Come epidemie e pandemie dipendono dalla storia e

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Come epidemie e pandemie dipendono dalla storia e ne cambiano il corso Michel Serre,

Come epidemie e pandemie dipendono dalla storia e ne cambiano il corso Michel Serre, ‘Vue de l'hôtel de Ville de Marseille pendant la peste’ (1721). Musée des Beaux-Arts de Marseille. Modulo di tirocinio Guido Abbattista (Storia globale, Metodologia della ricerca storica) 26 maggio 2020 1

Introduzione Gli avvenimenti contemporanei della pandemia influenzale Covid-19, soprattutto nel mondo occidentale, hanno còlto

Introduzione Gli avvenimenti contemporanei della pandemia influenzale Covid-19, soprattutto nel mondo occidentale, hanno còlto di sorpresa le persone comuni – non gli epidemiologi, gli storici della medicina o (forse) gli specialisti di politiche sanitarie – che per decenni, dopo la II Guerra Mondiale, hanno vissuto in condizioni di benessere relativo, anche se distribuito in modo diseguale, senza doversi confrontare con eventi minacciosi e potenzialmente catastrofici di portata globale, come l’epidemia attuale. Nonostante la presenza di gravi epidemie a carattere globale, come l’HIV, o locale, come Ebola, e recenti epidemie influenzali, le condizioni di benessere economico e di sostanziale sicurezza sanitaria possono aver indotto la convinzione – specie in Europa occidentale e in Italia – di vivere fondamentalmente al riparo da fenomeni infettivi distruttivi. I casi più recenti (nel sec. XXI: influenza suina, SARS, MERS) possono aver indotto, tutto sommato, la convinzione che le epidemie fossero qualcosa che ci riguardava da lontano, sia nello spazio sia, in fondo, nel tempo. Si è probabilmente giunti a vedere in una grande pandemia una tipologia di evento non solo geograficamente remoto, ma anche appartenente al passato, di cui niente, se non ragioni professionali, dovesse spingere a conoscere la storia. L’evento presente che si è abbattuto sul mondo e in particolare sull’Occidente sviluppato ha còlto i più non solo impreparati, ma anche privi di memoria. A questo può anche aver contribuito il fatto che la storia della medicina e dell’epidemiologia non è così diffusa nelle scuole, nell’università o nei mezzi di comunicazione, salvo che nei momenti di emergenza, come ora. Ma la storia è essenziale per comprendere quanto profondamente i morbi infettivi a carattere epidemico e pandemico abbiano accompagnato costantemente l’evoluzione dell’umanità. Ed è essenziale per capire le analogie e le differenze con le esperienze passate, sia per poter fronteggiare i problemi immediati – cosa che riguarda gli addetti ai lavori – sia soprattutto – e questo riguarda noi tutti – per vivere consapevolmente i fatti dell’attualità e vederne caratteristiche, portata e potenziale incidenza alla luce di somiglianze e diversità rispetto ad avvenimenti simili del passato.

Obiettivo della lezione • Mostrare come epidemie e pandemie siano risultato di macrofenomeni storici

Obiettivo della lezione • Mostrare come epidemie e pandemie siano risultato di macrofenomeni storici e abbiano a loro volta un impatto sulla storia (società, economia, cultura, istituzioni) e come esse siano un fenomeno permanente della storia globale, pur con origine, forme e caratteri diversi • Mostrare come i fenomeni epidemici e pandemici siano correlati alle condizioni ambientali e alle alterazioni degli ecosistemi e rimandino alla comprensione del ruolo dinamico dell’umanità negli equilibri della natura • Ricapitolare i principali eventi epidemici e pandemici di portata storica globale, facendo riferimento alle più importanti tipologie di malattie infettive • Mostrare come esse abbiano accompagnato e direttamente influenzato l’evoluzione storica e debbano quindi rientrare nel dominio della spiegazione storica • Evidenziare alcuni caratteri comuni che esse presentano • Mostrare il rapporto diretto che hanno avuto sullo sviluppo delle forme dello Stato, della società e della cultura 3

Indice 1. Considerazioni generali sulla natura dei morbi epidemici e il loro significato storico

Indice 1. Considerazioni generali sulla natura dei morbi epidemici e il loro significato storico (slide 5 -9) 2. Evoluzione biologica, evoluzione culturale, impatto sistemico dei morbi epidemici (slide 10 -15) 3. Caratteri generali dei morbi epidemici: concetti, tipologie, cronologie (slide 16 -21) 4. Principali morbi epidemici e loro posto nella storia (slide 22 -36) 5. Singoli grandi eventi epidemici e cambiamento storico (slide 37 -53) 6. Bibliografia e approfondimenti (slide 54 -56) 4

Morbi, epidemie e pandemie: challenge and response • Sono fenomeni collettivi appartenenti alla categoria

Morbi, epidemie e pandemie: challenge and response • Sono fenomeni collettivi appartenenti alla categoria delle crisi, degli choc, scosse, urti, traumi, sfide a cui i sistemi sociali sono stati esposti nella storia (guerre, crisi econoiche) • Produzione di squilibri, catena di perturbazioni materiali e culturali, conflitti • Resilienza: messa in atto di strumenti, metodi e strategie per riportare la normalità e l’equilibrio, ricostituire condizioni di sostenibilità; capacità di resilienza 5

Alcune premesse generali • Epidemie e pandemie non sono eventi casuali • Sono eventi

Alcune premesse generali • Epidemie e pandemie non sono eventi casuali • Sono eventi strettamente connessi a ogni aspetto della vita umana, associata e individuale • Hanno sempre accompagnato il corso della storia dell’umanità, influenzandolo profondamente • Il loro andamento è dipeso e dipende sempre più strettamente dal modo con cui la vita umana associata è organizzata e da come interagisce con l’ambiente • Non sono frutto del destino, di volontà superiori o del caso, ma delle scelte umane • Dipendono inoltre dal comportamento di forme di vita dette microbi, che obbediscono a logiche selettive e di adattamento rispetto all’ambiente circostante, che sono le società umane a determinare • Possono comparire nuove malattie infettive con il mutare degli agenti patogeni, parte di un mondo microbico in evoluzione darwiniana (Snowden) 6

