TRONCO ENCEFALICO CONFIGURAZIONE ESTERNA del TRONCO ENCEFALICO TRONCO
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TRONCO ENCEFALICO
CONFIGURAZIONE ESTERNA del TRONCO ENCEFALICO
TRONCO ENCEFALICO
TRONCO ENCEFALICO Conformazione Interna
Caratteristiche morfofunzionali del tronco encefalico - passaggio (con eventuale elaborazione) degli impulsi convogliati dalle vie ascendenti e discendenti rispettivamente diretti a, o provenienti da, cervello, cervelletto e midollo spinale; - partecipare ad una serie di attività quali il mantenimento dello stato di coscienza, il ciclo sonno-veglia, il controllo respiratorio e cardiovascolare; - presenza di nuclei di nervi cranici o encefalici, con fibre sensitive che terminano nei nuclei del tronco encefalico e da motoneuroni che da esso originano.
ORGANIZZAZIONE GENERALE DEL TRONCO ENCEFALICO Oltre alla suddivisone in BULBO, PONTE e MESENCEFALO, il tronco encefalico si può considerare globalmente organizzato in quattro regioni, che si susseguono dorso-ventralmente: 1) il TETTO, situato posteriormente; 2) la CAVITÀ VENTRICOLARE, tra il tetto e il tegmento; 3) il TEGMENTO, nella parte centrale; 4) la BASE o PORZIONE BASILARE, situata anteriormente.
TRONCO ENCEFALICO: ORGANIZZAZIONE GENERALE TETTO
FUNZIONI DELLA FORMAZIONE RETICOLARE -controllo dell'alternarsi degli stati di veglia e sonno; -controllo degli stati di coscienza e dell’attenzione; -controllo del dolore; -controllo dell'attività motrice somatica ; -controllo dell'attività viscerale, coordinando risposte riflesse in risposta alle variazioni di pressione e della tensione di ossigeno e CO 2.
NUCLEI FORMAZIONE RETICOLARE
NUCLEI DI NERVI CRANICI Tronco Encefalico
CERVELLETTO
CERVELLETTO 130 -140 gr Possiede più della metà delle cellule dell’encefalo in toto
CERVELLETTO -sebbene riceva moltissime informazioni sensitive, è principalmente una struttura motoria dell’encefalo; -nella filogenesi, si ipotizza che il suo sviluppo iniziale sia avvenuto in relazione al labirinto vestibolare; -solo con lo sviluppo filogenetico della locomozione è avvenuta la connessione al midollo spinale; -il raggiungimento delle diverse abilità fisiche ha determinato il suo collegamento con la corteccia cerebrale o telencefalica; I collegamenti sono tali che ogni emisfero cerebellare è prevalentemente deputato alla coordinazione dei movimenti del proprio lato corporeo.
RUOLO DEL CERVELLETTO NELLE ATTIVITA’ MOTORIE Esso interviene nella pianificazione e nei processi che portano alla realizzazione del movimento, combinando, continuità e in tempo reale, inputs provenienti principalmente da: 1. APPARATO E NUCLEI VESTIBOLARI; 2. MIDOLLO SPINALE, principalmente sulle condizioni dei muscoli e delle articolazioni; 3. CORTECCIA TELENCEFALICA, principalmente dalle aree motorie del lobo frontale.
CERVELLETTO Sostanza Grigia è rappresentata da: NUCLEI PROFONDI e CORTECCIA CEREBELLARE
NUCLEI PROFONDI DEL CERVELLETTO o fastigio NUCLEO del TETTO o del FASTIGIO NUCLEO GLOBOSO e NUCLEO EMBOLIFORME (nell’ insieme, NUCLEO INTERPOSITO o INTERPOSTO) NUCLEO DENTATO
Corteccia cerebellare , dotata dei caratteristici 3 strati strato molecolare esterno, strato delle cellule di Purkinje intermedio, strato granulare interno.
“CITOARCHITETTONICA” CEREBELLARE GRANULI
AZIONE SINAPTICA STRATO CORTICAL E DESTINAZIONE POSTSINAPTICA Inibitoria Strato delle cellule del Purkinje Nuclei profondi Nuclei vestibolari Cellule dei Granuli (strato granulare) Eccitatoria Strato granulare Cellule del Purkinje, stellate, a canestro e del Golgi Cellule a canestro (strato molecolar e) Inibitoria Strato molecolare Cellule del Purkinje Cellule stellate (esterne, strato molecolar e) Inibitoria Strato molecolare Cellule del Purkinje Inibitoria Strato granulare TIPO CELLULARE Neurone proiettivo Interneuroni Cellule del Purkinje Cellule del Golgi (strato granulare) Cellule dei Granuli
CONNESSIONI DEL CERVELLETTO: PEDUNCOLI CEREBELLARI Il PEDUNCOLO CEREBELLARE INFERIORE è composto da fibre nervose, prevalentemente AFFERENTI; Il PEDUNCOLO CEREBELLARE MEDIO è composto da fibre nervose, esclusivamente AFFERENTI; Il PEDUNCOLO CEREBELLARE SUPERIORE è composto da fibre nervose, prevalentemente EFFERENTI. Il rapporto fra input (fibre afferenti) ed output cerebellare (fibre efferenti) è di 20: 1.
