GESTIONE DELLINNOVAZIONE E DEI PROGETTI Sottomodulo 1 GESTIONE

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GESTIONE DELL’INNOVAZIONE E DEI PROGETTI Sottomodulo 1 GESTIONE DELL’INNOVAZIONE Appunti delle lezioni UNIVERSITA’ DI

GESTIONE DELL’INNOVAZIONE E DEI PROGETTI Sottomodulo 1 GESTIONE DELL’INNOVAZIONE Appunti delle lezioni UNIVERSITA’ DI NAPOLI FEDERICO II - Facoltà di Ingegneria Corsi di Laurea specialistica in Ingegneria Elettrica - Ingegneria Informatica A. A. 2010 -2011 COSTANTINO FORMICA 1

IL CORSO DI “GESTIONE DELL’INNOVAZIONE E DEI PROGETTI” OBIETTIVO INTRODURRE ALLE PROBLEMATICHE DELLA CREAZIONE

IL CORSO DI “GESTIONE DELL’INNOVAZIONE E DEI PROGETTI” OBIETTIVO INTRODURRE ALLE PROBLEMATICHE DELLA CREAZIONE E DELLO SVILUPPO DELLA COMPETITIVITA’ AZIENDALE , MEDIANTE LO STUDIO DEI PROCESSI DI INNOVAZIONE TECNOLOGICA E DELLE LORO DIVERSE FASI (NASCITA, GESTIONE E VALUTAZIONE DEI RISULTATI), CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLE PMI COSTANTINO FORMICA 2

TESTI DI RIFERIMENTO DEL CORSO 1. Eugenio Corti, “Gestione dell’Innovazione, la piccola impresa innovativa”,

TESTI DI RIFERIMENTO DEL CORSO 1. Eugenio Corti, “Gestione dell’Innovazione, la piccola impresa innovativa”, Ed. ESI Napoli, 2002 2. Università degli Studi di Napoli Federico II - Polo delle Scienze e delle Tecnologie – “Manuale del Trasferimento Tecnologico” - Aprile 2009 - a cura di Stefano De Falco 3. Appunti del docente COSTANTINO FORMICA 3

Definizione di "micro, piccola e media impresa" • La Commissione UE ha adottato la

Definizione di "micro, piccola e media impresa" • La Commissione UE ha adottato la Raccomandazione del 6 maggio 2003 concernente la "Definizione di micro, piccola e media impresa". La Raccomandazione è entrata in vigore dal 1° gennaio 2005 • La Raccomandazione, definisce "impresa" qualsiasi entità che eserciti attività economica, indipendentemente dalla forma giuridica che assume l'impresa stessa, ivi incluse quindi le ditte individuali, quelle a carattere familiare operanti nell'artigianato o in altre attività, le società di persone e le associazioni che svolgono regolarmente attività economica • Essa, inoltre, introduce formalmente una nuova categoria dimensionale - la "microimpresa" - e modifica i parametri dimensionali finanziari di PMI (attivo di bilancio e fatturato), lasciando inalterato il numero degli occupati COSTANTINO FORMICA 4

I parametri dimensionali (occupati, fatturato e attivo di bilancio) Dimensione imprese Raccomandazione UE 1996

I parametri dimensionali (occupati, fatturato e attivo di bilancio) Dimensione imprese Raccomandazione UE 1996 Raccomandazione UE 2003 Medie 1. < 250 dipendenti 2. < 40 MEURO di fatturato, oppure < 27 MEURO di totale bilancio 1. < 250 dipendenti 2. < 50 MEURO di fatturato, oppure < 43 MEURO di totale bilancio Piccole 1. < 50 dipendenti 2. < 7 MEURO di fatturato, oppure < 5 MEURO di totale bilancio 1. < 50 dipendenti 2. < 10 MEURO di fatturato, oppure < 10 MEURO di totale bilancio Micro 1. < 10 dipendenti 2. < 2 MEURO di fatturato, oppure < 2 MEURO di totale bilancio COSTANTINO FORMICA 5

Il fine delle imprese Il complesso di beni e persone organizzato per la produzione

Il fine delle imprese Il complesso di beni e persone organizzato per la produzione di determinati beni o servizi – il cui ammontare viene determinato in relazione alla domanda che ne farà il mercato – con l’obiettivo di ottenere un soddisfacente livello di profitto ovvero di ricavi superiori ai costi • L’impresa come organismo vivente: La sopravvivenza L’impresa vive se riesce a produrre beni e servizi utilizzabili per la sopravvivenza umana ovvero se produce “utili”; in caso contrario quell’insieme di attività viene abbandonato o cessa perché non sopravvivono gli individui che “costituiscono” l’impresa, che perciò scompare COSTANTINO FORMICA 6

L’imprenditorialità • Attività che implica la scoperta, la valutazione e lo sfruttamento di opportunità

L’imprenditorialità • Attività che implica la scoperta, la valutazione e lo sfruttamento di opportunità per introdurre nuovi beni e servizi, modi di organizzare, mercati, processi e materiali attraverso sforzi organizzativi che in precedenza non esistevano • E’ volta alla realizzazione di profitto. Ciò significa che la decisione di sfruttare una certa opportunità verrà presa solo se i benefici attesi dallo sfruttamento saranno maggiori dei costi in cui è necessario incorrere per realizzarla • Sviluppare una idea, come tradurla in pratica, in particolare attraverso lo sviluppo di un prodotto o di un servizio. Ottenere le risorse necessarie, progettare l'organizzazione adatta e sviluppare una strategia d’azione adeguata per lo sfruttamento dell’opportunità COSTANTINO FORMICA 7

L’imprenditorialità • Le aziende differiscono nelle opportunità imprenditoriali che creano. In questa fase storica

L’imprenditorialità • Le aziende differiscono nelle opportunità imprenditoriali che creano. In questa fase storica le industrie più vicine a scienza e ricerca offrono maggiori opportunità imprenditoriali dei settori più tradizionali • Anche il luogo delle opportunità differisce tra le industrie. In qualche industria, queste opportunità si trovano in particolare nelle università e nei laboratori di ricerca. In altre industrie le opportunità sono invece all'interno delle stesse imprese, dei loro fornitori e clienti • Indicatori della performance dell'attività imprenditoriale. Es: – la durata nel tempo della sopravvivenza – la crescita (misurata con le vendite, il numero dei lavoratori dipendenti, ecc) – la profittabilità – la dimensione delle quote di mercato COSTANTINO FORMICA 8

Principali caratteristiche dell’imprenditorialità • L’imprenditorialità richiede l'esistenza di opportunità ovvero la capacità di reazione

Principali caratteristiche dell’imprenditorialità • L’imprenditorialità richiede l'esistenza di opportunità ovvero la capacità di reazione di fronte all'esistenza di opportunità di profitto • L'imprenditorialità possiede una elevata capacità di riconoscere le informazioni che indicano l'esistenza di opportunità • • Il processo imprenditoriale deve implicare qualche forma di innovazione. Non solo le grandi innovazioni ma anche un tipo di innovazione molto più debole, come localizzare un ristorante in un luogo diverso da dove sono presenti i ristoranti esistenti Il senso dell’assunzione del rischio. L’imprenditore non deve temere eccessivamente gli insuccessi. L’esperienza di ogni imprenditore è segnata da alcuni insuccessi, dal loro superamento, mettendo a frutto l’esperienza COSTANTINO FORMICA 9

Gestione corrente e non corrente 1. Gestione corrente: mantenere la situazione dell’impresa 2. Gestione

Gestione corrente e non corrente 1. Gestione corrente: mantenere la situazione dell’impresa 2. Gestione non corrente: modificare, anche radicalmente, in meglio, la situazione dell’impresa, mediante successivi processi di innovazione COSTANTINO FORMICA 10

SCHEMA DI SISTEMA APERTO Ambiente Esterno INPUTS MONDO INTERNO IMMISSIONI dall’esterno del Sistema OUTPUTS

SCHEMA DI SISTEMA APERTO Ambiente Esterno INPUTS MONDO INTERNO IMMISSIONI dall’esterno del Sistema OUTPUTS EMISSIONI dal Sistema nell’Am biente esterno confine Ambiente Esterno COSTANTINO FORMICA 11

L’AZIENDA, SISTEMA APERTO • L’azienda e’ un sistema aperto • La sopravvivenza e lo

L’AZIENDA, SISTEMA APERTO • L’azienda e’ un sistema aperto • La sopravvivenza e lo sviluppo di ogni sistema aperto dipendono da un adeguato controllo e regolazione degli scambi con l’ambiente esterno • Nelle aziende, alla funzione di controllo e di regolazione degli scambi con l’esterno si dà il nome di ATTIVITA’ DI DIREZIONE o di MANAGEMENT COSTANTINO FORMICA 12

LE PARTI DEL SISTEMA AZIENDA TE N E BI FINI (Missione, Strategie, Obiettivi) AM

LE PARTI DEL SISTEMA AZIENDA TE N E BI FINI (Missione, Strategie, Obiettivi) AM STRUTTURE PERSONE INPUT USCITE OUTPUT SISTEMA AZIENDALE ENTRATE COMPORT. ORGAN. VO (CULTURA AZIENDALE) SISTEMI/ PROCEDURE SISTEMA PREMI/ PUNIZIONI COSTANTINO FORMICA E T N E A I B M 13

IL RAPPORTO IMPRESA-AMBIENTE • L’azienda opera in un ambiente che con essa interagisce e

IL RAPPORTO IMPRESA-AMBIENTE • L’azienda opera in un ambiente che con essa interagisce e la influenza • Nell’ambiente operano svariati soggetti: concorrenti, fornitori, finanziatori, consumatori, Università, Centri di ricerca, Istituzioni pubbliche e private, forze politiche, sociali, sindacali, gruppi di pressione, organi di informazione, consulenti, etc COSTANTINO FORMICA 14

IL RAPPORTO IMPRESA-AMBIENTE • L’ambiente è caratterizzato da un gran numero di “variabili”, alcune

IL RAPPORTO IMPRESA-AMBIENTE • L’ambiente è caratterizzato da un gran numero di “variabili”, alcune delle quali non sono controllabili ed hanno un impatto diretto sui risultati aziendali e perciò sono dette “variabili rilevanti” e costituiscono lo “scenario aziendale” • Le variabili si possono classificare in economiche, sociali, politiche, culturali, tecnologiche COSTANTINO FORMICA 15

IL RAPPORTO IMPRESA-AMBIENTE Ambiente politico Mercati di acquisizione Ambiente sociale/culturale Ambiente Tecnologico Mercati di

IL RAPPORTO IMPRESA-AMBIENTE Ambiente politico Mercati di acquisizione Ambiente sociale/culturale Ambiente Tecnologico Mercati di sbocco Azienda L’ambiente comprende sostanzialmente tutto ciò che è esterno all’azienda: • il contesto tecnologico (la base di conoscenza cui l’azienda fa riferimento); • il contesto competitivo (i prodotti/servizi; la concorrenza); • il contesto sociale (i clienti; l’ubicazione geografica); • il contesto politico (sistema; leggi; lobbies) Ambiente Economico COSTANTINO FORMICA 16

… causa … effetto … Lo stretto legame con l’ambiente esterno obbliga l’azienda ad

… causa … effetto … Lo stretto legame con l’ambiente esterno obbliga l’azienda ad un continuo ed accurato processo di adeguamento ad ogni modificazione del sistema, per cui: ad ogni variazione dell’ambiente esterno si dovrebbe attivare una conseguente modificazione della struttura aziendale COSTANTINO FORMICA 17

IL RAPPORTO IMPRESA-AMBIENTE • Processi sempre più accelerati di: - internazionalizzazione dei mercati e

IL RAPPORTO IMPRESA-AMBIENTE • Processi sempre più accelerati di: - internazionalizzazione dei mercati e della concorrenza - modifica dei gusti/attese della clientela - sviluppo delle conoscenze e della tecnologia - evoluzione dei rapporti sociali - intervento dei poteri politici rendono l’ambiente esterno sempre meno prevedibile e sempre più turbolento COSTANTINO FORMICA 18

IL RAPPORTO IMPRESA-AMBIENTE Caratteristica dell’ambiente Ambiente stabile Ambiente dinamico Tipologia di gestione Obiettivi da

IL RAPPORTO IMPRESA-AMBIENTE Caratteristica dell’ambiente Ambiente stabile Ambiente dinamico Tipologia di gestione Obiettivi da perseguire Gestione corrente Mantenere l’azienda in buona salute Gestione non corrente Modificare la situazione dell’impresa attraverso processi di innovazione COSTANTINO FORMICA 19

LA GESTIONE STRATEGICA DI UN’IMPRESA Cosa è? La gestione strategica di un’impresa è una

LA GESTIONE STRATEGICA DI UN’IMPRESA Cosa è? La gestione strategica di un’impresa è una gestione non corrente che conduce a risultati positivi, come frutto di processi di innovazione tecnologica attivati Perché è importante? Perché sempre di più il turbolento “ambiente tecnologico” (più tecnologie in tempi più ravvicinati) richiede un accurato processo di adeguamento aziendale COSTANTINO FORMICA 20

LA GESTIONE STRATEGICA MISSION Lo Scopo del Business VISION Lo Stato Desiderato STRATEGIA Le

LA GESTIONE STRATEGICA MISSION Lo Scopo del Business VISION Lo Stato Desiderato STRATEGIA Le Linee Guida COSTANTINO FORMICA 21

LA TECNOLOGIA NELLA GESTIONE STRATEGICA DELL’IMPRESA • L’impresa deve tendere a sviluppare al proprio

LA TECNOLOGIA NELLA GESTIONE STRATEGICA DELL’IMPRESA • L’impresa deve tendere a sviluppare al proprio interno una “cultura dell’innovazione”. Deve, cioè, sviluppare la propria capacità di utilizzare nel migliore dei modi le proprie risorse (umane, finanziarie, di informazione, tecnologiche, etc. ), in un ambiente turbolento, per ottenere successo – nella soddisfazione del cliente – nella crescita del profitto COSTANTINO FORMICA 22

IL MODELLO SISTEMICO DELLA GESTIONE STRATEGICA DELLE TECNOLOGIE Risorse di input dell’impresa Risorse finanziarie

IL MODELLO SISTEMICO DELLA GESTIONE STRATEGICA DELLE TECNOLOGIE Risorse di input dell’impresa Risorse finanziarie Risorse materiali Risorse umane Risorse di conoscenz a Risorse ambientali Magazzino delle risorse Il possesso in quantità sufficiente delle risorse finanziarie e delle risorse di conoscenza permette di acquisire con facilità tutte le altre COSTANTINO FORMICA 23

INNOVAZIONE E GESTIONE STRATEGICA La strategia tecnologica dell’impresa dipende da: • Posizionamento e capacità

INNOVAZIONE E GESTIONE STRATEGICA La strategia tecnologica dell’impresa dipende da: • Posizionamento e capacità innovative dell’impresa • Obiettivi e impulsi tecnologici • Grado di globalizzazione • Sourcing tecnologico • Natura ed impatto degli investimenti tecnologici • Meccanismi organizzativi correlati alle risorse tecnologiche Fondamentale importanza della coerenza tra le suddette dimensioni della strategia tecnologica COSTANTINO FORMICA 24

Innovazione tecnologica e gestione strategica dell'impresa • Nella teoria dell'evoluzione biologica le mutazioni sono

