Let augustea Let imperiale trasformazioni istituzionali e dinamiche
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L’età augustea. L’età imperiale: trasformazioni istituzionali e dinamiche culturali
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ü Trasformazione istituzionale e potere politico. ü Le stretta relazione tra le nuove forme di potere e il costituirsi di nuovi spazi di cultura. Prof. ssa Vagliviello Caterina Liceo Classico P. Giannone a. s. 2007/2008 3
1. Il programma augusteo nel linguaggio epico. 1. Augusto e la tradizione. 2. Augusto e il consenso 3. La sottomissione dei popoli 4. Il concetto di princeps Prof. ssa Vagliviello Caterina Liceo Classico P. Giannone a. s. 2007/2008 4
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ü Nuovo ordine dell’imperatore. Prof. ssa Vagliviello Caterina statale Liceo Classico P. Giannone a. s. 2007/2008 ed elogio 6
1. Organizzazione della cultura e protagonisti. 1. Augusto e l’organizzazione della cultura. 2. Ottaviano Augusto. 3. Mecenate e il suo circolo di intellettuali. 4. Mecenate, Virgilio, Orazio 5. Properzio, Tibullo , Ovidio. Prof. ssa Vagliviello Caterina Liceo Classico P. Giannone a. s. 2007/2008 7
ü Modi di diffusione della cultura. 1. La biblioteca : atrium libertatis, progetto di Varrone. Gli spazi della cultura. 2. Testi in lingua greca e latina. Letti nelle biblioteche. 3. Controllo della diffusione delle opere. Conoscenza e conservazione dei testi scritti. Prof. ssa Vagliviello Caterina Liceo Classico P. Giannone a. s. 2007/2008 8
ü Lo sviluppo nel campo dell’arte, dell’edilizia e dell’architettura. Prof. ssa Vagliviello Caterina Liceo Classico P. Giannone a. s. 2007/2008 9
ü Opere pubbliche, edilizia ed interventi architettonici al tempo di Augusto. 1. De architettura di Vitruvio. 2. De aqua ductu… di Frontino. 3. Naturalis historia di Plinio il Vecchio. 4. Dai laterizi al marmo. Prof. ssa Vagliviello Caterina Liceo Classico P. Giannone a. s. 2007/2008 10
1. Il diffondersi del controllo della produzione culturale tramite censura. – la censura, espulsione o esecuzione. • Ideologie politiche, religiose, filosofiche, magia, astrologia. Prof. ssa Vagliviello Caterina Liceo Classico P. Giannone a. s. 2007/2008 11
• L’esercizio dell’ars dicendi che si realizza in nuovi spazi, diversi da quelli pubblici e forensi. – L’oratoria e le nuove dimensioni della parola – Il consenso popolare. • Il moltiplicarsi di spettacoli pubblici. – Spettacula – Ludi – Munera Prof. ssa Vagliviello Caterina Liceo Classico P. Giannone a. s. 2007/2008 12
Adesso lavora tu… Svolgere l’esercizio a pag. 31, punto E Prof. ssa Vagliviello Caterina Liceo Classico P. Giannone a. s. 2007/2008 13
Virgilio e la nuova dimensione della poesia. Prof. ssa Vagliviello Caterina Liceo Classico P. Giannone a. s. 2007/2008 14
Publio Virgilio Marone n. Andes 70 a. C, m. Brindisi 19 a. C. • La vicenda biografica – Le fonti – Le origini familiari – La formazione retorica – Il contesto storico culturale – Il soggiorno a Napoli e l’incontro con la filosofia epicurea. – I carmi bucolici: le Bucoliche – Il poema didascalico: le Georgiche – La lenta composizione dell’Eneide. – Pubblicazione dell’Eneide per volontà di Augusto. Prof. ssa Vagliviello Caterina Liceo Classico P. Giannone a. s. 2007/2008 15
La poesia Bucolica: struttura, contenuti, temi, modelli. • Le Bucoliche : i caratteri • La poesia bucoliche un genere nuovo a Roma. • Il modello: l’idillio di teocriteo. • I temi bucolici. • L’originalità virgiliana • I contenuti: dieci ecloghe. • I ecloga : il dramma dell’esilio. • IV ecloga: il puer, da Saturno alla visione medioevale del Messia. Prof. ssa Vagliviello Caterina Liceo Classico P. Giannone a. s. 2007/2008 16
