Che cos Legalit 1 Tutti sono uguali di
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Che cos’è?
Legalità • • 1) Tutti sono uguali di fronte alla legge 2) Nessuno è al di sopra della legge 3) Tutti sono tenuti a rispettare le leggi 4) E’ un principio alla base della concordia, della fiducia e della sicurezza collettive
La Legalità • Noi nasciamo con la capacità di operare delle scelte • Ciascuna di esse porta delle conseguenze
Due strade opposte • La legalità: • Conviene a tutti • Si contribuisce a creare una società in cui poter vivere in sicurezza e serenità • Si predilige un modello di vita positivo e costruttivo
Illegalità • 1) Condizione di emarginato • 2) crea una società basata violenza e sulla paura • 3) paga molto care le sue scelte sulla
La Mafia • • 1) Criminalità organizzata, più persone tra loro ASSOCIAZIONI A DELINQUERE ASSOCIAZIONI TERRORISTICHE ASSOCIAZIONI MAFIOSE
La Mafia • • 1) Estorsione 2) Usura 3) Traffico di stupefacenti 4) Sfruttamento della prostituzione 5) Traffico d’armi 6) Scommesse illegali 7) Gestione del gioco d’azzardo
La Mafia • • 8) Sfruttamento degli immigrati irregolari 9) Abusivismo edilizio 10) La gestione illegale degli appalti pubblici 11) Il riciclaggio di denaro sporco
La Mafia • Purtroppo la Mafia entra nei luoghi di potere • CORRUZIONE DI UN POLITICO IN CAMBIO DI FAVORI
La Mafia • ENTRARE NELLA MAFIA VUOL DIRE PERDERE LA PROPRIA LIBERTA’
La Mafia • Purtroppo coinvolgimento dei più giovani nelle reti mafiose • Ragazzi che abbandonano la scuola, in cambio di denaro vengono addestrati come soldati • LA LORO VITA E’ IN COSTANTE PERICOLO
L’Omertà • Coloro che sono stati testimoni di fatti criminosi, fingono di non aver visto nè sentito nulla per paura di ritorsioni e vendette
Le associazioni mafiose • • 1) COSA NOSTRA (Sicilia) 2) LA CAMORRA (Campania) 3) LA ‘ NDRANGHETA (Calabria) 4) LA SACRA CORONA UNITA (Puglia)
Peppino Impastato (1948 -1978) Giornalista, conduttore radiofonico e attivista italiano, membro di Democrazia Proletaria e noto per le sue denunce contro le attività di Cosa Nostra.
Gaetano Badalamenti, soprannominato don Tano 1923 – 2004 • Boss mafioso che ordinò l’uccisione di Peppino Impastato (La sua casa distava 100 passi da quella degli Impastato). Caso archiviato due volte, 1984 e 1992.
Peppino Impastato (1948 -1978) « (. . . ) Io voglio scrivere che la mafia è una montagna di merda! Noi ci dobbiamo ribellare. Prima che sia troppo tardi! Prima di abituarci alle loro facce! Prima di non accorgerci più di niente! (. . . )“„La mafia uccide, il silenzio pure. “ Così arrivammo al centro di Mafiopoli, la turrita città piena di gente, che fa per professione l’ingannapopoli. Il grande capo, Tano seduto, si aggira come uno sparviero nella piazza, mentre la commissione edilizia è riunita. Si aspetta il grande verdetto. A Mafiopoli si coltiva un ortaggio speciale: il mafio: incrocio tra carciofo, pallone gonfiato e lupara. Ascoltiamo adesso l’inno nazionale di Mafiopoli [suono dello scarico del cesso] (Peppino impastato a Radio Aut)
Don Pino Puglisi (1937/1993) Ha cercato di togliere i giovani alla Mafia con le sue attività e giochi. Gli vuole far capire che si può ottenere rispetto dagli altri anche senza essere criminali. 15 settembre 1993 viene ucciso.
Roberto Di Bella (giudice minorile) Liberi di scegliere!!!! Il giudice del Tribunale per i Minorenni, prima a Reggio Calabria, ora a Catania, ha usato la legge per dare la libertà a tanti “figli della ’Ndrangheta”. Li allontana dalla famiglia di origine
LIBERI DI SCEGLIERE DOMENICO: «Ho tentato di uccidere mia madre. . non riuscivo a sopportare il disonore. Lei aveva lasciato mio padre e nel paese tutti dicevano che era una poco di buono. Pensavo che solo uccidendola potevo salvare il mio onore. Quello della mia famiglia. Quello mio. . . »
LIBERI DI SCEGLIERE DOMENICO: «In tutti questi anni, grazie all’aiuto della psicologa, degli educatori e di Fratel Stefano, ho avuto l’opportunità di riflettere sulla mia condizione. Prima ero prigioniero. Non lo sapevo ancora, ma ero prigioniero della mia famiglia e della cultura che si respira nel mio paese. Ora ho capito l’enorme gravità del mio gesto e me ne vergogno profondamente. Ho capito che il vero onore è altro. Ho imparato a volermi bene e a voler bene. Ho recuperato il rapporto con mia madre e finalmente sono libero»
LIBERI DI SCEGLIERE «L’ ‘Ndrangheta condanna i propri figli. . . a questi ragazzi viene tolto l’aspetto più bello dell’adoloscenza, il momento in cui si sogna il proprio futuro, si è liberi di scegliere la donna e l’uomo che si vuole diventare» «Non esistono vite segnate per sempre. La divisione tra buoni e cattivi non è un confine indelebile» (Roberto Di Bella)
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