Innovazione tecnologica e gestione strategica dell'impresa • Nella teoria dell'evoluzione biologica le mutazioni sono il veicolo del cambiamento. Nella teoria dell'evoluzione dell'impresa questo ruolo spetta alle innovazioni. (Richard G. Lipsey, Introduzione all'economia) • E’ necessario assumere un atteggiamento strategico nei confronti del progresso tecnologico • Il fenomeno più vistoso è stato il passaggio dalla continuità tecnologica alla «discontinuità» • La discontinuità tecnologica può essere intesa come una fase nella quale «si ha il passaggio da un gruppo di prodotti o di processi produttivi ad un altro fondato su una base di conoscenze del tutto nuove e diverse» (R. Foster) • Oggi il tema della discontinuità sta assumendo una rilevanza sempre più grande e tangibile, presentando delle caratteristiche di novità, a causa di: – frequenza del cambiamento degli standard tecnologici – imprevedibilità delle traiettorie di sviluppo – interdipendenza settoriale COSTANTINO FORMICA 25

Innovazione tecnologica e gestione strategica dell'impresa • Un altro aspetto di diversità, è costituito

Innovazione tecnologica e gestione strategica dell'impresa • Un altro aspetto di diversità, è costituito dal fatto che le imprese, nel passato, utilizzavano la tecnologia per incrementare la domanda abbassando i costi • Oggi, invece, non potendo contare su un incremento significativo della domanda, le imprese devono contare principalmente sulle innovazioni di processo che garantiscano una abbassamento dei costi a parità di domanda o più verosimilmente si sforzano di introdurre innovazioni radicali che creano nuovi mercati • La crescita della produttività del sistema economico è profondamente influenzata dalle dinamiche specifiche dei processi di nascita ed evoluzione dei sistemi tecnologici COSTANTINO FORMICA 26

Innovazione tecnologica e gestione strategica dell'impresa • • Necessario, per l'impresa: svolgere un'azione diretta

Innovazione tecnologica e gestione strategica dell'impresa • • Necessario, per l'impresa: svolgere un'azione diretta in campo tecnologico - L'impatto della tecnologia, sulle imprese, in termini economici è cresciuto in questi anni, grazie anche al fenomeno della discontinuità tecnologica. Si evidenzia altresì come il periodo di sfruttamento commerciale dell'innovazione sia sempre più breve. Nel passato c'erano, quindi, per le imprese distratte, tempi più lunghi per recuperare. Oggi non è più così ! Quindi occorre attrezzarsi per gestire in chiave economico-aziendale l'evoluzione tecnologica capire che le decisioni che riguardano la tecnologia sono decisioni di tipo strategico - Occorre sottolineare come le decisioni tecnologiche avendo un elevato contenuto strategico, cioè essendo decisioni di ampio respiro che possono influire sulla sopravvivenza stessa dell'impresa, vanno prese dalla Direzione aziendale. Un corretto approccio della Direzione dovrebbe condurre alla elaborazione delle linee fondamentali della strategia tecnologica dell'impresa. COSTANTINO FORMICA 27

Innovazione tecnologica e gestione strategica dell'impresa • La competenza tecnologica non è fonte immediata

Innovazione tecnologica e gestione strategica dell'impresa • La competenza tecnologica non è fonte immediata di vantaggi • Può esserlo quando la gestione della tecnologia è coerente con le costituenti fondamentali della formula imprenditoriale dell'impresa • I benefici degli investimenti in tecnologie innovative - Miglioramento dei processi esistenti Efficienza Diversificazione Riduzione del rischio COSTANTINO FORMICA 28

LA RISORSA FINANZIARIA SPESE E INVESTIMENTI • IL PROCESSO DI INNOVAZIONE RICHIEDE SEMPRE SPENDITA

LA RISORSA FINANZIARIA SPESE E INVESTIMENTI • IL PROCESSO DI INNOVAZIONE RICHIEDE SEMPRE SPENDITA DI MEZZI FINANZIARI • L’INNOVAZIONE SI ATTUA REALMENTE SOLTANTO SE TUTTI I MEZZI SPESI RITORNANO IN TEMPI RAGIONEVOLMENTE BREVI E ADEGUATAMENTE INCREMENTATI • SOLTANTO IN QUESTO CASO LA SPESA DIVENTA INVESTIMENTO ED I CAMBIAMENTI REALIZZANO INNOVAZIONI TECNOLOGICHE COSTANTINO FORMICA 29

LE RISORSE DELLA CONOSCENZA E’ la conoscenza lo strumento che consente all’impresa di realizzare

LE RISORSE DELLA CONOSCENZA E’ la conoscenza lo strumento che consente all’impresa di realizzare innovazioni • Tecnica • Organizzativa • Gestionale Risorse finanziarie Risorse materiali Risorse umane Risorse di conoscenz a Risorse ambientali Magazzino delle risorse COSTANTINO FORMICA 30

Ricerca, innovazione, sviluppo ricerca innovazione sviluppo “ Senza ricerca non ci può essere innovazione,

Ricerca, innovazione, sviluppo ricerca innovazione sviluppo “ Senza ricerca non ci può essere innovazione, senza innovazione non ci può essere sviluppo” (Carlo Rubbia) COSTANTINO FORMICA 31

Ricerca e innovazione: terminologia • Dunque, il termine ricerca non è affatto sinonimo del

Ricerca e innovazione: terminologia • Dunque, il termine ricerca non è affatto sinonimo del termine innovazione • Ricerca significa produzione di nuova conoscenza • Innovazione è il raggiungimento di un prefissato obiettivo mediante l’uso di un insieme di conoscenze e di fonti finanziarie COSTANTINO FORMICA 32

Innovazione • Con il termine innovazione si intende un opportuno insieme omogeneo di azioni,

Innovazione • Con il termine innovazione si intende un opportuno insieme omogeneo di azioni, attività, cambiamenti, scelte, comportamenti, ecc. , finalizzati a raggiungere un obiettivo percepito come desiderabile, realistico e, soprattutto, positivo (E. Corti) • Infatti, il risultato deve essere fortemente voluto dal gruppo dirigente, che ha deciso di fare innovazione, tanto da giustificare l’investimento economico necessario per sostenere tutti i costi e contemporaneamente giustificare l’accettazione di un rischio calcolato (desiderato); deve essere un risultato che potrà effettivamente realizzarsi (realistico) e, soprattutto deve garantire all’impresa un miglioramento della condizione economica e sociale (positivo) • Anche se uno studio di fattibilità del progetto d’innovazione si conclude con un giudizio positivo, i risultati concreti finali non sono mai certi • L’innovazione può essere realizzata anche conoscenze non necessariamente nuove COSTANTINO FORMICA 33

Alcune definizioni Per ricerca di base( o fondamentale) si intende l’attività scientifica avente come

Alcune definizioni Per ricerca di base( o fondamentale) si intende l’attività scientifica avente come obiettivo lo studio di fenomeni scarsamente conosciuti, allo scopo di definire delle nuove leggi, o mettere a punto nuove tecniche (RICERCA PUBBLICA) Con il termine di Innovazione si intende la capacità dell’impresa di utilizzare le necessarie risorse (conoscenza e finanziarie) per determinare opportuni cambiamenti nei prodotti/servizi per renderli più competitivi, o nei processi produttivi per renderli più efficienti. Insieme di Per ricerca applicata si intende l’attività svolta dalle imprese di grandi dimensioni allo scopo di tradurre i risultati della ricerca di base in applicazioni concrete (RICERCA PRIVATA) Con il termine di sviluppo si intende crescita economica, ossia l’ insieme di cambiamenti economici, sociali e di altro genere che la crescita comporta cambiamenti interni all’impresa per conseguire un miglioramento significativo del risultato economico COSTANTINO FORMICA 34

ISTAT GLOSSARIO INNOVAZIONE 2004 -2006 • • Attività innovative Si definiscono innovative le attività

ISTAT GLOSSARIO INNOVAZIONE 2004 -2006 • • Attività innovative Si definiscono innovative le attività che si rendono necessarie per sviluppare e introdurre prodotti, servizi o processi produttivi tecnologicamente nuovi (o significativamente migliorati). Comprendono la ricerca e sviluppo (R&S), l’acquisto di macchinari, attrezzature, software e licenze, la progettazione industriale e le altre attività preliminari alla produzione e alla fornitura di servizi, la formazione del personale connessa all’introduzione di prodotti o servizi o processi tecnologicamente nuovi o significativamente migliorati e il marketing di prodotti e servizi innovativi. Attività di ricerca e sviluppo (R&S) La ricerca e sviluppo sperimentale consiste in attività di tipo creativo svolte in maniera sistematica o occasionale e finalizzate all’incremento delle conoscenze e all’impiego di tali conoscenze in nuove applicazioni, come nel caso dello sviluppo di prodotti, servizi o processi tecnologicamente nuovi o significativamente migliorati (è compreso lo sviluppo di software). L’attività di ricerca e sviluppo sperimentale (R&S) può essere svolta all’interno dell’impresa, con proprio personale e proprie attrezzature o affidata per commessa ad altre imprese (anche dello stesso gruppo) o istituzioni. COSTANTINO FORMICA 35

ISTAT GLOSSARIO INNOVAZIONE 2004 -2006 • • Innovazioni non tecnologiche Sono innovazioni non necessariamente

ISTAT GLOSSARIO INNOVAZIONE 2004 -2006 • • Innovazioni non tecnologiche Sono innovazioni non necessariamente legate all’utilizzo di nuove tecnologie. Le innovazioni non tecnologiche si dividono in innovazioni organizzative e innovazioni di marketing. Innovazioni (non tecnologiche) di marketing Le innovazioni di marketing riguardano: – l’impiego di nuove pratiche di commercializzazione dei prodotti o nuovi soluzioni di vendita; – l’introduzione di nuovi mezzi o tecniche di promozione pubblicitaria; – l’adozione di nuove politiche dei prezzi dei prodotti e/o servizi. – l’introduzione di modifiche significative nelle caratteristiche estetiche dei prodotti e nel confezionamento di prodotti e/o servizi; • Le innovazioni di marketing escludono: – le attività di promozione pubblicitaria che prevedano solamente la replica di campagne pubblicitarie già svolte in precedenza; – l’affidamento della commercializzazione dei propri prodotti o servizi a soggetti esterni. COSTANTINO FORMICA 36

ISTAT GLOSSARIO INNOVAZIONE 2004 -2006 • • Innovazioni (non tecnologiche) organizzative Le innovazioni organizzative

ISTAT GLOSSARIO INNOVAZIONE 2004 -2006 • • Innovazioni (non tecnologiche) organizzative Le innovazioni organizzative comportano mutamenti significativi nei processi di gestione aziendale (compresa l’introduzione di pratiche di gestione della conoscenza o knowledge management), nell’organizzazione del lavoro o nelle relazioni con l’esterno e sono finalizzate a migliorare la capacità innovativa o le prestazioni dell’impresa. In genere, le innovazioni organizzative danno luogo a miglioramenti congiunti in più fasi della catena produttiva e non sono necessariamente collegate a processi di innovazione tecnologica. Sono escluse fusioni o acquisizioni aziendali. Innovazioni tecnologiche Tutti i prodotti, servizi o processi introdotti dall'impresa che possono essere considerati nuovi o significativamente migliorati, rispetto a quelli precedentemente disponibili, in termini di caratteristiche tecniche e funzionali, prestazioni, facilità d’uso, ecc. . Un’innovazione tecnologica si realizza nel momento della sua introduzione sul mercato (innovazione di prodotto o servizio) o del suo utilizzo in un processo produttivo (innovazione di processo). Le innovazioni di prodotto e di processo non devono necessariamente consistere in prodotti, servizi o processi totalmente nuovi; è infatti sufficiente che risultino nuovi per l'impresa che li introduce. COSTANTINO FORMICA 37

ISTAT GLOSSARIO INNOVAZIONE 2004 -2006 • Innovazioni (tecnologiche) di processo Le innovazioni di processo

ISTAT GLOSSARIO INNOVAZIONE 2004 -2006 • Innovazioni (tecnologiche) di processo Le innovazioni di processo possono riguardare modifiche significative nelle tecniche di produzione, nella dotazione di attrezzature o software, o nell’organizzazione produttiva al fine di rendere l’attività aziendale economicamente più efficiente. Tali innovazioni possono anche essere introdotte per migliorare gli standard di qualità, la flessibilità produttiva o per ridurre i pericoli di danni all’ambiente e i rischi di incidenti sul lavoro. • Le innovazioni di processo possono essere raggruppate in tre principali categorie: i processi di produzione tecnologicamente nuovi (o significativamente migliorati); i sistemi di logistica ed i metodi di distribuzione o di fornitura all’esterno di prodotti o servizi tecnologicamente nuovi (o significativamente migliorati); altri processi tecnologicamente nuovi (o significativamente migliorati) concernenti la gestione degli acquisti, le attività di manutenzione e supporto, la gestione dei sistemi amministrativi e informatici, le attività contabili • Le innovazioni di processo escludono i processi modificati solo marginalmente; l’incremento delle capacità produttive mediante l’applicazione di sistemi di fabbricazione o di logistica molto simili a quelli già adottati. COSTANTINO FORMICA 38

INNOVAZIONE TECNOLOGICA • Sono considerate innovazioni tecnologiche i prodotti e i processi tecnologicamente nuovi

INNOVAZIONE TECNOLOGICA • Sono considerate innovazioni tecnologiche i prodotti e i processi tecnologicamente nuovi introdotti dall’impresa, nonché i miglioramenti tecnologicamente significativi apportati dall’impresa ai propri prodotti e processi produttivi • Sono comprese anche le innovazioni organizzative • Per parlare di innovazione, è sufficiente che i processi e i prodotti siano innovativi per l’impresa che li introduce, non per il mercato • Sono considerate innovazioni tecnologiche i prodotti e i processi tecnologicamente nuovi introdotti dall’impresa, nonché i miglioramenti tecnologicamente significativi apportati dall’impresa ai propri prodotti e processi produttivi • L’innovazione di prodotto si manifesta una volta introdotta sul mercato, l’innovazione di processo e l’innovazione organizzativa si manifestano quando vengono modificati i processi produttivi o parti dell’organizzazione • Si parla di innovazione non in riferimento all’intero mercato, ma alla singola impresa; ad esempio, un nuovo processo può essere innovativo per un’impresa anche se altre imprese lo adottano già da anni. COSTANTINO FORMICA 39

LA TECNOLOGIA • L’insieme coerente ed autosufficiente delle conoscenze - tecniche (specialistiche) - organizzative

LA TECNOLOGIA • L’insieme coerente ed autosufficiente delle conoscenze - tecniche (specialistiche) - organizzative (valorizzazione delle “relazioni” tra conoscenze specialistiche diverse) - gestionali (gestione ottimale delle relazioni tra conoscenze a fini aziendali), utilizzate da un’azienda per realizzare i propri obiettivi operativi, finalizzati ad un significativo miglioramento delle condizioni di competitività COSTANTINO FORMICA 40

Tecnologia e Innovazione • Per fare innovazione più o meno tutte queste conoscenze sono

Tecnologia e Innovazione • Per fare innovazione più o meno tutte queste conoscenze sono utilizzate, ovviamente se sono tutte possedute • La tecnologia dunque è un bene che può essere trasmesso, acquisito, adottato, acquistato. Quindi, a differenza dell’innovazione, la tecnologia è un bene che può essere trasferito, infatti esistono sorgenti di tecnologia e possibili destinatari che intendono acquisire tale tecnologia. Quindi la tecnologia è certamente un bene economico a differenza dell’innovazione, che è un comportamento molto complesso COSTANTINO FORMICA 41

Tecnologia: le componenti • La connessione tra le necessarie risorse umane di un’impresa che

