LE AVANGUARDIE Il Novecento secolo della tecnica Martin

LE AVANGUARDIE

• Il Novecento “secolo della tecnica” (Martin Heidegger) • La città come macchina vivente

IL FUTURISMO • 1909 Manifesto del futurismo • 1912 Manifesto tecnico della letteratura futurista • 1913 Manifesto del teatro di varietà • 1915 Manifesto del teatro futurista sintetico

• “Liberare il cinematografo come mezzo di espressione per farne lo strumento ideale di una nuova arte, immensamente più vasta e più fragile di tutte quelle esistenti”

• “Scomponiamo e ricomponiamo l’universo secondo i nostri meravigliosi capricci” • Cinema come linguaggio e come movimento del linguaggio

Il diva-film • Francesca Bertini

Lyda Borelli

Pina Menichelli

Leda Gys

I film futuristi • Vita futurista (Marinetti) 1916 • Thais (Anton Giulio Bragaglia) 1916 • Il re, le torri, gli alfieri (Lucio D’Ambra)

L’astrattismo nella pittura e nel cinema • Kandinskij, Lo spirituale nell’arte 1912 • Der Blaue Reiter (Monaco, 1912) • • Cinema astratto: Viking Eggeling Diagonale Symphonie 1921 -1923 Horizontale-Verticale Orchestra, 1921

• Marcel Duchamp Anémic Cinéma, 1925 • Hans Richter Rhytmys 21, 1921 • Walter Ruttman Opus I, Opus III, Opus IV, 1921 -1925 • Berlino- sinfonia di una grande città, 1927

Robert Wiene Das Kabinett des Doktor Caligari (1919)

Il cinema muto tedesco tra espressionismo e figurazione La cultura al servizio del nuovo medium La figura dello sceneggiatore Carl Mayer

• Spazi “paesaggi impregnati di anima” • Lotte Eisner, Lo schermo demoniaco

L’immaginario del cinema espressionista • Violazione delle leggi e delle regole in nome di un ideale • Ribellione vero l’ordine naturale o l’assetto sociale • Debolezza e fragilità dell’ oggetto • Una galleria di doppi dell’umano (vampiri, sonnambuli, mutanti)

• “Per l’artista espressionista ciò che è esterno è apparente. Egli cerca piuttosto di rappresentare quello che è interiore (…. ) Oggi comprendiamo tramite l’espressionismo come il reale sia indifferente e come l’irreale sia potente” Robert Wiene

• La legge di composizione di un’immagine cinematografica è quella di un quadro figurativo, di cui l’attore è il punto centrale: la sua recitazione e i suoi movimenti sono i punti di riferimento secondo cui viene costruita la sceneggiatura

L’arte della messa in scena: • • Friedrich Wilhelm Murnau Nosferatu (1922) L’ultima risata (1924) Sunrise ( Aurora, 1927)

• Fritz Lang • • Destino (1921) Il dottor Mabuse (1922) I nibelunghi (1924) Metropolis (1926)

Chilehaus, Amburgo 1924

Il futurismo russo e la rivoluzione come festa • 1918 la presa del Palazzo d’Inverno “LEF” rivista del Fronte Unitario delle Arti “Proletkul’t” FEKS “Fabbrica dell’Attore Eccentrico” Mejerhol’d e la “biodinamica”

• Viktor Skovskji e la teoria dello “straniamento”

• Il montaggio sovversivo • Dziga Vertov e la teoria del cine-occhio (1925) • L’uomo con la macchina da presa (1929) • Il mondo per mostrare il cinema

• L’effetto Kulešov: il montaggio come base della produzione di senso • Il senso non è generato dalle inquadrature ma dal montaggio

• Pudovkin e lo specifico filmico • L’uso metaforico del montaggio (La madre, 1926)

Ejzenštejn • Il Montaggio delle attrazioni (combinazione di materiali eterogenei per scuotere l’attenzione e l’emozione dello spettatore) • La teoria degli stimoli (stimolare l’immaginazione e il lavoro intellettuale) • Il cine-pugno

• Il Manifesto dell’asincronismo (1928) • Il sonoro espressione autonoma e talvolta in conflitto con le immagini • Oltre l’inquadratura (1929)

Le Avanguardie francesi • 1913 Leopold Survage “cinema puro”

La fotogenia e il primo piano • Carl Theodor Dreyer, La passion de Jeanne d'Arc (1928) • "Non vi è nulla al mondo che possa essere paragonato a un viso umano. E' una terra che non ci si stanca mai di esplorare. Una terra di particolare bellezza sia che possa essere severa o dolce. "

