LA QUINTANA DI ASCOLI avanti Nel 1955 dopo

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LA QUINTANA DI ASCOLI avanti

LA QUINTANA DI ASCOLI avanti

Nel 1955, dopo un periodo di sospensione, su iniziativa di alcuni storici, ebbe nuovamente

Nel 1955, dopo un periodo di sospensione, su iniziativa di alcuni storici, ebbe nuovamente luogo la quintana. Essa si svolge la prima domenica di Agosto in occasione della festa di S. Emidio, patrono e vescovo della città di Ascoli. Dal 1997 viene svolta anche una seconda edizione della quintana, in notturna, in onore della Madonna della Pace, il secondo sabato di Luglio avanti

LA STORIA IL CORTEO LA GIOSTRA IL CAMPO DEI GIOCHI PRIMA DELLA QUINTANA IL

LA STORIA IL CORTEO LA GIOSTRA IL CAMPO DEI GIOCHI PRIMA DELLA QUINTANA IL PALIO I SESTIERI IL REGOLAMENTO DELLA GIOSTRA VISITA AL SESTIERE

La storia Le radici della Giostra della Quintana sono considerate antichissime, alcuni le identificano

La storia Le radici della Giostra della Quintana sono considerate antichissime, alcuni le identificano con il periodo storico del IX secolo, quando i Saraceni invasero il territorio dei Piceni. Questo giustificherebbe la presenza del busto, da colpire, posto sul campo di gioco che rappresenta il moro, il nemico della Fede. Da un punto di vista etimologico, invece, si considera valida anche l'ipotesi che parola quintana troverebbe la sua derivazione dal francese quintaine o dalla parola latina quintus. Riferire l'origine alle storia romana trova giustificazione nell'abitudine dei legionari di allenarsi, con la spada o con il giavellotto, a colpire un palus, alto circa 6 piedi, ancorato al terreno della stradadell'accampamento destinata al mercato ed alle esercitazioni militari. Questa strada era la via quintana che divideva il quinto ed il sesto manipolo e da cui deriverebbe il nome della competizione. La traduzione in volgare, del 1496, degli Statuti Ascolani redatti in latino nel 1377, assicura che già allora fosse consolidata abitudine che questo torneo concludesse la giornata del 5 agosto in cui si tenevano i festeggiamenti in onore di Sant'Emidio. Si svolgeva in Piazza. Arringo e vi partecipavano i cavalieri della oligarchia magnatizia cittadina ed anche altri, pervenuti da diverse località, su invito degli ascolani. ……nel primo pomeriggio, vi era anche la "giostra dell'anello", che apriva la competizione sportiva. Si disputava tra cavalieri a cavallo che, dopo una lizza al galoppo, avrebbero dovuto infilare, con una lancia, un anello appeso ad una catenina, fissata ad un palo posto in mezzo alla piazza. L'anello in argento, dal peso di quattro once e dal diametro di 10 cm circa, costituiva anche il premio per il vincitore. indietro

Il corteo storico della Quintana è costituito da oltre 1. 500 figuranti che sfilano

Il corteo storico della Quintana è costituito da oltre 1. 500 figuranti che sfilano indossando costumi ispirati al 1400, in ricordo degli Statuti Ascolani, del 1377, che ne disciplinano e ne citano la consuetudine. Partecipano le massime autorità cittadine, la Giunta Comunale ed il Sindaco che impersona il ruolo del Magnifico Messere, colui che un tempo era "il capo" della città stessa. Si aggiungono dame, damigelle, armigeri, musici, sbandieratori, arcieri, balestrieri, console ed altri personaggi appartenenti ai singoli sestieri. Sono presenti le rappresentanze delle Terre e dei Castelli del circondario ascolano che aderirono ai patti di alleanza con Ascoli. Dal 1995 è stata istituita anche la figura di Sant'Orsola, ispirata dall'esposizione della pala dell'altare, conservata nel duomo cittadino, eseguita dal Crivelli. Nell'anno 2008 ai figuranti del corteo della Quintana si è affiancato un nuovo personaggio: la Maddalena. L'aggiunta di questo costume costituisce un ulteriore omaggio a Carlo Crivelli. L'abito è ispirato al dipinto che compone il polittico, realizzato dall'artista intorno al 1471 e custodito presso la chiesa di San Francesco di Montefiore dell'Aso, in cui il pittore ritrasse Maria di Magdala. I "quintanari" si distinguono per ruoli sociali e per appartenenza ai sestieri in base al colore dei loro abbigliamento. Ogni sestiere utilizza cromie diverse e la ricchezza ed i particolari degli abiti differenziano la posizione sociale nella realtà cittadina. O E RT O C IL segue