Tecnologia: le componenti • La connessione tra le necessarie risorse umane di un’impresa che intende realizzare un’innovazione e le necessarie tecnologie possedute ed utilizzate, è ancora più evidente se si considerano le due componenti di una qualunque tecnologia: – la componente esplicita, che si identifica con il concetto di informazione e quindi può essere oggettivizzata, diffusa e trasferita, anche con il computer e per via internet – la componente tacita, che non è oggettivizzabile e quindi non è né diffondibile, né trasferibile, ma è localizzata in maniera molto difforme nel patrimonio di conoscenze e di esperienze delle singole risorse umane dell’impresa COSTANTINO FORMICA 42

TECNOLOGIA E TECNICA Emmanuel (1984) Il termine tecnologia non è sinonimo di tecnica La

TECNOLOGIA E TECNICA Emmanuel (1984) Il termine tecnologia non è sinonimo di tecnica La tecnica appare come una combinazione di operazioni utilizzate nella produzione di una merce La tecnologia come la capacità di creare o di scegliere nonché di istallare, di utilizzare e di perfezionare le diverse tecniche La tecnica, un insieme di procedimenti La tecnologia, un insieme di conoscenze Ad esempio La linotipia e la fotocomposizione sono due tecniche di stampa mentre la pressione ed il solvente sono due tecniche per la estrazione dell’olio. Le prime si riferiscono alla tecnologia della stampa e le seconde alla tecnologia dell’estrazione dell’olio COSTANTINO FORMICA 43

LA TECNOLOGIA Applicazione sistematica di risorse, metodi e procedure, finalizzate al raggiungimento di obiettivi

LA TECNOLOGIA Applicazione sistematica di risorse, metodi e procedure, finalizzate al raggiungimento di obiettivi pratici che accrescono la competitività COSTANTINO FORMICA 44

LA TECNOLOGIA • Insieme coerente ed autosufficiente delle conoscenze tecniche, organizzative e gestionali che,

LA TECNOLOGIA • Insieme coerente ed autosufficiente delle conoscenze tecniche, organizzative e gestionali che, attraverso l’utilizzo di mezzi strumentali, portano ad ottenere prodotti/servizi da collocare con successo sul mercato, ovvero ad ottenere processi da utilizzare nell’organizzazione stessa per renderla più efficiente (Lowe, che distingue così i mezzi strumentali dalle conoscenze) COSTANTINO FORMICA 45

IL CICLO DI VITA DELLA TECNOLOGIA 4 - Vecchiaia Situazione 100% 3 - Maturità

IL CICLO DI VITA DELLA TECNOLOGIA 4 - Vecchiaia Situazione 100% 3 - Maturità % del livello raggiunto dalle prestazioni di un prodotto/servizio che ingloba quella tecnologia Frontiera tecnologica Impresa A 2 - Crescita Distanza tecnologica Ritardo tecnologico 1 - Stato Embrionale Impresa B T 0 COSTANTINO FORMICA T 1 T 2 Tempo 46

CAMBIAMENTO TECNOLOGICO ED INNOVAZIONE TECNOLOGICA • Il cambiamento tecnologico è una qualsiasi variazione (in

CAMBIAMENTO TECNOLOGICO ED INNOVAZIONE TECNOLOGICA • Il cambiamento tecnologico è una qualsiasi variazione (in meglio o in peggio) del livello delle conoscenze tecniche o organizzative possedute da un individuo o da un’organizzazione COSTANTINO FORMICA 47

L’INNOVAZIONE VA DI …. . MODA L'aspirazione umana all'innovazione è da sempre fulcro dello

L’INNOVAZIONE VA DI …. . MODA L'aspirazione umana all'innovazione è da sempre fulcro dello sviluppo creativo di ogni civiltà; qualunque sia il suo grado di evoluzione questa tende comunque al progresso Origine etimologica: termine latino "innovatio" composto dalla particella "in" e "novare" far nuovo da "novus", nuovo, ossia alterare l'ordine delle cose stabilite per fare cose nuove COSTANTINO FORMICA 48

TECNOLOGIE DI PRODOTTO E TECNOLOGIE DI PROCESSO Tecnologie di prodotto Quelle il cui cambiamento

TECNOLOGIE DI PRODOTTO E TECNOLOGIE DI PROCESSO Tecnologie di prodotto Quelle il cui cambiamento modifica le “caratteristiche di prestazione del prodotto, come viste dal mercato” Tecnologie di processo Quelle il cui cambiamento modifica la “efficienza della produzione” COSTANTINO FORMICA 49

TECNOLOGIE • “di base” non critiche, occorrenti al normale funzionamento • “chiave” caratterizzano il

TECNOLOGIE • “di base” non critiche, occorrenti al normale funzionamento • “chiave” caratterizzano il prodotto dell’azienda e lo fanno distinguere sul mercato • “complementari” subordinate alle tecnologie “chiave”, costituiscono il contesto necessario a renderle pienamente operative COSTANTINO FORMICA 50

CAMBIAMENTO TECNOLOGICO ED INNOVAZIONE TECNOLOGICA • L’innovazione tecnologica è un cambiamento tecnologico che consente

CAMBIAMENTO TECNOLOGICO ED INNOVAZIONE TECNOLOGICA • L’innovazione tecnologica è un cambiamento tecnologico che consente a chi possiede ed utilizza una determinata tecnologia di raggiungere il massimo rapporto tra benefici attesi/ottenuti e l’investimento necessario per raggiungere tali benefici COSTANTINO FORMICA 51

Tassonomia di Pavitt • E’ una classificazione dei settori merceologici compiuta sulla base delle

Tassonomia di Pavitt • E’ una classificazione dei settori merceologici compiuta sulla base delle fonti e della natura delle opportunità tecnologiche e delle innovazioni, dell'intensità della ricerca e sviluppo e della tipologia dei flussi di conoscenza. Proposta da un economista inglese, Keith Pavitt, in un articolo apparso su Research Policy nel 1984; venne ricavata dall'analisi di circa 2. 000 innovazioni introdotte da imprese del Regno Unito tra il 1945 e il 1979 • Ogni raggruppamento si ritiene caratterizzato da regolarità interne riguardo: – – – Le fonti potenziali dell’innovazione La tipologia delle innovazioni Il loro grado di appropriabilità L’altezza delle barriere all’entrata La grandezza media delle imprese COSTANTINO FORMICA 52

Tassonomia di Pavitt 1. Supplier dominated: settori “dominati dai fornitori” – – – Tessile

Tassonomia di Pavitt 1. Supplier dominated: settori “dominati dai fornitori” – – – Tessile Calzature Alimentare e bevande Carta e stampa Legname 2. Scale intensive: settori ad “alta intensità di scala” • • Metalli di base Autoveicoli e relativi motori 3. Specialized suppliers: “fornitori specializzati” – – – Macchine agricole e industriali Macchine per ufficio Strumenti ottici, di precisione e medici 4. Science based: settori “basati sulla scienza” – – – Chimica Farmaceutica Elettronica COSTANTINO FORMICA 53

Tassonomia di Pavitt Dimension e media delle imprese Obiettivi dell’innova zione Principale fonte esterna

Tassonomia di Pavitt Dimension e media delle imprese Obiettivi dell’innova zione Principale fonte esterna di innovazion e Principale fonte interna di innovazion e Appropriab ilità Barriere all’entrata Supplier dominated Media /Piccola Riduzione dei costi Innovazioni incorporate negli input Economie di appren. to Bassa Basse Scale intensive Media /Grande Riduzione Relazioni dei costi con i Innovazione fornitori prodotto R&S Media Medie Specialized Piccola suppliers Innovazione Relazioni prodotto con gli acquirenti Economie di appren. to Alta Medie Science based Innovazione Relazioni prodotto e con centri di processo ricerca- università R&S Alta Molto alte Piccola /Grande COSTANTINO FORMICA 54

Curve di esperienza/apprendimento Economie di apprendimento = riduzioni nei costi medi unitari al crescere

Curve di esperienza/apprendimento Economie di apprendimento = riduzioni nei costi medi unitari al crescere della produzione cumulata nel tempo (studi empirici hanno dimostrato una diminuzione costante - dal 20% al 30% circa - per ogni raddoppio della produzione cumulata. Tuttavia l’effetto diminuzione decresce oltre una certa soglia di volume di produzione) Costi unitari COSTANTINO FORMICA Volume di output cumulato nel tempo 55

I paradigmi tecnologici a) definiscono i bisogni che devono essere soddisfatti, i principi scientifici

I paradigmi tecnologici a) definiscono i bisogni che devono essere soddisfatti, i principi scientifici e le tecnologie che devono essere utilizzate b) si caratterizzano per un insieme di “esemplari” (una automobile, un circuito integrato, ecc. con le sue particolari proprietà tecnoeconomiche) e un insieme di principi di ricerca conoscitiva (dove possiamo andare? Cosa possiamo cercare? Che tipo di conoscenza può essere utile? ) c) le conoscenze tecniche si accumulano nei periodi di diversificazione permettono sentieri differenti di sviluppo d) la scelta di un paradigma tecnologico definisce un sentiero e non si può spiegare con criteri economici di mercato, ma con fattori politico -sociali-istituzionali che indirizzano le diverse economie regionali o nazionali su differenti “traiettorie tecnologiche” COSTANTINO FORMICA 56

I paradigmi tecnologici 1. I nuovi paradigmi economici si possono considerare insiemi di nuovi

I paradigmi tecnologici 1. I nuovi paradigmi economici si possono considerare insiemi di nuovi sistemi tecnologici che estendono la loro influenza a tutto il sistema economico e che hanno forti ripercussioni anche sulla sfera sociale e istituzionale 2. Cambiamenti che generano una nuova serie di prodotti, servizi, sistemi e industrie; essi cioè interessano tutte le attività economiche o tecnologiche, e quindi anche sociali e culturali COSTANTINO FORMICA 57

I paradigmi tecnologici Il passaggio da un paradigma tecnologico al successivo genera modifiche a

I paradigmi tecnologici Il passaggio da un paradigma tecnologico al successivo genera modifiche a livello di: • IMPRESA - nuovo modo di organizzazione della struttura dell’impresa (grandi imprese fordiste, verticalmente integrate e gerarchicamente strutturate) • FORZA LAVORO - vengono richieste qualifiche diverse ai lavoratori ( da ‘operaio di mestiere’ a operaio dequalificato) • PRODOTTI - si crea un nuovo mix di prodotti (l’automobile, i ‘whitegoods’, i prodotti per la pulizia personale e della casa, i prodotti di consumo immediato (come le bevande) • NUOVI PAESI LEADER - si crea una nuova divisione internazionale del lavoro • INFRASTRUTTURE - ogni paradigma necessita di infrastrutture particolari • STRUTTURA DEL MERCATO - concentrato/frammentato COSTANTINO FORMICA 58

Esempi di paradigmi tecnologici – motore a scoppio – chimica dei polimeri – Transistor

Esempi di paradigmi tecnologici – motore a scoppio – chimica dei polimeri – Transistor vs circuiti integrati – protocollo TCP (Transmission Control Protocol) per Internet COSTANTINO FORMICA 59

L’imprenditore innovativo Joseph A. SCHUMPETER "La caratteristica che definisce l'imprenditore è data semplicemente dal

L’imprenditore innovativo Joseph A. SCHUMPETER "La caratteristica che definisce l'imprenditore è data semplicemente dal fare cose nuove o dal fare cose già fatte in modo nuovo (innovazione)… non c'è bisogno che la 'cosa nuova' sia spettacolare o d'importanza storica, non c'è bisogno che si tratti dell'acciaio di Bessemer o del motore a scoppio; può anche essere la salsiccia …. ………” COSTANTINO FORMICA 60

INNOVAZIONE TECNOLOGICA DI PRODOTTO E DI PROCESSO impatto su: • Caratteristiche di prestazione, viste

INNOVAZIONE TECNOLOGICA DI PRODOTTO E DI PROCESSO impatto su: • Caratteristiche di prestazione, viste dal mercato = INNOVAZIONE TECNOLOGICA DI PRODOTTO • Caratteristiche di efficienza = INNOVAZIONE TECNOLOGICA DI PROCESSO COSTANTINO FORMICA 61

Innovazione di prodotto e di processo Le tecnologie possedute da un’impresa sono strumenti per

Innovazione di prodotto e di processo Le tecnologie possedute da un’impresa sono strumenti per realizzare processi di innovazione T 1 Caratteristiche di efficienza CE j ed n o i az i o ess c o pr v o Inn Opportunità di efficienza Caratteristiche di prestazione CP 1 T 2 Innovazione di prodotto Opportunità di mercato La modifica di una singola tecnologia può scontrarsi con più di una caratteristica di prestazione e/o con più di una caratteristica di efficienza. • La variazione di tecnologia che modifica in maniera apprezzabile le caratteristiche prestazioni ( come viste dal cliente ) prende il nome di “innovazione di prodotto” • La tecnologia che modifica in maniera apprezzabile le caratteristiche di efficienza (es. costi di produzione) prende il nome di “innovazione di processo” COSTANTINO FORMICA 62

PROCESSO INNOVATIVO Insieme di tutte le attività ed iniziative, connesse ad una determinata innovazione

PROCESSO INNOVATIVO Insieme di tutte le attività ed iniziative, connesse ad una determinata innovazione tecnologica COSTANTINO FORMICA 63

L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA Il concetto di innovazione tecnologica è complesso perché unisce variazioni del saper

L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA Il concetto di innovazione tecnologica è complesso perché unisce variazioni del saper fare tecnico, gestionale, organizzativo, con le motivazioni dell’impresa ad effettuare cambiamenti COSTANTINO FORMICA 64

INNOVAZIONE COMPORTAMENTO L’innovazione tecnologica in un data impresa non è un “bene” separabile dal

INNOVAZIONE COMPORTAMENTO L’innovazione tecnologica in un data impresa non è un “bene” separabile dal soggetto che la attua, ma è un modo di essere, un comportamento di tale soggetto L’innovazione non può essere acquisita dall’esterno, ma può essere oggetto di apprendimento, di sperimentazione, di dimostrazione, ecc. COSTANTINO FORMICA 65

INNOVAZIONE COME INVENZIONE ? L’innovazione: • non è l’invenzione, ma l’applicazione delle invenzioni, relative

INNOVAZIONE COME INVENZIONE ? L’innovazione: • non è l’invenzione, ma l’applicazione delle invenzioni, relative a prodotti e a processi, per scopi industriali e commerciali, • è la capacità dell’impresa di trasformare l’invenzione in prodotti fabbricabili o servizi attivabili e vendibili, • è la capacità dell’impresa di trasformare l’invenzione in processi di produzione nuovi, in grado di aumentare l’efficienza dell’impresa COSTANTINO FORMICA 66

L’INNOVAZIONE (secondo l’OECD-Organizzazionie per la Cooperazione Economica e lo Sviluppo) “L’innovazione tecnologica e scientifica

L’INNOVAZIONE (secondo l’OECD-Organizzazionie per la Cooperazione Economica e lo Sviluppo) “L’innovazione tecnologica e scientifica può essere considerata come la trasformazione di un’idea in un prodotto vendibile, sia esso nuovo o migliorato, o in un processo operativo, sia nuovo o migliorato, sia nell’industria sia nel commercio, o anche in un nuovo approccio ad un servizio sociale” COSTANTINO FORMICA 67

L’INNOVAZIONE (secondo Eric Reiss) • L'innovazione è un'attività di pensiero che, elevando il livello

L’INNOVAZIONE (secondo Eric Reiss) • L'innovazione è un'attività di pensiero che, elevando il livello di conoscenza attuale, perfeziona un processo migliorando quindi il tenore di vita dell'uomo • Eric Reiss, uno dei massimi esponenti mondiali dell'architettura dell'informazione, ci trasmette una definizione ben più geniale di tale termine • Secondo Eric Reiss infatti "qualcosa di innovativo è qualcosa di utile", utile a risolvere un problema COSTANTINO FORMICA 68