Bruce Aylward (WHO), Report of the WHO-China Joint Mission on Coronavirus Disease 2019 (COVID-19)

Bruce Aylward (WHO), Report of the WHO-China Joint Mission on Coronavirus Disease 2019 (COVID-19) • “[Recommendations] For the international community • 1. Recognize that true solidarity and collaboration is essential between nations to tackle the common threat that COVID-19 represents and operationalize this principle; • 2. Rapidly share information as required under the International Health Regulations (IHR) including detailed information about imported cases to facilitate contact tracing and inform containment measures that span countries; • 3. Recognize the rapidly changing risk profile of COVID-19 affected countries and continually monitor outbreak trends and control capacities to reassess any ‘additional health measures’ that significantly interfere with international travel and trade 7

Dalla presentazione del libro di W. H. Mc. Neill, La peste nella storia (1976)

Dalla presentazione del libro di W. H. Mc. Neill, La peste nella storia (1976) Malattie come la peste, la sifilide, il colera, il vaiolo, la malaria hanno sterminato I’umanità per millenni: la peste decimò l’esercito ateniese durante le guerre del Peloponneso; la schistosomiasi, infezione tuttora temibile in Africa, Asia e Brasile, è stata scoperta in Egitto nei reni di mummie della ventesima dinastia (1185 -1078 a. C. ); le epidemie hanno per secoli condizionato la storia della Cina; le pestilenze importate dalle lontane zone di confine furono componenti fondamentali del declino dell'impero romano; la peste nera fu un flagello di estensione europea nel XIV secolo, mentre il vaiolo, nel Cinquecento, costituì l'arma decisiva che permise a Cortes e al suo piccolo esercito di soli seicento uomini di sottomettere un impero di milioni di persone; l'epidemia influenzale del 1918 mieté piu vittime della stessa guerra mondiale. 8

Mc. Neill, La peste nella storia «Una dimensione della storia umana che fino a

Mc. Neill, La peste nella storia «Una dimensione della storia umana che fino a quel momento [primi anni ‘ 70] era rimasta ignota agli storici: la vicenda degli incontri dell'umanità con le malattie infettive, e le conseguenze di vasta portata che ne derivavano ogni qualvolta i contatti oltre i confini epidemici permettevano a una nuova infezione di diffondersi fra una popolazione che mancava di ogni immunità acquisita contra la sua devastazione. Considerata sotto tale aspetto, la storia del mondo presentava un certo numero di analogie con ciò che accadde nelle Americhe del XVI e XVII secolo. Questo libro descrive i tratti principali di tali incontri fatali. Le mie conclusioni potranno sorprendere molti lettori, poiché eventi a malapena presi in considerazione nella storia tradizionale assumono una importanza essenziale per la mia spiegazione dei fatti. Ciò avviene perché la lunga schiera di dotti studiosi che avevano il compito di esaminare minuziosamente le testimonianze del passato che ci sono rimaste non ha preso in considerazione l'eventualità di mutamenti importanti nella struttura delle malattie […] situare l'esperienza epidemiologica nel più ampio quadro della storia umana […] Lo scopo di questo libro è di introdurre nel dominio della spiegazione storica la storia delle malattie infettive, dimostrando come il variare delle modalità della circolazione epidemica abbia influito sulle faccende umane sia nei tempi antichi che in quelli moderni» 9

Biologia e storia • Fattori biologici ed epidemiologici della diffusione di epidemie e pandemie

Biologia e storia • Fattori biologici ed epidemiologici della diffusione di epidemie e pandemie • Fattori storici - umani, dipendenti da attività umane singole e collettive nello spazio e nel tempo - che hanno causato, scatenato, accompagnato o favorito la diffusione • Quali ? Movimenti migratori, immigrazione, urbanizzazione, cattivi raccolti, carestie, scambi, commerci, navigazioni, espansioni, conquiste, colonizzazioni, trasporti, pellegrinaggi, guerre, eserciti (eserciti mercenari) • “Germ theory of history”, “germ determinism”, determinismo biologico ? • Inadeguatezza delle spiegazioni monocausali in storia 10

Equilibrio eco-biologico ed evoluzione culturale • Abilità tecnica, capacità • Linguaggio • Mutamento di

Equilibrio eco-biologico ed evoluzione culturale • Abilità tecnica, capacità • Linguaggio • Mutamento di habitat • Ruolo ecologico: capacità di alterare equilibri biologici naturali • Il “genere umano come una forma acuta di malattia epidemica” (Mc. Neill, 1981, 22) visto dalla prospettiva degli altri organismi • Homo sapiens: migrazioni fuori dall’Africa, domesticazione del fuoco, costruzione di ripari e uso di pellicce, allontanamento dai patogeni tropicali, aumento demografico (a partire da 150. 000 fino a 10. 000 anni fa) • Adattamento ed evoluzione culturale e non necessariamente biologica; ambiente non favorevole ai microorganismi parassitari 11

Dal Paleolitico al Neolitico • Scomparsa grande selvaggina, carenza alimentare, domesticazione di piante e

Dal Paleolitico al Neolitico • Scomparsa grande selvaggina, carenza alimentare, domesticazione di piante e animali: da 10. 000 anni fa in poi • Pastorizia e agricoltura: Vicino Oriente e poi Europa e Asia Orientale • Manipolazione degli ambienti naturali da parte di una specie dominante • Diminuzione delle superfici a foresta, aratura del suolo, sistemi di irrigazione, accorciamento catena alimentare, diminuzione della diversità biologica • Sedentarietà, concentrazione abitativa in villaggi, esposizione prolungata a fattori infestanti, ambienti concentrati di diffusione di infestanti visibili (insetti, roditori) e parassiti invisibili 12

