MODULO CACCIATORE DI SELEZIONE Prelievo INDICE GENERALE INDICE

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MODULO CACCIATORE DI SELEZIONE Prelievo INDICE GENERALE INDICE LEZIONE

MODULO CACCIATORE DI SELEZIONE Prelievo INDICE GENERALE INDICE LEZIONE

Prelievo Caccia programmata e prelievo selettivo INDICE GENERALE INDICE LEZIONE

Prelievo Caccia programmata e prelievo selettivo INDICE GENERALE INDICE LEZIONE

Caccia programmata Definizione Densità venatoria La caccia programmata si basa su: • programmazione delle

Caccia programmata Definizione Densità venatoria La caccia programmata si basa su: • programmazione delle presenze dei cacciatori che hanno accesso al prelievo • programmazione del carniere massimo giornaliero e/o stagionale che essi possono realizzare L’indice di densità venatoria (stabilito dalla Regione) fissa il numero massimo di cacciatori ammissibili in ogni A. T. C. Carniere e periodi di caccia Il carniere massimo ed i periodi di caccia per ciascuna specie sono fissati dal calendario venatorio regionale e provinciale INDICE GENERALE INDICE LEZIONE

Caccia programmata Entità del prelievo Il contingente massimo di capi prelevabili è dato da:

Caccia programmata Entità del prelievo Il contingente massimo di capi prelevabili è dato da: Esempio Programmazione della caccia alla lepre nell’A. T. C. RE 1 per la stagione 2002/03 • Densità venatoria: 1 cacciatore ogni 18 ettari • numero di cacciatori • Cacciatori ammissibili: 800 • giornate fruibili nella stagione • Periodo di caccia alla specie: dal 15 settembre al 1 dicembre • carniere giornaliero e/o stagionale • Carniere massimo stagionale: 10 capi/cacciatore • Lepri potenzialmente prelevabili: 8. 000 Nelle Z. R. C. dell’A. T. C. RE 1 vengono catture annualmente circa 500 lepri; il carniere annuale si aggira intorno ai 2. 000 capi INDICE GENERALE INDICE LEZIONE

Caccia programmata Principali svantaggi • Non esiste correlazione tra carniere stagionale ed effettiva presenza

Caccia programmata Principali svantaggi • Non esiste correlazione tra carniere stagionale ed effettiva presenza delle specie sul territorio • Per la gestione delle specie stanziali è indispensabile mantenere delle zone con funzione di serbatoio (Z. R. C. ) o ricorrere a ripopolamenti con capi provenienti da allevamento INDICE GENERALE Caccia programmata e Z. R. C. • L’immissione di capi di cattura o di allevamento, provoca l’inquinamento genetico delle popolazioni locali • L’alta densità che la selvaggina raggiunge all’interno delle Z. R. C. è causa di ingenti danni all’agricoltura • La concentrazione di selvaggina all’interno delle Z. R. C. esercita una forte attrazione per i predatori • La presenza di Z. R. C. in collina e montagna rende spesso problematica la gestione degli ungulati ed in particolare del cinghiale INDICE LEZIONE

Prelievo selettivo Generalità Caccia di selezione e censimenti Consiste nel prelievo di determinati animali,

Prelievo selettivo Generalità Caccia di selezione e censimenti Consiste nel prelievo di determinati animali, precedentemente scelti in base ad un piano che tenga conto della biologia della specie oggetto di prelievo I censimenti annuali rappresentano uno dei degli strumenti più importanti nella gestione degli ungulati poiché: • forniscono dati circa il numero di individui e la struttura della popolazione (rapporto tra sessi e classi d’età) • forniscono serie storiche utili nella determinazione delle tendenze della popolazione N. B. Il numero di capi prelevabili è indipendente dal numero dei cacciatori • migliorano, in chi vi partecipa regolarmente, la conoscenza delle specie censite abilitati INDICE GENERALE INDICE LEZIONE

Definizione del piano di prelievo Obiettivi gestionali Il regime di prelievo degli ungulati Esempio

