Lepica classica e lIliade Emanuela Amici Cos lepica

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L’epica classica e l’Iliade Emanuela Amici

L’epica classica e l’Iliade Emanuela Amici

Cos’è l’epica Il genere epico deriva dalla parola greca “epos”, cioè parola, discorso, racconto,

Cos’è l’epica Il genere epico deriva dalla parola greca “epos”, cioè parola, discorso, racconto, verso di poesia. Per testo epico si intende un componimento narrativo, ossia un testo che racconta una storia, la cui particolarità è quella di essere scritto in versi. 09/03/2011 2

Un genere ampio • L’epica comprende testi appartenenti a periodi e popoli estremamente lontani

Un genere ampio • L’epica comprende testi appartenenti a periodi e popoli estremamente lontani tra di loro. • Appartengono al genere epico infatti composizioni risalenti al terzo millennio avanti Cristo delle popolazioni mesopotamiche e indiane, opere dei greci(Iliade, Odissea ecc. . ) , dei romani (Eneide), dei giapponesi. . . 0 Gilgamesh, re sumero protagonista dell’epopea che 3

Alla base dell’epica c’è il mito L'epica narra vicende appartenenti al passato, attingendo alla

Alla base dell’epica c’è il mito L'epica narra vicende appartenenti al passato, attingendo alla mitologia, ossia all’insieme di racconti che fin dall’antichità tutti i popoli hanno creato per dare una spiegazione a ciò che sfuggiva alla comprensione umana, come l’origine dell’universo e dell’uomo, i fenomeni naturali, la morte. . . L’epica non narra dunque fatti accaduti storicamente, ma storie leggendarie e mitiche, che tuttavia hanno spesso dei riscontri con la realtà Prometeo incatenato per aver rubato il fuoco agli dei ed averlo donato agli uomini 4

Il fine didascalico e celebrativo L’epica non è un racconto fine a se stesso,

Il fine didascalico e celebrativo L’epica non è un racconto fine a se stesso, ma è una narrazione didascalica (da didasko, che in greco vuol dire “insegnare”), ossia si propone di trasmettere dei valori e degli insegnamenti a chi legge. Essa ha anche un fine celebrativo, ossia intende celebrare la memoria di un popolo, narrando le gloriose gesta dei suoi eroi 09/03/2011 5

I protagonisti: gli eroi e gli dei Protagonisti della narrazione epica sono gli eroi,

I protagonisti: gli eroi e gli dei Protagonisti della narrazione epica sono gli eroi, ossia uomini dotati di sentimenti e qualità eccezionali, come il coraggio, la lealtà, la forza. A proteggere o contrastare l’azione degli eroi ci sono gli dei, figure mitiche dotate di poteri soprannaturali 6

L’oralità • In origine l’epica veniva trasmessa oralmente con un accompagnamento musicale • Erano

L’oralità • In origine l’epica veniva trasmessa oralmente con un accompagnamento musicale • Erano gli aedi, ossia dei cantori, a recitare nelle corti i poemi epici, accompagnati dalla cetra • Data l’enorme quantità di versi da imparare, essi utilizzavano delle frasi ricorrenti dette formule. 7

Caratteristiche stilstiche Alcune caratteristiche accomunano tutti i poemi epici sono: • La presenza del

Caratteristiche stilstiche Alcune caratteristiche accomunano tutti i poemi epici sono: • La presenza del proemio: è la parte introduttiva dell'opera; presenta la protasi(enunciazione dell'argomento) e l'invocazione alla Musa • L’uso di formule fisse: ossia versi identici che vengono ripetuti in varie parti del racconto • Il linguaggio solenne: cioè utilizza un registro formale con vocaboli del linguaggio colto • L’uso di epiteti: nomi o aggettivi che caratterizzano il personaggio (ad esempio Achille viene spesso definito piede veloce) • L’uso di patronimici : termini derivati dal nome del padre (ad esempio Achille viene chiamato Pelide, cioè figlio di Peleo) 8

Mappa concettuale per riassumere L’EPICA Deriva dal greco epos, che significa racconto, verso di

Mappa concettuale per riassumere L’EPICA Deriva dal greco epos, che significa racconto, verso di poesia E’ un componimento narrativo in versi Non racconta fatti storici ma storie leggendarie attingendo al mito Ha una fine didascalico (insegnare qualcosa) cd un intento celebrativo (celebrare le gesta di un popolo e dei suoi eroi) Veniva cantato dagli aedi I protagonisti sono gli eroi, ossia figure dotate di eccezionali qualità, e gli dei che hanno poteri sovrannaturali Ha uno stile solenne, ossia usa un linguaggio aulico (colto) Per questo motivo ricorre a formule fisse 9

OMERO, primo autore 09/03/2011 Omero è il nome con cui è tradizionalmente identificato il

OMERO, primo autore 09/03/2011 Omero è il nome con cui è tradizionalmente identificato il poeta greco autore dell’Iliade e dell’Odissea, i due massimi poemi epici della letteratura greca antica. Almeno sette città si contendevano l’onore di avergli dato i natali e la sua patria era probabilmente in Asia Minore. Della sua vita non si sa nulla di sicuro; una leggenda afferma che egli fosse cieco come molti aedi antichi (da qui il nome Omero, ossia “colui che non vede”).

