Sicurezza sul lavoro Aspetti Legislativi ENAIP 2010 Dott

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Sicurezza sul lavoro Aspetti Legislativi ENAIP 2010 - Dott. Ing. Luca Tenuta

Sicurezza sul lavoro Aspetti Legislativi ENAIP 2010 - Dott. Ing. Luca Tenuta

PARTE I: LO SCENARIO DELLA SICUREZZA ENAIP 2010 - Dott. Ing. Luca Tenuta

PARTE I: LO SCENARIO DELLA SICUREZZA ENAIP 2010 - Dott. Ing. Luca Tenuta

Le Fonti Normative: Costituzione Art. 1 L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.

Le Fonti Normative: Costituzione Art. 1 L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità spetta al popolo, che la esercita nei limiti e nelle forme della Costituzione. Art. 32 La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti; Nessuno può essere obbligato ad un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana. ENAIP 2010 - Dott. Ing. Luca Tenuta

Le Fonti Normative: Costituzione Art. 35 La Repubblica tutela il lavoro in tutte le

Le Fonti Normative: Costituzione Art. 35 La Repubblica tutela il lavoro in tutte le sue forme ed applicazioni. Cura la formazione e l'elevazione professionale dei lavoratori. Promuove e favorisce gli accordi e le organizzazioni internazionali intesi ad affermare e regolare i diritti del lavoro. Riconosce la libertà di emigrazione, salvo gli obblighi stabiliti dalla legge nell'interesse generale, e tutela il lavoro italiano all'estero Art. 38. Ogni cittadino inabile al lavoro e sprovvisto dei mezzi necessari per vivere ha diritto al mantenimento e all'assistenza sociale. I lavoratori hanno diritto che siano preveduti ed assicurati mezzi adeguati alle loro esigenze di vita in caso di infortunio, malattia, invalidità e vecchiaia, disoccupazione involontaria. Gli inabili ed i minorati hanno diritto all'educazione e all'avviamento professionale. Ai compiti previsti in questo articolo provvedono organi ed istituti predisposti o integrati dallo Stato. L'assistenza privata è libera. ENAIP 2010 - Dott. Ing. Luca Tenuta

Le Fonti Normative: CC Art. 2043. Risarcimento per fatto illecito. Qualunque fatto doloso o

Le Fonti Normative: CC Art. 2043. Risarcimento per fatto illecito. Qualunque fatto doloso o colposo che cagiona ad altri un danno ingiusto, obbliga colui che ha commesso il fatto a risarcire il danno. Art. 2046. Imputabilità del fatto dannoso. Non risponde delle conseguenze del fatto dannoso chi non aveva la capacità d'intendere o di volere al momento in cui lo ha commesso, a meno che lo stato d'incapacità derivi da sua colpa. ENAIP 2010 - Dott. Ing. Luca Tenuta

Le Fonti Normative: CC Art. 2087. Tutela delle condizioni di lavoro. L'imprenditore è tenuto

Le Fonti Normative: CC Art. 2087. Tutela delle condizioni di lavoro. L'imprenditore è tenuto ad adottare nell'esercizio dell'impresa le misure che, secondo la particolarità del lavoro, l'esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare l'integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro. Art. 2049. Responsabilità dei padroni e dei committenti. I padroni e i committenti sono responsabili per i danni arrecati dal fatto illecito dei loro domestici e commessi nell'esercizio delle incombenze a cui sono adibiti. Art. 2050. Responsabilità per l'esercizio di attività pericolose. Chiunque cagiona danno ad altri nello svolgimento di una attività pericolosa, per sua natura o per la natura dei mezzi adoperati, è tenuto al risarcimento, se non prova di avere adottato tutte le misure idonee a evitare il danno. ENAIP 2010 - Dott. Ing. Luca Tenuta

Le Fonti Normative: CC Art. 2051. Danno cagionato da cosa in custodia. Ciascuno è

