VGR 2016 GDL NATECH Metodologia per la gestione

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VGR 2016 GDL NATECH Metodologia per la gestione del rischio Na. Tech su impianti

VGR 2016 GDL NATECH Metodologia per la gestione del rischio Na. Tech su impianti RIR Settembre 2016 F. Geri, P. Mazzarello - Gdl Natech - VGR 2016

VGR 2016 Il gruppo di lavoro «Natech» Nome Cognome Amministrazione/Ente/Struttura Francesco GERI Alberto RICCHIUTI

VGR 2016 Il gruppo di lavoro «Natech» Nome Cognome Amministrazione/Ente/Struttura Francesco GERI Alberto RICCHIUTI Antonio FARDELLI Francesco ASTORRI Francesco PILO Edoardo GALATOLA Paolo MAZZARELLO Massimo MARI Alessio RINALDINI Alessandra MARINO Mariano CIUCCI Gabriele BALLOCCO Nunzia BERNARDO Renato NORDIO Daniele ANGELI Cosetta MAZZINI Gabriella RUFFI Giuseppe RAMALLI Siliano STANGANINI Valeria CRISTI Giovanna MARTINI Nunzia BERNARDO PCM-DPC ISPRA Ministero Ambiente ISPRA CNVVF SINDAR ESSO I CNR-IIA c/o MATTM INAIL/DIT RAMS&ESRL RSE Spa STNR/ASSOGAVLANICA ARPA Umbria ARPA Emilia Romagna OB E L A tile P I C to u N I n R e P O cum V io I o h T isc IET n d r la t ut r t s r l e d e ECH n o AT o un i t s N nd io e » g o c e c c v i se o s r p hen p a re p m o c « re a r u u Icaro srl Icaro Srl PCM-DPC RSE c/o MISE F. Geri, P. Mazzarello - Gdl Natech - VGR 2016 pe

L’approccio «comprehensive» della linea guida OCSE Nella guida i contenuti sono stati organizzati secondo

L’approccio «comprehensive» della linea guida OCSE Nella guida i contenuti sono stati organizzati secondo un approccio comprensivo, declinato attraverso le fasi del ciclo definito Safety Continuum o Emergency Management Cycle in accordo alla guida OECD “Guiding Principles for Chemical Accident Prevention, Preparedness and Response” dell’OCSE F. Geri, P. Mazzarello - Gdl Natech - VGR 2016

Approccio «comprehensive» e rischio Natech Forzante di rischio PRIMA DELL’EVENTO Fasi Previsione / Prevenzione

Approccio «comprehensive» e rischio Natech Forzante di rischio PRIMA DELL’EVENTO Fasi Previsione / Prevenzione Descrizione ü ü ü aspetti della gestione funzionamento e il controllo di un impianto, pianificazione per la mitigazione del rischio Early warning preparazione ü comunicazione con il pubblico ü la pianificazione del territorio ü le attività addestrative (es. modello table top exercises) Risposta ü Attuazione di azioni a seguito e/o nell’imminenza di evento, mitigazione effetti negativi sulla salute/ambiente/beni (modello intervento integrato) ü scenari Natech in sistemi di supporto decisioni in caso di evento sismico, tsunami, ev. idro-meteo estremo Ripristino/follow-up ü attività iniziali di clean-up ü disaster recovery e continuity management ü reporting incidente e analisi del danno DOPO L’EVENTO F. Geri, P. Mazzarello - Gdl Natech VGR 2016

GESTIONE RISCHIO NATECH CON APPROCCIO «COMPREHENSIVE» Previsione Prevenzione Prepardness Ripristino Risposta TSUNAMI O EVENT

GESTIONE RISCHIO NATECH CON APPROCCIO «COMPREHENSIVE» Previsione Prevenzione Prepardness Ripristino Risposta TSUNAMI O EVENT F. Geri, P. Mazzarello – Gdl Natech – VGR 2016 DOPO L’EVENTO IDROGEOLOGICO EV. METEO ESTREMO SISMA (linea guida OECD – OCSE)

 • Analisi storica • elaborazione di scenari di • attività addestrative che includono

