Magorzata Puto STORIA DELLA CULTURA E DELLA CIVILT

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Małgorzata Puto STORIA DELLA CULTURA E DELLA CIVILTÀ Università di Slesia Istituto della Filologia

Małgorzata Puto STORIA DELLA CULTURA E DELLA CIVILTÀ Università di Slesia Istituto della Filologia Romanza Italianistica Sosnowiec 2005 1

Toscana il cuore dell’italianità 2

Toscana il cuore dell’italianità 2

Contenuti 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13.

Contenuti 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. Informazioni generali……. …p. 4 Origini del nome…. . . . p. 5 Civiltà etrusca……………. . p. 6 Paesaggio………………. . …. p. 7 Posizione, confini, morfologia…. …. . p. 9 Arcipelago Toscano……. ………………. . …p. 11 Clima………………………. …p. 12 Fiumi………………………. . ……p. 13 Popolazione…………………. . p. 14 Città storiche-fot……………………. . p. 15 Industria, turismo………………………. p. 22 Agricoltura……………………………. . . p. 23 Riferimenti bibliografici………………………. p. 24 3

Informazioni generali • Province - regione formata da 10 province: Arezzo, Firenze, Grosseto, Livorno,

Informazioni generali • Province - regione formata da 10 province: Arezzo, Firenze, Grosseto, Livorno, Lucca, Massa Carrara, Pistoia, Prato, Siena Capoluogo - Firenze • Superficie - kmq 22993 • Parchi Nazionali – Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano (1989) Parco Nazionale del Monte Falterona, Campigna e delle Foreste Casentinesi (1990) • 4

Origini del nome q La zona compresa tra l’Arno e il Tevere era il

Origini del nome q La zona compresa tra l’Arno e il Tevere era il territorio degli Etruschi o Tuschi nell’epoca preromana. Il nome della regione in quei tempi era Etruria o Tuscia. Successivamente da Tuscia si formò il nome di Toscana 5

Civiltà etrusca q La storia della regione parte dall’antica Etruria, la terra degli Etruschi,

Civiltà etrusca q La storia della regione parte dall’antica Etruria, la terra degli Etruschi, il primo grande popolo in grado di controllare la penisola italica. La civiltà etrusca propsperò soprattutto nella parte meridionale, estendendosi comunque anche a nord. Gli Etruschi erano un popolo rimasto per molti aspetti ancora misterioso, non c ’è infatti certezza nella questione dell loro origine. q La civiltà etrusca fiorì per circa un millennio tra il IX secolo a. C. e il I secolo d. C. , la loro arte invece rappresenta le fondamenta della civiltà italiana. Gli Etruschi furono conosciuti per il teatro, la musica, la danza, la letteratura. Sviluppavano le tecniche dell’estrazione e della lavorazione dei metalli, erano esperti nella produzione degli oggetti in ceramica, conoscevano le tecniche per la costruzine delle strade, archi, fognature, progettazione di edifici pubblici, templi e città. 6

Paesaggio 7

Paesaggio 7

q Il paesaggio della Toscana è in gran parte collinoso e montuoso; le poche

q Il paesaggio della Toscana è in gran parte collinoso e montuoso; le poche aree pianeggianti sono limitate alle zone costiere e al fondo delle valli. Molteplici sono gli aspetti che offrono un armonioso paesaggio composto da montagne, colline e pianure. Le montagne fitte di vegetazione sono coperte di querce, castagni, faggi e abeti. Nelle cime collinose troviamo gli ulivi, i cipressi, oppure grandi distese coltivate a vigneti, dove sono costruite in modo isolato case coloniche o piccoli borghi. Le città ricche di storia sono situate nelle aree pianeggianti del fondo valle e mantengono ancora conservati numerosi monumenti e tesori artistici. Zone di spiaggia ancora selvaggia si alternano con zone balneari moderne. 8

Posizione, confini, morfologia La forma triangolare della Toscana è facilmente riconoscibile. Il lato più

Posizione, confini, morfologia La forma triangolare della Toscana è facilmente riconoscibile. Il lato più lungo è completamente bagnato dal mare Tirreno, da Marina di Carrara ad Ansedonia. Confina con Liguria, Emilia-Romagna, Umbria, Lazio e tra Romagna e Umbria, per un breve tratto, anche con le Marche. q L’orografia della Toscana risulta complessa. Poche le pianure, solo il 10 % del territorio, una discreta zona montuosa(circa 1/5 del totale) e tanta collina. L’Appennino è il baluardo orientale toscano, con catene parallele, la più alta delle quali va dal Passo della Cisa (1039 m) alla Bocca Trabaria (1049 m) superando raramente i 2000 m. Tipiche perché accidentate e mosse sono poi le Alpi Apuane, appendice settentrionale dell’Appennino, dallla morfologia aspra, paragonabile a quella prealpina , se non addirittura a quella dolomitica, con tracce di fenomeni glaciali e inestimabili ricchezze marmifere. La provincia apuana vede Carrara infatti denominata quale « capitale mondiale del marmo «. q 9

Arcipelago Toscano Di fronte alle coste meridionali sono situate delle isolette, note sotto il

Arcipelago Toscano Di fronte alle coste meridionali sono situate delle isolette, note sotto il nome di arcipelago Toscano o ancora le » sette sorelle » : la Gorgona, Capraia, l’Isola d’Elba, Pianosa, Montecristo, l’Isola del Giglio e l’Isola di Giannuti. q Talune sono poco più che scogli, mentre l’unica relativamete vasta e meta di grande turismo è l’Elba, la terza delle isole italiane per estensione. Ma altrettanto attraente per i vacanzieri sono il Giglio e la Capraia. Sono quasi tutte contraddistinte dalla presenza di rilievi, con coste pittoresche, alte e dirupate, ma assai diverse per costituzione. q 10