L'ordine di sfilata è aperto, come di consuetudine, dal Magnifico Messere e dagli Anziani,

L'ordine di sfilata è aperto, come di consuetudine, dal Magnifico Messere e dagli Anziani, impersonati dagli assessori del Comune, che attendono l'arrivo del corteo in Piazza del Popolo sulle scale del Palazzo dei Capitani. Subito dopo si aggiunge la figura del personaggio di Sant'Orsola poi seguono le delegazioni dei Castelli e delle Terre che strinsero patti di alleanza con la città di Ascoli, anche questi rappresentati dalle autorità in carica. Il primo a sfilare, dopo le autorità ascolane, è il castello della Rocca di Arquata del Tronto, seguito dalle rappresentanze del circondario ascolano di Patrignone, Montemonaco, Folignano, Acquasanta Terme per il castello di Quintodecimo, Porchia, Roccafluvione, Ripaberarda e Castignano. In successione si incolonnano tutti i sestieri della città ordinandosi secondo la posizione della classifica dell'ultima edizione della Giostra. La sfilata inizia a comporsi partendo dal sagrato della Chiesa di San Pietro Martire, e si incammina per raggiungere Piazza del Popolo ed il Campo dei Giochi. Il corteo percorre le austere e medioevali strade del centro storico di Ascoli attraversando Via Cairoli, Via del Trivio, Piazza del Popolo, Via Cino del Duca, Via Trento e Trieste, piazza Arringo e Corso Vittorio Emanuele fino a giungere al Campo dei Giochi. indietro

LA GIOSTRA Una gara di abilità e di destrezza per la conquista del Palio

LA GIOSTRA Una gara di abilità e di destrezza per la conquista del Palio Il torneo cavalleresco della Quintana è una sfida nella quale si cimentano sei cavalieri, ciascuno rappresentate di un sestiere cittadino. La giostra consiste nel colpire con la lancia, in tre consecutivi assalti da ripetersi per tre volte ogni turno ( «tornata» ), il bersaglio del saraceno costituito dallo scudo sistemato sul braccio sinistro del saraceno. Le origini feudali e cavalleresche dei tornei della Giostra I tornei furono un prodotto del feudalesimo e della cavalleria, e si riallacciano, per ciò che riguarda il fine di esercitarsi nell’arte militare, ai giochi guerreschi propri di quasi tutti i popoli. Essi furono molto numerosi durante i secoli XII e XIII, in tutte le città grandi e piccole. Naturalmente anche più dei tornei furono numerose le Giostre dal Sec. XIII in avanti, e tanto vivo e diffuso fu l’amore per tali feste, che se ne vollero correre dappertutto. indietro

IL REGOLAMENTO DELLA GIOSTRA Il gioco della giostra della quintana consiste in una disputa

