Cosa studia la Pedagogia Studio dellet infantile filosofia

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Cosa studia la Pedagogia? • “Studio dell’età infantile, filosofia, storia della Pedagogia, metodologia varia”

Cosa studia la Pedagogia? • “Studio dell’età infantile, filosofia, storia della Pedagogia, metodologia varia” una delle risposte dagli studenti di primo anno Fa comprendere: • Le diverse dimensioni che vengono a comporre l’organizzazione della conoscenza propria della Pedagogia • La complessità dell’approccio pedagogico: tematiche diverse e apporti di scienze diverse Donatella Cesareni 1

Alcune definizioni di pedagogia • Laeng: studio dei fatti e dei processi inerenti l’educazione

Alcune definizioni di pedagogia • Laeng: studio dei fatti e dei processi inerenti l’educazione • Per molti studiosi la pedagogia è essenzialmente riflessione sull’educazione Donatella Cesareni 2

Nel corso degli anni • Pedagogia come riflessione filosofica, nasce con i filosofi greci

Nel corso degli anni • Pedagogia come riflessione filosofica, nasce con i filosofi greci • Socrate: la maieutica • Platone: importanza della connotazione sociale • Da Aristotele in poi: la pedagogia “filosofica”, indica i fini dell’educazione e ne fissa i modelli Donatella Cesareni 3

 • Assunzione quindi della pedagogia all’interno della filosofia • Approccio positivista: ogni conoscenza

• Assunzione quindi della pedagogia all’interno della filosofia • Approccio positivista: ogni conoscenza che vuole assumere lo status di scienza deve avere fondamento empirico, oggettivo, neutro • si sposta l’attenzione non solo ai fini ma anche ai mezzi, le condizioni, i processi, i risultati Donatella Cesareni 4

Dalla Pedagogia alle Scienze dell’Educazione • Con il positivismo inizia la trasformazione della Pedagogia

Dalla Pedagogia alle Scienze dell’Educazione • Con il positivismo inizia la trasformazione della Pedagogia in scienza • Dewey: Dewey Le scienze umane vengono a costituire le fonti della scienza dell’educazione (al singolare) • Mialaret Ci fornisce un quadro sistematico delle scienze dell’educazione – Il concetto di educazione si è esteso ultimamente • a tutte le età • ad ambienti diversi • a tutte le dimensioni della vita dell’uomo Donatella Cesareni 5

Visalberghi e l’enciclopedia pedagogica • Processo di trasformazione della pedagogia in scienza • Questa

Visalberghi e l’enciclopedia pedagogica • Processo di trasformazione della pedagogia in scienza • Questa trasformazione non porta alla morte della pedagogia. • La pedagogia resta in vita come nesso problematico tra e dopo le scienze che vengono a comporre la circolarità delle conoscenze pedagogiche Donatella Cesareni 7

Visalberghi e l’enciclopedia pedagogica • Progressivo aumento della complessità delle conoscenze richieste a chi

Visalberghi e l’enciclopedia pedagogica • Progressivo aumento della complessità delle conoscenze richieste a chi si occupa di pedagogia • Per poter insegnare è necessario conoscere – non solo la materia ma anche l’allievo (Rousseau) – i metodi più efficaci con cui insegnarla (Pestalozzi) – i problemi della società (Dewey) Donatella Cesareni 8

Visalberghi e l’enciclopedia pedagogica Si sono diversificati gli operatori educativi I diversi operatori educativi

Visalberghi e l’enciclopedia pedagogica Si sono diversificati gli operatori educativi I diversi operatori educativi devono poter parlare linguaggi comuni devono essere competenti nei diversi settori Donatella Cesareni 9

10 Donatella Cesareni

10 Donatella Cesareni

Pedagogia Dunque pedagogia come momento specifico di riflessione sugli apporti scientifici che le scienze

Pedagogia Dunque pedagogia come momento specifico di riflessione sugli apporti scientifici che le scienze dell’educazione le forniscono Riflettere sui problemi, definire gli obiettivi, interpretare La ricerca educativa offre alla pedagogia generale i dati su cui esercitare tale riflessione Per Visalberghi la pedagogia sperimentale non è una scienza particolare, ma un modo di utilizzare le diverse scienze dell’educazione al fine di svilupparne altre (metodologie didattiche, tecnologie educative, teoria del curriculum) Donatella Cesareni 11

Pedagogia sperimentale • Punto di partenza della ricerca in educazione è la volontà di

