Amendola Messina Pariani Zappa Zipoli Igiene e patologia
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Amendola, Messina, Pariani, Zappa, Zipoli Igiene e patologia Seconda edizione Amendola et al. , Igiene e patologia - Seconda edizione © Zanichelli editore 2020 1
Capitolo 5 La promozione della salute Amendola et al. , Igiene e patologia - Seconda edizione © Zanichelli editore 2020 2
1. Strategie d’azione per la promozione della salute • Costruire una politica per la salute: la salute è una responsabilità di tutti. • Creare ambienti favorevoli: l’ambiente, fisico e sociale, è in grado di agire sulla salute delle persone. • Riorientare i servizi: bisogna costruire un sistema che contribuisca alla ricerca della salute. • Sviluppare le abilità personali: ciascuno deve poter compiere scelte favorevoli per la propria salute. • Dare forza all’azione della comunità: le decisioni devono maturare all’interno delle stesse comunità, responsabili dei loro sforzi e dei loro destini. Amendola et al. , Igiene e patologia - Seconda edizione © Zanichelli editore 2020 3
2. Verso il benessere: ambiente ecologico ed empowerment L’ambiente ecologico è l’insieme di strutture che rappresenta il sistema di riferimento di ogni essere umano. • Ogni individuo è inserito contemporaneamente in vari sistemi sociali, o microsistemi quotidiani. • Il mesosistema è formato dal legame di più microsistemi. • L’esosistema è rappresentato dagli elementi di contesto a cui il soggetto non partecipa attivamente, ma che influenzano la salute. • L’organizzazione sociale e quella istituzionale rappresentano il macrosistema di riferimento. Amendola et al. , Igiene e patologia - Seconda edizione © Zanichelli editore 2020 4
Si distinguono quindi: • risorse interne, ovvero potenzialità fisiche, psicologiche e cognitive che costituiscono il capitale su cui fondare la propria salute; • risorse esterne, in continua interazione con le risorse interne sono presenti nei diversi livelli del sistema del quale il soggetto fa parte. L’interazione dinamica fra il soggetto e il suo ambiente ecologico è principalmente modulata dal controllo e della scelta, alla base del concetto di empowerment = la capacità di controllare azioni e decisioni che riguardano la propria vita. Il concetto di salute deve essere inteso come il risultato del miglior equilibrio possibile con il proprio ambiente di riferimento, raggiungibile con livelli più o meno elevati di empowerment. Resilienza = la capacità dell’essere umano di affrontare le avversità della vita e di superarle positivamente trasformato. Amendola et al. , Igiene e patologia - Seconda edizione © Zanichelli editore 2020 5
3. Equità e sviluppo sostenibile Gli sforzi devono essere finalizzati a rendere possibile: • lo sviluppo di politiche per la salute; • la prevenzione delle malattie; • la promozione della salute; • l’equità sociale nell’ambito di uno sviluppo sostenibile. In quest’ottica è necessario annullare le differenze nella salute che sono presenti ovunque: tra individui, tra differenti gruppi di popolazione e tra diverse aree geografiche. • Nelle popolazioni dei Paesi industrializzati è necessario ridurre le disuguaglianze nella salute esistenti tra le diverse classi sociali. • Tra le popolazioni più povere è necessario sradicare la povertà e la fame, assicurare l’istruzione primaria per tutti e ridurre la mortalità infantile. Amendola et al. , Igiene e patologia - Seconda edizione © Zanichelli editore 2020 6
Troppe regioni del pianeta sono ancora caratterizzate da sottosviluppo, sfruttamento, scarsa disponibilità di risorse e assenza di servizi. Amendola et al. , Igiene e patologia - Seconda edizione © Zanichelli editore 2020 7
La promozione della salute nell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile La dichiarazione di Shanghai è stata stilata nel 2016 durante la nona Conferenza mondiale sulla Promozione della Salute. § Riconosce benessere e salute come condizioni essenziali per realizzare l’Agenda 2030. § Riafferma che la salute è: • un diritto universale; • una risorsa essenziale per la vita di tutti i giorni; • un obiettivo sociale condiviso e una priorità politica per tutti i pesi del mondo. § Si conferma la rilevanza di: • agire con fermezza su tutti i determinanti di salute; • favorire l’empowerment delle persone; • garantire sistemi sanitari centrati sulle persone. § Si conclude con una chiamata all’azione: uno sforzo per accelerare la realizzazione degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. Amendola et al. , Igiene e patologia - Seconda edizione © Zanichelli editore 2020 8
4. L’educazione alla salute Una metodologia efficace per promuovere la salute è quella educativa. Esistono tre tipi di obiettivi in campo educativo: • obiettivi cognitivi, attinenti all’area del sapere; • obiettivi affettivi, che riguardano l’area del saper essere; • obiettivi comportamentali, attinenti l’area del saper fare. L’educazione alla salute è complessa e ha molte forme di esecuzione, tra queste in particolare distinguiamo: • educazione formale - c’è l’intenzione, dichiarata, da parte di un soggetto di trasferire informazioni e conoscenze a un altro o a un gruppo; • educazione informale - il passaggio di informazioni, nel bene e nel male, è involontario e spesso assorbito passivamente ma condiziona molto il nostro comportamento. Amendola et al. , Igiene e patologia - Seconda edizione © Zanichelli editore 2020 9
