STATISTICA COSA STUDIA LA STATISTICA La statistica lo

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STATISTICA

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COSA STUDIA LA STATISTICA ? La statistica è lo studio dei fenomeni collettivi ossia

COSA STUDIA LA STATISTICA ? La statistica è lo studio dei fenomeni collettivi ossia di quei fenomeni che riguardano una varietà di soggetti. La statistica si interessa del rilevamento, dell’elaborazione e dello studio dei dati.

LA POPOLAZIONE Un’indagine statistica consiste nella raccolta e nell’analisi dei dati attinenti a uno

LA POPOLAZIONE Un’indagine statistica consiste nella raccolta e nell’analisi dei dati attinenti a uno o più fenomeni che riguardano un insieme di soggetti. Ognuno di questi soggetti costituisce un’unita’ statistica e il loro insieme si chiama popolazione. Esempio: In un’indagine statistica che si proponga di studiare le stature degli studenti della tua classe. La popolazione è costituita dall’insieme degli studenti della tua classe, e ogni studente è un’unità statistica.

LA STATISTICA STUDIA COSA PIACE FARE ALLE PERSONE

LA STATISTICA STUDIA COSA PIACE FARE ALLE PERSONE

LA STATISTICA STUDIA LE CARATTERISTICHE DI UNA POPOLAZIONE O DI ALCUNI SUOI GRUPPI

LA STATISTICA STUDIA LE CARATTERISTICHE DI UNA POPOLAZIONE O DI ALCUNI SUOI GRUPPI

I CARATTERI DI UNA POPOLAZIONE STATISTICA Una popolazione statistica si può classificare in vari

I CARATTERI DI UNA POPOLAZIONE STATISTICA Una popolazione statistica si può classificare in vari modi, in basa ai diversi caratteri (o argomenti o attributi) dei singoli elementi. Qualitativo: Quantitativo:

MODALITÀ Uno degli scopi della statistica è lo studio di come si distribuisce una

MODALITÀ Uno degli scopi della statistica è lo studio di come si distribuisce una data popolazione, in relazione a uno o più caratteri.

FREQUENZA E INTENSITÀ Nello studio di un fenomeno collettivo, il numero che si determina

FREQUENZA E INTENSITÀ Nello studio di un fenomeno collettivo, il numero che si determina in corrispondenza a una data modalità del suo carattere si chiama dato statistico. Il dato statistico è il numero che si determina in corrispondenza ad una modalità del carattere. Tale dato può avere due significati: Quante volte si è manifestata quella modalità, e in tal caso viene chiamata frequenza; O una misura, e in quel caso viene definita intensità ovvero l’ammontare di un carattere quantitativo che corrisponde ad una modalità.

FREQUENZA ASSOLUTA Si dice frequenza assoluta di una modalità di un carattere il numero

FREQUENZA ASSOLUTA Si dice frequenza assoluta di una modalità di un carattere il numero delle volte in cui la modalità si è manifestata nell’indagine. Es. :

FREQUENZA RELATIVA Si dice frequenza relativa il rapporto tra la frequenza assoluta di tale

FREQUENZA RELATIVA Si dice frequenza relativa il rapporto tra la frequenza assoluta di tale modalità e il numero totale dei casi.

FREQUENZA PERCENTUALE Si dice frequenza percentuale di una modalità la frequenza relativa espressa in

FREQUENZA PERCENTUALE Si dice frequenza percentuale di una modalità la frequenza relativa espressa in percentuale. Es. :

CLASSI DI FREQUENZA Quando abbiamo un carattere di tipo quantitativo allora è conveniente stabilire

CLASSI DI FREQUENZA Quando abbiamo un carattere di tipo quantitativo allora è conveniente stabilire delle classi di frequenza per le modalità del carattere.

FASI DI UNA RICERCA STATISTICA Studio del problema e impostazione della ricerca statistica Rilevamento,

FASI DI UNA RICERCA STATISTICA Studio del problema e impostazione della ricerca statistica Rilevamento, classificazione e tabulazione dei dati statistici Diagrammi e analisi statistica dei dati Conclusioni delle indagini

RACCOLTA DATI La raccolta dei dati avviene mediante intervista o questionario. La raccolta si

RACCOLTA DATI La raccolta dei dati avviene mediante intervista o questionario. La raccolta si dice completa se si effettua su tutta la popolazione statistica. La raccolta si dice a campione se si effettua solo su una parte della popolazione statistica.

