LA RIVOLUZIONE RUSSA 1917 LIMPATTO DELLA RIVOLUZIONE RUSSA

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LA RIVOLUZIONE RUSSA: 1917

LA RIVOLUZIONE RUSSA: 1917

L’IMPATTO DELLA RIVOLUZIONE RUSSA NEL ‘ 900 Il mondo che è andato in frantumi

L’IMPATTO DELLA RIVOLUZIONE RUSSA NEL ‘ 900 Il mondo che è andato in frantumi alla fine degli anni ’ 80 era il mondo formatosi a seguito dell’impatto della rivoluzione russa del 1917. Noi ne siamo stati tutti segnati, per esempio in quanto ci siamo abituati a pensare alla moderna economia industriale in termini di un’opposizione binaria tra il «socialismo» e il «capitalismo» come alternative mutuamente escludentisi, l’una identificata con le economie organizzate secondo il modello sovietico, l’altra con le economie del resto del mondo. ” (Eric Hobsbawm) Il «secolo breve» 1914 -1989 (E. Hobsbawm)

LA RIVOLUZIONE DEL 1905

LA RIVOLUZIONE DEL 1905

LA RUSSIA FRA ‘ 800 E ‘ 900 Impero multietnico autocratico ulteriormente irrigidito da

LA RUSSIA FRA ‘ 800 E ‘ 900 Impero multietnico autocratico ulteriormente irrigidito da Alessandro II e Nicola II Decollo industriale sostenuto da capitali stranieri: limitazione della crescita di una borghesia imprenditoriale Percentuale ridotta di lavoratori dell’industria Tassi di analfabetismo, mortalità infantile, reddito pro-capite fra i peggiori d’Europa

LA RUSSIA FRA ‘ 800 E ‘ 900 Il Partito socialista rivoluzionario (1900) di

LA RUSSIA FRA ‘ 800 E ‘ 900 Il Partito socialista rivoluzionario (1900) di tendenza anarchica, privilegia la base contadina Il Partito socialdemocratico di ispirazione marxista (parte della Seconda Internazionale) Diviso fra menscevichi e bolscevichi Il leader bolscevico, Lenin, e il «Che fare? » partito come avanguardia rivoluzionaria

RIVOLUZIONE RUSSA 1905 Mancanza di canali legali in cui esprimere l’opposizione politica L’impatto della

RIVOLUZIONE RUSSA 1905 Mancanza di canali legali in cui esprimere l’opposizione politica L’impatto della guerra con il Giappone (1904 -05) La ribellione del 22 gennaio a San Pietroburgo formazione di soviet, rivolte contadine La repressione della rivolta: la nascita della Duma

LA RIVOLUZIONE DEL 1917: LE TAPPE DA MARZO A OTTOBRE

LA RIVOLUZIONE DEL 1917: LE TAPPE DA MARZO A OTTOBRE

LA RIVOLUZIONE DEL 1917 Una rivoluzione in due tempi Marzo: la rivoluzione liberale Ottobre:

LA RIVOLUZIONE DEL 1917 Una rivoluzione in due tempi Marzo: la rivoluzione liberale Ottobre: la rivoluzione bolscevica

LE TAPPE DELLA RIVOLUZIONE Le tensioni provocate dalla guerra Lo sciopero generale di Pietrogrado

LE TAPPE DELLA RIVOLUZIONE Le tensioni provocate dalla guerra Lo sciopero generale di Pietrogrado a marzo L’alleanza fra operai e esercito 15 marzo: l’abdicazione dello zar

L’ULTIMO ROMANOV

L’ULTIMO ROMANOV

LE TAPPE DELLA RIVOLUZIONE Il governo provvisorio del principe L’vov Sostenuto da: cadetti, socialisti

LE TAPPE DELLA RIVOLUZIONE Il governo provvisorio del principe L’vov Sostenuto da: cadetti, socialisti rivoluzionari, menscevichi Il potere legale del governo e quello reale dei soviet

LA POSIZIONE DEI BOLSCEVICHI Il ritorno in patria di Lenin in aprile Le tesi

LA POSIZIONE DEI BOLSCEVICHI Il ritorno in patria di Lenin in aprile Le tesi di aprile

LE TESI DI APRILE Riconosce lo spazio ancora minoritario dei bolscevichi nel Paese, ma