Uomini e malattie • Malattie delle civiltà stanziali e urbane: malattie infettive di origine

Uomini e malattie • Malattie delle civiltà stanziali e urbane: malattie infettive di origine batterica o virale, trasmesse quasi tutte dai qudrupedi domestici (morbillo, vaiolo, influenza); malattie comuni a animali domestici e esseri umani; trasferimenti da animali selvatici • Jared Diamond, chap. 11: “Lethal Gift of Livestock” 13

Città e comunicazioni • «quando le comunicazioni fra comunità civili precedentemente isolate divennero regolari

Città e comunicazioni • «quando le comunicazioni fra comunità civili precedentemente isolate divennero regolari e organizzate, negli anni immediatamente precedenti e seguenti l'era cristiana, disastrose infezioni si propagarono improvvisamente da una civiltà all’altra» • Flussi di emigranti da campagne a città, equilibri biologici nelle aree eurasiatiche e africane in contatto • Intensificazione di correnti di scambio eurasiatiche via terra (carovaniere) e via mare: ruolo dei caravanserragli, posizione strategica di Caffa (Crimea) e Aleppo (Siria), navigazione dal Mediterraneo verso il Nord Europa 14

Impatto sistemico (demografico, sociale, politico, economico, culturale, su singoli eventi) • Falcidia demografica: tasso

Impatto sistemico (demografico, sociale, politico, economico, culturale, su singoli eventi) • Falcidia demografica: tasso e struttura della mortalità, aspettativa di vita, composizione della popolazione • Contraccolpi sull’assetto dell’economia in ogni settore • Sviluppo della sanità pubblica e quindi delle istituzioni e del funzionamento delle strutture di governo • Arte, letteratura, mentalità, sensibilità religiosa, psicologia collettiva • Alterazione di equilibri geo-politici globali • Singoli eventi • Un campo di ricerca ancora in pieno sviluppo con riferimento ai singoli fenomeni 15

Una panoramica: concetti, tipologie e cronologie Malattie infettive (che colpiscono alti numeri di popolazione):

Una panoramica: concetti, tipologie e cronologie Malattie infettive (che colpiscono alti numeri di popolazione): - Endemica/epidemica: resta nascosta, erompe a tratti, è più comune, ha effetti meno drammatici (vaiolo, tubercolosi, malaria, poi sconfitte grazie ai vaccini) - Epidemica: un invasore esterno, compare all’improvviso, ha effetti devastanti, permane per un certo periodo, poi scompare (peste bubbonica) - Pandemica: ha diffusione globale - Dipendono da agenti infettanti o patogeni (microrganismi parassitari paragonabili ai grandi predatori) che in natura si annidano in animali (virus, batteri, funghi, prioni, vermi, protisti) - Dal punto di vista epidemico, una popolazione viene analizzata mediante il modello SIR: Suscettibili, Infetti, Rimossi 16

. . . concetti, tipologie, cronologie. . . • Quando il patogeno compie il

. . . concetti, tipologie, cronologie. . . • Quando il patogeno compie il salto dall’animale all’essere umano, si ha la zoonosi • Esempi di zoonosi: peste bubbonica, tubercolosi, Ebola, influenza spagnola) • Diffusione mediante: • sia contagio indiretto: vettore, fomite, ospite serbatoio, ospite naturale, réservoir. La zoonosi si ha quando il patogeno salta dall’ospite all’essere umano • sia contagio diretto, trasmissione da essere umano per contatto o per via aerea (in certi casi solo per contagio diretto tra umani: vaiolo, poliomielite) • Si estingue mediante vaccino solo un morbo infettivo che non si nasconde negli animali • I morbi epidemici differiscono l’uno dall’altro per sintomi, effetti demografici, risposte sociali, culturali, psicologiche, impatto storico, risposte in termini di politiche sanitarie (es. : magistrati di sanità, lazzaretti, quarantene, regolamenti per le sepolture, cordoni sanitari, inoculazione, vaccinazione) • Morbidità (morbilità): tasso di contagiati su popolazione totale; mortalità (tasso decessi su popolazione totale); letalità (o fatalità): tasso di decessi su contagiati; 17

Teorie delle malattie infettive Fattori soprannaturali Teorie religiose e demoniache (punizione divina per peccati

Teorie delle malattie infettive Fattori soprannaturali Teorie religiose e demoniache (punizione divina per peccati e disobbedienza; capriccio diabolico, possessione demoniaca) Teorie profetico-apocalittiche Teorie astrologiche Teorie dei capri espiatori e cospirative Fattori naturali Teoria umorale: Ippocrate (460 -377 a. C. ) e Claudio Galeno (131 -201), malattia=squilibrio dei fluidi causato da fattori ambientali e corruzione dell’aria (punto di vista individualistico e olistico), non contagionistica Teoria miasmatico-umorale: diffusione nell’aria di miasmi (vapori venefici, aria inquinata, particelle velenose) che corrompono l’essere umano Teoria iatrochimica: Paracelso (1493 -1541) Teoria del contagio per germi (seminaria contagiorum): Gerolamo Fracastoro (ca. 1478 -1553), De contagione (1546) Syphillis sive morbus Gallicus (1530); contagionistica [invenzione microscopio ottico, Janssen, Galileo, Malpighi, Leeuwenhoek: batteri; microscopio elettronico, Manfred von Ardenne e Ernst Ruska, 1931] Teoria microbiologica: Agostino Bassi (1773 -1856), Louis Pasteur (1822 -1895), Robert Koch (1843 -1910) 18

Principali malattie infettive a carattere epidemico (“I peggiori killer dell’umanità nella nostra storia recente”

