Progetto Powerpoint 2009 IL SOCCORSO MEDICO IN GROTTA

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Progetto Powerpoint 2009 IL SOCCORSO MEDICO IN GROTTA a cura del Corpo Nazionale Soccorso

Progetto Powerpoint 2009 IL SOCCORSO MEDICO IN GROTTA a cura del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico Scuola Nazionale Medici per l’emergenza ad alto rischio in ambiente ipogeo

LE CAUSE PIÙ FREQUENTI DEGLI INTERVENTI DI SOCCORSO MEDICO IPOGEO - TRAUMA: per caduta

LE CAUSE PIÙ FREQUENTI DEGLI INTERVENTI DI SOCCORSO MEDICO IPOGEO - TRAUMA: per caduta accidentale, precipitazione, caduta di sassi, schiacciamento. - IPOTERMIA: raramente isolata, frequentemente associata al trauma. Il soccorso medico in grotta - Società Speleologica Italiana 2009

SUCCEDE UN INCIDENTE: COSA FARE? - Mantenere la calma ed evitare decisioni avventate; -

SUCCEDE UN INCIDENTE: COSA FARE? - Mantenere la calma ed evitare decisioni avventate; - valutare bene la situazione per capire cosa è utile fare; - è meglio sovrastimare la situazione e chiamare un soccorso “per poco”, che perdere tempo prezioso; - SEGUIRE UN MODELLO COMPORTAMENTALE. Il soccorso medico in grotta - Società Speleologica Italiana 2009

LA SICUREZZA: “REGOLA PRIMA” La situazione che ha determinato l’evento può ancora rappresentare un

LA SICUREZZA: “REGOLA PRIMA” La situazione che ha determinato l’evento può ancora rappresentare un rischio! (Foto Arch. Soccorso Alpino e Speleologico Toscano) ALLONTANARE IL FERITO DA OGNI PERICOLO (zone che scaricano sassi, frane, dal bordo di pozzi, cascate. . . ) Il soccorso medico in grotta - Società Speleologica Italiana 2009

SICUREZZA: PERSONALE, DEL FERITO E DEI COMPAGNI - Per dare l’allarme almeno DUE PERSONE

SICUREZZA: PERSONALE, DEL FERITO E DEI COMPAGNI - Per dare l’allarme almeno DUE PERSONE DEVONO USCIRE DALLA GROTTA; - ALMENO UNA PERSONA RIMANE COL FERITO; - Risalire con ogni cautela per evitare ulteriori incidenti. (Foto Arch. Soccorso Alpino e Speleologico Toscano) Il soccorso medico in grotta - Società Speleologica Italiana 2009

CHI ESCE DALLA GROTTA PER DARE L’ALLARME… … deve necessariamente acquisire informazioni su: -

CHI ESCE DALLA GROTTA PER DARE L’ALLARME… … deve necessariamente acquisire informazioni su: - DINAMICA DELL’INCIDENTE: la descrizione dettagliata dell’incidente è di grande utilità per i sanitari CNSAS (cosa e come è successo? a che ora è successo? a quale profondità è accaduto? quanto ci vuole per arrivarci? ); - CONDIZIONI DELL’INFORTUNATO: occorre eseguire una valutazione “clinica” del ferito semplice (ma il più accurata possibile!). Il soccorso medico in grotta - Società Speleologica Italiana 2009

VALUTAZIONE DELLE CONDIZIONI DELL’INFORTUNATO 1. STATO DELLA COSCIENZA - Il ferito risponde “prontamente” alle

VALUTAZIONE DELLE CONDIZIONI DELL’INFORTUNATO 1. STATO DELLA COSCIENZA - Il ferito risponde “prontamente” alle vostre domande? - Il ferito è confuso? - Non risponde ad alcuno stimolo? - Non è cosciente? (Foto Arch. Soccorso Alpino e Speleologico Toscano) Il soccorso medico in grotta - Società Speleologica Italiana 2009

VALUTAZIONE DELLE CONDIZIONI DELL’INFORTUNATO 2. FUNZIONI VITALI - Il ferito respira con affanno? -

VALUTAZIONE DELLE CONDIZIONI DELL’INFORTUNATO 2. FUNZIONI VITALI - Il ferito respira con affanno? - Qual è la frequenza del polso? - Presenta emorragie visibili? - Il ferito è pallido e sudato? (Foto Arch. Soccorso Alpino e Speleologico Toscano) Il soccorso medico in grotta - Società Speleologica Italiana 2009

VALUTAZIONE DELLE CONDIZIONI DELL’INFORTUNATO 3. ESAME TESTA-PIEDI (osservare e palpare con delicatezza ogni parte

VALUTAZIONE DELLE CONDIZIONI DELL’INFORTUNATO 3. ESAME TESTA-PIEDI (osservare e palpare con delicatezza ogni parte del corpo) - Alcune parti del corpo stanno sanguinando? - Alcune parti del corpo sono doloranti? - Ci sono evidenti deformità degli arti? (Foto Arch. Soccorso Alpino e Speleologico Toscano) Il soccorso medico in grotta - Società Speleologica Italiana 2009

RIEPILOGO DELLA VALUTAZIONE DEL FERITO 1. STATO DELLA COSCIENZA 2. SEGNI VITALI: respiro (affanno)