• Analisi storica • elaborazione di scenari di • attività addestrative che includono la gestione di eventi natech (rischio natech indotto da rischi «forzanti» , es. sisma, tsunami, idrogeologico, eventi meteo estremi, ecc) • table top exercises evento natech • Analisi/valutazione rischio • pianificazione emergenza • sistemi di monitoraggio e predizione del rischio • prevenzione non strutturale indirizzi operativi per la mitigazione del rischio • inserimento evento natech in programmi di gestione emergenze complesse Previsione Prevenzione Prepardness Ripristino Risposta O EVENT • modalità di DOPO L’EVENTO FORZANTE DI RISCHIO (sisma, tsunami, ev. idrogeo) APPROCCIO «COMPREHENSIVE» E RISCHIO NATECH: POSSIBILE QUADRO DI RIFERIMENTO • analisi post evento - quadro degli elementi critici di impianto • valutazione del danno • attuazione di misure di disaster recovery e continuity masnagement allertamento/allarme • generazione scenari di danno natech in DSS • attivazione modello di intervento integrato • mantenimento livelli minimi di servizio • struttura di coordinamento di maxi emergenze

GESTIONE RISCHIO NATECH CON APPROCCIO «COMPREHENSIVE» forzante di rischio: SISMA • inserimento evento natech

GESTIONE RISCHIO NATECH CON APPROCCIO «COMPREHENSIVE» forzante di rischio: SISMA • inserimento evento natech in «Programma nazionale soccorso» (DPCM 2014) • attività addestrative che includono la gestione di eventi natech (rischio natech indotto da rischi «forzanti» , es. sisma, tsunami, idrogeologico, eventi meteo estremi, ecc) • table top exercises • Casi di studio • Analisi storica • elaborazione di scenari di evento natech • Analisi/valutazione rischio • pianificazione emergenza stabilimento • prevenzione non strutturale indirizzi operativi per la mitigazione del rischio • Piano Nazionale Soccorso Rischio Sismico (DPCM 2014) Previsione Prevenzione Prepardness Ripristino Risposta DOPO L’EVENTO O EVENT • analisi post evento - quadro degli elementi critici di impianto • valutazione del danno • attuazione di misure di disaster recovery e continuity masnagement • modalità di allarme • generazione scenari di danno natech in DSS • modello di intervento • mantenimento livelli minimi di servizio • struttura di coordinamento di maxi emergenze

PREVISIONE/PREVENZIONE L’analisi storica di eventi Natech F. Geri, P. Mazzarello - Gdl Natech -

PREVISIONE/PREVENZIONE L’analisi storica di eventi Natech F. Geri, P. Mazzarello - Gdl Natech - VGR 2016

PREVISIONE/PREVENZIONE Piano Nazionale Soccorso Rischio Sismico (DPCM 2014) F. Geri, P. Mazzarello - Gdl

PREVISIONE/PREVENZIONE Piano Nazionale Soccorso Rischio Sismico (DPCM 2014) F. Geri, P. Mazzarello - Gdl Natech - VGR 2016

PREVISIONE/PREVENZIONE Piano Nazionale rischio Sismico Comitato operativo della protezione civile (art. 10 legge 24

PREVISIONE/PREVENZIONE Piano Nazionale rischio Sismico Comitato operativo della protezione civile (art. 10 legge 24 febbraio 1992, n. 225) Organizzazione del sistema di protezione civile in caso di evento F. Geri, P. Mazzarello - Gdl Natech - VGR 2016

PREVISIONE/PREVENZIONE Programma nazionale del soccorso e rischio Natech Rischi indotti Natech F. Geri, P.

PREVISIONE/PREVENZIONE Programma nazionale del soccorso e rischio Natech Rischi indotti Natech F. Geri, P. Mazzarello - Gdl Natech - VGR 2016

PREVISIONE/PREVENZIONE Piano Nazionale del soccorso e Rischio Natech Funzioni di supporto attivate in emergenza

PREVISIONE/PREVENZIONE Piano Nazionale del soccorso e Rischio Natech Funzioni di supporto attivate in emergenza nazionale Obiettivi della funzione rischi indotti Ø la valutazione delle condizioni di rischio residuo, monitoraggio e aggiornamento relativi ai dissesti idrogeologici Ø i controlli sulle dighe Ø Verifica/monitoraggio/supporto stabilimenti a rischio di incidente rilevante per rischio NATECH Ø l’attivazione piani di emergenza F. Geri, P. Mazzarello - Gdl Natech - VGR 2016

PREVISIONE/PREVENZIONE Possibili indirizzi operativi per la mitigazione del rischio FASE 1 ATTIVITA’ verifica dei

