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Regione Toscana – Settore Statistica IRPET Istituto Regionale Programmazione Economica Toscana Il modello di

Regione Toscana – Settore Statistica IRPET Istituto Regionale Programmazione Economica Toscana Il modello di previsioni demografiche della Toscana Gustavo De Santis Donatella Marinari SEMINARIO "LE PREVISIONI DEMOGRAFICHE" Bologna, 18 -19 ottobre 2005

Il modello Caratteristiche generali Livello territoriale comunale Modello per componenti Base: popolazione residente al

Il modello Caratteristiche generali Livello territoriale comunale Modello per componenti Base: popolazione residente al 31 dicembre 2003 per comune distinta per nazionalità (italiana e straniera), genere e classi di età quinquennali Parametri: tassi di fecondità per età e probabilità di morte per genere e età provinciali, tassi di cancellazione per genere e età per Sistema Economico Locale Output: popolazione residente per comune al 31 dicembre 2008; 2013; 2018; 2023, per classi di età e nazionalità Aggiornamento: lavorando su base anagrafica è possibile ogni anno spostare la base di riferimento e disporre di nuove informazioni in base alle quali modificare o meno le ipotesi degli scenari.

Consultazione dei dati Interrogazione on line

Consultazione dei dati Interrogazione on line

Il modello La logica Non disponiamo di informazioni a livello comunale sulla fecondità, la

Il modello La logica Non disponiamo di informazioni a livello comunale sulla fecondità, la mortalità e la migratorietà. Possiamo però disporne a livello provinciale o di Sistema Economico Locale. Attribuiamo a tutti i comuni di uno stessa provincia o SEL gli stessi comportamenti medi su un quinquennio (1999 -2003 o 1998 -2002) e correggiamo i tassi di fecondità specifici, le probabilità di morte, i tassi di cancellazione sulla base dell’errore commesso nel quinquennio di riferimento. Nel futuro ci muoviamo lasciando invariate tali “specificità” comunali anche se il modello prevede la possibilità di aumentare o diminuire la variabilità interna alle province o SEL.

Il modello La distinzione per nazionalità La popolazione italiana e quella straniera sono trattate

Il modello La distinzione per nazionalità La popolazione italiana e quella straniera sono trattate separatamente perché: è il saldo con l’estero che permette alla popolazione toscana di crescere e quindi si debbono effettuare ipotesi su questa componente e considerare la diversa struttura per età degli iscritti dall’estero e dall’interno in un quadro di bassissima fecondità il contributo delle straniere alla natalità è importante Gli italiani residenti al 31 dicembre 2003 si ottengono per differenza. Dal totale per età e genere (Istat) si sottraggono gli stranieri, il cui totale per genere è fornito dall’Istat, e la cui distribuzione per età è supposta identica a quella del censimento

La distinzione per nazionalità Effetti del saldo con l’estero Nati da genitori stranieri nei

La distinzione per nazionalità Effetti del saldo con l’estero Nati da genitori stranieri nei grandi comuni 2001

La distinzione per nazionalità Ipotesi base Questa distinzione ha comportato le seguenti ipotesi: il

La distinzione per nazionalità Ipotesi base Questa distinzione ha comportato le seguenti ipotesi: il saldo migratorio interno della popolazione straniera è nullo, le variazioni nel tempo sono dovute solo al saldo naturale e al saldo migratorio con l’estero; il saldo migratorio estero riguarda solo i cittadini stranieri: è esogeno al modello, ed è definito a livello di regione, con tre valori diversi nei tre scenari. La distribuzione tra comuni avviene sulla base dei valori osservati nel periodo 19972002. la fecondità delle donne straniere, a differenza delle italiane, è la stessa su tutto il territorio regionale la mortalità degli stranieri è la stessa degli italiani nel quinquennio base per il modello ma evolve “meno favorevolmente” nel periodo di previsione.

