Simulazione esame Analisi Multivariata dei Dati 14 12

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Simulazione esame Analisi Multivariata dei Dati 14 -12 -2015 Giulio Costantini giulio. costantini@unimib. it

Simulazione esame Analisi Multivariata dei Dati 14 -12 -2015 Giulio Costantini giulio. costantini@unimib. it

Istruzioni • Avete 1 h per completare la prova. • Cercate il più possibile

Istruzioni • Avete 1 h per completare la prova. • Cercate il più possibile di risolvere da soli i problemi che incontrate. Evitate di parlare tra voi. • Se avete bisogno di una mano o siete bloccati, chiedete pure a me. • Alla fine dell’ora faremo gli esercizi insieme.

Interpretazione del testo (1) «Ogni soggetto svolge un solo compito, in una delle combinazioni

Interpretazione del testo (1) «Ogni soggetto svolge un solo compito, in una delle combinazioni di difficoltà e condizione. » Da questo capiamo che si tratta di un disegno between subjects. «Le variazioni sperimentali sono di due tipi: il compito può essere facile o difficile (fattore sperimentale difficoltà), e la condizione in cui viene svolto può essere individuale o in presenza di altre persone (fattore sperimentale condizione). » Da questo capiamo che si tratta di un disengno 2 x 2

Interpretazione del testo (2) «L'ipotesi del ricercatore è che i compiti facili siano facilitati

Interpretazione del testo (2) «L'ipotesi del ricercatore è che i compiti facili siano facilitati dalla presenze di altre persone che osservano l'agente, mentre i compiti difficili siano penalizzati in termini di performance dalla presenza di altre persone. » Da questo capiamo che l’ipotesi del ricercatore è una interazione non ordinale. Il ricercatore si aspetta che il fattore condizione abbia un effetto opposto ai due livelli del fattore difficoltà.

Domanda 1 1) Determinare se l'ipotesi del ricercatore sia verificata dai dati, spiegando i

Domanda 1 1) Determinare se l'ipotesi del ricercatore sia verificata dai dati, spiegando i dettagli dei risultati. Analizza > Modello lineare generalizzato > Univariata

 • Effetto principale di difficoltà, F(1, 56) = 107. 5, p <. 001,

• Effetto principale di difficoltà, F(1, 56) = 107. 5, p <. 001, ηp 2 =. 658 • Effetto di interazione condizione x difficoltà, F(1, 56) = 40. 1, p <. 001 , ηp 2 =. 417 Questo è l’effetto cruciale oggetto dell’ipotesi

Interpretare l’interazione L’interazione è esattamente quella ipotizzata dal ricercatore. In compiti facili la performance

Interpretare l’interazione L’interazione è esattamente quella ipotizzata dal ricercatore. In compiti facili la performance migliora in condizione sociale (vs. individuale), in compiti difficili, accade l’opposto.

Domanda 2 2) Condurre dei confronti post-hoc per i 4 gruppi definiti dalla combinazione

Domanda 2 2) Condurre dei confronti post-hoc per i 4 gruppi definiti dalla combinazione di condizione e difficoltà, al fine di confrontare le medie di performance per i gruppi a due. Come NON andava fatto: Chiedendo i post-hoc per difficoltà e per condizione nella finestra post-hoc. A chi ha fatto così, SPSS ha restituito questo output. Perché?

Perché è sbagliato? Cosa vogliamo fare? Confrontare le medie di 4 gruppi: 1. Difficoltà

Perché è sbagliato? Cosa vogliamo fare? Confrontare le medie di 4 gruppi: 1. Difficoltà = facile & Condizione = individuale 2. Difficoltà = facile & Condizione = sociale 3. Difficoltà = difficile & Condizione = individuale 4. Difficoltà = difficile & Condizione = sociale Cosa fa il metodo sbagliato illustrato prima? Cerca di confrontare i gruppi Difficoltà facile vs. difficile (al netto di condizione) e Condizione sociale vs. individuale (al netto di difficoltà). Ovviamente i post-hoc su variabili con due livelli non hanno senso, quindi SPSS vi restituisce quel messaggio.