Le Fonti Normative: CC Art. 2051. Danno cagionato da cosa in custodia. Ciascuno è responsabile del danno cagionato dalle cose che ha in custodia, salvo che provi il caso fortuito. Art. 2052. Danno cagionato da animali. Il proprietario di un animale o chi se ne serve per il tempo in cui lo ha in uso, è responsabile dei danni cagionati dall'animale, sia che fosse sotto la sua custodia, sia che fosse smarrito o fuggito, salvo che provi il caso fortuito. Art. 2053. Rovina di edificio. Il proprietario di un edificio o di altra costruzione è responsabile dei danni cagionati dalla loro rovina, salvo che provi che questa non è dovuta a difetto di manutenzione o a vizio di costruzione. ENAIP 2010 - Dott. Ing. Luca Tenuta

Le Fonti Normative: CP Art. 39. Reato: distinzione fra delitti e contravvenzioni. I reati

Le Fonti Normative: CP Art. 39. Reato: distinzione fra delitti e contravvenzioni. I reati si distinguono in delitti e contravvenzioni, secondo la diversa specie delle pene per essi rispettivamente stabilite da questo codice. Art. 40. Rapporto di causalità. Nessuno può essere punito per un fatto preveduto dalla legge come reato, se l'evento dannoso o pericoloso, da cui dipende l'esistenza del reato, non è conseguenza della sua azione od omissione. Non impedire un evento, che si ha l'obbligo giuridico di impedire, equivale a cagionarlo. ENAIP 2010 - Dott. Ing. Luca Tenuta

Le Fonti Normative: CP Art. 41. Concorso di cause. Il concorso di cause preesistenti

Le Fonti Normative: CP Art. 41. Concorso di cause. Il concorso di cause preesistenti o simultanee o sopravvenute, anche se indipendenti dall'azione od omissione del colpevole, non esclude il rapporto di causalità fra l'azione od omissione e l'evento. Le cause sopravvenute escludono il rapporto di causalità quando sono state da sole sufficienti a determinare l'evento. In tal caso, se l'azione od omissione precedentemente commessa costituisce per sé un reato, si applica la pena per questo stabilita. Le disposizioni precedenti si applicano anche quando la causa preesistente o simultanea o sopravvenuta consiste nel fatto illecito altrui. Art. 42. Responsabilità per dolo o per colpa o per delitto preterintenzionale. Responsabilità obiettiva. Nessuno può essere punito per un'azione od omissione preveduta dalla legge come reato, se non l'ha commessa con coscienza e volontà. Nessuno può essere punito per un fatto preveduto dalla legge come delitto, se non l'ha commesso con dolo, salvi i casi di delitto preterintenzionale o colposo espressamente preveduti dalla legge. La legge determina i casi nei quali l'evento è posto altrimenti a carico dell'agente, come conseguenza della sua azione od omissione. Nelle contravvenzioni ciascuno risponde della propria azione od omissione cosciente e volontaria sia essa dolosa o colposa. ENAIP 2010 - Dott. Ing. Luca Tenuta

Le Fonti Normative: CP Art. 43. Elemento psicologico del reato. Il delitto: è doloso,

Le Fonti Normative: CP Art. 43. Elemento psicologico del reato. Il delitto: è doloso, o secondo l'intenzione, quando l'evento dannoso o pericoloso, che è il risultato dell'azione od omissione e da cui la legge fa dipendere l'esistenza delitto, è dall'agente preveduto e voluto come conseguenza della propria azione od omissione; è preterintenzionale, o oltre l'intenzione, quando dall'azione od omissione deriva un evento dannoso o pericoloso più grave di quello voluto dall'agente; è colposo, o contro l'intenzione quando l'evento, anche se preveduto, non è voluto dall'agente e si verifica a causa di negligenza o imprudenza o imperizia, ovvero per inosservanza di leggi, regolamenti, ordini o discipline. La distinzione tra reato doloso e reato colposo, stabilita da questo articolo per i delitti, si applica altresì alle contravvenzioni, ogni qualvolta per queste la legge penale faccia dipendere da tale distinzione un qualsiasi effetto giuridico. ENAIP 2010 - Dott. Ing. Luca Tenuta