Principali malattie infettive a carattere epidemico (“I peggiori killer dell’umanità nella nostra storia recente” (Jared Diamond, 1998, 150) Morbo Vettore Nome Trasmissione Vaiolo Virus Variola major e minor Contagio diretto (via aerea) Peste bubbonica Batterio Yersinia pestis Pulce del ratto, contagio diretto Morbillo Virus Morbillivirus Paramixovidae Contagio diretto (via aerea) Malaria Protozoo parassita Plasmodium Zanzara anofele Colera Batterio Vibrio cholerae Contagio diretto Tubercolosi Batterio Mycobacterium tuberculosis (Bacillo di Koch) Contagio diretto (via aerea) Influenza Virus RNA Orthomyxoviridae Contagio diretto e indiretto Febbre gialla Virus Flavivirus Zanzara Aedes Tifo Batterio Salmonella enterica Pulci, pidocchi, Contagio diretto e indiretto Lebbra Batterio Mycobacterium leprae Contagio diretto AIDS Virus HIV (Human immunodeficiency virus) Contagio per via sessuale ed ematica 19

Malattie infettive nell’Europa pre-industriale “La frequenza e la gravità delle carestie e delle epidemie

Malattie infettive nell’Europa pre-industriale “La frequenza e la gravità delle carestie e delle epidemie furono l’elemento regolatore di maggior rilievo nella dinamica demografica di lungo periodo dell'Europa pre-industriale. Esse rallentarono l'aumento demografico del periodo 1000 -1300. Quando, coi primi del 1300, la popolazione europea raggiunse un livello critico di densità, rispetto ai livelli prevalenti delle tecniche igienico-sanitarie, le epidemie si fecero più frequenti e più gravi e praticamente arrestarono ogni ulteriore sviluppo della popolazione fino all’epoca moderna - più severamente in taluni secoli come il XIV o il XVII, meno severamente in altri come il XVI […] Sul piano economico non vi è dubbio che il ristagno plurisecolare della popolazione tra ii 1350 e il 1650 ebbe conseguenze decisive. L'Europa non seguì il destino della maggior parte dell'Asia e la popolazione europea non fu bloccata nel suo sviluppo da una soffocante pressione demografica. Ciò non fu merito della razionalità europea, ma di condizioni che facilitarono l'opera dei microbi. Il risultato, comunque fu che alla lunga il livello medio di vita poté aumentare sensibilmente e la relativa mancanza di braccia stimolò ulteriormente l'interesse verso la macchina. ” (Carlo Cipolla, Storia economica dell’Europa pre-industriale, Bologna, Il Mulino, 1974, p. 211, 215). 20

Emmanuel Le Roy Ladurie • Storia della vita contadina in Francia, storia del clima

Emmanuel Le Roy Ladurie • Storia della vita contadina in Francia, storia del clima (L’Histoire du climat depuis l’an mil, 1967; L’Histoire humaine et comparée du climat, 2004) • «Un concept: L'unification microbienne du monde (XVIe-XVIIe siècles)» (RSH, 1973) (Woodrow Borah, “America as model: the demographic impact of European expansion upon the non-European world sec. XIV-XVI”, 1962) • “le plus formidable traumatisme qu’aient expérimenté, jusqu‘à aujourd’hui, les masses humaines, en Amérique et dans l’Eurasie, pendant le second millénaire […] la création, à l’échelle de Eurasie, puis de l’Atlantique, d’un marché commun des microbes, est passée, entre 1300 et 1600 (dates rondes) par une phase spécialement intense, rapide, dramatique, et pourquoi ne pas le dire, apocalyptique” • “la fournaise d’une holocauste microbienne […] Le dessin des courbes démographiques, avec leurs effondrements prodigieux pendant les XIVe et XVe siècles européens, et pendant le XVIe siècle américain a nécessairement influencé tous les rythmes de l’histoire mondiale jusqu’à nos jours. Tant la démographie représente l’une des variables de fond et de pointe dans le modelage du devenir de l’homme […] L'unification microbienne, comme phénomène de nuisance lié à l’expansion et aux échanges, perd graduellement de sa prégnance, depuis l‘âge moderne, quant au façonnement du destin des hommes. » 21

Principali morbi epidemici di rilievo sociale, culturale e sanitario • Secc. V-XVIII, peste: lazzaretti,

Principali morbi epidemici di rilievo sociale, culturale e sanitario • Secc. V-XVIII, peste: lazzaretti, quarantena, confinamento, regolamenti cittadini, regole di sepoltura • Sec. XVI-XVIII, vaiolo: inoculazione, vaccinazione • Sec. XIX, colera: ospedalizzazione, cure di reidratazione, risanamento socio-sanitario • Sec. XX-XXI, influenza: misure di contenimento e chiusura, vaccinazione • Altri morbi infettivi ad alto impatto socio-economico e culturale: malaria, tubercolosi, tifo, AIDS-HIV 22

Peste bubbonica: presenza costante, intensa, ricorrente, ossessionante • Tre grandi epoche pandemiche nella storia

Peste bubbonica: presenza costante, intensa, ricorrente, ossessionante • Tre grandi epoche pandemiche nella storia della peste bubbonica nell’Occidente • Prima: la peste di Giustiniano, due secoli a partire dal 541 d. C. , poi scomparsa. Diverrà dopo secoli endemica presso colonie di roditori in aree eurasiatiche • Seconda: 1347 -1743, la peste bubbonica come fenomeno ricorrente quasi ad ogni generazione, diventa cronica; i ‘secoli della peste’, la morte improvvisa e di massa, il senso della morte trionfante e della vanità e transitorietà della vita terrena; mutamenti nell’edilizia, navigazione, regole sanitarie • Terza: 1855 -1959 • Morbo terrificante, devastante, onnipervasivo, sconvolgente, rapido, spietato, disumano, apocalittico, con letalità fino al 70%, associato all’idea di morte accompagnata da grandi sofferenze, isolata, segregata dal consesso sociale e dai riti religiosi, senza cura (senza vaccino) • Reazioni sociali di terrore, isteria, frenesia, passione religiosa, violenza 23