Definizione del piano di prelievo Obiettivi gestionali Il regime di prelievo degli ungulati Esempio Densità agro-forestali di alcuni ungulati deve tendere al raggiungimento delle densità agro-forestali definite nella Vocazionalità (capi/100 ettari) Carta regionale delle vocazioni Specie* faunistiche e nei Piani faunistici CAPRIOLO 0 CERVO 0 1 1, 5 - 2 3 -4 CINGHIALE 0 1 - 1, 5 3 -5 8 - 12 provinciali nulla bassa media alta 8 - 10 12 - 15 17 - 20 Fonte Regione Emilia-Romagna, 1998 Carta delle vocazioni faunistiche INDICE GENERALE INDICE LEZIONE

Definizione del piano di prelievo Aspetto quantitativo Il piano di prelievo viene calcolato Esempio

Definizione del piano di prelievo Aspetto quantitativo Il piano di prelievo viene calcolato Esempio Calcolo di un piano di prelievo del capriolo annualmente, in base alla dimensione e all’accrescimento della Densità obiettivo popolazione registrati nei Capi censiti censimenti annuali Densità rilevata 10 capi/100 ha. I. U. A. 30% Piano di prelievo 30% (60 capi) Densità rilevata rispetto alla programmata Piano di prelievo Maggiore dell’I. U. A Uguale all’I. U. A. Inferiore dell’I. U. A. INDICE GENERALE INDICE LEZIONE 10 capi/100 ha. 100 M 100 F

Definizione del piano di prelievo Aspetto qualitativo Il piano di prelievo deve essere Esempio

Definizione del piano di prelievo Aspetto qualitativo Il piano di prelievo deve essere Esempio Ripartizione di un piano di prelievo del capriolo tra sessi e classi d’età articolato in modo da rispettare la Classe 0 9 (30%) naturale struttura della Maschi 30 (50%) popolazione (rapporto tra sessi e tra classi d’età) N. B. Il piano d’abbattimento dovrà rispettare il Classe 0 9 (30%) Femmine 30 (50%) la predazione) nelle differenti classi sociali: esso inciderà maggiormente nelle Classe 1 6 (20%) Classe 2 15 (50%) classi giovanili e negli anziani INDICE GENERALE Classe 2 15 (50%) Totale 60 più possibile la mortalità naturale (ad es. Classe 1 6 (20%) INDICE LEZIONE

Verifica del piano di prelievo Serie storiche Esempio La tendenza della popolazione nel medio

Verifica del piano di prelievo Serie storiche Esempio La tendenza della popolazione nel medio periodo, contribuisce a Serie storica dei censimenti del capriolo nella Provincia di Reggio Emilia (1997 – 2002) stabilire l’aspetto quantitativo del piano di prelievo N. B. L’analisi delle schede di abbattimento (che contengono informazioni circa il peso, lo stato generale dell’animale, le patologie, ecc. . ) è particolarmente importante nel valutare lo stato di salute di una popolazione INDICE GENERALE La densità media della specie sul territorio provinciale è passata dai 10 capi/100 ettari del 1997, ai 18 capi/100 del 2002 INDICE LEZIONE

Verifica del piano di prelievo Struttura di popolazione L’analisi della struttura della popolazione permette

Verifica del piano di prelievo Struttura di popolazione L’analisi della struttura della popolazione permette di valutare l’aspetto qualitativo del piano Esempio Struttura di popolazione primaverile del capriolo nella Provincia di Reggio Emilia (2000 – 2002) ANNO 2000 ANNO 2002 Dopo due anni di caccia di selezione, la struttura di popolazione non ha subito significative modificazioni INDICE GENERALE INDICE LEZIONE

Prelievo Diversi sistemi di caccia a confronto INDICE GENERALE INDICE LEZIONE

Prelievo Diversi sistemi di caccia a confronto INDICE GENERALE INDICE LEZIONE

Caccia collettiva al cinghiale Battuta e braccata • Ogni squadra può esercitare la caccia

