UNA SCUOLA INCLUSIVA II Circolo Didattico di Pomigliano

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UNA SCUOLA INCLUSIVA II Circolo Didattico di Pomigliano d’Arco Docente: Teresa La Montagna

UNA SCUOLA INCLUSIVA II Circolo Didattico di Pomigliano d’Arco Docente: Teresa La Montagna

“L’inclusione vuole essere non un nuovo modo di dire, ma una realtà complessivamente disposta

“L’inclusione vuole essere non un nuovo modo di dire, ma una realtà complessivamente disposta per la vita di tutte e di tutti, senza strutture speciali o progetti straordinari. L’inclusione è un diritto fondamentale ed è in relazione con il concetto di appartenenza”. (CANEVARO, 2008) o Riconosce la diversità presente in ciascuno dei soggetti o Valorizza la diversità o Costruisce legami che riconoscono la specificità e la differenza di identità o Promuove le risorse di ognuno rispondendo alla variabilità degli stili di apprendimento o Implica cambiamenti nel contesto: nei contenuti, nelle strutture, nelle metodologie II Circolo Didattico di Pomigliano d’Arco Una Scuola Inclusiva docente: Teresa La Montagna

PIRAMIDE DELL’INCLUSIONE Esclusione (fino al 1960) Medicalizzazione (1960 -1970) L. 1859/1962 classi differenziate Inserimento

PIRAMIDE DELL’INCLUSIONE Esclusione (fino al 1960) Medicalizzazione (1960 -1970) L. 1859/1962 classi differenziate Inserimento (1970 -1977) L. 118/1971, Documento Falcucci 1975, L. 517/1977 Integrazione (1977 -1994) L. 270/1982 , L. 104/92. Inclusione (1994 ad oggi) II Circolo Didattico di Pomigliano d’Arco Una Scuola Inclusiva docente: Teresa La Montagna

DALL’ INTEGRAZIONE ALL’INCLUSIONE Integrazion e Inclusione Guarda al singolo alunno Guarda a tutti gli

DALL’ INTEGRAZIONE ALL’INCLUSIONE Integrazion e Inclusione Guarda al singolo alunno Guarda a tutti gli alunni Interviene prima sul soggetto e poi sul contesto Interviene prima sul contesto e poi sul soggetto Incrementa una risposta speciale Trasforma la risposta speciale in normalità II Circolo Didattico di Pomigliano d’Arco Una Scuola Inclusiva docente: Teresa La Montagna

 La risorsa fondamentale su cui si regge il sistema dell’integrazione è la figura

La risorsa fondamentale su cui si regge il sistema dell’integrazione è la figura del’insegnante di sostegno. In un’ottica inclusiva, invece, si offre la garanzia che tutti gli insegnanti siano ben formati e si sentano in grado di prendersi le responsabilità di tutti gli studenti, qualunque siano le loro esigenze personali. Nella scuola inclusiva, la risorsa dell’insegnante specializzato viene concepita come risorsa di sistema. II Circolo Didattico di Pomigliano d’Arco Una Scuola Inclusiva docente: Teresa La Montagna

ALUNNI B. E. S. DIRETTIVA MINISTERIALE DEL 27 DICEMBRE 2012 E LAC. M. N.

ALUNNI B. E. S. DIRETTIVA MINISTERIALE DEL 27 DICEMBRE 2012 E LAC. M. N. 8 DEL 2013 Alunni con deficit (L. 104/92) Alunni D. S. A. (L. 170/10) Alunni con disturbi evolutivi specifici Alunni stranieri (diversa cultura, lingua…) Alunni con svantaggio socio-culturale II Circolo Didattico di Pomigliano d’Arco Una Scuola Inclusiva docente: Teresa La Montagna

COME CI SI ORIENTA A SCUOLA Disabilità DSA BES (riguardo ad alunni stranieri, con