FIBRE AFFERENTI AL CERVELLETTO 1. FIBRE RAMPICANTI dal complesso dei NUCLEI OLIVARI INFERIORI del BULBO, raggiungono i DENDRITI di PURKINJE, i DENDRITI delle CELLULE dei CANESTRI e le CELLULE di GOLGI 2. FIBRE MUSCOIDI, da altri distretti: -NUCLEI PONTINI (specifici per il circuito cerebrocerebellare) -FORMAZIONE RETICOLARE -NUCLEI VESTIBOLARI -MIDOLLO SPINALE Le fibre MUSCOIDI raggiungono le CELLULE dei GRANULI e le CELLULE di GOLGI.
SUDDIVISIONE FUNZIONALE DEL CERVELLETTO Cerebro. Cerebello
o fastigio Vestibolocerebello LOBULO FLOCCULONODULARE NUCLEI VE STIBOLARI VERME E PORZIONI PARAVERMIANE DEGLI EMISFERI Spinocerebello NUCLEO DEL FASTIGIO E NUCLEI GLOBOSO ED EMBOLIFORME. EMISFERI (Cerebrocerebello) (PARTE LATERALE) NUCLEO DENTATO Movimenti della testa e degli occhi Equilibrio Postura e movimenti degli arti Coordinazione muscolare, pianificazione dei movimenti
CONNESSIONI DEL VESTIBOLOCEREBELLO - AFFERENZE dai NUCLEI VESTIBOLARI o direttamente dal GANGLIO VESTIBOLARE (tramite il peduncolo cerebellare inferiore); - EFFERENZE DIRETTE ai NUCLEI VESTIBOLARI (tramite il peduncolo cerebellare inferiore); - EFFERENZE anche per il nucleo del fastigio a) Fascicolo Longitudinale Mediale (DISCENDENTE) per Nuclei di Nervi Encefalici coinvolti con movimenti oculari b) FASCI DISCENDENTI VESTIBOLO-SPINALI .
FASCI SPINOCERBELLARI
AFFERENZE ALLO SPINOCEREBELLO [1] (principalmente dal midollo spinale) Relative a INFORMAZIONI SOMATICHE SENSITIVE (MECCANOCEZIONE/PROPIOCEZIONE da FUSI NEUROMUSCOLARI): -FASCIO SPINO-CEREBELLARE DORSALE (arto inferiore, parte inferiore del tronco); -FASCIO CUNEO-CEREBELLARE (dal Nucleo Cuneato) (arto superiore, parte superiore del tronco, collo) attraverso il NUCLEO CUNEATO ACCESSORIO (BULBO). Decorrono nel PEDUNCOLO CEREBELLARE INFERIORE (OMOLATERALI o DIRETTE).
AFFERENZE ALLO SPINOCEREBELLO [2] (principalmente dal midollo spinale) Relative ad un meccanismo di CONTROLLO ossia un FEEDBACK INTERNO AL SNC (informazioni dalle vie motorie discendenti per la correzione del movimento): -FASCIO SPINO-CEREBELLARE VENTRALE (arto inferiore, parte inferiore del tronco); FASCIO SPINOCEREBELLARE ROSTRALE (arto superiore, parte superiore del tronco). Decorrono nel peduncolo cerebellare superiore (prevalentemente CONTROLATERALI o CROCIATE)
AFFERENZE ALLO SPINOCEREBELLO [3] Analogamente alle vie spinocerebellari, esistono VIE TRIGEMINOCEREBELLARI; nuclei della COLONNA AFFERENTE SOMATICA GENERALE, ed in particolare dal NUCLEO SPINALE DEL TRIGEMINO; veicolano informazioni somestesiche dalla testa.
EFFERENZE DELLO SPINOCEREBELLO [1] Raggiungono le sedi di origine dei fasci discendenti motori, compresa l’area motrice primaria (area 4 ) del lobo frontale Nucleo del Fastigio FASCI DISCENDENTI MEDIALI ossia: -RETICOLO-SPINALE PONTINO E BULBARE -VESTIBOLO-SPINALE MEDIALE E LATERALE -CORTICO-SPINALE VENTRALE (ritrasmissione all’ AREA MOTRICE PRIMARIA tramite il Nucleo Ventrale Laterale del Talamo)
EFFERENZE DELLO SPINOCEREBELLO [2] Nuclei globoso ed emboliforme (interposito, interposto) Fasci discendenti laterali ossia: -RUBRO SPINALE -CORTICOSPINALE LATERALE (ritrasmissione all’ Area Motrice Primaria tramite il nucleo Ventrale Laterale del talamo)
CEREBRO -CEREBELLO
AFFERENZE AL CEREBRO-CEREBELLO Dalla CORTECCIA CEREBRALE (quasi tutta, principalmente dalle aree somestesiche e motorie, ma anche associative e limbiche), soprattutto aree corticali 1 e 6. NUCLEI PONTINI PROIEZIONI CROCIATE PONTO-CEREBELLARI (Peduncolo Cerebellare Superiore)
EFFERENZE DEL CEREBROCEREBELLO NUCLEO DENTATO FASCIO CEREBELLOTALAMICO NUCLEO VENTRALE LATERALE DEL TALAMO CORTECCIATELENCEFALICA (alle aree premotorie, area motrice primaria e aree associative prefrontali)
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