Caccia collettiva al cinghiale Battuta e braccata • Ogni squadra può esercitare la caccia in un solo A. T. C. e nell’ambito di questo in un solo distretto di gestione degli ungulati • Ciascun cacciatore può afferire ad una sola squadra in ambito regionale • Le squadre sono composte da un minimo di 40 cacciatori ed effettuano le battute o le braccate in presenza di almeno 20 membri • Non è consentito l’uso contemporaneo di più di 12 cani per ogni braccata • I partecipanti alla battuta o braccata devono indossare capi di abbigliamento ad alta visibilità INDICE GENERALE Valutazione della caccia in battuta o braccata Parametro Giudizio Rispetto della biologia della specie Nullo Disturbo Alto Risultato qualiquantitativo Discreto Effetto sull’opinione pubblica Negativo Coinvolgimento del cacciatore nella gestione Scarso INDICE LEZIONE

Caccia collettiva al cinghiale Girata Valutazione della caccia in battuta o braccata • Ogni

Caccia collettiva al cinghiale Girata Valutazione della caccia in battuta o braccata • Ogni gruppo di girata è composto da uno o due conduttori di cani limieri e da 4 a 20 cacciatori • Ogni singola azione di girata può essere effettuata da un solo conduttore e da un numero variabile da 4 a 8 cacciatori • Ciascun cacciatore può afferire ad un solo gruppo di girata in ambito regionale • I cani devono essere abilitati dall’E. N. C. I. in apposite prove di lavoro INDICE GENERALE Parametro Giudizio Rispetto della biologia della specie Buono Disturbo Medio Risultato qualiquantitativo Ottimo Effetto sull’opinione pubblica Discreto Coinvolgimento del cacciatore nella gestione Discreto INDICE LEZIONE

Caccia individuale Selezione • Il prelievo selettivo viene esercitato in forma individuale, senza l’uso

Caccia individuale Selezione • Il prelievo selettivo viene esercitato in forma individuale, senza l’uso di cani e con esclusione di qualsiasi forma di battuta • Il cacciatore dà comunicazione preventiva di ciascuna uscita attraverso un foglio giornaliero di caccia, da recapitare alla Provincia mediante apposite cassette • Immediatamente dopo l’abbattimento, il cacciatore deve inserire al tendine d’Achille dell’arto posteriore un apposito contrassegno numerato • Il capo abbattuto deve essere presentato in forma di carcassa integra o eviscerata entro 12 ore dall’abbattimento ad uno dei punti di raccolta INDICE GENERALE Valutazione della caccia in battuta o braccata Parametro Giudizio Rispetto della biologia della specie Ottimo Disturbo Nullo Risultato qualiquantitativo Buono Effetto sull’opinione pubblica Buono Coinvolgimento del cacciatore nella gestione Ottimo INDICE LEZIONE

Caccia individuale Selezione Assegnazione dei capi • Gli addetti a i punti di raccolta

Caccia individuale Selezione Assegnazione dei capi • Gli addetti a i punti di raccolta provvedono a compilare l’apposita scheda di abbattimento, di cui viene rilasciata copia al cacciatore • Il cacciatore è tenuto a consegnare alla Provincia, entro il termine di 60 giorni dalla chiusura dell’attività di prelievo selettivo, il trofeo dei capi abbattuti completo della mandibola o, nel caso di femmine, la sola mandibola • In caso di ferimento del capo assegnato, il cacciatore è tenuto alla sua ricerca avvalendosi del conduttore di cani da traccia INDICE GENERALE L’assegnazione dei capi ai cacciatori avviene attraverso una graduatoria di merito che tiene in considerazione l’impegno profuso nelle attività gestionali Alcune attività che contribuiscono ad aumentare il punteggio: • censimenti • prevenzione danni • miglioramento ambientale • allestimento e gestione dei punti di raccolta • rilevamento biometrico • mostre di trofei • ecc… INDICE LEZIONE

