A D HD UOC Materno Infantile Et Evolutiva

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A D HD UOC Materno Infantile, Età Evolutiva e Famiglia. Neuropsichiatria Infantile ULSS 20

A D HD UOC Materno Infantile, Età Evolutiva e Famiglia. Neuropsichiatria Infantile ULSS 20 A cura di: Dott. ssa Paola Tomba

ADHD (Attention Deficit Hyperactivity Disorder), o Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività (DDAI)

ADHD (Attention Deficit Hyperactivity Disorder), o Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività (DDAI) è un disturbo specifico evolutivo dell’autocontrollo di origine neurobiologica che insorge nell’infanzia, “interferisce con il normale sviluppo psicologico del bambino ed ostacola lo svolgimento delle comuni attività quotidiane” [Marzocchi, 2003]

Equivoci frequenti ü Il bambino ADHD è sempre distratto e agitato ü è dispettoso

Equivoci frequenti ü Il bambino ADHD è sempre distratto e agitato ü è dispettoso e si oppone sempre a quanto gli viene proposto ü è maleducato, pigro e poco motivato ü l'ADHD scompare con l’età ü è un'invenzione di medici e psicologi ü si tratta di un'incapacità educativa dei genitori.

SINTOMI Disattenzione No dialogo interno comportamento Iperattività Impulsività Difficoltà di AUTOREGOLAZIONE emozioni attenzione

SINTOMI Disattenzione No dialogo interno comportamento Iperattività Impulsività Difficoltà di AUTOREGOLAZIONE emozioni attenzione

A utoregolazione Comandi verbali Istruzioni altri Autocomandi Autoistruzioni a bassa voce Dialogo interno Istruzioni

A utoregolazione Comandi verbali Istruzioni altri Autocomandi Autoistruzioni a bassa voce Dialogo interno Istruzioni interne /automatiche

Difficoltà di autoregolazione Concentrazione e attenzione sostenuta nel tempo livello di motivazione Gestione delle

Difficoltà di autoregolazione Concentrazione e attenzione sostenuta nel tempo livello di motivazione Gestione delle emozioni pianificazione e soluzione di problemi livello di autostima Il bambino non riesce a regolare: impulsività comportamento sociale comportamento motorio

Tipi di Attenzione en let ut ft i h a tiv a S liz

Tipi di Attenzione en let ut ft i h a tiv a S liz za t ca a is iv nd Co a ATTENZIONE Fo st Se So

SINTOMI Disattenzione Iperattività Impulsività causano spesso: Difficoltà scolastiche Difficoltà relazionali Bassa autostima Disturbi del

SINTOMI Disattenzione Iperattività Impulsività causano spesso: Difficoltà scolastiche Difficoltà relazionali Bassa autostima Disturbi del comportamento

La percezione di se’ Numerosi fallimenti e frustrazioni Calo di autostima Circolo Vizioso pericoloso

La percezione di se’ Numerosi fallimenti e frustrazioni Calo di autostima Circolo Vizioso pericoloso Globale peggioramento dell’immagine di sé e comparsa di contenuti depressivi e ansiosi Estensione del senso di fallimento ad altre competenze

Come si sente il Bambino • Non mi piace fare i compiti, non sono

Come si sente il Bambino • Non mi piace fare i compiti, non sono capace • É inutile studiare tanto domani non ricordo • Non sono come i miei compagni • Tutti dicono che sono cattivo • È sempre colpa mia • Spesso mi rifiutano

evoluzione sintomi Infanzia Età adulta • Iperattività motoria irrequietezza • Aggressività • Bassa tolleranza

evoluzione sintomi Infanzia Età adulta • Iperattività motoria irrequietezza • Aggressività • Bassa tolleranza alle frustrazioni • Impulsività • Facile distraibilità • Inattenzione • Annoiarsi facilmente • Impazienza • Insofferenza

Indicatori di rischio per gli Insegnanti: • continua distrazione e necessità di ripetute sollecitazioni

Indicatori di rischio per gli Insegnanti: • continua distrazione e necessità di ripetute sollecitazioni • compiti svolti frettolosamente e con molti errori • frequenti interventi ma poco chiari • disimpegno nonostante le buone capacità • dimentica spesso i materiali • caotico e disorganizzato, grafia poco chiara • non tollera le frustrazioni

Come procedere? Servizio territoriale BAMBINO SCUOLA GENITORI ULSS 20

Come procedere? Servizio territoriale BAMBINO SCUOLA GENITORI ULSS 20

MODELLO DI LAVORO SUL PROBLEMA DELL’ADHD in collaborazione con FAMIGLIA GENITORI Interventi ULSS 20

MODELLO DI LAVORO SUL PROBLEMA DELL’ADHD in collaborazione con FAMIGLIA GENITORI Interventi ULSS 20 Interventi Diagnosi Parent Training + Interventi USP di Verona Formazione scuola Tutor Terapia TCC farmaci Insegnanti di classe BAMBINO +Consulenza singoli casi Consulenza