RIEPILOGO DELLA VALUTAZIONE DEL FERITO 1. STATO DELLA COSCIENZA 2. SEGNI VITALI: respiro (affanno) circolo (polso ed emorragie) 2. ESAME TESTA - PIEDI Il soccorso medico in grotta - Società Speleologica Italiana 2009

PRIME CURE DELL’INFORTUNATO - ATTENZIONE ALLA COLONNA VERTEBRALE CERVICALE, evitando movimenti di flessione o

PRIME CURE DELL’INFORTUNATO - ATTENZIONE ALLA COLONNA VERTEBRALE CERVICALE, evitando movimenti di flessione o torsione della testa sul tronco. - SPOSTARE IL FERITO SOLO SE NECESSARIO: in tal caso TENERLO “TUTTO D’UN PEZZO”, mantenendo accuratamente in linea testa, tronco e bacino. (Foto Arch. Soccorso Alpino e Speleologico Toscano) Il soccorso medico in grotta - Società Speleologica Italiana 2009

Nel soggetto confuso o incosciente, rimuovere con attenzione eventuale materiale estraneo dal cavo orale

Nel soggetto confuso o incosciente, rimuovere con attenzione eventuale materiale estraneo dal cavo orale (fango, sangue, vomito, ecc. ). PRIME CURE DELL’INFORTUNATO (Foto Arch. Soccorso Alpino e Speleologico Toscano) Il soccorso medico in grotta - Società Speleologica Italiana 2009

SSe è presente un trauma toracico (dolore al movimento del torace e con gli

SSe è presente un trauma toracico (dolore al movimento del torace e con gli atti respiratori) può essere “cautamente” concessa al ferito la posizione semiseduta. PRIME CURE DELL’INFORTUNATO (Foto Arch. Soccorso Alpino e Speleologico Toscano) Il soccorso medico in grotta – Società Speleologica Italiana 2009

TTamponare eventuali emorragie esterne mediante pressione diretta (premere a lungo sul punto dell’emorragia). PRIME

TTamponare eventuali emorragie esterne mediante pressione diretta (premere a lungo sul punto dell’emorragia). PRIME CURE DELL’INFORTUNATO (Foto Arch. Soccorso Alpino e Speleologico Toscano) Il soccorso medico in grotta – Società Speleologica Italiana 2009

Immobilizzare i traumi degli arti (“sospette fratture”) PRIME CURE DELL’INFORTUNATO con i mezzi disponibili

Immobilizzare i traumi degli arti (“sospette fratture”) PRIME CURE DELL’INFORTUNATO con i mezzi disponibili (ad es. utilizzando corde, fettucce…). SERVE A RIDURRE IL DOLORE E L’EMORRAGIA! (Foto Arch. Soccorso Alpino e Speleologico Toscano) Il soccorso medico in grotta – Società Speleologica Italiana 2009

DOVE SPOSTARE IL FERITO? Individuare il posto dove l’infortunato dovrà passare le lunghe ore

DOVE SPOSTARE IL FERITO? Individuare il posto dove l’infortunato dovrà passare le lunghe ore di attesa. - IL PIÙ VICINO E PIANEGGIANTE POSSIBILE; - IL PIÙ ASCIUTTO E AEREATO POSSIBILE. (Foto Arch. Soccorso Alpino e Speleologico Toscano) Il soccorso medico in grotta – Società Speleologica Italiana 2009

APPRONTARE UN “PUNTO CALDO” - Isolare dal terreno (sacchi, corde …); - sistemare i

APPRONTARE UN “PUNTO CALDO” - Isolare dal terreno (sacchi, corde …); - sistemare i teli termici (a tendina con acetilene sotto); - rimuovere e sostituire gli indumenti bagnati (togliere l’imbrago, tagliandolo se necessario); - proteggere dal freddo la testa. - Se il ferito è cosciente e in assenza di trauma cranico o addominale: somministrare bevande calde (tè, caffè, brodo). Il soccorso medico in grotta – Società Speleologica Italiana 2009

PER SAPERNE DI PIÙ Corso “Speleo Trauma Care” Corso di primo intervento traumatologico in

PER SAPERNE DI PIÙ Corso “Speleo Trauma Care” Corso di primo intervento traumatologico in grotta per tecnici del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, ideato e somministrato dai componenti la Scuola Nazionale Medici per Emergenza in Ambiente Ipogeo del CNSAS. LUIGI PROSPERI (1989), Il primo intervento nel soccorso in grotta. CSSN Case Ed. Conti, Bologna. Il soccorso medico in grotta – Società Speleologica Italiana 2009

CREDITI Questa lezione è stata coordinata dalla Scuola Nazionale Medici per Emergenza in Ambiente

CREDITI Questa lezione è stata coordinata dalla Scuola Nazionale Medici per Emergenza in Ambiente Ipogeo del CNSAS. Per la parte fotografica si ringraziano i tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico Toscano. © Società Speleologica Italiana Questa presentazione non può essere riprodotta parzialmente, bensì solo nella sua interezza e sequenza e sotto la supervisione di un sanitario del CNSAS. Il soccorso medico in grotta – Società Speleologica Italiana 2009