La poesia didascalica e il programma augusteo: le Georgiche intento compositivo, contenuti, temi, modelli. • La trasformazione all’interno dello stato romano e l’elaborazione delle Georgiche. • Superamento del mondo bucolico. • La struttura del poema. • Il modello del poema didascalico. • I contenuti. – Libro I: dedica a Mecenate e Augusto, lavoro degli agricoltori. – Libro IV trattato dell’apicoltura. • Significato delle Georgiche nel panorama culturale romano. Prof. ssa Vagliviello Caterina Liceo Classico P. Giannone a. s. 2007/2008 17
La poesia epica e l’esaltazione di Roma: l’Eneide • Il poema epico. – Il titolo e la struttura – La funzione dell’opera • I personaggi – I caratteri dei personaggi. – La pietas di Enea. – Didone e Turno – Il fato Prof. ssa Vagliviello Caterina Liceo Classico P. Giannone a. s. 2007/2008 18
La poesia epica e l’esaltazione di Roma: l’Eneide • Il tema e i contenuti. – L’esaltazione della grandezza di Roma. – I contenuti: XII libri • Libro I: media res • Libro II: la sorte di Troia • Libro IV: la morte di Didone. • Libro VI: Enea a Cuma, viaggio negl’inferi • Libro XII: Troiani e Latini si fondono dando origine ad un’unica stirpe. Prof. ssa Vagliviello Caterina Liceo Classico P. Giannone a. s. 2007/2008 19
Lo stile e lingua di Virgilio • Le scelte linguistiche e metriche. – La ricchezza del lessico. – Unicum poetico. – Effetto fonico e ritmico delle parolelo Prof. ssa Vagliviello Caterina Liceo Classico P. Giannone a. s. 2007/2008 20
Virgilio: la metrica e l’esametro • L'esametro dattilico (o semplicemente esàmetro, dal greco hex «sei» e metron «mi sura» ) è un verso composto di sei piedi, dei quali i primi quattro sono, variamente, dattili e spondei; il quinto in genere è dattilo, e l'ultimo trocheo o spondeo. • II quinto piede dell'esametro di solito è un dattilo. Rarissime volte, alla quinta sede, si trova lo spondeo, ma preceduto dal dattilo alla quarta sede. L'esametro che presenta lo spondeo al quinto piede è detto spondiaco. • Le vocali finali di ogni parola e le finali am, em, um si elidono davanti a vocale; es. : non equidem invideo (che si legge: nòn equidìnvideò); • se invece la parola che segue è es o est, è la vocale iniziale del verbo esse ad elidersi; es. : tactus aratro est (che si legge: tàctus aràtrost). Prof. ssa Vagliviello Caterina Liceo Classico P. Giannone a. s. 2007/2008 21
• Le cesure che più solitamente si riscontrano nell'esametro sono: la semiquina ria(grecamente pente-mimera), la semisettenaria (grec. eftemimera), quella del terzo trochèo, e la cesura, o meglio dieresi, bucolica. • La cesura semiquinaria è detta così perché capita dopo il quinto mezzo piede, cioè dopo la sillaba in posizione forte del terzo piede. • La cesura semisettenaria è detta così perché capita dopo il settimo mezzo piede, cioè dopo la sillaba in posizione forte del quarto piede. • La cesura del terzo trocheo capita dopo la prima sillaba breve del terzo piede che, in tal caso, dev'essere di necessità un dattilo. • La cesura, o meglio dieresi bucolica si riscontra dopo il quarto piede. È detta così perché usata a preferenza da poeti che sollevarono a dignità d'arte le canzoni agresti di pastori e mandriani (greco boucóloi). Prof. ssa Vagliviello Caterina Liceo Classico P. Giannone a. s. 2007/2008 22
Esempio di scansione metrica. Prof. ssa Vagliviello Caterina Liceo Classico P. Giannone a. s. 2007/2008 23
Adesso lavora tu… • Esegui gli esercizi a pag. 141, punti E e F. Prof. ssa Vagliviello Caterina Liceo Classico P. Giannone a. s. 2007/2008 24
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