Alcune norme di comportamento Nell’ambito della classe d’età e di sesso del capo assegnato

Alcune norme di comportamento Nell’ambito della classe d’età e di sesso del capo assegnato deve essere prioritario l’abbattimento di: • animali affetti da malattie • animali con forti parassitosi • animali con traumi fisici • animali scadenti Esistono poi alcune regole non scritte ma comunemente rispettate: • non si spara ad animali che stanno allattando, sono allattati, copulano, ruminano • nel caso in cui l’assegnazione comprenda sia la femmina che il piccolo, si spara per primo al piccolo INDICE GENERALE INDICE LEZIONE

Prelievo Caccia individuale INDICE GENERALE INDICE LEZIONE

Prelievo Caccia individuale INDICE GENERALE INDICE LEZIONE

Caccia alla cerca Condizioni Svolta di solito al mattino, la caccia alla cerca ci

Caccia alla cerca Condizioni Svolta di solito al mattino, la caccia alla cerca ci porta a visitare silenziosamente le zone di pascolo, i sentieri di spostamento e le aree di riposo del selvatico • Ottima conoscenza del territorio • Elevata capacità di valutazione dell’animale • Abilità al tiro • Allenamento fisico N. B. Ricordarsi che è necessario: • compiere solo i movimenti indispensabili • fare attenzione alla direzione del vento • entrare in azione solo quando le condizioni di luce ce lo consentono • preparare, ripulendolo da ostacoli e fonti di rumore, il nostro sentiero • prestare grande attenzione allo sparo INDICE GENERALE INDICE LEZIONE

Caccia all’aspetto Generalità Caccia con richiamo La caccia all’aspetto consiste nell’attendere (al mattino o

Caccia all’aspetto Generalità Caccia con richiamo La caccia all’aspetto consiste nell’attendere (al mattino o alla sera), in posizione vantaggiosa, il selvatico che si reca al pascolo o che comunque si mostra in un’area con ottima visibilità ed assenza di ostacoli 1. La caccia con il richiamo richiede: 1. grande abilità nell’uso degli strumenti di richiamo 2. ottima conoscenza dei luoghi 3. essenzialmente è rivolta a: 1. cervo imitando il bramito 2. capriolo imitando la voce della femmina si chiama il maschio durante gli amori oppure imitando il piccolo si attira la femmina seguita spesso dal maschio N. B. Ricordarsi che è necessario: • verificare, prima dell’uscita, l’attrezzatura • giungere alla posta con buon anticipo ed in silenzio • rimanere fermi e ben nascosti • non allontanare, spaventandoli, altri animali selvatici che non ci interessano INDICE GENERALE INDICE LEZIONE

Caccia all’aspetto Altane: generalità L’altana, di altezza normalmente non superiore a 5 -6 metri,

Caccia all’aspetto Altane: generalità L’altana, di altezza normalmente non superiore a 5 -6 metri, fornisce: • ampia visuale • mimetismo visivo e olfattivo • sicurezza nel tiro • comodità e riparo N. B. La costruzione di un’altana soggiace: • al consenso del proprietario del terreno • alla normativa urbanistico-edilizia • alla specifica comunicazione da inviare alla Provincia INDICE GENERALE INDICE LEZIONE

Caccia all’aspetto Altane: alcune accorgimenti • Utilizzare per la costruzione materiali che la integrino

Caccia all’aspetto Altane: alcune accorgimenti • Utilizzare per la costruzione materiali che la integrino con l’ambiente • Evitare di utilizzare materiali rumorosi al vento e alla pioggia • Realizzare un percorso d’accesso tale da non disturbare gli animali • Impedire un utilizzo improprio con idonee chiusure • Disporre nell’area osservabile riferimenti per la valutazione delle distanze • Consentire un accesso praticabile alla vigilanza Palchetto INDICE GENERALE INDICE LEZIONE

Prelievo Fine INDICE GENERALE INDICE LEZIONE

Prelievo Fine INDICE GENERALE INDICE LEZIONE