Le Fonti Normative: CP Art. 44. Condizione obiettiva di punibilità. Quando, per la punibilità

Le Fonti Normative: CP Art. 44. Condizione obiettiva di punibilità. Quando, per la punibilità del reato, la legge richiede il verificarsi di una condizione, il colpevole risponde del reato, anche se l'evento, da cui dipende il verificarsi della condizione, non è da lui voluto. Art. 45. Caso fortuito o forza maggiore. Non è punibile chi ha commesso il fatto per caso fortuito o per forza maggiore. Art. 437. Rimozione od omissione dolosa di cautele contro infortuni sul lavoro. • Chiunque omette di collocare impianti, apparecchi o segnali destinati a prevenire disastri o infortuni sul lavoro, ovvero li rimuove o li danneggia, è punito con la reclusione da sei mesi a cinque anni. Se dal fatto deriva un disastro o un infortunio, la pena è della reclusione da tre a dieci anni. ENAIP 2010 - Dott. Ing. Luca Tenuta

Le Fonti Normative: CP Art. 451. Omissione colposa di cautele o difese contro disastri

Le Fonti Normative: CP Art. 451. Omissione colposa di cautele o difese contro disastri o infortuni sul lavoro. Chiunque, per colpa, omette di collocare, ovvero rimuove o rende inservibili apparecchi o altri mezzi destinati all'estinzione di un incendio , o al salvataggio o al soccorso contro disastri o infortuni sul lavoro, è punito con la reclusione fino a un anno o con la multa da euro 10 a euro 516. Art. 589. Omicidio colposo. Chiunque cagiona per colpa la morte di una persona è punito con la reclusione da sei mesi a cinque anni. Se il fatto è commesso con violazione delle norme sulla disciplina della circolazione stradale o di quelle per la prevenzione degli infortuni sul lavoro la pena è della reclusione da due a sette anni. […] Nel caso di morte di più persone, ovvero di morte di una o più persone e di lesioni di una o più persone, si applica la pena che dovrebbe infliggersi per la più grave delle violazioni commesse aumentata fino al triplo, ma la pena non può superare gli anni quindici. ENAIP 2010 - Dott. Ing. Luca Tenuta

Le Fonti Normative: CP Art. 590. Lesioni personali colpose Chiunque cagiona ad altri per

Le Fonti Normative: CP Art. 590. Lesioni personali colpose Chiunque cagiona ad altri per colpa una lesione personale è punito con la reclusione fino a tre mesi o con la multa fino a euro 309. […] Se i fatti di cui al secondo comma sono commessi con violazione delle norme sulla disciplina della circolazione stradale o di quelle per la prevenzione degli infortuni sul lavoro la pena per le lesioni gravi è della reclusione da tre mesi a un anno o della multa da euro 500 a euro 2. 000 e la pena per le lesioni gravissime è della reclusione da uno a tre anni. […] Nel caso di lesioni di più persone si applica la pena che dovrebbe infliggersi per la più grave delle violazioni commesse, aumentata fino al triplo; ma la pena della reclusione non può superare gli anni cinque. Il delitto è punibile a querela della persona offesa, salvo nei casi previsti nel primo e secondo capoverso, limitatamente ai fatti commessi con violazione delle norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro o relative all'igiene del lavoro o che abbiano determinato una malattia professionale. ENAIP 2010 - Dott. Ing. Luca Tenuta

PARTE II: LE FONTI LEGISLATIVE ED IL LORO COORDINAMENTO ENAIP 2010 - Dott. Ing.