L’INNOVAZIONE (secondo Eric Reiss) • Le leggi scaturite dall'analisi di Reiss sono: • prima

L’INNOVAZIONE (secondo Eric Reiss) • Le leggi scaturite dall'analisi di Reiss sono: • prima legge dell'innovazione: se un'innovazione non risolve un problema, ne creerà un altro • seconda legge dell'innovazione: i problemi non esistono nel vuoto e le soluzioni spesso hanno conseguenze inattese • terza legge dell'innovazione: un'innovazione potrebbe capitare per caso • quarta legge dell'innovazione: chi innova conosce e comprende le regole, questa è la differenza tra innovazione e idiozia • quinta legge dell'innovazione: le soluzioni intuitive non hanno bisogno di istruzione (chiaramente considerandone il contesto d'uso. . . l'intuizione va bene per un sito ma per un applicativo serve l'istruzione) • sesta legge dell'innovazione: gli inventori competono mentre gli innovatori collaborano COSTANTINO FORMICA 69

LA CENTRALITÀ DELL’USO Perché un’impresa sia innovativa è necessario che essa possieda competenze e

LA CENTRALITÀ DELL’USO Perché un’impresa sia innovativa è necessario che essa possieda competenze e non solo un certo numero di tecnologie USO SAPER FARE COSTANTINO FORMICA 70

LA CREAZIONE DELLA CONOSCENZA DI UN’ORGANIZZAZIONE • È il risultato di un processo molto

LA CREAZIONE DELLA CONOSCENZA DI UN’ORGANIZZAZIONE • È il risultato di un processo molto complesso di successive interazioni sociali, in cui gli individui che singolarmente hanno raggiunto “brandelli” di conoscenza, li mettono a disposizione di altri individui del loro gruppo, i quali ridefiniscono la conoscenza acquisita, la metabolizzano, la scambiano, l’accrescono, la consolidano, etc COSTANTINO FORMICA 71

LA CREAZIONE DELLA CONOSCENZA DI UN’ORGANIZZAZIONE sono gli individui a formare la conoscenza, mentre

LA CREAZIONE DELLA CONOSCENZA DI UN’ORGANIZZAZIONE sono gli individui a formare la conoscenza, mentre le organizzazioni creano le condizioni ambientali perché gli individui la possano produrre COSTANTINO FORMICA 72

LA COMPETENZA • Per essere innovativa l’azienda non deve solo possedere un certo numero

LA COMPETENZA • Per essere innovativa l’azienda non deve solo possedere un certo numero di tecnologie, ma anche la capacità di fronteggiare le varie situazioni, usando le risorse in suo possesso • Deve cioè possedere competenza • Un’impresa ha competenza, se sa usare bene le conoscenze che possiede • Competenza tecnica e competenza manageriale (= appropriato uso della competenza tecnica) COSTANTINO FORMICA 73

TECNOLOGIA E CONOSCENZA La tecnologia può essere quindi definita come l’insieme delle conoscenze tecniche,

TECNOLOGIA E CONOSCENZA La tecnologia può essere quindi definita come l’insieme delle conoscenze tecniche, organizzative, gestionali, utilizzate dall’azienda per realizzare i propri obiettivi operativi, finalizzati ad un significativo miglioramento delle condizioni di competitività. Essa può apparire sotto diverse forme: • Conoscenza inclusa nei manufatti (conoscenza esplicita) • Conoscenza raccolta in documentazioni, brevetti, licenze (conoscenza esplicita) • Conoscenza come parte integrante del patrimonio di uomini ed organizzazioni (saper fare, saper fare) (conoscenza tacita) COSTANTINO FORMICA 74

OBIETTIVI GENERALI DELL’INNOVAZIONE Ogni impresa deve tendere ad offrire al cliente prodotti/servizi di “maggior

OBIETTIVI GENERALI DELL’INNOVAZIONE Ogni impresa deve tendere ad offrire al cliente prodotti/servizi di “maggior valore” – cambiando i prodotti in relazione alle modifiche (sempre più rapide) dei gusti della clientela (domanda) – utilizzando tecnologie adatte a produrre sempre meglio il suo output (offerta) COSTANTINO FORMICA 75

DAL MERCATO AL PRODOTTO Realizzazione Identificazione mercato-obiettivo Definizione specifiche Definizione dei requisiti COSTANTINO FORMICA

DAL MERCATO AL PRODOTTO Realizzazione Identificazione mercato-obiettivo Definizione specifiche Definizione dei requisiti COSTANTINO FORMICA Analisi dei bisogni 76

Progetto di Innovazione RISCHIO DELL’INNOVAZIONE Costi della Innovazione Tecnologica di Processo Costi della Innovazione

Progetto di Innovazione RISCHIO DELL’INNOVAZIONE Costi della Innovazione Tecnologica di Processo Costi della Innovazione Tecnologica di Prodotto • Valutazione del rapporto benefici/costi • Selezione delle innovazioni tecnologiche prioritarie Progetti di Innovazione Tecnologica Prioritari Stato Ambiente I progetti di Innovazione sono fortemente condizionati dall’ambiente esterno. Se le aziende trovano un ambiente favorevole volto a mitigare il rischio ripartendolo fra più soggetti, le aziende possono trovare convenienza ad innovare Regione Comune COSTANTINO FORMICA 77

I rischi del progetto d’innovazione Il progetto d’innovazione è normalmente affetto da rischi di

I rischi del progetto d’innovazione Il progetto d’innovazione è normalmente affetto da rischi di tipo: tecnico economico gestionale Dovuto allo scostamento tra i risultati tecnici attesi e i risultati ottenuti Dovuto alla necessità di utilizzare ulteriori risorse per raggiungere gli obiettivi prefissati • Dovuto allo scostamento tra le potenzialità professionali e l’effettiva capacità di raggiungere risultati accettabili all’interno dell’impresa • Dovuto all’insorgere di eventi imprevisti che ritardano l’attività COSTANTINO FORMICA 78

Idea del Rischio se la causalità può essere espressa come probabilità Qualcosa che sta

Idea del Rischio se la causalità può essere espressa come probabilità Qualcosa che sta cambiando (Fisher) Incertezza se gli scenari possibili non possono essere espressi in probabilità specifica COSTANTINO FORMICA 79

Rischio totale sopportato da un imprenditore Rischio di mercato Rischio di credito Prezzo materie

Rischio totale sopportato da un imprenditore Rischio di mercato Rischio di credito Prezzo materie Insolvenza Cambio Interesse Concorrenti Paese Rischio normativo Mercato lavoro Agevolazioni Fisco Rischio operativo Produzione Non Qualità Clienti Rischio di mercato Rischio di credito Rischio normativo Rischio operativo COSTANTINO FORMICA Adeguatezza dei mezzi patrimoniali 80

IL RUOLO DELL’IMPRENDITORE • Per creare e sviluppare un’impresa è necessario che l’imprenditore sia:

IL RUOLO DELL’IMPRENDITORE • Per creare e sviluppare un’impresa è necessario che l’imprenditore sia: · pioniere ed abbia l’idea, · manager e organizzi l’azienda, · capitalista e metta i soldi e accetti il rischio di realizzare l’azienda e di gestire l’impresa. COSTANTINO FORMICA 81

 Fattori di successo per un’impresa innovativa I fattori di successo di un’impresa innovativa

Fattori di successo per un’impresa innovativa I fattori di successo di un’impresa innovativa sono: • Alta qualità dei prodotti • bassi costi di produzione • rispetto dei tempi Appetibilità Riduzione dei costi della non qualità e miglioramento Innovazione di prodotto Innovazione di processo processi La variabile tempo ha assunto un valore strategico enorme per diversi valori: • imitazione dei prodotti innovativi • standardizzazione della domanda • certezza della disponibilità del prodotto per l’utente L’impresa innovativa è quindi quell’impresa che attraverso l’attivazione di processi di innovazione tecnologica riesce a ridurre sia i tempi di trasformazione che l’intensità delle barriere COSTANTINO FORMICA 82

PROBLEMI TIPICI DELLA GESTIONE DELL’INNOVAZIONE • Molte domande imprenditoriali che hanno risposte scontate in

PROBLEMI TIPICI DELLA GESTIONE DELL’INNOVAZIONE • Molte domande imprenditoriali che hanno risposte scontate in regime di stabilità tecnologica, hanno risposte sempre meno scontate in regime di turbolenza • In regime di turbolenza, le imprese più innovative (le grandi) non hanno problemi. Così le meno innovative, nel senso che sono destinate a soccombere. La fascia intermedia necessita di un supporto esterno, di assorbirlo per essere più forti per lottare per la sopravvivenza e/o per lo sviluppo COSTANTINO FORMICA 83

Problematiche gestionali delle PMI • Le piccole dimensioni determinano, spesso: • • minore produttività

Problematiche gestionali delle PMI • Le piccole dimensioni determinano, spesso: • • minore produttività per addetto minore retribuzione per addetto (e conseguente minore attrattività per lavoratori con elevati gradi di istruzione e qualifiche) minori investimenti fissi per addetto minori investimenti in formazione del proprio "capitale umano" minori spese in ricerca minori investimenti in rete distributiva e assistenza al cliente minor capacità di affermare e coltivare marchi noti sul mercato minori capacità di investimenti diretti all’estero sovrapposizione tra ruoli imprenditoriali e manageriali • • elevata dipendenza dal credito bancario a breve con garanzie patrimoniali del titolare ed elevati costi d’interesse COSTANTINO FORMICA 84

Problematiche gestionali delle PMI • La PMI da sola non e’ in grado di

Problematiche gestionali delle PMI • La PMI da sola non e’ in grado di garantire il livello di innovazione di cui necessita, per l’indisponibilità di risorse dedicate ad investimenti in ricerca e sviluppo e per carenza di competenze professionali specifiche DIVENTANO CRUCIALI: • Lo sviluppo di network tra imprese • L’intervento pubblico a sostegno dei processi di innovazione e di trasferimento tecnologico • Le politiche di formazione e la coerenza delle azioni per lo sviluppo professionale COSTANTINO FORMICA 85

PMI E INNOVAZIONE TECNOLOGICA ANCHE LA PIU’ PICCOLA IMPRESA, PER MIGLIORARE LA PROPRIA COMPETITIVITA’

PMI E INNOVAZIONE TECNOLOGICA ANCHE LA PIU’ PICCOLA IMPRESA, PER MIGLIORARE LA PROPRIA COMPETITIVITA’ DOVREBBE AVERE LA CAPACITA’ DI PROGETTARE ED ATTUARE INIZIATIVE VOLTE A REALIZZARE LE INNOVAZIONI DESIDERATE COSTANTINO FORMICA 86

PMI E INNOVAZIONE TECNOLOGICA • SOLTANTO POCHE PICCOLE IMPRESE BASANO IL LORO SUCCESSO (A

PMI E INNOVAZIONE TECNOLOGICA • SOLTANTO POCHE PICCOLE IMPRESE BASANO IL LORO SUCCESSO (A M/L T. ) SULL’INNOVAZIONE TECNOLOGICA • MOLTE ALTRE FANNO “TENTATIVI” DI INNOVAZIONE (INTRODUCENDO “CAMBIAMENTI” NELLA LORO ORGANIZZAZIONE) CON INCERTO SUCCESSO (A VOLTE RIESCONO BENE, ALTRE NO) • LA PIU’ GRAN PARTE RESTANO FERME, PERDONO BATTUTE (QUOTE DI MERCATO) ANCHE A LIVELLO LOCALE E, SE NON INTERVIENE NULLA DI NUOVO, SI AVVIANO AD USCIRE DAL MERCATO COSTANTINO FORMICA 87

LA CULTURA IMPRENDITORIALE NECESSARIA PER L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA • AFFINCHE’ SI REALIZZINO EFFICACI PROCESSI DI

LA CULTURA IMPRENDITORIALE NECESSARIA PER L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA • AFFINCHE’ SI REALIZZINO EFFICACI PROCESSI DI INNOVAZIONE TECNOLOGICA, E’ ANZITUTTO NECESSARIO CHE NELL’IMPRESA SI SVILUPPI E SI CONSOLIDI UNA CULTURA CAPACE DI CREARE LE CONDIZIONI NECESSARIE PER CONVIVERE CON IL RISCHIO DEL CAMBIAMENTO ATTRAVERSO UNA “OPPORTUNA GESTIONE” DI TUTTE LE RISORSE A DISPOSIZIONE PER LO SVILUPPO AZIENDALE COSTANTINO FORMICA 88

LA CULTURA IMPRENDITORIALE NECESSARIA PER L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA Questa cultura aziendale deve essere orientata a

LA CULTURA IMPRENDITORIALE NECESSARIA PER L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA Questa cultura aziendale deve essere orientata a sviluppare e potenziare la capacità del gruppo dirigente di: • Migliorare gli scambi di informazioni • Accrescere il coinvolgimento e la partecipazione • Stimolare processi di cambiamento possibili • Premiare le iniziative di innovazione • Valorizzare gli stimoli di clienti e fornitori COSTANTINO FORMICA 89

I limiti alla pianificazione dell’innovazione nelle PMI Limite culturale Limite organizzativo Limite economico PMI

I limiti alla pianificazione dell’innovazione nelle PMI Limite culturale Limite organizzativo Limite economico PMI Limite nella Gestione delle persone Limite di tempo Limite dimensionale COSTANTINO FORMICA 90

I limiti alla pianificazione dell’innovazione nelle PMI Dall’analisi dei limiti emerge come il processo

I limiti alla pianificazione dell’innovazione nelle PMI Dall’analisi dei limiti emerge come il processo di innovazione è un processo che meglio si adatta alle dimensioni di medie e grandi imprese I piccoli cambiamenti sono più adatti alle piccole imprese. Essi però non portano a risultati globali significativi Esiste quindi un metodo che consente di pianificare l’innovazione nelle PMI? COSTANTINO FORMICA 91

COME GESTIRE L’INNOVAZIONE NELLE PMI • INNESCARE NELLA PICCOLA IMPRESA MOLTE, OPPORTUNE INIZIATIVE, IN

COME GESTIRE L’INNOVAZIONE NELLE PMI • INNESCARE NELLA PICCOLA IMPRESA MOLTE, OPPORTUNE INIZIATIVE, IN UN TEMPO PIU’ O MENO LUNGO (“CAMBIAMENTI CONTINUI A PICCOLI PASSI”) COSTANTINO FORMICA 92

LA CONOSCENZA NELLE PMI DIFATTI, NELLE PMI LA GESTIONE DELL’INNOVAZIONE PASSA ATTRAVERSO LA GESTIONE

LA CONOSCENZA NELLE PMI DIFATTI, NELLE PMI LA GESTIONE DELL’INNOVAZIONE PASSA ATTRAVERSO LA GESTIONE DELLA SOLA CONOSCENZA IMPLICITA, CIOE’ DELLA SOLA CONOSCENZA DELL’IMPRENDITORE E DI POCHI ADDETTI, FRUTTO DELL’ESPERIENZA ACCUMULATA NEGLI ANNI COSTANTINO FORMICA 93

Sviluppo della capacità d’innovazione e della conoscenza esplicita nelle PMI DUNQUE, PER SVILUPPARE LA

Sviluppo della capacità d’innovazione e della conoscenza esplicita nelle PMI DUNQUE, PER SVILUPPARE LA CAPACITA’ DI INNOVAZIONE NELLE PMI SI DEVE INNANZITUTTO ACCRESCERE IN ESSE LA QUANTITA’ DELLA CONOSCENZA ESPLICITA DA GESTIRE, A COMINCIARE DALLE INFORMAZIONI DEL BILANCIO COSTANTINO FORMICA 94

