Gestione e Masterizzazione di file immagini file mp

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Gestione e Masterizzazione di file immagini, file mp 3 e video 2 a Lezione:

Gestione e Masterizzazione di file immagini, file mp 3 e video 2 a Lezione: Martedì 18 Dicembre 2007 - Masterizzazione immagini/audio/video

In questa lezione n n n n Allora. . i programmi per audio e

In questa lezione n n n n Allora. . i programmi per audio e immagini? Che cos’è il Divx? Che cos’è l’avi? Formati video Differenze fra CD e DVD e fra i vari formati +/ Masterizziamo un cd dati con Windows Xp Professional Masterizziamo un cd audio con Windows Media Player Usiamo Ahead Nero

Programmi audio e immagini n n Il miglior programma per sentire gli mp 3

Programmi audio e immagini n n Il miglior programma per sentire gli mp 3 è: Winamp www. winamp. com Ma ci permette di ascoltare solo gli mp 3? E se usassimo solo Windows Media Player? E per le immagini? Abbiamo il visualizzatore di Windows, oppure…ve ne sono tantissimi, se volte “spendere” acquistate ACDSee, altrimenti Irfan. View

Programmi audio e immagini (2) n n n Ma io ho sentito che c’è

Programmi audio e immagini (2) n n n Ma io ho sentito che c’è anche un programma che si chiama i. Tunes… i. Tunes è il nome di un programma sviluppato dalla Apple Inc. per riprodurre e organizzare file multimediali, permettendo l'acquisto online delle canzoni, video e film attraverso il servizio i. Tunes Store. Le versioni attualmente distribuite sono compatibili con i sistemi operativi Mac OS X, Windows XP e Windows Vista. Le prime versioni di i. Tunes erano compatibili anche con Mac OS 9 (non più supportato da Apple). La distribuzione di i. Tunes come freeware, la sua semplicità di utilizzo e la sua capacità di mantenere una buona organizzazione della libreria audio ne hanno fatto lo standard de facto sotto Mac OS X. Inoltre i. Tunes supporta nativamente il lettore di musica digitale dell'Apple, i. Pod. i. Tunes può essere utilizzato per organizzare la propria libreria musicale in playlist, modificare le informazioni dei brani, registrare i propri CD, scaricare le canzoni nel proprio lettore di musica digitale, acquistare musica su internet utilizzando il negozio integrato (i. Tunes Store), visualizzare degli effetti grafici associati alla musica suonata, codificare la propria musica utilizzando vari formati, ascoltare la radio dal web, riprodurre brevi filmati compatibili con Quick. Time e trasmettere musica a distanza utilizzando periferiche abilitate (Airport Express). Una caratteristica interessante sono le 'smart playlist', sono playlist aggiornate dinamicamente (tipo le query nei database) usando dei criteri definiti dall'utente.

Che cos’è il Divx? n n Il Div. X® è una tecnologia multimediale di

Che cos’è il Divx? n n Il Div. X® è una tecnologia multimediale di cui fa parte tra l'altro un celebre compressore video sviluppato da Div. X Inc. ed utilizzato da circa 200 milioni di persone nel mondo. Grazie a questa tecnologia, Div. X Inc. ha creato un ecosistema che permette di usufruire in modo più immediato del video digitale. Di tale ecosistema fanno parte, oltre ad applicazioni (software) per computer, anche lettori DVD/Div. X e macchine fotografiche digitali. Attraverso l'apposito codec è possibile riprodurre e creare file video di questo formato. La particolarità del Div. X, oltre alla sua presenza in parecchi prodotti di elettronica di consumo, sta nella sua versatilità nel produrre file di dimensioni ridotte di filmati di lunga durata, lasciando pressoché inalterata la qualità dell'immagine. In pratica, con le opportune impostazioni, è possibile convertire un film DVD di 6 -8 Gigabyte in un file Div. X di 700 Mb (la dimensione di un cd rom) con una qualità video e audio più che discrete. Per questo motivo è stato al centro di controversie per il suo utilizzo nella duplicazione e distribuzione di DVD protetti. Nel 1997, la Microsoft inizia a sviluppare un innovativo sistema di compressione video. Il suo obiettivo è creare un file video di ottima qualità e di ridotte dimensioni, da destinare allo streaming e alla diffusione nella rete. Tuttavia, la ristretta banda delle connessioni Internet e l'impossibilità di sfruttare il già creato formato Mpeg, si schierano come un ostacolo insormontabile. Dopo circa un anno, gli sviluppatori dell'azienda di Seattle realizzano il sistema di compressione Div (Digital Internet Video) che fu chiamato MPEG-4 (codename Windows Media Video V 3) e scherzosamente definito l'Mp 3 del video. Fu deciso di associare a questo tipo di file l'estensione ASF (Advanced Streaming Format) e, di conseguenza, nel codec fu integrata la funzione AVI Lock, in modo da impedire la creazione di file video AVI. Nonostante gli sforzi dei programmatori, i risultati furono, però, pessimi: l'immagine, in particolare nelle scene molto movimentate, tendeva a rovinarsi in modo ben visibile. Dunque, il progetto fu abbandonato (verrà ripreso per creare il formato WMV).