Presenza attuale della peste come malattia endemica Fonte: Centers for Disease Control and Prevention,

Presenza attuale della peste come malattia endemica Fonte: Centers for Disease Control and Prevention, part of the United States Department of Health and Human Service (immagine in pubic domain) 24

Vaiolo • Rimpiazza la peste come il più temibile killer nel sec. XVIII •

Vaiolo • Rimpiazza la peste come il più temibile killer nel sec. XVIII • Malattia endemica da secoli (portata in Europa dal Vicino Oriente con le Crociate? ) • Esposizione nell’infanzia, sopravvivenza-immunità e immunità di gregge, permanenza di suscettibili • Eruzioni epidemiche a ogni generazione, una presenza nota, diffusa e familiare, senza isterie di massa, ricerca dei capri espiatori, insorgenza di frenesie religiose • Doloroso, senza cura, segni permanenti, alto impatto sociale, letalità del 25 -30% • Vaccino: Edward Jenner (1798) , Lazzaro Spallanzani (17291799), Luigi Sacco (1769 -1836) 25

Edward Jenner (1749 -1829) James Gillray, The Cow Pock, 1802 26

Edward Jenner (1749 -1829) James Gillray, The Cow Pock, 1802 26

Pionieri italiani della vaccinazione Lazzaro Spallanzani, 1729 -1799 Luigi Sacco, 1769 -1836 27

Pionieri italiani della vaccinazione Lazzaro Spallanzani, 1729 -1799 Luigi Sacco, 1769 -1836 27

Colera • La nuova (per larga parte del mondo) malattia epidemica dell’ 800 (sostituto

Colera • La nuova (per larga parte del mondo) malattia epidemica dell’ 800 (sostituto della peste) • Molto temuto perché: improvviso, con sintomi orrendi, decorso rapido, alta letalità, soprattutto adulti, provenienza esotica (male asiatico) • Origine asiatica: endemico in India (delta del Gange, 1817), sconosciuto altrove nel mondo • 7 pandemie di colera: 1. 1817 -1823, India e Asia 2. anni ‘ 30 dell’ 800, Asia e Europa 3. 1846 -1862, Asia, Europa, Nord America 4. 1865 -1875, globale 5. 1881 -1896, Asia, Europa 6. 1899 -1923, Asia, Europa 7. 1960, Asia, Sud America, Africa • Italia (6 epidemie): 1835 -37, 1854 -55, 1884 -86, 1893, 1911, 1973 (Trieste e Litorale austriaco: 1836 -37, 1849, 1855, 1865– 1867, 1873 e 1886) 28

Colera: cause generali e cause specifiche • Colonizzazione (dominio britannico in India) • Commercio

Colera: cause generali e cause specifiche • Colonizzazione (dominio britannico in India) • Commercio internazionale • Rivoluzione dei trasporti (ferrovie e navigazione a vapore), canale di Suez • Pellegrinaggi (Hajj) • Miseria (malattia della miseria) • Scarsa igiene urbana (quartieri poveri, sistemi fognari, fornitura di acqua), specie nelle città portuali, carenti condizioni sanitarie pubbliche • Sovrappopolazione, cattive condizioni abitative, carente igiene domestica e personale • Batterio del colera (scoperto da Robert Koch, 1883, ma già descritto da Filippo Pacini a Firenze nel 1854) trasmesso (scoperta di John Snow nel 1855 non accettata fino agli anni ‘ 80 dell’ 800) attraverso cibo (animale, vegetale) e acqua contaminate da liquame e attraverso abiti contaminati, mosche, contatto 29

Il morbo della miseria 30

Il morbo della miseria 30

Colera: caratteristiche e effetti a breve e lungo termine • Breve incubazione, sintomatologia da

Colera: caratteristiche e effetti a breve e lungo termine • Breve incubazione, sintomatologia da disidritazione, decorso breve e atroce (simile all’avvelenamento), 50% letalità nell’ 800 (oggi 2%), nettamente minore della peste (Napoli 1656: 60% morti per la peste; 1830: 2, 5 % morti per colera) • Varianti sporadiche e varianti epidemiche • Stagionalità (scompare col freddo) e contromisure sanitarie personali e pubbliche • Interruzione breve della vita economica e degli approvvigionamenti • Terrore tra la popolazione, ricerca di capri espiatori (zingari, ebrei, stranieri) • Odio sociale verso i ricchi, timore della ribellione e della violenza popolari • Modesti o inesistenti effetti demografici o culturali a lungo termine • Vita relativamente breve nell’Europa industriale (1830 -1890, massimo 1911) • Importanti conseguenze in microbiologia (Pacini, Koch, Pasteur) e in politiche sanitarie e urbanistica (Parigi, Londra, Napoli) 31

Il colera morbo endemico in parti del mondo 32

Il colera morbo endemico in parti del mondo 32

Tubercolosi • Mycobacterium bovis: passa all’uomo per effetto dell’addomesticamento • Attestato in resti paleontologici

Tubercolosi • Mycobacterium bovis: passa all’uomo per effetto dell’addomesticamento • Attestato in resti paleontologici del Neolitico e in mummie egiziane del 3000 a. C. ; nota a Ippocrate • Tisi, consunzione, piaga bianca, “male di vivere”, “malattia degli artisti”: picco fine ‘ 700 -’ 800 • Teoria del contagio accettata solo nel corso dell’ 800, René Laennec (1819), Robert Koch (1882) • Letalità altamente variabile in base alle condizioni sociali (e negli USA razziali) • Sanatori, cliniche specializzate (dispensari), imponente impegno delle politiche sanitarie pubbliche • Vaccini, BCG: 1980 -1921, adottato in Italia nel 1976 • Problema persistente per la sanità mondiale (Cina, India, Sud-Est Asiatico, Africa): 2017, 10 milioni di ammalati, con letalità del 16% 33

