The Fortunate Pilgrim e le migrazioni italiane in

  • Slides: 28
Download presentation
The Fortunate Pilgrim e le migrazioni italiane in America

The Fortunate Pilgrim e le migrazioni italiane in America

LA PRIMA ONDATA: DAL 1861 AL 1890 Ø L’Italia viene unificata nel 1861. Ø

LA PRIMA ONDATA: DAL 1861 AL 1890 Ø L’Italia viene unificata nel 1861. Ø La prima ondata migratoria post-Unità viene soprattutto dal Nord-Est e dal Nord-Ovest, ed è composta prevalentemente da artigiani e commercianti, in cerca di nuovi mercati per i propri manufatti. Ø Negli Stati Uniti vanno a sostituire la manodopera perduta durante la Guerra civile.

LA “NUOVA IMMIGRAZIONE”: DAL 1891 AL 1917 ØEmigrano più di 3, 5 milioni di

LA “NUOVA IMMIGRAZIONE”: DAL 1891 AL 1917 ØEmigrano più di 3, 5 milioni di persone, soprattutto dall’Italia del Sud. ØSi tratta principalmente di contadini che fuggono dalle dure condizioni economiche nelle campagne nel periodo post-Unità, e dagli effetti dei terremoti del 1905 (Calabria) e del 1908 (Messina, più di 100. 000 morti). ØFondamentalmente, alla partenza gli emigrati pensano di essere “uccelli di passaggio”, che hanno come obiettivo finale il ritorno in Italia una volta che abbiano conseguito il benessere economico.

1876 -1900

1876 -1900

1901 -1915

1901 -1915

1916 -1942

1916 -1942

1946 -1961

1946 -1961

1876 -1976

1876 -1976

ITALIAN AMERICANS ØPiù del 90% degli immigrati italiani si stabilisce in 11 stati: New

ITALIAN AMERICANS ØPiù del 90% degli immigrati italiani si stabilisce in 11 stati: New York, New Jersey, Pennsylvania, Massachusetts, California, Connecticut, Illinois, Ohio, Michigan, Missouri e Louisiana. ØLe regioni della costa orientale centro-settentrionale attraggono la maggioranza degli immigrati italiani. ØIl 90% si stabilisce nelle aree urbane e lavora nelle miniere, nelle industrie tessili e nella manifattura dell’abbigliamento. ØGli italiani devono affrontare condizioni di lavoro brutali e un atteggiamento dichiaratamente razzista da parte della popolazione WASP. ØTra il 1901 e il 1950 il 50% degli immigrati italiani torna in Italia.

USA 1904 Italiani arrestati per omicidio

USA 1904 Italiani arrestati per omicidio

Carcerati USA 1920

Carcerati USA 1920

1891 – NEW ORLEANS Il 14 marzo 1891 nel linciaggio di New Orleans una

1891 – NEW ORLEANS Il 14 marzo 1891 nel linciaggio di New Orleans una folla di cittadini assale la prigione locale e uccide 11 migranti italiani, in particolare siciliani. Partecipano al linciaggio dalle 3. 000 alle 20. 000 persone, guidate da membri dell’alta borghesia, in uno dei più ingenti linciaggi di massa nella storia degli Stati Uniti. Le vittime erano state accusate dell’assassinio del Sovrintendente della polizia, ma otto di loro erano state assolte.

1920 -27 – SACCO E VANZETTI Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti, attivisti anarchici, vengono

1920 -27 – SACCO E VANZETTI Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti, attivisti anarchici, vengono arrestati nel 1920, e dopo un lungo processo condannati e giustiziati sulla sedia elettrica nel 1927, a Boston, perché giudicati colpevoli dell’omicidio di un contabile e di una guardia. Molti famosi intellettuali (George Bernard Shaw, Bertrand Russell, Albert Einstein, Dorothy Parker, Edna St. Vincent Millay, John Dewey, John Dos Passos, Upton Sinclair, H. G. Wells, Anatole France e Arturo Giovannitti) sostengono la campagna per la revisione del processo. A cinquant’anni dalla loro morte, nel 1977 Michael Dukakis, governatore dello Stato del Massachusetts, riconosce ufficialmente gli errori commessi nel processo e riabilita la memoria di Sacco e Vanzetti.