PREVISIONE/PREVENZIONE Possibili indirizzi operativi per la mitigazione del rischio FASE 1 ATTIVITA’ verifica dei livelli di Verifica stabilimento rispetto alla classificazione sismica ed alla micro zonazione con progettazione valutazione preventiva dei possibili effetti indotti dal sisma sulle apparecchiature critiche dell’impianto 2 individuazione preventiva elementi il cui cedimento catastrofico può comportare scenari incidentali; elementi critici elementi/impianti/apparecchiature preposte alla mitigazione della magnitudo del rischio in caso di evento; verifica della compatibilità delle masse in quota; verifica del comportamento di strutture accoppiate a diversa resistenza e/o deformabilità 3 4 Monitoraggio indicatori di perdita di contenimento, rilascio di miscele infiammabili/esplosive/tossico-nocive, pericolo variazione di parametri di controllo quale la pressione sui sistemi DCS definizione di misure interne di considerando anche le seguenti difficoltà potenzialmente derivanti dallo scenario reale di mitigazione evento (scenari natech): la perdita di energia elettrica; la perdita di pressione e/o indisponibilità della risorsa idrica ; l’insorgenza di fenomeni quali sloshing, buckling, uplifting; sliding, liquefazione; difficoltà e/o impossibilità di intervento da parte delle strutture operative già impegnate per altre richieste di soccorso tecnico 5 implementazione di Procedura di stabilimento (es. anche nell’ambito dell’SGS ) per le attività di monitoraggio di elementi Operativa Standard (P. O. S. ) critici e indicatori di pericolo a seguito di evento sismico oltre che per l’attuazione delle relative misure di mitigazione compreso early warning system 6 pianificazione della continuità Eventuali piani di continuità operativa sul modello Business Continuity Management operativa (analisi di rischio, business impact analisi, disaster recovery, continuity plan) F. Geri, P. Mazzarello - Gdl Natech - VGR 2016

RISPOSTA Scenario Natech in DSS SEVESO QUERY F. Geri, P. Mazzarello - Gdl Natech

RISPOSTA Scenario Natech in DSS SEVESO QUERY F. Geri, P. Mazzarello - Gdl Natech - VGR 2016

RIPRISTINO Valutazione elemento critici effetti apparecchiature critiche, elementi da monitorare e indicatori di pericolo,

RIPRISTINO Valutazione elemento critici effetti apparecchiature critiche, elementi da monitorare e indicatori di pericolo, misure di protezione e mitigazione Tipologia strutturale Apparecchiatur e/ strutture critiche Danni tipici per sisma Esempi di elementi di riferimento da monitorare Esempi di indicatori di pericolo Esempi di misure di prevenzione/protezione Apparecchi ature a struttura verticale snella (libere e ingabbiate) Colonne Reattori Camini Torce Perdita di fluidi da connessioni flangiate Mantenimento dell’assetto della colonna rispetto alle tubazioni ad essa connesse Perdita di contenimento Rilascio di miscele infiammabili e/o esplosive o tossiche Collegamento struttura verticale snella con struttura adiacente con diverso periodo caratteristico Irrigidimento mediante gabbie reticolari con elementi dissipativi Apparecchi ature a struttura tozza poggiate al suolo Serbatoi di grandi dimensioni a tetto fisso e galleggiante Fenomeno del Buckling Rottura interfaccia fondo mantello Geometria del serbatoio Perdita di contenimento Tetto galleggiante contro il mantello Cedimento del terreno attorno e sottostante il serbatoio conseguente collasso Stato delle superfici Snervamento bulloni di ancoraggio e perdita stabilità colonna Isolamento alla base Elementi dissipativi distanziatori tetto-mantello Consolidamento terreno di fondazione Stato dell’interfaccia fondo-mantello Sfere Cedimenti mantello in corrispondenza dell’attacco delle zampe Forni di processo Serbatoi criogenici isolati da terra Collasso della struttura per cedimento di una o più zampe e/o rottura di uno o più controventi Serbatoi piezometrici in cls Possibile collasso del camino sovrastante Cedimento della struttura di sostegno Stato di tensione nelle zampe e nei controventi Assetto del forno e accessori Perdita di contenimento Sversamenti di sostazna infiammabile Possibile distacco delle tubazioni vincolate o sospese, possibile distacco del refrattario Generaizone di situazione di non controllo dei limiti di infiammabilità/esplositività all’interno del forno Variazoni parametri di controllo Stato pilastri di sostegno del forno Defizione scenari natech Verifica preventiva mantenimento requisiti prestazionali impianto a seguito evento naturale Definizione di vericihe e monitoraggio post-evento sismico (procedura SGS) Addestramento per operare in condizioni natech (verifiche, interventi su impianto. , ecc) Perdita totale di contenimento a seguito di eccessivi stress sul mantello Apparecchi ature a struttura tozza sostenute in elevazione da elementi discreti Esempi di misure di pianificazione Controventi dissipativi Isolamento dissipativo Tecniche di isolamento alla base Accoppiamento dissipativo Piping Flange Valvole Tubazioni Spostamenti elevati Danneggiamento guarnizione flange Perdita di sostanza da tubazioni Isolamento sismico tubazioni sistemi di shut down dimensionate per evento nateci Strutture Sala controllo magazzino Cedimenti/crolli strutturali Danni che interdicono l’accessiblità/funzionalità Lesioni, fratture, crollo tetto Prevenzione strutturale F. Geri, P. Mazzarello - Gdl Natech - VGR 2016 BCM (analisi rischio, analisi impatto p sui processi critici, procedure di disasterrecovery , procedure BCM)

