Le piante Tutte le piante hanno in comune

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Le piante

Le piante

Tutte le piante hanno in comune alcune caratteristiche: • sono sessili, cioè fissate stabilmente

Tutte le piante hanno in comune alcune caratteristiche: • sono sessili, cioè fissate stabilmente al terreno sul quale vivono; • sono autotrofe, cioè fabbricano il proprio cibo con la fotosintesi clorofilliana, sfruttando l’energia della luce solare; • sono pluricellulari e formate da cellule di tipo eucariote, dotate di parete cellulare. Le piante sono alla base delle catene alimentari.

Le piante hanno un progenitore comune che viveva nell’acqua. In seguito alle pressioni ambientali

Le piante hanno un progenitore comune che viveva nell’acqua. In seguito alle pressioni ambientali le prime piante hanno modificato la loro struttura per adattarsi ai nuovi ambienti, tra i quali la terraferma. Milioni di anni fa esistevano sulla Terra soltanto piante senza fiori e senza frutti, sono le cosiddette piante semplici.

Le alghe pluricellulari hanno un tallo (corpo) formato da un unico tipo di tessuto,

Le alghe pluricellulari hanno un tallo (corpo) formato da un unico tipo di tessuto, senza distinzione tra radici, fusto e foglie.

Le briofite e le pteridofite Le briofite sono le più antiche e più semplici

Le briofite e le pteridofite Le briofite sono le più antiche e più semplici piante terrestri. Comprendono due classi: le epatiche e i muschi. Le briofite (muschi) sono piante antiche, che si originarono da alghe verdi che riuscirono ad adattarsi alla terraferma. Le briofite rappresentano l'anello di congiunzione fra piante acquatiche e terrestri, la loro vita si svolge in parte in ambiente acquatico e in parte in ambiente terrestre. epatiche muschi

Le briofite: • Non hanno vere radici • Non hanno un fusto con i

Le briofite: • Non hanno vere radici • Non hanno un fusto con i canali per il trasporto • Non hanno un sistema di sostegno specializzato • Hanno un corpo a organizzazione semplice. Per questi motivi le briofite sono costrette a vivere in ambienti molto umidi e le loro dimensioni sono ridottissime. Anche il loro modo di riprodursi è legato all’acqua.

Le pteridofite (felci) sono le prime piante in cui compaiono le radici, un fusto

Le pteridofite (felci) sono le prime piante in cui compaiono le radici, un fusto e foglie, e un sistema di tubicini per trasportare la linfa e l’acqua. Fanno parte di questo gruppo piante come le felci, gli equiseti e i licopodi. felce equiseto licopodio

Le pteridofite sono state le prime piante a ben adattarsi alla vita sulla terraferma.

Le pteridofite sono state le prime piante a ben adattarsi alla vita sulla terraferma. Un tempo erano grandi come alberi mentre oggi sono di dimensioni molto ridotte.

Le pteridofite hanno: • Radici per ancorarsi al suolo e per l’assorbimento dell’acqua. •

Le pteridofite hanno: • Radici per ancorarsi al suolo e per l’assorbimento dell’acqua. • Fusto con canali interni per il trasporto della linfa. • Foglie per la fotosintesi. • Cellule con pareti cellulari contenenti la lignina adatte per sostenere la pianta. Per la riproduzione, però, dipendono ancora dalla presenza dell’acqua.

La struttura delle piante vascolari Le piante vascolari, ossia le piante che posseggono un

La struttura delle piante vascolari Le piante vascolari, ossia le piante che posseggono un sistema di tubicini per la circolazione della linfa grezza e della linfa elaborata, sono piante originate dalle pteridofite ed hanno la caratteristica di avere fiori e semi. Sono completamente adattate alla vita sulla terraferma e non dipendono dall’acqua se non, come tutti gli esseri viventi, per i processi metabolici. presentano sempre tre parti ben distinte: • la radice; • il fusto; • le foglie.

La radice Le radici hanno la funzione di: • ancorare la pianta al suolo;

La radice Le radici hanno la funzione di: • ancorare la pianta al suolo; • assorbire acqua e sali minerali; • accumulare le sostanze di riserva.