Clima q Il clima della Toscana è determinato da una accentuata aridità estiva a

Clima q Il clima della Toscana è determinato da una accentuata aridità estiva a da un inverno mite. Le stagioni intermedie invece sono umide e variabili. Il regime climatico è propriamente submediterraneo, diverso cioè da quello padano e da quello tipicamente penisulare. Si avverte ovviamente l’influsso mitigatore del mare. 11

Fiumi q I rilievi irregolari rendono il corso dei fiumi, che scendono, lungo e

Fiumi q I rilievi irregolari rendono il corso dei fiumi, che scendono, lungo e tortuoso. L’Arno che nasce dal Monte Falterona è il più importante. Per lunghezza è l’ottavo fiume italiano e il suo bacino occupa un terzo della Regione. L’Arno riceve numerosi affluenti: il Sieve e il Bisenzio da destra, la Chiana, la Pesa, l’Elsa e l’Era da sinistra. Le caratteristiche torrentizie di questi fiumi, a volte fanno straripare l’Arno provocando inondazioni. Ricordiamo quella disastrosa del 1966 che allagò Firenze. Altri fiumi importanti sono il Serchia, il Cecina, l’Ombrione e la Magra che sfociano nel Tirreno. Il Tevere e il Fiora attraversano per un breve tratto il territorio toscano entrando poi nel Lazio. 12

Popolazione q La popolazione è concentrata maggiormente nella zona compresa tra Firenze, Livorno, Pisa,

Popolazione q La popolazione è concentrata maggiormente nella zona compresa tra Firenze, Livorno, Pisa, Lucca e Pistoia, dove troviamo un terzo della popolazione complessiva regionale. Altre zone densamente abitate sono quelle di Arezzo, Massa e Siena. Il resto del territorio toscano è scarsamente popolato. In Toscana più che in altre regioni, notiamo l’abbandono delle montagne e delle colline, perché molti contadini preferiscono il lavoro in cittŕ piuttosto che lavorare la terra. In Toscana troviamo numerosi immigrati tra i quali anche molti agricoltori del Mezzogiorno, che prendono possesso di poteri abbandonati 13

Città storiche Firenze Siena Lucca Pisa 14

Città storiche Firenze Siena Lucca Pisa 14

Firenze. Ponte alle grazie 15

Firenze. Ponte alle grazie 15

Palio di Siena 16

Palio di Siena 16

Siena. Il verde 17

Siena. Il verde 17

Siena. La campagna 18

Siena. La campagna 18

Siena. Panorama della città 19

Siena. Panorama della città 19

Pisa. La torre pendente 20

Pisa. La torre pendente 20

Industria, turismo q Le grandi industrie non sono molto sviluppate. Quelle presenti sono tutte

Industria, turismo q Le grandi industrie non sono molto sviluppate. Quelle presenti sono tutte formate dalle piccole e medie aziende. La più sviluppata è quella mineraria e siderurgica nelle zone di Piombino e Livorno. Un’altra produzione caratteristica è quella dell’energia elettricavata dai soffioni boraciferi della zona di Larderello. Altri settori di spicco sono, quello meccanico (tubi d’acciaio, cuscinetti a sfere, vetture ferroviarie, macchine tessili e motociclette), quello chimico (acido solforico e borico, coloranti, fertilizzanti e farmaceutici), quello del vetro, quello calzaturiero e dell’ abbigliamento, quello tessile e quello della concia della pelle anche se inquina molto i corsi d’acqua. Di rilievo sono le cave di marmo e di alabastro. q Il turismo è l’industria principale della Toscana, grazie alle zone di interesse non solo italiano, ma soprattutto internazionale. Le mete più ambite sono raggruppabili in tre categorie: la prima per le famose città di interesse storico-culturale come Firenze, Siena, Pisa, Arezzo; la seconda quella delle zone balneari con Viareggio, Marina di Massa, Lidi di Camaiore, Forte dei Marmi e l’Isola d’Elba; la terza è quella delle zone termali con Montecatini, Chianciano e Bagni di Lucca. 21

Agricoltura, allevamento q L’agricoltura mezzo secolo fa era la fonte di ricchezza primaria. Oggi

Agricoltura, allevamento q L’agricoltura mezzo secolo fa era la fonte di ricchezza primaria. Oggi ci accorgiamo che le attività industriali hanno sopraffatto il lavoro agricolo; non è difficile trovare campagne incolte e case abbandonate. La vite e l’ulivo sono le principali colture. Dalla prima si ricavano i famosi vini della zona del Chianti. Altre colture di minore importanza sono cereali, frutta e ortaggi. In costante sviluppo troviamo le colture di barbabietole da zucchero e di tabacco. q L’allevamento riguarda i bovini e i suini, dove la produzione di carne è considerevole. La pesca non è molto sviluppata. Viareggio e Cecina sono i maggiori porti pescherecci, anche se negli ultimi anni Livorno ha assunto una certa importanza con lo scalo dei pescherecci di pesca d’alto mare. 22

Riferimenti bibliografici 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. Almanacco Italia. Istituto Geografico De

Riferimenti bibliografici 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. Almanacco Italia. Istituto Geografico De Agostini, Novara 2001. Gierowski J. A. : Historia Włoch. Zakład Narodowy im. Osslińskich, Wrocław 1985. Poli C. : Toskania. Podróże marzeń. Ars Polona, Warszawa 1996. Tullio-Altan C. : Antropologia. Storia e problemi. Milano Feltrinelli 1996 Ugo G. : Piccola storia d’Italia. Guerra Edizioni, Perugia 1994. Periodici: L’Espresso. Corriere della sera. Materiali originali registrati su videocassette. 23