PATRONATO SAN VINCENZO COMUNITA DON LORENZO MILANI SORISOLE

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PATRONATO SAN VINCENZO COMUNITA’ DON LORENZO MILANI SORISOLE

PATRONATO SAN VINCENZO COMUNITA’ DON LORENZO MILANI SORISOLE

Il PATRONATO SAN VINCENZO DI SORISOLE, nasce nel 1964 come Casa di Accoglienza e

Il PATRONATO SAN VINCENZO DI SORISOLE, nasce nel 1964 come Casa di Accoglienza e di Formazione dei giovani, all’interno della grande opera che è il Patronato San Vincenzo fondato dal sacerdote don Bepo Vavassori. L’idea del Patronato è sempre stata quella di offrire una casa ai poveri e ai giovani, perché nella casa trovassero quel luogo ideale che è rifugio, crescita, educazione ma soprattutto amore familiare. Nel 1978 nasce – all’interno del Patronato di Sorisolela COMUNITÀ DON LORENZO MILANI, fondata sotto l’impulso di don Fausto Resmini e di un gruppo di volontari.

Le finalità che il Patronato San Vincenzo di Sorisole si propone possono essere condensate

Le finalità che il Patronato San Vincenzo di Sorisole si propone possono essere condensate in due livelli: Offrire sostegno e consentire un recupero personale e sociale di chi è portatore di un disagio esistenziale. Cercare di favorire nella mentalità sociale una cultura della solidarietà e dell’accoglienza, mobilitando pensieri, forze ed esperienze capaci di operare su quei processi e fenomeni che creano marginalità, disagio, devianza.

I minori e giovani accolti e ospiti in comunità possono essere raggruppati in 2

I minori e giovani accolti e ospiti in comunità possono essere raggruppati in 2 aree: Comprende minori vittime o cause di disagio sociale; si tratta di ragazzi che vivono condizioni di disagio all’interno del nucleo familiare d’origine e che per decreto del Tribunale dei Minorenni vengono cautelativamente o allontanati dal nucleo familiare per un determinato periodo di tempo. Accoglienza è anche prestata a giovani richiedenti asilo politico e profughi, e a minori vittime di tratte, o minori stranieri non accompagnati presenti sul territorio comunale in convenzione di Pronto Intervento con il Comune di Bergamo.

Riguarda i minori sottoposti ai seguenti tipi di provvedimento penale: • Custodia cautelare: per

Riguarda i minori sottoposti ai seguenti tipi di provvedimento penale: • Custodia cautelare: per i minori arrestati per flagranza di reato. • Messa alla prova: per i minori autori di reato per i quali il processo penale è stato sospeso con l’alternativa di un periodo di messa alla prova e di supporto orientativo-educativo. Per accedere al progetto della Comunità: ü il minore ammette le proprie responsabilità in merito al reato; ü il minore avvia, con gli Operatori, una riflessione significativa sul suo comportamento e sulle proprie esperienze ludiche, lavorative e amicali.

La Comunità don Milani è una struttura di tipo residenziale in cui sono alloggiati

La Comunità don Milani è una struttura di tipo residenziale in cui sono alloggiati e assistiti minori, adolescenti e giovani con vissuti di disagio, difficoltà o devianza o che presentino problemi di abbandono o disadattamento sociale o familiare. Gli obiettivi condivisi sono: üLa rimessa in moto del processo evolutivo della persona, bloccato dalle esperienze di vita, di devianza e delinquenza. üLa relazione positiva tra persone, la capacità di dare e ottenere fiducia. üIl sapersi dare degli obiettivi (per esempio: la scuola, il lavoro) e saperli conseguire. üIl saper organizzare il tempo libero. üL’assumersi delle responsabilità anche in riferimento agli impegni presi. üLo sviluppo di un senso della legalità, una coscienza morale che non indulga nel “farla franca” tipico della mentalità giovanile e deviante. üIl saper riconoscere i propri errori e da lì partire per attuare dei cambiamenti in senso positivo. üL’autonomia affettiva e materiale, quest’ultima da intendersi anche in termini economici e alloggiativi. üUn libero confronto sul vissuto religioso (spirituale e valoriale), cosciente e responsabile.

Si tratta di un percorso quotidiano che passa attraverso la condivisione della vita di

Si tratta di un percorso quotidiano che passa attraverso la condivisione della vita di tutti i giorni, dei momenti sereni e di quelli più duri, dell’attività e del tempo libero, della relazione e della solitudine, del successo e dell’errore. L’adulto, individuato nella figura dell’educatore, diviene modello educativo su cui provare, rivedere e ridefinire scelte di vita non sempre ben riuscite.

I ragazzi sono inseriti – insieme agli Educatori - nei laboratori educativi della Comunità

I ragazzi sono inseriti – insieme agli Educatori - nei laboratori educativi della Comunità dalle 8. 00 alle 17. 00. Attualmente i laboratori sono: STALLA-SERRA FALEGNAMERIA-INTARSIO LEGATORIA-CARTOTECNICA SERIGRAFIA MANUTENZIONE AREA VERDE LABORATORIO DEL VETRO L’ottica con cui l’attività si pone rispetto ai ragazzi inseriti, è fondata su due aspetti formativi: La formazione delle abilità di base necessarie a qualsiasi lavoro, (puntualità, tenuta dei ritmi di lavoro, rispetto dei ruoli e delle persone, ordine. . ) e una formazione più specifica e professionale in vista di un inserimento lavorativo futuro.