LA PMI INNOVATIVA NON DEVE MAI FERMARSI • Terminato il ciclo, deve ricominciare da

LA PMI INNOVATIVA NON DEVE MAI FERMARSI • Terminato il ciclo, deve ricominciare da capo, perché ……. . • Di norma, diventa competitiva nel tempo • Il percorso che deve seguire per diventare e restare competitiva è lungo e complesso, fatto di “piccoli passi” COSTANTINO FORMICA 95

PER LE PMI POLITICA DEI PICCOLI PASSI ! che fraziona i rischi con un

PER LE PMI POLITICA DEI PICCOLI PASSI ! che fraziona i rischi con un PORTAFOLGIO DI NUMEROSI E PICCOLI PROGETTI (per durata e risorse investite), BEN COORDINATI TRA LORO E NELLO SVILUPPO TEMPORALE COSTANTINO FORMICA 96

PMI e relazioni con la Ricerca pubblica • Le micro e piccole imprese sono

PMI e relazioni con la Ricerca pubblica • Le micro e piccole imprese sono di fatto escluse, salvo qualche rarissima eccezione, dai rapporti tra Università o Centri Pubblici di Ricerca che hanno l’obiettivo di mettere in comune le conoscenze nuove realizzate; tale rapporto si limita alle medio-grandi imprese (E. Corti) • Nella stragrande maggioranza delle micro o piccole imprese non è possibile trovare dipendenti o collaboratori che possono interagire positivamente con i ricercatori delle strutture pubbliche, perché questi ricercatori sono degli specialisti nel loro settore, mentre la cultura dominante in una micro o piccola impresa è la generalizzazione, che è una cultura opposta alla specializzazione (E. Corti) COSTANTINO FORMICA 97

PMI e relazioni con la Ricerca pubblica • Ma nel contesto nazionale il ruolo

PMI e relazioni con la Ricerca pubblica • Ma nel contesto nazionale il ruolo delle micro e piccole imprese è notevole. In riferimento a dati ISTAT del 2008, la percentuale delle micro e delle piccole imprese è il 99 % circa del totale, e quindi le medio-grandi sono circa l’ 1%. Se consideriamo il numero dei dipendenti, nel totale nazionale, il 69, 2% sono gli occupati delle micro e piccole imprese, mentre gli occupati delle medio-grandi imprese sono il 30, 8% • E’ dunque fondamentale una particolare attenzione alle micro e piccole imprese per aiutarle a sviluppare la loro competitività nei loro mercati locali, ma anche in quelli internazionali molto più complessi COSTANTINO FORMICA 98

PMI e relazioni con la Ricerca pubblica Pertanto occorre cercare di aiutare le micro

PMI e relazioni con la Ricerca pubblica Pertanto occorre cercare di aiutare le micro o piccole imprese a collaborare con le Istituzioni Pubbliche in cui si produce nuova conoscenza, per esempio con lo sviluppo delle organizzazioni intermedie, che fanno da interfacce operative tra i luoghi dove si produce nuova conoscenza e le imprese destinatarie di tali conoscenze COSTANTINO FORMICA 99

COSA SERVE ALLE PMI • SVILUPPARE IL CAPITALE UMANO • AUMENTARE LE COMPETENZE GESTIONALI

COSA SERVE ALLE PMI • SVILUPPARE IL CAPITALE UMANO • AUMENTARE LE COMPETENZE GESTIONALI • SVILUPPARE UNA CULTURA DELL’INNOVAZIONE • • VALORIZZARE LE COMPETENZE COMMERCIALI CENTRARE LA VALUTAZIONE DI UNA POLITICA DELL’INNOVAZIONE SUL PROGETTO E SULL’AZIENDA • AVVICINARE LE PICCOLE IMPRESE ALLE UNIVERSITA’ E ALLE ALTRE STRUTTURE DI RICERCA • RIVEDERE LA POLITICA DEGLI INCENTIVI ALL’INNOVAZIONE • UNA RETE PER L’INNOVAZIONE COSTANTINO FORMICA 100

Competitività, obiettivo generale di ogni impresa Una azienda è competitiva se è stata capace,

Competitività, obiettivo generale di ogni impresa Una azienda è competitiva se è stata capace, nel passato, di rendere sempre più appetibili i suoi prodotti/servizi attraverso continue iniziative per l’innovazione, e se è capace di conservare nel tempo tale vantaggio competitivo COSTANTINO FORMICA 101

Gli elementi della competitività produttività innovatività In un mercato globale dove dilagano processi di

Gli elementi della competitività produttività innovatività In un mercato globale dove dilagano processi di saturazione rapida della domanda, cresce l’importanza della innovatività rispetto alla produttività COSTANTINO FORMICA 102

L’INNOVAZIONE • NON E’ UN BENE DA ACQUISTARE E TRASFERIRE, COME PUO’ AVVENIRE PER

L’INNOVAZIONE • NON E’ UN BENE DA ACQUISTARE E TRASFERIRE, COME PUO’ AVVENIRE PER LE TECNOLOGIE • E’ FRUTTO DI UN OPPORTUNO PROCESSO DI APPRENDIMENTO CHE ESIGE TEMPO E LAVORO E CHE MIGLIORA IL COMPORTAMENTO INDIVIDUALE ED ORGANIZZATIVO COSTANTINO FORMICA 103

Definizione L’innovazion da adde collabora opportun desiderati p

Definizione L’innovazion da adde collabora opportun desiderati p

L’innovazione nella filiera moda • L’ esempio di innovazione tecnologica ormai classico è la

L’innovazione nella filiera moda • L’ esempio di innovazione tecnologica ormai classico è la calza di nylon, "resistente come l'acciaio e delicata come una ragnatela", che vide la luce nel 1938. La scoperta della fibra di nylon, da parte di un chimico americano, ha rivoluzionato completamente il costume ed aperto un nuovo segmento di mercato; infatti in un solo anno vennero vendute ben 64. 000 di paia di calze di nylon • Creazione e successiva implementazione di tessuti altamente innovativi e performanti mediante l'utilizzo delle tecnologie più avanzate • I tessuti cosiddetti "intelligenti" possiedono proprietà ben più avanzate di quelle che le "normali" fibre hanno da sempre fornito per loro natura o mediante i finissaggi più evoluti • Questi diventeranno dei veri e propri veicoli conduttori di sostanze utili a migliorare il benessere e la salute mediante l'interazione con il corpo umano. In alcuni casi si tratta di capolavori dell'ingegno, pertanto potrebbero essere definiti "tessuti ingegnerizzati" COSTANTINO FORMICA 105

L’innovazione nella filiera moda • Le COSMETOFIBRE che svolgono anche la funzione di trattamento

L’innovazione nella filiera moda • Le COSMETOFIBRE che svolgono anche la funzione di trattamento di bellezza sul corpo umano con proprietà ad esempio reidratanti, rassodanti, rilassanti, autoabbronzanti • I TESSUTAMENTI con la funzione principale di favorire la cura del corpo tramite l'inserimento nelle fibre di medicamenti quali vasoprotettori, antalgici, emostatici, vasodilatatori, ecc • I TESSUTI ANTIBATTERICI: contengono molecole antimicrobiche inibiscono la crescita e distruggono i batteri (funghi, muffe), molto utili nella creazione di indumenti «privi di cattivo odore» • I TESSUTI AUTOPULENTI: sono stati inventati dal Politecnico di Hong Kong utilizzando nanotecnologie basate su nanostrutture di titanio che rendono il tessuto resistente alle macchie, permettendogli, inoltre, di decomporle fino a che spariscano • I TESSUTI CHE NON SI BAGNANO: sono quei tessuti dotati della proprietà di asciugarsi in modo quasi istantaneo dopo essere venuti a contatto con liquidi COSTANTINO FORMICA 106

L’innovazione nella filiera moda • I TESSUTI TERMOREGOLATORI: già noti e sempre più efficaci.

L’innovazione nella filiera moda • I TESSUTI TERMOREGOLATORI: già noti e sempre più efficaci. Evitano la sudorazione eccessiva e trattengono il calore. Sono tessuti traspiranti, e quindi idonei alla confezione di indumenti sportivi. Hanno la facilità di regolare l'umidità, deviando il sudore verso l'esterno e dando una sensazione di freschezza quando aumenta la temperatura. Se quest'ultima diminuisce, si crea uno strato di protezione contro il freddo esterno • I TESSUTI ANTI UV: capaci di contrastare i raggi UV perchè arricchiti di sostanze anti UV • I TESSUTI TERMOPLASTICI: permettono di modificare stabilmente la superficie di un tessuto creando plissé, pieghe e arricciature, forme particolari che non si alterano e sono resistenti ai procedimenti di manutenzione dei capi • Ma la novità forse più "intrigante" proviene dagli sviluppi applicativi di un materiale creato negli studi spaziali della NASA: Aerogel, un leggerissimo materiale isolante, composto per oltre il 95% di aria, quindi il materiale più leggero esistente sulla terra. Inoltre possiede capacità isolanti superiori a qualsiasi altro composto conosciuto e verso tutti i tipi di trasferimento energetico: termico, elettrico o acustico COSTANTINO FORMICA 107

I nuovi materiali MATERIALI “GENERALE PURPOSE” Messi a punto dall’industria e proposti al mercato

I nuovi materiali MATERIALI “GENERALE PURPOSE” Messi a punto dall’industria e proposti al mercato MATERIALI “TAYLOR MADE” Progettati a misura della singola applicazione Nuove competenze nel campo di: • materiali INNOVAZIONE CULTURALE • tecnologie di produzione • progettazione • messa a punto dei prodotti Materiali a base polimerica, a base ceramica e a base composita COSTANTINO FORMICA 108

I nuovi materiali • L’elevata competizione tecnologica ha portato le aziende alla ricerca di

I nuovi materiali • L’elevata competizione tecnologica ha portato le aziende alla ricerca di aree di eccellenza nella conoscenza e nello sviluppo di nuovi materiali. La leadership nei materiali comporta spesso un ruolo preminente nell’innovazione tecnologica. I nuovi materiali infatti sono in grado di cambiare i concetti tradizionali di progettazione, di cambiare in maniera fondamentale le prestazioni dei prodotti tradizionali e rendere possibile la comparsa di nuovi. I nuovi materiali sono in grado di cambiare i processi di trasformazione, rendendo obsoleti gli impianti tradizionali e quindi azzerando molta parte degli investimenti effettuati • I materiali "general purpose" sono messi a punto da una industria e proposti al mercato. Lo sviluppo dei materiali metallici ha seguito questa evoluzione. Via via però che lo sviluppo tecnologico impone ritmi sempre più elevati, si evidenzia il rapporto sempre più importante tra chi sviluppa il materiale chi lo deve utilizzare; questa interdipendenza significa passare da materiali "general purpose", cioè per applicazioni generali, a materiali "taylor made", cioè fatti a misura di applicazione. La cultura industriale ha acquisito la consapevolezza che il materiale diventa, con il nuovo approccio, l’elemento unificante di tutto il ciclo del prodotto, dalla sua ideazione alla sua realizzazione e all’esercizio. Si tratta veramente di una grossa innovazione culturale; questo nuovo modo di lavorare comporta l’acquisizione di nuove competenze nel campo dei materiali, delle tecnologie di produzione, nella progettazione e messa a punto dei prodotti. Le ragioni che hanno determinato questo nuovo approccio ingegneristico sono state la comparsa, lo sviluppo e l’affermarsi dei materiali a base polimerica, a base ceramica e a base composita COSTANTINO FORMICA 109

I nuovi materiali: le nanotecnologie • Nuovo approccio alla manipolazione e programmazione della materia

I nuovi materiali: le nanotecnologie • Nuovo approccio alla manipolazione e programmazione della materia su scala atomica o molecolare • Azione a livello atomico sui materiali Alcune applicazioni: ✔ farmaci nanostrutturati che possono funzionare da anticorpi sintetici nella lotta alle malattie ✔ materiali intelligenti che possono lasciare o non lasciar passare luce, calore, umidità, ecc. (edilizia, tessili, …) ✔ materiali ultra-resistenti e ultra-leggeri che possono ridurre drasticamente i consumi nei trasporti aumentando la sicurezza ✔ componenti elettronici fatti con deposizioni di precisione atomica ✔ nuovi pannelli solari che riproducono la fotosintesi della clorofilla ………. COSTANTINO FORMICA 110

I nuovi materiali: le nanotecnologie • Le nanotecnologie non sono da considerarsi come una

I nuovi materiali: le nanotecnologie • Le nanotecnologie non sono da considerarsi come una semplice evoluzione della scala micro e, dunque, un ulteriore passo della miniaturizzazione. Si tratta di un nuovo approccio alla manipolazione e programmazione della materia su scala atomica o molecolare. Le nanotecnologie rappresentano un approccio bottom-up alla strutturazione della materia che eravamo abituati a considerare sempre partendo dalla scala macro e a scendere poi nel dettaglio per magnificazioni successive. Esso permette di costruire così nuovi materiali, strutture, sistemi e - in futuro - nuove linee di produzione. Il potenziale di questo modo di manipolare molecole e atomi “uno per uno” è enorme. La capacità più esatta di controllo della “costruzione” di un materiale renderà possibili miglioramenti strutturali della produzione industriale al fine di sfruttare appieno le nuove potenzialità offerte • Al livello “nano” si determinano le proprietà dei materiali (conduttività elettrica, proprietà strutturali e funzionali, ecc. ) e se ne moltiplicano le possibilità di interazione (se gli oggetti diventano più piccoli, la superficie aumenta a pari quantità di massa) COSTANTINO FORMICA 111

E’ INNOVAZIONE QUALUNQUE MODIFICA DEI SEGUENTI ELEMENTI DEL SISTEMA AZIENDA CHE PORTI AD OBIETTIVI

E’ INNOVAZIONE QUALUNQUE MODIFICA DEI SEGUENTI ELEMENTI DEL SISTEMA AZIENDA CHE PORTI AD OBIETTIVI POSITIVI MISURABILI • • struttura organizzativa livelli di risorse disponibili caratteristiche e funzioni aziendali sistemi e metodologie gestionali caratteristiche di prestazione di un prodotto caratteristiche di efficienza di un processo. . . COSTANTINO FORMICA 112

Innovazione ed organizzazione Barriere all’innovazione COSTANTINO FORMICA 113

Innovazione ed organizzazione Barriere all’innovazione COSTANTINO FORMICA 113

Innovazione ed organizzazione Il percorso di innovazione può essere di tipo: Radicale Quando è

Innovazione ed organizzazione Il percorso di innovazione può essere di tipo: Radicale Quando è il gruppo dirigente in modo formale a spingere verso processi di innovazione Evolutivo Quando il processo di innovazione è fortemente influenzato dall’ambente di lavoro e dalle modalità con cui viene gestito COSTANTINO FORMICA 114

Innovazione ed organizzazione Il percorso di innovazione può essere di tipo: Radicale Quando è

Innovazione ed organizzazione Il percorso di innovazione può essere di tipo: Radicale Quando è il gruppo dirigente in modo formale a spingere verso processi di innovazione T 1 Evolutivo Quando il processo di innovazione è fortemente influenzato dall’ambente di lavoro e dalle modalità con cui viene gestito. Prevale lo spontaneismo e l’informalità T 2 COSTANTINO FORMICA 115

Innovazione ed organizzazione PROCESSI DI TIPO RADICALE E DI TIPO EVOLUTIVO • SPESSO NELLA