INTERVENTI TERAPEUTICI Possono essere rivolti a: Psicoterapia cognitivo-comportamentale Bambino Farmacologico Genitori Insegnanti Parent Training

INTERVENTI TERAPEUTICI Possono essere rivolti a: Psicoterapia cognitivo-comportamentale Bambino Farmacologico Genitori Insegnanti Parent Training Teacher Training

Interazioni bambino-ambienti: Famiglia Coetanei BAMBINO Società Scuola

Interazioni bambino-ambienti: Famiglia Coetanei BAMBINO Società Scuola

Che cos’è la TCC? REBT Terapia Razionale-Emotiva Modello A-B-C A (situazione) Eventi scatenanti B

Che cos’è la TCC? REBT Terapia Razionale-Emotiva Modello A-B-C A (situazione) Eventi scatenanti B C (conseguenze) (pensieri disfunzionali) Convinzioni raz. e ir. Comportamenti + Emozioni Tecniche: Ristrutturazione Cognitiva Coping Modellamento (Dialogo Interno)

Elementi: PENSIERI Essere umano EMOZIONI COMPORTAMENTI

Elementi: PENSIERI Essere umano EMOZIONI COMPORTAMENTI

A B (evento scatenante) C (conseguenze) (comportamento negativo) Evitare o Contenere Modi corretti di

A B (evento scatenante) C (conseguenze) (comportamento negativo) Evitare o Contenere Modi corretti di reagire lieve Piano d’azione (5 passi) 1. 2. 3. 4. 5. Qual è il problema? Cosa posso fare? Cosa succederà se…? Cosa decido di fare? Come ha funzionato? Ignorare autoistruzioni dare sempre dei feedback per ogni azione grave Punizione

1. Psicoterapia cognitivocomportamentale col bambino Tecniche messe in atto in situazioni di gioco e

1. Psicoterapia cognitivocomportamentale col bambino Tecniche messe in atto in situazioni di gioco e di esercizi simili ad attività scolastiche: Problem Solving Riflessioni sulle proprie esperienze 5 fasi Autoistruzioni verbali Training Assertività

Esempio: Situazione: un compagno mi ha stuzzicato Cosa ho fatto? Comportamento problema: Mi sono

Esempio: Situazione: un compagno mi ha stuzzicato Cosa ho fatto? Comportamento problema: Mi sono arrabbiato e l’ho picchiato E’ stato un successo? NO Cosa potevo fare? SI Il mio comportamento è corretto

Fare finta di nulla Chiedere perché Dirgli che ero arrabbiato e andare dalla maestra

Fare finta di nulla Chiedere perché Dirgli che ero arrabbiato e andare dalla maestra CONSEGUENZE Ha continuato Per un po’ e poi Si è stancato Non ha saputo dare una risposta ed è scappato Qual è la più conveniente? SCELTA La maestra lo punisce

AUTOISTRUZIONI FERMATI ! GUARDA ! ASCOLTA ! PENSA! AGISCI!

AUTOISTRUZIONI FERMATI ! GUARDA ! ASCOLTA ! PENSA! AGISCI!

OBIETTIVI: migliorare i tempi di attenzione; favorire il controllo motorio; contenimento delle emozioni; abituare

OBIETTIVI: migliorare i tempi di attenzione; favorire il controllo motorio; contenimento delle emozioni; abituare al rispetto delle regole; ridurre il ricorso ad atteggiamenti e risposte non adeguati; reinserimento del bambino nell’ambiente sociale; promuovere la motivazione incrementando l’autostima.

2. Parent Training è un percorso formativo con il quale si insegnano ai genitori

2. Parent Training è un percorso formativo con il quale si insegnano ai genitori delle abilità di gestione delle situazioni problematiche familiari e di modifica dei comportamenti inappropriati (iperattivi e distruttivi).

Obiettivi: comprendere e ridurre i problemi del bambino individuare le strategie più adeguate atteggiamento

Obiettivi: comprendere e ridurre i problemi del bambino individuare le strategie più adeguate atteggiamento positivo affrontare l’isolamento familiare stimolare la riflessione, organizzazione delle attività coerenza nei metodi educativi; strutturare l’ambiente familiare dialogo, discussione costruttiva, controllo della rabbia.

Percorso: 1 - LA COMPRENSIONE DEL PROBLEMA → informazioni corrette sul training, sul ADHD

Percorso: 1 - LA COMPRENSIONE DEL PROBLEMA → informazioni corrette sul training, sul ADHD 2 - DISCUSSIONE SU ATTEGGIAMENTI, CREDENZE E COMPORTAMENTI 3 - LA COMPLESSITA’ DEL PROBLEMA → aspettative realistiche, caratteristiche positive del bambino 4 - SCELTE EDUCATIVE CHE FAVORISCONO L’AUTOREGOLAZIONE → ambiente prevedibile, routinario, l’utilizzo delle gratificazioni, di feedback sul comportamento, tempo privilegiato

5 - INDIVIDUARE I COMPORTAMENTI NEGATIVI DEL BAMBINO → specificità, priorità, differenziazione tra comp.