Il discorso di Vanzetti • Io non augurerei a un cane o a un

Il discorso di Vanzetti • Io non augurerei a un cane o a un serpente, alla più bassa e disgraziata creatura della Terra — non augurerei a nessuna di queste ciò che ho dovuto soffrire per cose di cui non sono colpevole. Ma la mia convinzione è che ho sofferto per cose di cui sono colpevole. Sto soffrendo perché sono un anarchico, e davvero io sono un anarchico; ho sofferto perché ero un Italiano, e davvero io sono un Italiano [. . . ] se voi poteste giustiziarmi due volte, e se potessi rinascere altre due volte, vivrei di nuovo per fare quello che ho fatto già.

IL PADRONE Ø “Il Padrone” era un mediatore che metteva in contatto i lavoratori

IL PADRONE Ø “Il Padrone” era un mediatore che metteva in contatto i lavoratori immigrati con i bosses del “sindacato”, negoziava i termini dei contratti di “indentured servitude” (schiavitù provvisoria da riscattare) e fungeva da interprete/traduttore. Ø Veniva pagato sia degli immigrati sia dai bosses. Ø Era una figura intermedia, a metà strada tra il sindacalista e il mafioso, che offriva servizi altrimenti irraggiungibili per l’immigrato.

LE LITTLE ITALIES MULBERRY STREET, NEW YORK CITY THE NORTH END, BOSTON ITALIAN MARKET,

LE LITTLE ITALIES MULBERRY STREET, NEW YORK CITY THE NORTH END, BOSTON ITALIAN MARKET, PHILADELPHIA LITTLE ITALY, CHICAGO NORTH BEACH, SAN FRANCISCO ITALIAN CLUB, TAMPA (FLORIDA)

THE FORTUNATE PILGRIM The Fortunate Pilgrim (1965) è il secondo romanzo di Mario Puzo

THE FORTUNATE PILGRIM The Fortunate Pilgrim (1965) è il secondo romanzo di Mario Puzo dopo The Dark Arena (1955), ambientato nella Germania occupata dall’esercito USA subito dopo la Seconda guerra mondiale, e prima del celeberrimo The Godfather (1969), saga epica sulla mafia italoamericana. Anche le la critica accoglie molto favorevolmente The Fortunate Pilgrim, il romanzo ha scarso successo commerciale, forse perché la storia di una “normale” famiglia italoamericana della classe lavoratrice non poteva esercitare un grande fascino sul pubblico.

LUCIA SANTA E IL PADRINO The Fortunate Pilgrim e The Godfather raccontano entrambi la

LUCIA SANTA E IL PADRINO The Fortunate Pilgrim e The Godfather raccontano entrambi la vita di una famiglia (la famiglia Corbo -Angeluzzi e la “Famiglia” della Mafia) guidata da una figura carismatica, quasi “divina” (Lucia Santa e il “Godfather”, il Padrino). Fred Gardaphé: “the mother-son paradigm employed by Puzo in The Fortunate Pilgrim is exchanged for the father-son paradigm in The Godfather”. Thomas J. Ferraro: in The Fortunate Pilgrim Puzo mitologizza “the de facto matriarchy of immigrant New York, yet in The Godfather” celebra “illegitimate capitalism as the gloriously demonic triumph of an insidiously patriarchal family – at the expense, apparently, of women’s presence, female knowing”. Nella Prefazione all’edizione del 1996 Puzo scrive: “Whenever the Godfather opened his mouth, in my own mind I heard the voice of my mother. I heard her wisdom, her ruthlessness, and her unconquerable love for her family and for life itself. ” Mary Jo Bona: The Fortunate Pilgrim critica The Godfather prima ancora che Puzo l’abbia scritto – “The Godfather can be deconstructed and the very mythology of Sicilian justice critiqued by its central character, Lucia Santa, whose resiliency and strength emerge from an impregnable understanding of honor and loyalty disconnected from masculine notions of power”; Larry, che diventa un membro della Mafia, viene alla fine disconosciuto dalla madre, così come la Mafia stessa, “an unofficial form of authority that she finds morally repugnant”.