Influenza • Caratteristiche peculiari: contagio per via aerea, instabilità genetica del virus (identificato nel

Influenza • Caratteristiche peculiari: contagio per via aerea, instabilità genetica del virus (identificato nel 1930), variabilità, mancanza di immunità permanente, ondate successive, frutto di strette relazioni animali-esseri umani (animal reservoir) • Stagionalità, capacità di diffusione improvvisa e rapida (grippe), breve incubazione, predilezione per bambini, anziani, affetti da preesistenti patlogie respiratorie, immunodepressi, alta morbosità, bassa letalità • Socialmente non sensibile, predilige ambienti urbani fittamente abitati (diffusione territoriale secondo gerarchia urbana), situazioni ad alta concentrazione, ambienti domestici, un by-product della modernizzazione e della velocità di comunicazione • Storia: origini antiche e sconosciute, maggiori epidemie note in epoca moderna: Ø Ø Ø Sec. XVIII: 1729 -30, 1732 -33, 1761 -62, 1781 -82 Sec. XIX: 1830 -31, 1833, 1850 -51, 1869, 1889 -90 (la prima grande pandemia di influenza, precorritrice della “Spagnola”) Sec. XX-XXI: 1918 -1920, 1957 -1958, 1968 -69 (Hong Kong), 2009 -2010 (Swine Flu) 34

Influenza nel ‘ 900 35

Influenza nel ‘ 900 35

Alto grado di variabilità delle stime Fonte, Max Rosen, “The Spanish flu (1918 -20):

Alto grado di variabilità delle stime Fonte, Max Rosen, “The Spanish flu (1918 -20): The global impact of the largest influenza pandemic in history”, Our World in Data , 4 March 2020 36

Singoli fenomeni ed eventi storici • Disgregazione dell’impero mongolo e fine della dinastia mongola

Singoli fenomeni ed eventi storici • Disgregazione dell’impero mongolo e fine della dinastia mongola in Cina (Yuan, 1271 -1368) e della pax mongolica, guerra civile, avvento dei Ming in Cina, catastrofe demografica in Cina (da 120 a 65 milioni a fine sec. XIV) • Conquista, assoggettamento e spopolamento delle Americhe • Sviluppo dello schiavismo africano • La guerra dei Trent’anni • Declino economico dell’Italia • L’estinzione della dinastia Stuart • La spedizione di Napoleone contro Haiti insorta 37

La “Peste Nera”: l’apocalissi in senso orario La “Peste nera” o moria grandissima: il

La “Peste Nera”: l’apocalissi in senso orario La “Peste nera” o moria grandissima: il secondo più grande disastro demografico della storia europea (circa 30 milioni di decessi su 100 milioni di abitanti); coincide in parte con guerra dei Cento Anni, 1337 -1453; Pasteurella pestis medievalis originaria di Asia centrale o Mongolia, si manifesta in Cina a inizio anni 1330: diffusione tramite la Via della Seta (un’unica grande autostrada per microbi, Diamond, 1998, 163). Fase acuta 1347 -1353, poi 1361 -1362, 1369 38

Diffusione della peste nera (da Mc. Neill, 1976, 153) 39

Diffusione della peste nera (da Mc. Neill, 1976, 153) 39

La “Peste Nera” • Mortalità variabile su base geografica e sociale fino al 60%;

La “Peste Nera” • Mortalità variabile su base geografica e sociale fino al 60%; circa il 50% della popolazione dell’intera Europa, che torna ai livelli del 1100. • Successivi scoppi epidemici per oltre un secolo (fino alla fine del ‘ 500: 24 in Inghilterra, 20 a Venezia, 21 a Parigi, 13 a Barcellona, 19 a Perugia, 10 a Amburgo, Colonia e Norimberga); diviene endemica in Europa • Cause generali: fase precedente di espansione demografica (1000 -1300), promiscuità esseri umani animali (domestici e non), condizioni igieniche carenti (latte e acqua infetti), accentuato inurbamento, intensificati commerci e comunicazioni, squilibrio demografico-economico e condizioni igienico-sanitarie (squilibrio ecologico) • Struttura della mortalità: prevalenza di giovani, maschi, cittadini, poveri; crollo della natalità, stagnazione demografica fino al 1550 Approfondimenti: John Kelly, The Great Mortality, New York, Harper, 2006 John F. D. Shrewsbury, A History of Bubonic Plague in the British Isles, Cambridge, CUP, 1970 Jean Noël Biraben, Les hommes et la peste en France et dans les pays européens et méditerranéens: La peste dans l'histoire, La Haye, 1975 Grazia Benvenuto, La peste nell'Italia della prima età moderna: contagio, rimedi, profilassi, Bologna, Clueb, 1996 Pandemic Disease in the Medieval World. Rethinking the Black Death , ed. by Monica H. Green, in The Medieval Globe, double issue, 1, 2014 (La storia del patogeno Yersinia pestis, come è stata ricostruita dalla biologia molecolare, con l’apporto di ritrovamenti archeologici, rivela un quadro di diffusione esteso al bacino dell’Oceano Indiano e dell’Africa Orientale, ben più ampio di quello mediterraneo e islamico affacciato sul Mediterraneo oo 40

Ancora su conseguenze della Peste nera • Conseguenze sull’agricoltura: pressione demografica già a metà