ORGANIZZAZIONE DEI DATI Si dice spoglio dei dati l’operazione che consiste nel contare e

ORGANIZZAZIONE DEI DATI Si dice spoglio dei dati l’operazione che consiste nel contare e ordinare i dati raccolti. Si dice tabulazione dei dati l’organizzazione dei dati in tabella affinchè possano essere letti e analizzati e interpretati agevolmente.

ELABORAZIONE DEI DATI La media è un insieme di indicatori di posizione, anche se

ELABORAZIONE DEI DATI La media è un insieme di indicatori di posizione, anche se a volte con questo termine s’intende la media statistica. Le principali sono: Media aritmetica; Media geometrica; Media armonica. Le quali a loro volta possono essere: Semplici; Ponderate.

MEDIA ARITMETICA SEMPLICE La media aritmetica viene usata per riassumere con un solo numero

MEDIA ARITMETICA SEMPLICE La media aritmetica viene usata per riassumere con un solo numero un insieme di dati su un fenomeno misurabile ed è il valore che i dati assumerebbero se fossero tutti uguali fra loro ed ha il difetto di livellare i dati e quindi non consente di rilevare se fra essi ci sono valori molto differenti. Viene calcolata sommando i diversi valori a disposizione e vengono divisi per il numero complessivo di valori. Ma= x(1)+x(2)+x(n)…: N

MEDIA PONDERATA La media ponderata è una divisione dove al numeratore ci sono le

MEDIA PONDERATA La media ponderata è una divisione dove al numeratore ci sono le somme dei prodotti delle modalità dei caratteri considerati per le rispettive frequenze. Al denominatore c’è la somma totale delle frequenze. Le frequenze vengono dette anche pesi perciò la media si dice ponderata.

MODA Si dice moda di una distribuzione di dati la modalità che ha la

MODA Si dice moda di una distribuzione di dati la modalità che ha la frequenza maggiore. Si ricava direttamente dalla tabella di distribuzione delle frequenze. Es. :

OSSERVAZIONI: MEDIA Se i dati sono distribuiti in classi di frequenza allora si parlerà

OSSERVAZIONI: MEDIA Se i dati sono distribuiti in classi di frequenza allora si parlerà di classe modale classe mediana. La moda è un indice centrale che si può determinare sia nel caso dei caratteri quantitativi che qualitativi. La moda non può essere unica, ci possono essere due modalità che hanno frequenza massima.

MEDIANA Si dice mediana di una distribuzione di dati numerici o ordinati in modo

MEDIANA Si dice mediana di una distribuzione di dati numerici o ordinati in modo cresciuto, il valore centrale della distribuzione. Es. :

RAPPRESENTAZIONE GRAFICA DEI FENOMENI STATISTICI Ortogrammi (o grafici a strisce o a colonne); Diagrammi

RAPPRESENTAZIONE GRAFICA DEI FENOMENI STATISTICI Ortogrammi (o grafici a strisce o a colonne); Diagrammi circolari (o areogrammi); Ideogrammi; Cartogrammi; Istogrammi.

ORTOGRAMMA L’ortogramma a nastro è un particolare grafico. Si tratta di una variante dell’istogramma,

ORTOGRAMMA L’ortogramma a nastro è un particolare grafico. Si tratta di una variante dell’istogramma, in cui la frequenza assoluta è rappresentata come rettangoli a sviluppo orizzontale. Es. :

AREOGRAMMA L’areogramma è un tipo di rappresentazione grafica in cui le diverse percentuali dei

AREOGRAMMA L’areogramma è un tipo di rappresentazione grafica in cui le diverse percentuali dei risultati di un’indagine statistica sono visualizzate da aree proporzionali di una figura geometrica piana o tridimensionale. Es. :

IDEOGRAMMA L’ideogramma è un particolare tipo di rappresentazione grafica di dati (detta anche istogramma

IDEOGRAMMA L’ideogramma è un particolare tipo di rappresentazione grafica di dati (detta anche istogramma a figure) ottenuta mediante figure di diversa grandezza. Es. :

CARTOGRAMMA Un cartogramma è una carta geografica sulla quale vengono rappresentati dei dati statistici,

CARTOGRAMMA Un cartogramma è una carta geografica sulla quale vengono rappresentati dei dati statistici, con colori e simboli diversi a seconda dei valori dei fenomeni, relativi al territorio che la carta rappresenta. Es. :

ISTOGRAMMA L’istogramma la rappresentazione grafica di una distribuzione in classi di un carattere continuo.

ISTOGRAMMA L’istogramma la rappresentazione grafica di una distribuzione in classi di un carattere continuo. Es. :