LE TESI DI APRILE Riconosce lo spazio ancora minoritario dei bolscevichi nel Paese, ma chiede: 3) Opposizione al governo provvisorio 4)-5) Potere immediato ai Soviet 6) Nazionalizzazione delle terre 7) Nazionalizzazione delle banche

LE TAPPE DELLA RIVOLUZIONE Luglio: il fallimento del primo tentativo insurrezionale dei bolscevichi Settembre:

LE TAPPE DELLA RIVOLUZIONE Luglio: il fallimento del primo tentativo insurrezionale dei bolscevichi Settembre: il tentato colpo di stato del generale Kornilov contro il governo del socialrivoluzionario Kerenskij i bolscevichi organizzano la resistenza Il 5 novembre: la decisione di Lenin di prendere il Palazzo d’Inverno

CONSIDERAZIONI SULLA RIVOLUZIONE Perché si crea in Russia una situazione rivoluzionaria? Perché fallisce la

CONSIDERAZIONI SULLA RIVOLUZIONE Perché si crea in Russia una situazione rivoluzionaria? Perché fallisce la rivoluzione liberale e si afferma quella bolscevica?

CONSIDERAZIONI SULLA RIVOLUZIONE 1) Dalla situazione pre-rivoluzionaria alle dinamiche innescate dalla guerra mondiale che

CONSIDERAZIONI SULLA RIVOLUZIONE 1) Dalla situazione pre-rivoluzionaria alle dinamiche innescate dalla guerra mondiale che radicalizzano la situazione sociale producendo nuove parole d’ordine 2) La debolezza della borghesia russa 3) L’intuizione di Lenin: fare la rivoluzione nell’anello debole del capitalismo 4) L’obiettivo bolscevico: rivoluzione russa come detonatore di una rivoluzione su scala europea

LE TAPPE DELLA RIVOLUZIONE Spaccatura all’interno delle forze socialiste: i socialrivoluzionari di sinistra entrano

LE TAPPE DELLA RIVOLUZIONE Spaccatura all’interno delle forze socialiste: i socialrivoluzionari di sinistra entrano nel governo; menscevichi, socialrivoluzionari di destra e cadetti no Elezione dell’Assemblea costituente (fine novembre): trionfo socialrivoluzionari (elettorato rurale) grave sconfitta per i bolscevichi (bene solo nei principali centri) Costituente immediatamente sciolta dai militari sovietici Rottura con la tradizione democratico-borghese occidentale: instaurazione della dittatura del Partito «Stato e rivoluzione» opera di Lenin

LE PAROLE D’ORDINE Terra Pace

LE PAROLE D’ORDINE Terra Pace

PACE DI BREST-LITOVSK (3 MARZO 1918) Ipotesi bolscevica: promuovere una pace «senza annessioni e

PACE DI BREST-LITOVSK (3 MARZO 1918) Ipotesi bolscevica: promuovere una pace «senza annessioni e senza indennità» Necessaria una sollevazione dei popoli europei: non si realizza La crescente tensione interna spinge Lenin a trattare una pace separata con la Germania, che già occupava una parte consistente del territorio dell’ex impero russo Trattato di Brest-Litovsk: concessioni territoriali importanti alla Germania ma Lenin riesce a difendere l’esperienza rivoluzionaria Socialrivoluzionari di sinistra si oppongono ed escono dal governo: isolamento bolscevico Le potenze dell’Intesa considerano la pace separata come un grave tradimento

GUERRA CIVILE RUSSA (1918 -1920) Le potenze dell’Intesa sostengono le forze armate controrivoluzionarie armate

GUERRA CIVILE RUSSA (1918 -1920) Le potenze dell’Intesa sostengono le forze armate controrivoluzionarie armate bianche Il governo rivoluzionario organizza la difesa guidata da Trotzkij armate rosse Nel 1920 l’armata bolscevica ottiene la vittoria, venuto meno l’impegno delle potenze dell’Intesa

LA GUERRA RUSSO-POLACCA (1920 -21) Mire espansionistiche della nuova Repubblica di Polonia: governanti polacchi

LA GUERRA RUSSO-POLACCA (1920 -21) Mire espansionistiche della nuova Repubblica di Polonia: governanti polacchi scontenti degli equilibri stabiliti dal trattato di Versailles ordinano l’invasione della Russia In una prima fase l’esercito polacco dilaga, poi la controffensiva dell’armata rossa si spinge fino alle porte di Varsavia, dove però la Russia capitola ed è costretta a una precipitosa ritirata Armistizio dicembre 1920/Pace marzo 1921: concessione di alcuni territori alla Polonia