PRESTAZIONI DI SICUREZZA SAPRV RIPRISTINO Valutazione del danno con droni Possibilità di volare sia

PRESTAZIONI DI SICUREZZA SAPRV RIPRISTINO Valutazione del danno con droni Possibilità di volare sia di giorno che di notte Capacità di evitare ostacoli Possibilità di volo a controllo manuale da parte del pilota a terra In caso di necessità, rientro automatico a terra in condizioni di sicurezza Facilità nel trasporto e nelle procedure F. Geri, P. Mazzarello - Gdl Natech - VGR 2016

Caso di studio misure di mitigazione attuate Misure strutturali Misure non strutturali X Verifica

Caso di studio misure di mitigazione attuate Misure strutturali Misure non strutturali X Verifica dei criteri di progettazione Idoneo dimensionamento di canali e muri di contenimento X Dispositivi di ancoraggio di serbatoi ed apparecchiature (ad esempio catene di ancoraggio , rinforzi) Rinforzo di tubazioni e connessioni X Idonea progettazione e rinforzo vasche di accumulo sostanze e preparati pericolosi X X Connessioni flessibili per le tubazioni X Cinghie di rinforzo o catene per barilotti e serbatoi a pressione X Cinghie di rinforzo per equipaggiamento ed attrezzature d’emergenza X Sistemi di intercettazione d’emergenza e valvole di sicurezza X Sistemi di accumulo d’acqua e dì schiumogeno emergenza al sicuro da caduta di macerie X Sistemi di pipeline ridondanti, in particolare pipeline di adduzione acqua X Sistemi di allarme rapido (early warning) X Sistemi di generazione di potenza progettati per mantenere i sistemi di apparecchiature critiche relative alla sostanze pericolose in condizioni di sicurezza per tempi lunghi compatibili con gli interventi post sisma X Posizionamento di sostanze e preparati tra loro incompatibili, in modo da evitare che in caso di evento possano venire a contatto X Idonei sistemi di interruzione di processo in caso di evento X Pianificare una idonea comunicazione tra i lavoratori di stabilimento e i propri familiari in caso di evento X F. Geri, P. Mazzarello - Gdl Natech - VGR 2016

Caso di studio misure di mitigazione attuate sistema di rilevazione sismica: pozzetto rilevatore e

Caso di studio misure di mitigazione attuate sistema di rilevazione sismica: pozzetto rilevatore e centralina acquisizione dati sistemi di ancoraggio dei fusti di fosforo giallo F. Geri, P. Mazzarello - Gdl Natech - VGR 2016

Caso di studio misure di mitigazione attuate Percorso autorizzativo l’Azienda ha proposto sistemi ed

Caso di studio misure di mitigazione attuate Percorso autorizzativo l’Azienda ha proposto sistemi ed opere di prevenzione che hanno trovato il consenso del C. T. R. il quale ha autorizzato l’esecuzione degli interventi previsti Misure di mitigazione attuate Sulla base del rischio sismico, calcolato prendendo a riferimento le accelerazioni sismiche previste in Zona sismica 1, l’Azienda ha ritenuto necessario a) progettare sistemi di ancoraggio dei fusti attraverso l’utilizzo di cinghie mobili di ritenuta b) opere di miglioramento sismico per mitigare i possibili rischi NA-TECH individuati c) installazione di un sistema di rilevazione sismica collegata ad un allarme per l’evacuazione del personale F. Geri, P. Mazzarello - Gdl Natech - VGR 2016

Caso di studio Scenari Natech In particolare, come scenari NA-TECH l’Azienda ha considerato: a)

Caso di studio Scenari Natech In particolare, come scenari NA-TECH l’Azienda ha considerato: a) caduta a terra dei fusti di sostanze pericolose, conseguenti rotture capaci di generare un incidente rilevante b) crollo di strutture capaci di danneggiare i fusti e causare un incidente rilevante a seguito di danneggiamento e fuoriuscita di sostanze pericolose F. Geri, P. Mazzarello - Gdl Natech - VGR 2016

Caso di studio Scenari Natech TEST SUL CAMPO: SISMA DEL 24 AGOSTO u. s.