COME CI SI ORIENTA A SCUOLA Disabilità DSA BES (riguardo ad alunni stranieri, con svantaggiosocioculturale) Bisogno Segnalazione alla famiglia e/o servizi Certificazione Diagnosi No Diagnosi Sostegno NO Sostegno P. E. I. CURRICULARE/ DIFFERENZIATO Personalizzazione ed individualizzazione dell’intervento P. D. P. (Piano didattico Personalizzato) II Circolo Didattico di Pomigliano d’Arco Una Scuola Inclusiva docente: Teresa La

LA VALUTAZIONE Il diritto all’educazione ed all’istruzione è sancito anche per gli alunni diversamente

LA VALUTAZIONE Il diritto all’educazione ed all’istruzione è sancito anche per gli alunni diversamente abili (L. 104/1992) La Valutazione degli apprendimenti è una componente indispensabile di qualsiasi attività di insegnamento intenzionale. Per questo è importante sottolineare che ogni alunno, anche con disabilità grave, e la sua famiglia hanno diritto a veder seriamente valutati i risultati dell’azione educativa e didattica svolta a scuola. La valutazione è compito di tutti gli insegnanti Tutti gli insegnanti titolari della classe/sezione sono corresponsabili dell’attuazione del P. E. I. II Circolo Didattico di Pomigliano d’Arco Una Scuola Inclusiva docente: Teresa La Montagna

P. A. I. (PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIVITÀ) Con la Nota Ministeriale prot. 1551 del

P. A. I. (PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIVITÀ) Con la Nota Ministeriale prot. 1551 del 27 giugno 2013 il Miur fornisce indicazioni sul Piano Annuale per l’Inclusività, richiamando nello specifico la Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012 e la C. M. n. 8 del 2013 prot. 561 “Strumenti di interventi per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica”. La scuola ha quindi l’onere di proporre il Piano Annuale per l’Inclusività, relazionando proprio sul processo di inclusività agito, sullo stato dell’arte in merito agli interventi inclusivi attivati in itinere e ancor di più presentare una proiezione globale di miglioramento che essa intende realizzare attraverso tutte le specifiche risorse che possiede. Conseguentemente il PAI è deliberato dal Collegio dei docenti. Il dirigente scolastico ha il compito di individuare le figure strategiche opereranno all’interno del GLI (Gruppo di lavoro per inclusione), sia per la rilevazione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali sia per tutto quanto possa rilevarsi utile ed inclusivo per la scuola. II Circolo Didattico di Pomigliano d’Arco Una Scuola Inclusiva docente: Teresa La Montagna

IL P. A. I. COME PARTE INTEGRANTE DELP. O. F. Il Piano Annuale per

IL P. A. I. COME PARTE INTEGRANTE DELP. O. F. Il Piano Annuale per l’inclusività non deve essere inteso come un piano per gli alunni con bisogni educativi speciali, ma come strumento di progettazione dell’offerta formativa delle scuole in senso inclusivo, rappresenta la base su cui sviluppare una didattica attenta ai bisogni di ciascun alunno. II Circolo Didattico di Pomigliano d’Arco Una Scuola Inclusiva docente: Teresa La Montagna

“INCLUSIONE” NELLE LINEEP. O. F DEL II CIRCOLO DI POMIGLIANO D’ARCO. Filosofia (Metacognizione Come

“INCLUSIONE” NELLE LINEEP. O. F DEL II CIRCOLO DI POMIGLIANO D’ARCO. Filosofia (Metacognizione Come processo di autoregolazione cognitivo e comportamentale) Matematica ( transcodifica) ITC (Tecnologie per l’inclusione, C. T. I. “ISIS EUROPA”) INCLUSIONE P. A. I. L 2 (attraverso l’acquisizione della competenza della lingua madre. “Raccomandazione 2006/962/CE del Parlamento europeo” ) Ambiente e Territorio (consapevolezza dei diritti, abbattimento barriere architettoniche, apertura alle associazioni del territorio) II Circolo Didattico di Pomigliano d’Arco Una Scuola Inclusiva docente: Teresa La