Il CENTRO DI FORMAZIONE PROFESSIONALE del Patronato San Vincenzo di Sorisole e la COMUNITÀ

Il CENTRO DI FORMAZIONE PROFESSIONALE del Patronato San Vincenzo di Sorisole e la COMUNITÀ DON LORENZO MILANI offrono ai ragazzi minori ospiti della comunità la possibilità di un percorso scolastico e culturale individualizzato nella scuola interna alla comunità stessa, poiché ogni alunno ha il diritto di trovare nella scuola il massimo contributo al suo successo scolastico e personale. Ciò significa mettere in atto strategie e risorse per favorire l’accoglienza e l’integrazione dei ragazzi, soprattutto stranieri.

L’obiettivo principale della Scuola Interna, oltre a quello fondamentale dell’apprendimento, è dunque quello di

L’obiettivo principale della Scuola Interna, oltre a quello fondamentale dell’apprendimento, è dunque quello di far appassionare i ragazzi alla cultura attraverso un approccio interculturale e multimodale. La Scuola Interna si articola in quattro progetti: Alfabetizzazione per ragazzi stranieri; Preparazione agli esami di terza media da privatisti e aiuto nei compiti per chi frequenta la scuola dell’obbligo pubblica; Recupero e potenziamento scolastico per chi ha già terminato la scuola dell’obbligo: Progetti Culturali; Progetto di “Accoglienza Diurna”; Progetto estivo ricreativo C. I. S (Cultura - Informatica - Sport).

Il Centro di Formazione Professionale di Sorisole è stato inaugurato nel 2005. La tipologia

Il Centro di Formazione Professionale di Sorisole è stato inaugurato nel 2005. La tipologia formativa dei nuovi corsi di Sorisole si caratterizza come proposta formativa di garanzia sociale per adolescenti svantaggiati, con difficoltà di apprendimento o disoccupati. Al di là della proposta puramente formativa si offre una presa in carico della persona e del suo disagio a partire dalla competenza acquisita negli anni nell’ambito della adolescenza e dei disagi che la accompagnano.

La struttura di questi corsi professionali non è quella tipica triennale con orario scolastico

La struttura di questi corsi professionali non è quella tipica triennale con orario scolastico settimanale, ma è quella di percorsi formativi più agili e circostanziati, effettuabili in pacchetti di ore diluibili in pochi mesi. Questo permette un criterio di partecipazione molto più inerente alla tipologia dei ragazzi accolti ed accostati dai servizi presenti nella nostra comunità, che hanno tempi di permanenza molto incerti e legati a fattori molto variabili ed esigenze di impiego molto pratiche ed immediate. Si propongono allora corsi sperimentali facendone conoscere le operazioni, gli effetti e le modalità; nonché i materiali e le attrezzature al fine di conseguire un autonomo apprendimento.

La presenza in strada nasce dal desiderio di condividere momenti relazionali con persone che

La presenza in strada nasce dal desiderio di condividere momenti relazionali con persone che si trovano ai margini, che hanno alle spalle vicende di carcerazione o rapporti di dipendenza con le sostanze. Queste persone sono arrivate a fare della strada la loro “casa” e l’intento è quello di portare a loro un servizio che, attraverso una presenza continuativa , possa diventare riferimento e confronto per una rimessa in discussione personale. Dal 2007 è stato aperto IL POSTO CALDO (vicino alla stazione) permettere loro di mangiare al caldo e alla presenza amichevole dei volontari.

GLI OBIETTIVI DEL SERVIZIO ESODO SONO: Ø essere riferimento a coloro che per qualsiasi

GLI OBIETTIVI DEL SERVIZIO ESODO SONO: Ø essere riferimento a coloro che per qualsiasi motivo si trovano per un breve o lungo periodo ad essere privi di punti di riferimento di alloggio, quindi sulla strada; Ø offrire loro un punto di ascolto sia per le situazioni di emergenza, sia per situazioni a lungo termine; Ø rimetterli “in gioco” attraverso una rete di contatti che vanno dal SERT alle comunità terapeutiche, ai punti o centri di ascolto, ecc. , onde favorire l’uscita dalla situazione di emarginazione grave sia dei soggetti che ne fanno richiesta sia di coloro che persistono sulla strada; Ø offrire a coloro che restano sulla strada alcune possibilità di accoglienza notturna, soprattutto in situazione di pronto intervento; sensibilizzare, attraverso varie iniziative, le persone che vivono in strada sui rischi e le conseguenze del protrarsi di uno stile di vita deviante.

Quella che è stata presentata è una realtà relazionale ed educativa che si è

Quella che è stata presentata è una realtà relazionale ed educativa che si è costruita nel tempo, diventando sempre più complessa per far fronte alle esigenze di un territorio sociale che si è fatto esso stesso sempre più complesso. Questa evoluzione ha come motore il tendere verso l’uomo, verso l’altro da noi, con l’intento di offrire risposte a domande sempre più difficili e ad una umanità sempre più compromessa che si ripiega su se stessa ai margini di una normalità che esclude, che si difende ma che sempre più porta dentro sé un disagio che si fa solitudine. È un percorso difficile, ricco di ostacoli, di fatiche, di frustrazione e delusione ma anche di impegno, di sogni, di speranze e di umanità; è un percorso che va avanti nonostante tutto e che si spera sarà ancora in grado di lasciare segni nel profondo delle persone che si incontreranno.