Innovazione ed organizzazione PROCESSI DI TIPO RADICALE E DI TIPO EVOLUTIVO • SPESSO NELLA REALTA’ AZIENDALE LE DUE TIPOLOGIE DI PROCESSI SI INTRECCIANO, REALIZZANDO DELLE MODALITA’ INTERMEDIE • E’ FONDAMENTALE PER LO SVILUPPO DI OGNI AZIENDA GESTIRE OPPORTUNAMENTE IL MIX DI PROCESSI INNOVATIVI COSTANTINO FORMICA 116

Innovazione ed organizzazione: la frequenza di innovazione COSTANTINO FORMICA 117

Innovazione ed organizzazione: la frequenza di innovazione COSTANTINO FORMICA 117

Innovazione ed organizzazione DIFFUSIONE DELL’INNOVAZIONE • NON E’ AUTOMATICA, MA INCONTRA MOLTI OSTACOLI, LUNGO

Innovazione ed organizzazione DIFFUSIONE DELL’INNOVAZIONE • NON E’ AUTOMATICA, MA INCONTRA MOLTI OSTACOLI, LUNGO IL PROCESSO OPERATIVO • ESIGE IMPEGNO E L’IMPIEGO DI RISORSE, DERIVANTI DA SVARIATE FUNZIONI AZIENDALI CHE DEVONO INTEGRARSI IN UNO SFORZO COMUNE COSTANTINO FORMICA 118

Innovazione ed organizzazione • Esiste uno stretto legame tra l’efficacia e l’efficienza dei processi

Innovazione ed organizzazione • Esiste uno stretto legame tra l’efficacia e l’efficienza dei processi di innovazione tecnologica e l’organizzazione dell’impresa • La gestione dell’innovazione tecnologica è, in azienda, un processo “politico”, cioè dipende da chi ha autorità, potere decisionale, controllo delle risorse • Le idee innovative sono spesso sconvolgenti per lo stato attuale delle cose • Di solito, si innalzano barriere all’innovazione, alimentate da resistenze passive (tacite, ma anche esplicite) • Per realizzare l’innovazione, in azienda occorre la ferma determinazione di pochi (che hanno il potere), contro le resistenze di molti COSTANTINO FORMICA 119

Innovazione ed organizzazione All’inizio del processo di innovazione tecnologica sono concentrate (e combinate) in

Innovazione ed organizzazione All’inizio del processo di innovazione tecnologica sono concentrate (e combinate) in poche teste (anche in aziende grandi): – – La conoscenza dei mercati/opportunità La possibilità di accrescere l’efficienza dei processi Le relative conoscenze tecnologiche Le conoscenze/valutazioni economiche COSTANTINO FORMICA 120

Innovazione ed organizzazione • Gli obiettivi delle imprese in fase innovativa sono molto più

Innovazione ed organizzazione • Gli obiettivi delle imprese in fase innovativa sono molto più rischiosi ed incerti da conseguire, richiedono tempi lungi e talvolta si verificano insuccessi anche clamorosi • E’ dimostrato che in molti Paesi ed in settori produttivi diversi, le difficoltà e gli ostacoli maggiori non sono di natura tecnica, ma di tipo organizzativo e gestionale: mancanza di apertura verso l’esterno, mancanza di visione strategica e sistemica, struttura troppo rigida e gerarchizzata, frammentazione dei ruoli, scarsa delega, carenza di motivazione, etc. COSTANTINO FORMICA 121

Innovazione ed organizzazione In questa situazione, l’impresa che voglia fare innovazione tecnologica efficace deve

Innovazione ed organizzazione In questa situazione, l’impresa che voglia fare innovazione tecnologica efficace deve analizzare la propria organizzazione con particolare riferimento ai: • livelli qualitativi delle risorse tecnico-professionali • processi di comunicazione interpersonale • processi decisionali, allo scopo di ricercare, anche mediante il coinvolgimento dei livelli più bassi dell’organizzazione sulle strategie prescelte, le condizioni organizzative che possano favorire lo sviluppo: – di una cultura manageriale, aperta all’innovazione e finalizzata ai risultati – delle risorse di ogni tipo – della capacità di pianificazione dell’innovazione tecnologica e delle condizioni di supporto tecnico-organizzativo COSTANTINO FORMICA 122

Innovazione ed organizzazione: CENTRALITA’ DELLE RISORSE UMANE • LE RISORSE UMANE SVOLGONO UN RUOLO

Innovazione ed organizzazione: CENTRALITA’ DELLE RISORSE UMANE • LE RISORSE UMANE SVOLGONO UN RUOLO CENTRALE NEI PROCESSI DI INNOVAZIONE TECNOLOGICA • E’ dimostrato che in molti Paesi ed in settori produttivi diversi, le difficoltà e gli ostacoli maggiori non sono di natura tecnica , ma di tipo organizzativo e gestionale, il più delle volte legati alla gestione delle risorse umane COSTANTINO FORMICA 123

Progetto d’innovazione Il progetto d’innovazione tecnologica è caratterizzato da un complesso di attività, aventi

Progetto d’innovazione Il progetto d’innovazione tecnologica è caratterizzato da un complesso di attività, aventi un inizio ed una fine che, utilizzando opportune risorse, sostanzialmente modificano una realtà già esistente per raggiungere una nuova situazione (obiettivo), che viene percepita come migliore della precedente, in tempi sufficientemente brevi e a costi contenuti COSTANTINO FORMICA 124

IL PIANO DI UN PROGETTO D’INNOVAZIONE • È IL RISULTATO DELL’ATTIVITA’ DI PIANIFICAZIONE E

IL PIANO DI UN PROGETTO D’INNOVAZIONE • È IL RISULTATO DELL’ATTIVITA’ DI PIANIFICAZIONE E CONSISTE IN UN DOCUMENTO DOVE SONO SPECIFICATI: - gli obiettivi di ogni attività - la tempistica e le risorse impegnate per ogni attività - le responsabilità gestionali del progetto e degli eventuali sottoprogetti - i costi ed i flussi di cassa programmati - le modalità di controllo del lavoro compiuto (project milestones) COSTANTINO FORMICA 125

Dalla ricerca scientifica alla commercializzazione delle tecnologie Se la tecnologia è sinonimo di conoscenza,

Dalla ricerca scientifica alla commercializzazione delle tecnologie Se la tecnologia è sinonimo di conoscenza, dove nasce tale conoscenza? da attività di ricerca COSTANTINO FORMICA 126

Il percorso …. Ricerca Un insieme complesso di concetti, informazioni, risultati di prove tecniche,

Il percorso …. Ricerca Un insieme complesso di concetti, informazioni, risultati di prove tecniche, testimonianze, soluzioni di problemi tecnici, modelli concettuali, che scaturiscono dalla attività di ricerca scientifica Risultato scientifico Il processo di trasformazione dell’insieme dei risultati scientifici in tecnologie è un processo complesso di valutazione tecnica ed economica dell’utilizzabilità di un insieme di risultati scientifici Tecnologia Organizzare un sistema di difese e di garanzie per la proprietà intellettuale delle tecnologie prodotte Mercato Creare una nuova impresa high-tech Cedere in maniera onerosa una tecnologia ad una organizzazione esterna COSTANTINO FORMICA 127

MODALITA’ DI COMMERCIALIZZAZIONE DI UNA TECNOLOGIA • Proteggere la proprietà intellettuale delle tecnologie(brevetti) •

MODALITA’ DI COMMERCIALIZZAZIONE DI UNA TECNOLOGIA • Proteggere la proprietà intellettuale delle tecnologie(brevetti) • Concedere in uso a terzi lo sfruttamento delle proprie tecnologie, contro pagamento una tantum o periodico • Cedere la tecnologia e terzi in maniera onerosa • Creare una nuova impresa high-tech (Spin-off accademici o di ricerca) COSTANTINO FORMICA 128

IL BREVETTO E’ un titolo, in forza del quale lo Stato o altra Autorità

IL BREVETTO E’ un titolo, in forza del quale lo Stato o altra Autorità concede un monopolio temporaneo di sfruttamento del bene derivabile dal brevetto stesso, consistente nel diritto esclusivo: - di realizzarlo - di farlo realizzare a terzi - di farne oggetto di commercio COSTANTINO FORMICA 129

Il trasferimento interno Dipende • • • Dalla qualità del coordinamento Dalla mobilità dalla

Il trasferimento interno Dipende • • • Dalla qualità del coordinamento Dalla mobilità dalla progettazione alla fabbricazione Dal livello elevato di professionalità 1. 2. La produzione deve collaborare Il mar. Keting e le vendite devono dare supporto entusiastico L’organizzazione di servizio presso i clienti deve far parte del gruppo di lavoro per il trasferimento 3 COSTANTINO FORMICA 130

Trasferimento Tecnologico • Trasferimento di conoscenze, competenze e tecnologie da un soggetto a un

Trasferimento Tecnologico • Trasferimento di conoscenze, competenze e tecnologie da un soggetto a un altro • Trasferimento di tecnologie da un settore industriale ad un altro • Trasferimento dei risultati di ricerca e sviluppo sul mercato COSTANTINO FORMICA 131

IMPATTO DELL’INNOVAZIONE SUI SISTEMI ECONOMICI TASSONOMIA DI FREEMAN • INNOVAZIONI INCREMENTALI Miglioramento di prodotti/processi

IMPATTO DELL’INNOVAZIONE SUI SISTEMI ECONOMICI TASSONOMIA DI FREEMAN • INNOVAZIONI INCREMENTALI Miglioramento di prodotti/processi già esistenti • INNOVAZIONI RADICALI Prodotti/processi completamente nuovi • NUOVI SISTEMI TECNOLOGICI Insieme di innovazioni incrementali e radicali che interessano uno o più settori • NUOVI PARADIGMI TECNOLOGICI Impatto sull’intero sistema economico • Innovazioni incrementali: innovazioni continue che riguardano prodotti/processi già esistenti (es: rinnovo di una linea di prodotti, miglioramenti nel tasso di utilizzo di un impianto derivanti da effetti di esperienza, ecc. ) • Innovazioni radicali: non sono eventi continui; sono eventi spot/generati da attività di ricerca e sviluppo consapevoli e mirate da parte delle imprese (es: forno a microonde, motore diesel common-rail, ecc. ) • Nuovi sistemi tecnologici: insieme di innovazioni incrementali e di innovazioni radicali che influenzano un intero settore dell’economia • Nuovi paradigmi economici: insiemi di nuovi sistemi tecnologici che estendono la loro influenza a tutto il sistema economico e che hanno forti ripercussioni anche sulla sfera sociale e istituzionale COSTANTINO FORMICA 132

Dall’innovazione alla diffusione: Il modello di TUSHMAN e ANDERSON (1986) Strategia dell’impresa da basare

Dall’innovazione alla diffusione: Il modello di TUSHMAN e ANDERSON (1986) Strategia dell’impresa da basare su 3 concetti fondamentali: 1) è necessario ragionare in termini dinamici associando allo sviluppo tecnologico un percorso evolutivo di riferimento 2) bisogna individuare in questo quadro di riferimento degli eventi critici in grado di cambiare sensibilmente le regole del gioco competitivo 3) è importante riconoscere che questi momenti critici possono avere conseguenze diverse per gli attori coinvolti, a causa delle differenze che caratterizzano questi ultimi, per esempio in termini di familiarità con la vecchia e la nuova tecnologia Eventi critici del modello: • discontinuità tecnologiche • affermazione del disegno dominante COSTANTINO I settimana FORMICA 133

Dall’innovazione alla diffusione: Il modello di TUSHMAN e ANDERSON (1986) La prima classe di

Dall’innovazione alla diffusione: Il modello di TUSHMAN e ANDERSON (1986) La prima classe di eventi critici è rappresentata dalle discontinuità tecnologiche di prodotto e/o di processo: Le discontinuità tecnologiche di prodotto ovvero tipologie di prodotto fondamentalmente differenti, in grado di offrire un vantaggio significativo in termini di costo, qualità o prestazioni rispetto a prodotti già presenti sul mercato (es: motore a reazione vs motore a elica; orologi al quarzo vs orologi a molla) Le discontinuità tecnologiche di processo ovvero modi fondamentalmente diversi di realizzare un prodotto che consentono di abbattere in maniera significativa i costi di produzione e di innalzare corrispondentemente la qualità del prodotto realizzato (es: artigiano-automatico) COSTANTINO FORMICA 134

I cicli tecnologici di innovazione Discontinuità tecnologica • rafforzamento competenze • distruzione competenze Variazione

I cicli tecnologici di innovazione Discontinuità tecnologica • rafforzamento competenze • distruzione competenze Variazione Fonte: adattato da Tushman, Anderson (1986) COSTANTINO I settimana FORMICA 135

Dall’innovazione alla diffusione: Il modello di TUSHMAN e ANDERSON (1986) • Il processo ha

Dall’innovazione alla diffusione: Il modello di TUSHMAN e ANDERSON (1986) • Il processo ha inizio quando si manifestano delle VARIAZIONI attraverso discontinuità tecnologiche; esse possono manifestarsi saltuariamente e in modo inaspettato nel settore e portano ad un periodo di instabilità nell’ambiente strategico di riferimento detto “era di fermento”, che è caratterizzato dall’emergere di competizione su due ambiti: – il cambiamento delle regole del gioco acuisce lo scontro tra potenziali nuove soluzioni – in considerazione degli sforzi già fatti nel settore dai concorrenti presenti fini a quel momento, si sviluppa un confronto aspro tra le nuove soluzioni e le vecchie tecnologie • In risposta alle nuove sfide tecnologiche le imprese già presenti sul mercato tipicamente si impegnano ulteriormente nello sviluppo e nell’introduzione di miglioramenti delle tecnologie affermate, con risultati spesso sorprendenti questa reazione è giustificata dall’elevata incertezza che accompagna questo stadio evolutivo COSTANTINO FORMICA 136

I cicli tecnologici di innovazione Discontinuità tecnologica • rafforzamento competenze • distruzione competenze Guerra

I cicli tecnologici di innovazione Discontinuità tecnologica • rafforzamento competenze • distruzione competenze Guerra di movimento Variazione Era del fermento • Sostituzione • Competizione nel disegno • Cambiamento tecnico guidato dalla comunità COSTANTINO FORMICA 137

Dall’innovazione alla diffusione: Il modello di TUSHMAN e ANDERSON (1986) Il secondo evento critico

Dall’innovazione alla diffusione: Il modello di TUSHMAN e ANDERSON (1986) Il secondo evento critico del modello è l’affermazione del disegno dominante: soluzione architetturale che stabilisce un punto di riferimento inequivocabile in una classe di prodotto o di processo (es: la tecnologia MOS nei semiconduttori) COSTANTINO FORMICA 138

I cicli tecnologici di innovazione Discontinuità tecnologica • rafforzamento competenze • distruzione competenze Guerra

I cicli tecnologici di innovazione Discontinuità tecnologica • rafforzamento competenze • distruzione competenze Guerra di movimento Variazione Era del fermento • sostituzione • competizione nel disegno • cambiamento tecnico guidato dalla comunità Selezione Disegno dominante Fonte: adattato da Tushman, Anderson (1986) COSTANTINO FORMICA Guerra di imitazione 139

Dall’innovazione alla diffusione: Il modello di TUSHMAN e ANDERSON (1986) L’affermazione di un disegno

Dall’innovazione alla diffusione: Il modello di TUSHMAN e ANDERSON (1986) L’affermazione di un disegno dominante sul mercato riduce l’incertezza tecnologica circoscrivendo le aree fondamentali di sviluppo futuro, stimolando gli investimenti in prodotti complementari e indirizzando gli sforzi successivi lungo traiettorie migliorative di natura essenzialmente incrementale (questi tipi di sforzi caratterizzerà il settore fino all’avvento di un’altra discontinuità tecnologica) La diminuzione dell’incertezza interna all’ambito tecnologico di riferimento sposta il baricentro dell’azione innovativa dall’architettura complessiva alle sue singole componenti COSTANTINO FORMICA 140