La radice La zona intermedia è responsabile della crescita della radice verso il basso

La radice La zona intermedia è responsabile della crescita della radice verso il basso La cuffia è la parte terminale della radice; esercita un’azione protettiva sulla radice durante la sua penetrazione nel suolo Attraverso i peli radicali avviene l’assorbimento dell’acqua e dei sali minerali

Il fusto ha la funzione di sostenere la pianta e di trasportare la linfa.

Il fusto ha la funzione di sostenere la pianta e di trasportare la linfa. Nel suo interno corrono lunghi canali attraverso i quali circolano i liquidi. Esistono diversi tipi di fusti: è erbaceo nelle erbe e legnoso negli alberi e negli arbusti.

Il fusto è percorso da due tipi di vasi: • I vasi legnosi o

Il fusto è percorso da due tipi di vasi: • I vasi legnosi o vasi della linfa grezza. Sono formati da cellule morte, quindi vuote al loro interno. • I vasi cribrosi o canali della linfa elaborata. Sono formate da cellule allungate, sovrapposte con pareti bucherellate

La foglia è la parte della pianta dove avvengono la fotosintesi clorofilliana, la respirazione

La foglia è la parte della pianta dove avvengono la fotosintesi clorofilliana, la respirazione e la traspirazione.

La foglia I tessuti a palizzata e lacunoso sono ricchi di cloroplasti. In questi

La foglia I tessuti a palizzata e lacunoso sono ricchi di cloroplasti. In questi organuli si compie la fotosintesi clorofilliana.

La foglia Gli stomi sono piccole aperture delimitate da cellule particolari a forma di

La foglia Gli stomi sono piccole aperture delimitate da cellule particolari a forma di bocca (cellule di guardia), che regolano il diametro dello stoma, consentendo gli scambi gassosi tra l’atmosfera esterna e le cellule della foglia. Gli stomi controllano la traspirazione, cioè la perdita di acqua dalle foglie e da altre parti aeree della pianta. Attraverso gli stomi poi, la pianta si procura l’aria per la respirazione cellulare.

Il trasporto dell’acqua L’acqua persa per traspirazione dalle foglie produce un effetto di “aspirazione”

Il trasporto dell’acqua L’acqua persa per traspirazione dalle foglie produce un effetto di “aspirazione” dell’acqua provocandone la risalita dalle radici.

La Fotosintesi clorofilliana Questo processo, che avviene all’interno dei cloroplasti, permette di catturare l’energia

La Fotosintesi clorofilliana Questo processo, che avviene all’interno dei cloroplasti, permette di catturare l’energia del Sole e di intrappolarla all’interno di una molecola, il glucosio, che la pianta utilizzerà in seguito per procurarsi energia e per costruire le altre molecole di cui ha bisogno.

Di cosa ha bisogno la pianta? • ANIDRIDE CARBONICA CO 2 • ACQUA H

Di cosa ha bisogno la pianta? • ANIDRIDE CARBONICA CO 2 • ACQUA H 2 O • SALI MINERALI

Di cosa ha bisogno la pianta? • ANIDRIDE CARBONICA SOLE 2 CO CO 2

Di cosa ha bisogno la pianta? • ANIDRIDE CARBONICA SOLE 2 CO CO 2 • ACQUA H 2 O • SALI MINERALI

Di cosa ha bisogno la pianta? (cosa entra nella pianta) SOLE 2 CO CO

Di cosa ha bisogno la pianta? (cosa entra nella pianta) SOLE 2 CO CO 2 La linfa grezza, costituita da acqua e sali minerali, arriva alle foglie attraverso i vasi. H 2 O L’anidride carbonica entra nella foglia attraverso gli stomi, fori situati nella pagina inferiore.

Cosa succede nella foglia? Grazie ai cloroplasti che catturano l’energia del sole, le molecole

Cosa succede nella foglia? Grazie ai cloroplasti che catturano l’energia del sole, le molecole di acqua e anidride carbonica vengono “smontate” e i loro atomi vengono utilizzati per costruire la molecola di glucosio e di ossigeno. H 2 O O 2 O 2 CO 2 glucosio CO 2 H 2 O

Cosa produce la pianta? SOLE O 2 O 2 La linfa elaborata contenente glucosio

Cosa produce la pianta? SOLE O 2 O 2 La linfa elaborata contenente glucosio scende verso le radici L’ossigeno esce dagli stomi delle foglie glucosio

RIASSUMENDO : SOLE CO 2 anidride carbonica + ossigeno + H 2 O acqua

RIASSUMENDO : SOLE CO 2 anidride carbonica + ossigeno + H 2 O acqua C 6 H 12 O 6

Le piante con semi Le piante più diffuse oggi sulla Terra si riproducono per

Le piante con semi Le piante più diffuse oggi sulla Terra si riproducono per mezzo di semi e sono chiamate spermatofite.