PARTE II: LE FONTI LEGISLATIVE ED IL LORO COORDINAMENTO ENAIP 2010 - Dott. Ing. Luca Tenuta

Le Funzioni La realizzazione dei fini primari per l’esistenza e la conservazione dello Stato

Le Funzioni La realizzazione dei fini primari per l’esistenza e la conservazione dello Stato si attua attraverso 4 momenti fondamentali: v La scelta dei fini primari funz. Politica v La proposizione ovvero il loro riconoscimento funz. Legislativa v La loro attuazione funz. Amministrativa v La tutela e la vigilanza funz. Giurisdizionale ENAIP 2010 - Dott. Ing. Luca Tenuta

Atti politici La funzione politica si esplica con l’emanazione di atti politici per individuare

Atti politici La funzione politica si esplica con l’emanazione di atti politici per individuare e predeterminare i fini pubblici che devono essere perseguiti. Gli atti politici si inquadrano nella funzione di governo o di indirizzo politico. In particolare, sono atti politici quelli in cui si estrinsecano le attività di direzione suprema della cosa pubblica l’attività di coordinamento e controllo delle singole manifestazioni attuative della direzione ENAIP 2010 - Dott. Ing. Luca Tenuta

Atti politici Sono volti alla formulazione ed attuazione delle scelte politiche mediante le quali

Atti politici Sono volti alla formulazione ed attuazione delle scelte politiche mediante le quali si individuano i fini che lo Stato, in armonia con le previsioni della Costituzione, intende perseguire in un dato momento storico. Gli atti politici, enucleando gli obiettivi fondamentali che andranno realizzati dalla P. A. devono armonizzarsi solo con la Costituzione e con le direttive in essa contenute. ENAIP 2010 - Dott. Ing. Luca Tenuta

Atti politici I soggetti legittimati agli atti politici sono: Governo, Presidente della Repubblica, Parlamento,

Atti politici I soggetti legittimati agli atti politici sono: Governo, Presidente della Repubblica, Parlamento, Corte Costituzionale, Regioni, corpo elettorale. Gli atti politici sono riconducibili ad atti : Con forza di legge (Leggi del Parlamento e delle Regioni, DLgs); Con forza giurisdizionale (sentenze della Corte Costituzionale) Atti formalmente amministrativi, ma privi di forza legislativa o giurisdizionale Sono insindacabili !!! ENAIP 2010 - Dott. Ing. Luca Tenuta

Funzione Amministrativa La funzione esecutiva o amministrativa mira alla realizzazione concreta dei fini dello

Funzione Amministrativa La funzione esecutiva o amministrativa mira alla realizzazione concreta dei fini dello Stato. Cura, in concreto, la realizzazione dei fini pubblici individuati dal potere politico e precettivamente assegnati dal potere legislativo alle P. A. . Tale attività deve svolgersi in modo tale da garantire che la soddisfazione degli interessi oggetto delle scelte politiche fatte si realizzi con il minor sacrifico possibile di altri interessi. ENAIP 2010 - Dott. Ing. Luca Tenuta

Fonti del Diritto Cioè “sorgenti” da cui trae origine la Norma giuridica. Oltre alle

Fonti del Diritto Cioè “sorgenti” da cui trae origine la Norma giuridica. Oltre alle Norme nazionali occorre tener presente (e coordinare) anche quelle Comunitarie. I rapporti tra le fonti possono regolarsi sul criterio: - Cronologico; - Gerarchico; - Di competenza. ENAIP 2010 - Dott. Ing. Luca Tenuta

Fonti del Diritto Costituzione Leggi Costituzionali e di Revisione Costituzionale Fonti Comunitarie (Trattati, Regolamenti,

Fonti del Diritto Costituzione Leggi Costituzionali e di Revisione Costituzionale Fonti Comunitarie (Trattati, Regolamenti, Direttive, Decisioni) Fonti dell’ordinamento Statale (Leggi, DLgs, Referendum, Regolamenti interni degli organi costituzionali e dell’esecutivo) Fonti Regionali (Statuto, Leggi, Regolamenti regionali) Fonti Locali (Statuti e Regolamenti Comunali e Provinciali) Fonti esterne all’ordinamento costituzionale ENAIP 2010 - Dott. Ing. Luca Tenuta