I cicli tecnologici di innovazione Discontinuità tecnologica • rafforzamento competenze • distruzione competenze Guerra

I cicli tecnologici di innovazione Discontinuità tecnologica • rafforzamento competenze • distruzione competenze Guerra di movimento Ritenzione Variazione Era del cambiamento Era del fermento • Ritenzione • Elaborazione • Spinta tecnologia • sostituzione • competizione nel disegno • cambiamento tecnico guidato dalla comunità Selezione Guerra di posizione Disegno dominante Fonte: adattato da Tushman, Anderson (1986) COSTANTINO I settimana FORMICA Guerra di imitazione 141

DOMINANT DESIGN La formazione di nuove imprese è più comune prima che un’industria converga

DOMINANT DESIGN La formazione di nuove imprese è più comune prima che un’industria converga su un modello dominante 1. Primo, un disegno dominante limita gli approcci a disposizione degli imprenditori per sfruttare l'opportunità. Quindi quando l'industria è giovane, gli imprenditori possono proporre una ampia gamma di offerte dei prodotti. Una volta che emerge un disegno dominante, gli imprenditori possono invece proporre solo quei progetti che corrispondono all'approccio dominante. L'effetto vincolante dello sviluppo di un nuovo paradigma significa che il numero di nuove imprese con offerte alternative tende a decrescere dopo che il disegno dominante si è affermato. COSTANTINO FORMICA 142

DOMINANT DESIGN 2. Secondo, i nuovi sforzi organizzativi tendono essere più comuni prima che

DOMINANT DESIGN 2. Secondo, i nuovi sforzi organizzativi tendono essere più comuni prima che emerga un disegno dominante, perché il successo di una nuova impresa è aumentato dall’abilità di influenzare il disegno dominante. Quindi gli imprenditori vedono l'emergere di un disegno dominante come la prova che hanno perso la possibilità di influire in modo da aumentare la loro performance COSTANTINO FORMICA 143

DOMINANT DESIGN 3. Terzo, prima dell'emergere di un disegno dominante, le imprese non conoscono

DOMINANT DESIGN 3. Terzo, prima dell'emergere di un disegno dominante, le imprese non conoscono la struttura dei costi e la qualità del prodotto, che sono ancora fluidi, e ciò rende problematico un investimento su larga scala. Invece dopo che è emerso un disegno dominante, diventa molto più importante l'attenzione sui costi e quindi investimenti di grande scala diventano a loro volta più importanti, proprio in quanto economie di scala consentono di ridurre i costi unitari di produzione • Di conseguenza, dopo l'emergere di un disegno dominante le imprese esistenti si avvantaggiano. Ciò ovviamente mette in difficoltà i nuovi entranti COSTANTINO FORMICA 144

Teoria dei cicli economici di Kondratief Secondo la Teoria dei cicli economici introdotta da

Teoria dei cicli economici di Kondratief Secondo la Teoria dei cicli economici introdotta da Kondratief, l’innovazione è un effetto dello sviluppo economico che disegna delle onde durevoli della durata di 40 -60 anni in cui le innovazioni di base creano rivoluzioni tecnologiche a loro volta influenzano settori industriali e commerciali COSTANTINO FORMICA 145

Le 5 “long waves” di Kondratieff COSTANTINO FORMICA 146

Le 5 “long waves” di Kondratieff COSTANTINO FORMICA 146

Le 5 “long waves” di Kondratieff • Il ciclo del sistema economico avviene tramite

Le 5 “long waves” di Kondratieff • Il ciclo del sistema economico avviene tramite grandi rivoluzioni tecnologiche • 5 importanti cambiamenti rivoluzionari dalla fine del 1700 ad oggi • 5 paradigmi tecnologici che si sono succeduti – a partire dalla prima rivoluzione industriale – fino ad oggi • L’affermarsi di un nuovo paradigma tecnologico è legato all’esaurimento del potenziale innovativo del vecchio paradigma. Ogni nuovo paradigma tecnologico comporta, ad esempio, dei cambiamenti nei gusti dei consumatori, un’evoluzione delle abilità richieste ai lavoratori e nuovi prodotti che si affermano sul mercato COSTANTINO FORMICA 147

Il paradigma dell’Information and Communication Technology Alcuni effetti del nuovo paradigma • nuova progettazione

Il paradigma dell’Information and Communication Technology Alcuni effetti del nuovo paradigma • nuova progettazione di prodotti/processi (CE, comakership, …) • diminuzione dell’importanza della parte “meccanica” dei prodotti, aumento del contenuto “informativo” dei prodotti • maggiore integrazione: – tra le funzioni organizzative (team working, organizzazioni orizzontali, …) – interorganizzativa (passaggio da rapporti di fornitura tradizionali a rapporti di fornitura integrati) • espansione del mercato dei servizi ( ogni prodotto è un prodotto/servizio) • scambio di informazioni virtualmente senza limiti di spazio e di tempo • evoluzione dei gusti e dei comportamenti dei consumatori • nuovi modelli di business (es. e-business) COSTANTINO FORMICA 148

Differenze settoriali nelle opportunità tecnologiche Il tasso di progresso tecnologico differisce in maniera notevole

Differenze settoriali nelle opportunità tecnologiche Il tasso di progresso tecnologico differisce in maniera notevole da settore • • perché sono diverse la dimensione delle imprese e la struttura di mercato la dimensione del mercato e la crescita della domanda determinano il livello delle attività innovative è la tecnologia che determina i settori che ne fanno uso in alcuni casi è la tecnologia che stimola la domanda (visione tecnology push) e non la domanda a stimolare la tecnologia (visione demand pull) perché sono diverse la dimensione delle imprese (entità del valore aggiunto, volumi di vendita) e la struttura di mercato (margini operativi e tasso di profittabilità): quanto più elevato è il valore di queste variabili tanto maggiore è la necessità (possibilità) di alimentare il processo di innovazione la dimensione del mercato e la crescita della domanda determinano il livello delle attività innovative; il sostenimento di un tasso di crescita elevato porta le imprese a ricercare soluzioni innovative che riguardino sia i prodotti che i processi produttivi è la tecnologia che modella i settori; ad esempio, l’emergere di un nuovo paradigma tecnologico fa nascere/espandere i settori in cui è massimo l’utilizzo dei nuovi fattori chiave come è avvenuto nel caso delle fotocopiatrici (le ricerche di mercato non lasciavano presagire un successo così ampio) può essere la tecnologia a creare la domanda (visione technology push), e non viceversa (visione demand pull ) COSTANTINO FORMICA 149

SOLUZIONI AI PROBLEMI TECNOLOGICI fonte: Prof. Allen del MIT (1977) L’ 80% delle sorgenti

SOLUZIONI AI PROBLEMI TECNOLOGICI fonte: Prof. Allen del MIT (1977) L’ 80% delle sorgenti di nuove idee esterne: - Fornitori d’impianti 40% - Committenti finanziatori 30% - Consulenti, Università, ecc. 10% - La lettura dei libri e riviste tecniche - I contatti con i colleghi con i quali si è costituita una comunità di scambi d’informazioni tecnologiche COSTANTINO FORMICA 150

Le fonti delle innovazioni INTERNE ESTERNE R&S • Acquisizioni • Licenze • Brevetti •

Le fonti delle innovazioni INTERNE ESTERNE R&S • Acquisizioni • Licenze • Brevetti • Assunzione di personale dall’innovatore MISTE • Alleanze • Partnership • Reverse engineering • ………. . Filosofia “You can’t do it all” Alleanze con piccole imprese “research oriented” Tendenza verso l’acquisto esterno COSTANTINO FORMICA 151

COLLABORATIVE INNOVATION • Oggi, in un contesto sempre più globale, diviene sempre più complesso

COLLABORATIVE INNOVATION • Oggi, in un contesto sempre più globale, diviene sempre più complesso per la singola impresa gestire in maniera completamente autosufficiente i propri processi di innovazione • Una delle direttrici chiave che va emergendo in questo scenario è quella della collaborative innovation. Grazie proprio alle profonde trasformazioni intervenute negli ultimi anni nelle tecnologie di comunicazione, lo stesso cliente diviene parte integrante del processo di innovazione dell’impresa • Se in passato il cliente era ritenuto una fonte significativa di conoscenza per le imprese, dal momento che con le sue conoscenze, permetteva di testare i prodotti immaginati dall’industria prima di essere lanciati sul mercato e ne consentiva l’adeguamento a seconda degli spunti forniti, oggi le competenze del cliente, nonché appunto la possibilità tecnologica di impiegarle, divengono uno spunto imprescindibile per impostare l’innovazione COSTANTINO FORMICA 152

COLLABORATIVE INNOVATION • Sviluppo dell’innovazione in modo collaborativo • (CRM) Customer Relationship Management: interazione

COLLABORATIVE INNOVATION • Sviluppo dell’innovazione in modo collaborativo • (CRM) Customer Relationship Management: interazione con il cliente per una sua crescente soddisfazione e fidelizzazione • Implementazione strategia di marketing • Ruolo operativo del cliente: viene coinvolto nella creazione dell’offerta, creazione contenuti e comunità virtuali utenti/clienti/fans • Le competenze del cliente divengono momento imprescindibile per impostare l’innovazione • Estensione funzioni di marketing: verso le fasi a monte della catena del valore e oltre i confini aziendali COSTANTINO FORMICA 153

COLLABORATIVE INNOVATION • Ducati rappresenta un esempio di singolare rilievo. L’azienda di Bologna è

COLLABORATIVE INNOVATION • Ducati rappresenta un esempio di singolare rilievo. L’azienda di Bologna è divenuta nel corso degli ultimi anni una vera e propria enterteinment company in cui i propri clienti (i “fan”) svolgono un ruolo chiave nei processi di lancio, ma anche di miglioramento e a volte anche di sviluppo di prodotti nuovi. – Programmi di consulenza supportati da progettisti – Ducati Service – Forum tecnico e chat – Questionario on line per migliorare il sito Web – Sondaggi e sessioni di feedback – Design Your Dream Ducati – Ducati Garage Challenge – Team Virtuali – Mass customization del prodotto – Test di prodotto webbased – Processo di sviluppo nuovo prodotto • Il Tutte le risposte muovono dall’opportunità di perseguire strategie di innovazione collaborativa grazie all’affermazione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. COSTANTINO FORMICA 154

COLLABORATIVE INNOVATION • Wikinomics - È il mondo della collaborazione, della comunità, dell'auto-organizzazione che

COLLABORATIVE INNOVATION • Wikinomics - È il mondo della collaborazione, della comunità, dell'auto-organizzazione che si trasformano in forza economica collettiva di dimensioni globali. È il luogo in cui consumatori, lavoratori, fornitori, business partner e anche concorrenti sfruttano la tecnologia per innovare insieme. Questa nuova partecipazione sta cambiando il modo in cui beni e servizi vengono inventati, prodotti, commercializzati e distribuiti su scala globale • Crowdsourcing - L’’outsourcing di attività innovative ad una moltitudine di persone attraverso Internet • ICT e consumo: nuove geometrie di comunicazione • Le reti (comunità, blog, social software, web 2. 0) consentono rapporti interattivi fra il consumatore e l’impresa e fra i consumatori COSTANTINO FORMICA 155

COLLABORATIVE INNOVATION • Il ruolo delle comunità di consumatori • Le comunità virtuali di

COLLABORATIVE INNOVATION • Il ruolo delle comunità di consumatori • Le comunità virtuali di consumatori rimandano a una pluralità di funzioni: – Aggregare domanda su base globale – Ripensare la geometria dei flussi di comunicazione fra imprese e mercato – Dinamizzare il ciclo di innovazione delle imprese – Sviluppare servizi coerenti con le richieste emergenti a livello del collettivo COSTANTINO FORMICA 156

COLLABORATIVE INNOVATION Clienti innovatori • I lead user: – I clienti lead user sono

COLLABORATIVE INNOVATION Clienti innovatori • I lead user: – I clienti lead user sono coloro che manifestano bisogni originali prima del resto del mercato – Sono coloro che contribuiscono maggiormente a partecipare a processi collettivi di innovazione dialogando con altri consumatori e con le imprese • Attenzione dell’impresa verso i clienti innovatori (lead user) – Incentivazione intenzionale dell’attività degli innovatori – Selezionando le idee innovative generate in autonomia dai leadusers • I trend setter: posizione centrale nella rete sociale, ruolo di opinion leader COSTANTINO FORMICA 157

COLLABORATIVE INNOVATION • • Il caso Lego Factory Il progetto Factory di Lego si

COLLABORATIVE INNOVATION • • Il caso Lego Factory Il progetto Factory di Lego si basa su una strategia di valorizzazione della creatività degli utenti Ciascun iscritto alla community può scaricare il software di creazione dei modelli (nuove abitazioni, robot, scenari) Grazie al software può creare il proprio modello in digitale ed inviarlo a Lego che in due settimane consegna il kit per la costruzione del modello Ciascun modello innovativo viene ospitato nelle pagine della community è può essere comprato da altri utenti. Il creatore riceve in cambio una royalty COSTANTINO FORMICA 158

COLLABORATIVE INNOVATION Threadless: user-generated t-shirt • • Submission di design per magliette personalizzate I

COLLABORATIVE INNOVATION Threadless: user-generated t-shirt • • Submission di design per magliette personalizzate I design più votati vengono prodotti in serie limitate L’autore del design vincente viene ricompensato con 2000$ La community vota i design preferiti e manda le proprie foto (o filmati) con la maglietta desiderata che contribuisce ad accrescere il punteggio del design Progettazione in rete: Ikea Planner Programma gratuito che permette di arredare il proprio ufficio. Consente di stampare la pianta e il dettaglio dei singoli mobili o di provare ad arredare un ambiente sulla carta e poi, recandosi da Ikea per acquistare i pezzi, costruire da soli i mobili COSTANTINO FORMICA 159

COLLABORATIVE INNOVATION Wikipedia: mass collaboration • La versione inglese di Wikipedia conta oltre 3

COLLABORATIVE INNOVATION Wikipedia: mass collaboration • La versione inglese di Wikipedia conta oltre 3 milioni di voci, le versioni in altre lingue sono oltre le 300 mila voci ciascuna • In totale Wikipedia conta 9 milioni di voci, 10 milioni di utenti registrati, oltre 4 mila amministratori • Nata come enciclopedia libera e priva di regole, oggi ha un sistema di governance abbastanza complesso per ridurre inaffidabilità e vandalismi COSTANTINO FORMICA 160

COLLABORATIVE INNOVATION Netscape navigator 3. 0 • 1997: Netscape 3. 0 fu lanciato sul

COLLABORATIVE INNOVATION Netscape navigator 3. 0 • 1997: Netscape 3. 0 fu lanciato sul mercato con coinvolgimento di utenti fedeli al sito che accedevano via Web alla versione Beta. Tutte le versioni successive hanno avuto lo stesso sviluppo ottenendo un prototipo/prodotto quasi perfetto per il mercato, riducendo tempi di sviluppo da 9 a 7 mesi Marvel • Marvel. com ha comunità online in cui si può far impostare agli utenti la parte conclusiva dei fumetti in uscita • L’azienda chiede agli utenti di immaginare i disegni più coerenti o riempire i fumetti contenuti • Grazie ai software di content analysis definisce nel modo più coerente con il mercato la parte conclusiva delle storie COSTANTINO FORMICA 161

COLLABORATIVE INNOVATION Open Source System (OSS) “For most of its user the Net is