La distinzione per nazionalità Interazione tra le due popolazioni La popolazione italiana residente e

La distinzione per nazionalità Interazione tra le due popolazioni La popolazione italiana residente e quella straniera residente interagiscono attraverso le acquisizioni di cittadinanza. Le acquisizioni di cittadinanza sono supposte possibili solo per matrimonio o per nascita da madre straniera e padre italiano Una quota costante del 30% dei nati da madre straniera si “sposta” nella popolazione italiana Una quota costante del 2% degli stranieri residenti tra 20 e 39 anni acquisisce la cittadinanza italiana

Il modello Fecondità e mortalità comunali Per prevedere le nascite e le morti per

Il modello Fecondità e mortalità comunali Per prevedere le nascite e le morti per genere e età bisogna disporre di tassi di fecondità specifici per età e di probabilità di morte per genere e età a livello comunale. Tali informazioni non sono disponibili. Abbiamo quindi utilizzato i valori provinciali, attribuendo fecondità e mortalità uguali a tutti i comuni di una stessa provincia. Applicando questi parametri alla popolazione comunale del 31 dic 1998 abbiamo stimato i flussi per il quinquennio 1999 -2003 e ottenuto dei correttori comunali da applicare nelle previsioni costruiti come Nati osservati/Nati stimati Morti osservati/Morti stimati

Il modello Tassi di cancellazione comunali Per i flussi migratori interni dei residenti italiani

Il modello Tassi di cancellazione comunali Per i flussi migratori interni dei residenti italiani sono stati calcolati i tassi di cancellazione per genere e età (archivio dati individuali Iscrizioni e Cancellazioni Anagrafiche) distinguendo tra comuni con almeno 10 mila residenti e comuni più piccoli. Ai primi sono stati attribuiti i propri tassi di cancellazione medi del periodo 1997 -2002, ai secondi i tassi medi del periodo ottenuti aggregando a livello di SEL i comuni di minor dimensione. Anche qui è stato costruito un correttore sul periodo 1998 -2002 come Cancellazioni osservate/ Cancellazioni stimate

Il modello Iscrizioni comunali Le iscrizioni di cittadini italiani dall’interno nei comuni sono ottenute

Il modello Iscrizioni comunali Le iscrizioni di cittadini italiani dall’interno nei comuni sono ottenute utilizzando il rapporto medio del periodo 1997 -2002 tra iscrizioni e cancellazioni anagrafiche. Abbiamo implicitamente ipotizzato che le cancellazioni sono funzione della struttura per età e genere della popolazione di origine e tale relazione non subirà modifiche nel periodo di previsione le iscrizioni si modificheranno solo per un effetto invecchiamento delle popolazioni di partenza, invecchiamento che sarà proporzionale a quello toscano.

Il modello I parametri comunali

Il modello I parametri comunali

Gli scenari Livello regionale e locale Nella costruzione degli scenari di previsione non abbiamo

Gli scenari Livello regionale e locale Nella costruzione degli scenari di previsione non abbiamo considerato evoluzioni differenziate a livello territoriale ma un solo modello regionale che le province o i SEL, con i loro comuni, seguono mantenendo le diversità (intensità superiori o inferiori alla media regionale) fatte registrare nel passato. Il modello è comunque costruito in modo da poter disegnare “cammini” provinciali così come, attraverso i correttori comunali, mutamenti delle “specificità” dei comuni.

Gli scenari Il saldo migratorio estero

Gli scenari Il saldo migratorio estero

Gli scenari La fecondità

Gli scenari La fecondità

Gli scenari La popolazione residente

Gli scenari La popolazione residente

Lo scenario centrale I parametri

Lo scenario centrale I parametri

Lo scenario centrale Dinamica della popolazione Popolazione residente 1953 -2003. Previsioni 2008 -2023. Popolazione

Lo scenario centrale Dinamica della popolazione Popolazione residente 1953 -2003. Previsioni 2008 -2023. Popolazione residente per classe di età 2003 e 2023.

Lo scenario centrale Le aree della Toscana Dinamica della popolazione nei Sistemi Economici Locali

Lo scenario centrale Le aree della Toscana Dinamica della popolazione nei Sistemi Economici Locali della Toscana Popolazione residente Numeri indice 1978=100

Le previsioni derivate Il metodo Disponendo di una previsione della popolazione per genere e

Le previsioni derivate Il metodo Disponendo di una previsione della popolazione per genere e classe di età possiamo tentare di prevedere altre grandezze rilevanti, quali, ad esempio, le famiglie e la popolazione attiva. In questa fase di applicazione del modello abbiamo proceduto attraverso l’applicazione alla popolazione prevista di rapporti caratteristici (tassi di capo familiarità, tassi di attività) attuali o leggermente modificati sulla base di trend passati. Per la popolazione attiva abbiamo effettuato elaborazioni solo a livello regionale.