IL REGOLAMENTO DELLA GIOSTRA Il gioco della giostra della quintana consiste in una disputa di cavalieri a cavallo i quali percorrendo, con tre tornate consecutive, la pista del campo devono colpire con la lancia il bersaglio posto sul braccio sinistro del saraceno, detto anche moro. Partecipano tutti i cavalieri dei Sestieri ascolani e competono tra loro gareggiando uno alla volta. Prima dell'inizio della gara i sei cavalieri giostranti percorrono un giro di campo e sostano sotto il palco del Magnifico Messere per porgere il saluto alle dame. Queste annodano un fazzoletto, con i colori del Sestiere di appartenenza, all'asta del cavaliere che avrà cura di annodarlo al braccio, ed indossarlo per tutto lo svolgimento della gara, quale segno di buon auspicio. I cavalieri giostranti, già dal punto di partenza, lanciano al galoppo sfrenato i loro cavalli e compiono la tornata. La loro abilità sta nel colpire il bersaglio cercando di realizzare più centri possibili impiegando il minor tempo. Chi raggiunge il punteggio maggiore viene proclamato vincitore e si aggiudica il Palio della Quintana, consegnato dal Magnifico Messere. Il percorso di gara si sviluppa in due corsie costituite dalle diagonali del campo e raccordate tra loro su due fronti opposti, creando una pista sul terreno a forma di otto. La lunghezza complessiva del percorso misura 720 metri, ed è delimitata da siepi a cordoli. All'altezza dell'intersezione nord delle diagonali si trova piantato il palo che sorregge il busto del saraceno. Il bersaglio da colpire è posizionato sullo scudo fissato al braccio sinistro del busto, mentre sul braccio destro si trova un flagello. Se il cavaliere è troppo lento nella corsa dell'assalto il saraceno, avvitandosi a seguito della spinta ricevuta dalla lancia, lo colpisce alle spalle col flagello. Il bersaglio è ripartito in cinque aree concentriche assegnano punteggi diversi, decrescenti verso l'esterno. Il centro vale 100 punti, a seguire 80, 60, 40 e 20 punti. Il totale del risultato realizzato da ogni cavaliere è computato sommando i punteggi ottenuti nei tre assalti al saraceno ed aggiungendo anche la conversione, in punti, dei secondi utilizzati per compiere la tornata. Durante lo svolgimento della gara possono essere assegnate le seguenti penalità: • se il cavaliere sostituisce il cavallo viene penalizzato di 60 punti; • se il cavaliere perde la lancia durante l'assalto perde il punteggio della tornata; • se il cavallo durante il galoppo sposta la delimitazione del percorso al cavaliere viene applicata una penalità di 30 punti; • se il cavallo oltrepassa i cordoli della corsia di gara con almeno 2 zoccoli, il cavaliere perde i punti conquistati nella tornata. Questa disputa si tiene all'interno del terreno del campo di gara allestito presso lo stadio Squarcia, situato tra Forte Malatesta e la chiesa di San Vittore. indietro

Il campo dei giochi di Ponte Majore, situato tra il complesso del Forte Malatesta

Il campo dei giochi di Ponte Majore, situato tra il complesso del Forte Malatesta e la chiesa di San Vittore, è il tempio sacro della Quintana. Sul tracciato di gara, a forma di otto, si decidono le sorti dei sei Sestieri. La sfida di Ascoli è unica nel suo genere poiché il bersaglio è costituito da uno scudo sorretto da un fantoccio che ha le sembianze di un saraceno chiamato “moro”. Il ”moro” resta sempre un avversario insidioso e selettivo, poiché l’impatto che i cavalieri sono costretti ad affrontare negli assalti è tremendo. Esso deve essere affrontato in tre tornate, ciascuna delle quali costituita da tre assalti. Il punteggio totale di tornata è una combinazione tra il tempo impiegato e il risultato ottenuto con gli assalti al bersaglio indietro

IL PALIO Il palio è il premio che riceve il cavaliere vincitore della giostra

IL PALIO Il palio è il premio che riceve il cavaliere vincitore della giostra della Quintana. Esso consiste in uno stendardo realizzato in ricercato tessuto dipinto che, dopo la consegna, è conservato nella sede del sestiere aggiudicatario. Come di consuetudine viene esposto nei giorni che precedono il torneo nel cortile interno del palazzo dei Capitani. La storia di questo trofeo riconduce ai tempi compresi tra il medioevo e l'età rinascimentale quando questo premio era un drappo di grandi dimensioni di tessuto pregiato da cui poter confezionare cotte, tende, tovaglie, abiti. Dal 1800 in poi si consolidò l'uso di assegnare al primo classificato lo stendardo. All'interno della Pinacoteca Civica della città di Ascoli sono custoditi alcuni bozzetti disegnati da Giulio Gabrielli, (1832 -1910), per il Palio di Sant'Emidio. indietro

I SESTIERI

I SESTIERI

Porta Maggiore si sviluppa verso est, alla confluenza dei fiumi Tronto e Castellano. Il