Div. X n Nel 1998, un hacker francese di nome Jerome Rota (allora conosciuto

Div. X n Nel 1998, un hacker francese di nome Jerome Rota (allora conosciuto in rete come Gej), deluso dal formato ASF e interessato all'idea di creare un formato video adatto alla diffusione in rete, decide di estrarre il codice sorgente dal codec. Nell'estate del 1999, grazie all'aiuto dell'hacker tedesco Max Morice, ci riesce e viene a conoscenza dell'algoritmo di compressione che è il cuore dell'Mpeg-4. Come prima modifica, annullano il sistema AVI Lock, permettendo, così, la realizzazione di file AVI in formato Mpeg-4. Successivamente, integrano un sistema per riprodurre l'audio nel formato Mp 3: una modifica che, nella sua semplicità, permette di ridurre ulteriormente le dimensioni finali del file video. Jerome decide di chiamare il codec Div. X ; -) (includendo nel nome una emoticon sorridente, con riferimento sarcastico al fallimento del Div di Microsoft).

Div. X n n n Per la sua capacità di memorizzare un film di

Div. X n n n Per la sua capacità di memorizzare un film di lunga durata in un file di ridotte dimensioni senza alterare la qualità dell'immagine, il Div. X è chiaramente destinato allo streming e alla diffusione in rete. Negli ultimi anni, molte aziende puntano sui CD multimediali, al posto delle classiche brochure, per presentarsi ai clienti in modo più originale ed efficiente. In questo ambito, il Div. X si dimostra essere una buona soluzione nel caso di presenza di molti contenuti video. La possibilità di integrare in un semplice CD filmati di lunga durata permette di ridurre notevolmente i costi di produzione, in quanto il supporto CD è chiaramente più economico del supporto DVD. L'utilizzo più diffuso del Div. X è, certamente, nell'ambito della duplicazione di film in DVD. Un tipico film in DVD originale (e cioè offerto dalla casa editrice o cinematografica che lo pubblica o commercializza) occupa mediamente 6 -8 Gigabytes di spazio; con il Div. X questo può essere compresso fino ad arrivare ad una dimensione di circa 700 Megabytes, così da farlo stare su un singolo CD-ROM. La perdita di qualità non è significativa, se si escludono scene con molta azione. Alla compressione video eseguita con questo codec, bisogna aggiungere un'ulteriore risparmio di spazio dovuto alla compressione audio, per la quale viene in genere utilizzato il noto MP 3. Esistono molti programmi software che possono produrre un file Div. X partendo da un normale DVD video, estraendo prima la traccia audio/video dal supporto originale by-passando la protezione CSS dei DVD (processo di ripping) e quindi convertendo la traccia video in un file in formato Div. X e la traccia audio in mp 3 (processo di encoding). Il file AVI risultante può quindi essere facilmente tenuto sul disco rigido, masterizzato su un CD-R o DVD+/-R, o essere messo in condivisione su una rete peer-to-peer.