Come andava fatto? • Ci serve una variabile con 4 livelli, uno per ciascun

Come andava fatto? • Ci serve una variabile con 4 livelli, uno per ciascun gruppo definito dai 4 fattori. Ce la creiamo usando il menu Trasforma > Calcola Variabile • Io l’ho chiamata «Gruppi. Post. Hoc»

Attribuiamo a ciascun gruppo un valore che lo identifichi univocamente usando la funzione «Se»

Attribuiamo a ciascun gruppo un valore che lo identifichi univocamente usando la funzione «Se» . Nel caso mostrato qui, Se difficoltà = 0 e condizione = 1, la variabile Gruppo. Post. Hoc assume valore 1.

Se difficoltà = 0 e condizione = 2, la variabile Gruppo. Post. Hoc assume

Se difficoltà = 0 e condizione = 2, la variabile Gruppo. Post. Hoc assume valore 2.

Se difficoltà = 1 e condizione = 1, la variabile Gruppo. Post. Hoc assume

Se difficoltà = 1 e condizione = 1, la variabile Gruppo. Post. Hoc assume valore 3.

Se difficoltà = 1 e condizione = 2, la variabile Gruppo. Post. Hoc assume

Se difficoltà = 1 e condizione = 2, la variabile Gruppo. Post. Hoc assume valore 4.

Domanda 2 Adesso possiamo fare un’anova univariata, usando la nuova variabile Gruppi. Post. Hoc

Domanda 2 Adesso possiamo fare un’anova univariata, usando la nuova variabile Gruppi. Post. Hoc come indipendente e performance come dipendente. Chiedendo i post-hoc avremo la risposta alla domanda 2

Il test HSD di Tukey indica che tutti i gruppi sono significativamente differenti tra

Il test HSD di Tukey indica che tutti i gruppi sono significativamente differenti tra loro (tutti i p <. 038)

Domanda 3 3) Determinare gli effetti di condizione e difficoltà al netto dell'autostima, evidenziando

Domanda 3 3) Determinare gli effetti di condizione e difficoltà al netto dell'autostima, evidenziando se e come l'autostima cambia gli effetti di condizione e difficoltà. Dobbiamo inserire autostima come covariata ed esaminare gli effetti dei due fattori.

 • L’autostima ha un effetto significativo sulla performance F(1, 55) = 23. 52,

• L’autostima ha un effetto significativo sulla performance F(1, 55) = 23. 52, p <. 001, ηp 2 =. 300 • Controllando l’effetto di autostima, l’effetto di difficoltà su performance continua ad essere significativo F(1, 55) = 145. 7, p <. 001, ηp 2 =. 726 così come l’effetto di interazione tra difficoltà e condizione F(1, 55) = 70. 9, p <. 001, ηp 2 =. 563 • L’effetto principale di condizione, una volta inserita autostima come covariata, diviene significativo, F(1, 55) = 12. 3, p <. 001, ηp 2 =. 182

Domanda 4 • Ripetiamo l’analisi appena svolta, salvando i residui e i punteggi predetti

Domanda 4 • Ripetiamo l’analisi appena svolta, salvando i residui e i punteggi predetti

Normalità dei residui - grafico Analizza > Statitiche descrittive > Frequenze

Normalità dei residui - grafico Analizza > Statitiche descrittive > Frequenze

Normalità dei residui • Analizza > Test non parametrici > Finestre Legacy > K-S

Normalità dei residui • Analizza > Test non parametrici > Finestre Legacy > K-S per un campione Il test di Kolmogorov – Smirnov non indica deviazioni significative dalla distribuzione normale: l’assunzione di normalità non è violata

Assunzioni 2/3: omoschedasticità e outlier Il grafico predetti-residui non evidenzia violazioni palesi dell’omoschedasticità. Il

Assunzioni 2/3: omoschedasticità e outlier Il grafico predetti-residui non evidenzia violazioni palesi dell’omoschedasticità. Il caso 59 si trova sostanzialmente al di fuori della «nuvola» dei dati e sembra quindi essere un outlier.

L’osservazione 59 è proprio un outlier per la variabile «residui» ? Analizza > Statistiche

L’osservazione 59 è proprio un outlier per la variabile «residui» ? Analizza > Statistiche descrittive > Esplora

Secondo il boxplot il caso 59 è un outlier

Secondo il boxplot il caso 59 è un outlier