Ancora su conseguenze della Peste nera • Conseguenze sull’agricoltura: pressione demografica già a metà ‘ 300 (relativa espansione 1000 -1300), cambiamenti nei metodi di coltivazione, crisi produttive per cause climatiche, pratiche matrimoniali e fertilità calanti; dopo: scarsità di manodopera, abbandono di terre e villaggi, salari e prezzi in ascesa, inflazione, crisi della nobiltà terriera, tensione classi proprietarie-classi contadine • Conseguenze su manifattura e commerci: ancora maggiore scarsità di manodopera urbana, caduta della produttività pro capite, concentrazione di ricchezze, aumento di diseguaglianze, minore propensione al rischio, investimenti a breve termine, ritrutturazione di compagnie • Conseguenze sociali: numerose ribellioni popolari; rivolta di Etienne Marcel a Parigi, 1353 -1358, ribellione contadina in Inghilterra, 1381, tumulto dei Ciompi a Firenze (1378 -1383); cause complesse riconducibili molto indirettamente alla peste nera • Maggiori mobilità sociale, intraprendenza e competitività nel lungo periodo • Minore popolazione per sfruttare risorse immutate, apertura di nuove opportunità • Conseguenze sulla sanità pubblica: lazzaretti e quarantene, Dubrovnik (1377), • Venezia (1423) 41

Conquista europea delle Americhe • “Scambio colombiano”: Vaiolo e morbillo/sifilide • “The most sensational

Conquista europea delle Americhe • “Scambio colombiano”: Vaiolo e morbillo/sifilide • “The most sensational military conquests in all history are probably those of the Spanish conquistadores over the Aztec and Incan empires” (Crosby, 1967: 321) 42

Direttrici di diffusione epidemica nel Nuovo Mondo all’epoca della conquista 43

Direttrici di diffusione epidemica nel Nuovo Mondo all’epoca della conquista 43

La distruzione dei nativi americani Perdita di popolazione amerindia: Santo Domingo (Hispaniola), da ca.

La distruzione dei nativi americani Perdita di popolazione amerindia: Santo Domingo (Hispaniola), da ca. 250. 000 a poche migliaia nel 1518; Messico, da ca. 22 milioni nel 1492 a meno di 2 nel 1550; attuali Stati Uniti, da 5 milioni nel 1500 a 60. 000 nel 1800 (Thornton); Americhe, 40 -60 milioni con perdite stimate tra 65 e 90% (Koch et al. , 2019) (Olocausto americano, genocidio microbico) Nome generico dato a una pestilenza devastante della Nuova Spagna 44

Rappresentazione azteca di malati di vaiolo In Bernardino de Sahagún, Historia universal de las

Rappresentazione azteca di malati di vaiolo In Bernardino de Sahagún, Historia universal de las cosas de Nueva España (Codice fiorentino, 1576 -1577, bilingue spagnolo-nahuatl ) 45

Conseguenze di lungo periodo • Destrutturazione delle società indigene, alterazione della struttura demografica •

Conseguenze di lungo periodo • Destrutturazione delle società indigene, alterazione della struttura demografica • Ampia disponibilità di terre per la colonizzazione occidentale • Importazione di manodopera schiavile dall’Africa (importazione della febbre gialla nel Nuovo Mondo) • Modifica del clima (raffreddamento) della Terra (riduzione superfici coltivate, aumento aree arborifere, diminuzione CO 2, raffreddamento dellatmosfera) • • Approfondimenti: Woodrow Borah, «America as model: the demographic impact of European expansion upon the non-European world» , XXXV Congreso Internacional de Americanistas, Mexico, 1962, vol. 3, Mexico, Editorial Libros, pp. 379 -387 Russel Thornton, American Indian Holocaust and Survival: A Population History Since 1492, 1990 David E. Stannard, American Holocaust. The Conquest of the New World, Oxford-New York, Oxford University Press, 1992 (tr. it. Torino, Boringhieri, 2001) Massimo Livi Bacci, Conquista. La distruzione degli indios americani, Bologna, Il Mulino, 2009 46

La “Spagnola”, 1918 -1920 • “Più grande catastrofe demografica della storia dell’umanità” (Snowden, 2010)

La “Spagnola”, 1918 -1920 • “Più grande catastrofe demografica della storia dell’umanità” (Snowden, 2010) • “The last great plague” (William I. B Beveridge, Influenza: The Last Great Plague : an Unfinished Story of Discovery, 1976) • “Il killer più feroce del XX secolo” (Spinney, 2018) • “La prima malattia veramente ‘globale’ della storia, seconda solo, forse, per numero di vittime alla terrificante epidemia di peste nera del sec. XIV […] contagiò tra il 1918 e il 1919 un miliardo di uomini, uccidendone in tutto il mondo ventuno milioni secondo le stime più caute [50 milioni secondo le stime più ampie]” • “La Spagnola chiude […] un passato dominato dalle malattie epidemiche e apre uno scenario che vedrà quasi scomparire diverse specie d’infezioni ed estendersi […] i progressi della medicina scientifica […] L’ultima devastante epidemia della storia dell’umanità” (Tognotti, 2015) ? 47

Un precedente della “Spagnola” • Pandemia del 1889 -1890 (russa): ultima grande pandemia dell’

Un precedente della “Spagnola” • Pandemia del 1889 -1890 (russa): ultima grande pandemia dell’ 800 • Origine a Bukhara (Asia centrale, Impero russo attuale Uzbekistan), diffusione verso ovest nell’emisfero settentrionale, Stati Uniti • Frutto della globalizzazione, colpisce prima persone coinvolte nei commerci, trasporti e comunciazioni, grandi centri urbani europei e nordamericani, senza distinzione di ceto sociale e livello di reddito, bambini e anziani, specie con affezioni respiratorie pregresse • 1 milione di morti nel mondo, letalità 0, 1 -0, 28% 48

La “Spagnola”, “Spanish Lady” • Origine negli Stati Uniti (Kansas: Crosby, Barry) o in

La “Spagnola”, “Spanish Lady” • Origine negli Stati Uniti (Kansas: Crosby, Barry) o in Francia • Caso di zoonosi: salto dagli uccelli selvatici all’uomo 49