Div. X n n Con le innovazioni offerte dalla versione 6, si stanno affermando

Div. X n n Con le innovazioni offerte dalla versione 6, si stanno affermando i DVD di nuova generazione basati sul Div. X. Infatti, accanto alla notevole capacità di compressione associata a un'ottima qualità dell'immagine, adesso c'è la possibilità di integrare tutti gli elementi tipici dei DVD standard: menu interattivi, sottotitoli, lingue alternative e audio Surround 5. 1 e DTS. Nel Febbraio 2007, la Div. X Network ha rilasciato Div. X Author 1. 0, il software ufficiale per creare filmati Div. X con le caratteristiche avanzate tipiche dei DVD. Lo streaming è un sistema attraverso il quale è possibile visionare un film direttamente da una pagina web in tempo reale senza, necessariamente, dover prima scaricare l'intero film sull'hard disk. Perché un film possa essere adatto allo streaming deve avere delle caratteristiche specifiche, in particolare buona qualità in pochissimi bytes. La Div. X Networks Inc. , con la pubblicazione del Div. X 6, ha rilasciato uno speciale plugin chiamato Div. X Web Player che permette, con una serie di semplici comandi, di inserire un player Divx nelle proprie pagine web per leggere filmati Div. X in streaming. Nel sito è disponibile una form che, compilata con i dati essenziali del proprio video, restituisce il codice html da copiare e incollare. Già ai tempi del Project Mayo, fu proposto il progetto Div. X Streaming che, però, fu subito boicottato ed abbandonato.

Il Div. X 6 n Nel Novembre del 2004, la Div. X Labs (una

Il Div. X 6 n Nel Novembre del 2004, la Div. X Labs (una sezione della Div. X Networks Inc. dedicata allo sviluppo del codec) annuncia il rilascio di Div. X Plasma Alpha. Si tratta del primo prototipo dell'atteso Div. X 6. Ma si dovrà aspettare l'estate del 2005 per l'uscita ufficiale della sesta release. Div. X 6 non è una semplice, nuova versione del codec. Si tratta di una vera e propria rivoluzione. Div. X 6, oltre ad una serie lunghissima di migliorie tecniche, supporta una serie di novità che lo rendono il diretto concorrente del DVD. Adesso, infatti, può incorporare menu interattivi, capitoli, sottotitoli, tracce audio e video indipendenti (per nuove lingue e nuovi contenuti video) e l'audio fino a 6 canali (quindi dal Surround 5. 1 al DTS). Supporta anche l'Alta Definizione (HD).

Xvi. D n n Xvi. D è un codec video open source aderente allo

Xvi. D n n Xvi. D è un codec video open source aderente allo standard MPEG-4 (profilo ASP) originariamente basato su Open. Div. X. Il progetto Xvi. D è partito nel Luglio 2001, con la chiusura del progetto Open. Div. X da parte di Div. XNetworks Inc. , società creatrice del popolare codec Div. X. Il codec Xvi. D ha avuto una considerevole diffusione soprattutto nell'ambito del file sharing, dove viene utilizzato principalmente per comprimere la parte video dei film in modo che possano occupare poco spazio ed essere trasferiti velocemente nelle reti, appunto, di file sharing. La diffusione sul p 2 p di questo codec e il fatto che aderisse allo standard MPEG-4 ASP hanno fatto si che molti produttori di lettori DVD che già erano in grado di leggere flussi video compressi in Div. X (questi particolari lettori DVD spesso vengono chiamati lettori Stand Alone) aggiungessero il supporto ad Xvi. D. La diffusione di Xvi. D, oggi, è paragonabile a quella del codec "rivale" Div. X.

Avi n n n Abbiamo accennato all’avi…ma che cos’è? AVI, acronimo di Audio Video

Avi n n n Abbiamo accennato all’avi…ma che cos’è? AVI, acronimo di Audio Video Interleave, è un Contenitore multimediale realizzato dalla Microsoft nel 1992 come formato standard video per il sistema operativo Windows. Nel febbraio del 1996, Microsoft decide di integrare nel formato AVI un set di estensioni sviluppate da Matrox Open. DML. Questo nuovo tipo di file AVI viene chiamato, non ufficialmente, "AVI 2. 0". AVI è un contenitore multimediale quindi ha lo scopo di contenere flussi video, audio e sottotitoli. Purtroppo AVI non supporta alcun formato di sottotitoli che devono quindi essere trasformati ed inseriti dentro il flusso video. La mancanza del supporto per sottotitoli e la mancanza di supporto per formati aperti lo differenzia da altri contenitori multimediali come Matroska ed Ogg