COLLABORATIVE INNOVATION Open Source System (OSS) “For most of its user the Net is somewhere to work, play, love, learn and discuss with other people. Unrestricted by physical distance, they collaborate with each other without the direct mediation of money or politics. Unconcerned about copyright, they give and receive information without thought of payment” (Barbrook ’ 98) COSTANTINO FORMICA 162

COLLABORATIVE INNOVATION Open Source System (OSS) Motivi della partecipazione • Le motivazioni individuali dei

COLLABORATIVE INNOVATION Open Source System (OSS) Motivi della partecipazione • Le motivazioni individuali dei programmatori spesso includono divertimento e “soddisfazione artistica di fare un bel software e farlo funzionare” • La comunità motiva il contributo individuale e crea apprendimento sociale attraverso feedback e rinforzo • Basate sulla reputazione: si collabora con altri per incrementare status di cooperatore che è un riconoscimento interno • Benefici da produzione di innovazione superiori ai costi di partecipazione al progetto • Diffusione dell’innovazione in grado di competere con distribuzioni commerciali • Ecosistema OSS ha avuto particolare successo dopo che IBM, HP, Intel hanno fornito tecnologia, marketing, prodotti complementari e professionalità in Linux COSTANTINO FORMICA 163

COLLABORATIVE INNOVATION Innovare con i consumatori: strategie • In relazione alla diversa intensità di

COLLABORATIVE INNOVATION Innovare con i consumatori: strategie • In relazione alla diversa intensità di interazione tra impresa e comunità di lead users possiamo individuare tre opzioni strategiche prevalenti: – Innovazione collaborativa: imprese e lead users interagiscono per elaborare nuovi progetti e nuove soluzioni da proporre ad un mercato più ampio (es. Ducati) – Toolkits for innovation: l’impresa affida al consumatore l’onere di innovare attraverso la fornitura di software e strumenti per la progettazione (Lego, Ikea, Threadless) e vende in seguito il prodotto personalizzato – Innovation by users and for users: i progetti innovativi sono avviati e gestiti direttamente dai consumatori (Wikipedia) COSTANTINO FORMICA 164

COLLABORATIVE INNOVATION PROSPETTIVA TRADIZIONALE CO 0 LLABORATIVE INNOVATION IN RETE Approccio all’innovazione Centrato sull’azienda

COLLABORATIVE INNOVATION PROSPETTIVA TRADIZIONALE CO 0 LLABORATIVE INNOVATION IN RETE Approccio all’innovazione Centrato sull’azienda Centrato sul cliente Ruolo del cliente Passivo (input per creare e testare prodotti) Attivo: partner dell’innovazione Direzione dell’interazione A una via: dal cliente all’impresa A due vie: dialogo Intensità dell’interazione Episodica Continuativa Ricchezza dell’interazione Focus sulla conoscenza individuale Focus sulla conoscenza sociale, esperienziale Ampiezza e raggio d’azione del pubblico raggiunto Interazione diretta con clienti attuali Interazione diretta anche con prospect COSTANTINO FORMICA 165

Innovazione aperta “Open Innovation” Un nuovo paradigma con molteplici significati. Il termine nasce nel

Innovazione aperta “Open Innovation” Un nuovo paradigma con molteplici significati. Il termine nasce nel 2003 e l'autore è Henry Chesbrough, professore e direttore esecutivo del "Center for Open Innovation at Berkeley" che scrive il libro dal titolo “Open innovation: the new imperative for creating and profiting from technology” “un paradigma che afferma che le imprese possono e debbono fare ricorso ad idee esterne, così come a quelle interne, ed accedere con percorsi interni ed esterni ai mercati, se vogliono progredire nelle loro competenze tecnologiche” COSTANTINO FORMICA 166

Le basi dell’Open Innovation • CONDIVISIONE - Ciò che è importante per un’azienda è

Le basi dell’Open Innovation • CONDIVISIONE - Ciò che è importante per un’azienda è la sua capacità di effettuare un vero e proprio scambio tra le sue risorse interne ed il patrimonio delle conoscenze ed esperienze acquisite dall’esterno, in base ad un concetto di condivisione e collaborazione. La condivisione delle proprietà intellettuali consente alle aziende di trovare la migliore soluzione alle proprie problematiche, in un’ottica secondo la quale ciò che proviene dall’esterno contribuisce a migliorare e consente di implementare ciò che è già disponibile all’interno dell’azienda. Tutto ciò avviene attraverso la scelta di talenti adatti a risolvere una determinata problematica aziendale • WEB 2. 0, NETWORKING E CROWDSOURCING - Grazie al web 2. 0 possiamo interagire non solo con un nucleo di persone che già conosciamo, ma anche con persone attive sul web a livello globale COSTANTINO FORMICA 167

Le basi dell’Open Innovation • TALENTO E MOTIVAZIONE - Se non c’è talento non

Le basi dell’Open Innovation • TALENTO E MOTIVAZIONE - Se non c’è talento non ci possono essere risultati. Le persone, i talenti, vengono motivati mediante l’assegnazione di un premio in denaro e attraverso la loro sponsorizzazione • Qualora fosse richiesto, esiste anche la possibilità per il solutore selezionato – la cui proposta di soluzione/innovazione sia stata approvata dall’azienda richiedente – di poter continuare a collaborare come freelance o come dipendente di quella data azienda • L’idea è quella di indurre le persone a trovare soluzioni motivandole attraverso una politica di incentivi che risulti interessante e stimolante COSTANTINO FORMICA 168

Le basi dell’Open Innovation • Incontro tra aziende e solutori - I candidati solutori

Le basi dell’Open Innovation • Incontro tra aziende e solutori - I candidati solutori partecipano in modo attivo al network proponendo il loro curriculum on line, descrivendo se stessi dettagliatamente attraverso il loro profilo. Sono persone che amano le sfide. Il selezionatore fa la ricerca in base alle sue esigenze, al tipo di istruzione, alle competenze, ecc. Attraverso questo tipo di ricerca si conoscono i singoli profili del pool di persone esperte • Esistono due gruppi di talenti: Problem Solver e Free Agent COSTANTINO FORMICA 169

Esperienze concrete di Open Innovation Procter & Gamble: catturare le idee dal mondo •

Esperienze concrete di Open Innovation Procter & Gamble: catturare le idee dal mondo • Ace, AZ, Braun, Dash, Duracell, Gillette, Herbal Essences, Hugo Boss profumi, Iams, Infasil, Kukident, Lacoste, Laura Biagiotti profumi, Lenor, Lines, Mastro Lindo, Max Factor, Oil of Olaz, Oral B, Pampers, Pantene, Pringles, Swiffer, Tampax, Tempo, Wella, Viakal, Vicks Sinex, ecc • Da molti anni la Procter & Gamble fa un ricorso strategico all’innovazione aperta utilizzando un sito dove è possibile sottoporre idee per nuovi prodotti. Il suo nuovo paradigma, ovvero "catturare le idee dal mondo” attraverso la “connessione in Rete”. In pochi anni idee dal mondo” attraverso la “connessione in Rete”. una grande trasformazione. Prima fra tutte, la nascita di “broker” dell’innovazione come, ad esempio, Innocentive, Inno. Crowding, Yet 2 com che collegano le “reti d’innovatori” con i grandi committenti multinazionali COSTANTINO FORMICA 170

Esperienze concrete di Open Innovation Oggi le aziende europee che hanno scelto di sfruttare

Esperienze concrete di Open Innovation Oggi le aziende europee che hanno scelto di sfruttare le risorse dell’Open Innovation sono numerose: Unilever, Lego, Philips, Daimler, Electrolux, Swarovskj, Basf, Danfoss, Reckit Benckiser, Elektro-Werk, Alcatel, Ryan Air Secondo la loro esperienza “collaborare con le migliori menti fa la differenza e nessuna azienda da sola lo potrebbe fare. E spesso le soluzioni possono arrivare da fonti assolutamente inaspettate” COSTANTINO FORMICA 171

Piano per lo sviluppo, competitività imprese e semplificazione vita delle famiglie • Ridurre entro

Piano per lo sviluppo, competitività imprese e semplificazione vita delle famiglie • Ridurre entro il 2012 i costi gravanti sulle imprese del 25% (circa 68 miliardi di euro l’anno), e semplificare le procedure per le piccole e medie imprese (con un risparmio stimato di almeno 17 miliardi di euro): è l’obiettivo del ''Piano per la semplificazione amministrativa 2010 -2012'', presentato dal ministro per la Pubblica amministrazione, Brunetta, per liberare risorse per lo sviluppo, aumentare la competitività delle imprese e semplificare la vita quotidiana delle famiglie • Brunetta: “I risultati del Piano saranno realizzati in stretta collaborazione con tutti gli altri ministeri interessati; si tratta di una riforma a costo zero, indispensabile per consentire al Paese di agganciare la ripresa e attrarre nuovi investimenti, in coerenza con i programmi stabiliti a livello comunitario” COSTANTINO FORMICA 172

Piano per lo sviluppo, competitività imprese e semplificazione vita delle famiglie • • Il

Piano per lo sviluppo, competitività imprese e semplificazione vita delle famiglie • • Il Piano prevede tre linee di azione: 1) La misurazione e riduzione degli oneri amministrativi in tutte le materie di competenza statale. Restano ancora da misurare gli oneri nelle aree sicurezza sul lavoro, prestazioni per i disabili, agricoltura, trasporti, sviluppo economico, interno, salute, statistica, giustizia ed economia e finanze. • 2) L'estensione della misurazione e delle riduzione degli oneri alle Regioni e agli enti locali. • 3) La semplificazione per le PMI con l'obiettivo di eliminare gli adempimenti inutili o eccessivi in base a un criterio di proporzionalità negli adempimenti amministrativi, in relazione alla dimensione dell'impresa e al settore produttivo in cui opera ed alle esigenze di tutela degli interessi pubblici: i primi regolamenti di semplificazioni sono previsti in materia di ambiente, vigili del fuoco e sicurezza sul lavoro • Dossier “Semplificazione amministrativa: Brunetta presenta il Piano 2010 – 2012” COSTANTINO FORMICA 173

Innovazione nella Pubblica Amministrazione: Regione Campania PROTOCOLLO D’INTESA tra il Ministro per la pubblica

Innovazione nella Pubblica Amministrazione: Regione Campania PROTOCOLLO D’INTESA tra il Ministro per la pubblica amministrazione e l’ innovazione e il Presidente della Regione Campania Napoli, 19 novembre 2008 COSTANTINO FORMICA 174

Innovazione nella Pubblica Amministrazione: Regione Campania Piano industriale per l’innovazione passa: • dalla logica

Innovazione nella Pubblica Amministrazione: Regione Campania Piano industriale per l’innovazione passa: • dalla logica dell’offerta a quella domanda • dalla logica dei prototipi a quella dei servizi per i cittadini e le imprese • da 1. 000 progetti costruiti sulla logica dell’offerta a 60 intese con amministrazioni centrali, regioni e comuni capoluogo costruite sulle esigenze della domanda • dalla sperimentazione alla standardizzazione • Per quanto concerne le regioni s’intende stipulare accordi con tutte le regioni italiane sui grandi temi infrastrutturali dell’innovazione, che tengano conto delle specificità dei territori COSTANTINO FORMICA 175

Innovazione nella Pubblica Amministrazione: Regione Campania • Le prime intese riguardano due grandi regioni

Innovazione nella Pubblica Amministrazione: Regione Campania • Le prime intese riguardano due grandi regioni capofila del nord e del sud Italia: la Lombardia e la Campania • L’intesa con la Regione Lombardia è stata firmata il 10 novembre 2008 • Gli interventi infrastrutturali di base concordati per abilitare l’innovazione nel territorio sono: – La carta nazionale e regionale dei servizi: per l’erogazione dei servizi pubblici: come carta dei trasporti, per la prenotazione dei servizi sanitari; – La cooperazione applicativa su SPC: per consentire alla PA di rivolgersi ai cittadini come un interfaccia unica. – La dematerializzazione: dei documenti, di processi e procedimenti amministrativi della PA; – L’integrazione delle banche dati: integrazione delle anagrafi, del catasto digitale, dei dati territoriali, etc. ; – La Banda larga: lo sviluppo di infrastrutture e servizi a banda larga come condizione abilitante per il superamento del digital divide nel Paese. COSTANTINO FORMICA 176

Innovazione nella Pubblica Amministrazione: Regione Campania • Il protocollo Campania prevede la realizzazione di

Innovazione nella Pubblica Amministrazione: Regione Campania • Il protocollo Campania prevede la realizzazione di 4 progetti 1. CNS/CRS • La Campania considera la CNS – carta nazionale dei servizi/CRS – carta regionale dei servizi, uno strumento prezioso di identificazione e di accesso ai servizi digitali, basilari per tutte le problematiche coinvolgono cittadini, imprese e professionisti. Si intende permettere al cittadino di accedere tramite CNS alla rete integrata dei servizi sanitari (CUP integrato regionale, Rete dei Medici, servizi di telemedicina): ogni attore opportunamente identificato attraverso la Carta potrà accedere in modalità sicura al processo sanitario e completare le attività all’interno del processo stesso. La CRS potrà inoltre essere usata per accedere a servizi per il trasporto pubblico COSTANTINO FORMICA 177

Innovazione nella Pubblica Amministrazione: Regione Campania 2. Servizi basati sull’integrazione delle banche dati •

Innovazione nella Pubblica Amministrazione: Regione Campania 2. Servizi basati sull’integrazione delle banche dati • Integrazione delle anagrafi e servizi di circolarità anagrafica - L’intervento è rivolto alla valorizzazione ed evoluzione dell’enorme patrimonio informativo (anagrafico, sanitario, sociale, …) interno alle innumerevoli banche dati presenti nel settore pubblico • Catasto digitale - tenendo conto delle implicazioni sui comuni La Regione Campania prevede la costituzione di piattaforme tecnologiche aperte e capaci di rendere interoperabili i sistemi presenti nei Comuni con i sistemi dell’Agenzia del Territorio • Trascrizione telematica verso registi pubblici (genio civile) - Attraverso strumenti di cooperazione applicativa tra i sistemi informatici degli Enti locali ed Unioncamere sarà garantita la piena integrazione dei servizi di trascrizioni telematiche nei registri pubblici da parte delle imprese e l’accesso degli Enti locali al registro delle imprese. COSTANTINO FORMICA 178

Innovazione nella Pubblica Amministrazione: Regione Campania 4. La Banda Larga • L’infrastruttura in banda

Innovazione nella Pubblica Amministrazione: Regione Campania 4. La Banda Larga • L’infrastruttura in banda larga, ivi compresi tutti i servizi rivolti a cittadini ed imprese in banda larga, rappresenta un grande progetto per il territorio regionale avente come obiettivo quello di rafforzare la e-democracy e la cittadinanza digitale, abbattendo ogni barriera che impedisce l'accesso alla rete ad aree territoriali geograficamente e/o economicamente disagiate, producendo “divario digitale” ed emarginazione. Si intende dunque investire in servizi prioritari quali l’e. Health, la sicurezza e l’infomobilità per supportare lo sviluppo dell’infrastruttura regionale in larga banda COSTANTINO FORMICA 179

Innovazione nella Pubblica Amministrazione: Regione Campania 3. Il potenziamento del progetto per l’accesso territoriale

Innovazione nella Pubblica Amministrazione: Regione Campania 3. Il potenziamento del progetto per l’accesso territoriale alla rete Internet ed ai servizi • La Regione Campania intende potenziare il sistema di accesso alla rete Internet e ai servizi per la riduzione del digital-divide e la promozione dell’utilizzo di servizi digitali avanzati, attualmente composta da circa 70 sedi con la presenza di tutor in tutto il territorio campano COSTANTINO FORMICA 180