Porta Maggiore si sviluppa verso est, alla confluenza dei fiumi Tronto e Castellano. Il ponte di Cecco, che la tradizione vuole che venne costruito in una notte dal poeta ed astrologo Francesco Stabili (Cecco d’Ascoli) con l’aiuto del diavolo, è una delle costruzioni più affascinanti insieme al sovrastante Forte Malatesta La Piazzarola è arroccata nella parte alta della città, intorno ad una piazzetta da cui trae il nome. Nel suo territorio sorgono la Fortezza Pia, da cui si domina il resto della città, e la cartiera Papale. Porta Romana è situata nella zona ovest della città ed è attraversata dalla vecchia strada Salaria che conduceva a Roma. Il simbolo è una porta a due archi, detta Gemina, che risale al I secolo a. c. . Nel suo territorio sono custoditi i resti di un teatro di epoca romana.

Sant’Emidio, infine, è il Sestiere che si sviluppa interamente all’interno del centro storico cittadino

Sant’Emidio, infine, è il Sestiere che si sviluppa interamente all’interno del centro storico cittadino ed è ricco di palazzi gentilizi, chiese romaniche ed importanti monumenti d’epoca medievale. Porta Solestà è raccolta a nord, interamente oltre le mura cittadine. E’ un suggestivo borgo abitato già 2000 anni fa. Porta Tufilla viene identificata con l’omonima costruzione posta a difesa della città e con il ponte medievale. Nel suo territorio fu costruito il tempietto di Sant’Emidio alle grotte che ha raccolto per secoli le spoglie mortali del patrono. indietro

PRIMA DELLA QUINTANA…….

PRIMA DELLA QUINTANA…….

LA LETTURA DEL BANDO DELLA QUINTANA Questa consuetudine trova la sua origine nel periodo

LA LETTURA DEL BANDO DELLA QUINTANA Questa consuetudine trova la sua origine nel periodo medioevale, quando la "lettura del bando", per le vie della città, serviva ad annunciare l'inizio dello svolgersi delle solenni celebrazioni per le festività del Santo Patrono. Nelle celebrazioni attuali, la lettura si tiene nel pomeriggio della festa calendariale di Sant'Anna, 26 luglio, quando incominciano i festeggiamenti e la novena per sant'Emidio. Il banditore, accompagnato da un corteo che muove da Piazza Arringo, legge ad alta voce, il testo del bando per le vie del centro storico ascolano. La lettura avviene anche per l'edizione della Quintana di luglio.

L'OFFERTA DEI CERI La cerimonia dell'"offerta dei ceri" si tiene sul sagrato della cattedrale

L'OFFERTA DEI CERI La cerimonia dell'"offerta dei ceri" si tiene sul sagrato della cattedrale di Sant'Emidio, in piazza Arringo. Ha luogo nel tardo pomeriggio del giorno che precede la Giostra della Quintana e nel suo svolgimento è tirato a sorte l'ordine di gara dei cavalieri che parteciperanno, il giorno successivo, alla giostra nel campo. Il corteo che presiede questo evento si avvia dal chiostro Maggiore di San Francesco, nei pressi di piazza del Popolo. Questo si compone delle autorità cittadine con a capo il Magnifico Messere, preceduti dai musici ed il gonfalone civico, dai valletti e dal palio destinato al vincitore. A seguire i notabili, i banditori, il Maestro di Campo e gli armigeri, tutte le delegazioni dei Castelli e delle Terre con i loro gonfaloni, le rappresentanze di tutti i Sestieri cittadini precedute ognuna dal cavaliere giostrante con il cavallo ed i Consoli. Il corteo, una volta giunto alle soglie del sagrato del duomo attende l'uscita del vescovo e del Capitolo dei Canonici che avviano la cerimonia. L'inizio solenne dei musici reca il saluto, poi ogni Sestiere, il Comune e tutte le categorie degli antichi mestieri offrono, per mano dei valletti, mazzi di ceri al vescovo che saranno utilizzati durante tutto l'anno per essere arsi sulla tomba del santo patrono.