WMV n n Windows Media Video (WMV) è il nome generico per una serie

WMV n n Windows Media Video (WMV) è il nome generico per una serie di tecnologie proprietarie sviluppate da Microsoft per lo streaming di file video. Fa parte della piattaforma Windows Media. A partire dalla versione 7 (WMV 1), Microsoft ha usato una sua versione modificata dello standard MPEG-4. Lo stream video è spesso abbinato a quello audio di Windows Media Audio. I file WMV sono riproducibili con Windows Media Player su sistemi operativi Microsoft Windows e Macintosh. Esistono anche player di terze parti, come MPlayer per Linux, che riproduce file WMV usando l'implementazione FFmpeg del codec di WMV, non sempre riuscendoci, in quanto le specifiche di codifica e di decodifica non sono sempre pubbliche ( il VC-1 è uno standard, ma windows media video usa anche altri codec video ). I Video WMV possono essere incorporati in contenitori di formato Audio Video Interleave (AVI) o Advanced Streaming Format (ASF), a formare file chiamati . avi o. asf rispettivamente (in quest'ultimo caso il contenuto può essere soltanto audio e video). Di solito WMV utilizza il contenitore AVI quando si usa per la codifica Windows Media Video 9 VCM per Windows. Microsoft's Windows Media Player per Mac, invece, supporta solo il contenitore ASF. WMV è dotato anche dell'opzione di gestione dei diritti digitali ("Digital rights management").

ASF n n Advanced Systems Format (conosciuto anche come Advanced Streaming Format) è un

ASF n n Advanced Systems Format (conosciuto anche come Advanced Streaming Format) è un formato di contenitore audio e video proprietario della Microsoft particolarmente utilizzato per lo streaming delle informazioni multimediali. ASF fa parte del Windows Media framework. I file più comuni contenuti in file ASF sono Windows Media Audio (WMA) and Windows Media Video (WMV). I file ASF possono contenere anche metadati come il nome dell'artista, dell'album e il genere, il regista di un film ecc. come gli ID 3 tag dei file MP 3. I file che contengono solamente audio possono essere salvati usando l'estensione WMA e i file che contengono audio e video possono essere salvato con estensione WMV. Entrambi i formati possono comunque utilizzare l'estensione ASF.

Programmi n n Abbiamo visto che ci sono delle similitudine fra audio e video

Programmi n n Abbiamo visto che ci sono delle similitudine fra audio e video a livello di compressione. . Windows Media Player andrà bene? E Winamp? Il miglior player video è VLC www. videolan. org

CD n n n Un compact-disc (letteralmente in italiano disco compatto) (nell'acronimo di lingua

CD n n n Un compact-disc (letteralmente in italiano disco compatto) (nell'acronimo di lingua inglese CD) è un supporto di memorizzazione digitale composto da un disco di resina termoplastica trasparente, generalmente di 12 centimetri di diametro, che racchiude al suo interno un sottile foglio di materiale metallico sul quale sono memorizzate le informazioni come successioni "buchi" e "terre" (in inglese "pits" e "lands") successivamente letti per mezzo di un laser - per questo motivo sono detti anche dischi ottici. L'origine del CD risale al 1979, quando fu inventato, congiuntamente, dalle aziende Sony e Philips. La genesi del CD è dovuta alla ricerca, da parte del mondo della telefonia, di un sistema efficiente di moltiplicazione per le informazioni, attraverso la numerizzazione e semplificazione dei segnali. L'applicazione congiunta del sistema numerico binario al suono e del laser diede vita al compact disc. Fu il 17 agosto 1982 che il primo CD per l'utilizzo commerciale venne prodotto in una fabbrica della Philips ad Hannover in Germania. Il primo CD musicale ad essere messo in commercio fu The Visitors del gruppo svedese degli ABBA[1] (curiosamente il loro ultimo album prodotto in studio).