LA DITTATURA RIVOLUZIONARIA Le numerose tensioni sia interne sia esterne spingono ad un’accentuazione dei

LA DITTATURA RIVOLUZIONARIA Le numerose tensioni sia interne sia esterne spingono ad un’accentuazione dei caratteri autoritari del regime rivoluzionario - Creazione della Ceka (polizia politica) - Istituzione del tribunale rivoluzionario centrale - Messi fuorilegge i partiti di opposizione - Reintrodotta la pena di morte (abolita subito dopo la rivoluzione) Emigrazione politica conseguente alla guerra civile (oltre 1 milione di esuli tra 1918 e 1926): principalmente aristocratici, imprenditori, proprietari terrieri, tecnici e ufficiali legati all’esperienza del regime zarista Costruzione di un nuovo stato proletario: autogoverno della classe operaia attraverso i soviet

LA TERZA INTERNAZIONALE (COMINTERN) Progetto di coordinamento di tutte le forze comuniste Prima riunione

LA TERZA INTERNAZIONALE (COMINTERN) Progetto di coordinamento di tutte le forze comuniste Prima riunione a Mosca nel marzo 1919: circa una cinquantina di delegati dei vari partiti comunisti, principalmente provenienti dall’area dell’ex Impero Russo Seconda riunione sempre a Mosca nel luglio 1920: partecipano autorevoli dirigenti di 69 partiti operai da tutto il mondo. I ventuno punti: - ricalcare il modello bolscevico, «partito guida» - cambiare il proprio nome in «comunista» e rompere con le correnti riformiste

ECONOMIA: DAL COMUNISMO DI GUERRA ALLA NEP Il «comunismo di guerra» La NEP

ECONOMIA: DAL COMUNISMO DI GUERRA ALLA NEP Il «comunismo di guerra» La NEP

IL COMUNISMO DI GUERRA Principali iniziative: Nazionalizzazione delle banche Debiti con l’estero cancellati Decreto

IL COMUNISMO DI GUERRA Principali iniziative: Nazionalizzazione delle banche Debiti con l’estero cancellati Decreto giugno 1918: nazionalizzazione dei settori industriali più importanti Problema dell’approvigionamento delle città: - requisizione di derrate alimentari - formazione di comuni agricole collettive: kolchoz (fattorie collettive) e sovchoz (fattorie gestite direttamente dai soviet) Il cdg si rivela un fallimento: Ø Fiorire del commercio privato (borsa nera) Ø Contrazione della produzione agricola e industriale Ø Terribile carestia (primavera 1921) accresce il malcontento Ø Crescente malcontento anche tra gli operai: rivolta dei marinai della base di Kronstadt repressa militarmente

NEP NUOVA POLITICA ECONOMICA Programma di attenuazione degli interventi dello stato in economia, con

NEP NUOVA POLITICA ECONOMICA Programma di attenuazione degli interventi dello stato in economia, con una parziale liberalizzazione delle attività economiche Possibilità per i contadini di vendere sul mercato le eccedenze Gli spazi lasciati all’iniziativa privata però aumentarono la sperequazione tra ricchi e poveri, facendo emergere il ceto dei contadini ricchi (kulaki) Aumento significativo dell’attività dei trafficanti (nepmen)

LA COSTITUZIONE DELL’UNIONE SOVIETICA 1922: Il congresso dei soviet delle singole repubbliche sovietiche diede

LA COSTITUZIONE DELL’UNIONE SOVIETICA 1922: Il congresso dei soviet delle singole repubbliche sovietiche diede via all’URSS (Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche) Costituzione del 1924: - Potere supremo al congresso dei soviet - Realmente il potere risiedeva nelle mani del Partito - Rigido centralismo - Depotenziamento del consiliarismo sovietico in favore di una burocratizzazione accentrata e centralizzata delle decisioni

RIVOLUZIONE E SOCIETÀ Istruzione resa obbligatoria fino ai 15 anni: lotta all’analfabetismo senza pari

