Strutturazione organizzativa Stephen Barley Tesi principale Organizzazione non
Strutturazione organizzativa
Stephen Barley
Tesi principale Organizzazione non è una cornice prestabilita (struttura, regole, modi di comportarsi, ecc. ); è una realtà cangiante, plasmata dalle pratiche dei soggetti che ne fanno parte, che interagiscono…
Concetto di ‘script’ Bozza (canovaccio) che stabilisce le interazioni , i ruoli, i modi di comportamento che gli ‘attori’ (ossia i membri delle organizzazioni) devono avere
Progressivo rafforzarsi dello script
Esperienze Arricchirsi, rafforzarsi, inspessirsi dello script
Entità sempre in cambiamento… Nuovi fattori umani, tecnici, conoscitivi, finanziari , ecc. Processi di strutturazione (di ridefinizione delle strutture, regole, modi di comportarsi, ecc. dei membri delle organizzazioni) mutamenti unici e irripetibili
Conclusioni L’organizzazione è per definizione una entità (con la sua struttura, ecc. ) aperta, che può variare non appena nuovi fattori umani, tecnici, ecc. entrano in gioco
Sensemaking
Approcci soggettivisti Idea che per comprendere le organizzazioni occorre comprenderne i processi di creazione di senso. Abbandono dell’assunto oggettivista secondo cui esiste una realtà là fuori, unica e dotata di senso, che va scoperta
Le organizzazioni sono concepite in termini di processi (organizing) piuttosto che di risultati (organization)
Karl Weick
Premessa Soggettivismo più radicale Oggetto di studio: processi cognitivi attraverso cui i soggetti conferiscono senso ai loro flussi di esperienze
Il mondo esterno non possiede un senso intrinseco, ma ha sempre e soltanto il senso che noi gli attribuiamo Esperienze Flusso di esperienze a cui diamo ordine e forma (processo cognitivo)
Ma ciò non significa che la realtà sia indefinitamente plasmabile dai soggetti Anzi, l’ambiente retroagisce sui soggetti che lo hanno attivato
Sensemaking - Organizing Conferire senso a un flusso di esperienze (sensemaking) vuol dire organizzare (organizing) e viceversa
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