CD n n n • CD Audio: Fu il primo tipo di compact disc

CD n n n • CD Audio: Fu il primo tipo di compact disc messo in commercio nei primi anni ottanta, concepito per la memorizzazione di flussi audio. (Red Book) CD-ROM: Acronimo di Compact Disc Read Only Memory, sono usati per la memorizzazione di dati generici. Si ottengono stampati con appositi macchinari industriali. I CD-ROM di più larga distribuzione vedono una capienza di 74 minuti/650 MB e di 80 minuti/700 MB, mentre più rari sono i formati da 90 minuti e da 100 minuti/870 MB. (Yellow Book) CD-R/CD-RW: Acronimo di Compact Disc Recordable e di Compact Disc Re-Writable. L'arrivo sul mercato nel 1990 dei primi masterizzatori di CD rendeva necessario uno standard commerciale. L'orange book prevede, in realtà tre diverse tipologie: CD-R Compact Disc Scrivibili MO Dischi magneto-ottici RW Compact disc Riscrivibili (Orange Book)

CD n n CD-i: Acronimo di Compact Disc Interactive. Inventato dalla Philips nel 1986

CD n n CD-i: Acronimo di Compact Disc Interactive. Inventato dalla Philips nel 1986 e ceduto poi alla Sony, può essere definito il progenitore del DVD, in quanto è un supporto in grado di contenere audio, video ed altra multimedialità integrata seppur di qualità comparabile alle cassette VHS. La loro diffusione è limitata all'oriente e agli Stati Uniti. Fanno parte di questo standard anche i Photo CD di origine Kodak. (Green book) Video CD: Si tratta di un formato in grado di memorizzare audio e video in formato MPEG-1, con qualità più o meno equivalente a quella di una videocassetta VHS. Può contenere sino a 74 minuti di video a schermo pieno, e di solito un film completo è memorizzato su due dischi. Molto diffusi in oriente e pressoché sconosciuto da noi, è stato in gran parte soppiantato dal DVD. (White Book)

CD n CD-XA: Detto anche CD-Extra, è la contrazione di Compact Disc Extended Architecture.

CD n CD-XA: Detto anche CD-Extra, è la contrazione di Compact Disc Extended Architecture. Formato apparso nel 1989 da una collaborazione tra Sony, Philips e Microsoft, che permette di mescolare tracce audio secondo il Red Book, tracce di dati secondo lo Yellow Book, permettendo così di ottenere CD audio multimediali, CD-Text, CD-Plus o CD+G (Karaoke). Una delle caratteristiche di questo formato, fondamentale per il multimedia, è la tecnica dell'interleaving: è possibile memorizzare fisicamente le informazioni in modo diverso dall'ordine logico, in modo da minimizzare il movimento della testina. (Blue book)

DVD n n n Il DVD, acronimo di Digital Versatile Disc (in italiano Disco

DVD n n n Il DVD, acronimo di Digital Versatile Disc (in italiano Disco Versatile Digitale, originariamente Digital Video Disc, Disco Video Digitale) è un supporto di memorizzazione di tipo ottico. Il DVD è il prodotto della cooperazione di alcune fra le maggiori aziende nel campo della ricerca e dell'elettronica di consumo: il cosiddetto DVD forum, ovvero l'istituzione che si è incaricata di redigere le specifiche del nuovo supporto, era infatti formato da Philips, Sony, Matsushita, Hitachi, Warner, Toshiba, JVC, Thomson e Pioneer. L'intento era quello di creare un formato di immagazzinamento di grandi quantità di video digitali che fosse accettato senza riserve da tutti i maggiori produttori, evitando quindi tutti i problemi di incertezza del mercato dovuti alla concorrenza fra formati che si erano presentati al tempo dell'introduzione delle videocassette per uso domestico. Il DVD forum individua 3 principali campi d'applicazione per il DVD: il DVD-Video, destinato a contenere film, in sostituzione della videocassetta; il DVD-Audio, pensato per sostituire il CD Audio grazie a una maggiore fedeltà e capacità; il DVD-ROM, destinato a sostituire il CD-ROM.