RIVOLUZIONE E SOCIETÀ Istruzione resa obbligatoria fino ai 15 anni: lotta all’analfabetismo senza pari nel ‘ 900 Diritto di voto alle donne e parificazione dei generi in tutti gli aspetti della società Scristianizzazione della società: influenza della Chiesa ortodosso non del tutto sradicata, ma fortemente ridimensionata Conquiste civili e liberalizzazione dei costumi: divorzio, aborto, matrimonio civile Cultura «rivoluzione parallela» : fiorire di avanguardie, intensa sperimentazione artistica (Majakovskij, Ejzenstein, Lisitzkij) anche se con il passare degli anni questa fu sempre più condizionata da preoccupazioni di ordine propagandistico

STALIN E TROTZKIJ Nel 1922 si apre la questione della successione a Lenin alla

STALIN E TROTZKIJ Nel 1922 si apre la questione della successione a Lenin alla carica di segretario del Partito comunista: fino a quel momento scontri interni mitigati dal leader. Stalin vs Trotzkij Malattia di Lenin: un ictus lo limita nelle sue attività, morirà nel 1924

LO SCONTRO POLITICO Stalin Trotzkij Socialismo in un solo paese Rivoluzione permanente Sostegno alla

LO SCONTRO POLITICO Stalin Trotzkij Socialismo in un solo paese Rivoluzione permanente Sostegno alla NEP e NEP come rinascita del capitalismo: incoraggiamento alla piccola impresa agricola (Bucharin) Accentuazione degli aspetti autoritari del Partito: sistematica esplusione dei nemici interni. Accentramento del potere nelle mani del leader. serve rilanciare l’industrializzazione (Zinov’ev e Kamenev) Opposizione di sinistra perde il congresso: allontanata dal Comitato Centrale nel 1927 ed espulsi. Trotzkij deportato e poi esule.

L’impero zarista conosce alla fine dell’ 800 una crescita industriale e produttiva con forti

L’impero zarista conosce alla fine dell’ 800 una crescita industriale e produttiva con forti squilibri: il potere decisionale è accentrato nella burocrazia imperiale, manca una borghesia imprenditoriale, nascono centri operai senza una capacità di rappresentanza, milioni di contadini vivono in uno stato di profonda povertà. Lo scoppio della prima guerra mondiale accresce enormemente le tensioni interne al Paese, portando ad una fase rivoluzionaria. Il primo passaggio si concretizza nel marzo 1917 con l’abdicazione dello zar e l’instaurarsi di una democrazia liberale che ha però scarso consenso, in quanto non va incontro alle due esigenze fondamentali avvertite dalla popolazione: pace e redistribuzione delle terre. Nel novembre del 1917 i bolscevichi attuano un colpo di stato che dà avvio alla seconda fase rivoluzionaria che si concretizza nel gennaio 1918, quando viene sciolta l’Assemblea Costituente. È la prima rivoluzione comunista della storia europea e si sviluppa anche in opposizione. Le prime misure assunte dal governo rivoluzionario sono la collettivizzazione delle terre e l’uscita della guerra con la pace di Brest-Litovsk. Questo passaggio produce l’ostilità delle potenze dell’Intesa che sostengono l’organizzazione di forze controrivoluzionarie (armate bianche): nel 1918 inizia una guerra civile che solo nel 1920 l’Armata rossa riesce a vincere. La sopravvivenza del governo rivoluzionario è poi messa di nuovo in discussione dallo scoppio della guerra con la Polonia: l’Armata rossa riesce a evitare la sconfitta, ma manca l’obiettivo di «esportare» la rivoluzione.

La prolungata emergenza bellica costringe il governo di Lenin ad attuare misure estreme in

La prolungata emergenza bellica costringe il governo di Lenin ad attuare misure estreme in economia (comunismo di guerra) e in politica (accentramento del potere nel partito e svuotamento delle funzioni dei soviet). Passata l’emergenza viene avviata una nuova fase economica che porta ad attenuare il rigido centralismo statale (Nep), mentre in campo politico viene attuata la costituzione del 1924. Gli scontri interni al partito portano però a uno svuotamento del consiliarismo dei soviet a favore di un accentramento del potere nel mani del Segretario del Partito, oltre che una burocratizzazione della vita sociale: emerge in questo contesto la figura di Stalin, che riesce a eliminare l’opposizione interna guidata da Trosky, adottando come parole d’ordine «socialismo in un solo paese» e «mantenimento della Nep» . A livello internazionale già dal 1919 viene avviata la costituzione del Comintern. Una nuova edizione dell’Internazionale che si fonda sulla centralità del modello bolscevico e ha come effetto quello di portare alla nascita di partiti comunisti in tutta Europa in rottura con i partiti socialisti.