Pedagogia sperimentale • Punto di partenza della ricerca in educazione è la volontà di comprendere i fenomeni educativi e di assumere decisioni educative che abbiano maggiori probabilità di essere efficaci. • I fenomeni educativi hanno natura complessa. • La metodologia della ricerca educativa comprende diversi approcci , da più “quantitativi” a più “qualitativi”, ma in ogni caso è necessario applicare “metodi sistematici di ricerca che, quando vengono applicati a un complesso di fatti, ci consentono una migliore comprensione e un controllo più intelligente e meno confuso e abitudinario” (Dewey, 1929) Donatella Cesareni 12

La pedagogia sperimentale: alcuni ambiti di ricerca • Assessment: misurazione e valutazione – per

La pedagogia sperimentale: alcuni ambiti di ricerca • Assessment: misurazione e valutazione – per dare maggiore obiettività alle procedure di valutazione scolastica sia del singolo allievo, sia del sistema educativo nel suo complesso INVal. SI : per la valutazione dell’efficienza e dell’efficacia del sistema scolastico italiano – si occupa anche di valutare le innovazioni introdotte nel sistema educativo – coordina in Italia ricerche internazionali Donatella Cesareni 13

Ricerche internazionali • IEA (International Association for the Evaluation of Educational Achievement) Si propone

Ricerche internazionali • IEA (International Association for the Evaluation of Educational Achievement) Si propone di misurare le prestazioni scolastiche di alunni di paesi diversi cercando anche di metterle in correlazione con variabili di sfondo (familiari, economiche scolastiche) Limiti dovuti alla necessità di comparare culture fortemente diverse attraverso lo stesso tipo di prove Donatella Cesareni 14

La pedagogia sperimentale: alcuni ambiti di ricerca • La ricerca azione Indagine orientata all’azione

La pedagogia sperimentale: alcuni ambiti di ricerca • La ricerca azione Indagine orientata all’azione e al cambiamento, condotta in modo collaborativo e partecipativo. Lavoro collegiale di insegnanti ed esperti che insieme affrontano problemi e insieme cercano di risolverli. Scambio di ruoli, valorizzazione delle diverse competenze Donatella Cesareni 15

 • Qual è il tuo problema? • Perché sei preoccupato? • Cosa pensi

• Qual è il tuo problema? • Perché sei preoccupato? • Cosa pensi di poter fare riguardo al tuo problema? • Quali tipi di prove potresti raccogliere per riuscire a valutare quanto ti sta accadendo? • Come pensi di raccogliere queste prove? • Come puoi controllare che la tua valutazione di quanto sta accadendo è abbastanza corretta e accurata? • Punto debole: in alcuni casi mancanza di rigore metodologico: più esperienza di cambiamento che non reale ricerca

Indagine IEA –SAL (alfabetizzazione lettura) 1992 Donatella Cesareni 17

Indagine IEA –SAL (alfabetizzazione lettura) 1992 Donatella Cesareni 17

Donatella Cesareni 18

Donatella Cesareni 18

Donatella Cesareni 19

Donatella Cesareni 19

Donatella Cesareni 20

Donatella Cesareni 20

Donatella Cesareni 21

Donatella Cesareni 21

PISA 2006: indagine sulle competenze scientifiche degli studenti quindicenni Competenze indagate • Individuare questioni

PISA 2006: indagine sulle competenze scientifiche degli studenti quindicenni Competenze indagate • Individuare questioni di carattere scientifico: questa competenza richiede agli studenti di – riconoscere quali questioni possono essere affrontate in termini scientifici e quali siano le caratteristiche dell’indagine scientifica. • Dare una spiegazione scientifica ai fenomeni: questa competenza richiede agli studenti di – applicare le conoscenze scientifiche a situazioni specifiche. Tale competenza comporta anche il saper descrivere o interpretare scientificamente fenomeni e predire cambiamenti. Usare prove basate su dati scientifici: questa competenza consiste nella capacità di – interpretare dati raccolti scientificamente a sostegno di affermazioni o di conclusioni. • Donatella Cesareni 22

Conoscenze indagate • la conoscenza della scienza (ovvero la conoscenza del mondo naturale) •

Conoscenze indagate • la conoscenza della scienza (ovvero la conoscenza del mondo naturale) • la conoscenza sulla scienza (ovvero la conoscenza delle caratteristiche della scienza come forma specifica di conoscenza). Strumenti di rilevazione • • Prova cognitiva studente Questionario scuola Questionario genitori Donatella Cesareni 23

Il campione italiano • 21773 studenti in 806 scuole, • stratificato per macroaree geografiche

Il campione italiano • 21773 studenti in 806 scuole, • stratificato per macroaree geografiche (Nord Ovest, Nord Est, Centro, Sud e Isole) • E per indirizzi di studio Donatella Cesareni 24

Risultati di PISA 2006 – Comparazione internazionale L’Italia nella comparazione internazionale • Il punteggio