UN SOGNO (IR)REALIZZATO • Il romanzo racconta la storia della famiglia Corbo-Angeluzzi dagli anni

UN SOGNO (IR)REALIZZATO • Il romanzo racconta la storia della famiglia Corbo-Angeluzzi dagli anni Venti del Novecento al periodo immediatamente successivo alla Seconda guerra modniale. Al centro c’è la figura di Lucia Santa, che sposa Anthony Angeluzzi per fuggire dall’ambiente oppressivo dell’Italia meridionale e poi, dopo la sua morte, Frank Corbo, per assicurare un futuro ai tre figli del primo matrimonio (Larry, Octavia e Vincenzo), cui si aggiungeranno Gino, Sal e Lena. • Frank lavora nelle ferrovie, ma la famiglia può permettersi solo un piccolo appartamento a Little Italy. Lucia Santa affronta stoicamente le vicissitudini della famiglia, dalla pazzia di Frank (innescata prima dalla conversione all’evangelismo fondamentalista e poi dall’alienante lavoro in una fabbrica di cacao), che morirà nel manicomio in cui Lucia l’ha rinchiuso per proteggere i figli, al suicidio dell’ipersensibile Vincenzo, incapace di sopportare la vuota ripetitività del suo (anche invidiabile, per un italoamericano) lavoro d’impiegato. Nemmeno la Grande Depressione riesce a spezzare la famiglia, che gode paradossalmente della tragedia della Seconda guerra mondiale e del successivo boom economico per consuitare una certa sicurezza economica, fino al sogno realizzato dell’acquisto di una grande casa a Long Island.

IL PREZZO DA PAGARE • Anthony Tamburri: The Fortunate Pilgrim “examines the myth of

IL PREZZO DA PAGARE • Anthony Tamburri: The Fortunate Pilgrim “examines the myth of the American dream and the real possibility that the outsider might succeed in realizing it”. Ma questa “real possibility” viene realizzata accettando ciò cui Lucia Santa ha sempre tentato di resistere – il coinvolgimeno di un figlio (Larry) con il rappresentante della corruzione dell’italianità, un padrino mafioso: grazie alla Famiglia, la famiglia di Lucia Santa si libera “from the bondage of New York City’s West Side” e può recarsi “into the Canaan of Long Island” (Robert Viscusi).

UN SOGNO CHE SI NUTRE DI SE STESSO Nell’ultima scena del romanzo, riecheggiando altri

UN SOGNO CHE SI NUTRE DI SE STESSO Nell’ultima scena del romanzo, riecheggiando altri commenti (sia del narratore sia dei personaggi) disseminati nel testo, Lucia Santa mette a nudo la “struttura” del Mito americano, ovvero il suo potere di auto-generarsi attraverso il soddisfacimento di desideri che innescano ulteriori desideri, all’infinito: “AMERICA, BLASPHEMOUS dream. Giving so much, why could it not give everything? Lucia Santa wept for the inevitable crimes she had committed against those she loved. In her world, as a child, the wildest dream had been to escape the fear of hunger, sickness and the force of nature. The dream was to stay alive. No one dreamed further. But in America wilder dreams were possible, and she had never known of their existence. Bread and shelter were not enough”.

UN SOGNO CHE FA RINUNCIARE AI SOGNI • Ciò che il Sogno americano offre

UN SOGNO CHE FA RINUNCIARE AI SOGNI • Ciò che il Sogno americano offre con una (certa, apparente) generosità è il denaro, e si tratta di un’“abbondanza” comunque sempre precaria, com’è dimostrato dalla Grande Depressione. • Paradossalmente, laddove il denaro dovrebbe servire per “pagare” quacosa, in America la famiglia Corbo-Angeluzzi “paga” il denaro che riesce a guadagnare con i sogni cui deve rinunciare. • Octavia deve abbandonare il sogno di diventare un’insegnante per andare a lavorare prima possibile come sarta – deve rinunciare al futuro in nome del presente. • Vincenzo deve reprimere la sua personalità “creativa” per diventare un ingranaggio della macchina capitalistica, e non riesce a trovare più una motivazione per vivere. • Quando il sogno di andare a vivere a Long Island si realizza, viene pagato con la rinuncia, da parte di Lucia Santa, all’autorità culturale basata sull’appartenenza alla comunità etnica di Little Italy – diventare americani e avere “successo” significa non tanto “fondersi” nel melting pot, ma accettare di essere “melted away”.