La semplificazione La L 59/97 (Legge Bassanini) ha provveduto a rendere più flessibili le

La semplificazione La L 59/97 (Legge Bassanini) ha provveduto a rendere più flessibili le regole dell’agire della P. A. , delegificando le Norme che regolano i procedimenti amministrativi. La L 246/05 ha istituito uno strumento annuale (la legge di semplificazione) per assicurare una delegificazione continua: entro il 31 maggio di ogni anno il Governo deve presentare un DDL sui procedimenti da delegificare. In attuazione di quella, con le L 50/99 e 340/00, sono state introdotte alcune novità: Ammissibilità dei regolamenti di delegificazione amministrativa; - Introduzione dei Testi Unici come strumenti di razionalizzazione normativa. ENAIP 2010 - Dott. Ing. Luca Tenuta

La semplificazione La L 229/03 ha sostituito al Testo Unico la Codificazione e ha

La semplificazione La L 229/03 ha sostituito al Testo Unico la Codificazione e ha istituito il riassetto normativo, riducendo i poteri della P. A. Con la L 246/05 (di semplificazione annuale) si indirizza l’attività di riassetto normativo del legislatore delegato, nel senso di coordinare formalmente e sostanzialmente le disposizioni vigenti, garantendo, così, che il linguaggio normativo venga adeguato, aggiornato e semplificato. ENAIP 2010 - Dott. Ing. Luca Tenuta

Fonti secondarie Sono tutti gli atti espressione del potere normativo della P. A. statale

Fonti secondarie Sono tutti gli atti espressione del potere normativo della P. A. statale (Governo, Ministri, …) o di altri enti pubblici (Regioni, Provincie, Comuni, altri enti). Si distinguono in Regolamenti, Ordinanze, Statuti. Sono subordinati (soggetti) alle Leggi e a tutti gli atti di pari grado e forza. Non possono: - derogare o contrastare le Norme Costituzionali; - derogare o contrastare gli atti legislativi ordinari; Non hanno forza, né valore di legge, ma solo forza normativa. Non possono equipararsi alle Leggi, ma sono giuridicamente fonti di diritto. ENAIP 2010 - Dott. Ing. Luca Tenuta

Altre fonti: consuetudini, prassi Consuetudine è la ripetizione di un comportamento da parte di

Altre fonti: consuetudini, prassi Consuetudine è la ripetizione di un comportamento da parte di una generalità di persone, con la convinzione della giuridica necessità di esso. Prassi è un comportamento costantemente tenuto, ma in difetto della convinzione della sua obbligatorietà. Non sono fonti di diritto, non possono essere in contrasto con norme di legge, l’inosservanza non è violazione di legge, ma può dar corso a responsabilità di vario tipo. ENAIP 2010 - Dott. Ing. Luca Tenuta

Sicurezza: schema gerarchico Costituzione CC, CP Fonti primarie: Leggi nazionali e regionali, DPR, DLgs

Sicurezza: schema gerarchico Costituzione CC, CP Fonti primarie: Leggi nazionali e regionali, DPR, DLgs Fonti secondarie: Regolamenti esecutivi (DM, DPCM), Circolari (ministeriali e regionali), Norme (CEI, UNI, ISO, …), procedimenti giudiziari, contratti di lavoro ENAIP 2010 - Dott. Ing. Luca Tenuta

Bibliografia Costituzione Codice Civile Codice Penale DL 81/08 “La Normativa essenziale di sicurezza e

Bibliografia Costituzione Codice Civile Codice Penale DL 81/08 “La Normativa essenziale di sicurezza e salute sul luogo di lavoro” – EPC Libri • Manuale di Meccanica – Ed. Hoepli • Compendio di Diritto Amministrativo – Ed. Simone • Il Tecnico nell’Ente Locale – Ed. Simone • • • ENAIP 2010 - Dott. Ing. Luca Tenuta