Caso di studio Scenari Natech TEST SUL CAMPO: SISMA DEL 24 AGOSTO u. s. Sulla base delle richieste pervenute in sede di Comitato Operativo, il Servizio Rischio Industriale di ISPRA ha proceduto ad effettuare un censimento degli impianti industriali con pericoli di incidenti rilevanti. Criterio (molto conservativo): stabilimenti RIR entro i 100 Km dall’epicentro del sisma estratti dall’Inventario MATTM-ISPRA attraverso analisi territoriale GIS. ABRUZZO LAZIO MARCHE UMBRIA 18 8 11 17 Contatti con le ARPA territoriali, sono state contattate due aziende, considerate di interesse prioritario per la posizione geografica: • Italmatch Chemicals di Spoleto • Società Italiana Gas Liquidi in Loc. Fabbreria del Comune di Spoleto. E’ stato stabilito un contatto continuo con gli stabilimenti per seguire l'evolversi della situazione F. Geri, P. Mazzarello - Gdl Natech VGR 2016

GESTIONE RISCHIO NATECH CON APPROCCIO «COMPREHENSIVE» forzante di rischio: IDROGEOLOGICO – EVENTI METEO ESTREMI

GESTIONE RISCHIO NATECH CON APPROCCIO «COMPREHENSIVE» forzante di rischio: IDROGEOLOGICO – EVENTI METEO ESTREMI • Analisi storica • elaborazione di scenari di • attività addestrative che includono la gestione di eventi natech (rischio natech indotto da rischi «forzanti» , es. sisma, tsunami, idrogeologico, eventi meteo estremi, ecc) • table top exercises evento natech • Analisi/valutazione rischio • pianificazione emergenza • sistemi di monitoraggio e predizione del rischio • indirizzi operativi per la mitigazione del rischio • inserimento evento natech in programmi di gestione emergenze complesse Previsione Prevenzione Prepardness Ripristino Risposta O DOPO L’EVENTO EVENT • modalità di allarme • quadro degli elementi critici di impianto • valutazione del danno • attuazione di misure di disaster recovery F. Geri, P. Mazzarello – Gdl Natech – VGR 2016 • generazione scenari di danno natech in DSS • modello di intervento • livelli minimi di servizio • struttura di coordinamento di maxi emergenze

Indice di franosità in Italia Previsione e prevenzione Analisi storica F. Geri, P. Mazzarello

Indice di franosità in Italia Previsione e prevenzione Analisi storica F. Geri, P. Mazzarello - Gdl Natech - VGR 2016

Previsione, prevenzione, risposta F. Geri, P. Mazzarello - Gdl Natech - VGR 2016 Schema

Previsione, prevenzione, risposta F. Geri, P. Mazzarello - Gdl Natech - VGR 2016 Schema delle 134 Zone di Allerta (tratto da http: //viewer-za. irpi. cnr. it/) Il sistema dei Centri Funzionali di Protezione Civile, coordinato dal Dipartimento della Protezione Civile (DPC), ha suddiviso il territorio nazionale in 134 “Zone di Allerta” (ZA) di protezione civile (come da aggiornamento del 2 agosto 2012)

Previsione , prevenzione, prepardenss e risposta DIRETTIVA DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 27

Previsione , prevenzione, prepardenss e risposta DIRETTIVA DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 27 febbraio 2004 Indirizzi operativi per la gestione organizzativa e funzionale del sistema di allertamento nazionale e regionale per il rischio idrogeologico ed idraulico ai fini di protezione civile. SCENARI NATECH IN ZONE DI ALLERTA FASI DI ALLERTAMENTO IMPIANTO RIR F. Geri, P. Mazzarello - Gdl Natech - VGR 2016

Previsione, prevenzione, risposta Piattaforma DEWETRA è un sistema integrato volto alla previsione, prevenzione e

Previsione, prevenzione, risposta Piattaforma DEWETRA è un sistema integrato volto alla previsione, prevenzione e al monitoraggio del rischio idro-meteorologico e di incendi boschivi. Il sistema è basato sulla pronta disponibilità di dati, che vengono messi a disposizione del previsore o dell’operatore di Protezione Civile per costruire scenari di rischio affidabili in tempo reale. Esempio di pericolosità idraulico, tratta da http: //viewer-za. irpi. cnr. it F. Geri, P. Mazzarello - Gdl Natech - VGR 2016

L’indice del documento F. Geri, P. Mazzarello - Gdl Natech - VGR 2016

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