DVD n n n Sia nel DVD-Video che nel DVD-Audio sono previsti sistemi di

DVD n n n Sia nel DVD-Video che nel DVD-Audio sono previsti sistemi di protezione in grado di disincentivare la duplicazione dei contenuti (si veda a tal proposito la voce Content Scrambling System). Proprio a causa di problemi nello sviluppo dei codici di sistemi di protezione adeguati, lo standard DVD-Audio sembra essere l'applicazione meno fortunata del formato DVD (vedi oltre). Al contrario lo standard DVD-Video e DVD-ROM sono apparsi sul mercato sin dal 1997, ottenendo un enorme successo commerciale. In Italia il primo lettore DVD è stato commercializzato dalla Panasonic nell'aprile 1998 al costo di 1. 200. 000 lire (619, 75 euro), anche se ancora era impossibile acquistare DVD. A stampare i primi film in DVD per il mercato italiano è stata la Columbia Tristar Home Video della Sony dall'estate 1998 cominciando con, al prezzo 54. 900 lire (28, 35 euro, ovvero 34 euro rivalutati all'estate 2007), quattro grandi successi cinematografici: Jerry Maguire, Jumanji, Nel centro del mirino e L'incredibile volo. Da quel momento la Columbia ha pubblicato quattro film al mese. Successivamente, a partire dall'autunno dello stesso anno, anche Warner ha diffuso nei negozi i suoi primi titoli ad un prezzo consigliato di 44. 900 lire (23, 19 euro, ovvero 28 euro rivalutati all'estate 2007) tra i quali Qualcuno volò sul nido del cuculo, I ponti di Madison County, Guardia del corpo e altri. DVD-RAM In un secondo momento, lo stesso DVD Forum introdusse gli standard per i formati registrabili del DVD. Formalizzato nel corso del 1999, il formato DVD-R è lo standard ufficiale per i DVD Registrabili. Esso si suddivide nei formati "DVD-R for authoring" e "DVD-R for general use". I primi sono destinati alla creazione di copie di video protette da diritto d'autore, necessitano di uno speciale masterizzatore e sono in grado di implementare i sistemi di protezione dalla duplicazione. La differenza fondamentale tra i due formati risiede nella diversa lunghezza d’onda del laser: 635 nm per il DVD-R(A) e 650 nm per il DVD-R(G). I secondi sono in grado di contenere qualunque tipo di materiale, ma non sono compatibili con i sistemi di protezione utilizzati nei DVD-Video.

DVD n n n Nel 2000 è stato formalizzato lo standard DVD-RW, che ricalca

DVD n n n Nel 2000 è stato formalizzato lo standard DVD-RW, che ricalca le caratteristiche dei DVD-R "for general use", ma con la possibilità di essere riutilizzato fino a mille volte (teoricamente). Negli anni necessari alla formalizzazione dello standard DVD-R, sono stati commercializzati altri 2 formati per la registrazione in formato DVD: il DVD+R (e DVD+RW) dal consorzio Sony-Philips, ed il formato DVD-RAM, supportato da Matsushita e JVC. Questi formati differiscono notevolmente dal formato DVD-R in termini tecnici, anche se i più moderni lettori e masterizzatori sono in grado di supportare DVD registrabili in qualunque formato (con qualche riserva per il DVD -RAM). Il DVD-R/-RW e il DVD+R/+RW usano una tecnica di registrazione elicoidale. Il DVD-RAM usa una tecnica di registrazione a cerchi concentrici, similare a un Hard. Disk, al quale è assimilabile nell'uso. Più recente è l'introduzione di standard per la masterizzazione di DVD a doppio strato, simili al DVD-9 industriale, e con una capienza di circa 9 GB di informazioni. Anche in questo caso la cordata Sony-Philips ha giocato d'anticipo, commercializzando il formato DVD+R Dual Layer (c. d. DVD+R DL) fin dal 2002, mentre solo nel 2004 si è formalizzato lo standard ufficiale DVD-R DL.