La questione omerica Con questione omerica si intende quel dibattito letterario che fin dall’antichità

La questione omerica Con questione omerica si intende quel dibattito letterario che fin dall’antichità ha interessato gli studiosi su tre questioni: Øchi sia il vero autore dell'Iliade e dell'Odissea Øse i due poemi siano dello stesso autore e della stessa epoca (essi sono infatti molto diversi per stile e per contenuti) Øse Omero sia realmente esistito Due sono le tesi principali: • Omero è una figura leggendaria e i poemi omerici sono raccolte di canti di origine diversa, riconducibili a più autori • Omero è realmente esistito ma non ha ideato i due poemi, ha solo riunito narrazioni di autori diversi Oggi si tende a credere che la figura di Omero sia leggendaria e che i due poemi, per le differenze vistose che presentano (l’Odissea ha uno stile più raffinato e descrive una la società più evoluta rispetto all’Iliade ), siano probabilmente opera di due autori diversi e che siano state composte a distanza di decenni una dall’altra (l’Odissea sarebbe più tarda) 11

L’ILIADE 12

L’ILIADE 12

La guerra di Troia L’Iliade è il più antico poema dell’Occidente, e celebra una

La guerra di Troia L’Iliade è il più antico poema dell’Occidente, e celebra una delle più famose guerre dell’antichità, quella che portò l’esercito confederato dei Greci a conquistare e distruggere la più bella, ricca e famosa città del medio oriente: Troia Si tratta di una guerra decennale che segnò il primo trionfo dell’Occidente sull’Oriente. Un’armata colossale fu imbarcata su un' imponente flotta e approdò ai piedi delle mura della città nemica, in Asia Minore. Gli storici hanno a lungo discusso se questa guerra sia stata realmente combattuta, ed oggi si tende a credere che lo scontro sia effettivamente avvenuto attorno al 1300 - 1200 a. C. I fatti e l’origine della guerra sono raccontati attingendo al mito, dunque non possono considerarsi del tutto attendibili storicamente. Il poema si svolge nell’ultimo anno della guerra, durante il quale si distinguono molti celebri guerrieri. 13

L’antefatto L’origine della guerra tra Greci e Troiani risale, secondo il mito, al rapimento

L’antefatto L’origine della guerra tra Greci e Troiani risale, secondo il mito, al rapimento di una delle donne più belle della Grecia antica: Elena, moglie di Menelao, re di Sparta. Non essendo stata invitata ad un banchetto degli dei, Ate, dea della discordia, si presenta al convito e lancia una mela con scritto “alla più bella”. Per decidere a quale dea spetti la mela, viene chiesto il giudizio di Paride, principe troiano figlio del re Priamo. Minerva, Venere e Giunone gli offrono doni meravigliosi per farsi scegliere. Paride sceglie Venere che gli ha promesso in cambio l'amore della bellissima Elena, moglie Menelao re di Sparta. Paride rapisce Elena, e Menelao, per vendicare l'offesa, chiede aiuto al fratello Agamennone, re di Argo e Micene, che insieme ad altri re greci raccoglie una flotta e parte alla volta di Troia. 09/03/2011 14

Achille • • La flotta greca comprendeva eroi valorosi, come Ulisse e Aiace. Mancava

Achille • • La flotta greca comprendeva eroi valorosi, come Ulisse e Aiace. Mancava tuttavia forse il guerriero più capace: Achille, soprannominato pié rapido, è uno dei principali ero della guerra di Troia, figlio di un mortale, Pelèo, e della ninfa nereide Teti. Alla sua nascita, la madre, per renderlo immortale, lo immerse nelle acque del fiume Stige tenendolo per un tallone, che quindi rimase l'unica parte vulnerabile del suo corpo Un giorno un oracolo profetizzò a Teti che Achille sarebbe rimasto ucciso durante una guerra; la madre allora lo fece rifugiare presso la corte di Licomede, re di Sciro, dove fu travestito da fanciulla. Ma quando i Greci si riunirono per andare in guerra contro Troia, Ulisse si recò presso la corte di Licomede mostrando a tutte le fanciulle delle armi. Alla vista di queste ultime Achille uscì allo scoperto e decise di andare a combattere 15