La fotogenia e il primo piano • “Hayakawa domina le folle con la sua malinconia. Ancora una volta non parlo di talento, considero questi attori, soprattutto lui, come una forza naturale e il suo viso come un’operadi poesia il cui motivo non c’importa, quando la nostra voglia di bellezza vi trova la nota o il riflesso sperato”(Louis Delluc a proposito di The Cheat, 1915 di C. B. De Mille)

• “è fotogenico ogni aspetto il cui valore morale risulti accresciuto dalla riproduzione cinema” Jean Epstein • “con il primo piano l’anima umana diventa visibile” Béla Balàzs, 1924

Renée Falconetti Giovanna d’Arco

Il cinema cubista • Ballet mècanique (1924), Fernand Léger • “l’errore della pittura è il modello. L’errore del cinema è il soggetto. Liberato da questo peso negativo, il cinema può diventare il gigantesco microscopio delle cose mia viste o sentite”

• “Le ripetizioni di forme, di ritmi, di rallentamenti o accelerazioni, offrono possibilità straordinarie. Un oggetto può diventare da solo uno spettacolo tragico, comico, grandioso, , un’avventura nel paese delle meraviglie (…). Il vero cinema è l’immagine dell’oggetto completamente sconosciuta ai nostri occhi”

• Non più pittori, non più letterati, non più musicisti, non più scultori, non più religioni, non più repubblicani, non più monarchici, non più imperialisti, non più anarchici, non più socialisti, non più bolscevichi, non più politici, non più proletari, non più democratici, non più eserciti, non più polizia, non più patrie, basta insomma con tutte queste sciocchezze, più niente, NIENTE, NIENTE. In questo mondo noi speriamo che la novità, che sarà identica a quello che non vogliamo più, s'imponga come qualcosa di meno guasto, di meno immediatamente GROTTESCO» .

Il realismo poetico. Il cinema tra poesia e racconto • Marcel L’Herbier, L’inhumaine, 1924 • Abel Gance, La roue, 1923 • Jean Epstein, Cuore fedele, 1923 • Jean Vigo, Zéro de conduite, 1932 L’Atalante, 1934

Jean Renoir • • • Nana, 1926 Toni, 1934 La scampagnata, 1936 La grande illusione, 1937 La regola del gioco, 1939

Renoir • Profondità di campo • Fuori campo • Piano-sequenza: • Tempo • Spazio • Effetto di reale

Marcel Carné • • Il porto delle nebbie, 1938 Alba tragica, 1939 Hotel du Nord, 1938 Les enfants du Paradis (Amanti perduti), 1945

Il documentario moderno Robert Flaherty • Nanook of the North, 1922 • L’uomo di Aran, 1934

Jean Epstein • Finis Terrae, 1929

Joris Ivens

Friedrich W. Murnau

Cinema narrativo moderno Sistema culturale Hollywood (1927 - 1960) Il produttore I mestieri

• • • La crisi del 1929 Rooselvelt e il New Deal Fiducia nelle istituzioni (famiglia, città, lavoro) Il sistema taylorista Il sistema fordista

Warner Bros The jazz singer (1927) • Famiglia • Religione • etnia

Il sonoro: • • Leggibilità Gerarchizzazione Drammatizzazione La norma e la trasgressione

MPPDA (Motion Pictures Producers and Distributors Association) • Majors: Paramount, Metro-Golwyn-Mayer, Fox, Warner, Rko • Minors: Columbia, Universal, United Artists

Cinema hollywoodiano • Asse orizzontale (produzione) • Asse verticale (distribuzione: block-booking, codice Hays -1930)

Star System • Sunset Boulevard, Billy Wilder, 1950 • Il divo e il fotografo • Claudette Colbert, Katharine Hepburn • Clarke Gable, Gary Cooper, John Wayne

L’ILLUSIONE DI REALTA’ • Continuità narrativa (inquadratura necessaria, no metafore, no montaggio intellettuale) • Trasparenza del linguaggio cinematografico (montaggio invisibile, fotografia, illuminazione, obiettivi) • Spazio continuo e prospettico (scavalcamento di campo) • Tempo lineare e comprensibile (flashback)

Il film - modello • Durata • Schema narrativo: ordine – trasgressione ripristino dell’ordine

GENERI • • Film di guerra Poliziesco Western Storico-mitologico Commedia Musical Horror comico

LA COMMEDIA • Sophisticated comedy (Accadde una notte, Frank Capra, 1934) • Screwball comedy (Susanna!, Howard Hawks, 1938)