 • Il più grande choc demografico nella storia dell’umanità 50 -100 milioni di

• Il più grande choc demografico nella storia dell’umanità 50 -100 milioni di morti (circa 40 milioni la I Guerra Mondiale, circa 600. 000 in Italia), straordinaria mortalità, morbilità (500 milioni infetti) e letalità (2, 5%), anomala curva della mortalità per età a W anziché la più consueta a U; decessi di giovani adulti (come la guerra); eccezionale virulenza, decorso fulminante • Favorita dalle condizioni di guerra e di pace: masse di persone in combattimento, trasporti di truppe in guerra, smobilitazione e rientro nei 4 angoli del mondo, manifestazioni collettive di giubilo, impreparazione, sistemi sanitari pubblici travolti, caos Provvedimenti d’emergenza: chiusure e regolamenti orari apertura di locali, misure di quarantena, divieti di assembramenti, mascherine, sistemi di disinfezione, ospedali specializzati, richiami di medici e infermieri in pensione, misure restrittive invasive 50

Conseguenze della “Spagnola” 51

Conseguenze della “Spagnola” 51

Conseguenze di lungo periodo • Laura Spinney, 1918. L'influenza spagnola: La pandemia che cambiò

Conseguenze di lungo periodo • Laura Spinney, 1918. L'influenza spagnola: La pandemia che cambiò il mondo, Milano, Feltrinelli, 2018 [2017] • Ripresa spettacolare del tasso di fertilità: nel 1920 recuperati i valori del 1914 • Popolazione più sana: perdita dei più deboli e già malati • Casi di patologie post-spagnola: encefalite letargica (Oliver Sacks, Risvegli) • Fase di discredito della scienza, diffusione di medicina non convenzionale e di mvimenti anti-scientifici, poi consolidamento della «germ theory» , nascita della virologia e dei primi vaccini anti-influenzali nei primi anni ’ 30; prima visualizzazione del virus influenzale nel 1943 • Risposte istituzionali, inizio del consolidamento del concetto della sanità pubblica (Rapporto Beveridge, 1942: lotta contro «Want, Idleness, Disease, Squalor and Ignorance”), implementazione post-Seconda Guerra Mondiale • «Gigantesca opera di cancellazione della memoria della Spagnola» (Tognotti, 2015): quali ragioni? I morti in guerra cancellano i morti per influenza? La stanchezza dell’orrore? • Molto lenta formazione della memoria e della storia della pandemia; relativamente recente interesse della storiografia a partire dalla fine degli anni ‘ 90 (in Italia, Tognotti, 2015) 52

Bibliografia e approfondimenti 53

Bibliografia e approfondimenti 53

Alcuni saggi fondamentali • David Quammen, Spillover. L’evoluzione delle pandemie, Milano, Adelphi, 2014 [2012]

Alcuni saggi fondamentali • David Quammen, Spillover. L’evoluzione delle pandemie, Milano, Adelphi, 2014 [2012] • Jared Diamond, Armi, acciaio e malattie. Breve storia del mondo negli ultimi tedicimila anni, Torino, Einaudi, 1998 [1997] • William Mc. Neill, La peste nella storia. Epidemie, morbi e contagio dall’antichità all’età contemporanea, Torino, Einaudi, 1981 [1976] • Carlo Cipolla, Contro un nemico invisibile. Epidemie e strutture sanitarie nell’Italia del Rinascimento, Bologna, Il Mulino, 1986 • Giorgio Cosmacini, Storia della medicina e della sanità in Italia. Dalla peste europea alla guerra mondiale (1348 -1918), Bari, Laterza, 1994 • Giorgio Cosmacini, Le spade di Damocle. Paure e malattie nella storia, Bari, Laterza, • Giorgio Cosmacini, Andrea W. D'Agostino, La peste, passato e presente, Milano, Editrice San Raffaele, 2008 • Massimo Livi Bacci, Conquista. La distruzione degli indios americani, Bologna, Il Mulino, 2009 • Alfred W. Crosby, Lo scambio colombiano. Conseguenze biologiche e culturali del 1492, Torino, Einaudi, 1997 [1972] 54

continua. . . • Laura Spinney, 1918. L’influenza spagnola, Venezia, Marsilio, 2018 • Eugenia

continua. . . • Laura Spinney, 1918. L’influenza spagnola, Venezia, Marsilio, 2018 • Eugenia Tognotti, La «Spagnola» in Italia. Storia dell’influenza che fece temere la fine del mondo (1918 -1919), Milano, Franco Angeli, 2015 • Ead. , L’altra faccia di Venere. La sifilide dalla prima età moderna all'avvento dell'Aids (XV-XX sec. ), Milano, Franco Angeli, 2016 • Ead. , Il morbo lento. La tisi nell'Italia dell'Ottocento, Milano, Franco Angeli, 2012 • Ead. , Il mostro asiatico : storia del colera in Italia, Roma-Bari, Laterza, 2000 55

Ulteriori approfondimenti • Un intero corso di Frank M. Snowden alla University of Yale

Ulteriori approfondimenti • Un intero corso di Frank M. Snowden alla University of Yale (Open Yale Course): “Epidemics in Western Society Since 1600”, (con videoregistrazioni e trascrizioni integrali) • https: //oyc. yale. edu/history/hist-234 • Le prime ricostruzioni storiche complessive a carattere nazionale: Creighton, Charles, A History of Epidemics in Britain, Cambridge, Oxford, 1891 -1894 Ø Ozanam, Jean-Antoine-François, Histoire médicales générale et particulière des maladies épidémiques, Paris-Lyon, 1817, 4 voll. Ø Corradi, Alfonso, Annali delle epidemie occorse in Italia dalle prime memorie fino al 1850, Bologna, 1865 -1876, 4 voll. Ø • Per l’informazione epidemiologica sul presente: Epicentro. L'epidemiologia per la sanità pubblica, Istituto Superiore di Sanità 56