5. L’intervento educativo Gli elementi fondamentali di un processo di comunicazione sono cinque: L’intervento educativo può essere: • informativo (unidirezionale), se non esiste un rapporto tra emittente e destinatario a cui il messaggio giunge in maniera passiva. Amendola et al. , Igiene e patologia - Seconda edizione © Zanichelli editore 2020 • formativo (bidirezionale), se prevede un forte coinvolgimento del destinatario, il quale partecipa all’elaborazione o all’analisi del messaggio (feedback). 10
6. La progettazione degli interventi educativi: aspetti organizzativi e metodologici Pianificare e il primo momento fondamentale di qualsiasi intervento di educazione sanitaria. La pianificazione si effettua studiando nel dettaglio le modalità di raggiungimento di uno o più obiettivi specifici. A questo scopo bisogna stabilire dei passaggi (fasi): • conoscenza del problema; • definizione degli obiettivi e della popolazione target; • identificazione delle risorse e degli strumenti a disposizione; • pianificazione dei risultati e dei guadagni in salute; • redazione del protocollo di lavoro e di realizzazione del progetto; • valutazione dell’intervento. Le fasi sono fortemente interdipendenti tra di loro. Amendola et al. , Igiene e patologia - Seconda edizione © Zanichelli editore 2020 11
La conoscenza del problema La prima cosa da fare quando si vuole attuare un intervento educativo e un’analisi dettagliata del problema sul quale si vuole intervenire. Bisogna procedere secondo i seguenti punti: 1. studio del problema - acquisizione di dati e informazioni su incidenza, mortalità, popolazione interessata, cause e fattori di rischio e misure di prevenzione in atto; 2. identificazione dei bisogni - una volta riconosciuti i bisogni, sarà lo stesso operatore a valutare quali siano i più rilevanti; 3. raccolta delle informazioni disponibili - consultazione di banche dati e di articoli per verificare sono già stati condotti interventi uguali o simili e quali risultati sono stati ottenuti. 12
La definizione degli obiettivi La domanda da porsi e : che cosa vogliamo ottenere con il nostro intervento? Per rispondere bisogna avere bene in mente lo scopo, ovvero le finalità educative da raggiungere. Distinguiamo: • la finalità preventiva: specifica ciò che si vuole ottenere; • l’obiettivo educativo: specifica ciò che vogliamo cambiare; Gli obiettivi vengono definiti per capire cosa si vuole raggiungere con l’intervento educativo; è importante che siano ben impostati. Gli obiettivi devono rispettare i seguenti requisiti: • attuabilità; • specificità; • misurabilità. Gli obiettivi sono ragionevoli quando i membri della popolazione sono in grado di effettuare un cambiamento e sono disposti a farlo. Una volta individuati gli obiettivi ragionevoli e necessario comprendere quali tra essi siano anche realistici, cioè raggiungibili. Amendola et al. , Igiene e patologia - Seconda edizione © Zanichelli editore 2020 13
La definizione della popolazione target Definiti gli obiettivi che si vogliono raggiungere, e necessario identificare con precisione i destinatari. Per scegliere opportunamente la popolazione target sarà necessario raccogliere molti dati: • dati fisici • dati comportamentali • dati culturali • dati demografici La costruzione di interventi differenziati in base alla popolazione garantisce una maggiore probabilità di ottenere il cambiamento prefissato. Amendola et al. , Igiene e patologia - Seconda edizione © Zanichelli editore 2020 14
L’identificazione delle risorse e degli strumenti a disposizione L’attuazione di qualsiasi tipo di intervento sanitario richiede necessariamente l’attenta e corretta valutazione delle risorse a disposizione: risorse umane e risorse materiali. Le vie attraverso cui avviene il trasferimento di messaggi si chiamano canali. La scelta dei canali e strettamente dipendente dalle finalità e dai destinatari; è possibile suddividerli in categorie: • canali interpersonali; • canali di gruppo; • la comunità e le organizzazioni locali; • i mass media; • i media digitali e interattivi. Amendola et al. , Igiene e patologia - Seconda edizione © Zanichelli editore 2020 15
La redazione della scheda di programmazione Effettuati tutti i passaggi descritti, prima di avviare il programma sarà necessario compilare una scheda di programmazione che rappresenterà la traccia per la realizzazione dell’intervento. Amendola et al. , Igiene e patologia - Seconda edizione © Zanichelli editore 2020 16
I diversi momenti dell’intervento educativo. Amendola et al. , Igiene e patologia - Seconda edizione © Zanichelli editore 2020 17
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