chiama ORDO (ORDINE)? E’ per questo che donne provenienti da diocesi Così, la celebrazione di una sola consacrazione diverse appartengono ad un unico “ORDO” che si verginale, rende presente la realtà dell’Ordo concretizza nelle singole espressioni diocesane. Virginum nella Diocesi. Il termine “Ordo” non è da intendere nel senso tradizionalmente attribuito ad alcuni Istituti Religiosi, ma è da intendersi, secondo il suo più antico significato, come “categoria di persone” distinguibili nella Chiesa per il fatto di avere in comune il dono della stessa consacrazione.

CHI PUO’ ESSERE AMMESSO ALLA CONSACRAZIONE Secondo le premesse giuridiche del rito si richiede: • che la donna non sia mai stata sposata, • che non abbia mai vissuto pubblicamente in uno stato contrario alla castità, • che secondo un giudizio prudenziale si possa ritenerla capace di perseverare tutta la vita nel proposito di verginità.

IN COSA CONSISTE LA VOSTRA FORMAZIONE? Col termine formazione intendiamo un percorso dinamico orientato alla graduale comprensione e assunzione di uno stile di vita proprio di questa vocazione. Comprende: 1. Formazione personale 2. Formazione in comune con le altre vergini consacrate della diocesi secondo un percorso deciso insieme al delegato e/o dal Vescovo. Per chi è già consacrato si parla di formazione permanente. Ogni Diocesi stabilisce la cadenza degli incontri. A Mantova, sono mensili. Di solito più le diocesi sono grandi, più i percorsi formativi sono strutturati.

VI INCONTRATE FRA DI VOI? Oltre agli incontri mensili, tra di noi ci si può liberamente incontrare. L’occasione più rilevante è il Convegno Nazionale. In Italia, questo Convegno si svolge, a seconda delle consacrate che si rendono disponibili, ogni anno, in regioni sempre diverse. Vi partecipano vergini già consacrate, donne in formazione, donne semplicemente interessate, i delegati vescovili ed alcuni vescovi. E’ una occasione di condivisione e di confronto. Incontro regionale delle marche Convegno nazionale in Messico

Si sono svolti anche tre Convegni Internazionali: due a Roma e uno in Terra Santa. Questi sono decisamente meno frequenti. Udienza con Papa Benedetto XVI nel Convegno Internazionale a Maggio 2008. Hanno partecipato 500 consacrate da 52 paesi del mondo

Avete delle “tappe” intermedie come le suore che fanno i primi voti e poi quelli definitivi - solenni? Non abbiamo delle “tappe” intermedie ma, come il matrimonio, si viene consacrate in una volta e per sempre. Le parole con cui il Vescovo interroga la consacranda “…fino al termine della vostra vita? ” evidenziano la definitività della consacrazione.

QUALI SEGNI DOVETE PORTARE”? Come si è visto dal rito, dobbiamo portare l’ ANELLO. Il velo è facoltativo. In Italia lo usano in pochissime mentre in alcuni paesi del mondo, è una consuetudine.

QUANTE SIETE? Nella nostra Diocesi siamo 5 consacrate e 1 in formazione: Nel mondo siamo circa 3000 sparse in tutti i continenti In Italia siamo più di 400 consacrate e 200 in formazione, in 85 diocesi. Le Diocesi più numerose sono Milano (circa 100 consacrate) e Roma (circa 60). Le Prime consacrazioni sono avvenute negli anni settanta nella diocesi di Vicenza.

alcune immagini dal mondo… COREA

alcune immagini dal mondo… POLONIA

alcune immagini dal mondo… STATI UNITI

alcune immagini dal mondo… FRANCIA

alcune immagini dal mondo… VENEZUELA

alcune immagini dal mondo… HAWAII

alcune immagini dal mondo… GERMANIA

alcune immagini dal mondo… COSTA RICA

alcune immagini dal mondo… …ROMA

Terminiamo con le parole del Papa: “…un dono nella Chiesa e per la Chiesa. In questa luce desidero confermarvi nella vostra vocazione ed invitarvi a crescere di giorno in giorno nella comprensione di un carisma tanto luminoso e fecondo agli occhi della fede, quanto oscuro e inutile a quelli del mondo. il vostro carisma deve riflettere l'intensità, ma anche la freschezza delle origini, è fondato sul semplice invito evangelico "chi può capire capisca" (Mt 19, 12) e sul consiglio paolino circa la verginità per il Regno ( Cor 7, 2535). Eppure risuona in esso tutto il mistero

Nel lasciarvi vi affido a Maria…. . e faccio mie le parole di S. Ambrogio, il cantore della verginità cristiana, rivolgendole a voi: "Sia in ciascuna l'anima di Maria per magnificare il Signore; sia in ciascuna lo spirito di Maria per esultare in Dio. Se c'è una sola madre di Cristo secondo la carne, secondo la fede, invece, Cristo è il frutto di tutti, poiché ogni anima riceve il Verbo di Dio, purché, immacolata e immune da vizi, custodisca la castità con intemerato pudore