Le piante con semi Nelle gimnosperme (piante senza fiori: pini, abeti, cipressi, ecc. )

Le piante con semi Nelle gimnosperme (piante senza fiori: pini, abeti, cipressi, ecc. ) i semi non sono protetti all’interno di un frutto. Il loro nome significa infatti “a seme nudo”. Le cellule sessuali si sviluppano dentro un organo della pianta chiamato cono.

Le piante con semi Nelle angiosperme (piante con fiore) gli ovuli e il polline

Le piante con semi Nelle angiosperme (piante con fiore) gli ovuli e il polline si formano nel fiore, e i semi si sviluppano chiusi e protetti in una parte trasformata del fiore, cioè il frutto, che esiste solo in queste piante.

Le piante con semi Il fiore è la struttura riproduttiva della pianta. Si forma

Le piante con semi Il fiore è la struttura riproduttiva della pianta. Si forma a partire dalla trasformazione di alcune foglie speciali, i sepali, di colore verde, che hanno una funzione protettiva, mentre i petali sono generalmente colorati per attirare uccelli o insetti.

Le piante superiori hanno una riproduzione sessuale: il pistillo è l’organo riproduttivo femminile, lo

Le piante superiori hanno una riproduzione sessuale: il pistillo è l’organo riproduttivo femminile, lo stame quello maschile. Se il fiore porta entrambi i sessi si dice ermafrodita.

Il ciclo riproduttivo delle angiosperme Nel ciclo riproduttivo di una pianta con fiori si

Il ciclo riproduttivo delle angiosperme Nel ciclo riproduttivo di una pianta con fiori si possono riconoscere quattro fasi: • impollinazione; • fecondazione; • disseminazione; • germinazione.

Il ciclo riproduttivo delle angiosperme L’impollinazione è il sistema con cui il polline maschile

Il ciclo riproduttivo delle angiosperme L’impollinazione è il sistema con cui il polline maschile dallo stame raggiunge l’ovulo femminile nel pistillo. Le piante non possono muoversi e per questo si affidano a diverse strategie (insetti, uccelli, mammiferi, vento, ecc. ) per ottenere questo obiettivo.

Il ciclo riproduttivo delle angiosperme Quando il polline arriva sullo stimma del pistillo, forma

Il ciclo riproduttivo delle angiosperme Quando il polline arriva sullo stimma del pistillo, forma un tubetto pollinico, che penetra nell’ovario e raggiunge l’ovulo, fecondandolo. La cellula fecondata si moltiplica velocemente e sviluppa il seme, che contiene l’embrione. Il seme protegge l’embrione e gli fornisce le sostanze nutritive. Anche l’ovario subisce una trasformazione: si ingrossa e si trasforma in frutto, che ha la funzione di proteggere il seme, nutrirlo e favorire la sua dispersione.

Vi sono vari tipi di frutto, i più comuni sono quelli carnosi.

Vi sono vari tipi di frutto, i più comuni sono quelli carnosi.

I frutti carnosi hanno una polpa zuccherina che attrae gli animali. Gli animali che

I frutti carnosi hanno una polpa zuccherina che attrae gli animali. Gli animali che se ne nutrono espellono poi i semi lontano da dove li hanno ingeriti.

Il ciclo riproduttivo delle angiosperme Dopo la maturazione del frutto, il seme deve essere

Il ciclo riproduttivo delle angiosperme Dopo la maturazione del frutto, il seme deve essere allontanato dalla pianta che l’ha generato, per diffondere e propagare la specie il più possibile. Questa fase è chiamata dispersione dei semi, o disseminazione, ed è attuata dalle piante con varie strategie.

Le noci di cocco sono dei frutti carnosi che si affidano all’acqua per la

Le noci di cocco sono dei frutti carnosi che si affidano all’acqua per la loro disseminazione.

Il ciclo riproduttivo delle angiosperme La germinazione è il processo di sviluppo della nuova

Il ciclo riproduttivo delle angiosperme La germinazione è il processo di sviluppo della nuova pianta a partire dal seme. FINE