Il "cero grosso", quello che per tradizione è il più grande di tutti, è

Il "cero grosso", quello che per tradizione è il più grande di tutti, è regalato del Comune in nome della cittadinanza. Terminata l'offerta dei ceri, il vescovo benedice i cavalieri ed il palio, subito dopo il banditore da lettura del proclama che annuncia ufficialmente il torneo della Quintana. Questa cerimonia si conclude con la designazione dell'ordine di uscita dei cavalieri giostranti seguendo l'antico rituale di scrivere i nomi dei Sestieri su bigliettini di carta che, una volta arrotolati, sono raccolti all'interno dell'elmo del Capitano degli Armigeri. Secondo il Regolamento il Provveditore di Campo ne cura l'estrazione. A garanzia dell'onesto e trasparente svolgimento di questa operazione vi sono il Magnifico Messere, il Capitano degli Armigeri ed il Mossiere. La traduzione degli Statuti Ascolani, del 1377, descrive questa cerimonia come un corteo che si avviava verso la cattedrale ascolana, partendo dal palazzo dei Capitani, in piazza del Popolo. Aprivano la sfilata i valletti seguiti dai musici con il gonfalone, si incolonnavano in successione gli Anziani, i Consiglieri dell'Ordine, i Rettori, gli Ufficiali, i rappresentanti delle corporazioni delle 12 Arti quali medici, avvocati, mercanti, cacciatori, pellicciai, calzolai, muratori, ebanisti, lapidici, tessitori, ferrai, sarti, tutti con i ceri accesi, ed infine il popolo.

LA MADONNA DELLA PACE Da quando la Quintana si svolge in due edizioni, il

LA MADONNA DELLA PACE Da quando la Quintana si svolge in due edizioni, il giorno precedente all'edizione notturna di luglio si tiene la manifestazione denominata Madonna della pace. Per questo appuntamento le rappresentanze dei sestieri si recano a piazza sant'Agostino e, al cospetto del vescovo e delle cariche comunali, assistono alla lettura del bando e all'estrazione dell'ordine di gara. Il corteo parte dal municipio sito a piazza Arringo e attraversa Via Trento e Trieste e piazza del Popolo. Saluto alla madonna della pace

IL PALIO DEGLI SBANDIERATORI La partecipazione dei gruppi di sbandieratori alla Quintana trova origine

IL PALIO DEGLI SBANDIERATORI La partecipazione dei gruppi di sbandieratori alla Quintana trova origine dalle solenni feste religiose denominate "Ballo dell'insegna" che si tenevano dal 1500 nel Piceno. La gara degli sbandieratori si tiene nelle giornate che precedono la giostra (il primo sabato e la prima domenica di luglio). Ogni sestiere partecipa con il suo gruppo e compete per le categorie di singolo, coppia, piccola e grande squadra. L'esibizione rappresenta il momento in cui vengono proposte le coreografie ideate e preparate durante l'anno. Da ricordare che gli sbandieratori partecipano esibendosi anche al corteo storico e al campo dei giochi.

IL PALIO DEI MUSICI Durante le gare degli sbandieratori anche i musici, tamburini e

IL PALIO DEI MUSICI Durante le gare degli sbandieratori anche i musici, tamburini e chiarine, si sfidano. I musici dei sestieri vengono giudicati durante la specialità della Grande Squadra da una giuria composta da giudici della Federazione italiana sbandieratori. I musici partecipano attivamente al numero e non si limitano ad accompagnare gli sbandieratori con i suoni di tamburi e chiarine, ma propongono una vera e propria coreografia studiata con gli sbandieratori stessi, e questo rende la specialità della Grande Squadra la più suggestiva e scenografica della gara. I musici, come gli sbandieratori, sono giudicati per vari aspetti come la scenografia, il sincronismo e la pulizia del suono.

IL PALIO DEGLI ARCIERI La gara degli arcieri ha luogo nei giorni antecedenti la

IL PALIO DEGLI ARCIERI La gara degli arcieri ha luogo nei giorni antecedenti la Giostra della Quintana. La particolarità della competizione è che vengono utilizzati archi in legno privi di mirini e contrappesi indietro

VISITA AL SESTIERE DI PORTA MAGGIORE

VISITA AL SESTIERE DI PORTA MAGGIORE