AMBIENTE DI APPRENDIMENTO SECONDO LE INDICAZIONI NAZIONALI 2012 Attuare interventi adeguati nei riguardi della

AMBIENTE DI APPRENDIMENTO SECONDO LE INDICAZIONI NAZIONALI 2012 Attuare interventi adeguati nei riguardi della diversità Predisporre una adeguata organizzazione ed uso flessibile degli spazi (aula, biblioteca, laboratori, palestra, ecc. ) Valorizzare l’esperienza e la conoscenza degli alunni. Favorire l’esplorazione e la scoperta. Incoraggiare l’apprendimento collaborativo attraverso strategie di cooperative learning e peer tutoring Promuovere la consapevolezza del proprio modo di II Circolo Didattico di Pomigliano d’Arco Una Scuola Inclusiva docente: Teresa La apprendere al fine di “imparare ad imparare”. Montagna

Non si può parlare di inclusione se non si tiene conto della quantità e

Non si può parlare di inclusione se non si tiene conto della quantità e della qualità delle dinamiche relazionali, cioè la disponibilità ad accettare e ad accogliere l’altro per poter collaborare e FACILITARNE l’apprendimento. Alunno Disponibilit à alla relazione Docente Empatia e competenz a Collaborazion e E apprendiment o II Circolo Didattico di Pomigliano d’Arco Una Scuola Inclusiva docente: Teresa La Montagna

RELAZIONE D’AIUTO (ROGERS) La relazione di aiuto può essere definita come una relazione in

RELAZIONE D’AIUTO (ROGERS) La relazione di aiuto può essere definita come una relazione in cui almeno uno dei protagonisti ha lo scopo di promuovere nell’altro : • la crescita ( progressione lungo le tappe del ciclo vitale) • lo sviluppo ( stima di sé e realizzazione delle potenzialità) • l’inclusione sociale attraverso: a)acquisizione di un modo di agire più adeguato al contesto e all’alterità b)capacità di adattamento c)accettazione ed utilizzo costruttivo della diversità d)consapevolezza e capacità di affrontare conflitti e difficoltà relazionali II Circolo Didattico di Pomigliano d’Arco Una Scuola Inclusiva docente: Teresa La Montagna

ATTEGGIAMENTO DEL DOCENTE • Autenticità • Congruenza • Valutazione della distanza • Rispetto dell’altro

ATTEGGIAMENTO DEL DOCENTE • Autenticità • Congruenza • Valutazione della distanza • Rispetto dell’altro • Rispetto dei tempi • Accettazione della totalità dell’altro • Attivazione delle potenzialità dell’altro • Rispetto per se stessi • Accettazione dei limiti personali • Sospensione di valutazioni e giudizi II Circolo Didattico di Pomigliano d’Arco Una Scuola Inclusiva docente: Teresa La Montagna

CURRICOLO VERTICALE Per una continuità ed unitarietà del curricolo “Negli anni dell’Infanzia la scuola

CURRICOLO VERTICALE Per una continuità ed unitarietà del curricolo “Negli anni dell’Infanzia la scuola accoglie, promuove ed arricchisce l’esperienza vissuta dei bambini in una prospettiva evolutiva, le attività educative offrono occasioni di crescita all’interno di un contesto educativo orientato al benessere, alle domande di senso ed al graduale sviluppo di competenze riferibili alle diverse età, dai tre ai sei anni. Nella scuola del primo ciclo la progettazione didattica, mentre continua a valorizzare le esperienze con approcci educativi attivi, è finalizzata a guidare i ragazzi lungo percorsi di conoscenza progressivamente orientati alle discipline e alla ricerca delle connessioni tra i diversi saperi” (Indicazioni Nazionali 2012) II Circolo Didattico di Pomigliano d’Arco Una Scuola Inclusiva docente: Teresa La Montagna