UN SOGNO CHE DIVORA • Durante la Grande Depressione la famiglia di Joey Bianco,

UN SOGNO CHE DIVORA • Durante la Grande Depressione la famiglia di Joey Bianco, un amico di Gino, perde tutto ciò che ha faticosamente messo da parte. Il padre di Joey, Pasquale, si illude di poter ricominciare: • “America, what dreams are dreamed in your name? What sacrilegious thoughts of happiness do you give birth to? There is a price to be paid, yet one dreams that happiness can come without the terrible payments. Here there was hope, in Italy none. They would start again, he was only a man of forty-eight. He still had twenty years of work in his body. For each human body is a gold mine. The ore of labor yields mountains of food, shelter from the cold, wedding feasts, and funeral wreaths to hang on the tenement door. That comical little gnarled body in long winter underwear and gray mustaches still held a treasure to yield up, and with a woman’s practical sense Mrs. Bianco was worried more about her husband than about the money they had lost”. • Il Sogno americano diventa, da sacro covenant con Dio un patto con il Dio Denaro, con Satana. Il corpo di Pasquale viene descritto come una fonte di benessere materiale da sfruttare, come una “gold mine, ” una “ore of labor”, letteralizzando la riduzione dell’umano all’economico che è il cjuore del sistema capitalistico. L’ideologia cui Pasquale ossessivamante continua a credere pretende di trasformare l’incubo del lavoro coatto nel sogno dell’autoaffermazione, ma in realtà estrae vampiricamente il valore (“a treasure”) dai corpi umani – e quello di Pasquale è ormai solo un “comical little gnarled body”, prosciugato del suo afflato vitale.

LA RESISTENZA AL SOGNO • Avere successo può essere un fallimento, e rinunciarvi può

LA RESISTENZA AL SOGNO • Avere successo può essere un fallimento, e rinunciarvi può significare il mantenimento della propria dignità. Grazie alla sua conoscenza sia dell’inglese sia dell’italiano e alla sua intrapredenza (carattere “maschile” – Fred Gardaphé la considera un esempio di female masculinity), Octavia ha la possibilità di diventare una venditrice di macchine per cucire alle donne della sua comunità, ma capisce che convincere ad acquistare una macchina costosa e non indispensabile sarebbe un tradimento nei confronti della famiglia allargata della comunità italoamericana. “Resiste” quindi al sogno del successo economico, ma conserva la sua indipendenza morale.

THE FORTUNATE PILGRIM E CALL IT SLEEP • Sia Call It Sleep sia The

THE FORTUNATE PILGRIM E CALL IT SLEEP • Sia Call It Sleep sia The Fortunate Pilgrim sembrano accettare il modello tipico del romanzo della migrazione americana, articolato secondo un percorso di formazione che si fonde con il racconto iniziatico – il/la protagonista deve superare una serie di prove per arrivare all’obiettivo finale dell’integrazione nel “Sogno” americano. Entrambi però rivedono in profondità il mito del melting pot • Call It Sleep si conclude infatti con un vero e proprio “sogno” (o sonno), in cui David riesce a integrare tutte le sue esperienze, ma senza che questo significhi una loro “omogeneizzazione” (anzi, ogni identità conserva la sua individualità). • The Fortunate Pilgrim celebra la “resistenza” della famiglia italoamericana, ma è proprio il successo nel conseguire il sogno, nell’“imitare” la “fortuna” dei primi pellegrini americani, e quindi nell’americanizzarsi perdendo la propria “italianità”, a denunciare la logica perversa che lo muove, quello di un desiderio la cui soddisfazione viene continuamente differita perché superata dall’apparizione di un sempre nuovo desiderio.