5 - INDIVIDUARE I COMPORTAMENTI NEGATIVI DEL BAMBINO → specificità, priorità, differenziazione tra comp. lievemente negativi e gravem. Negativi 6 – APPRENDERE STRATEGIE DI GESTIONE → costo della risposta, time-out, sistema a punti 7 - AGIRE D’ANTICIPO E CON UN PIANO IN TESTA → l’analisi degli antecedenti e delle conseguenze nelle situazioni problematiche 8 - IL GENITORE DIVENTA MODELLO di problem solving, esemplificandone l’uso in situazioni reali

3. Teacher Training Ø Formazione insegnanti procedure focalizzate sul comportamento del bambino Ø Gestione

3. Teacher Training Ø Formazione insegnanti procedure focalizzate sul comportamento del bambino Ø Gestione delle attività che coinvolgono tutta la classe

OBIETTIVI: q Conoscere il disturbo q Comprendere i processi cognitivi che sottendono i comportamenti

OBIETTIVI: q Conoscere il disturbo q Comprendere i processi cognitivi che sottendono i comportamenti q Apprendere strategie efficaci per gestirlo q Conoscere le caratteristiche di apprendimento del bambino ADHD q Prestare attenzione alla dimensione psicologica

Comportamento del bambino 3 tipi di reazioni: Premiare (R. sociale o materiale) comportamenti appropriati

Comportamento del bambino 3 tipi di reazioni: Premiare (R. sociale o materiale) comportamenti appropriati Ignorare comportamenti lievemente negativi Punire (costo della risposta, Time out) comportamenti gravemente negativi Sistema a punti Fornire alternativa corretta e feedback specifico

Cosa può fare l’insegnante? Instaurare routine Stabilire spazi Insegnante Stabilire regole (visive) Fornire feedback

Cosa può fare l’insegnante? Instaurare routine Stabilire spazi Insegnante Stabilire regole (visive) Fornire feedback

se u a p ioni ndo z e l le ia e b t

se u a p ioni ndo z e l le ia e b t n m a a Dur enti e c ento di u freq so argom o spes studi ie t n ere o c nti i e im tant d e os vv c o r P Non sosti tuirsi mai a loro ma aiutarli a d organiz zarsi Mantenere il contatto visivo Mostr arsi in corag Favorire es o t t i m perienze isti su gianti e ll capac positive di ità lim e loro socializzaz rimpro itando i ione veri Suggerimenti: Diversificazione degli obiettivi comportamentali ed adattativi rispetto a quelli di apprendimento Essere molto chiari nel dare le istruzioni Evitar e trop inform pe azioni alla vo lta Usa caso re sche Strutturare mi r di p l’aula e la iass iù co u mpi lezione ti ini ntivi e ziar e da scalett e in l più diffic ile Agire ma i t s o t u a ’ sull di e i r a se n u ire r r e e g p g i u S ch truc are ad r impa arare imp

Le regole efficaci • espresse comp. positivi, non divieti • poche e rilevanti (5

Le regole efficaci • espresse comp. positivi, non divieti • poche e rilevanti (5 o 6) • brevi, semplici e chiare • descrivono le azioni in modo operativo • usano simboli, immagini, foto - Durante la lezione si sta in silenzio - Si ascolta - Si guarda la maestra - E si sta seduti

Se mi dici una cosa, posso dimenticarla. Se me la mostri, può darsi che

Se mi dici una cosa, posso dimenticarla. Se me la mostri, può darsi che me la ricordi. Ma se mi coinvolgi, non la dimenticherò mai più. Tagore

Bibliografia Corbo S. et al. (2002), Il bambino iperattivo e disattento: come riconoscerlo ed

Bibliografia Corbo S. et al. (2002), Il bambino iperattivo e disattento: come riconoscerlo ed intervenire per aiutarlo, ed. Franco. Angeli. Di Pietro M. , Bassi E. e Filoramo G. (2001), L’alunno iperattivo in classe, ed. Erickson. Di Pietro M. e Rampazzo L. (1997), Lo stress dell’insegnante, ed. Erickson. C. Cornoldi, T. De Meo, F. Offredi e C. Vio (2001), Iperattività e autoregolazione cognitiva, ed. Erickson. Marzocchi G. M. (2003), Bambini disattenti e iperattivi. Cosa possono fare per loro genitori, insegnanti e terapeuti, ed. Il Mulino.

Siti da visitare… www. aidai. org www. aidaiassociazione. com www. aifa. it www. airipa.

Siti da visitare… www. aidai. org www. aidaiassociazione. com www. aifa. it www. airipa. it www. iss. it/adhd www. sinpia. eu