FINALITÀ PROGETTO DI VITA Il termine Progetto di vita viene introdotto dalla L. 328/2000

FINALITÀ PROGETTO DI VITA Il termine Progetto di vita viene introdotto dalla L. 328/2000 art. 14, intitolato “Progetti individuali per le persone diversamente abili” E’ necessario costruire una continuità educativa nei vari ecosistemi (Bronfenbrenner) L’inclusione riguarda non solo la scuola, ma tutti gli ambiti di vita: familiare, sociale, scolastica, lavorativa. Bisogna guardare ai bambini di oggi come adulti del domani e soprattutto à Favorire l’Acquisizione dell’Autonomia. II Circolo Didattico di Pomigliano d’Arco Una Scuola Inclusiva docente: Teresa La Montagna

POSSIBILI PROPOSTE EDUCATIVE Comunicazione e relazione Acquisizione competenza lingua madre; Per bambini stranieri insegnamento

POSSIBILI PROPOSTE EDUCATIVE Comunicazione e relazione Acquisizione competenza lingua madre; Per bambini stranieri insegnamento lingua italiana in L 2; Per bambini con difficoltà di linguaggio utilizzo di metodi di associazione di immaginiparole; Per D. S. A. misure compensative e dispensative, attraverso l’utilizzo di TIC (I discorsi e le parole/Italiano/Tecnologia) Predisposizione all’ascolto di se stessi e dell’altro Musicoterapia Metodo Tomatis dell’auto ascolto per bambini con autismo (Immagini suoni e colori/Musica) L 2 Story telling, Utilizzo di flash cards per favorire l’associazione di immagini-parole utilizzare opportune misure compensative e dispensative per D. S. A. ( Inglese) II Circolo Didattico di Pomigliano d’Arco Una Scuola Inclusiva docente: Teresa La Montagna

POSSIBILI PROPOSTE EDUCATIVE Comportamento stradale o Abbattimento barriere architettoniche, partecipazione attiva alla comunità ed

POSSIBILI PROPOSTE EDUCATIVE Comportamento stradale o Abbattimento barriere architettoniche, partecipazione attiva alla comunità ed al territorio (Il sè e l’altro, conoscenza del mondo/ geografia) Uso del denaro o metodo della “transcodifica” Con bambini con Trisomia 21 e con discalculia (Matematica/Conoscenza del mondo) Uso dei servizi e mezzi di trasporto o Abbattimento barriere architettoniche (Cittadinanza e Costituzione/Il sé e l’altro) Organizzazione del tempo libero o Aggregazione in gruppi tramite strategie di cooperative learning finalizzate alla creazione di organismi associativi che prendano parte attiva al miglioramento della società. (Il sé e l’altro/Cittadinanza e Costituzione) II Circolo Didattico di Pomigliano d’Arco Una Scuola Inclusiva docente: Teresa La

 Il dromedario e il cammello Gianni Rodari Una volta un dromedario, incontrando un

Il dromedario e il cammello Gianni Rodari Una volta un dromedario, incontrando un cammello, gli disse: - Ti compiango, carissimo fratello; saresti un dromedario magnifico anche tu se solo non avessi quella brutta gobba in più. Il cammello gli rispose: - Mi hai rubato la parola. E' una sfortuna per te avere una gobba sola. Ti manca poco ad essere un cammello perfetto: con te la natura ha sbagliato per difetto. La bizzarra querela durò tutto una mattina. In un canto ad ascoltare stava un vecchio beduino e tra sé, intanto, pensava: "Poveretti tutti e due, ognun trova belle soltanto le gobbe sue. Così spesso ragiona al mondo tanta gente che trova sbagliato ciò che è solo differente!" II Circolo Didattico di Pomigliano d’Arco Una Scuola Inclusiva docente: Teresa La Montagna