Le previsioni derivate Le famiglie Tra i modelli di previsione sulle famiglie uno dei

Le previsioni derivate Le famiglie Tra i modelli di previsione sulle famiglie uno dei metodi utilizzati è quello definito dei “tassi di capo familiarità”. Un tasso di capo familiarità è il rapporto tra il numero di capofamiglia per sesso e classe di età e la popolazione totale dello stesso sesso e classe di età. I dati utilizzati sono riferiti al censimento del 2001. Per ciascun comune si dispone della numerosità delle famiglie per classe di età e sesso della persona di riferimento. Il numero di famiglie previste in un determinato anno, è ricavato moltiplicando la popolazione prevista per i tassi di capo familiarità.

Le famiglie I tassi di capo familiarità Osservando i tassi ai censimenti del 1991

Le famiglie I tassi di capo familiarità Osservando i tassi ai censimenti del 1991 e del 2001 si notano delle modifiche nella struttura per età. I tassi comunali utilizzati nelle previsioni sono stati modificati applicando al periodo 20032023 in ciascun comune di una stessa provincia la variazione 1991 -2001.

Le famiglie La distribuzione per componenti Le famiglie vengono distribuite per numero di componenti

Le famiglie La distribuzione per componenti Le famiglie vengono distribuite per numero di componenti utilizzando i dati comunali del censimento 2001. Le distribuzioni devono essere modificate per ottenere l’uguaglianza tra popolazione prevista dal modello demografico e popolazione risultante dalla distribuzione delle famiglie per numero di componenti. Il correttore utilizzato è dato dal rapporto tra popolazione prevista e popolazione “da famiglie”. È stato costruito un insieme di correttori, funzione di tale rapporto, attraverso cui si modifica la distribuzione delle famiglie per componenti, con il vincolo che i pesi abbiano somma 1, fino a trovare l’uguaglianza tra popolazione prevista e popolazione “da famiglie”

Le famiglie Previsioni nello scenario centrale Popolazione e dimensione media delle famiglie in Toscana

Le famiglie Previsioni nello scenario centrale Popolazione e dimensione media delle famiglie in Toscana 1951 -2003 e previsioni al 2023. Numero di famiglie e quota unipersonali in Toscana 1951 -2003 e previsioni al 2023.

Le previsioni derivate L’offerta di lavoro Per evidenziare gli effetti sulle forze di lavoro

Le previsioni derivate L’offerta di lavoro Per evidenziare gli effetti sulle forze di lavoro in Toscana, abbiamo applicato i tassi di attività dell’anno 2003, distinti per genere e classe di età, alla popolazione futura. Le variazioni su devono soltanto alle modificazioni nella struttura per età della popolazione in età lavorativa. La costanza dei tassi di attività costituisce una semplificazione indubbiamente eccessiva. Si sa, ad esempio, che esiste una relazione positiva, particolarmente elevata per le donne, tra il titolo di studio (mediamente in aumento) e la partecipazione al lavoro.

L’offerta di lavoro Effetto del livello di istruzione Per simulare l’effetto titolo di studio

L’offerta di lavoro Effetto del livello di istruzione Per simulare l’effetto titolo di studio abbiamo utilizzato delle previsioni della popolazione per genere, età e titolo di studio, distinguendo tra obbligo e superiore.

L’offerta di lavoro Effetto del livello di istruzione Utilizzando le previsioni della popolazione per

L’offerta di lavoro Effetto del livello di istruzione Utilizzando le previsioni della popolazione per livello di istruzione si otterrebbe un aumento della popolazione attiva di circa 46 mila unità (+3%) causato, per gli uomini (+31 mila, corrispondenti al +3. 4%), dall’aumento del tasso medio di attività degli ultra cinquantacinquenni e per le donne (+15 mila, corrispondenti al +2. 4%), da tassi di partecipazione più alti a partire dai 35 anni.

Regione Toscana – Settore Statistica IRPET Istituto Regionale Programmazione Economica Toscana e n Il

Regione Toscana – Settore Statistica IRPET Istituto Regionale Programmazione Economica Toscana e n Il modello di previsioni demografiche della Toscana i F Gustavo De Santis Donatella Marinari SEMINARIO "LE PREVISIONI DEMOGRAFICHE" Bologna, 18 -19 ottobre 2005