DVD n n n n Le dimensioni dei DVD di produzione industriale sono di

DVD n n n n Le dimensioni dei DVD di produzione industriale sono di quattro tipi: DVD-5: 4. 7 GB Lato unico e singolo strato DVD-9: 8. 5 GB Lato unico e doppio strato DVD-10: 9. 4 GB Due lati e singolo strato DVD-18: 17 GB Due lati e doppio strato La memorizzazione delle informazioni avviene sullo "strato di incisione", tramite un laser, focalizzato su esso, che ne modifica la riflettività, riproducendo la sequenza 0, 1. Ogni strato è suddiviso in tracce circolari e concentriche di 0, 74 micron. In lettura la luce laser viene riflessa dallo strato di memorizzazione in modo diverso a seconda dell'indice di riflessione e conoscendo la velocità di rotazione del disco e la traccia su cui si sta leggendo, si può risalire alla sequenza 0, 1. La minima velocità di trasmissione dati da un DVD è nove volte maggiore di quella di un CD, cosicché un lettore DVD da 1 x è quasi equivalente ad un lettore CD da 8 x. Più precisamente, 1 x per un lettore DVD equivale a 1350 KBps, mentre 1 x per un lettore CD equivale a 150 KBps. Il file system largamente usato nei DVDRom è l'UDF (Universal Disk Format).

DVD n n n Anche se l'industria ha decretato che il DVD è tecnologicamente

DVD n n n Anche se l'industria ha decretato che il DVD è tecnologicamente morto, si ha l'impressione che il suo uso continuerà per un periodo non troppo breve. Nel frattempo è già in atto una terribile guerra per stabilire cosa lo sostituirà. Gli standard proposti per succedere al DVD sono il Blu-ray e il DVD ad alta definizione (HD DVD), tra loro incompatibili. Si spera che le industrie raggiungano rapidamente un accordo, per evitare guerre commerciali che disorientino i consumatori (come avvenne ai tempi della guerra tra i formati di videocassette VHS e Betamax). Lo studio di possibile standard che permetterebbe il successivo salto di qualità è già allo studio avanzato: si tratta dell'Holographic Versatile Disc (HVD), basato sulla tecnologia delle memorie olografiche, e permetterà di contenere tra i 300 e gli 800 Gigabyte su un disco.

Formati DVD n n n Vi sono essenzialmente due tipologie di DVD, i DVD

Formati DVD n n n Vi sono essenzialmente due tipologie di DVD, i DVD – e i DVD +. I DVD - seguono le specifiche del ”DVD Forum” (organizzazione internazionale composta da compagnie di hardware, software media che usano e sviluppano il formato DVD. Inizialmente era conosciuto come il Consorzio DVD quando fu fondato nel 1995) I DVD + seguono le specifiche della “DVD+RW Alliance” (Alleanza DVD+RW è un gruppo di produttori hardware elettronico, archiviazione ottica e software che hanno creato e promosso un formato standard di registrazione e riscrittura dei DVD conosciuto come il formato plus (più). I formati sono 3: DVD+R (rilasciato nel 2004), DVD+RW (rilasciato nel 2004) e DVD+R DL (rilasciato nel 2005)

Formati DVD n n n Ma quali fabbriche fanno parte di uno o dell’altro

Formati DVD n n n Ma quali fabbriche fanno parte di uno o dell’altro gruppo? DVD – : Hitachi (IBM), Pioneer, Philips, Sony, Thomsom, Toshiba DVD +: Dell, Hp, Ricoh, Sony, Yamaha

Masterizzare. . n E ora masterizziamo…

Masterizzare. . n E ora masterizziamo…

. . e ora una chicca n n n E se volessimo sentire la

. . e ora una chicca n n n E se volessimo sentire la radio? Provate a cercare “radio” su google. it… Ci sono essenzialmente 3 possibilità: 1 - utilizzano windows media player 2 - utilizzano un altro player 3 - un plugin al sito in questione

Radio n n E se volessimo registrare… Cercate su google…

Radio n n E se volessimo registrare… Cercate su google…

Foto on line n n Dove mettiamo le nostre foto online? Sul web esistono

Foto on line n n Dove mettiamo le nostre foto online? Sul web esistono tanti modi per mettere online le foto, fra le quali: proprio sito web, blog, album fotografici