Risultati di PISA 2006 – Comparazione internazionale L’Italia nella comparazione internazionale • Il punteggio medio degli studenti italiani nella scala complessiva di scienze è pari a 475 (DS 96), contro una media OCSE pari a 500 (DS 95). La differenza tra il punteggio degli studenti maschi (477; ES 2, 8) e il punteggio delle studentesse (474; ES 2, 5) non è statisticamente significativa. • La media dei 25 paesi dell’Unione Europea partecipanti a PISA 2006 è pari a 497. Donatella Cesareni 25

Risultati di PISA 2006 – Comparazione internazionale • Percentuale degli studenti a ciascun livello

Risultati di PISA 2006 – Comparazione internazionale • Percentuale degli studenti a ciascun livello della scala complessiva di scienze, in Italia • sotto il livello 1: 7, 3% (media OCSE 5, 2) • livello 1: 18, 0% (media OCSE 14, 1) • livello 2: 27, 6% (media OCSE 24, 0) • livello 3: 27, 4% (media OCSE 27, 4) • livello 4: 15, 1% (media OCSE 20, 3) • livello 5: 4, 2% (media OCSE 7, 7) • livello 6: 0, 4% (media OCSE 1, 3) Donatella Cesareni 26

Risultati di PISA 2006 – Comparazione internazionale Differenze tra scuole e all’interno delle scuole

Risultati di PISA 2006 – Comparazione internazionale Differenze tra scuole e all’interno delle scuole • In Italia il 52, 1% della varianza totale è spiegata dalla varianza tra scuole. • Questo significa che oltre il 50% della varianza nel livello di prestazione degli studenti è spiegato dalle differenze esistenti tra le diverse scuole frequentate dagli studenti. • La media OCSE è pari al 33, 1%. Donatella Cesareni 27

Risultati di PISA 2006 – Comparazione internazionale Varianza tra scuole e risultati medi degli

Risultati di PISA 2006 – Comparazione internazionale Varianza tra scuole e risultati medi degli studenti – Bassa varianza tra scuole e risultati superiori alla media (Finlandia, Irlanda, Estonia). – Alta varianza tra scuole e risultati inferiori alla media (Italia). Impatto delle condizioni socio-economiche e culturali (indice ESCS) – Italia: 10, 0% – OCSE: 14, 4% ESCS/Varianza tra scuole – Italia: 27, 6% – OCSE: 20, 5% Donatella Cesareni 28

Risultati di PISA 2006 – Differenze interne al sistema scolastico italiano • Gli studenti

Risultati di PISA 2006 – Differenze interne al sistema scolastico italiano • Gli studenti di liceo conseguono risultati migliori, seguiti dagli studenti degli istituti tecnici e da quelli degli istituti professionali. Il punteggio medio degli studenti dei licei (518) è più alto di quello degli studenti degli istituti professionali (414) di oltre una deviazione standard. • Gli studenti dei licei conseguono mediamente risultati superiori alla media OCSE, quelli degli altri indirizzi di studio risultati inferiori. • Nord-Ovest 501, Nord-Est 520, Centro 486, Sud 448, Sud Isole 432. Donatella Cesareni 29

Risultati di PISA 2006 – Differenze interne al sistema scolastico italiano • Gli studenti

Risultati di PISA 2006 – Differenze interne al sistema scolastico italiano • Gli studenti del Nord-Est si collocano al di sopra della media OCSE, quelli del Nord-Ovest al livello della media OCSE, quelli del Centro leggermente al di sotto di questa media, quelli del Sud e del Sud Isole si collocano nettamente al di sotto della media OCSE. • Al di sopra della media OCSE si collocano gli studenti dei licei del Nord-Ovest, del Nord-Est e del Centro; gli studenti degli istituti tecnici del Nord-Ovest e del Nord. Est. Donatella Cesareni 30

Risultati di PISA 2006 – Differenze interne al sistema scolastico italiano Percentuale studenti a

Risultati di PISA 2006 – Differenze interne al sistema scolastico italiano Percentuale studenti a ciascun livello della scala complessiva di literacy scientifica per tipo di scuola Donatella Cesareni 31

Risultati di PISA 2006 – Differenze interne al sistema scolastico italiano Percentuale studenti a

Risultati di PISA 2006 – Differenze interne al sistema scolastico italiano Percentuale studenti a ciascun livello della scala complessiva di literacy scientifica per area geografica Donatella Cesareni 32

RIFLESSIONI • Qualità ed equità del sistema scolastico italiano • Grandi fasce di difficoltà

RIFLESSIONI • Qualità ed equità del sistema scolastico italiano • Grandi fasce di difficoltà • Tendenza ad un peggioramento nel tempo (dati sulla literacy in lettura) Donatella Cesareni 33